Indice 7 - Protezione degli apparecchi utilizzatori n Protezione dei circuiti di illuminazione pag. 394 n Protezione motori pag. 403 n Protezione dei circuiti alimentati da un generatore pag. 416 n Protezione dei trasformatori BT/BT pag. 418 n Compensazione dell'energia reattiva pag. 422 393 Protezione dei circuiti di illuminazione Protezione degli apparecchi utilizzatori lampada scelta Impatto delle lampade scelte sul circuito elettrico caratteristiche elettriche indotte profilo di corrente di una lampada nelle diverse fasi, con il passare del tempo inizio vita fine vita messa sotto tensione da 0,5 a 100 ms preriscaldamento da 1 s a 10 mn regime stabilito (In) 1 t 1 corrente di spunto alla messa sotto tensione I I In In 20 debolissima resistenza del filamento a freddo 100 ms 20 100 ms saturazione iniziale dei circuiti ferromagnetici 20 ms carico iniziale delle capacità del circuito tutte le lampade a scarica (fluorescenti e alta intensità) richiedono una fase di ionizzazione del gas prima dell'accensione che genera un sovraconsumo lampade a incandescenza normali cc da 10 a 15 In e alogene BT per 5-10 ms alogene bassissima tensione + trasformatore ferromagnetico alogene bassissima tensione + trasformatore elettronico lampade fluorescenti con ballast ferromagnetico non compensato con ballast ferromagnetico compensato I I In In 20 cc da 20 a 40 In per 5-10 ms cc da 30 a 100 In per 0.5 ms cc da 20 a 60 In per 0.5-1 ms cc cc durata: da alcuni decimi di secondo ad alcuni secondi, cc ampiezza: da 1,5 a 2 volte la corrente nominale In cc fino a 2 volte la corrente nominale cc cc da 30 a 100 In per 0.5 ms cc cc cc da 10 a 15 In per 5-10 ms cc 20 a 60 In per 0.5 a 1 ms cc 30 a 100 In per 0.5 ms fine vita sovraconsumo oltre la durata nominale (tempo trascorso il quale il 50 % delle lampade dello stesso tipo sono fuori uso) fino a 2 volte la corrente nominale cc cc da 10 a 15 In per 5-10 ms 100 ms non deformazione su distorsione creata impedenze passive dal raddrizzamento/ filtraggio di un convertitore elettronico LED diodi elettroluminescenti 394 20 100 ms cc con ballast elettronico lampade a scarica alta intensità con ballast ferromagnetico non compensato con ballast ferromagnetico compensato con ballast elettronico t 2 corrente di 3 corrente di regime stabilito preriscaldamento I In 2 cc cc durata: da 1 a 10 mn, cc ampiezza: da 1,1 a 1,6 volte cc la corrente nominale In vedere dati costruttore fino a 2 volte la corrente nominale cc impatti del tipo di lampade sui principali componenti del circuito elettrico di alimentazione cavi elettrici interruttore automatico protezione differenziale cc Il dimensionamento di massima della sezione dei conduttori dipende dalla corrente a regime stabilito. cc Deve inoltre tenere conto delle sovracorrenti di preriscaldamento prolungato e di fine vita delle lampade. cc Nei circuiti trifase con lampade che generano armoniche di ordine 3 e multipli di 3, dimensionare il conduttore di neutro di conseguenza. cc Il calibro dell'interruttore deve essere in grado di proteggere i conduttori senza sganciare: vv alla messa sotto tensione vv nelle fasi di preriscaldamento e fine vita delle lampade. cc La scelta della curva di intervento e del numero di lampade a valle permettono di ottimizzare la continuità di servizio. rischio di surriscaldamento dei conduttori rischio di sgancio intempestivo apparecchio di comando fattore di potenza pagina 396 cc Potenza consumata (W)/ potenza apparente (VA), cc < 1 in presenza di circuiti reattivi non compensati (induttanza o capacità dominante). cc Determina la corrente nominale del circuito in funzione della potenza utile delle lampade e delle perdite 1 vicino a 1 a pieno carico per tutta la durata del prodotto a fine vita (correnti di dispersione armoniche) > 0,92 0,5 > 0,92 (la sovracorrente di preriscaldamento è breve e non deve essere considerata. Medio a fine vita) > 0,92 con ballast esterno 0,5 con ballast integrato rischio di sovraccarico teleruttore contattore modulare (correnti di dispersione armoniche) compensazione seriale compensazione parallela (correnti di dispersione armoniche) teleruttore contattore modulare compens. seriale: teleruttore contattore modulare compens. parallela: teleruttore contattore modulare (correnti di dispersione alta frequenza generate dai circuiti elettronici) > 0,92 Per tutta la durata nominale del prodotto 0,5 (la lunga fase di preriscaldamento e la fine del prodotto richiedono cavi elettrici in grado di supportare il doppio della corrente nominale) > 0,92 pagina 398 cc Le tabelle riportate nelle prossime pagine della guida indicano per ciascun calibro la potenza totale delle lampade che un teleruttore o un contattore modulare è in grado di comandare. cc L'appliczione di queste regole garantisce che gli apparecchi di comando siano in grado di supportare: vv la corrente di spunto alla messa sotto tensione (compatibile con il loro potere di chiusura), vv la corrente di preriscaldamento (compatiile con la loro tenuta termica). cc Preferire l'utilizzo del teleruttore, poichè a parità di calibro: vv può spesso comandare più lampade di un contattore, vv consuma meno corrente e dissipa meno calore. (correnti di dispersione alta frequenza generate dai circuiti elettronici) > 0,92 pagina 397 cc La sensibilità della funzione differenziale deve essere dimensionata per proteggere: vv le persone contro le scosse elettriche: 30 mA, vv i beni contro il rischio d'incendio: 300 o 500 mA. cc Il calibro (del blocco Vigi o dell'interruttore differenziale) deve essere superiore o uguale a quello dell'interruttore a monte (coordinamento). cc Per un' eccellente continuità di servizio, scegliere un prodotto: vv temporizzato (tipo s) per la protezione a monte contro l'incendio, vv "super immunizzato" (si) per la protezione delle persone. (correnti di dispersione armoniche) (correnti di dispersione armoniche) (correnti di disp. alta freq. generate dai circuiti elettronici) 395 Protezione dei circuiti di illuminazione Protezione degli apparecchi utilizzatori Principi di scelta degli interruttori automatici Interruttori automatici cc Gli apparecchi di protezione permettono di: vv prevenire gli incendi provocati da un eventuale guasto al circuito elettrico (cortocircuito, sovraccarico, guasto d’isolamento), vv garantire la sicurezza delle persone contro le scosse elettriche in caso di contatti indiretti. cc La scelta degli apparecchi di protezione deve essere ottimizzata per garantire una sicurezza totale insieme alla continuità di servizio. cc Anche se talvolta gli apparecchi di protezione sono utilizzati come organi di comando dei circuiti d'illuminazione, si consiglia di installare degli apparecchi di comando separati più adatti alle commutazioni frequenti (interruttore, contattore, teleruttore). t [s] protezione contro i sovraccarichi 7-15 2-4 0.5-1.5 B C D 0.01-0.02 1.1-1.5 3-5 5-10 10-14 I / In La curva di intervento rende la protezione più o meno sensibile: cc alla corrente di spunto alla messa sotto tensione cc alla corrente di sovraccarico durante la fase di preriscaldamento breve (< 1 s) delle lampade Scelta del potere di interruzione cc Deve essere superiore o uguale alla corrente di cortocircuito presunta a monte dell'interruttore. cc Tuttavia in caso di associazione con un interruttore a monte che limita la corrente, il potere di interruzione può essere eventualmente ridotto (filiazione). Scelta del calibro cc Il calibro (In) viene scelto per proteggere il collegamento elettrico: vv per i cavi: viene scelto in funzione della sezione. vv per le canalizzazioni elettriche prefabbricate Canalis: deve essere semplicemente inferiore o uguale al calibro della canalizzazione elettrica. cc In generale il calibro deve essere superiore alla corrente nominale dei circuiti. Tuttavia nel caso dei circuiti d'illuminazione, per assicurare un'eccellente continuità di servizio, si consiglia di scegliere un calibro pari al doppio circa della corrente nominale del circuito riducendo il numero di lampade per circuito. cc Il calibro dell'interruttore a monte deve essere sempre inferiore o uguale al calibro dell'apparecchio di comando installato a valle (interruttore, interruttore differenziale, contattore, teleruttore, …). Scelta della curva di intervento cc Gli installatori utilizzano sempre la stessa curva per i circuiti d'illuminazione: B o C a seconda dell'abitudine. cc Tuttavia per prevenire sganci intempestivi può essere consigliabile scegliere una curva meno sensibile (esempio: passare da B a C). Continuità di servizio Precauzioni contro gli sganci intempestivi Gli sganci intempestivi possono essere provocati: cc dalla corrente di spunto alla chiusura del circuito; cc dalla corrente di sovraccarico durante la fase di preriscaldamento delle lampade; cc dalla corrente armonica che attraversa il neutro dei circuiti trifase (1). 3 soluzioni cc Scegliere un interruttore con una curva meno sensibile: passaggio dalla curva B alla curva C o dalla curva C alla curva D (2) cc Ridurre il numero di lampade per circuito cc Accendere i circuiti in successione, utilizzando ausiliari di temporizzazione sui relè di comando. Non aumentare in nessun caso il calibro dell'interruttore perchè i collegamenti elettrici non sarebbero più protetti. (1) Nel caso specifico di circuiti trifase che alimentano lampade a scarica con ballast elettronici, vengono generate correnti armoniche di ordine 3 e multipli di 3. Il conduttore di neutro deve essere dimensionato in modo da evitarne il riscaldamento. Tuttavia la corrente che circola nel neutro potrebbe diventare superiore alla corrente di ogni fase e provocare uno sgancio intempestivo. (2) Negli impianti con cavi molto lunghi in schema TN o IT, potrebbe essere necessario aggiungere una protezione differenziale per assicurare la protezione delle persone. 396 Principi di scelta dei dispositivi differenziali Dispositivi differenziali Curva di intervento di un differenziale 30 mA cc Gli apparecchi di protezione differenziale permettono di: vv prevenire gli incendi provocati da un eventuale guasto d’isolamento al circuito elettrico, vv garantire la sicurezza delle persone contro le scosse elettriche (contatti diretti o indiretti). cc La scelta degli apparecchi di protezione deve essere ottimizzata per garantire una sicurezza totale insieme alla continuità di servizio. cc L'installazione di una protezione differenziale sui circuiti d'illuminazione varia a seconda delle norme, del regime di neutro e delle abitudini d'installazione. 1000 [mA] Norma IEC 60479-2 100 [mA] differenziale "si" 10 [mA] Scelta della sensibilità differenziale tradizionale 1 [mA] 10 [Hz] 100 [Hz] 1000 [Hz] cc Per assicurare una protezione solo contro gli incendi: 300 mA. cc Per assicurare una protezione contro le scosse elettriche: 30 mA. 10000 [Hz] Differenziali si : la norma internazionale IEC 60479-2 cc Curva grigia determina la corrente limite di sgancio di un differenziale in funzione della frequenza. Questo limite corrisponde alla corrente che il corpo umano è in grado di sopportare senza correre alcun pericolo. : i dispositivi differenziali tradizionali sono cc Curva nera più sensibili alle correnti alta frequenza che a 50/60 Hz. : i differenziali "super immunizzati" "si" cc Curva verde sono meno sensibili alle perturbazioni alta frequenza e garantiscono al contempo massima protezione delle persone. Scelta del calibro cc Il calibro deve essere superiore o uguale all'intensità totale del circuito. Questa può raggiungere anche il doppio della corrente nominale delle lampade: vv per le lampade a scarica a causa del loro preriscaldamento (diversi minuti) vv sovraconsumo delle lampade che superano la loro durata nominale. cc Il calibro del differenziale (blocco Vigi o interruttore differenziale) deve essere sempre superiore o uguale al calibro dell'interruttore a monte. Continuità di servizio cc In caso di circuito a 2 livelli di protezione differenziale, si consiglia di utilizzare: vv una protezione differenziale a monte temporizzata con una sensibilità superiore o pari a 3 volte quella della protezione a valle (esempio 100 o 300 mA di tipo s), vv uno o più dispositivi differenziali istantanei da 30 mA a valle. La protezione "super immunizzata" Differenziali "super immunizzati" "si" cc Le lampade compatte fluorescenti e le lampade a scarica alta intensità con ballast elettronico generano correnti ad alta frequenza (diversi kHz) che circolano tra i conduttori e la terra nei filtri d'ingresso dei ballast e nelle capacità parassite dell'impianto. cc Le correnti armoniche (fino ad alcuni mA per ballast) possono provocare lo sgancio dei dispositivi differenziali tradizionali. cc Per evitare questo tipo di effetti indesiderati e mantenere un'eccellente continuità di servizio, si consiglia di utilizzare i differenziali super immunizzati "si". 