1 1) Mercato valutario e il cambio. APPUNTI DELLE

1) Mercato valutario e il cambio.
MASTER IN COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO NELLE AREE RURALI
APPUNTI DELLE LEZIONI DI ECONOMIA INTERNAZIONALE
SECONDA PARTE
DOTT.SSA ELENA PISANI
1
Cos'è il tasso di cambio?
Oggigiorno il commercio internazionale non avviene sotto forma di baratto (merce
contro merce), ma come scambio di merce contro valuta.
Oltre al commercio internazionale vi sono operazioni di carattere puramente
finanziario che coinvolgono valute diverse.
Il tasso di cambio è il prezzo di un valuta nei termini di un'altra.
Vi sono due sistemi per quotare una valuta nei termini di un'altra:
-
incerto per certo (Price Quotation System): numero di unità di valuta nazionale
per una unità di valuta estera considerata.
Per cui il tasso di cambio sarà il prezzo della valuta estera in termini di valuta
nazionale.
Esempio: 2000 lire per 1 US$
0.8 euro per 1 US$
-
certo per incerto (Volume Quotation System): numero delle unità di valuta
estera considerata per una unità di valuta nazionale
per cui il tasso di cambio sarà il prezzo della valuta nazionale in termini di
valuta estera.
Esempio: 0.0005 dollari per 1 lira
1.25 dollari per 1 euro
Logicamente i due sistemi sono in rapporto di reciprocità.
Il Price Quotation System è adottato dall'Italia e dalla maggior parte dei Paesi
Il Volume Quotation System è adottato dall'Inghilterra e da alcuni paesi che furono
colonie britanniche od un tempo legate all'area della sterlina.
Cos'è il mercato valutario?
L'insieme delle operazioni di compravendita delle valute straniere prende il nome
di mercato valutario (detto anche mercato valutario, dei cambi, delle divise).
2
Valute: sono le banconote
Divise: sono i titoli di credito (es. assegni e cambiali)
Cosa determina il tasso di cambio?
Per ogni valuta vi è una domanda ed una offerta che determinano (se il mercato è
perfettamente libero, vale a dire senza il controllo della autorità monetaria) il
tasso di cambio.
La domanda e l'offerta di valuta estera sono in funzione del tasso di cambio.
¤
La domanda è in funzione inversa del cambio: la quantità domandata
¤
diminuisce all'aumentare del cambio
L'offerta è in funzione diretta del cambio: la quantità offerta aumenta
all'aumentare del cambio.
Ø Se la quantità domandata di una valuta straniera è superiore alla quantità
offerta, allora il cambio tende a salire.
Ø Se la quantità offerta di valuta straniera è superiore alla quantità domandata
allora il cambio tende a scendere
Prezzo della
valuta
Offerta di valuta
competizione tra chi offre
pe
competizione tra chi acquista
Domanda di valuta
Quantità di valuta
3
Chi offre o domanda valute o divise?
Gli operatori sui mercati dei cambi, che sono:
NON SPECULATORI od operatori con l'estero.
es. importatori ed esportatori di merci e servizi, imprese che effettuano
investimenti all'estero, risparmiatori che intendono acquistare o vendere titoli
esteri
SPECULATORI:
In generale la speculazione può essere definita come l'acquisto (vendita) di
un'attività (reale o finanziaria) con l'intenzione di procedere ad una successiva
vendita (acquisto) ove il motivo principale di tale azione è l'aspettativa di un
guadagno derivante da una variazione del prezzo e non il guadagno derivante
dall'uso o trasformazione o spostamento tra mercati diversi di tale attività.
Gli speculatori sui cambi, traggono guadagno dalle oscillazioni dei tassi di
cambio.
AUTORITÀ MONETARIE:
si definiscono autorità monetarie questi enti a cui è demandata la gestione delle
riserve internazionali del paese in esame. Le autorità monetarie possono
intervenire sia acquistando o vendendo valuta estera, sia con disposizioni
amministrative varie. Le regole e le modalità di intervento sono diverse a seconda
del regime di cambi adottato.
La speculazione riveste un importanza considerevole nel mercato valutario
mondiale.
Si è conteggiato
che
a
fine
anni
'90,
della
cifra
che
veniva
trattata
quotidianamente nel mercato mondiale dei cambi (circa mille miliardi di US$)
-
il 5 % riguarda il commercio con l'e stero
il 15% gli investimenti
-
l'80% i movimenti speculativi.
(Fonte: Poma 2000)
… speculazione stabilizzatrice o elemento di rischio?
