Plauto e l’arte di ridere Immagini di ieri e di oggi Un giudizio critico I ►Di Plauto mi attrae la comicità elementare, la macchina scenica fatta di doppi sensi, gli stereotipi semplici, le situazioni che si ripetono, la familiarità con la nostra società. (Francesco Guccini, 2007) Un giudizio critico II Plauto è il gigante che torreggia ai primordi della letteratura latina in una posizione di isolamento, di distacco da tutta quella che sarà la tradizione più tipica della civiltà spirituale e letteraria espressa dalla lingua latina… Ci appare come un prodotto abnorme della civiltà latina, come il frutto più sugoso e più caratteristico… la voce più autentica della latinità del suo tempo” (Ettore Paratore, 1961). Un giudizio sul “Miles gloriosus” Millantatore, fanfarone, credulo e vanesio, il soldato Pirgopolinice è convinto che tutte le donne debbano cadere ai suoi piedi. Tiene in casa con sè la giovane Filocomasia che ha rapito, ma quando gli fanno credere che la moglie del vicino, in realtà una scaltra cortigiana, è follemente innamorata di lui, congeda la fanciulla in quattro e quattr'otto. In realtà non si tratta che di una beffa ordita ai suoi danni dall'astuto servo Palestrione, d'accordo col suo giovane padrone Pleusicle, che si vuole riportare ad Atene l'amante Filocomasia. Si conclude così con uno scacco clamoroso, una delle piu divertenti e fortunate commedie di Plauto, la cui fama si è tramandata nei secoli, non meno della imponente figura del protagonista, capostipite di celebri personaggi della storia del teatro: basti pensare a capitan Fracassa della Commedia dell'Arte. Alla fortuna della commedia ha concorso sicuramente la beffarda mobilità della trama, costruita da Plauto con abilissimo senso scenico. "...Se la commedia di Plauto è una farsa accesa e piacevole, la figura del suo protagonista è di una comicità cosi sfrenata e sgorbiata, da andare oltre la più incredibile caricatura... " (Silvio D'Amico*, Storia delTeatro Drammatico). * Critico del teatro e fondatore dell' Accademia di Arte Drammatica (1887-1955) (sito ufficiale) (biografia online a cura del fondo EdS) Profilo biografico ► Originario di Sàrsina ► Una biografia con pochi dati certi. Perché… ► Da attore ad autore ► La “macina” ► Un epitafio celebre ► Uno scrittore di successo Uno scrittore di successo ► Plauto raggiunse in vita uno straordinario successo e un successo duraturo, fino all’età di Cicerone (che infatti ci dà indicazioni molto importanti per ricostruire la sua biografia) ► Una momentanea pausa durante il classicismo augusteo con una ripresa dal II sec. d.C. per gusti arcaizzanti ► Un silenzio lungo, perché escluso dagli autori letti per oggettive difficoltà linguistiche, per remore morali (cfr. Medioevo), fino alla riscoperta in età umanistica e alla ripresa in autori fondamentali per la commedia europea moderna: ARIOSTO – MOLIERE – GOLDONI Da attore a autore ► Forse, ATTORE DI ATELLANE da cui il nomen Maccius, = “Lo sciocco bastonato” e il cognomen Plautus, = “dalle orecchie lunghe o dai piedi piatti” I dati certi e la tradizione I pochi dati certi sono: luogo e data di nascita tempi dell’attività letteraria anno della morte Una biografia del I sec. d.C (di VARRONE) riporta altri dati, che vengono accolti con riserva, perché troppo vicini a temi e personaggi delle sue commedie. data di nascita Un piccolo conto per collocare la data di nascita fra il 251 o il 255 a.C. Quam gaudebat Bello suo Punico Naevius, quam Truculento Plautus, quam Pseudolo. (Cicero, De senec. 