397 Protezione degli apparecchi utilizzatori Protezione dei circuiti di illuminazione Principi di scelta dei teleruttori e dei contattori modulari Apparecchi di comando cc La loro funzione è quella di comandare l'accensione e lo spegnimento delle lampade commutando il o i conduttori di fase. cc Si installano a valle degli apparecchi protezione, alla partenza di ogni circuito d'illuminazione. cc La loro tecnologia permette di effettuare numerosissime manovre (nell'ordine delle 100.000) senza alterarne le prestazioni in condizioni normali di funzionamento. cc Il montaggio di un relè di comando (teleruttore, contattore) permette di: vv comandare a distanza un circuito d'illuminazione di potenza importante, vv realizzare facilmente delle funzioni evolute (comando centralizzato, temporizzazione, programmazione, ecc…) Scelta del dispositivo di comando TL Circuito senza relè (interruttore ) tipo di architettura CT CT Contattore modulare a muro i circuiti di comando e di potenza sono separati. permettono fra l'altro di collegare gli apparecchi di comando (pagina xx) che hanno spesso una capacità di commutazione limitata. in involucro (quadro, centralino) numero di punti tipo da 1 a 3 multiplo diretto consumo nullo ad impulsi con pulsante nullo tranne in comando 16 o 32 A 16, 25, 40, 63 A i contatti consentono numerose funzioni: cc temporizzazione; cc comando per pulsanti luminosi; cc comando ad impulsi; cc visualizzazione; cc comando mantenuto; cc comando centralizzato multi-livello. più kW installazione comando agisce direttamente sul circuito di potenza ETL Teleruttore calibro possibilità d’installazione 6, 10 o 16 A cc per 2 punti di comando, utilizzare 2 deviatori; cc per 3 punti di comando, utilizzare un commutatore e 2 deviatori. potenza comandata meno di 1 kW tipo di circuito comandato monofase numero di lampade comandate da calcolare monofase (1 o 2 P) o trifase (3 o 4 P monoblocco o in associazione con estensione ETL) vedere tabelle semplice (versione standard) o multiplo (versione con ausiliario) mantenuto con interruttore (versione standard) o ad impulsi con pulsante (versione con contatto ausiliario) In servizio (da 1 a 2 W) monofase (1 o 2 P) o trifase (3 o 4 P) Contattore CT+ e teleruttore TL+ alte prestazioni Adatti alle applicazioni più esigenti cc Silenziosi e compatti; cc lunghissima durata; cc assenza di disturbi elettromagnetici; cc adatti in modo specifico al comando di lampade con ballast ferromagnetico con consumo fino a 20 A (CT+) o 16 A (TL+) in regime stabilito. CT+ 398 Scelta del calibro Il calibro del relè deve essere scelto in base ai dati forniti dalle tabelle presentate nelle pagine seguenti. cc Il calibro riportato sul fronte dei prodotti non corrisponde mai alla corrente nominale del circuito d'illuminazione. cc Le norme che stabiliscono i calibri dei relè non tengono conto di tutte le caratteristiche elettriche delle lampade in ragione della loro diversità e della complessità dei fenomeni elettrici generati (corrente di spunto, corrente di preriscaldamento, corrente a fine vita,…). cc Schneider Electric realizza regolarmente numerose prove allo scopo di determinare per ogni tipo e configurazione di lampade, il numero massimo di lampade comandabile da un relè di un calibro dato per una potenza data. Dissipazione termica cc Il principio di funzionamento stesso dei contattori modulari provoca una costante dissipazione di calore (diversi watt) dovuta: vv al consumo della bobina, vv alla resistenza dei contatti di potenza. In caso di installazione di più contattori modulari affiancati nella stessa cassetta si consiglia di inserire una elemento di ventilazione laterale ad una distanza regolare (ogni 1 o 2 contattori). Questo facilita la dissipazione del calore. Se la temperatura interna all'involucro supera i 40 °C, applicare al calibro un fattore di declassamento dell'1 % per °C oltre i 40 °C. cc I teleruttori sostituiscono vantaggiosamente i contattori modulari perchè a parità di calibro: vv possono comandare più lampade di un contattore, vv consumano meno e dissipano meno calore (nessuna presenza di corrente nella bobina), vv non richiedono elemento separatore, permettono una installazione più compatta. 399 Protezione dei circuiti di illuminazione Protezione degli apparecchi utilizzatori Scelta del calibro in funzione del tipo di lampada Nota generale: I contattori modulari e i teleruttori non utilizzano le stesse tecnologie. Il loro calibro è determinato secondo norme diverse e non corrisponde alla corrente nominale del circuito (tranne che per TL+ e CT+). Quindi per un dato calibro un teleruttore è più performante di un contattore modulare per il comando di lampade con forte corrente di spunto, o con un basso fattore di potenza (circuito induttivo non compensato). tipo di lampada potenza unitaria e capacità del condensatore di compensazione Calibro del relè cc La tabella sottostante indica il numero massimo di lampade per ogni relè, in base al tipo, alla potenza e alla configurazione di una lampada data. A titolo indicativo è indicata anche la potenza totale ammessa. cc I valori indicati si riferiscono ad un circuito 230 V con 2 conduttori attivi (monofase fase / neutro o bifase fase / fase). Per i circuiti 110 V, dividere per due i valori della tabella. cc Per ottenere i valori equivalenti per un intero circuito trifase 230 V, moltiplicare il numero di lampade e la potenza utile massima: vv per 3 (1,73) per i circuiti 230 V tra fasi senza neutro vv per 3 per i circuiti 230 V tra fasi e neutro o 400 V tra fasi. numero max di lampade per un circuito monofase e potenza utile massima per circuito Teleruttore TL Contattore CT 16 A 32 A 16 A 25 A lampade a incandescenza tradizionali, lampade alogene BT, lampade di emergenza a vapore di mercurio (senza ballast) 40 W 40 1500 W 106 4000 W 38 1550 W 57 2300 W a a a a 60 W 25 66 30 45 1600 W 53 4200 W 25 2000 W 38 2850 W 75 W 20 100 W 16 42 19 28 150 W 10 28 12 18 200 W 8 21 10 14 300 W 5 1500 W 13 4000 W 7 2100 W 10 3000 W 500 W 3 8 4 6 1000 W 1 4 2 3 1500 W 1 2 1 2 lampade alogene a bassissima tensione 12 o 24 V con trasformatore 20 W 70 1350 W 180 3600 W 15 300 W 23 450 W ferromagnetico a a a a 50 W 28 74 10 15 1450 W 50 3750 W 8 600 W 12 900 W 75 W 19 100 W 14 37 6 8 con trasformatore 20 W 60 1200 W 160 3200 W 62 1250 W 90 1850 W elettronico a a a a 50 W 25 65 25 39 1400 W 44 3350 W 20 1600 W 28 2250 W 75 W 18 100 W 14 33 16 22 tubi fluorescenti con starter e ballast ferromagnetico 15 W 83 1250 W 213 3200 W 22 330 W 30 450 W 1 tubo a a a senza 18 W 70 186 a 22 30 (1) 1300 W 160 3350 W 22 850 W 30 1200 W compensazione 20 W 62 36 W 40 W 58 W 65 W 80 W 115 W 15 W 1 tubo con 18 W compensazione 20 W parall. (2) 36 W 40 W 58 W 65 W 80 W 115 W 2 o 4 tubi 2 x 18 W con 4 x 18 W compensazione 2 x 36 W ser. 2 x 58 W 2 x 65 W 2 x 80 W 2 x 115 W tubi fluorescenti con ballast elettronico 1 o 2 tubi 18 W 36 W 58 W 2 x 18 W 2 x 36 W 2 x 58 W 400 5 µF 5 µF 5 µF 5 µF 5 µF 7 µF 7 µF 7 µF 16 µF 35 31 21 20 16 11 60 50 45 25 22 16 13 11 7 56 28 28 17 15 12 8 93 20 81 20 55 13 50 13 41 10 29 7 900 W 160 2400 W 15 133 15 120 15 66 15 60 15 42 10 37 10 30 10 20 5 2000 W 148 5300 W 30 74 16 74 16 45 10 40 10 33 9 23 6 28 28 17 17 15 10 200 W 20 a 20 800 W 20 20 20 15 15 15 7 1100 W 46 a 24 1500 W 24 16 16 13 10 80 40 26 40 20 13 1450 W 212 3800 W a 106 a 1550 W 69 4000 W 106 53 34 1300 W 111 a 58 1400 W 37 55 30 19 74 38 25 36 20 12 300 W a 1200 W 1650 W a 2400 W 2000 W a 2200 W 40 A 63 A 115 85 70 50 35 26 18 10 6 4 4600 W 172 a 125 5250 W 100 73 50 37 5500 W 25 a 15 6000 W 8 5 42 27 23 18 182 76 53 42 850 W 63 a 42 1950 W 35 27 3650 W 275 a 114 4200 W 78 60 70 70 70 60 60 35 35 30 20 40 40 40 40 40 30 30 30 14 80 44 44 27 27 22 16 1050 W 100 a 100 2400 W 100 90 90 56 56 48 32 600 W 60 a 60 2400 W 60 60 60 43 43 43 20 2900 W 123 a 68 3800 W 68 42 42 34 25 222 117 74 111 60 38 4000 W 333 a 176 4400 W 111 166 90 57 6900 W a 7500 W 7500 W a 8000 W 1250 W a 2850 W 5500 W a 6000 W 1500 W a 3850 W 900 W a 3500 W 4450 W a 5900 W 6000 W a 6600 W tipo di lampada potenza unitaria e capacità del condensatore di compensazione numero max di lampade per un circuito monofase e potenza utile massima per circuito Teleruttore TL 16 A 32 A Contattore CT 16 A 25 A 40 A 63 A Lampade compatte fluorescenti con ballast 5W 240 1200 W 630 3150 W 210 1050 W 330 1650 W 670 3350 W non testato 171 a 457 a 150 a 222 a 478 a elettronico esterno 7 W 9W 138 1450 W 366 3800 W 122 1300 W 194 2000 W 383 4000 W 11 W 118 318 104 163 327 18 W 77 202 66 105 216 26 W 55 146 50 76 153 con ballast 5W 170 850 W 390 1950 W 160 800 W 230 1150 W 470 2350 W 710 3550 W 7W 121 a 285 a 114 a 164 a 335 a 514 a elettronico 900 W 133 1300 W 266 2600 W 411 3950 W 9W 100 1050 W 233 2400 W 94 integrato (sostituzione 11 W 86 200 78 109 222 340 delle lampade 18 W 55 127 48 69 138 213 a incandescenza) 26 W 40 92 34 50 100 151 lampade a vapore di mercurio alta pressione con ballast ferromagnetico senza starter, lampade di emergenza a vapore di sodio alta pressione con ballast ferromagnetico a starter integrato (3) senza 50 W non testato, 15 750 W 20 1000 W 34 1700 W 53 2650 W a a a a 10 15 27 40 compensazione (1) 80 W uso poco frequente 1000 W 10 1600 W 20 2800 W 28 4200 W 8 125 / 110 W (3) 250 / 220 W (3) 400 / 350 W (3) 700 W 50 W 7 µF con 80 W 8 µF compensazione (3) 10 µF 125 / 110 W in parallelo (2) 18 µF 250 / 220 W (3) 25 µF 400 / 350 W (3) 700 W 40 µF 1000 W 60 µF lampade a vapore di sodio bassa pressione con ballast ferromagnetico con starter esterno 35 W non testato, senza uso poco frequente compensazione (1) 55 W 90 W 135 W 180 W con 35 W 20 µF 38 1350 W 102 3600 W 55 W 20 µF 24 63 compensazione 90 W 26 µF 15 40 in parallelo (2) 135 W 40 µF 10 26 180 W 45 µF 7 18 lampade a vapore di sodio alta pressione, lampade a ioduri metallici 35 W non testato, con ballast 70 W uso poco frequente ferromagnetico 150 W con starter 250 W esterno, senza compensazione (1) 400 W 1000 W con ballast 35 W 6 µF 34 1200 W 88 3100 W a a 70 W 12 µF 17 45 ferromagnetico 1350 W 22 3400 W 20 µF 8 con starter esterno, 150 W 32 µF 5 13 e compensazione 250 W 400 W 45 µF 3 8 in parallelo (2) 1000 W 60 µF 1 3 2000 W 85 µF 0 1 con ballast 35 W 38 1350 W 87 3100 W a a 70 W 29 77 elettronico 2200 W 33 5000 W 150 W 14 4 2 1 10 9 9 4 3 2 0 6 4 2 500 W 15 a 13 1400 W 10 6 4 2 1 5 5 3 2 2 3 3 2 1 1 270 W a 360 W 16 8 4 2 1 0 12 6 4 3 2 1 0 24 18 9 600 W 100 W a 180 W 9 9 6 4 4 5 5 4 2 2 24 12 7 4 3 1 450 W 18 a 9 1000 W 6 4 3 2 1 850 W 38 a 29 1350 W 14 750 W a 1600 W 320 W a 720 W 175 W a 360 W 850 W a 1200 W 10 6 4 28 25 20 11 8 5 3 15 10 6 1400 W 43 a 38 3500 W 30 17 12 7 5 14 14 9 6 6 10 10 8 5 4 500 W 24 a 24 1100 W 19 10 10 350 W 15 a 15 720 W 11 7 6 850 W a 1800 W 1450 W 64 a 32 2000 W 18 11 8 3 1100 W 50 a 25 4000 W 15 10 7 5 3 2400 W 102 a 76 4000 W 40 2250 W a 3200 W 42 20 13 8 5 2 650 W 31 a 16 2000 W 10 7 5 3 2 1350 W 68 a 51 2200 W 26 2150 W a 5000 W 550 W a 1100 W 1750 W a 6000 W 3600 W a 6000 W (1) I circuiti con ballast ferromagnetici non compensati consumano il doppio di corrente per una lampada con potenza utile data. Questo spiega il numero ridotto di lampade di questa configurazione. (2) La capacità totale dei condensatori di compensazione in parallelo in un circuito limita il numero di lampade comandabili da un contattore. La capacità totale a valle di un contattore modulare da 16, 25, 40 e 63 A non deve superare rispettivamente 75, 100, 200 e 300 µF. Tener conto di questi valori limite per calcolare il numero massimo consentito di lampade se i valori di capacità sono diversi da quelli riportati nella tabella. (3) Le lampade a vapore di mercurio alta pressione senza starter, di potenza 125, 250 e 400 W vengono progressivamente sostituite con lampade a vapore di sodio alta pressione con starter integrato e potenza 110, 220 e 350 W. Cos 0,95 0,85 0,5 Nel caso in cui i contattori o teleruttori tradizionali siano in grado di comandare solo un numero molto limitato di lampade, i CT+ e TL+ sono un'alternativa da prendere in considerazione. Sono infatti adatti in modo specifico alle lampade a forte corrente di spunto e con consumo fino a 16 A (TL+) o 20 A (CT+) in regime stabilito (ad esempio: lampade con ballast o trasformatore ferromagnetico). La tabella a fianco indica Pc [W] la potenza comandabile Pc in funzione del fattore di potenza. Per le lampade a scarica alta intensità dividere per due la potenza 3500 4300 (corrente di preriscaldamento). 3500 3900 Esempio: Quanti tubi fluorescenti da 58 W compensati (fattore di potenza 0,85) con ballast ferromagnetici (10 % di perdita) è possibile comandare con un CT+ 20 A ? Numero di lampade N = potenza comandabile Pc / (potenza utile di ogni lampada + perdita del ballast), ovvero in questo caso 1800 2300 N = 3900 / (58 + 10 %) = 61. Un CT 16 A è invece limitato a 10 tubi da 58 W, un CT 25 A a 15 lampade e un CT 63 A a 43 lampade. 401 Protezione degli apparecchi utilizzatori Protezione dei circuiti di illuminazione Ausiliari degli apparecchi di comando Ausiliari di comando cc Offrono una grande varietà di funzioni: vv dalle più semplici (segnalazione, temporizzazione, accensione ritardata, ecc.), vv alle più evolute (comando centralizzato multi-livelli, comando ad impulsi, …), cc Alcuni ausiliari permettono di eliminare le perturbazioni elettriche che possono disturbare il funzionamento delle commutazioni. cc Schneider-Electric vanta l'offerta più completa e più coerente del mercato. Tutti gli ausiliari di una famiglia di prodotti (contattore modulare o teleruttore) sono compatibili con tutti gli apparecchi della stessa famiglia. cc La loro installazione è semplificata al massimo dalle clip di assemblaggio integrate che realizzano contemporaneamente i collegamenti elettrici e meccanici. Per maggiori informazioni sugli ausiliari di Teleruttori TL e Contattori CT e le relative funzioni si rimanda al relativo catalogo prodotto. 402 Protezione motori Protezione degli apparecchi utilizzatori Generalità Il motore asincrono è un motore robusto ed affidabile e per questo ha un’applicazione molto diffusa. Di conseguenza le protezioni associate hanno un’importanza rilevante per quanto riguarda il suo utilizzo. Il cattivo funzionamento dei dispositivi associati può causare gravi danni: cc alle persone: vv pericolo di contatti indiretti per un guasto all’isolamento, vv effetti indotti dal cattivo funzionamento dei dispositivi di protezione, cc alle macchine e ai cicli produttivi: vv mancato avviamento del sistema di sicurezza, vv perdita di produttività dell’impianto, cc ai motori: vv costo di manutenzione ordinaria, vv costo di revisione del motore. La protezione deve quindi garantire un’affidabilità globale dell’impianto, delle persone e dei beni. Caratteristica di funzionamento di un motore asincrono La curva tipica dell’assorbimento di corrente di un motore asincrono in funzione del tempo è rappresentata dalla figura a fianco. Pn Corrente nominale ln = _____________ t [s] e·Un·h·cos j Corrente di avviamento Ia = 5 ÷8 In. Corrente di spunto Is = 8 ÷12 In. da 1 a 10 s da 20 a 30 ms Un [V]: tensione di alimentazione; Pn [W]: potenza nominale; cosj: fattore di potenza a carico nominale; η: rendimento del motore a carico nominale. Per maggiori approfondimenti vedere pag. 409. I [A] In Ia Is Norma CEI EN 60947-4-1 Protezione e coordinamento delle partenze-motore Una partenza-motore può essere costituita da 1, 2, 3 o 4 apparecchi differenti che assicurano una o più funzioni; nel caso di associazione di più apparecchi è necessario coordinarli al fine di garantire un funzionamento ottimizzato dell’applicazione motore. I parametri da considerare per la protezione della partenza-motore sono molti e dipendono: cc dall’applicazione (tipo di macchina esercita, sicurezza di funzionamento, frequenza di manovra, …); cc dalla continuità di servizio imposta dall’utilizzo o dall’applicazione; cc dalle norme da rispettare per assicurare la protezione dei beni e delle persone. Le funzioni elettriche da garantire sono di natura molto differente: cc protezione (dedicata al motore per i sovraccarichi); cc comando (generalmente ad elevata durata elettrica); cc sezionamento. Una partenza-motore dovrà soddisfare le regole generali della norma CEI EN 60947-4-1 e, in particolare, le regole contenute in questa norma relative ai contattori, agli avviatori e alle loro protezioni: cc coordinamento dei componenti della partenza motore; cc classe di intervento dei relé termici; cc categorie di impiego dei contattori; cc coordinamento dell’isolamento. 