XVI Corso ISSMI 2013-2014 Prof. Andrea Carteny Prof. Gabriele Natalizia CEMAS - Centro interdipartimentale di ricerca e Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa Sub-sahariana www.geopolitica.info Indice: 1. Elementi di continuità/discontinuità della politica estera Impero russo/Urss 2. Democrazia e minoranze russe e rapporti negli Stati ex-sovietici 3. Estero vicino/Estero condiviso: la prospettiva di Mosca 4. Estero vicino/Estero condiviso: Washington XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 2 La Russia dei Romanov: • 1613: inizio della dinastia Romanov • La Russia è dominata dai boiari e la Chiesa ortodossa • 1666: Cesaropapismo, il concilio ortodosso proclama il primato imperiale sul potere ecclesiastico • 1649: codice sulla servitu’ della gleba • Massa di contadini poveri, mancanza di borghesia, commercianti ebrei • Rivolta di Stenka Razin, dei cosacchi del Don (16671671) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 3 Mar Nero XVI-XVII secolo XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 4 Espansione dei Romanov • • • • • Kiev Smolensk, Ucraina Verso la Livonia, Baltico Verso la Siberia: Pietro il Grande (16821725) • 1683: i russi sono con la santa lega austropolacca-veneta contro i turchi • Conquista di Azov XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 5 1689: prende il potere lo zar Pietro • • • • • • • • • • Frequenta il sobborgo di Mosca abitato da tedeschi Viaggio di istruzione in Occidente Reprime la rivolta della propria guardia, gli Strelzy (1698) Rivoluziona dall’alto in senso occidentale la Russia: taglio della barba, calendario al 1^ gennaio Burocrazia, cancellerie ministeriali, divisione amministrativa in governatorati e province, comuni Accademie scientifiche, riscossione delle imposte Esercito su modello prussiano, marina Autocrazia: scioglie la Duma dei boiari per creare un Senato fedele allo zar Elimina la figura del patriarca per un sinodo (rappresentante: procuratore dello zar) Potenza baltica: conquista della costa baltica, fondazione di Pietroburgo, 1703 XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 6 Guerra russo-turca (1768-1774): • Trattato di Küçük Kaynarca (o anche Kuchuk Kainarji): firmato il 21 luglio 1774, in Dobrugia (attualmente Bulgaria) • Principio di ingerenza (protezione delle popolazoni ortodosse in territorio ottomano…) • L’Impero Ottomano cede importanti territori di sbocco sul Mar Nero alla Russia e riconosce l’indipendenza del Khanato di Crimea, poi annesso dalla Russia nel 1783 • La Russia di Caterina la Grande si stabilizza con la conquista dell’Ucraina meridionale (i “villaggi Potemkin”): con lo sbocco sul Mar Nero pone fine al sistema di sicurezza turco (il mar Nero era “mare turco”, porta sull’Asia con la via della seta): la Russia arriva sul Mediterraneo XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 7 La Questione d’Oriente (secoli XVIII-XIX) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 8 Crimea: tra Tatari, Turchi e Russi XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 9 Il millet ortodosso nell’Impero ottomano • il fattore di appartenenza alla comunità confessionale diventa a tutti gli effetti fattore di identificazione etnoculturale (B. Jelavich, History of the Balkans, Cambridge 1983, in particolare: “Ch. 1. Balkan Christian under Ottoman rule”) • esempio tipologico: per il millet ortodosso, appartenere alla comunità cristiano ortodossa e’ come qualità fondamentale per alcune nazioni emergenti (greca, serba, romena etc.) dell’Europa sud-orientale. (A. Tamborra, L’Europa centro-orientale nei secoli 19.-20, Milano 1970; A. Biagini, Note e relazioni di viaggio nei Balcani (1879-1898), Roma 1978) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 10 Il paradigma Kohn • Hans Kohn, noto dal 1945 con il suo The Idea of Nationalism, propone la dicotomia tra • nazionalismo/nazione civica (per lo più di matrice occidentale e inclusiva) e • nazionalismo/nazione etnica (per lo più dell’Europa orientale e tendenzialmente esclusivista) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 11 La dialettica “nazione etnica” / “nazione civica” • Richiama concetti politici (demos /ethnos) e tradizioni culturali che nella cultura europea, tra fine XVIII e inizio XX secolo, fanno da sfondo ad aspri scontri tra nazioni europee e che