50) Dello “Pseudolos” abbiamo una didascalia che registra la data di rappresentazione nel 191. SENEX (=60anni)+191= 251 o qualche anno prima. anno della morte E’ Cicerone a dirci che Nam Plautus P. Claudio L. Porcio … consulibus mortuus est, Catone Censore. (Brutus, 60) Sappiamo con certezza che nel 184 a.c. Catone era censore. LE MASCHERE A sinistra, la maschera comica (di sileno o di uno schiavo). Particolare di un mosaico romano del II sec. d.C. Oggi ai Musei Capitoli, Roma I titoli delle COMMEDIE, ovvero un programma di lavoro Alla sua morte, entrarono in circolazione tutta una serie di commedie a suo nome, molte delle quali rivelatesi in seguito dei falsi. Nel I sec. a.C., ne circolavano addirittura 130 titoli. Un erudito dell’epoca, Marco Terenzio Varrone, le studiò ("De comoedis Plautinis") e le suddivise in tre gruppi: - 21 certamente plautine (dette appunto "Fabulae Varronianae"); - 19 di attribuzione incerta - tutte le altre considerate spurie. Le commedie autentiche L’autorità di Varrone fu tale che si continuarono a ricopiare solo le 21 autentiche. Tuttavia, da varie testimonianze degli antichi, si è indotti a pensare che esistessero altre commedie sicuramente plautine, e oggi perdute: quali "Commorientes", "Colax", "Gemini lenones", "Condalium", "Anus", "Agroecus", "Faerenatrix", "Acharistio", "Parasitus piger", "Artemo", "Frivolaria", "Sitellitergus", "Astraba". Un epitafio celebre “dopo che è morto Plauto, la Commedia piange, la Scena è rimasta deserta, e poi il Riso, la Burla e lo Scherzo e i ritmi innumerevoli tutti insieme sono scoppiati a piangere”. I cardini della comicità plautina sono infatti l’Italum acetum (“arguzia italica”, ovvero l’apparenza è volgare, ma c’è eticità anche nello scherzo: si ride dei vizi ma non delle virtù) e i numeri innumeri (“ritmi innumerovoli”, ovvero l’estro musicale* e poetico). Estro musicale… Nelle scene gli attori o sono impegnati in dialoghi o in monologhi (metro: senario giambico) Nelle scene più intense o coi dialoghi più accesi, l’attore cantava accompagnato dalla musica del flauto (metro: settenario, ottonario…). Queste parti sono dette CANTICA. E’ proprio la complessa elaborazione metrica delle parti più patetiche della commedia (accompagnate da musica per flauto e cantate probabilmente da persone diverse dagli attori) a costituire uno dei CONTRIBUTI PIU’ ORIGINALI offerti da Plauto alla palliata latina. PERSONAE I personaggi dell’Aulularia LAR FAMILIARIS PROLOGVS EVCLIO SENEX STAPHYLA ANVS EVNOMIA MATRONA MEGADORVS SENEX PYTHODICVS SERVUS CONGRIO COCUS ANTHRAX COCUS STROBILVS SERVVS LYCONIDES ADVLESCENS PHAEDRIA PVELLA TIBICINAE Il “servus callidus” Scena di commedia, I sec. d.C. L’opera rappresentata può essere la Phasma di Filemone (IV sec. a. C. in lingua greca) oppure la Mostellaria di Plauto Casa dei quadretti teatrali, POMPEI Il servo (II) il servus callidus, autore della beffa: rientrano ln questo gruppo Pseudolo (Pseudolus), sicuramente il più riuscito, Palestrione (Miles gloriosus), Crisalo (Bacchides), Tranione (Mostellaria), Milfione (Poenulus), Libano e Leonida (Asinaria), Epidico (Epidicus); ► l) ► 2) il "servo buono" che nella maggior parte dei casi è alleato del senex (Messenione nei Menaechmi, Olimpione nella Casina, Tracalione nella Rudens). Il servo (I) Il servo è una figura centrale per le funzioni che assume all’interno della commedia: ordendo la beffa egli crea una sorta di "commedia nella commedia" e ne governa la dinamica, assommando inoltre in sé i tratti principali