403 Protezione degli apparecchi utilizzatori Protezione motori Coordinamento di comando e protezione Il sistema di comando e protezione sezionamento e protezione contro i corto circuiti comando protezione contro i sovraccarichi o protezione termica protezioni specifiche o interne al motore Le principali funzioni richieste sono: cc Sezionamento. Isolare un circuito in vista di operazioni di manutenzione sulla partenza-motore cc Protezione contro i corto circuiti. Proteggere l’avviatore e i cavi contro le sovracorrenti elevate (> 10 In). Questa funzione è assicurata da un interruttore automatico (o da un fusibile) cc Comando. Avviare e arrestare il motore, eventualmente: vv avviamento progressivo vv regolazione della velocità cc Protezione contro i sovraccarichi. Proteggere il motore ed i cavi contro le sovracorrenti più basse (< 10In). I relé termici assicurano la protezione contro questo tipo di anomalia. Possono essere di due tipi: vv integrati al dispositivo di protezione contro il corto circuito, vv separati. cc Protezioni specifiche complementari: vv protezioni "limitative" dei guasti che agiscono durante il funzionamento del motore; ad esempio, sono assicurate dal dispositivo differenziale a corrente residua, con IDn pari a circa il 5% di In che garantisce: -- la protezione contro i rischi di incendio, -- la protezione del motore e delle persone in caso di guasto a terra all’interno del motore, vv protezioni “preventive” dei guasti: il livello di isolamento del motore non in marcia può essere verificato con un controllore permanente di isolamento (ad esempio, motori per servizi di emergenza). In caso di diminuzione del livello di isolamento dovuto a guasto o a particolari condizioni ambientali (umidità), viene impedito l’avviamento del motore e si ha la possibilità di dare un allarme a distanza. Correnti rispetto alle quali la partenza-motore deve essere protetta Sovraccarichi: I < 10 In Generalmente possono avere origine: cc elettrica: anomalia di rete (assenza di fase, tensione fuori tolleranze, …); cc meccanica: coppia eccessiva dovuta a esigenze anormali del processo o ad un deterioramento del motore (vibrazioni cuscinetti, …). Entrambe le cause portano generalmente ad un avviamento troppo lungo. Corto circuiti impedenti: 10 In < I < 50 In Il deterioramento degli isolanti degli avvolgimenti motore ne è la principale causa. Corto circuiti: I > 50 In Questo tipo di guasto è molto raro, può avere come origine un errore di collegamento nel corso di una operazione di manutenzione. Scelta dei componenti dell’avviatore Gli apparecchi che costituiscono l’avviatore devono essere scelti in base all’andamento caratteristico della corrente assorbita dal motore durante l’avviamento, alla frequenza degli avviamenti stessi ed alle caratteristiche della rete di alimentazione. Quando le varie funzioni sono realizzate da più apparecchi, i componenti possono essere coordinati in modo da non subire alcun danno o solamente danni accettabili e prevedibili in caso di corto circuito a valle dell’avviatore. La norma definisce delle prove a differenti livelli d’intensità che hanno come obiettivo il verificare gli apparecchi nelle condizioni estreme; la norma prevede due tipi di coordinamento in funzione del danneggiamento ammesso. Coordinamento di Tipo 1 Accetta un deterioramento del contattore e del relé purché siano verificate due condizioni: cc nessun rischio per l’operatore; cc i componenti che non siano il contattore e il relé termico non devono subire danneggiamenti. Coordinamento di Tipo 2 In caso di corto circuito l’avviatore non deve provocare danni alle persone e alle installazioni e deve essere in grado di funzionare ulteriormente (sia la protezione che il comando). Il rischio della saldatura dei contatti del contattore è ammesso, purché la loro separazione risulti facile (ad esempio, utilizzando un cacciavite). 404 Criteri di scelta del tipo di coordinamento La scelta del tipo di coordinamento può essere fatta in funzione dei bisogni dell’utilizzatore e del costo dell’impianto, sulla base dei seguenti criteri: cc coordinamento di tipo 1: vv servizio di manutenzione qualificato, vv costo ridotto delle apparecchiature, vv volume ridotto dei componenti, vv continuità di servizio non prioritaria e comunque assicurata attraverso la sostituzione del cassetto “partenza-motore” che ha subito il guasto. cc coordinamento di tipo 2: vv continuità di servizio indispensabile, vv servizio di manutenzione ridotto, vv se richiesto espressamente nella specifica dell’impianto. Quest'ultimo risulta essere il tipo di coordinamento generalmente più usato Criteri di scelta dei componenti in funzione del tipo di coordinamento previsto cc coordinamento di tipo 1. La scelta dell’interruttore automatico e degli apparecchi che costituiscono l’avviatore si effettua semplicemente in funzione dei seguenti parametri: vv corrente nominale del circuito, vv corrente di cortocircuito, vv tensione di alimentazione, vv tipo di avviamento: normale o pesante, cc coordinamento di tipo 2. Il coordinamento di tipo 2 comporta l’effettuazione di alcune prove specifiche previste dalla norma CEI EN 60947-4-1 e quindi la scelta degli apparecchi si basa sui risultati di queste prove. In particolare, per garantire il coordinamento di tipo 2, la norma impone 3 prove di corrente di guasto al fine di verificare il comportamento corretto degli apparecchi in condizioni di sovraccarico e di cortocircuito. T [s] curva del relè termico del motore limite di tenuta termica dell'interruttore (MA) limite di tenuta del relé termico continuità di servizio> <Intervento "imperativo" dell'interruttore intervento magnetico Zona di sovraccarico Zona di corto circuito impedente Zona di corto circuito Corrente "Ic" (sovraccarico) Il relé termico assicura la protezione contro questo tipo di anomalia, fino ad un valore Ic (funzione di Irm) definito dal costruttore. La norma CEI EN 60947-4-1 precisa le 2 prove da realizzare per garantire il coordinamento tra il relé termico e il dispositivo di protezione contro i cortocircuiti: cc fino a 0,75 Ic solo il relé termico deve intervenire; cc al valore di 1,25 Ic il dispositivo di protezione contro i cortocircuiti deve intervenire. Dopo le due prove a 0,75 e 1,25 Ic le caratteristiche di intervento del relé termico devono restare immutate. Il coordinamento di tipo 2 permette anche di aumentare la continuità di servizio. La richiusura del contattore si può fare automaticamente dopo l’eliminazione del problema (nel caso specifico, del sovraccarico). Corrente "r"(Corto circuito impedente) La principale causa di questo tipo di guasto è il deterioramento dei materiali isolanti. La norma CEI EN 60947-4-1 definisce una corrente di corto circuito intermedia "r". Questa corrente di prova permette di verificare che il dispositivo di protezione garantisca una protezione anche contro i cortocircuiti impedenti. Dopo la prova, il contattore e il relé termico devono conservare le loro caratteristiche di origine. L’interruttore automatico deve intervenire in un tempo non superiore a 10 ms per una corrente di guasto non inferiore a 15 In. Corrente di impiego Ie [A] 0 < Ie ≤ 16 16 < Ie ≤ 63 63 < Ie ≤ 125 125 < Ie ≤ 315 315 < Ie ≤ 630 630 < Ie ≤ 1000 1000 < Ie ≤ 1600 Corrente presunta "r" [kA] 1 3 5 10 18 30 42 Corrente "Iq" (Corto circuito) Questo tipo di guasto è molto raro e può essere originato, ad esempio, da un errore di collegamento nel corso di un’operazione di manutenzione. La protezione in caso di corto circuito è realizzata da dispositivi ad apertura rapida. La norma CEI EN 60947-4-1 definisce una corrente "Iq" generalmente non inferiore a 50 In. Questa corrente "Iq" permette di verificare l’attitudine in coordinamento delle differenti apparecchiature in una linea di alimentazione motore. Dopo questa prova alle condizioni estreme tutte le apparecchiature che fanno parte del coordinamento devono continuare a funzionare correttamente. 405 Protezione degli apparecchi utilizzatori Protezione motori T [s] Classe di intervento dei relé termici Coordinamento di comando e protezione Le 4 classi di intervento di un relé termico sono 10A, 10, 20 e 30 e se ne definiscono i tempi di intervento massimi a 1,05, 1,2, 1,5 e 7,2 volte In. Le classi di avviamento 10 e 10A sono le più utilizzate (avviamento normale) Le classi di avviamento 20 e 30 sono riservate ai motori con avviamento difficile (pesante). La tabella e la figura qui riportate mostrano l’adattamento del relé termico ai tempi di avviamento del motore. Classe 30 Classe 20 Classe 10 classe 10 A 10 20 30 1.05 In t>2h t>2h t>2h t>2h 1.2 In t<2h t<2h t<2h t<2h 1.5In t < 2 min t < 4 min t < 8 min t < 12 min 7.2In 2 ≤ t ≤ 10 s 4 ≤ t ≤ 10 s 6 ≤ t ≤ 20 s 9 ≤ t ≤ 30 s Le categorie di utilizzo dei contattori I/In La categoria di utilizzo dei contattori è necessaria per determinare la loro tenuta con riferimento al numero e alla frequenza di manovra. Dipende, in generale, dal tipo di carico utilizzatore da comandare; se l’utilizzatore è un motore dipende anche dalla categoria di servizio. La norma CEI EN 60947-4-1 definisce quattro categorie di utilizzo per assicurare una buona durata del contattore nelle reali condizioni d’uso, tenendo conto di: cc condizioni di apertura e di chiusura dell’apparecchio di comando; cc adattabilità dell’apparecchio di comando ad applicazioni tipo; cc valori normalizzati per le prove di durata sotto carico in funzione dell’applicazione. categoria tipo di carico il contattore comanda AC-1 non induttivo (cosj 0,8) messa in tensione AC-2 motore ad anelli (cosj 0,65) AC-3 motore a gabbia (cosj 0,45 per le ≤100A) (cosj 0,35 per le > 100A) motore a gabbia (cosj 0,45 per le ≤100A) (cosj 0,35 per le > 100A) AC-4 corrente interruzione dell'alimentazione periodo di avviamento tempi Categoria di utilizzo AC3. Il contattore interrompe la corrente nominale del motore. corrente interruzione dell'alimentazione tempi periodo di avviamento Categoria di utilizzo AC4. Il contattore interrompe la corrente di avviamento. 406 tipo di applicazione riscaldamento distribuzione macchina per la trafilatura avviamento interruzione a motore lanciato frenatura in contro corrente marcia a scatti avviamento compressori, ascensori, interruzione a motore lanciato pompe, miscelatori, scale mobili, ventilatori, climatizzatori, nastri trasportatori avviamento macchine per tipografia interruzione a motore lanciato trafilatrici frenatura in contro corrente inversione del senso di marcia marcia a scatti Categoria di utilizzo AC3 Riguarda i motori asincroni a rotore in corto circuito la cui interruzione si effettua a motore lanciato; è l’utilizzo più corrente (85 % dei casi). Il dispositivo di comando stabilisce la corrente di avviamento e interrompe la corrente nominale ad una tensione pari a circa 1/6 del valore nominale. L’interruzione è di facile realizzazione. Categoria di utilizzo AC4 Riguarda i motori asincroni a rotore in corto circuito o ad anelli che possano funzionare con frenatura in contro corrente o con marcia a “sbalzi”. Il dispositivo di comando stabilisce la corrente di avviamento e può interrompere questa stessa corrente ad una tensione che potrebbe essere uguale a quella di rete. Queste condizioni difficili impongono di sovradimensionare i dispositivi di comando e protezione rispetto a quanto si prevede per la categoria AC3. Influenza della tensione d’alimentazione di un motore I motori sono realizzati per erogare le prestazioni nominali con tensione di alimentazione pari a Un ±5% e senza aumento della temperatura nominale di funzionamento. In pratica più il motore è di grosse dimensioni più è sensibile alle variazioni di tensione oltre il limite sopra indicato, con i seguenti effetti negativi: cc tensione inferiore a Un: riscaldamento anomalo per aumento del tempo di avviamento; cc tensione superiore a Un: aumento delle perdite Joule e delle perdite nel ferro per i motori funzionanti a piena potenza. Influenza della tensione di alimentazione di un motore Esempio Un motore di potenza media alimentato con tensione pari al 90% della tensione nominale fornisce: cc in funzionamento a regime una coppia pari all’81% della coppia nominale; cc in avviamento una coppia pari al 121% della coppia nominale, quando a tensione nominale la coppia di avviamento è il 150% della coppia nominale. In caso di avviamento diretto, con riduzione del 10% della tensione nominale, i parametri di avviamento del motore variano nel modo seguente: Corrente di avviamento: Iavv = Iavvn . ( Vavv ) = 0,9 . Iavvn Vn Coppia di avviamento: Cavv = Cavvn . ( Vavv ) = 0,81 . Cavvn Vn Tempo di avviamento: tavv = tavvn . ( Vavv ) = 1,23 . tavvn Vn Le formule sopra indicate mostrano che la coppia varia in funzione del quadrato della tensione. Il fenomeno non è significativo per macchine operatrici con coppia resistente all’avviamento bassa (pompe centrifughe, ventilatori), ma può dare origine a gravi ripercussioni in caso di azionamenti di macchine operatrici con coppia costante (montacarichi e compressori alternativi) o con elevata coppia all’avviamento (mulini, frantumatoi, avvolgicavo, bobinatrice). Questa anomalia può ridurre notevolmente l’efficacia e la durata di vita del motore e della macchina operatrice. La tabella sottostante riassume gli effetti e le anomalie che si possono presentare in caso di variazione della tensione di alimentazione dell’azionamento elettrico, ed in funzione del tipo di macchina operatrice. effetti e anomalie variazione macchina operatrice di tensione U>Un coppia parabolica (macchine centrifughe) coppia costante U<Un coppia parabolica (macchine centrifughe) coppia costante effetti ventilatore riscaldamento inammissibile degli avvolgimenti dovuto alle perdite in ferro pompa riscaldamento inammissibile degli avvolgimenti dovuto alle perdite in ferro pressione superiore nelle tubature frantoio, impastatrice riscaldamento inammissibile degli avvolgimenti meccanica, potenza meccanica disponibile superiore tapis roulant ventilatore tempo di avviamento aumentato frantoio, impastatrice riscaldamento inammissibile degli avvolgimenti meccanica, blocco del rotore tapis roulant mancato avviamento del motore anomalie possibili invecchiamento precoce degli avvolgimenti e perdita d’isolamento invecchiamento precoce degli avvolgimenti e perdita d’isolamento sollecitazioni supplementari nelle tubature invecchiamento precoce degli avvolgimenti e perdita d’isolamento sollecitazioni meccaniche supplementari della macchina rischio di intervento delle protezioni e perdita d'isolamento invecchiamento precoce degli avvolgimenti e perdita d’isolamento arresto della macchina Caduta di tensione durante l’avviamento del motore Affinché l’avviamento avvenga in modo regolare e con tempi contenuti è necessario che la coppia di avviamento non sia inferiore a 1,7 volte la coppia resistente della macchina operatrice. La corrente di avviamento del motore varia in funzione del tipo di avviamento adottato, come si evidenzia dalla tabella riassuntiva. La caduta di tensione dipende anche dal fattore di potenza del motore durante la fase di avviamento. Tale fattore di potenza è definito dalla Norma CEI EN 60947-4-1 che ne indica i valori limite in funzione della corrente nominale del motore: cc In < 100A cosj = 0,45; cc In > 100A cosj = 0,35. Maggiore è la corrente di avviamento maggiore è la caduta di tensione a cui sono assoggettati il motore ed eventuali utenze sensibili alla riduzione di tensione. Esempio Con alimentazione a piena tensione 400 V un motore, con avvolgimento rotorico a doppia gabbia, fornisce una coppia di avviamento pari a 2,1 volte la coppia resistente della macchina operatrice. cc Per una caduta di tensione all’avviamento del 10% la coppia fornita diventa 2,1 x (1-0,1)2 = 1,7 volte la coppia resistente; cc Per una caduta di tensione all’avviamento del 15% la coppia fornita diventa 2,1 x (1-0,15)2 = 1,5 volte la coppia resistente. In questo caso il motore rischia di non avviarsi o di avere un avviamento troppo lungo. È buona regola limitare la caduta di tensione durante l’avviamento ad un valore massimo del 10%. 