richiamano visioni opposte del diritto di cittadinanza (ius sanguinis versus ius soli) • Il riferimento principale è alla differenza tra visione della nazione herderiana (tedesca) e quella renaniana (francese) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 12 Kulturnation • Herder (Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit, 1784-1791) propone una prospettiva “etnoculturale” (völkisch) per la nazione tedesca: la Kulturnation • si fonda sull'identificazione con la lingua, sulla comunione di elementi innati, etnico-biologici, insieme a elementi culturali considerati connaturati con il “sangue” (come nel concetto di “lingua madre” XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 13 La “lingua madre” • L.L. Cavalli-Sforza (Gènes, peuples et langues, Paris 1996), genetista, realizzando la mappatura genetica della popolazione umana, rileva che i dati genetici coincidono grosso modo con i dati linguistici delle stesse popolazioni • La formula “lingua-madre” (che sembra dare corpo alla convinzione che la trasmissione linguistica avvenga con un’eredità genetica) può però dare adito a pericolosi sconfinamenti tra le differenze “genetiche” (di origine biologica) e quelle “culturali” (dovute ad apprendimento) e alla confusione tra “popolo” e “nazione” XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 14 Renan « Qu'est-ce qu'une nation? » • Ernest Renan con questa conférence faite en Sorbonne, 11 marzo 1882, definisce la nazione “un plebiscito di tutti i giorni”, fondata sulla condivisione volontaria di un corpus morale e culturale (come la lingua francese) e di valori (come il trinomio dell'Ottantanove francese, liberté egalité fraternité) in funzione di un futuro comune • In tale contesto si inserisce anche la categoria della “solidarietà”, elemento di coesione sempre presente all’interno di un gruppo o comunità XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 15 Weber • Pur valorizzando preminentemente la determinazione socio-economica di appartenenza identitaria a ceti e strati sociali nello sviluppo delle comunità etniche, Max Weber indica in uno “specifico sentimento di solidarietà” di un certo gruppo di uomini nei confronti di altri gruppi il fattore di definizione del concetto di “nazione”, il cui utilizzo risulta però spesso ambiguo e carico di elementi emozionali XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 16 Variante: • Una variante dello schema civico / etnico propone una distinzione tra • le “vecchie” nazioni (occidentali) e • le “nuove” (appositamente create, dall’Europa orientale all’Asia) • Smith in questa dicotomia indica come elemento caratterizzante rispettivamente • il “territorio” per il primo modello e • l'“etnicità” per il secondo XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 17 La “nazione plurale” in Europa orientale • Per Smith solo una nazione “plurale” possa generare un sincero multiculturalismo basandolo su un effettivo pluri-nazionalismo, con proprie istituzioni e simboli: ad es. • L'Austria-Ungheria asburgica (più teoricamente, per il proclamato rispetto delle differenti nazionalità) • L’Impero ottomano, che nella seconda metà del XIX secolo tenta di proporre un’“identità ottomana” al di sopra delle differenti nazionalità e religioni: si rivela però elemento caratterizzante la specificità etno-confessionale • Di fatto nei domini ottomani dei Balcani avviene uno slittamento dalla concezione religiosa della “nazione confessionale” (millet) alla “nazione etnica” • E in Russia? Anche in Russia i Romanov vogliono proporsi come Stato dinastico a-nazionale: Impero dei Russi XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 18 L’Impero e la Russia • la Russia autocratica degli Zar/ bolscevica di Stalin/ repubblicana di Putin • Lo Zar e’ imperatore “bicipite”: ‘basileus’ (epigono dell’imperatore bizantino, romano e cristiano), in senso etno-culturaleconfessionale; • ‘khan’ (prosecutore del potere dispotico dell’impero mongolo), in senso geografico continentale (=EurAsia) • Il trinomio anti-rivoluzionario/reazionario dello zar Nicola I e’: samoderzavije = autocrazia, pravoslavije = ortodossia, narodnost = popolo/nazione, in senso geografico inclusivo > differente da nacional’n’ij = “nazione russa” in senso etno-culturale Il “popolo”-nazione russo (dato dal territorio euroasiatico) e’ dunque inclusivo (nel senso schmittiano del grosse raum) mentre il “popolo”-nazione tedesco (etno-centrico) e’ invece esclusivo (nel senso hitleriano del lebens raum) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 19 L’Europa del Congresso di Vienna XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 20 • • • • La Russia cardine della Santa Alleanza: Nicola I: reazione, contro i decabristi Scontro tra occidentalisti e slavofili La guerra di Crimea (1853) fino al Congresso di Parigi (1856) • Guerra “turco-russa” (1877-78) e la pace di Santo Stefano (3 marzo 1878) e il Congresso di Berlino XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 21 Guerra “turco-russa” (1877-78) • La pace di San Stefano è siglata il 3 marzo 1878 tra Impero russo e Impero ottomano creando una “grande Bulgaria” • Il congresso di Berlino si concludeva con il trattato omonimo che lascia alla Russia la sovranità sulla Bessarabia, affida all’Austria l'amministrazione di Bosnia ed Erzegovina (ancora formalmente ottomana), e sancisce l'indipendenza di nuovi stati balcanici XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 22 Il Congresso di Berlino (1878) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 23 Slavismo vs Turchismo • lo spauracchio del pan-turchismo si manifesta fin dal primo ottocento (societa’ turaniche dei Tatari di Crimea) • si manifesta poi nella Russia bolscevica e in Unione Sovietica • la condanna del turchismo come forma di “nazionalismo borghese” ancora negli anni Trenta del Novecento risulta un’accusa frequente del regime contro tatari e turcomanni • In Turchia si mantiene viva parallelamente al rafforzamento della coscienza nazionale turca, laica e occidentalista XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 24 • Si prospettava l’estensione delle frontiere turco-ottomane fino a ricomprendere dentro l’Impero popolazioni che vivevano al di là dei confini • Fondamentale per lo sviluppo di tali idee fu il richiamo alla terra originaria e primigenia di “Turan”, da cui prende il nome il “turanismo” • Questo riferimento al crogiuolo di razze provenienti in tempi assai remoti dal bassopiano “turanico” dell’Asia occidentale costituì un ethos sovranazionale di un certo successo anche in culture già fortemente occidentalizzate, come ad esempio tra gli ungheresi: il “turanismo” dà corpo ad una “filosofia della razza” capace di ripristinare l’antica grandezza delle stirpi XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 25 Ziya Gökalp, studioso delle culture e delle società di origine turca • nello sviluppo del turchismo prospettò 3 stadi di avanzamento nazionalista: • l’unificazione di tutti i turchi nell’unica nazione di Turchia (Türkiyecilik); • la riunificazione delle popolazioni turche Oğuz (Oğuzculuk), comprendenti così tra i vari popoli gli azeri, i gagauzi della Bessarabia, i turkmeni • infine l’unione di tutte le stirpi turaniche, dal ceppo ugrico a quello uralo-altaico, fino ai popoli mongolo e giapponese dell’estremo oriente asiatico) sulla base del “pan-turanismo”, Turancılık. XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 26 Il romanzo Yeni Turan (“Il nuovo Turan”, del 1912), la scrittrice Halide Edib Adıvar • Celebra il leggendario passato e futuro della razza turca simboleggiata dalla lupa (Bozkurt) • Gli anni successivi, durante la prima guerra mondiale, il “turchismo” diventa base per la propaganda “pan-turchista”, finalizzata a suscitare sentimenti di fratellanza nelle popolazioni di etnia turca della Russia zarista, in guerra contro gli ottomani • nell’Impero ottomano, al momento del collasso dello Stato conseguenza della sconfitta nel primo conflitto mondiale, emerge finalmente con gran forza la coscienza della “turchicità” • Quello “turchista”, e “turanista”, risulta essere l’ambiente sciovinista nazionalista turco e islamico anti-armeno, in cui si giustificano i massacri del 1915, in cui ebbe un ruolo importante Ismail Enver, più noto come Enver “Pascià” o Enver Bey XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 27 La fine dell’Impero? • La Russia imperiale, risultato della “colonizzazione di se stessa”: il “grande gioco”, espansione in Caucaso e ad Est, in Siberia, paese continente (Russia come Asia) • 1904-05: sconfitta con il Giappone • Rivoluzione del 1905 • crisi di coscienza nell’espansione