della comicita plautina. Non si deve però ritenere che in Plauto esista solo il tipo del servus callidus, lo schiavo ricco d’ingegno abile nell’ordire la beffa a vantaggio del padroncino innamorato contro il senex rigido e brontolone che ne ostacola gli amori. Infatti, in rapporto alle loro caratteristiche e alla loro funzione scenica, gli schiavi in Plauto si possono raggruppare in due categorie principali: Dalla “Mostellaria” Al teatro di Ostia Antica è di scena Plauto con la "Mostellaria" ► Un servo allontana con una scusa l'anziano padrone dalla sua casa, per proteggere il figlio di questi. Tra i personaggi popolari e colorati, maschere viventi capaci di valicare i tempi, spicca sicuramente l’emblematico personaggio di Tranio, il servo astuto, inventore di mille trovate esilaranti che, con le sue furbesche invenzioni, provoca una sequenza di situazioni comiche che si dipana in avvincenti intrecci drammaturgici. Gli fanno da contrappunto le intramontabili “maschere” del giovane innamorato e del senex (il vecchio), in un gioco di equivoci, doppi sensi, ripetizioni e rovesciamenti. Ed è proprio il “rovesciamento” alla base del teatro di Plauto: giovani e servi, rispettivamente sottomessi alla potestà dei padri e dei padroni nella vita sociale, sulla scena prendono il sopravvento, ribaltando ruoli e rompendo schemi. 13 luglio 08 – Ostia “Teatro romano” ► Venerdì 13 Luglio il Festival Internazionale Cosmophonies al Teatro Romano di Ostia Antica vedrà in scena un capolavoro della commedia classica: “Mostellaria” di T. Maccio Plauto con l’adattamento e la regia di Vincenzo Zingaro. Dopo lo straordinario successo ottenuto con le rappresentazioni de “Le Nuvole” e “La Pace” di Aristofane, de “Il Soldato Spaccone” e “Rudens” di Plauto , la Compagnia Castalia ripropone una delle commedie più divertenti del commediografo latino, in cui è possibile riscontrare tutti gli elementi che hanno determinato la fortuna di questo autore nei secoli. L’allestimento di Vincenzo Zingaro offre allo spettatore l’occasione di immergersi nel divertente e meraviglioso “gioco” della Commedia Classica Antica, permettendogli di assaporare gli echi di tutta la tradizione teatrale italica. Lo spettacolo, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e inserito dal Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo dell’Università di Roma “La Sapienza” nell’ambito del progetto internazionale “Il Teatro Classico Oggi”, coniuga cultura e divertimento ed è adatto a un pubblico di qualsiasi età. Dalla “Mostellaria” ► Personaggi e interpreti I NOMI PARLANTI SULLA SCENA OGGI: “MILES GLORIOSUS” - prima nazionale 2 agosto 06 a Sarsina ► TRAFORELLO, servo di Sceccarione ► ZUCCALVENTO, giovane figlio di Sceccarione ► SQUAGLINA, amante di Zuccalvento ► QUARQUOIA, serva di Squaglina ► COZZODAPOLLO, amico di Zuccalvento ► SQUILLINA, amante di Cozzodapollo ► SCECCARIONE, vecchio, padre di Zuccalvento ► CACAGHIANDE, vecchio ► ZOLFANELLA, amica di Cozzodapollo ► SCOCCIARINA, amica di Cozzodapollo (PLAUTUS FESTIVAL 2006) NOMI PARLANTI Ovvero nomi dal cui significato si ricava qualche aspetto connesso con l’identità o la funzione del personaggio stesso. Esempi: EUCLIONE, Ben chiuso.. Pugno chiuso.. STAFFILA, La bastonabile… Due i livelli di comprensione: quello dello spettatore colto (che coglie la congruenza fra nome e identità / funzione) e quello del grosso pubblico (che coglie il fascino di un mome esotico, à la page). Tante possibilità per attualizzare… ► Oppure per “modernizzare”, ecco