XVI Corso ISSMI
2013-2014
Prof. Andrea Carteny
Prof. Gabriele Natalizia
CEMAS - Centro interdipartimentale di
ricerca e Cooperazione con l’Eurasia, il
Mediterraneo e l’Africa Sub-sahariana
www.geopolitica.info
Indice:
1. Elementi di continuità/discontinuità della
politica estera Impero russo/Urss
2. Democrazia e minoranze russe e rapporti
negli Stati ex-sovietici
3. Estero vicino/Estero condiviso: la prospettiva
di Mosca
4. Estero vicino/Estero condiviso: Washington
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 2
La Russia dei Romanov:
• 1613: inizio della dinastia Romanov
• La Russia è dominata dai boiari e la Chiesa
ortodossa
• 1666: Cesaropapismo, il concilio ortodosso proclama
il primato imperiale sul potere ecclesiastico
• 1649: codice sulla servitu’ della gleba
• Massa di contadini poveri, mancanza di borghesia,
commercianti ebrei
• Rivolta di Stenka Razin, dei cosacchi del Don (16671671)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 3
Mar Nero XVI-XVII secolo
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 4
Espansione dei Romanov
•
•
•
•
•
Kiev
Smolensk, Ucraina
Verso la Livonia, Baltico
Verso la Siberia:
Pietro il Grande (16821725)
• 1683: i russi sono con la
santa lega austropolacca-veneta contro i
turchi
• Conquista di Azov
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 5
1689: prende il potere lo zar Pietro
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Frequenta il sobborgo di Mosca abitato da tedeschi
Viaggio di istruzione in Occidente
Reprime la rivolta della propria guardia, gli Strelzy (1698)
Rivoluziona dall’alto in senso occidentale la Russia: taglio della
barba, calendario al 1^ gennaio
Burocrazia, cancellerie ministeriali, divisione amministrativa in
governatorati e province, comuni
Accademie scientifiche, riscossione delle imposte
Esercito su modello prussiano, marina
Autocrazia: scioglie la Duma dei boiari per creare un Senato
fedele allo zar
Elimina la figura del patriarca per un sinodo (rappresentante:
procuratore dello zar)
Potenza baltica: conquista della costa baltica, fondazione di
Pietroburgo, 1703
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 6
Guerra russo-turca (1768-1774):
• Trattato di Küçük Kaynarca (o anche Kuchuk Kainarji):
firmato il 21 luglio 1774, in Dobrugia (attualmente Bulgaria)
• Principio di ingerenza (protezione delle popolazoni
ortodosse in territorio ottomano…)
• L’Impero Ottomano cede importanti territori di sbocco sul
Mar Nero alla Russia e riconosce l’indipendenza del Khanato
di Crimea, poi annesso dalla Russia nel 1783
• La Russia di Caterina la Grande si stabilizza con la conquista
dell’Ucraina meridionale (i “villaggi Potemkin”): con lo
sbocco sul Mar Nero pone fine al sistema di sicurezza turco
(il mar Nero era “mare turco”, porta sull’Asia con la via della
seta): la Russia arriva sul Mediterraneo
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 7
La Questione d’Oriente
(secoli XVIII-XIX)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 8
Crimea:
tra Tatari,
Turchi e Russi
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 9
Il millet ortodosso nell’Impero ottomano
• il fattore di appartenenza alla comunità confessionale
diventa a tutti gli effetti fattore di identificazione etnoculturale (B. Jelavich, History of the Balkans, Cambridge
1983, in particolare: “Ch. 1. Balkan Christian under
Ottoman rule”)
• esempio tipologico: per il millet ortodosso, appartenere
alla comunità cristiano ortodossa e’ come qualità
fondamentale per alcune nazioni emergenti (greca, serba,
romena etc.) dell’Europa sud-orientale. (A. Tamborra,
L’Europa centro-orientale nei secoli 19.-20, Milano 1970; A.