imperiale • 1914: la Grande Guerra • 1916: rivolte in centro-asia per la leva militare • 1917: la rivoluzione esplode nel centro dell’Impero (non è causata dalle nazionalita’ periferiche) Titolo Presentazione 10/06/2014 Pagina 28 1917: Rivoluzione bolscevica • Fattore ideologico leninista: sistema etno-federale • Unione di repubbliche sovietiche al posto dell’ “Impero dei Russi” romanoviano • Stalin: rivoluzione in un solo Paese • Omogeneizzazione ideologica: vs la Chiesa e i kulaki • Industrializzazione e collettivizzazione forzata • Dopo la II guerra mondiale: • Sull’Impero esterno (i paesi satelliti dell’Europa orientale) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 29 La sfera di influenza è una regione sulla quale uno Stato esercita un’influenza politica, militare, economica, culturale esclusiva e le dinamiche che vi prendono forma all’interno non entrano in contraddizione con gli interessi dello Stato egemone. Allargamenti Ue: 2004; 2007 Allargamenti Nato: 1999; 2004; 2009 Membership Action Plan: Macedonia, Montenegro Intensified Dialogue: Ucraina, Georgia, Bosnia Erzegovina XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 30 In seguito allo scioglimento dell’Urss (26/12/1991) sono sorti 15 nuovi Stati indipendenti XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 31 Con l’eccezione della Russia, solo i Paesi baltici sono dei renewed States, i Paesi caucasici hanno conosciuto un’effimera indipendenza, mentre tutti gli altri sono dei new States. In questa cornice storico-politica gli Stati ex-sovietici hanno dovuto affrontare contemporaneamente 4 transizioni sistemiche: 1) State-building; 2) Regime change; 3) Passaggio dall’economia pianificata all’economia di mercato; 4) Trasformazione del sistema internazionale da bipolare a unipolare. XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 32 Gli Stati ex-sovietici possono essere suddivisi in 5 categorie «geopolitiche»: 1) Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania): primi a diventare indipendenti, più ricchi, membri di Nato e Ue; 2) Terre di confine-Ue (Bielorussia, Ucraina, Moldavia): regione più debole economicamente e ancora alle prese con il consolidamento dello Stato; 3) Caucaso (Armenia, Azerbaigian, Georgia): area più turbolenta, con l’Azerbaigian in forte crescita economica; 4) Russia: dopo la crisi degli anni ‘90, ha invertito la rotta sia nella dimensione politica che economica tornando ad essere una grande potenza; 5) Asia Centrale (Kazakhstan, Turkmenistan, Uzbekistan, Tajikistan, Kirghizstan): area meno democratica e con la maggiore persistenza dell’elite sovietica. Crescita economica per Kazakhstan e Turkmenista. XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 33 L’esito della transizione negli Stati ex-sovietici Democratic Ranking of Former Soviet Republics Consolidated State Democracies Score (1.00–2.99) Estonia 1.96 Latvia 2.07 Lithuania 2.32 Semi- Transitional Consolidated Governments or Democracies Hybrid Regimes Score (3.00–3.99) Score (4.00–4.99) Georgia 4.75 Moldova 4.82 Ukraine 4.86 Semi- Consolidated Consolidated Authoritarian Authoritarian Regimes Regimes Score (5.00–5.99) Armenia 5.36 Kyrgyzstan 5.96 Score (6.00–7.00) Russia 6.21 Tajikistan 6.25 Kazakhstan 6.57 Azerbaijan 6.64 Belarus 6.71 Turkmenistan 6.93 Uzbekistan 6.93 Source: Author’s compilation based on data from Nations in Transit 2013 (Freedom House) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 34 Quanto pesa l’eredità politica negli Stati ex-sovietici XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 35 La Comunità degli Stati Indipendenti è nata per mantenere una forma di associazione tra gli Stati ex-sovietici, favorendone l’integrazione economica Non vi hanno aderito i tre Stati Baltici; Il Turkmenistan è rimasto «associato» La Georgia è uscita nel 2009 L’Ucraina è stata associata fino al 2014 XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 36 La cornice entro la quale oscilla l’azione internazionale della Federazione Russa è definita da: a) legami storico-culturali con alcune regioni-simbolo rimaste al di fuori dei suoi confini; b) protezione dei popoli russi e russofoni; c) sentenza della Corte internazionale di giustizia dell’Aja sul Kosovo I russi oltre i confini della Federazione Russa XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 