Associazione Meter Onlus di don Fortunato Di Noto
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COMUNICATO STAMPA
PEDOFILIA/ PRESENTAZIONE REPORT METER 2012
Sala Marconi di Radio Vaticana - Roma, Martedì 19 febbraio 2013, h. 11.00
UN GRAZIE A BENEDETTO XVI
Roma, 19 febbraio 2013 - Benedetto XVI? “Un Papa straordinario. Ha fatto tanto per Meter e per la
lotta alla pedofilia nel clero indicando una nuova pastorale di prossimità e vicinanza ai piccoli, ai
deboli e ai vulnerabili. Gliene saremo per sempre grati, anche e sopratutto per il ricordo che ogni
anno ha assicurato alla nostra Giornata per i Bambini Vittime della Violenza, dell'Indifferenza e
dello sfruttamento”. Così dice don Fortunato Di Noto, presidente e fondatore dell'Associazione
Meter Onlus, durante la presentazione del Report Meter 2012 presso la sala Marconi di Radio
Vaticana. Don Di Noto afferma: “Lo scandalo della pedofilia, nella Chiesa, è stato detto in questi
ultimi anni, sarà la ragione del rinnovamento. E’ dalle grida dei bambini che si innalza la
magnificenza e la lode a Dio, ma è anche il grido di “giustizia”, di revisione della vita, è quel grido
che lacera e consuma, abbatte e calpesta i potenti. Perché chi abusa di un bambino è “potente”
all’ennesima potenza, perversa e malvagia: un bambino stenta a difendersi, se non con il suo
“farfugliamento”: un linguaggio impercettibile ma allo stesso modo potente.”.
BENEDETTO XVI AMICO DEI BAMBINI - E sul Papa dice: “Benedetto XVI, amico dei
bambini, ha ascoltato questo grido e lo ha amplificato con la sua umile ma ferma ragione e con fede
ha detto “basta” iniziando e testimoniando un cammino, difficile, ma possibile, non solo nella
repressione e negli interventi canonici, dovuti e ora possibili con celerità, ma ha offerto (in sette
anni dal suo pontificato) norme e linee guida efficaci: sono le linee sul suono delle grida degli
innocenti. Pertanto linee preziose - anche se fatte di norme e commi -; preziose come sono i
bambini i prediletti del Signore. C’è una comunità ecclesiale e civile riconoscente perché ha
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ribadito a tutti che ‘chi non è dalla parte dei bambini, non è di Gesù Cristo’ è fuori dalla comunione
ecclesiale”.
Poi il sacerdote siciliano considera le dimissioni papali: “Il profondo gesto d’amore per la Chiesa Lui a causa delle forze che gli stanno venendo a mancare - richiama chi, a maggior ragione per
questi scandali e non lo ha fatto - di dimettersi e ritirarsi a pregare e per chi ha responsabilità penali
- con un giusto processo, nell’accertamento della verità - a scontare la pena - si spera riabilitativa e
riconciliante per le vittime, per le famiglie, per la chiesa e per la società. E’ iniziato un percorso, un
cammino ancora lungo, impervio”.
E perché sia chiaro: “A Benedetto XVI non possiamo rimproverare nulla: ha operato scendendo in
campo e affondando nel dolore delle vittime tutta la sua umanità di padre e pastore che ha portato e
porta con sé la croce di queste anime sporcate da chi è stato indegno dei bambini, della Chiesa e di
Dio. E’ il momento di continuare quest’opera di rinnovamento, di purificazione”.
“Mentre il Pontefice decide di lasciare, preghiamo ancora per lui. Possa nel suo cuore portarci tutti
e, attraverso la preghiera, sospingere la Chiesa verso una stagione più felice rispetto a questi anni di
spine che ha dovuto amaramente sopportare. Invochiamo una preghiera al Signore affinchè susciti
nella Chiesa un pastore per questo nostro tempo”, conclude.
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