Università degli Studi di Padova Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Valutazione dell'impatto elettromagnetico di Navi da Crociera presso l'area del porto di Venezia La presente relazione riporta un’analisi relativa allo studio della valutazione dell'impatto elettromagnetico di navi da crociera presso l'area del porto di Venezia, svolta per conto e con la collaborazione dell’Autorità Portuale di Venezia durante il periodi Agosto Settembre 2013. Padova, 31/10/2013 1.Introduzione La popolazione ed i lavoratori possono essere esposti a campi elettromagnetici prodotti da una grande varietà di sorgenti che utilizzano l'energia elettrica a varie frequenze. Tali campi, variabili nel tempo, occupano la parte dello spettro elettromagnetico che si estende dai campi statici alle radiazioni infrarosse. In questa gamma di frequenze i fenomeni di ionizzazione nel mezzo interessato dai campi sono trascurabili e le radiazioni associate rientrano in quelle dette non-ionizzanti. Alle più basse frequenze, quando i campi sono caratterizzati da variazioni lente nel tempo, o, più in generale, quando l'esposizione ai campi elettromagnetici avviene a distanze dalla sorgente piccole rispetto alla lunghezza d'onda, i campi elettrici (E) e i campi magnetici (H) vengono in genere considerati separatamente. A frequenze più alte o, più in generale, a distanze elevate dalla sorgente rispetto alla lunghezza d'onda, i campi elettrici e i campi magnetici sono strettamente correlati tra di loro: dalla misura di uno di essi si può in genere risalire all'altro. Le sorgenti di campo elettromagnetico possono essere suddivise in sorgenti irradianti intenzionali e non intenzionali. I radiatori intenzionali sono quelli che hanno come scopo l'emissione di onde elettromagnetiche e hanno caratteristiche note in termini di emissione della potenza, polarizzazione, stabilità della frequenza ed emissioni di armoniche spurie. La forma d'onda può assumere andamenti diversi a seconda dello schema trasmissivo adottato. Casi semplici sono costituiti da segnali modulati in ampiezza (AM), in frequenza (FM) o in fase (PM), e di tecniche di codifica per sottoportanti come nel caso delle comunicazioni OFDM. Nei radar, invece, si impiegano tipicamente brevi pacchetti di impulsi a microonde della durata dell’ordine dei microsecondi. I radiatori non intenzionali sono gli apparati che emettono onde elettromagnetiche come effetto secondario (perdita di radiazione) rispetto allo scopo per cui sono progettati come i sistemi di riscaldamento ad induzione e/o a radiofrequenza, o ancora applicazioni per processi industriali, come le saldature o fusioni ad arco o a microonde. Le norme tecniche armonizzate relative all’introduzione di prodotti nel mercato impongono severe limitazioni sull’emissioni non intenzionali. Tuttavia si verificano casi con effetti locali di entità non trascurabile osservati soprattutto in ambito industriale a causa della natura di una lavorazione o di un impianto con elevate potenze in gioco. Per proteggere la popolazione dai possibili effetti nocivi dell'esposizione ai campi elettromagnetici prodotti da tutti i tipi di sorgente sono stati sviluppati in ambito nazionale e internazionale diversi tipi di linee-guida: esse sono generalmente basate sull'individuazione di valori da non superare per alcune grandezze di base, derivanti da valutazioni biologiche (grandezze interne al corpo, quali la densità di corrente o la temperatura corporea), cui corrispondono altre grandezze derivate esterne, misurabili, quali il campo elettrico e il campo magnetico. Obiettivo principale del presente studio è la misura dell’emissione elettromagnetica dei radar