37 “Verso l’Unione Eurasiatica”, Gazeta.ru, dicembre 2011 • Ritorno di Putin alla Presidenza: lancio del progetto di Unione Eurasiatica • “Primo obiettivo: integrazione dell’Ucraina” • “in realta’ significherebbe l’abbandono della nostalgia per l’Urss” XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 38 Eurasia, prospettiva storico-ideologica moderna • 1917, esilio russo: “contro” l’Europa, “contro” la monarchia e il costituzionalismo occidentale • Linguisti del circolo di Praga (1928-1939), Nikolay Trubetskoy e Roman Jakobson: “asianita” della Russia, etno-genesi con stirpi turaniche,come i turco-mongoli dell’Orda d’Oro • Anni ‘30-’40: sua realizzazione, Russia bolscevica, URSS • Secondo eurasismo: Lev Gumiliov (1912-1992, figlio di Anna Akhmatova), studioso dei popoli turanici, prospetta per la Russia il destino “slavo-turanico” XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 39 (Neo-)Eurasismo • Eduard Limonov: Partito nazionalbolscevico, i “rossobruni” (1992), vietato nel 2007 (lista antiPutin dell’Altra Russia) • Alexander Dughin: per un “nazionalbolscevismo senza Limonov”, fonda nel 2001 il movimento Eurasia, che coinvolge personalita’ delle comunita’ ortodossa, musulmana, ebraica XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze • Dughin: 2012, La Quarta teoria politica • Fascismo, Comunismo sono stati sconfitti, resta il Liberalismo • E il suo Conservatorismo attivo: contro la razionalita’, la democrazia, il liberalismo, il progresso, per lo Stato forte (Schmitt) • Talassocrazia (atlantismo) vs Eurasia (Russia) • Contro la modernizzazione occidentale (coloniale, razzista), per la tradizione (religione, gerarchia, famiglia) e per la rivoluzione conservatrice 10/06/2014 Pagina 40 Deriva etnocentrica? • Alexander Panarine: “contro il darwinismo sociale dei liberali, per un grande Stato sociale” • Dughin, 2013: Appello dell’Eurasia, conversazione con la “nuova destra” francese di Alain de Benoist XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze • “terza via” etnocentrica, identitaria (“la Russia ai russi”) • Ma nei circoli del Cremlino si valorizza l’impostazione eurasista piu’ che quella russocentrica • Eurasisti in “Russia unita”: il giornalista vedette Mikhail Leontiev, il politologo Sergey Markov (deputato alla Duma nel2007), Ivan Demidov, incaricato per le questioni ideologiche del partito 10/06/2014 Pagina 41 Contro la “strategia dell’anaconda” americana • Contro le “rivoluzioni colorate” • Creare uno spazio economico con l’80% del potenziale exsovietico • Proporre nell’Eurasia del nord una “civilta’ sopranazionale”: per una “primavera russa” (Dughin, 18 marzo) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze • Intervento nella “nuova Russia”, Ucraina orientale (Putin, 17 aprile) • uno “scontro di civilta’” visto dalla prospettiva russa • Tentativo di coinvolgere anche i nazionalisti ucraini contro le degenerazioni occidentali (J.-M. Chauvier, Le Monde Diplo) 10/06/2014 Pagina 42 Unione Economica Eurasiatica, EAEC • 28 maggio 2014, Astana: Putin, Lukashenko, Nazarbayev • In vigore: gennaio 2015 • Integrazione nello scambio di beni, servizi, capitali, lavoro (secondo i criteri del WTO) • Nell’ambito dell’Unione doganale, l’obiettivo e’ la creazione di un mercato comune per energia (elettricita’, gas, petrolio), ma solo dal 2025 XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze • Trattato in 2 parti: • Istituzionale: Consiglio Supremo Economico Eurasiatico (dei capi di Stato, Consiglio Intergovernativo Eurasiatico (capi di governo), Commissione Eonomica Eurasiatica, Corte dell’EAEC • Funzionale: politiche comuni per le tariffe, trasporti, industria, agricoltura 10/06/2014 Pagina 43 The New Eurasian Century? • Le Monde Diplotique, altre testate propongono un “nuovo secolo eurasiatico” dopo la definizione della dottrina neocon dell’amministrazione Bush per il XXI secolo – 1997: Project for the New American Century • 2000: Ricostruire le difese dell’America • 2001: 11 settembre, “una nuova Pearl Harbor”, intervento in Afganistan • 2003: intervento in Iraq XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze • Il “nuovo secolo Eurasiatico” invece si caratterizza per l’asse russo-cinese: • BRICS • Shanghai cooperation organization, 2001 (Cina, Russia + Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan: Shanghai 5, 1997 + Uzbekistan) • nel G20 • nel Non Aligned Movement 10/06/2014 Pagina 44 Durante la presidenza di Boris El’cin (1991-1999) un tacito accordo tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti ha sancito l’ingresso nell’orbita occidentale dell’Europa orientale, mentre non ha chiarito la posizione degli Stati ex-sovietici. Con l’avvento al potere di Vladimir Putin (2000-attuale), il Cremlino ha posto obiettivi primari la ricostruzione di un’area di profondità strategica intorno a Mosca e la riaffermazione dell’egemonia sull’ex-spazio sovietico moltiplicando i motivi di conflitto con Washington: Estero vicino (Russia): è costituito dai territori dell’ex Unione Sovietica, che rappresentano la naturale sfera di influenza di Mosca; Estero condiviso (Stati Uniti): i territori dell’ex Unione Sovietica costituiscono una buffer zone tra mondo occidentale e Federazione Russa, su cui esercitano un’influenza paritaria. XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 45 Gli Stati ex-sovietici nella dottrina dell’Heartland e del Rimland XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 46 Durante l’amministrazione Clinton, gli Stati Uniti hanno messo in pratica la teoria della «pace democratica», secondo cui la diffusione della democrazia in una regione porterebbe alla stabilità nei rapporti tra Stati, che riconoscerebbero naturalmente negli Stati Uniti la potenza leader Gli Stati Uniti già dal 1989 hanno stanziato attraverso il Seed Act (Support for East European Democracy Act) i fondi destinati alla democratizzazione e alla trasformazione economica degli Stati dell’Europa Orientale. Similmente dal 1992 hanno messo a disposizione degli Stati post-sovietici i fondi del Freedom Support Act (Freedom in Russia and Emerging Eurasian Democracies and Open Markets Support Act). XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 47 Gli Stati ex-sovietici nell’immagine del Grande Medio Oriente XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 48 Possibili effetti di destabilizzazione della crisi in Crimea (I) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 49 Possibili effetti di destabilizzazione della crisi in Crimea (II) XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 50 Gli Stati Uniti possono intraprendere due strade, che non si escludono, in risposta ad un’eventuale offensiva «diplomaticoculturale-politica» di Mosca: - - Proseguire con l’integrazione della “nuova Ucraina” nelle strutture occidentali, il cui primo passo è stato compiuto dal nuovo governo di Kiev che ha posto rimedio allo stop giunto a novembre. Difficile l’allargamento alla UE all’Ucraina a causa della revisione dei rapporti commerciali che comporterebbe con la Russia e ancor più difficile l’adesione di Kiev alla Nato, che segnerebbe il massimo arretramento della zona di sicurezza russa dal trattato di Brest-Litovsk e il controllo dell’Alleanza atlantica di alcune aree (Ucraina orientale) dove operano industrie coinvolte nel settore della sicurezza strategica russa; Lanciare un nuovo piano intermarium rafforzando – economicamente e militarmente - i “pilastri strategici” occidentali prossimi alle zone a più alto rischio di contagio della crisi in Ucraina (Polonia-Baltico; Romania-Moldavia/Ucraina; Azerbaigian-Caucaso). XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 51 La Nato nel 1990 Francoforte sull’Oder-Mosca: Km 1.719; Trieste-Mosca: Km 2.424; Kemalpaşa-Mosca: Km 2.186 XVI Corso Superiore Stato Maggiore Interforze 10/06/2014 Pagina 52 La Nato nel 2014 Ludza-Mosca: Km 648; Județul Botoșani-Mosca: Km 1605; Kemalpaşa-Mosca: Km 2.186 10/06/2014 53 Se Ucraina e Georgia entrassero nella Nato Ludza-Mosca: Km 648; Shostka-Mosca: Km 591; Tblisi-Mosca: Km 1.956 10/06/2014 54 Riferimenti bibliografici sulle conseguenza della crisi in Ucraina: • A.F. Biagini, Uno sguardo storico sulla crisi ucraina, in www.geopolitica.info • A. Carteny, S. Santangelo, La crisi russo-ucraina nel solco della storia, in www.huffingtonpost.it • G. Natalizia, S. Santangelo, Crimea: è davvero Putin il vincitore?, in www.huffingtonpost.it • G. Friedman, From Estonia to Azerbaijan: American Strategy after Ukraine, in www.stratfor.com • A.F. Biagini, Equilibrio di potenza e interessi strategici nella crisi dell’Ucraina, in «Energia», n. 2/2014, pp. 16-19 10/06/2014 55