pennellate di
vita
NURY IYEM
In classe è arrivato un CD
musicale, dono di uno dei partner
del Comenius...
Chi l’ha inviato???!!!
Non si sa…
Così lo ascoltiamo e…
…Ci muoviamo a ritmo di musica
Creiamo disegni, ‘’ispirati’’ dai suoni…
TRADUCIAMO IN PAROLE LE
EMOZIONI E LE SENSAZIONI
PROVATE DURANTE L’ASCOLTO…
In seguito, riflettiamo sulle
emozioni provate e, attraverso un
acceso dibattito e confrontando le
nostre opinioni, riusciamo a
scoprire che il CD arriva dalla
Turchia e che rappresenta il mezzo
per aprirci le porte di un nuovo
mondo…
…il mondo di NURY IYEM.
Per conoscere meglio i luoghi in cui visse l’autore,
‘’facciamo un giro’’ in Turchia…
La Repubblica di Turchia è uno stato il cui territorio comprende l'estrema parte orientale della
Tracia, in Europa, e la penisola dell'Anatolia, la parte più occidentale del continente asiatico.
E’ bagnata dal Mar Mediterraneo, dal Mar Egeo, dal Mar di Marmara e a nord dal Mar Nero e
confina a nord-ovest con la Grecia e la Bulgaria, a nord-est con la Georgia, ad est con l'Armenia,
l'Azerbaigian e l'Iran, a sud-est con l'Iraq e a sud con la Siria.
Si estende su una superficie di 783.562 km², ha 74.724.269 abitanti ,professanti per lo più la
religione musulmana; sono presenti piccole minoranze cristiane ed ebraiche.
La capitale è Ankara, una delle tre grandi città turche insieme a Smirne e İstanbul; quest'ultima è
la più grande metropoli del paese, nonché il maggior centro industriale e commerciale.
La lingua ufficiale è il turco, ma sono presenti numerosissime minoranze linguistiche.
La moneta ufficiale è la lira turca.
Le coste del paese sono coperte da foreste dense, soprattutto nella parte orientale della costa del
Mar Nero.
I fiumi più importanti sono il Tigri e l'Eufrate,,
Il territorio si suddivide in tre diverse zone climatiche: La costa della Turchia che si affaccia sul Mar
Mediterraneo e il Mar Egeo ha un clima mediterraneo, con estati calde e secche e inverni freddi e
umidi. La costa della Turchia che si affaccia sul Mar Nero ha un clima oceanico, con estati calde e
umide e inverni freddi e umidi. Al suo interno il clima è di tipo continentale con estati calde e
secche e inverni freddi e nevosi; le precipitazioni sono rare.
…e ‘’viaggiamo’’ indietro
nel tempo per
incontrare i suoi
antenati…
‘’Gli Ittiti’’.
Questo è il risultato del nostro… ‘’viaggio’’
Attraverso un power point informativo, arrivato insieme al cd,
apprendiamo altre notizie sull’autore e sulle sue opere…
Nel 1941 fondò il “Yeniler Grubu” con alcuni amici
che condividevano la stessa concezione di arte
socialista- realista…
Uno dei più
grandi
esponenti della
pittura turca
La sorella, di cui
gli occhi sono il
soggetto delle
sue pitture, morì
nel 1932
Nato ad istanbul nel 1915, da
bambino il pittore cominciò a
dipingere sui muri con il
carboncino. Per via del lavoro del
padre, agente sanitario, il pittore
trascorse la sua infanzia in diverse
città dell’Anatolia
Dal 1955 fino al 1965, il suo realismo sociale si evolve in arte astratta.
Il colore, risulta il
vero protagonista
di questo periodo.
Non è importante la forma, ovvero ‘’come‘’ si
dipinge, ma il soggetto, e cioè ‘’cosa‘’ si dipinge.
Questa trasformazione
segna
l’orientamento,
verso un mondo chiuso in se stesso.
Usa i colori
pastello e le
tonalità terrose.
Volti timidi, graziosi, modesti e tristi
rappresentano l’immagine della
sorella morta.
Nelle pitture del periodo del
figurativo, l’artista ritrae il
viso di alcune donne.
Grazie a un lungo
lavoro di ricerca e
ad un paziente
‘’assemblaggio’’,
ricostruiamo la
biografia di
NURY IYEM.