e dei dispositivi di bordo nave. Il campo di applicazione dei radar è molto vasto e le gamme di frequenza e di potenza variano in funzione del tipo di applicazione. Il segnale emesso può essere ad onda 1 continua (CW) o ad impulsi, della durata di microsecondi, con frequenze di ripetizione tipiche di 1000 Hz. I radar generalmente utilizzati per il supporto alla navigazione, montati a bordo di grandi e piccole imbarcazioni, coprono le cosiddette bande X ed S che complessivamente interessano uno spettro elettromagnetico piuttosto esteso (indicativamente da 3 GHz ad oltre 9 GHz). La potenza irradiata in un punto viene modulata in impulsi con un fattore di utilizzazione fino a 1/1000 ed è ulteriormente ridotta dalla rotazione dell'antenna, o altri metodi di collimazione del fascio di microonde uniti alla scansione dello spazio come ad esempio avviene nei radar a schiera in fase. 1.1 Misura di campo elettrico e magnetico La valutazione dell'intensità dei campi elettromagnetici ai quali può essere esposto un individuo viene effettuata in maniera indiretta, utilizzando misure ambientali delle seguenti grandezze che caratterizzano una radiazione elettromagnetica, ed in termini delle quali vengono espressi i livelli di riferimento: - intensità del campo elettrico E (espressa in V/m); intensità del campo magnetico H (espressa in A/m); densità di potenza S (espressa in W/m2). La scelta della misura di una o dell'altra delle tre grandezze sopra citate è determinata dalle caratteristiche della sorgente e dal punto in cui si effettuano le misure tenendo presente che l'esposizione umana dipende non solo dall'intensità dei campi elettromagnetici generati, ma anche dalla distanza dalla sorgente. Le misure di esposizione dei campi elettromagnetici vengono normalmente eseguite nel dominio della frequenza. Esse possono essere classificate in due categorie: 1) a banda larga: tali misure vengono eseguite con l'impiego di strumenti che, entro un certo intervallo di frequenza, hanno una sensibilità pressoché indipendente dalla frequenza stessa e forniscono il valore globale del campo elettrico o magnetico nell'intervallo considerato. 2) a banda stretta: misure, dette anche selettive, vengono eseguite con l'impiego di strumenti che hanno la possibilità di essere sintonizzati su una frequenza selezionata e che forniscono l'intensità del campo corrispondentemente alla stessa. 1.2 Valutazione dell’intensità di campo Le componenti del campo elettromagnetico possono essere misurate con l'uso di idonee antenne come piccoli dipoli elementari nel caso di campo elettrico o equivalentemente con sensori a spira nel caso di campo magnetico. Le sonde isotropiche per misure a larga banda contengono tre elementi sensibili (dipoli o spire) disposti nelle tre direzioni ortogonali dello spazio. Tali sonde misurano nel punto in esame la risultante dell’intensità di campo (elettrico o magnetico) espressa come radice quadrata della somma dei quadrati delle intensità di campo lungo le tre direzioni dello spazio (x, y, e z) senza considerare le 2 singole fasi delle stesse. In tal caso, pertanto, il campo elettrico E e magnetico H totale misurati sono dati dalle formule seguenti: √ √ Dove Ei (Hi) è il modulo del campo elettrico (magnetico) nella direzione i (i= x, y, z). Nella pratica inoltre, il campo elettromagnetico risultante in un qualsiasi punto di osservazione è la somma vettoriale di moltissimi contributi, provenienti da più sorgenti, operanti a diverse frequenze. La presenza di edifici, canali, manufatti civili e industriali rende ancora più complessa l’analisi, in quanto il segnale proveniente dalla sorgente primaria dà origine per diffusione a