407 Protezione motori Protezione degli apparecchi utilizzatori Avviamenti tabella riassuntiva delle caratteristiche dei diversi tipi di avviamento motori a gabbia avviamento avviamento diretto part winding corrente 100% di avviamento 50% 33% 70% avviamento mediante autotrasformatore 40/65/80% sovraccarico in linea coppia in % di Cd coppia iniziale di avviamento comando vantaggi da 4 a 8 In da 2 a 4 In da 1,3 a 2,6 In 4,5 In da 1,7 a 4 In 100% 50% 33% 50% 40/65/80% da 0,6 a 1,5 Cn da 0,3 a 0,75 Cn da 0,2 a 0,5 Cn da 0,6 a 0,85 Cn da 0,4 a 0,85 Cn ON/OFF 1 scatto fisso 3 scatti fissi cc avviatore economico cc buon rapporto coppia/corrente cc possibilità di regolazione dei valori all'avviamento cc nessuna interruzione d'alimentazione durante l'avviamento cc forte riduzione dei picchi di corrente transitori cc bassa riduzione del picco di avviamento cc richiede resistenze voluminose cc buona rapporto coppia/corrente cc possibilità di regolazione dei valori all'avviamento cc nessuna interruzione d'alimentazione durante l'avviamento ON/OFF ON/OFF motore a gabbia economico e robusto cc avviatore cc semplice semplice cc coppia di cc economico avviamento più cc coppia di elevata che in avviamento stella-triangolo elevata cc nessuna interruzione d'alimentazione durante l'avviamento inconvenienti cc picco di corrente molto elevato cc avviamento brusco cc nessuna possibilità di regolazione cc motore speciale cc rete speciale tempi da 2 a 3 secondi di avviamento applicazioni piccole tipiche macchine, anche con avviamento a pieno carico da 3 a 6 secondi 408 macchine con avviamento a vuoto o a basso carico (compressori per gruppo di climatizzazione) avviamento stella-triagolo avviamento statorico avviatore progressivo motori ad anelli avviamento rotorico regolabile da 25 a 75% (potenziometro) regolabile da 2 In a 5 In regolabile da 10 a 75% regolabile da 0,1 a 0,7 Cn progressivo 70% cc regolabile alla messa in servizio cc poco ingombrante cc statico cc adattabile a qualsiasi ciclo cc ottimo rapporto coppia/corrente cc possibilità di regolazione dei valori all'avviamento cc nessuna interruzione d'alimentazione durante l'avviamento < 2,5 In < 2,5 Cn da 1a 5 scatti cc coppia di avviamento bassa cc nessuna possibilità di regolazione cc interruzione di alimentazione al cambiamento di accoppiamento e fenomeni transitori cc motore 6 morsetti da 3 a 7 secondi da 7 a 12 secondi cc richiede un auto cc genera disturbi trasformatore costoso cc presenta rischi su reti disturbate cc motore ad anelli più costoso cc richiede resistenze da 7 a 12 secondi cc macchine con avviamento a vuoto cc ventilatori e pompe centrifughe di piccola potenza macchine di forte potenza o forte inerzia, nel caso in cui la riduzione del picco di corrente sia un criterio rilevante cc 3 tempi 2,5 s cc 4 e 5 tempi 5 s macchine con avviamento in carico, avviamento progressivo, ecc. macchine a forte inerzia senza problemi particolari di coppia e di corrente all'avviamento regolabile da 1 a 60 secondi pompe, ventilatori, compressori, convogliatori Utilizzo delle tabelle di coordinamento Condizioni d’utilizzo delle tabelle di coordinamento interruttore automatico - contattore I fenomeni subtransitori legati agli avviamenti diretti dei motori asincroni Fenomeno subtransitorio alla messa in tensione di un motore a gabbia di scoiattolo. La messa in tensione di un motore a gabbia di scoiattolo in avviamento diretto provoca una richiesta di corrente elevata. Questa corrente elevata al momento dell’avviamento diretto è legata a due parametri: cc il valore di autoinduttanza elevato del circuito in rame; cc la magnetizzazione del circuito in ferro. t [s] protezione termica td (da 0,5 a 30 s) protezione cortocircuito (soglia magnetica dell'interruttore automatico) td" (da 0,01 a 0,015 s) In motore Irm Id" (da 2 a 2,5 Id come valore di picco) Id (da 5,8 a 8,6 In come valore efficace) In motore: corrente assorbita dal motore a pieno carico (in A r.m.s.) Id: corrente assorbita dal motore durante la fase di avviamento (in A r.m.s.) Id’’: corrente subtransitoria generata dal motore alla messa in tensione. Questo fenomeno subtransitorio molto corto si esprime con la seguente formula: k x Id x r (in A di cresta). td: tempi di avviamento del motore da 0,5 a 30 s a seconda del tipo di applicazione (vedi classi di avviamento). td’’: durata della corrente subtransitoria da 0,010 a 0,015 s alla messa in tensione del motore Irm: regolazione magnetica degli interruttori automatici. Valori limite tipici della correnti subtransitorie Questi valori che non sono normalizzati dipendono sostanzialmente dalla tecnologia dei motori che si trovano sul mercato: cc motore classico Id’’ = da 2 Id a 2,1 Id (valore di picco); cc motore ad alto rendimento Id’’ = da 2,2 Id a 2,5 Id (valore di picco); cc variazione di Id’’ in funzione di Id: tipo di motore valore di Id motore "classico" da 5,8 a 8,6 In motore motore ad alto da 5,8 a 8,6 rendimento In motore valore di Id’’ da Id’’ = 2 Id = 11,5 In (valore di picco) a Id’’ = 2,1 Id = 18 In (valore di picco) da Id’’ = 2,2 Id = 12,5 In (valore di picco) a Id’’ = 2,5 Id = 21,5 In (valore di picco) Esempio: un motore ad alto rendimento che ha un valore di Id pari a 7,5 In potrà produrre (in funzione delle sue caratteristiche elettriche) al momento della messa in tensione una corrente subtransitoria pari a: cc valore minimo = 16,5 In (di picco); cc valore massimo = 18,8 In (di picco). 409 Protezione degli apparecchi utilizzatori Protezione motori Utilizzo delle tabelle di coordinamento Correnti subtransitorie e regolazione delle protezioni cc come si può constatare nella precedente tabella, i valori di corrente subtransitoria possono essere molto elevati e possono, quando sono prossimi al limite massimo, provocare l’apertura della protezione contro i cortocircuiti (intervento intempestivo); cc gli interruttori automatici Schneider Electric sono regolati al fine di assicurare una protezione contro i cortocircuiti adatta per gli avviamenti motore (coordinamento di tipo 2 con il relé termico e il contattore); cc le associazioni interruttori automatici, contattori e relé termici Schneider Electric sono previste in versione standard per permettere l’avviamento del motore nel caso in cui generi correnti subtransitorie di valore elevato (Id’’ fino a 19 In del motore); cc quando si ha un intervento intempestivo della protezione contro i cortocircuiti su un’associazione prodotti presente nelle tabelle di coordinamento, al momento della messa in tensione di un motore, significa che: vv i limiti di alcuni apparecchi possono essere stati raggiunti, vv l’utilizzo nel quadro del coordinamento tipo 2 dell’avviatore su questo motore rischia di portare ad un’usura prematura di uno (o più) dei componenti dell’associazione. Questo tipo di incidente deve condurre ad una nuova regolazione completa dell’avviatore e della sua protezione. Campo di utilizzo delle tabelle di associazione "interruttori automatici/ contattori" di Schneider Electric: cc motore “classico”: scelta diretta nelle tabelle di coordinamento per qualsiasi valore di correnti di avviamento (Id da 5,8 a 8,6 In) e di correnti subtransitorie; cc motore ad alto rendimento con Id ≤ 7,5 In: scelta diretta nelle tabelle di coordinamento per qualsiasi valore di correnti di avviamento e di correnti subtransitorie; cc motore ad alto rendimento con Id > 7,5 In: quando gli interruttori automatici Schneider Electric sono utilizzati per correnti motore prossime al loro valore di corrente nominale, essi sono regolati per garantire una tenuta minima della protezione contro i corto circuiti al valore di 19 In (valore di picco) del motore. In questo caso sono possibili due scelte: vv la corrente subtransitoria di avviamento è conosciuta (fornita dal costruttore del motore) ed è inferiore a 19 In (valore di picco) del motore. Scelta diretta nelle tabelle di coordinamento per qualsiasi valore delle correnti di avviamento (per Id > 7,5 In). Esempio: per un motore di 110 kW 380/415 V (trifase), la scelta sarà: NSX250 MA220 / LC1-F225 / LR9-F5371. vv la corrente subtransitoria di avviamento è sconosciuta o > 19 In (valore di picco) del motore. Si rende necessario un “surclassamento” del 20 % per poter soddisfare le condizioni migliori per l’avviamento e il coordinamento. Esempio: per un motore di 110 kW 380/415 V (trifase), la scelta sarà: NSX400 Micrologic 1.3M / LC1-F265 / LR9-F5371. Le tabelle nelle pagine da 413 a 415 sono valide per tempi di avviamento motore cosiddetti "normali". I relé termici associati sono di classe 10 (td ≤ 10 s). Per i motori a tempi di avviamento lunghi, occorre sostituire i relé termici di classe 10 o 10 A con dei relé termici di classe 20 come indicato nella tabella di corrispondenza nella pagina successiva (per i coordinamenti tipo 1 e tipo 2). I coordinamenti validi a 440 V sono applicabili anche per 480 V NEMA. Contattori Nelle tabelle di coordinamento di tipo 2: cc invertitori di marcia: sostituire LC1 con LC2 cc avviatore stella / triangolo: sostituire LC1 con LC3 cc avviamento lungo per cui occorre l'utilizzo della classe 30: si devono declassare l’interruttore automatico e il contattore con un coefficiente K = 0,8. Esempio: cc NSX160N-MA 100 utilizzato ad un massimo di 80 A; cc LC1F115 utilizzato ad un massimo di 92 A. Queste tabelle possono anche essere utilizzate per una protezione termica classica per trasformatori di corrente. I relé termici da utilizzare sono: cc LRD-05 (da 0,63 a 1 A) per la classe 10; cc LR2-D1505 (da 0,63 a 1 A) per la classe 20 con morsettiera LA7-D1064. La potenza dei TC deve essere pari a 5 VA per fase, le altre caratteristiche sono identiche a quelle descritte in alto. Tabelle di coordinamento con relé di protezione multifunzione LT6-P Esistono 3 tipi di relé multifunzione che possono essere collegati: cc direttamente sulla linea d’alimentazione del motore, oppure cc al secondario del trasformatore di corrente. 410 relè LT6-P0M005 FM LT6-P0M025 FM corrente nominale da 0,2 a 1 A da 1 a 5 A da 5 a 25 A collegamento diretto sul trasformatore di corrente n n n n n Le caratteristiche dei trasformatori di corrente sono di seguito (in accordo alle norme CEI EN 60044-1 e CEI EN 60044-3). 