Biagini, Note e relazioni di viaggio nei Balcani (1879-1898),
Roma 1978)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 10
Il paradigma Kohn
• Hans Kohn, noto dal 1945 con il suo The Idea of
Nationalism, propone la dicotomia tra
• nazionalismo/nazione civica (per lo più di matrice
occidentale e inclusiva) e
• nazionalismo/nazione etnica (per lo più dell’Europa
orientale e tendenzialmente esclusivista)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 11
La dialettica “nazione etnica” / “nazione civica”
• Richiama concetti politici (demos /ethnos) e tradizioni
culturali che nella cultura europea, tra fine XVIII e inizio
XX secolo, fanno da sfondo ad aspri scontri tra nazioni
europee e che richiamano visioni opposte del diritto di
cittadinanza (ius sanguinis versus ius soli)
• Il riferimento principale è alla differenza tra visione della
nazione herderiana (tedesca) e quella renaniana
(francese)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 12
Kulturnation
• Herder (Ideen zur Philosophie der Geschichte der
Menschheit, 1784-1791) propone una prospettiva “etnoculturale” (völkisch) per la nazione tedesca: la
Kulturnation
• si fonda sull'identificazione con la lingua, sulla
comunione di elementi innati, etnico-biologici, insieme
a elementi culturali considerati connaturati con il
“sangue” (come nel concetto di “lingua madre”
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 13
La “lingua madre”
• L.L. Cavalli-Sforza (Gènes, peuples et langues, Paris 1996),
genetista, realizzando la mappatura genetica della
popolazione umana, rileva che i dati genetici coincidono
grosso modo con i dati linguistici delle stesse popolazioni
• La formula “lingua-madre” (che sembra dare corpo alla
convinzione che la trasmissione linguistica avvenga con
un’eredità genetica) può però dare adito a pericolosi
sconfinamenti tra le differenze “genetiche” (di origine
biologica) e quelle “culturali” (dovute ad
apprendimento) e alla confusione tra “popolo” e
“nazione”
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 14
Renan « Qu'est-ce qu'une nation? »
• Ernest Renan con questa conférence faite en Sorbonne,
11 marzo 1882, definisce la nazione “un plebiscito di
tutti i giorni”, fondata sulla condivisione volontaria
di un corpus morale e culturale (come la lingua francese) e
di valori (come il trinomio dell'Ottantanove francese,
liberté egalité fraternité) in funzione di un futuro
comune
• In tale contesto si inserisce anche la categoria della
“solidarietà”, elemento di coesione sempre presente
all’interno di un gruppo o comunità
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 15
Weber
• Pur valorizzando preminentemente la
determinazione socio-economica di appartenenza
identitaria a ceti e strati sociali nello sviluppo
delle comunità etniche, Max Weber indica in uno
“specifico sentimento di solidarietà” di un certo gruppo
di uomini nei confronti di altri gruppi il fattore di
definizione del concetto di “nazione”, il cui utilizzo
risulta però spesso ambiguo e carico di elementi
emozionali
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 16
Variante:
• Una variante dello schema civico / etnico
propone una distinzione tra
• le “vecchie” nazioni (occidentali) e
• le “nuove” (appositamente create, dall’Europa
orientale all’Asia)
• Smith in questa dicotomia indica come elemento
caratterizzante rispettivamente
• il “territorio” per il primo modello e
• l'“etnicità” per il secondo
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 17
La “nazione plurale” in Europa orientale
• Per Smith solo una nazione “plurale” possa generare un sincero
multiculturalismo basandolo su un effettivo pluri-nazionalismo,
con proprie istituzioni e simboli: ad es.