più segnali secondari. Con un’analisi semplificata, considerando i contributi provenienti da una stessa sorgente, questi arriveranno nel punto di misura con diversa polarizzazione e diversa fase avendo avuto un diverso percorso, pur avendo la stessa frequenza. Il valor medio del campo risultante è quindi la somma di più contributi tra loro incoerenti che si può approssimare con la radice quadrata dei moduli al quadrato dei singoli contributi. La variazione complessiva può tuttavia subire escursioni più ampie attorno al valor medio, dovute ai fenomeni istantanei di ricombinazione dei vettori di campo. 1.3 Contesto Normativo Organizzazioni governative nazionali e internazionali da tempo si occupano della protezione delle persone dall’esposizione a campi elettromagnetici. In Italia la Legge Quadro 36/01 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici disciplina la materia dei campi elettromagnetici e riguarda tutti gli impianti, i sistemi e le apparecchiature per usi civili e militari che possono produrre l’esposizione della popolazione e dei lavoratori ai campi elettromagnetici compresi tra 0 Hz e 300 GHz. Il provvedimento indica più livelli di riferimento per l’esposizione: (i) limiti di esposizione che non devono essere superati in alcuna condizione di esposizione per la tutela della salute dagli effetti acuti; (ii) valori di attenzione che non devono essere superati negli ambienti adibiti a permanenze prolungate per la protezione da possibili effetti a lungo termine; (iii) obiettivi di qualità da conseguire nel breve, medio e lungo periodo per la minimizzazione delle esposizioni, con riferimento a possibili effetti a lungo termine. I successivi decreti ministeriali (es. DM 381/98, DPCM 8/07/03) fissano i valori limite di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici connessi al funzionamento e all'esercizio dei sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell'intervallo di frequenza compresa fra 100 kHz e 300 GHz in accordo alla tabella 1. In particolare per i valori di attenzione (obiettivi di qualità) i documenti governativi riportano che “in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore non 3 devono essere superati i seguenti valori, indipendentemente dalla frequenza, mediati su un'area equivalente alla sezione verticale del corpo umano e su qualsiasi intervallo di sei minuti: 6 V/m per il campo elettrico, 0,016 A/m per il campo magnetico intesi come valori efficaci e, per frequenze comprese tra 3 MHz e 300 GHz, 0,10 W/m2 per la densità di potenza dell'onda piana equivalente. Va altresì precisato che tali limiti di esposizione non si applicano ai lavoratori esposti per ragioni professionali. limiti di esposizione 60 - 20 - 40 V/m valore di attenzione 6 V/m obiettivo di qualità 6 V/m in modo differenziato per tre intervalli di frequenza (0,1-3MHz ; 3-3000MHz ; 3-300GHz) da applicare per esposizioni in luoghi in cui la permanenza di persone è superiore a 4 ore giornaliere da applicare all’aperto in aree e luoghi intensamente frequentati Tabella 1. Livelli di riferimento per l’esposizione del pubblico a campi elettrici, valori efficaci imperturbati mediati su 6 minuti, (DPCM 8/07/03). Per quanto riguarda i corrispondenti metodi di rilevo sono utili guide tecniche nazionali ed internazionali tra le quali si ricordano quelle pubblicate da ANPA “Guida tecnica per la misura dei campi elettromagnetici compresi nell’intervallo di frequenza 100 kHz – 3 GHz in riferimento all’esposizione della popolazione” e CEI “CEI 211-7 2001-01: Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell´intervallo di frequenza 10 kHz 300 GHz, con riferimento all´esposizione umana". 