5 P 10 Multiplo della corrente di saturazione TC destinato alla protezione motore Classe di precisione (5%) tabella di corrispondenza tra relé termici Schneider Electric di classe 10/10 A e classe 20 a parità di campo di regolazione relé termici classe 10/10 A LRD-08 LRD-10 LRD-12 LRD-14 LRD-16 LRD-21 LRD-1322 LRD-2353 LRD-3322 LRD-3353 LRD-3355 LRD-3357 LRD-3359 LRD-3361 LRD-3363 LR9-F5357 LR9-F5363 LR9-F5367 LR9-F5369 LR9-F5371 LR9-F7375 LR9-F7379 LR9-F7381 LR9-F8383 LR9-F8385 classe 20 LR2-D1508 LR2-D1510 LR2-D1512 LR2-D1514 LR2-D1516 LR2-D1521 LR2-D1522 LR2-D2553 LR2-D3522 LR2-D3553 LR2-D3555 LR2-D3557 LR2-D3559 LR2-D3561 LR2-D3563 LR9-F5557 LR9-F5563 LR9-F5567 LR9-F5569 LR9-F5571 LR9-F7575 LR9-F7579 LR9-F7581 LR9-F7583 LR9-F7585 campo di regolazione [A] da 2,5 a 4 da 4 a 6 da 5,5 a 8 da 7 a 10 da 9 a 13 da 12 a 18 da 17 a 25 da 23 a 32 da 17 a 25 da 23 a 32 da 30 a 40 da 37 a 50 da 48 a 65 da 55 a 70 da 63 a 80 da 30 a 50 da 48 a 80 da 60 a 100 da 90 a 150 da 132 a 220 da 200 a 300 da 300 a 500 da 380 a 630 da 500 a 800 da 630 a 1000 411 Protezione degli apparecchi utilizzatori Protezione motori Avviamento stella/triangolo Coordinamento in avviamento stella-triangolo Dimensionamento dei componenti in funzione della corrente che circola negli avvolgimenti del motore. Spazi di montaggio e collegamenti dei differenti apparecchi degli avviatori stella-triangolo in funzione del tipo di coordinamento e delle soluzioni delle protezioni installate. Coordinamento tipo 1 I contattori KM2 e KM3 sono dimensionati in funzione della corrente di linea e KM1 può essere dimensionato in funzione della corrente di linea divisa per 3 ma, per ragioni d’omogeneità, è bene che sia identico a KM2 e KM3. Soluzione con l’interruttore magnetotermico Soluzione con l’interruttore magnetico Coordinamento di tipo 2 I contattori KM1, KM2 e KM3 sono dimensionati un funzione della corrente di linea. La scelta può essere fatta utilizzando le tabelle di coordinamento tipo 2 per avviamento diretto nelle pagine da 413 a 415. Soluzione con l’interruttore magnetotermico 412 Soluzione con l’interruttore magnetico Tabelle di coordinamento Interruttore solo magnetico (MA) contattore prestazioni a 380/415V (1) interruttori C60L-MA NG125L-MA NS80H-MA 25 kA 50 kA 70 kA relé termico tabella di coordinamento con C60L-MA, NS80H-MA, NG125L-MA Norma CEI EN 60947-4-1, tensione nominale d'impiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, avviamento: diretto normale (2), coordinamento: tipo 2 relè termico motore interruttore automatico contattore (3) Pn [kW] Inm [a] tipo In[A] Irm[A] Tipo tipo reg. min/max 0,06 0,3 C60L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-03 0,25/0,4 NG125L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-03 0,25/0,4 NS80H-MA 1,5 9 LC1-D09 LRD-03 0,25/0,4 0,09 0,4 C60L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-03 0,25/0,4 NG125L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-03 0,25/0,4 NS80H-MA 1,5 9 LC1-D09 LRD-03 0,25/0,4 0,12 0,45 C60L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-04 0,4/0,63 NG125L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-04 0,4/0,63 NS80H-MA 1,5 9 LC1-D09 LRD-04 0,4/0,63 0,185 0,7 C60L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-05 0,63/1 NG125L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-05 0,63/1 NS80H-MA 1,5 13,5 LC1-D09 LRD-05 0,63/1 0,25 0,9 C60L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-05 0,63/1 NG125L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-05 0,63/1 NS80H-MA 1,5 13,5 LC1-D09 LRD-05 0,63/1 0,37 1,2 C60L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-06 1/1,6 NG125L-MA 1,6 20 LC1-D09 LRD-06 1/1,6 NS80H-MA 2,5 22,5 LC1-D09 LRD-06 1/1,6 0,55 1,6 C60L-MA 2,5 30 LC1-D09 LRD-07 1,6/2,5 NG125L-MA 2,5 30 LC1-D09 LRD-07 1,6/2,5 NS80H-MA 2,5 32,5 LC1-D09 LRD-07 1,6/2,5 0,75 2 C60L-MA 2,5 30 LC1-D09 LRD-07 1,6/2,5 NG125L-MA 2,5 30 LC1-D09 LRD-07 1,6/2,5 NS80H-MA 2,5 32,5 LC1-D09 LRD-07 1,6/2,5 1,1 2,8 C60L-MA 4 50 LC1-D18 LRD-08 2,5/4 NG125L-MA 4 50 LC1-D25 LRD-08 2,5/4 NS80H-MA 6,3 57 LC1-D32 LRD-08 2,5/4 1,5 3,7 C60L-MA 4 50 LC1-D18 LRD-08 2,5/4 NG125L-MA 4 50 LC1-D25 LRD-08 2,5/4 NS80H-MA 6,3 57 LC1-D32 LRD-08 2,5/4 2,2 5,3 C60L-MA 6,3 75 LC1-D25 LRD-10 4/6 NG125L-MA 6,3 75 LC1-D25 LRD-10 4/6 NS80H-MA 6,3 82 LC1-D32 LRD-10 4/6 3 7 C60L-MA 10 120 LC1-D25 LRD-12 5,5/8 NG125L-MA 10 120 LC1-D25 LRD-12 5,5/8 NS80H-MA 12,5 113 LC1-D40 LRD-12 5,5/8 4 9 C60L-MA 10 120 LC1-D25 LRD-14 7/10 NG125L-MA 10 120 LC1-D25 LRD-14 7/10 NS80H-MA 12,5 138 LC1-D40 LRD-14 7/10 5,5 12 C60L-MA 12,5 150 LC1-D25 LRD-16 9/13 NG125L-MA 12,5 150 LC1-D25 LRD-16 9/13 NS80H-MA 12,5 163 LC1-D40 LRD-16 9/13 7,5 16 C60L-MA 16 190 LC1-D25 LRD-21 12/18 NG125L-MA 16 190 LC1-D25 LRD-21 12/18 NS80H-MA 25 250 LC1-D40 LRD-21 12/18 10 21 C60L-MA 25 300 LC1-D32 LRD-33 22 17/25 NG125L-MA 25 300 LC1-D25 LRD-33 22 17/25 NS80H-MA 25 325 LC1-D40 LRD-33 22 17/25 11 23 C60L-MA 25 300 LC1-D32 LRD-33 22 17/25 NG125L-MA 25 300 LC1-D25 LRD-33 22 17/25 NS80H-MA 25 325 LC1-D40 LRD-33 22 17/25 15 30 C60L-MA 40 480 LC1-D40 LRD-33 53 23/32 NG125L-MA 40 480 LC1-D40 LRD-33 53 23/32 NS80H-MA 50 450 LC1-D40 LRD-33 53 23/32 18,5 37 C60L-MA 40 480 LC1-D40 LRD-33 55 30/40 NG125L-MA 40 480 LC1-D40 LRD-33 55 30/40 NS80H-MA 50 550 LC1-D50 LRD-33 55 30/40 63 750 LC1-D50 LRD-33 57 37/50 22 44 NG125L-MA NS80H-MA 50 650 LC1-D50 LRD-33 57 37/50 30 60 NG125L-MA 63 750 LC1-D65 LRD-33 59 48/65 NS80H-MA 80 880 LC1-D65 LRD-33 59 48/65 37 72 NS80H-MA 80 1040 LC1-D80 LRD-33 63 63/80 (1) I valori in kA esprimono il valore massimo di corrente di corto circuito per cui è possibile utilizzare lo specifico coordinamento, in funzione dell'interruttore scelto. (2) Per avviamenti pesanti (classe 20), sostituire il relè termico utilizzando la tabella "Corrispondenza dei relé classe 10/10 A e classe 20". (3) Inversione di marcia: sostituire LC1 con LC2; avviamento stella-triangolo: sostituire LC1 con LC3. 413 Protezione degli apparecchi utilizzatori Interruttore solo magnetico (MA) contattore Protezione motori Tabelle di coordinamento prestazioni a 380/415V (1) interruttori NSX100/160/250-MA NSX400/630 Micrologic 1.3M NS800/1000 Micrologic 5.0 B 25 kA 25 kA - F 36 kA 36 kA - N 50 kA 50 kA - H 70 kA 70 kA - S 100 kA 100 kA - L 130 kA 130 kA 130 kA relé termico tabella di coordinamento con Compact NSX MA, Micrologic 1.3M e Compact NS Micrologic 5.0 Norma CEI EN 60947-4-1, tensione nominale d'impiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, avviamento: diretto normale (2), coordinamento: tipo 2 relè termico motore interruttore automatico contattore (3) Tipo tipo reg. min/max Pn [kW] Inm [a] tipo In [A] Irm [A] (4) NSX100-MA 2,5 22,5 LC1-D09 LRD-06 1/1,6 0,37 1,2 NSX100-MA 2,5 32,5 LC1-D09 LRD-07 1,6/2,5 0,55 1,6 NSX100-MA 2,5 32,5 LC1-D09 LRD-07 1,6/2,5 0,75 2 NSX100-MA 6,3 57 LC1-D32 LRD-08 2,5/4 1,1 2,8 NSX100-MA 6,3 57 LC1-D32 LRD-08 2,5/4 1,5 3,7 NSX100-MA 6,3 82 LC1-D32 LRD-10 4/6 2,2 5,3 NSX100-MA 12,5 113 LC1-D40 LRD-12 5,5/8 3 7 NSX100-MA 12,5 138 LC1-D40 LRD-14 7 /10 4 9 NSX100-MA 12,5 163 LC1-D40 LRD-16 9/13 5,5 12 NSX100-MA (5) 25 250 LC1-D40 LRD-21 12/18 7,5 16 25 325 LC1-D40 LRD-33 22 17/25 NSX100-MA (5) 10 21 NSX100-MA (5) 25 325 LC1-D40 LRD-33 22 17/25 11 23 50 450 LC1-D80 LRD-33 53 23/32 NSX100-MA (5) 15 30 NSX100-MA (5) 50 550 LC1-D80 LRD-33 55 30/40 18,5 37 50 650 LC1-D80 LRD-33 57 37/50 NSX100-MA (5) 22 44 100 900 LC1-D80 LRD-33 59 48/65 NSX100-MA (5) 30 60 100 1100 LC1-D80 LRD-33 63 63/80 NSX100-MA (5) 37 72 100 1300 LC1-D115 LR9-D53 67 60/100 NSX100-MA (5) 45 85 LC1-F115 LR9-F53 67 60/100 NSX160-MA 150 1500 LC1-D115 LR9-D53 69 90/150 55 105 LC1-F115 LR9-F53 69 90/150 NSX160-MA 150 1950 LC1-D150 LR9-D53 69 90/150 75 140 LC1-F150 LR9-F53 69 90/150 NSX250-MA 220 2420 LC1-F185 LR9-F53 71 132/220 90 170 NSX250-MA 220 2860 LC1-F225 LR9-F53 71 132/220 110 210 NSX400 Micrologic 1.3M 320 2880 LC1-F265 LR9-F53 71 132/220 NSX400 Micrologic 1.3M 320 3500 LC1-F265 LR9-F73 75 200/330 132 250 NSX400 Micrologic 1.3M 320 4160 LC1-F330 LR9-F73 75 200/330 160 300 NSX630 Micrologic 1.3M 500 5700 LC1-F400 LR9-F73 79 300/500 200 380 NSX630 Micrologic 1.3M 500 6500 LC1-F500 LR9-F73 79 300/500 220 420 NSX630 Micrologic 1.3M 500 6500 LC1-F500 LR9-F73 79 300/500 250 460 NS800L Micrologic 5.0 - LR off 800 8000 LC1-F630 LR9-F73 81 380/630 NS800L Micrologic 5.0 - LR off 800 8000 LC1-F630 LR9-F73 81 380/630 300 565 NS800L Micrologic 5.0 - LR off 800 8000 LC1-F630 LR9-F73 81 380/630 335 620 NS800L Micrologic 5.0 - LR off 800 9600 LC1-F780 TC800/5 + LRD-10 630/1000 375 670 NS800L Micrologic 5.0 - LR off 800 9600 LC1-F780 TC800/5 + LRD-10 630/1000 400 710 NS1000L Micrologic 5.0 - LR off 1000 10000 LC1-F780 TC800/5 + LRD-10 630/1000 450 800 (1) I valori in kA esprimono il valore massimo di corrente di corto circuito per cui è possibile utilizzare lo specifico coordinamento, in funzione dei livelli del potere di interruzione di Compact NSX e NS. (2) Per avviamenti pesanti (classe 20), sostituire il relè termico utilizzando la tabella "Corrispondenza dei relé classe 10/10 A e classe 20". (3) Inversione di marcia: sostituire LC1 con LC2; avviamento stella-triangolo: sostituire LC1 con LC3. (4) Valore di "Ii" per Micrologic 5.0. (5) Il coordinamento è garantito anche utilizzando il blocco interruzione NSX160 (es: NSX160-MA25). 414 Interruttore con sganciatore elettronico prestazioni a 380/415V (1) Interruttori NSX100/160/250 Micrologic 2.2M/6.2M NSX400/630 Micrologic 2.3M/6.3M NS800/1000 Micrologic 5.0 B 25 kA 25 kA - F 36 kA 36 kA - N 50 kA 50 kA - H 70 kA 70 kA - S 100 kA 100 kA - L 130 kA 130 kA 130 kA contattore tabella di coordinamento con Compact NSX, Micrologic 2.2M, 6.2M e 2.3M, 6.3M e Compact NS Micrologic 5.0 Norma CEI EN 60947-4-1, Tensione nominale d'impiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, Avviamento: diretto normale, Coordinamento: tipo 2 motore interruttore automatico contattore (2) Pn [kW] Inm [a] tipo sganciatore Ith [A] Irm [A] (3) tipo NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 12/25 13 Ith LC1-D80 7,5 16 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 12/25 10 21 13 Ith LC1-D80 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 12/25 11 23 13 Ith LC1-D80 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 25/50 13 Ith LC1-D80 15 30 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 25/50 13 Ith LC1-D80 18,5 37 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 25/50 13 Ith LC1-D80 22 44 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 50/100 13 Ith LC1-D80 30 60 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 50/100 13 Ith LC1-D80 37 72 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 50/100 13 Ith LC1-D115 o LC1-F115 45 85 NSX160 Micrologic 2.2M o 6.2M 70/150 13 Ith LC1-D115 o LC1-F115 55 105 NSX160 Micrologic 2.2M o 6.2M 70/150 13 Ith LC1-D150 o LC1-F150 75 140 NSX250 Micrologic 2.2M o 6.2M 100/220 13 Ith LC1-F185 90 170 NSX400 Micrologic 2.3M o 6.3M 160/320 13 Ith LC1-F225 NSX250 Micrologic 2.2M o 6.2M 100/220 13 Ith LC1-F225 110 210 NSX400 Micrologic 2.3M o 6.3M 160/320 13 Ith LC1-F225 NSX400 Micrologic 2.3M o 6.3M 160/320 13 Ith LC1-F265 132 250 NSX400 Micrologic 2.3M o 6.3M 160/320 13 Ith LC1-F330 160 300 13 Ith LC1-F400 200 380 NSX630 Micrologic 2.3M o 6.3M 250/500 13 Ith LC1-F500 220 420 NSX630 Micrologic 2.3M o 6.3M 250/500 13 Ith LC1-F500 250 460 NSX630 Micrologic 2.3M o 6.3M 250/500 8000 LC1-F630 NS800L Micrologic 5.0 320/800 8000 LC1-F630 300 565 NS800L Micrologic 5.0 320/800 8000 LC1-F630 335 620 NS800L Micrologic 5.0 320/800 NS800L Micrologic 5.0 9600 LC1-F780 375 670 320/800 NS800L Micrologic 5.0 320/800 9600 LC1-F780 400 710 NS1000L Micrologic 5.0 400/1000 10000 LC1-F780 450 800 (1) I valori in kA esprimono il valore massimo di corrente di corto circuito per cui è possibile utilizzare lo specifico coordinamento, in funzione dei livelli del potere di interruzione di Compact NSX e NS. (2) Inversione di marcia: sostituire LC1 con LC2; avviamento stella-triangolo: sostituire LC1 con LC3. (3) Valore di "Ii" per Micrologic 5.0. 415 Protezione dei circuiti alimentati da un generatore Protezione degli apparecchi utilizzatori rete normale Generalità rete soccorso MT BT GE Protezione dei circuiti prioritari alimentati da un generatore di soccorso In un numero sempre maggiore di impianti sono previsti utilizzatori che devono essere alimentati anche in caso di interruzione della rete di distribuzione pubblica: cc circuiti di sicurezza: illuminazione di sicurezza, sistema antincendio, sistema di allarme e segnalazione; sistema automatico cc circuiti prioritari: alimentano quelle apparecchiature il cui arresto prolungato di commutaz. causerebbe perdita di produttività, danni alla catena produttiva o situazioni pericolose per gli operatori. Un sistema correntemente utilizzato per rispondere a questo bisogno consiste nell’installare un gruppo motore termico-generatore collegato all’impianto per mezzo circuiti prioritari di un sistema di commutazione automatica che alimenta, in caso di emergenza, i circuiti di sicurezza ed i circuiti prioritari ed impedisce il funzionamento in parallelo con la rete pubblica. circuiti non prioritari L’alternatore in cortocircuito Al verificarsi di un cortocircuito ai morsetti di un alternatore, l’andamento della corrente presenta un picco iniziale dell’ordine di 5÷10 volte la corrente nominale del generatore (periodo subtransitorio che va da 10 a 20 ms), poi decresce (periodo transitorio tra 100 e 300 ms), per stabilizzarsi ad un valore che, secondo il tipo di eccitazione dell’alternatore, può variare da 0,3 a 3 volte la corrente nominale dell’alternatore. Scelta dell’interruttore di macchina L’interruttore di alimentazione va scelto in funzione della corrente di cortocircuito trifase ai morsetti del generatore, pari a: Ic 3F = In" xd dove: In è la corrente nominale del generatore; x"d è la reattanza subtransitoria in valore percentuale, variabile tra il 10÷20%. Nel caso in cui l’interruttore di macchina non sia dotato di protezione specifica (vedere figura in basso a destra) è possibile utilizzare uno sganciatore a bassa soglia magnetica in grado di intervenire in presenza delle correnti di cortocircuito che, in genere, non sono di valore molto elevato. Scelta degli interruttori di partenza Il potere d’interruzione viene scelto in conformità alle caratteristiche della rete di alimentazione normale (trasformatore MT/BT). Per quanto riguarda lo sganciatore, la scelta cade su sganciatori a bassa soglia magnetica. L’impiego di questi sganciatori è indispensabile ogni qualvolta la corrente nominale dell’interruttore supera 1/3 della corrente nominale del gruppo. A livellodi distribuzione secondaria e terminale la verifica delle regolazioni è di minore importanza in quanto gli interruttori hanno correnti nominali piccole rispetto alla corrente nominale del gruppo di generazione. La protezione delle persone contro i contatti indiretti nei sistemi TN e IT, deve essere garantita sia in presenza della rete normale che in presenza della rete di soccorso. Nei sistemi TN e IT, qualora lo sganciatore prescelto abbia una soglia di intervento troppo elevata per garantire la protezione delle persone, è necessaria l’installazione di un relé differenziale. Nei sistemi TT è sempre necessario utilizzare un dispositivo differenziale. Protezione classica di un alternatore Andamento della corrente di cortocircuito ai morsetti di un alternatore tempo [s] Ieff 1000 regime subtransitorio regime transitorio alterazione con eccitazione composta e sovraeccitazione 100 3In 12 10 7 3 2 1 In alterazione con eccitazione derivata 0,3In 1.11.2 1.5 416 2 3 4 5 I/In istante del guasto da 10 a 20 ms da 0,1 a 0,3 ms t Scelta delle protezioni Sganciatori a bassa soglia magnetica cc curva B per interruttori Multi 9; cc tipo G per interruttori Compact con correnti d'impiego fino a 63 A; cc Micrologic 2.2G o 5.2A e 5.2E o 6.2A e 6.2E per interruttori Compact fino a 250 A; cc Micrologic 5.3A e 5.3E o 6.3A e 6.3E per interruttori Compact da 400 a 630 A; cc Micrologic 2.0, 5.0, 6.0 e 7.0 per interruttori Compact NS da 630b a 3200 A e Masterpact NT ed NW. protezione dei circuiti prioritari livello di distribuzione generatore circuiti di distribuzione circuiti secondari e terminali protezione circuiti Icu ≥ Icc 3F MAX alimentazione dalla rete di soccorso ≥ Icc 3F MAX alimentazione dalla rete normale ≥ Icc 3F MAX alimentazione dalla rete normale protezione persone Im (1) ≤ Icc FN/FF fondo linea alimentazione dalla rete di soccorso ≤ Icc FN/FF fondo linea alimentazione dalla rete di soccorso ≤ Icc FN/FF fondo linea alimentazione dalla rete di