l’espediente scenico delle parlate regionali: ► Napoletano per Euclione ► Pugliese per Liconide ► Oppure una Fedria, bella e discinta sulla scena, proprio lei che nell’originale di Plauto non compare mai sulla scena. http://www.casertamusica.com/rubriche/teatro/2003/030822_aulularia.htm Aulularia I Eunomia e Megadoro Nomi parlanti… grazie al greco e alla vis comica. Aulularia II Il ritrovamento dell’ “aula”, ovvero della “ampolla” Attori plautini I Scene dall’ “Aulularia” Le scene precedenti: storia di uomini e donne…”impegnati” ► La Compagnia Stabile del Teatro di S. Maria Assunta "i cerini" nasce nell’ottobre del 2004 sotto la guida e la regia di Elisabetta Coli. ► Lo scopo è quello di formare un gruppo affiatato, come un’orchestra, al fine di riuscire si, a mettere in scena degli spettacoli, ma a metterli in scena dopo aver appreso regole e tecniche necessarie alla buona comunicazione e alle capacità espressive; spettacoli dunque che siano in grado di comunicare un messaggio. ► No quindi al palcoscenico come podio per mettere in mostra l’individuo, no alla “sfilata” delle persone, ma palcoscenico per dare vita a personaggi che esprimono sentimenti e stati d’animo, che fanno riscoprire un testo scritto attraverso vibrazioni proprie di commozione o di rabbia, d’amore o sofferenza: questa la meta. “ … E’ uno scopo nobile, l’unico scopo vero della letteratura…” Attori plautini II La fortuna delle opere plautine I codici antichi Incipit dell'Amphitruo di Plauto, miniatura da Plauto, Commedie, ms. Plut. 36.41, f.1, Biblioteca Medicea Laurenziana, Firenze I codici antichi Incipit dell'Amphitruo di Plauto, miniatura da Plauto, Commedie, ms. Vitr. 22-5, f.1, Biblioteca Nacional, Madrid I codici antichi Incipit dell'Amphitruo di Plauto, miniatura da Plauto, Commedie, ms. Ottob. Lat. 2005, f.1, Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano Incipit dell'Amphitruo di Plauto, miniatura da Plauto, Commedie, ms. Lat. 16234, f.2, Bibliothèque Nationale de France, Parigi I codici antichi Pagina miniata da Plauto, Commedie, ms. Vat. Lat. 3870, f.1v., Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano I codici ritrovati da Angelo Mai Angelo Mai è famoso per aver scoperto, nel dicembre del 1819, una delle più importanti opere politiche di Marco Tullio Cicerone: il De Re Pubblica. La scoperta avvenne in un palinsesto vaticano che riportava un'edizione dei Commenti ai Salmi di Sant'Agostino (opera del VII sec.). Mai si aiutò con dei reagenti chimici che gli permisero di portare alla luce ampie parti dell'opera ciceroniana (I-V libro). Giacomo Leopardi gli volle dedicare un'ode AD ANGELO MAI QUAND'EBBE TROVATO I LIBRI DI CICERONE "DELLA REPUBBLICA" nel Gennaio del 1820. A seguito di questa scoperta e grazie al suo impegno filologico fu nominato cardinale. Parte di quest'ode è stata recentemente incisa su pietra nella piazza principale di Schilpario, suo paese nativo. La biblioteca civica di Bergamo ne porta il nome. Il modello greco ► Epidauro, Teatro greco Il teatro romano Rilievo con scena di commedia. II sec. a.C. Napoli, Museo Archeologico Nazionale Il teatro di Pompeo Il teatro di Pompeo I ► Si tratta di un’enorme struttura, il primo teatro permanente di Roma, comprendeva, oltre alla macchina teatrale in se stessa, un vasto complesso di piacere con giardini, portici e gallerie d’arte. Inoltre esso includeva un palazzo destinato anche alle riunioni del senato e fu proprio qui che Cesare venne assassinato nel 44 a.C. La morte di Cesare Il momento più drammatico