2. Metodi di indagine 2.1. Descrizione dei punti di misura Sulla base delle informazioni raccolte con il personale tecnico dell’Autorità Portuale (APV) le navi da crociera seguono una rotta definita lungo il canale di grande navigazione della Giudecca (figura 1). Dalla figura si vede facilmente come la stessa includa un tratto prossimo all’area urbana storica di Venezia, oggetto di particolare attenzione in questa analisi. 4 (a) (b) Figura 1. Immagine satellitare che mostra schematicamente la rotta seguita dalle navi nei pressi delle banchine di attracco: (a) vista di insieme, (b) dettaglio in prossimità delle banchine di attracco (immagine dedotta da Google Maps). 5 In collaborazione con APV è stato possibile identificare due postazioni ritenute rappresentative dei possibili effetti elettromagnetici eventualmente dovuti al passaggio delle navi e idonee ad ospitare la strumentazione di misura: P1 – ex sede APV - Fondamenta Zattere al Ponte Lungo, 1401. Tale postazione consente in particolare il rilievo dell’impatto elettromagnetico dovuto alle navi durante il passaggio delle stesse lungo il canale della Giudecca; P2 – Terminal passeggeri di banchina Isonzo - lastrico solare, lato sud. Tale postazione consente in particolare il rilievo dell’impatto elettromagnetico dovuto alle navi sia nelle fasi di manovra di attracco e di uscita dal porto, sia durante lo stazionamento delle stesse. Le postazione P1 e P2 sono schematicamente evidenziate nella figura 2. P2 P1 Figura 2. Posizione delle postazioni di prova identificate in collaborazione con l’APV. E’ stato anche condotto uno studio preventivo dei siti di prova che ha permesso di ottenere informazioni sulle sorgenti esistenti e la possibile presenza di interferenti. Il risultato di tale indagine ha permesso di dedurre gli effetti dovuti ad apparati per telefonia radiomobile posti in vicinanza ai punti di prova. 6 2.2. Piano di lavoro Il traffico marittimo da crociera comprende navi con caratteristiche fortemente difformi tra loro; per quanto la stazza non abbia necessariamente implicazioni dirette sulle caratteristiche della strumentazione di bordo e sul posizionamento delle sorgenti, la stessa è fortemente correlata a parametri geometrici delle navi che nella progettazione delle stesse determinano il posizionamento delle sorgenti. Le dimensioni della nave e i materiali impiegati possono influenzare i meccanismi di propagazione elettromagnetica e i corrispondenti effetti osservati. Anche la scelta e il dimensionamento della strumentazione di bordo è conseguente alla tipologia della nave che viene progettata tenendo presente vari aspetti di sicurezza, manovre di navigazione attese e servizi offerti ai passeggeri. Nella campagna di misure, è stato preliminarmente possibile operare un raggruppamento delle navi in alcune classi, identificate di concerto con l’APV. Tali categorie sono schematicamente riportate in tabella 2, nella quale la caratteristica fondamentale che permette di distinguere l’appartenenza di una nave a una categoria è per semplicità la stazza. classe Descrizione Stazza (TSL) F Battello fluviale 1700 t circa T Traghetto 10000-30000t CP Crociera di piccole dimensioni 1500 – 15000 t CM Crociera di medie dimensioni 30000 – 60000 t CG Crociera di grandi dimensioni oltre 80000 t A Altri di varie tipologie -- Tabella 2. Classi di navi identificate ai fini dello studio sull’impatto elettromagnetico. Tenuto conto del raggruppamento precedente è stato possibile progettare una campagna di prova tale da poter raccogliere dati di misura che rappresentassero il comportamento delle navi di ciascuna classe presi in momenti diversi e nelle due postazioni di prova P1 e P2, tutto a costituire un campione significativo degli effetti di impatto elettromagnetico dovuti alle navi. Complessivamente sono stati effettuati 31 rilievi sperimentali in 4 giorni di prova, che hanno visto coinvolte indicativamente 18 navi appartenenti alle varie classi della tabella 2. 