soccorso Im o I∆n ≤ Id alimentazione dalla rete di soccorso ≤ Id alimentazione dalla rete di soccorso ≤ Id alimentazione dalla rete di soccorso (1) Se la protezione termica è sovradimensionata o mancante, si deve verificare che un cortocircuito a fondo linea (FF o FN) faccia intervenire la protezione magnetica dell’interruttore. La tabella permette di determinare il tipo di interruttori e lo sganciatore in funzione della potenza del generatore e della sua reattanza caratteristica. tabella di scelta per protezione di generatori trifasi potenza nominale massima [kVA] 230 V 400 V 6 10 7,5 13 9 ÷ 9,5 15 ÷16 11,5 ÷ 12 20 ÷ 21 14 ÷ 15,5 24 ÷ 27 17,5 ÷ 19 30 ÷ 33 20,5 ÷ 24 35 ÷ 42 28,5 ÷ 30,5 50 ÷ 53 35 ÷ 38 60 ÷ 66 potenza nominale massima [kVA] 230 V 400 V 26÷38 45÷66 41÷60 70÷105 65÷95 112÷165 61 ÷ 150 106 ÷ 260 151 ÷ 240 261 ÷ 415 241 ÷ 305 306 ÷ 380 381 ÷ 480 481 ÷ 610 611 ÷ 760 761 ÷ 950 951 ÷ 1220 416 ÷ 520 521 ÷ 650 651 ÷ 820 821 ÷ 1050 1051 ÷ 1300 1301 ÷ 1650 1651 ÷ 2100 415 V 11 14 16,5 ÷ 17,5 22 ÷ 23 26,5 ÷ 29 33 ÷ 36 38,5 ÷ 45 55 ÷ 58 66 ÷ 72 440 V 12 15 17,5 ÷ 20 23,5 ÷ 24 28 ÷ 31 35 ÷ 38 40,5 ÷ 48 58 ÷ 61 70 ÷ 77 415 V 50÷72 77÷115 123÷180 116 ÷ 285 286 ÷ 450 440 V 52÷77 81÷122 130÷191 121 ÷ 300 301 ÷ 480 451 ÷ 575 576 ÷ 710 711 ÷ 900 901 ÷ 1150 1151 ÷ 1400 1401 ÷ 1800 1801 ÷ 2300 481 ÷ 610 611 ÷ 760 761 ÷ 960 961 ÷ 1220 1221 ÷ 1520 1521 ÷ 1900 1901 ÷ 2400 protezione con sganciatore magnetotermico gamma Compact NSX TMG (1) gamma Multi 9 curva B (1) C60a 16 A NSX160E TM16G (2) C60a 20 A NSX160E TM25G (2) C60a 25 A NSX160E TM25G (2) C60a 32 A NSX160E TM40G C60a 40 A NSX160E TM40G C60a 50 A NSX160E TM63G C60N 63 A NSX160E TM63G C120N 80 A C120N 100 A protezione con sganciatore elettronico gamma Compact gamma Masterpact NSX160E Micrologic 2.2G 100 A NSX160E Micrologic 2.2G 160 A NSX250B Micrologic 2.2G 250 A NSX400F Micrologic 5.3A NT08 H1/NW08 NI/H1 NSX630F Micrologic 5.3A Micrologic 5.0 NS630bN Micrologic 5.0 NS800N Micrologic 5.0 NS1000N Micrologic 5.0 NT10H1/NW10NI/H1 (3) NS1250N Micrologic 5.0 NT12H1/NW12NI/H1 (3) NS1600N Micrologic 5.0 NT16H1/NW16NI/H1 (3) NS2000N Micrologic 5.0 NW20H1 (3) NS2500N Micrologic 5.0 NW25H1 (3) NS3200N Micrologic 5.0 NW32H1 (3) (1) Protezione valida per generatori con reattanza transitoria ≤ 30%. (2) Protezione valida per generatori con reattanza transitoria ≤ 25%. (3) Si consiglia l’utilizzo dell’unità di controllo Micrologic 5.0. potenza 230 V mono del gruppo 230 V tri [kVA] 400 V tri corrente nominale [A] interruttore 1 2 3 5 C60N curva B 8 14 25 38 C60N curva B NSX160E TM40G blocco Vigi [mA] 30 30 20 40 65 99 C120N curva B NSX160E Micrologic 2.2G 100 A 30 Piccoli gruppi portatili Utilizzati in prevalenza da personale non qualificato. Se il gruppo e le condutture non sono di classe II, la norma impone utilizzo di un dispositivo differenziale a corrente residua (DDR) di soglia non superiore a 30 mA. La tabella a fianco permette di scegliere il tipo di protezione in funzione della potenza del gruppo. Gruppi mobili I gruppi mobili si utilizzano per alimentare gli impianti provvisoriamente, ad esempio in funzione di lavori (in cantiere) è raccomandabile proteggere questi impianti contro i pericoli dell’elettricità utilizzando un dispositivo differenziale con soglia non superiore a 500 mA di tipo selettivo. Questo consente di avere intervento selettivo tra la protezione del generatore e quelle dei circuiti prese per i quali è richiesto un DDR da 30 mA. 417 Protezione degli apparecchi utilizzatori Protezione dei trasformatori BT/BT Corrente d’inserzione del trasformatore Introduzione Generalità Questi trasformatori sono frequentemente utilizzati per: cc un cambiamento di tensione per: vv circuiti ausiliari di comando e controllo; vv circuiti di illuminazione a 230 V quando il neutro non è distribuito; vv riduzione del livello di cortocircuito sui quadri di alimentazione dei circuiti di illuminazione; cc cambiamento del sistema di neutro in presenza di utilizzatori con correnti di dispersione elevate o livello di isolamento basso (informatica, forni elettrici, ecc). I trasformatori BT/BT sono generalmente forniti con sistemi di protezione incorporati e i costruttori devono essere consultati per i dettagli. Una protezione di sovracorrente deve essere in ogni caso prevista sul lato primario. L’esercizio di questi trasformatori richiede la conoscenza della loro particolare funzione, insieme ad un numero di altri punti di seguito descritti. Nota: Nel caso particolare dei trasformatori di isolamento di sicurezza BT/BT (BTS), è quasi sempre richiesto uno schermo metallico messo a terra tra il primario e il secondario, a seconda delle circostanze come raccomandato nella norma europea CEI EN 60742. Corrente di inserzione Alla messa in tensione dei trasformatori BT/BT, si manifestano correnti molto forti di cui occorre tenere conto al momento della scelta del dispositivo di protezione. L’ampiezza dipende: cc dall'istante in cui si chiude l'interruttore di alimentazione; cc dall'induzione residua presente nel circuito magnetico; cc dalle caratteristiche del carico alimentato dal trasformatore. Il valore di cresta della prima onda di corrente raggiunge di frequente un valore da 10 a 15 volte la corrente efficace nominale del trasformatore. Per potenze inferiori a 50 kVA, questo valore può raggiungere valori da 20 a 25 volte la corrente nominale. Questa corrente transitoria si smorza molto rapidamente con una costante di tempo q che può arrivare ad alcune decine di millisecondi. Nota: per trasformatori con: cc rapporto di trasformazione unitario; cc potenza inferiore a 5 kVA. In caso di sgancio intempestivo della protezione a monte, prima di passare ad un interruttore di calibro superiore, invertire i morsetti di ingresso con quelli di uscita (la corrente di inserzione varia sensibilmente se il primario è avvolto internamente o esternamente rispetto al secondario). Scelta della protezione Protezione principale lato primario Le tabelle riportate nelle pagine successive sono il risultato di una serie di prove di coordinamento tra interruttori di protezione e trasformatori BT/BT. I trasformatori utilizzati nelle prove sono normalizzati. Le loro principali caratteristiche sono raccolte nelle tabelle delle due pagine seguenti. Le stesse tabelle, riferite ad una tensione di alimentazione primaria di 230 o 400 V, ed a trasformatori monofase e trifase, indicano l’interruttore da utilizzare in funzione della potenza del trasformatore. I trasformatori presi in considerazione hanno l’avvolgimento primario esterno rispetto a quello secondario. (In caso contrario consultateci). Gli interruttori proposti permettono di: cc proteggere il trasformatore in caso di cortocircuito massimo; cc evitare gli sganci intempestivi al momento della messa in tensione dell'avvolgimento primario utilizzando: vv interruttori modulari con soglia magnetica elevata: curva D o K, vv interruttori scatolati selettivi con la soglia magnetica elevata: sganciatore TM-D o sganciatore elettronico Micrologic, vv interruttori con sganciatore solo magnetico, curva MA, qualora la corrente di inserzione sia molto elevata; cc garantire la durata elettrica dell'interruttore. Altre protezioni A causa della elevata corrente di inserzione del trasformatore, l’interruttore posto sul primario può non garantire la protezione termica del trasformatore e della sua conduttura di alimentazione lato primario. È tipicamente il caso degli interruttori modulari che devono avere una corrente nominale più elevata di quella dei trasformatori. In questi casi si deve verificare che, in caso di cortocircuito monofase ai morsetti primari del trasformatore (Icc minima a fondo linea), si abbia l’intervento del magnetico dell’interruttore. Nelle normali applicazioni nei quadri questa condizione è sempre verificata stante la ridotta lunghezza delle condutture di alimentazione. La protezione termica del trasformatore si può realizzare installando 418 NSX250 Sganciatore elettronico Micrologic 2.2 3 x 70 mm2 400/230 V 125 kVA immediatamente a valle del trasformatore BT/BT un interruttore automatico avente corrente nominale minore o uguale a quella del secondario del trasformatore. Negli impianti di illuminazione la protezione contro i sovraccarichi non è necessaria se il numero di punti luce è ben definito (assenza di sovraccarichi). Si ricorda che la norma raccomanda l’omissione della protezione contro i sovraccarichi per circuiti la cui apertura intempestiva potrebbe essere causa di pericolo, come ad esempio circuiti che alimentano dispositivi di estinzione dell’incendio. Esempio Un circuito a 400 V trifase alimenta un trasformatore 400/230 V di potenza nominale 125kVA (I1n = 180 A) per il quale il primo picco della corrente di inserzione può raggiungere un valore pari a circa 12 In, ad esempio: 12 x 180 = 2160 A. Questa corrente di picco corrisponde ad un valore efficace di 1530 A (ovvero 2160/2). Un interruttore automatico tipo Compact NSX250 con una regolazione di corrente termica Ir = 200A e di corrente magnetica Im = 8 x Ir sarebbe un dispositivo di protezione adatto allo scopo. Un caso particolare: la protezione contro il sovraccarico installato sul lato secondario del trasformatore Un vantaggio della protezione da sovraccarico situata sul lato secondario è che la protezione contro il cortocircuito sul primario potrà essere regolata ad un valore elevato o, in alternativa, potrà essere utilizzato un interruttore tipo MA (solo magnetico). La regolazione della protezione di cortocircuito al primario deve, in ogni caso, essere sufficientemente sensibile per assicurare il suo intervento nel caso di cortocircuito che avvenga sul lato secondario del trasformatore. Nota: al primario la protezione è sovente assicurata da fusibili, tipo aM. Questo criterio presenta due svantaggi: cc i fusibili devono essere sovradimensionati (almeno 4 volte la corrente nominale a pieno carico del trasformatore); cc al fine di assicurare le funzioni di sezionamento sul primario, un interruttore di manovra o un contattore deve essere comunque associato ai fusibili. Nella pratica, scelte possibili: Esistono diverse scelte possibili per proteggere il circuito primario dei trasformatori e degli autotrasformatori BT/BT: cc sia attraverso sganciatori magnetotermici; cc sia attraverso sganciatori elettronici . Gli sganciatori elettronici possiedono una dinamica di regolazione termica molto estesa che permette una scelta più ampia di trasformatori da proteggere (esempio: potenza di trasformatori non normalizzata, tensione di funzionamento non "standard" sovradimensionamento dell’interruttore per futuri ampliamenti dell’impianto, ...). Gli interruttori automatici proposti nelle tabelle tengono conto delle correnti di inserzione al momento della messa in tensione del trasformatore (Iins ≤ 25 In come valore di picco). Metodo di scelta degli interruttori automatici e delle loro protezioni: cc calcolare la corrente nominale al primario del trasformatore: vv In = P kVA/ 3 Un per trasformatori trifase, vv In = P kVA/Un per trasformatori monofase, cc fare la scelta dell’interruttore automatico e della protezione magnetotermica TMD o elettronica Micrologic in funzione delle esigenze di regolazione Ir e di potere di interruzione necessario nel punto di installazione. 419 Protezione degli apparecchi utilizzatori Protezione dei trasformatori BT/BT Trasformatori monofase trasformatore monofase (tensione primaria 230 V) trasformatore Pn [kVA] 0,1 0,16 0,25 0,4 0,63 1 1,6 2 2,5 4 5 6,3 8 10 12,5 16 20 25 31,5 40 50 63 80 100 125 160 In [A] 0,4 0,7 1,1 1,7 2,7 4,2 6,8 8,4 10,5 16,9 21,1 27 34 42 53 68 84 105 133 169 211 266 338 422 528 675 ucc [%] 13 10,5 9,5 7,5 7 5,2 4 2,9 3 2,1 4,5 4,5 5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5 5 5 5 4,5 5,5 5 5 interruttore/sganciatore lato primario (1) (2) modulare scatolato o aperto C60 D1 o K1 C60 D2 o K2 C60 D3 o K3 C60 D4 o K4 C60 D6 o K6 C60/NG125 D10 o K10 C60/NG125 D16 o K16 C60/NG125 D16 o K16 C60/NG125 D20 o K20 C60/NG125 D40 o K40 C60/NG125 D50 o K50 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM40D o Micrologic 2.2 40A C60/NG125 D63 o K63 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM80D o Micrologic 2.2 100A C120/NG125 D80 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM100D o Micrologic 2.2 100A C120/NG125 D100 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM100D o Micrologic 2.2 100A C120/NG125 D100 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM100D o Micrologic 2.2 100A C120/NG125 D125 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM125D o Micrologic 2.2 100A NSX160E/B/F/N/H/S/L TM160D o Micrologic 2.2 160A NSX160E/B/F/N/H/S/L TM160D o Micrologic 2.2 160A NSX250B/F/N/H/S/L TM200D o Micrologic 2.2 160A NSX250B/F/N/H/S/L TM200D o Micrologic 2.2 250A NSX400F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NSX400F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NS630bN/H/L NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NS630bN/H/L NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 trasformatore monofase (tensione primaria 400 V) trasformatore Pn [kVA] 1 1,6 2,5 4 5 6,3 8 10 12,5 16 20 25 31,5 40 50 63 80 100 125 160 In [A] 2,44 3,9 6,1 9,8 12,2 15,4 19,5 24 30 39 49 61 77 98 122 154 195 244 305 390 ucc [%] 8 8 3 2,1 4,5 4,5 5 5 5 5 5 5,5 5 5 4,5 5 5 5,5 4,5 5,5 interruttore/sganciatore lato primario (1) (2) modulare scatolato o aperto C60 D6 o K6 C60/NG125 D10 o K10 C60/NG125 D16 o K16 C60/NG125 D20 o K20 C60/NG125 D32 o K32 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM16D o Micrologic 2.2 40A C60/NG125 D40 o K40 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM25D o Micrologic 2.2 40A C60/NG125 D50 o K50 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM40D o Micrologic 2.2 40A C60/NG125 D63 o K63 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM40D o Micrologic 2.2 40A C60/NG125 D63 o K63 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM40D o Micrologic 2.2 40A C120/NG125 D80 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM80D o Micrologic 2.2 100A C120/NG125 D100 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM80D o Micrologic 2.2 100A C120/NG125 D125 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM100D o Micrologic 2.2 100A NSX160E/B/F/N/H/S/L TM100D o Micrologic 2.2 100A NSX160E/B/F/N/H/S/L TM125D o Micrologic 2.2 160A NSX160E/B/F/N/H/S/L TM160D o Micrologic 2.2 160A NSX250B/F/N/H/S/L TM200D o NSX160E/B/F/N/H/S/L Micrologic 2.2 160A NSX250B/F/N/H/S/L TM250D o Micrologic 2.2 250A NSX400F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NS630bN/H/L NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NS630bN/H/L NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 (1) Con interruttori modulari, ampiezza della regolazione termica insufficiente o sganciatore solo magnetico, prevedere una protezione termica sul secondario del trasformatore. (2) Il potere di interruzione viene scelto in funzione della corrente di cortocircuito massima nel punto in cui viene installato l'interruttore. 