della congiura contro Cesare, quando il console cade trafitto ai piedi della statua di Pompeo, è rappresentato, secondo i principi della pittura neoclassica., in questa grande tela dipinta da Vincenzo Camuccini nel 1798. La morte di Giulio Cesare è oggi conservato a Napoli, presso il Museo Nazionale di Capodimonte. Il teatro di Pompeo II ► Dopo il triplice trionfo, Pompeo decise di donare alla città il suo primo teatro permanente. ►I lavori furono cominciati nel 61 a. C. su un terreno appartenente forse a Pompeo, nel Campo Marzio, e si conclusero cinque anni dopo. ► La via percorsa dalle processioni dei generali in trionfo andava dal Campo Marzio fino al Tempio di Giove Capitolino, attraversando tutta la città. Il teatro di Pompeo II ► Nulla si sono conservati dei portici, che sappiamo erano ornati di statue; meglio conservato è invece il teatro, la cui curva interna è ripresa nel prospetto delle case di via Grotta Pinta. ► Oggi sono visibili solo pochi resti della grande esedra rettangolare, che si apriva di fronte al teatro ed era utilizzata per le riunioni del Senato. ► La cavea aveva un diametro di 150 m e poteva contenere fino a 18000 spettatori. Il teatro di Pompeo - oggi ► Via di Grotta Pinta Il teatro di Pompeo III ► Ricostruzione digitale dell'orchestra e del palcoscenico nel Teatro di Pompeo. Il teatro di Pompeo IV Per continuare la ricostruzione digitale: Il progetto Pompey: la ricerca digitale e la ricostruzione virtuale del primo teatro di Roma di Silvia Bendinelli I continuatori di Plauto ► Terenzio Terenzio ► Pagina miniata con personaggi da Terenzio, Commedie, ms. Vat. Lat. 3868, f.10v., Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano Terenzio II ► Frontespizio dell'Andria, da Terenzio, Commedie, ms. Vat. Lat. 3305, f.8v, Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano Terenzio III Codice Ambrosiano H 75 inf. Terenzio, Commedie Francia settentrionale (Reims) Sec. IX-X (anno 900 ca.) Membr., mm 280 x 220, ff. I + 126 + I. ► Codice Ambrosiano H 75 inf. Terenzio, Commedie Francia settentrionale (Reims) Sec. IX-X (anno 900 ca.) Membr., mm 280 x 220, ff. I + 126 + I. Plautus Festival Plauto, oggi ► Plautus Festival è Plautus festival PLAUTUS FESTIVAL 2006 - XLVI edizione (Last updated July 10, 2006) ► Fotografie del Plautus Festival 2003 ► La manifestazione più importante di Sarsina è certamente il ciclo di spettacoli teatrali all'aperto che si svolge ogni anno tra il 15 luglio ed il 15 agosto. Gli spettacoli, organizzati per onorare Tito Maccio Plauto, il più grande commediografo latino nato a Sarsina (250 a.C.-184 a.C.) consistono nella rappresentazione, da parte dei più noti attori, di commedie di Plauto e di altri autori considerati "classici" del teatro (Shakespeare, Molière, Pirandello, ecc.). ► ► ► ► ► ► ► Direzione artistica di Beppe Arena. Programma Informazioni, prenotazioni e prezzi Altri eventi culturali oltre le recite Letture Plautine Sarsina di sera: prima dello spettacolo Autobus navetta Dov’è Sarsina Il Programma 2006 ► 15 Luglio MA NON E' UNA COSA SERIA IL MALATO IMMAGINARIO GASTONE di Ettore Petrolini CURCULIO di T.M. Plauto Regia di Beppe Arena - con Gigi & Andrea e gli attori del Laboratorio Teatrale prima nazionale 29 Luglio UN CURIOSO ACCIDENTE di Carlo Goldoni LA TEMPESTA di William Shakespeare TANGO METROPOLIS LA SCUOLA DELLE MOGLI PSEUDOLUS - Vizi e stravizi al foro da Tito Maccio Plauto Regia di Giancarlo Sammartano - con Armando Bandini14 Agosto lunedì ► 14 Agosto IFIGENIA IN AULIDE di Euripide