2.3. Strumentazione e setup di misura Le navi sono dotate di numerosi strumenti di bordo di asservimento alla navigazione e per telecomunicazioni; in questo lavoro si è ritenuto opportuno concentrare l'attenzione sulle sorgenti alle frequenze caratteristiche dei radar impiegati per l’asservimento alla navigazione. Sulla base delle informazioni messe a disposizione dell'APV risulta che prescrizioni locali 7 (Ord. CP 175/09) impongano ai comandanti delle navi di disattivare tali dispositivi quando la nave è ormeggiata. Le norme di sicurezza sulla navigazione danno tuttavia al comandante della nave facoltà di impiegare a discrezione la strumentazione ritenuta necessaria per la navigazione, radar inclusi; per questo motivo si è ritenuto più opportuno effettuare attività di misura soprattutto con navi in movimento. Si noti che le posizioni di prova P1 e P2 da questo punto di vista permettono l'analisi dell'attività delle navi durante due fasi di navigazione distinte, entrambe corrispondenti a tratte che interessano da vicino l'area urbana di Venezia nei pressi del porto. Un’analisi delle caratteristiche dei principali radar impiegati nelle navi ad uso civile ha permesso di identificare le caratteristiche fondamentali di strumentazione di misura. Quindi si sono impiegati contemporaneamente due tipologie di strumenti di seguito descritti. S1. strumenti con sensori isotropici a larga banda operanti in un intervallo complessivo di frequenza compreso tra 100kHz e 40GHz e compatibili con intensità di campo elettromagnetico fino a 500V/m. S2. strumenti di misura a banda stretta, per l'identificazione delle principali componenti spettrali; tali strumenti permettono indagini più approfondite sulle sorgenti potendo eventualmente distinguere tra agenti distinti. L'analisi nel suo complesso ha previsto l'acquisizione dei dati di misura tramite personal computer portatili connessi alla precedente strumentazione e corredati di software appositamente messo a punto dall'Università degli studi di Padova allo scopo (figura 4). Per una analisi completa sono stati registrati anche i valori di temperatura e umidità. Fig. 4: Particolare della postazione di misura presso la ex. Sede APV 8 Gli strumenti di misura sono stati posti su cavalletti di materiale dielettrico ad una altezza di 1.6 m dal piano di calpestio. Durante lo svolgimento delle campagne di misura gli operatori si sono mantenuti a distanza dalla sonda per non influenzare la misura del campo, inoltre le posizioni delle sonde sono state variate da una indagine alla successiva per meglio esplorare le componenti spaziali e la relativa area di interesse. 3. Risultati sperimentali Vengono di seguito presentati alcuni esempi dei rilievi effettuati durante la campagna di misure e ritenuti maggiormente rappresentativi. In ordinata è riportato il valore della media mobile calcolata su intervalli temporali pari a 6 minuti relativi al campo elettrico [V/m] istantaneo. In ascisse è indicata l’ora del corrispondente rilievo. Le figure mettono in relazione il valore misurato e il momento del rilievo attraverso riquadri colorati al cui interno una nave viene unicamente identificata tramite il tonnellaggio (T.S.L.) e la tipologia (es. Crociera, Traghetto, Aliscafo ecc.). 