420 Trasformatori trifase trasformatore trifase (primario 400 V) trasformatore Pn [kVA] 5 6,3 8 10 12,5 16 20 25 31,5 40 50 63 80 100 125 160 200 250 315 400 500 In [A] 7 8,8 11,6 14 17,6 23 28 35 44 56 70 89 113 141 176 225 287 352 444 563 704 ucc [%] 4,5 4,5 4,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5 5 4,5 5 5 5,5 4,5 5,5 5 5 4,5 6 6 630 887 5,5 800 1126 5,5 1000 1408 5,5 1250 1760 5 1600 2253 5,5 2000 2817 5,5 interruttore/sganciatore (1) (2) modulare scatolato o aperto C60/NG125 D20 o K20 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM16D o Micrologic 2.2 40A C60/NG125 D20 o K20 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM16D o Micrologic 2.2 40A C60/NG125 D32 o K32 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM16D o Micrologic 2.2 40A C60/NG125 D32 o K32 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM16D o Micrologic 2.2 40A C60/NG125 D40 o K40 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM25D o Micrologic 2.2 40A C60/NG125 D63 o K63 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM25D o Micrologic 2.2 40A C60/NG125 D63 o K63 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM40D o Micrologic 2.2 40A C120/NG125 D80 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM40D o Micrologic 2.2 40A C120/NG125 D80 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM63D o Micrologic 2.2 100A C120/NG125 D80 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM80D o Micrologic 2.2 100A C120/NG125 D100 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM100D o Micrologic 2.2 100A C120/NG125 D125 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM100D o Micrologic 2.2 100A NSX250B/F/N/H/S/L TM200D o Micrologic 2.2 160A NSX250B/F/N/H/S/L TM200D o Micrologic 2.2 160A NSX250B/F/N/H/S/L TM250D o Micrologic 2.2 250A NSX400F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NSX400F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NS630bN/H/L NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NS630bN/H/L NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS1000N/H NT10H1 NW10N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS1000N/H NT10H1 NW10N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS1250N/H NT12H1 NW12N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS1250N/H NT12H1 NW12N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS1600N/H NT16H1 NW16N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS1600N/H NT16H1 NW16N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NW20N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NW20N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NW25H2/H3 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NW25H2/H3 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NW32H2/H3 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NW32H2/H3 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NW40H2/H3 Micrologic 5.0/6.0/7.0 (1) Con interruttori modulari, ampiezza della regolazione termica insufficiente o sganciatore solo magnetico, prevedere una protezione termica sul secondario del trasformatore. (2) Il potere di interruzione viene scelto in funzione della corrente di cortocircuito massima nel punto in cui viene installato l'interruttore. Esempio Le tabelle qui riportate permettono di scegliere l'interruttore a monte del trasformatore BT/BT e il relativo sganciatore in funzione della potenza, del tipo e della tensione primaria. Supponiamo che la partenza alimenti un trasformatore monofase da 10 kVA con rapporto di trasformazione 400/230 V (I1n = 24 A). La corrente di cortocircuito all'origine della partenza è 35 kA. L'interruttore automatico ha le seguenti caratteristiche: cc tipo: NG125L (Icu = 50 kA); cc sganciatore: D63 (63 A); cc soglia magnetica: Im = 10 ÷ 14 In (630 ÷ 882 A); cc numero di poli: 2. Questo interruttore permette la messa in tensione del trasformatore senza intervento intempestivo dello sganciatore, ma non ne assicura la protezione termica (la corrente nominale dell'interruttore è più elevata della corrente nominale primaria del trasformatore). La protezione termica del trasformatore, secondo quanto previsto anche dalla norma CEI 64-8, può essere assicurata da un interruttore posto a valle. La I2n del trasformatore è di 41,7 A e la corrente di cortocircuito massima ai morsetti secondari Icc2 vale: . . Icc2 = Sn 100 = 10 100 = 0,87 kA 230 . 5 U2n . ucc% Questa corrente di cortocircuito sarà di riferimento per la determinazione del potere di interruzione. Potrà pertanto essere utilizzato un interruttore C60a-40 A-curva C. Dovranno essere inoltre verificate le condizioni necessarie per assicurare la protezione delle persone. Nel caso di linea di alimentazione del primario di lunghezza significativa (oltre 10 m) bisogna verificare anche la Icc minima a fondo linea. I criteri di scelta dell'interruttore a valle sono gli stessi esposti nel capitolo relativo alla protezione dei circuiti: cc protezione contro i sovraccarichi; cc protezione contro i cortocircuiti; cc protezione contro i contatti indiretti. 421 Protezione degli apparecchi utilizzatori Compensazione dell’energia reattiva Generalità Le potenze in gioco in una rete elettrica In un impianto elettrico sono in gioco le seguenti potenze: cc potenza attiva P [kW] è la potenza effettivamente utilizzabile dai carichi. Si manifesta sotto forma di energia meccanica o di calore: P = S . cos ϕ; cc potenza reattiva Q [kvar] è la potenza in gioco nei circuiti magnetici degli utilizzatori. È indispensabile nella conversione dell’energia elettrica: Q = S . sin ϕ. Viene fornita normalmente dalla rete di alimentazione sotto forma di potenza reattiva induttiva o da batterie di condensatori come potenza reattiva capacitiva in controfase alla potenza induttiva. cc potenza apparente S [kVA] è determinata dal prodotto della tensione per la corrente (V . I in circuiti monofasi e e V . I in circuiti trifasi). è calcolabile come: S = P 2 + Q2 Il fattore di potenza Il fattore di potenza di un’installazione è il rapporto tra la potenza attiva e la potenza apparente assorbita dal carico, e può variare da valore zero a valore unitario. cos ϕ = P/S Mantenere un fattore di potenza prossimo all'unità vuol dire: cc soppressione delle penali per il consumo eccessivo di energia reattiva. Il valore minimo di cos ϕ esente da penali è pari a 0,9; cc diminuzione della potenza apparente contrattuale [kVA]; cc limitazione delle perdite di energia attiva nei cavi (perdite Joule); cc possibilità di ridurre la sezione dei cavi; cc aumento della potenza attiva [kW] disponibile al secondario del trasformatore MT/ BT; cc diminuzione della caduta di tensione (a parità di sezione dei cavi). La presenza nell'impianto di componenti e utilizzatori con elevato assorbimento di energia reattiva provoca l'abbassamento del fattore di potenza a valori inaccettabili. La tabella seguente permette di identificare le apparecchiature con consumo di energia reattiva elevata. apparecchiature motore asincrono fattore di carico [%] 0 25 50 75 100 lampade a incandescenza lampade fluorescenti non rifasate lampade fluorescenti rifasate lampade a scarica forni a resistenza forni ad induzione ed a perdite dielettriche saldatrice a punti saldatura ad arco alimentata da gruppo statico monofase gruppo rotante trasformatore-raddrizzatore forni ad arco 422 cos ϕ 0,17 0,55 0,73 0,80 0,85 ≈1 ≈ 0,5 0,86 ÷ 0,93 0,4 ÷ 0,6 ≈1 ≈ 0,85 0,8 ÷ 0,9 ≈ 0,5 0,7 ÷ 0,9 0,7 ÷ 0,8 0,8 tg ϕ 5,80 1,52 0,94 0,75 0,62 ≈0 ≈ 1,73 0,59 ÷ 0,39 2,29 ÷ 1,33 ≈0 ≈ 0,62 0,75 ÷ 0,48 ≈ 1,73 1,02 ÷ 0,48 1,02 ÷ 0,75 0,75 Il rifasamento Quando in un impianto il fattore di potenza è troppo basso, è necessario provvedere ad una compensazione dell’energia reattiva assorbita dagli utilizzatori. Tale compensazione viene normalmente effettuata utilizzando batterie di condensatori. I condensatori assorbono dalla rete una corrente sfasata di circa 90° in anticipo rispetto alla tensione. La corrispondente potenza reattiva risulta perciò di segno opposto a quella assorbita dai normali apparecchi utilizzatori. Si ottiene in tal modo un aumento del fattore di potenza che corrisponde ad una diminuzione dell’angolo di sfasamento tra tensione e corrente (rifasamento). Scelta della potenza di un condensatore A fronte di una potenza attiva P richiesta dalle utenze, impiegando una batteria di condensatori di potenza reattiva Qc, la potenza reattiva assorbita dalla rete di alimentazione passa dal valore Q al valore Q’; la potenza apparente passa da S a S’ mentre la potenza attiva assorbita rimane invariata. La batteria di rifasamento deve avere una potenza pari a Qc = P(tgϕ - tgϕ'). Nella pratica il fattore kc = (tgϕ - tgϕ') può essere ricavato dalla tabella alla pagina seguente. Il valore di kc si determina dall’incrocio tra la riga del cosϕ prima della compensazione (rilevabile direttamente o calcolabile per l'impianto allo studio) e la riga del cosϕ desiderato dopo la compensazione. Come si può osservare, kc rappresenta la potenza del condensatore necessaria alla compensazione per ogni kW di potenza assorbita dall’impianto. La potenza delle batterie di rifasamento si calcolerà con la formula: Qc = kc . P [kvar] Tensione nominale delle batterie e potenza reattiva erogata SI QI Q S Qc Una batteria eroga diversi valori di energia reattiva in funzione della tensione con cui viene alimentata. L’erogazione della potenza nominale Qnc avviene in corrispondenza della tensione nominale Unc. A tensioni inferiori, l’erogazione é inferiore secondo la formula: U 2 Q = Qnc . Unc Per ottenere una potenza rifasante Qc ad una tensione U è perciò necessario prevedere una batteria avente potenza nominale: Unc 2 Qnc = Qc . U ) ) ϕI ) P ϕ ) 423 Protezione degli apparecchi utilizzatori Compensazione dell’energia reattiva Scelta della potenza La seguente tabella permette di determinare la potenza reattiva necessaria per aumentare il fattore di potenza dell’impianto fino al valore desiderato. Il valore numerico kc esprime la potenza del condensatore in kvar per ogni kW richiesto dal carico. Qc = kc . P [kvar] fattore [kvar/kW] prima della compensazione tg ϕ cos ϕ 2,29 0,40 2,22 0,41 2,16 0,42 2,10 0,43 2,04 0,44 1,98 0,45 1,93 0,46 1,88 0,47 1,83 0,48 1,78 0,49 1,73 0,50 1,69 0,51 1,64 0,52 1,60 0,53 1,56 0,54 1,52 0,55 1,48 0,56 1,44 0,57 1,40 0,58 1,37 0,59 1,33 0,60 1,30 0,61 1,27 0,62 1,23 0,63 1,20 0,64 1,17 0,65 1,14 0,66 1,11 0,67 1,08 0,68 1,05 0,69 1,02 0,70 0,99 0,71 0,96 0,72 0,94 0,73 0,91 0,74 0,88 0,75 0,86 0,76 0,83 0,77 0,80 0,78 0,78 0,79 0,75 0,80 0,72 0,81 0,70 0,82 0,67 0,83 0,65 0,84 0,62 0,85 0,59 0,86 0,57 0,87 0,54 0,88 0,51 0,89 0,48 0,90 dopo la compensazione 0,75 0,59 0,48 0,80 0,86 0,90 1,557 1,691 1,805 1,474 1,625 1,742 1,413 1,561 1,681 1,356 1,499 1,624 1,290 1,441 1,558 1,230 1,384 1,501 1,179 1,330 1,446 1,130 1,278 1,397 1,076 1,228 1,343 1,030 1,179 1,297 0,982 1,232 1,248 0,936 1,087 1,202 0,894 1,043 1,160 0,850 1,000 1,116 0,809 0,959 1,075 0,796 0,918 1,035 0,730 0,879 0,996 0,692 0,841 0,958 0,655 0,805 0,921 0,618 0,768 0,884 0,584 0,733 0,849 0,549 0,699 0,815 0,515 0,665 0,781 0,483 0,633 0,749 0,450 0,601 0,716 0,419 0,569 0,685 0,388 0,538 0,654 0,358 0,508 0,624 0,329 0,478 0,595 0,299 0,449 0,565 0,270 0,420 0,536 0,242 0,392 0,508 0,213 0,364 0,479 0,186 0,336 0,452 0,159 0,309 0,425 0,132 0,282 0,398 0,105 0,255 0,371 0,079 0,229 0,345 0,053 0,202 0,319 0,026 0,176 0,292 0,150 0,266 0,124 0,240 0,098 0,214 0,072 0,188 0,046 0,162 0,020 0,136 0,109 0,083 0,054 0,028 Nota: nel caso in cui i condensatori da installare abbiano una potenza nominale riferita ad una tensione Unc diversa dalla tensione nominale dell’impianto, è necessario determinare la potenza reattiva nominale Qnc (a partire dalla potenza Qc necessaria al rifasamento alla tensione dell’impianto) come: ) Qnc = Qc . Unc U ) 2 Se si vogliono installare condensatori aventi tensione nominale di 440 V, la loro potenza nominale deve essere di: 424 ) Qnc = 53,6 . 