• L'Austria-Ungheria asburgica (più teoricamente, per il
proclamato rispetto delle differenti nazionalità)
• L’Impero ottomano, che nella seconda metà del XIX secolo tenta
di proporre un’“identità ottomana” al di sopra delle differenti
nazionalità e religioni: si rivela però elemento caratterizzante la
specificità etno-confessionale
• Di fatto nei domini ottomani dei Balcani avviene uno
slittamento dalla concezione religiosa della “nazione
confessionale” (millet) alla “nazione etnica”
• E in Russia? Anche in Russia i Romanov vogliono proporsi
come Stato dinastico a-nazionale: Impero dei Russi
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 18
L’Impero e la Russia
• la Russia autocratica degli Zar/ bolscevica di Stalin/ repubblicana di
Putin
• Lo Zar e’ imperatore “bicipite”: ‘basileus’ (epigono dell’imperatore
bizantino, romano e cristiano), in senso etno-culturaleconfessionale;
• ‘khan’ (prosecutore del potere dispotico dell’impero mongolo), in
senso geografico continentale (=EurAsia)
• Il trinomio anti-rivoluzionario/reazionario dello zar Nicola I e’:
samoderzavije = autocrazia, pravoslavije = ortodossia, narodnost =
popolo/nazione, in senso geografico inclusivo > differente da
nacional’n’ij = “nazione russa” in senso etno-culturale
Il “popolo”-nazione russo (dato dal territorio euroasiatico) e’ dunque
inclusivo (nel senso schmittiano del grosse raum) mentre il
“popolo”-nazione tedesco (etno-centrico) e’ invece esclusivo (nel
senso hitleriano del lebens raum)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 19
L’Europa del Congresso di Vienna
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 20
•
•
•
•
La Russia cardine della Santa Alleanza:
Nicola I: reazione, contro i decabristi
Scontro tra occidentalisti e slavofili
La guerra di Crimea (1853) fino al Congresso
di Parigi (1856)
• Guerra “turco-russa” (1877-78) e la pace di
Santo Stefano (3 marzo 1878) e il Congresso
di Berlino
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 21
Guerra “turco-russa” (1877-78)
• La pace di San Stefano è siglata il 3 marzo 1878 tra
Impero russo e Impero ottomano creando una
“grande Bulgaria”
• Il congresso di Berlino si concludeva con il trattato
omonimo che lascia alla Russia la sovranità sulla
Bessarabia, affida all’Austria l'amministrazione di
Bosnia ed Erzegovina (ancora formalmente
ottomana), e sancisce l'indipendenza di nuovi stati
balcanici
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 22
Il Congresso di Berlino (1878)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 23
Slavismo vs Turchismo
• lo spauracchio del pan-turchismo si manifesta fin dal
primo ottocento (societa’ turaniche dei Tatari di
Crimea)
• si manifesta poi nella Russia bolscevica e in Unione
Sovietica
• la condanna del turchismo come forma di
“nazionalismo borghese” ancora negli anni Trenta
del Novecento risulta un’accusa frequente del regime
contro tatari e turcomanni
• In Turchia si mantiene viva parallelamente al
rafforzamento della coscienza nazionale turca, laica e
occidentalista
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 24
• Si prospettava l’estensione delle frontiere turco-ottomane
fino a ricomprendere dentro l’Impero popolazioni che
vivevano al di là dei confini
• Fondamentale per lo sviluppo di tali idee fu il
richiamo alla terra originaria e primigenia di
“Turan”, da cui prende il nome il “turanismo”
• Questo riferimento al crogiuolo di razze provenienti
in tempi assai remoti dal bassopiano “turanico”
dell’Asia occidentale costituì un ethos sovranazionale
di un certo successo anche in culture già fortemente
occidentalizzate, come ad esempio tra gli ungheresi:
il “turanismo” dà corpo ad una “filosofia della razza”
capace di ripristinare l’antica grandezza delle stirpi
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 25
Ziya Gökalp, studioso delle culture e delle
società di origine turca
• nello sviluppo del turchismo prospettò 3 stadi di
avanzamento nazionalista:
• l’unificazione di tutti i turchi nell’unica nazione di
Turchia (Türkiyecilik);
• la riunificazione delle popolazioni turche Oğuz
(Oğuzculuk), comprendenti così tra i vari popoli gli azeri,
i gagauzi della Bessarabia, i turkmeni
• infine l’unione di tutte le stirpi turaniche, dal ceppo
ugrico a quello uralo-altaico, fino ai popoli mongolo e
giapponese dell’estremo oriente asiatico) sulla base del
“pan-turanismo”, Turancılık.