LA VITA NELL’ARTE”
Nuri Iyem è nato a Istanbul, in Turchia nel 1915. Sin da bambino ha mostrato grande
passione per il disegno, infatti dipingeva sui muri con il carboncino.
Nel 1918, insieme a sua madre e alla sorella maggiore, si è trasferito a Cizre, per
seguire il padre che, agente sanitario, si spostava continuamente per motivi di
lavoro; la famiglia visse così in diverse città dell’Anatolia.
Ancora piccolo, si ammalò di malaria tropicale e la sorella, più che la madre, si prese
cura di lui. Ad ognı risveglio, il piccolo Nuri, trovava il viso rassicurante e tenero
della sorella a sorvegliarlo e rincuorarlo...
Ma purtroppo l’amata sorella morì di lì a poco e Nuri provò un dolore
fortissimo
e un’immensa tristezza, al punto che gli occhi e il volto della sorella, divennero,
anni dopo, il soggetto delle sue pitture.
Frequentò le scuole medie e il liceo ad Istanbul e nel 1933, dopo che i suoi disegni
vennero visti e apprezzati da importanti maestri, iniziò a studiare all’ Accademia di
belle arti. Fu il primo della classe e si laureò nel 1937. Nel 1940 rientrò in
Accademia per studiare nel dipartimento di pittura avanzato diretto da Leopold Levy.
PRIMO PERIODO: IL REALISMO NELL’ARTE SOCIALE
Diventato ormai uomo e pittore, nel 1941 fondò il gruppo “Yeniler Grubu” insieme ad
altri pittori. Il Gruppo proponeva un nuovo modo d’intendere l’arte, ovvero
“rappresentazione del realismo sociale”. Nuri nel suo primo momento artistico, iniziò a
produrre opere socialiste-realiste e attraverso la pittura figurativa raccontò il suo
tempo con grande precisione. La lotta contro ogni autorità che tende verso
l'oppressione, la voglia a tutti i costi di sollevarsi dalla condizione di “oppresso”,
hanno costituito la spina dorsale della sua arte in cui, il malessere economico e
sociale del popolo turco furono protagonisti. Integrò la sua stessa vita con l’arte e
ricercò un'immagine “pura”, per questo si parlò di “Realismo puro”.
SECONDO PERIODO: L’ASTRATTISMO
Dal 1955 fino al 1965, il suo realismo sociale si è evoluto in arte astratta. Questa
trasformazione, che fu oggetto di accesi dibattiti tra gli storici dell'arte, segnò
l’allontanamento dell’artista dalla scena politica del tempo e il suo orientamento, invece,
verso un mondo chiuso in se stesso. Secondo İyem, ciò che è importante nella pittura è
l'esistenza di un contenuto che dia vita all’opera; non è importante la forma, ovvero
come si dipinge, ma il soggetto, e cioè cosa si dipinge. I dipinti astrattı nascono
dall’unione tra forme geometriche e colore, che risulta il vero protagonista di questo
periodo. Nei dipinti monocromatici İyem, giunge alla forma più estrema di astrazione. In
un dipinto di İyem interamente nero, si possono scorgere tracce di un buio profondo e
il concetto di perdita della persona.
TERZO PERIODO: L’ARTE FIGURATIVA
Nel 1960 Nuri İyem tornò ancora una volta all’arte figurativa, dipingendo la vita semplice dei villaggi e ritratti di
donne, che sono diventate il simbolo della sua arte. I volti di queste donne, che il critico d’arte Tanpınar descrive
“perfette come sculture, eleganti come chiaro di luna e forti come antichi affreschi ", erano il prodotto di un periodo
in cui, in Turchia, la migrazione dalle zone rurali verso le città stava accelerando e in cui si iniziava a parlare dei
diritti sociali delle donne.
Riservati, timidi, malinconici, belli, questi volti rappresentano la sintesi dell’ arte di İyem, sono simboli che
trascendono il tempo e ricordano l'immagine del volto di sua sorella mortaDello stesso periodo sono i dipinti della
«migrazione», in cui l'artista si avvicinò alla realtà dell’Anatolia e che rappresentano le contadine che sbarcano il
lunario lavorando la terra. Questi ritratti costituiscono le opere di eccellenza di İyem per cui non fu importante
rappresentare una somiglianza, ma ciò che stava nascosto in un volto.