Nota: L'Ufficio Italiano Cambi che fino al 1990 esercitava un controllo vincolistico sul mercato
valutario italiano, svolge ora funzioni di:
-
rilevazione statistica, attraverso il sistema bancario, di tutti i movimenti valutari;
-
e fornisce informazioni alla Banca d'Italia in modo da limitare la speculazione sul mercato.
4
INTERVENTO DELLE AUTORITA' MONETARIE SUL MERCATO DEI CAMBI
Al fine di arginare la speculazione sulle valute, le autorità monetarie di un paese
intervengono sul mercato valutario in modo che il tasso di cambio della propria
valuta sia quanto più possibile vicino al tasso di equilibrio (tra domanda e offerta
di valuta estera).
Se il tasso di cambio aumenta allora le autorità monetarie vendono valuta
straniera attingendo dalle riserve .
è effetto il tasso di cambio diminuisce.
Cambio euro contro dollaro
Es. da 1 euro a 1,3 per 1 US$, euro perde di valore,
Per fare riacquistare il valore rispetto al dollaro, si mette a disposizione del
mercato una maggiore quantità di dollari (contemporaneamente si raccolgono
euro dal mercato), per cui l'euro aumenta il proprio valore rispetto al dollaro. Le
autorità hanno difeso il cambio.
Se il tasso di cambio diminuisce allora le autorità monetarie acquistano valuta
straniera (e questo aumenta le riserve valutarie del paese).
è effetto il tasso di cambio aumenta.
-0Se nonostante l'intervento delle autorità monetarie il tasso di cambio tende a
muoversi ripetutamente verso la stessa direzione, ciò significa che lo squilibrio
non è più temporaneo ma stabile, pertanto si richiede una revisione del tasso di
cambio.
Se il nuovo livello del tasso di cambio è superiore a quello precedente (si chiede
più moneta nazionale in cambio della stessa quantità di moneta estera) allora si
ha un deprezzamento della moneta nazionale rispetto a quella estera.
Se il nuovo livello è inferiore a quello precedente (si chiede meno moneta
nazionale in cambio della stessa quantità di moneta estera) allora si ha un
apprezzamento del tasso di cambio.
5
Attenzione alla terminologia!!!!
¤
In regime di cambi fissi
Svalutazione : intervento dell'autorità monetaria che modifica il tasso di cambio nel
senso che è necessaria una maggiore quantità di valuta nazionale per avere una
stessa quantità di valuta estera:
Es. t0 cambio 1 euro per 1 $ t1 il cambio è 1.2 euro per 1 $
Rivalutazione:
L'opposto
Es. t0 cambio 1 euro per 1$ e t1 il cambio è 0.8 euro per 1 $
¤
In regime di cambi flessibili o fluttuanti
Deprezzamento: il tasso di cambio aumenta (più valuta nazionale per una stessa
unità di valuta estera)
Apprezzamento: il tasso di cambio diminuisce (meno valuta nazionale per una
stessa unità di valuta estera)
Sono variazione spontanee del tasso di cambio per effetto della domanda e
dell'offerta di valuta estera.
La rappresentazione può essere la seguente:
Tassi di cambi fissi
Tasso di cambio
svalutazione
t1
t2
6
tempo
Tasso di cambio
rivalutazione
t1
t2
tempo
Tassi di cambio flessibili
Tassi di cambio
Deprezz.
Apprezz.
tempo
INFLAZIONE E SVALUTAZIONE IN REGIME DI CAMBI FISSI:
Se aumentano i prezzi in modo consistente e continuativo all'interno di un paese
(spinta inflazionistica) si produrranno i seguenti effetti:
è I residenti trovano più conveniente acquistare i beni all'estero.
è Aumentano le importazioni (aumenta la domanda di valuta estera).
è Essendo le merci più care all'interno, diminuiscono le esportazioni.
è Il tasso di cambio tenderebbe a salire (è necessaria una maggiore quantità di
valuta nazionale per avere una stessa quantità di valuta estera).
è Le autorità monetarie per difendere la parità venderanno le proprie riserve
valutarie, fino a non intaccarle pesantemente.
è Se la pressione alla svalutazione continua, allora è più conveniente svalutare il
tasso di cambio, riconoscendo il minor valore della propria moneta rispetto alle
valute straniere.
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IL SISTEMA MONETARIO INTERNAZIONALE
Il sistema monetario internazionale è costituito dall'insieme degli accordi, degli
strumenti e delle istituzioni che regolano il mercato dei cambi allo scopo di
assicurarne la stabilità.