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 26
Il romanzo Yeni Turan (“Il nuovo Turan”, del 1912), la
scrittrice Halide Edib Adıvar
• Celebra il leggendario passato e futuro della razza turca
simboleggiata dalla lupa (Bozkurt)
• Gli anni successivi, durante la prima guerra mondiale, il
“turchismo” diventa base per la propaganda “pan-turchista”,
finalizzata a suscitare sentimenti di fratellanza nelle popolazioni
di etnia turca della Russia zarista, in guerra contro gli ottomani
• nell’Impero ottomano, al momento del collasso dello Stato
conseguenza della sconfitta nel primo conflitto mondiale,
emerge finalmente con gran forza la coscienza della “turchicità”
• Quello “turchista”, e “turanista”, risulta essere l’ambiente
sciovinista nazionalista turco e islamico anti-armeno, in cui si
giustificano i massacri del 1915, in cui ebbe un ruolo importante
Ismail Enver, più noto come Enver “Pascià” o Enver Bey
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 27
La fine dell’Impero?
• La Russia imperiale, risultato della “colonizzazione di
se stessa”: il “grande gioco”, espansione in Caucaso e ad
Est, in Siberia, paese continente (Russia come Asia)
• 1904-05: sconfitta con il Giappone
• Rivoluzione del 1905
• crisi di coscienza nell’espansione imperiale
• 1914: la Grande Guerra
• 1916: rivolte in centro-asia per la leva militare
• 1917: la rivoluzione esplode nel centro dell’Impero (non
è causata dalle nazionalita’ periferiche)
Titolo Presentazione
10/06/2014
Pagina 28
1917: Rivoluzione bolscevica
• Fattore ideologico leninista: sistema etno-federale
• Unione di repubbliche sovietiche al posto dell’
“Impero dei Russi” romanoviano
• Stalin: rivoluzione in un solo Paese
• Omogeneizzazione ideologica: vs la Chiesa e i
kulaki
• Industrializzazione e collettivizzazione forzata
• Dopo la II guerra mondiale:
• Sull’Impero esterno (i paesi satelliti dell’Europa
orientale)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 29
La sfera di influenza è una regione sulla quale uno Stato
esercita un’influenza politica, militare, economica, culturale
esclusiva e le dinamiche che vi prendono forma all’interno non
entrano in contraddizione con gli interessi dello Stato egemone.
Allargamenti Ue:
2004; 2007
Allargamenti Nato:
1999; 2004; 2009
Membership Action Plan:
Macedonia, Montenegro
Intensified Dialogue:
Ucraina, Georgia,
Bosnia Erzegovina
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 30
In seguito allo scioglimento dell’Urss (26/12/1991)
sono sorti 15 nuovi Stati indipendenti
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 31
Con l’eccezione della Russia, solo i Paesi baltici sono
dei renewed States, i Paesi caucasici hanno conosciuto
un’effimera indipendenza, mentre tutti gli altri sono
dei new States. In questa cornice storico-politica gli
Stati ex-sovietici hanno dovuto affrontare
contemporaneamente 4 transizioni sistemiche:
1) State-building;
2) Regime change;
3) Passaggio dall’economia pianificata all’economia di
mercato;
4) Trasformazione del sistema internazionale da bipolare
a unipolare.
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 32
Gli Stati ex-sovietici possono essere suddivisi in 5 categorie
«geopolitiche»:
1) Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania): primi a diventare
indipendenti, più ricchi, membri di Nato e Ue;
2) Terre di confine-Ue (Bielorussia, Ucraina, Moldavia): regione
più debole economicamente e ancora alle prese con il
consolidamento dello Stato;
3) Caucaso (Armenia, Azerbaigian, Georgia): area più turbolenta,
con l’Azerbaigian in forte crescita economica;
4) Russia: dopo la crisi degli anni ‘90, ha invertito la rotta sia
nella dimensione politica che economica tornando ad essere
una grande potenza;
5) Asia Centrale (Kazakhstan, Turkmenistan, Uzbekistan,
Tajikistan, Kirghizstan): area meno democratica e con la
maggiore persistenza dell’elite sovietica. Crescita economica
per Kazakhstan e Turkmenista.