CONCLUSIONI
Tutto ciò sta a dimostrare che la carriera artistica di Nuri İyem, che ha attraversato quasi settant'anni, è stata
costruita su una serie di temi diversi, che al tempo stesso rappresentano i mille modi di rappresentare la sua visione
del mondo. Come egli stesso ha detto, non è importante la forma, ma è il contenuto che dà senso all’opera d’arte.
Come tutti gli artisti che credono che l'arte sia una forma pura di comunicazione, İyem ha cercato di rivelare ciò che
era nel suo cuore nel modo più puro possibile e, quindi, di conferire significato ad ogni aspetto del mondo e del
tempo in cui ha vissuto.
L’ artista morì nel 2005.
Successivamente,
facciamo un gioco di
ruolo, e
‘’diventiamo’’…
NURY IYEM
… trasformando così la biografia in
‘’autobiografia’’
…Tutto ciò lavorando in piccoli gruppi.
‘’Il mIo nome è nury Iyem’’
Il mio nome è Nuri Iyem
La mia vita nell’arte
Ciao, mi chiamo Nury Iyem, sono nato a Istanbul, nella costa nord occidentale della
Turchia nel 1913. Fin da bambino ho avuto una grande passione per l’arte, pensate,
disegnavo con il carboncino sui muri! Nel 1918, mi trasferii a Cizre per seguire mio
padre che era un agente sanitario e con la mia famiglia ho vissuto in molte città
dell’Anatolia. Lì mi ammalai di una grave malattia, la malaria tropicale e mia
sorella, affettuosissima, si prese cura di me. Tutte le volte che aprivo gli occhi, il suo
viso e i suoi abbracci morbidi, mi facevano stare bene e dopo qualche tempo guarii.
Anni dopo però una disgrazia! Mia sorella morì ed io provai un dolore fortissimo, al
punto che il suo volto diventò, in seguito, il soggetto dei miei dipinti più famosi.
Ho frequentato le scuole medie e il liceo a Istanbul; nel 1932 i miei disegni sono stati
visti e apprezzati da maestri pittori, così ho iniziato a studiare all’ACCADEMIA
DELLE BELLE ARTI! Mi sono laureato presto e , che soddisfazione, sono stato il
migliore della mia classe! Nel 1940 ho seguito, sempre in Accademia, un corso
avanzato di pittura, e il mio maestro fu, niente meno che… Leopold Levy!
Primo periodo: Il realismo nell’arte sociale
Nel 1942 fondai, con altri miei amici pittori, un gruppo chiamato
“Yeniler Grubu” e iniziammo a raccontare, attraverso l’arte, il
malessere del nostro popolo : la lotta contro l’oppressione ,il
desiderio di libertà… Si parlò così di realismo sociale.
Secondo periodo: l’arte astratta.
Dal 1955 al 1965 mi sono allontanato dal Realismo sociale, dedicandomi
all’arte astratta, cosa che i critici non hanno apprezzato…
I miei quadri di questo periodo sono più intimi e il protagonista di essi è il
colore! Ho realizzato pitture con un solo colore, ma lì sono presenti mille
emozioni e sentimenti… non è la forma che dà significato a un quadro…
Per me non è importante come si dipinge, ma COSA si dipinge!!!
Terzo periodo: l’arte figurativa
Nel 1960 mi avvicinai all’arte figurativa, rappresentando la vita dei villaggi, le
contadine che sbarcavano il lunario lavorando la terra, le grandi migrazioni
dalle campagne alle città.
E poi ritratti: i volti delle donne dell’Anatolia. Visi timidi, malinconici,
sguardi profondi, che sono la sintesi della mia arte ed in ciascuno di essi
compare il volto della mia amata sorella che ormai da tempo non c’è più.
Insomma, la mia carriera è durata davvero tanto, e ho sempre raccontato il
mondo per come l’ho visto e interpretato…
Ho comunicato con la pittura la mia vita, le mie emozioni, i miei sentimenti,
badando sempre ai contenuti e utilizzando forme diverse… questo è per me il
senso dell’arte!
Adesso esco di scena … Non dimenticatemi!
Nury
Questo è stato il
nostro percorso…
Ricco e
interessante…
Adesso buon lavoro a voi
e a prestissimo!!!