440 400 ) = 64,9 kvar 2 0,46 0,91 1,832 1,769 1,709 1,651 1,585 1,532 1,473 1,425 1,370 1,326 1,276 1,230 1,188 1,114 1,103 1,063 1,024 0,986 0,949 0,912 0,878 0,843 0,809 0,777 0,744 0,713 0,682 0,652 0,623 0,593 0,564 0,536 0,507 0,480 0,453 0,426 0,399 0,373 0,347 0,320 0,294 0,268 0,242 0,216 0,190 0,164 0,140 0,114 0,085 0,059 0,031 0,43 0,92 1,861 1,798 1,738 1,680 1,614 1,561 1,502 1,454 1,400 1,355 1,303 1,257 1,215 1,171 1,130 1,090 1,051 1,013 0,976 0,939 0,905 0,870 0,836 0,804 0,771 0,740 0,709 0,679 0,650 0,620 0,591 0,563 0,534 0,507 0,480 0,453 0,426 0,400 0,374 0,347 0,321 0,295 0,269 0,243 0,217 0,191 0,167 0,141 0,112 0,086 0,058 0,40 0,93 1,895 1,831 1,771 1,713 1,647 1,592 1,533 1,485 1,430 1,386 1,337 1,291 1,249 1,205 1,164 1,124 1,085 1,047 1,010 0,973 0,939 0,904 0,870 0,838 0,805 0,774 0,743 0,713 0,684 0,654 0,625 0,597 0,568 0,541 0,514 0,487 0,460 0,434 0,408 0,381 0,355 0,329 0,303 0,277 0,251 0,225 0,198 0,172 0,143 0,117 0,089 0,36 0,94 1,924 1,840 1,800 1,742 1,677 1,628 1,567 1,519 1,464 1,420 1,369 1,323 1,281 1,237 1,196 1,156 1,117 1,079 1,042 1,005 0,971 0,936 0,902 0,870 0,837 0,806 0,775 0,745 0,716 0,686 0,657 0,629 0,600 0,573 0,546 0,519 0,492 0,466 0,440 0,413 0,387 0,361 0,335 0,309 0,283 0,257 0,230 0,204 0,175 0,149 0,121 0,33 0,95 1,959 1,896 1,836 1,778 1,712 1,659 1,600 1,532 1,497 1,453 1,403 1,357 1,315 1,271 1,230 1,190 1,151 1,113 1,076 1,039 1,005 0,970 0,936 0,904 0,871 0,840 0,809 0,779 0,750 0,720 0,691 0,663 0,634 0,607 0,580 0,553 0,526 0,500 0,474 0,447 0,421 0,395 0,369 0,343 0,317 0,291 0,264 0,238 0,209 0,183 0,155 0,29 0,96 1,998 1,935 1,874 1,816 1,751 1,695 1,636 1,588 1,534 1,489 1,441 1,395 1,353 1,309 1,268 1,228 1,189 1,151 1,114 1,077 1,043 1,008 0,974 0,942 0,909 0,878 0,847 0,817 0,788 0,758 0,729 0,701 0,672 0,645 0,618 0,591 0,564 0,538 0,512 0,485 0,459 0,433 0,407 0,381 0,355 0,329 0,301 0,275 0,246 0,230 0,192 0,25 0,97 2,037 1,973 1,913 1,855 1,790 1,737 1,677 1,629 1,575 1,530 1,481 1,435 1,393 1,349 1,308 1,268 1,229 1,191 1,154 1,117 1,083 1,048 1,014 0,982 0,949 0,918 0,887 0,857 0,828 0,798 0,769 0,741 0,712 0,685 0,658 0,631 0,604 0,578 0,552 0,525 0,499 0,473 0,447 0,421 0,395 0,369 0,343 0,317 0,288 0,262 0,234 0,20 0,98 2,085 2,021 1,961 1,903 1,837 1,784 1,725 1,677 1,623 1,578 1,529 1,483 1,441 1,397 1,356 1,316 1,227 1,239 1,202 1,165 1,131 1,096 1,062 1,030 0,997 0,966 0,935 0,905 0,876 0,840 0,811 0,783 0,754 0,727 0,700 0,673 0,652 0,620 0,594 0,567 0,541 0,515 0,489 0,463 0,437 0,417 0,390 0,364 0,335 0,309 0,281 0,14 0,99 2,146 2,082 2,022 1,964 1,899 1,846 1,786 1,758 1,684 1,639 1,590 1,544 1,502 1,458 1,417 1,377 1,338 1,300 1,263 1,226 1,192 1,157 1,123 1,091 1,058 1,007 0,996 0,966 0,937 0,907 0,878 0,850 0,821 0,794 0,767 0,740 0,713 0,687 0,661 0,634 0,608 0,582 0,556 0,530 0,504 0,478 0,450 0,424 0,395 0,369 0,341 0 1 2,288 2,225 2,164 2,107 2,041 1,98 1,929 1,881 1,826 1,782 1,732 1,686 1,644 1,600 1,559 1,519 1,480 1,442 1,405 1,368 1,334 1,299 1,265 1,223 1,200 1,169 1,138 1,108 1,079 1,049 1,020 0,992 0,963 0,936 0,909 0,882 0,855 0,829 0,803 0,776 0,750 0,724 0,698 0,672 0,645 0,620 0,593 0,567 0,538 0,512 0,484 Esempio Si desidera rifasare un impianto avente le seguenti caratteristiche: cc rete trifase con tensione Un = 400 V; cc potenza assorbita P = 100 kW; cc fattore di potenza prima del rifasamento cosϕ = 0,7; cc fattore di potenza richiesto cosϕf = 0,9. Si individuano la colonna corrispondente al fattore di potenza richiesto (0,9) e la riga corrispondente al fattore di potenza iniziale (0,7). Si ottiene kc = 0,536. è necessario installare una batteria di condensatori avente una potenza reattiva pari a: Qc = kc . P = 53,6 kvar. Tipi di compensazione Installazione di un condensatore di rifasamento Per determinare la potenza ottimale della batteria di rifasamento, la localizzazione della stessa e il tipo di compensazione (fissa o automatica), è necessario tener conto degli elementi seguenti: cc fattore di potenza prima dell'installazione della batteria di rifasamento; cc minimo fattore di potenza previsto; cc costo della batteria e della sua installazione; cc risparmio sulle tariffe elettriche; cc risparmio dovuto all'ottimizzazione dell'impianto di distribuzione dell'energia elettrica. I condensatori possono essere installati a 3 diversi livelli: cc sulle partenze del quadro generale BT (compensazione globale); cc sull'arrivo di ogni reparto nel quadro di distribuzione (compensazione parziale); cc ai morsetti di ogni utilizzatore che necessiti di potenza reattiva (compensazione locale). La compensazione tecnicamente ottimale è quella che permette di produrre l'energia reattiva nel punto in cui è consumata e nella quantità strettamente necessaria, ma la sua realizzazione pratica è generalmente antieconomica. Compensazione globale è conveniente in reti con estensione limitata con carichi stabili e continui o in previsione di un ampliamento dell’impianto senza dover modificare la sottostazione di trasformazione. Vantaggi cc Sopprime le penalità per consumo eccessivo di energia reattiva; cc adatta l'esigenza reale dell'impianto (kW) alla potenza apparente contrattuale (kVA); cc riduce la potenza apparente che transita nella sottostazione di trasformazione (aumento della potenza attiva disponibile); cc permette di utilizzare un interruttore più economico a monte del condensatore; cc rapido ammortamento dei costi. n° 1 M M M M Flusso di potenza apparente Flusso di potenza reattiva Svantaggi c la parte di impianto a valle del livello 1 non trae vantaggio dall'installazione dei condensatori; c le perdite per effetto Joule, nei cavi a valle della batteria di rifasamento, non sono diminuite; c esiste il rischio di sovracompensazione a seguito di variazioni di carichi importanti. Questo rischio viene eliminato utilizzando batterie automatiche di rifasamento. Nota: per batterie di rifasamento di potenza superiore a 1000 kvar si consiglia una compensazione in media tensione. Compensazione parziale è consigliata in reti molto estese e divise in compartimenti con regimi di carico molto differenti. n° 1 n° 2 Vantaggi cc Sopprime le penalità per consumo eccessivo di energia reattiva; cc ottimizza una parte della rete. La corrente reattiva non interessa l'impianto compreso tra il livello n° 1 e 2; cc riduce la potenza apparente che transita nella sottostazione di trasformazione (aumento della potenza attiva disponibile); cc diminuisce le perdite nei cavi per effetto Joule fino al livello 2. n° 2 M M M M Flusso di potenza apparente Flusso di potenza reattiva Svantaggi cc Solo la parte di impianto tra il livello 1 e 2 trae vantaggio dall'installazione dei condensatori; cc le perdite nei cavi per effetto Joule sono diminuite solo fino al livello 2; cc esiste il rischio di sovracompensazione a seguito di variazioni di carichi importanti; Questo rischio viene eliminato utilizzando batterie automatiche di rifasamento. Compensazione locale n° 1 n° 2 n° 2 n° 3 n° 3 M n° 3 M n° 3 M M La compensazione individuale è consigliata in presenza di utilizzatori di potenza elevata rispetto alla potenza dell’intera rete. Vantaggi cc Sopprime le penalità per consumo eccessivo di energia reattiva; cc ottimizza tutta la rete elettrica; cc riduce la potenza apparente che transita nella sottostazione di trasformazione (aumento della potenza attiva disponibile); cc le perdite nei cavi per effetto Joule vengono ridotte; cc permette di utilizzare degli interruttori più economici. Svantaggi c Costo elevato. Flusso di potenza apparente Flusso di potenza reattiva 425 Protezione degli apparecchi utilizzatori Compensazione dell’energia reattiva Esempi e problemi applicativi Compensazione dell’energia reattiva assorbita da un trasformatore L’energia reattiva necessaria al funzionamento del trasformatore può essere fornita da una batteria di condensatori collegata permanentemente ai suoi morsetti o dalla batteria utilizzata anche per il rifasamento dei carichi BT. La potenza di tale batteria dipende dalla corrente magnetizzante e dalla corrente assorbita durante il funzionamento a carico. Le seguenti tabelle indicano la potenza reattiva richiesta da trasformatori di distribuzione con tensione primaria 20 kV nelle due condizioni estreme di funzionamento: a vuoto e a pieno carico. La potenza relativa realmente necessaria per il rifasamento del trasformatore dipende dalla condizione di carico effettiva ed è data dalla seguente formula: Ib 2 Qr = Qr a vuoto + (Qr a carico - Qr a vuoto) . In Ib = corrente di utilizzo Esempio: la potenza reattiva necessaria per il rifasamento di un trasformatore in olio a perdite normali di potenza 630 kVA a pieno carico è di 35,7 kvar. ) ) potenza reattiva da installare [kvar] potenza nominale [kVA] 100 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3000 3150 trasformatori in olio perdite secondo norma CEI 14-14 lista A Qr a vuoto Qr a carico trasformatori in olio basse perdite trasformatori in resina norma CEI 14-12 Qr a vuoto Qr a carico Qr a vuoto Qr a carico 2,5 3,7 4,4 5,3 6,3 7,5 9,4 11,3 13,5 14,9 17,4 20,6 23,8 27,2 29,7 1,5 2,0 2,4 2,7 3,1 3,5 4,4 5,0 5,5 6,9 7,3 7,7 9,7 12,1 11,5 5,2 8,2 10,3 12,4 15,3 19,1 24,0 29,6 53,0 66,3 81,7 103,1 128,9 161,0 190,3 2,5 3,6 4,2 4,9 5,6 5,9 7,4 8,0 10,2 11,8 14,7 18,9 21,6 24,5 8,1 12,9 15,8 19,5 24,0 29,3 36,7 45,1 57,4 70,9 88,8 113,8 140,2 173,1 30,9 250,4 6,1 9,6 11,9 14,7 18,3 22,9 28,7 35,7 60,8 74,1 91,4 115,4 142,0 175,2 207,5 Compensazione dell’energia reattiva assorbita da un motore La compensazione individuale viene utilizzata per potenze elevate rispetto alla potenza totale dell’installazione. Come regola generale, si può prevedere un condensatore di potenza di poco inferiore alla potenza reattiva assorbita nel funzionamento a vuoto del motore. La tabella a lato fornisce, a titolo indicativo, i valori della potenza delle batterie di condensatori da installare in funzione della potenza dei motori. potenza reattiva da installare [kvar] motore trifase: 230/400 V potenza nominale [kW] [CV] 22 30 30 40 37 50 45 60 55 75 75 100 90 125 110 150 132 180 160 218 200 274 250 340 280 380 355 482 400 544 450 610 426 velocità di rotazione [g/min] 3000 1500 6 8 7,5 10 9 11 11 13 13 17 17 22 20 25 24 29 31 36 35 41 43 47 52 57 57 63 67 76 78 82 87 93 1000 9 11 12,5 14 18 25 27 33 38 44 53 63 70 86 97 107 750 10 12,5 16 17 21 28 30 37 43 52 61 71 79 98 106 117 Il problema delle armoniche L’impiego dei componenti elettrici con dispositivi elettronici (motori a velocità variabile, raddrizzatori statici, inverters) provoca la circolazione di armoniche nella rete elettrica. I condensatori sono estremamente sensibili a questo fenomeno in quanto la loro impedenza decresce proporzionalmente all’ordine delle armoniche presenti. Se la frequenza di risonanza dell’insieme condensatore-rete è prossima alle frequenze delle armoniche presenti in rete, tali armoniche verranno amplificate e si potranno verificare sovratensioni. La corrente risultante provocherà il riscaldamento del condensatore, dei cavi di alimentazione e lo scatto intempestivo della protezione termica dell’interruttore. Rimedi contro gli effetti delle armoniche La presenza di armoniche ha come effetto un aumento della corrente assorbita dal condensatore. Il valore della corrente può di conseguenza risultare maggiorato del 30 %. Inoltre, in considerazione delle tolleranze sui dati nominali dei condensatori è opportuna un’ulteriore maggiorazione del 15 % che porta ad un dimensionamento dei componenti in serie al condensatore pari a 1,5 volte la corrente nominale del condensatore. Per ovviare alle sovratensioni in conseguenza delle armoniche si possono utilizzare: cc condensatori sovradimensionati in tensione, ad esempio 440 V per reti a 400 V (+10%); cc filtri antiarmoniche che devono essere opportunamente calcolati in funzione dello spettro di armoniche presenti nella rete. 427 Protezione degli apparecchi utilizzatori Compensazione dell’energia reattiva Scelta delle protezioni Sezione dei cavi di alimentazione è consigliabile maggiorare la corrente assorbita dal condensatore: cc del 30% per tener conto delle componenti armoniche; cc del 15% per tener conto della tolleranza sul valore nominale di capacità del condensatore. Di conseguenza i cavi di alimentazione devono essere dimensionati per portare una corrente pari a: IB = 1,3 . 1,15 . Ic z 1,5 . Ic dove: IB è la massima corrente assorbita dal condensatore; Ic è la corrente assorbita dal condensatore alimentato alla tensione dell’impianto (Un): U 2 Qnc . Unc Qc Ic = = e . Un e . Un (vedere pag. 423 per il significato dei simboli). ) ) Apparecchio di protezione e comando La corrente nominale e la soglia magnetica dell’interruttore automatico devono essere scelte in modo tale da: cc evitare scatti intempestivi della protezione termica: In (o Ir) ≥ 1,5 . Ic; cc permettere la messa in tensione del condensatore. L'inserzione di un condensatore equivale a stabilire un cortocircuito per un periodo pari al tempo di carica. La corrente di inserzione dipende dal tipo di condensatore, singolo o in batteria automatica, dalla capacità del singolo elemento e dalla induttanza a monte del condensatore (rete). In conseguenza a quanto detto, l'interruttore automatico deve avere una soglia di intervento istantaneo elevata. Per limitare la corrente di inserzione si consiglia l'installazione di induttanze di limitazione. interruttori automatici per batterie di condensatori trifasi di media e grande potenza rete 230 V rete 400 V corrente potenza interruttore automatico (1) potenza interruttore automatico (1) In o Ir min batteria batteria [A] [kvar] [kvar] 5 C60H/C60L/NG125L D20 20 10 C60H/C60L/NG125L D20 10 C60H/C60L/NG125L D40 40 20 C60H/C60L/NG125L D40 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM40D o Micrologic 2.2 40A 35 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM40D o Micrologic 2.2 40A 15 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM63D o Micrologic 2.2 100A 54 30 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM63D o Micrologic 2.2 100A 20 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM80D o Micrologic 2.2 100A 72 40 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM80D o Micrologic 2.2 100A 25 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM100D o Micrologic 2.2 100A 90 50 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM125D o Micrologic 2.2 160A 30 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM125D o Micrologic 2.2 160A 108 60 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM125D o Micrologic 2.2 160A 40 NSX160E/B/F/N/H/S/L TM160D o Micrologic 2.2 160A 144 80 NSX250B/F/N/H/S/L TM200D o Micrologic 2.2 250A 50 NSX250B/F/N/H/S/L TM200D o Micrologic 2.2 250A 180 100 NSX250B/F/N/H/S/L TM200D o Micrologic 2.2 250A 60 NSX250B/F/N/H/S/L TM250D o Micrologic 2.2 250A 215 120 NSX250B/F/N/H/S/L TM250D o Micrologic 2.2 250A 70 NSX400F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 255 140 NSX400F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 90 NSX400F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 325 180 NSX400F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 100 NSX400F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 360 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 120 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 430 200 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NS630bN/H/L Micrologic 2.0 430 150 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 540 240 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NS630bN/H/L Micrologic 2.0 540 NS630bN/H/L Micrologic 2.0 180 NS800N/H/L Micrologic 2.0 648 250 NSX630F/N/H/S/L Micrologic 5.3/6.3 NT08H1, NW08N1/H1 Micrologic 2.0 648 NS630bN/H/L Micrologic 2.0 210 NS800N/H/L Micrologic 2.0 755 300 NS630bN/H/L Micrologic 2.0 NS1000N/H/L Micrologic 2.0 755 NS800N/H/L Micrologic 2.0 NT08H1, NW08N1/H1 Micrologic 2.0 755 NT08H1, NW08N1/H1 Micrologic 2.0 245 NS1000N/H/L Micrologic 2.0 880 360 NS800N/H/L Micrologic 2.0 NS1250N/H/L Micrologic 2.0 880 NS1000N/H/L Micrologic 2.0 NT10H1, NW10N1/H1 Micrologic 2.0 880 NT08H1, NW08N1/H1 Micrologic 2.0 (1) Il potere di interruzione viene scelto in funzione della corrente di cortocircuito massima nel punto in cui viene installato l’interruttore. 428 corrente In o Ir min [A] 20 40 40 63 80 100 125 160 200 248 290 370 370 410 495 495 516 516 620 620 620 744 744 744