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 33
L’esito della transizione negli Stati ex-sovietici
Democratic Ranking of Former Soviet Republics
Consolidated
State
Democracies
Score (1.00–2.99)
Estonia
1.96
Latvia
2.07
Lithuania
2.32
Semi-
Transitional
Consolidated
Governments or
Democracies
Hybrid Regimes
Score (3.00–3.99)
Score (4.00–4.99)
Georgia
4.75
Moldova
4.82
Ukraine
4.86
Semi-
Consolidated
Consolidated
Authoritarian
Authoritarian
Regimes
Regimes
Score (5.00–5.99)
Armenia
5.36
Kyrgyzstan
5.96
Score (6.00–7.00)
Russia
6.21
Tajikistan
6.25
Kazakhstan
6.57
Azerbaijan
6.64
Belarus
6.71
Turkmenistan
6.93
Uzbekistan
6.93
Source: Author’s compilation based on data from Nations in Transit 2013 (Freedom House)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 34
Quanto pesa l’eredità politica negli Stati ex-sovietici
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 35
La Comunità degli Stati Indipendenti è nata per mantenere una
forma di associazione tra gli Stati ex-sovietici, favorendone
l’integrazione economica
Non
vi
hanno
aderito i tre Stati
Baltici;
Il Turkmenistan è
rimasto «associato»
La Georgia è uscita
nel 2009
L’Ucraina è stata
associata fino al 2014
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 36
La cornice entro la quale oscilla l’azione internazionale della
Federazione Russa è definita da: a) legami storico-culturali con
alcune regioni-simbolo rimaste al di fuori dei suoi confini; b)
protezione dei popoli russi e russofoni; c) sentenza della Corte
internazionale di giustizia dell’Aja sul Kosovo
I russi oltre i
confini della
Federazione
Russa
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 37
“Verso l’Unione Eurasiatica”, Gazeta.ru, dicembre 2011
• Ritorno di Putin alla Presidenza: lancio del progetto di Unione
Eurasiatica
• “Primo obiettivo: integrazione dell’Ucraina”
• “in realta’ significherebbe l’abbandono della nostalgia per l’Urss”
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 38
Eurasia, prospettiva storico-ideologica moderna
• 1917, esilio russo: “contro” l’Europa, “contro” la
monarchia e il costituzionalismo occidentale
• Linguisti del circolo di Praga (1928-1939), Nikolay
Trubetskoy e Roman Jakobson: “asianita” della Russia,
etno-genesi con stirpi turaniche,come i turco-mongoli
dell’Orda d’Oro
• Anni ‘30-’40: sua realizzazione, Russia bolscevica, URSS
• Secondo eurasismo: Lev Gumiliov (1912-1992, figlio di
Anna Akhmatova), studioso dei popoli turanici,
prospetta per la Russia il destino “slavo-turanico”
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 39
(Neo-)Eurasismo
• Eduard Limonov:
Partito nazionalbolscevico, i “rossobruni” (1992), vietato
nel 2007 (lista antiPutin dell’Altra Russia)
• Alexander Dughin:
per un “nazionalbolscevismo senza
Limonov”, fonda nel
2001 il movimento
Eurasia, che coinvolge
personalita’ delle
comunita’ ortodossa,
musulmana, ebraica
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
• Dughin: 2012, La Quarta teoria
politica
• Fascismo, Comunismo sono stati
sconfitti, resta il Liberalismo
• E il suo Conservatorismo attivo:
contro la razionalita’, la democrazia,
il liberalismo, il progresso, per lo
Stato forte (Schmitt)
• Talassocrazia (atlantismo) vs
Eurasia (Russia)
• Contro la modernizzazione
occidentale (coloniale, razzista), per
la tradizione (religione, gerarchia,
famiglia) e per la rivoluzione
conservatrice
10/06/2014
Pagina 40
Deriva etnocentrica?