9 Dati Rilievi del 23 Agosto 2013 presso il terminal passeggeri di banchina Isonzo, lastrico solare, lato sud. Condizioni meteorologiche: giornata soleggiata Dati di temperatura e umidità: ora 9.20 13.20 17.30 18.30 Temperatura [°C] 23,4 28,9 26,1 27,4 Umidità [RH%] 48,5 42,8 58,6 51,8 Legenda: media mobile su 6 minuti Campo elettrico [V/m], terminal Isonzo, 23 Agosto 2013 10 Dati Rilievi del 31 Agosto 2013 presso il terminal passeggeri di banchina Isonzo, lastrico solare, lato sud. Condizioni meteorologiche: giornata soleggiata Dati di temperatura e umidità: ora 15.20 17.30 18.10 Temperatura [°C] 25,7 25,6 25,6 Umidità [RH%] 48,7 41,4 39,3 Legenda: media mobile su 6 minuti Campo elettrico [V/m], terminal Isonzo, 31 Agosto 2013 11 Dati Rilievi del 24 Agosto 2013 presso la ex sede APV, Fondamenta Zattere al Ponte Lungo, 1401. (2^ piano dell’edificio, altezza poggiolo di circa 10 m) Condizioni meteorologiche: giornata soleggiata Dati di temperatura e umidità: ora 15.40 17.00 18.20 Temperatura [°C] 29,8 30,5 28,3 Umidità [RH%] 42,6 42,7 49,6 Legenda: media mobile su 6 minuti Campo elettrico [V/m], ex. sede APV, 24 Agosto 2013 12 Dati Rilievi del 7 Settembre 2013 presso la ex sede APV, Fondamenta Zattere al Ponte Lungo, 1401. (2^ piano dell’edificio, altezza poggiolo di circa 10 m) Condizioni meteorologiche: giornata soleggiata Dati di temperatura e umidità: ora 15.10 17.10 18.20 Temperatura [°C] 29,1 31,5 28,3 Umidità [RH%] 49,7 47,4 55,4 Legenda: media mobile su 6 minuti Campo elettrico [V/m], ex. sede APV, 7 Settembre 2013 13 Appendice A Esempi di Scheda Rilievo Dati 15 Scheda Rilievo Tipo Nave: Crociera di piccola dimensione Tonnellaggio [T.S.L.]: 3427 Data: 23 agosto 2013 Temperatura [°C]: 27,3 Ora: 18:30→18:50 Umidità [RH%]: 50,6 Luogo rilievo: Terminal passeggeri di banchina Isonzo - lastrico solare, lato sud Valori di Campo rilevati 1 MHz → 40 GHz [V/m] 100 kHz → 30 MHz [A/m] Livello Istantaneo Massimo 1,7 0,04 Livello Medio (6 minuti) 1,56 < 0,01 Livello Medio (1 minuto) 1,57 < 0,01 Note: i valori rispettano i limiti normativi lo spettro di frequenze nell’intervallo 1MHz - 10 GHz non presenta variazioni significative 16 Scheda Rilievo Tipo Nave: Crociera di grande dimensione Tonnellaggio [T.S.L.]: 107916 Data: 24 agosto 2013 Temperatura [°C]: 30,5 Ora: 17:03→17:06 Umidità [RH%]: 42,7 Luogo rilievo: ex sede APV - Fondamenta Zattere Al Ponte Lungo, 1401 Valori di Campo rilevati 1 MHz → 40 GHz [V/m] 100 kHz → 30 MHz [A/m] Livello Istantaneo Massimo 1,34 0,04 Livello Medio (6 minuti) < 0,8 < 0,01 Livello Medio (1 minuto) < 0,8 < 0,01 Note: i valori rispettano i limiti normativi lo spettro di frequenze nell’intervallo 1MHz - 10 GHz non presenta variazioni significative 17 Scheda Rilievo Tipo Nave: Crociera di media dimensione Tonnellaggio [T.S.L.]: 37900 Data: 31 agosto 2013 Temperatura [°C]: 25,6 Ora: 17:33→17:41 Umidità [RH%]: 41,4 Luogo rilievo: Terminal passeggeri di banchina Isonzo - lastrico solare, lato sud Valori di Campo rilevati 1 MHz → 40 GHz [V/m] 100 kHz → 3 GHz [V/m] Livello Istantaneo Massimo 1,81 2,25 Livello Medio (6 minuti) 1,52 1,15 Livello Medio (1 minuto) 1,53 1,17 Note: i valori rispettano i limiti normativi lo spettro di frequenze nell’intervallo 1MHz - 10 GHz non presenta variazioni significative 18 Scheda Rilievo Tipo Nave: Battello Fluviale Tonnellaggio [T.S.L.]: -- Data: 7 settembre 2013 Temperatura [°C]: 33,1 Ora: 15:45→15:52 Umidità [RH%]: 46.0 Luogo rilievo: ex sede APV - Fondamenta Zattere Al Ponte Lungo, 1401 Valori di Campo rilevati 1 MHz → 40 GHz [V/m] 100 kHz → 3 GHz [V/m] Livello Istantaneo Massimo 1,29 1,93 Livello Medio (6 minuti) < 0,8 0,39 Livello Medio (1 minuto) < 0,8 0,45 Note: i valori rispettano i limiti normativi lo spettro di frequenze nell’intervallo 1MHz - 10 GHz non presenta variazioni significative 19