• Alexander Panarine:
“contro il darwinismo
sociale dei liberali, per
un grande Stato
sociale”
• Dughin, 2013: Appello
dell’Eurasia,
conversazione con la
“nuova destra”
francese di Alain de
Benoist
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
• “terza via” etnocentrica,
identitaria (“la Russia ai russi”)
• Ma nei circoli del Cremlino si
valorizza l’impostazione
eurasista piu’ che quella
russocentrica
• Eurasisti in “Russia unita”: il
giornalista vedette Mikhail
Leontiev, il politologo Sergey
Markov (deputato alla Duma
nel2007), Ivan Demidov,
incaricato per le questioni
ideologiche del partito
10/06/2014
Pagina 41
Contro la “strategia dell’anaconda” americana
• Contro le “rivoluzioni
colorate”
• Creare uno spazio
economico con l’80%
del potenziale exsovietico
• Proporre nell’Eurasia
del nord una “civilta’
sopranazionale”: per
una “primavera
russa” (Dughin, 18
marzo)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
• Intervento nella “nuova
Russia”, Ucraina orientale
(Putin, 17 aprile)
• uno “scontro di civilta’”
visto dalla prospettiva
russa
• Tentativo di coinvolgere
anche i nazionalisti
ucraini contro le
degenerazioni occidentali
(J.-M. Chauvier, Le Monde
Diplo)
10/06/2014
Pagina 42
Unione Economica Eurasiatica, EAEC
• 28 maggio 2014, Astana:
Putin, Lukashenko,
Nazarbayev
• In vigore: gennaio 2015
• Integrazione nello scambio di
beni, servizi, capitali, lavoro
(secondo i criteri del WTO)
• Nell’ambito dell’Unione
doganale, l’obiettivo e’ la
creazione di un mercato
comune per energia
(elettricita’, gas, petrolio), ma
solo dal 2025
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
• Trattato in 2 parti:
• Istituzionale: Consiglio
Supremo Economico
Eurasiatico (dei capi di
Stato, Consiglio
Intergovernativo
Eurasiatico (capi di
governo), Commissione
Eonomica Eurasiatica,
Corte dell’EAEC
• Funzionale: politiche
comuni per le tariffe,
trasporti, industria,
agricoltura
10/06/2014
Pagina 43
The New Eurasian Century?
• Le Monde Diplotique, altre
testate propongono un “nuovo
secolo eurasiatico” dopo la
definizione della dottrina neocon dell’amministrazione Bush
per il XXI secolo – 1997: Project
for the New American Century
• 2000: Ricostruire le difese
dell’America
• 2001: 11 settembre, “una nuova
Pearl Harbor”, intervento in
Afganistan
• 2003: intervento in Iraq
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
• Il “nuovo secolo
Eurasiatico” invece si
caratterizza per l’asse
russo-cinese:
• BRICS
• Shanghai cooperation
organization, 2001 (Cina,
Russia + Kazakhstan,
Kirghizistan, Tagikistan:
Shanghai 5, 1997 +
Uzbekistan)
• nel G20
• nel Non Aligned Movement
10/06/2014
Pagina 44
Durante la presidenza di Boris El’cin (1991-1999) un tacito
accordo tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti ha sancito
l’ingresso nell’orbita occidentale dell’Europa orientale, mentre
non ha chiarito la posizione degli Stati ex-sovietici.
Con l’avvento al potere di Vladimir Putin (2000-attuale), il
Cremlino ha posto obiettivi primari la ricostruzione di un’area
di profondità strategica intorno a Mosca e la riaffermazione
dell’egemonia sull’ex-spazio sovietico moltiplicando i motivi di
conflitto con Washington:
Estero vicino (Russia): è costituito dai territori dell’ex Unione
Sovietica, che rappresentano la naturale sfera di influenza di
Mosca;
Estero condiviso (Stati Uniti): i territori dell’ex Unione Sovietica
costituiscono una buffer zone tra mondo occidentale e Federazione
Russa, su cui esercitano un’influenza paritaria.
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 45
Gli Stati ex-sovietici nella dottrina
dell’Heartland e del Rimland
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 46
Durante l’amministrazione Clinton, gli Stati Uniti hanno
messo in pratica la teoria della «pace democratica», secondo
cui la diffusione della democrazia in una regione porterebbe
alla stabilità nei rapporti tra Stati, che riconoscerebbero
naturalmente negli Stati Uniti la potenza leader
Gli Stati Uniti già dal 1989 hanno stanziato attraverso il Seed
Act (Support for East European Democracy Act) i fondi destinati
alla democratizzazione e alla trasformazione economica degli
Stati dell’Europa Orientale. Similmente dal 1992 hanno
messo a disposizione degli Stati post-sovietici i fondi del
Freedom Support Act (Freedom in Russia and Emerging
Eurasian Democracies and Open Markets Support Act).
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 47
Gli Stati ex-sovietici nell’immagine del
Grande Medio Oriente
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 48
Possibili effetti di
destabilizzazione della
crisi in Crimea (I)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 49
Possibili effetti di destabilizzazione
della crisi in Crimea (II)
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 50
Gli Stati Uniti possono intraprendere due strade, che non si
escludono, in risposta ad un’eventuale offensiva «diplomaticoculturale-politica» di Mosca:
-
-
Proseguire con l’integrazione della “nuova Ucraina” nelle strutture
occidentali, il cui primo passo è stato compiuto dal nuovo governo di
Kiev che ha posto rimedio allo stop giunto a novembre. Difficile
l’allargamento alla UE all’Ucraina a causa della revisione dei rapporti
commerciali che comporterebbe con la Russia e ancor più difficile
l’adesione di Kiev alla Nato, che segnerebbe il massimo arretramento
della zona di sicurezza russa dal trattato di Brest-Litovsk e il controllo
dell’Alleanza atlantica di alcune aree (Ucraina orientale) dove operano
industrie coinvolte nel settore della sicurezza strategica russa;
Lanciare un nuovo piano intermarium rafforzando – economicamente
e militarmente - i “pilastri strategici” occidentali prossimi alle zone a
più alto rischio di contagio della crisi in Ucraina (Polonia-Baltico;
Romania-Moldavia/Ucraina; Azerbaigian-Caucaso).
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 51
La Nato nel 1990
Francoforte sull’Oder-Mosca: Km 1.719;
Trieste-Mosca: Km 2.424; Kemalpaşa-Mosca: Km 2.186
XVI Corso Superiore
Stato Maggiore Interforze
10/06/2014
Pagina 52
La Nato nel 2014
Ludza-Mosca: Km 648; Județul Botoșani-Mosca: Km 1605;
Kemalpaşa-Mosca: Km 2.186
10/06/2014
53
Se Ucraina e Georgia entrassero nella Nato
Ludza-Mosca: Km 648;
Shostka-Mosca: Km 591;
Tblisi-Mosca: Km 1.956
10/06/2014
54
Riferimenti bibliografici sulle conseguenza della
crisi in Ucraina:
• A.F. Biagini, Uno sguardo storico sulla crisi ucraina, in
www.geopolitica.info
• A. Carteny, S. Santangelo, La crisi russo-ucraina nel
solco della storia, in www.huffingtonpost.it
• G. Natalizia, S. Santangelo, Crimea: è davvero Putin il
vincitore?, in www.huffingtonpost.it
• G. Friedman, From Estonia to Azerbaijan: American
Strategy after Ukraine, in www.stratfor.com
• A.F. Biagini, Equilibrio di potenza e interessi strategici
nella crisi dell’Ucraina, in «Energia», n. 2/2014, pp.
16-19
10/06/2014
55