VARI REGIMI DI CAMBI:
-
CAMBI RIGIDI O FISSI
-
CAMBI FLESSIBILI O FLUTTUANTI
REGIMI INTERMEDI (CAMBI A FLESSIBILITA' LIMITATA)
CAMBI FISSI
Vi sono per tale sistemi diverse ipotesi operative:
¤
gold standard puro o tallone aureo (sistema monetario internazionale sino al
1914);
¤
gold exchange standard (sistema monetario internazionale tra le due guerre
mondiali);
¤
gold exchange standard zoppo (sistema monetario internazionale da Bretton
¤
Woods sino al 1971);
pure exchange standard.
Gold standard puro o tallone aureo
Ogni moneta nazionale ha un contenuto aureo: in tal senso è irrilevante che l'oro
circoli materialmente sotto forma di monete auree oppure che circolino biglietti
convertibili in oro.
Il tasso di cambio tra le due valute è automaticamente fissato dal rapporto fra il
contenuto aureo delle valute stesse.
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Oro
Sterlina
Marco
Dollaro
Franco
Caratteristiche positive del gold standard:
-
Stabilità dei cambi che possono oscillare solo entro limiti molto ristretti detti
punti dell'oro (che dipendono dalle spese di trasporto e di assicurazione
-
dell'oro).
Esistenza di correttivi automatici che in caso di oscillazione dei cambi
riportano il cambio a livello di equilibrio, vale a dire alla parità.
Esempio:
Marco tedesco con 0.030 grammi di oro
Franco francese con 0,010 grammi di oro.
Il cambio sarà 0.030/0.010 = 3 franchi contro 1 marco
Se il sistema stabilisce che il cambio è di 3.30 franchi contro 1 marco allora tutti
avrebbero convenienza a:
Ø convertire i marchi in franchi;
Ø farsi dare oro dalla banca centrale francese;
Ø riportare l'oro in Germania e convertirlo in marchi, ottenendo il 10% in più dei
marchi originariamente detenuti.
Questo non potrebbe essere ammesso dalle autorità monetarie francesi che
sarebbero costrette a fissare il tasso di cambio nuovamente a 3 franchi contro 1
marco.
Caratteristica negativa: estrema rigidità del sistema che è per propria natura
strettamente collegato all'oro e quindi alla disponibilità delle autorità monetarie di
questo metallo prezioso: una valuta è tanto più forte quanto maggiori sono le
riserve auree del paese.
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Nel periodo fra le due guerre si diffonde il Gold Exchange Standard.
Caratteristiche:
1) Il diritto di coniazione e di fusione dell'oro spetta esclusivamente alla banca
centrale (e non ai privati). Il Diritto di coniazione e fusione si intende la
possibilità dei soggetti di portare alla Zecca l'oro-merce e di chiederne la sua
coniazione in moneta; come la possibilità di fondere le monete e trasformarle
in oro-merce.
2) Molte monete non solo più convertibili in oro, ma possono essere convertite
solo in divise estere di Paesi la cui moneta è convertibile in oro.
Storicamente nel secolo scorso, durante gli anni '20, la sterlina ed il dollaro erano
convertibili in oro (avendo fissato una parità con l'oro). In tal modo, dette valute
erano diventati le principali valute di riserva delle banche centrali di tutti i paesi.
Oro
Sterlina
Dollaro
Marco
Franco
Per cui paesi come Germania o Francia era indifferente avere tra le proprie riserve
in oro od valute di riserva, visto che queste ultime potevano agilmente essere
trasformate in oro. Questo quindi permetteva di economizzare l'oro.
Perché ci sia un vero gold exchange standard, la conversione deve essere libera e
deve riguardare chiunque ne faccia richiesta. In questo caso si ha equivalenza con
il gold standard in merito ai meccanismi automatici di autoregolazione del
cambio.
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Nel caso in cui questa libertà di conversione sia limitata alle sole banche centrali
allora avremo il Gold Exchange Standard Zoppo in cui i meccanismi automatici di
che governano il gold standard non funzionano più.
In questo senso quando il cambio si discosta dalla parità con l'oro, la banca
centrale deve intervenire nel mercato per difendere il cambio ufficiale della
propria moneta, facendo ricorso alle proprie riserve valutarie. Se lo squilibrio
permane allora è necessario svalutare la propria moneta.
Quando questa libertà di conversione è negata anche alle banche centrali e queste
hanno solo la libertà di scambiarsi le valute allora si arriva al Pure Exchange
Standard.
Tabella riassuntiva dei sistemi monetari a tassi fissi:
1) SISTEMI MONETARI
A TASSI FISSI
¤
Gold Standard Puro
Sistema monetario Sistema monetario
metallico
(oro)
a cambio aureo
(cartamoneta
convertibile in
Sistema a carta
moneta
inconvertibile
oro)
X
(diritto di
coniazione e fusione
per tutti)
¤
Gold Exchange Standard
X
¤
Gold Exchange Standard
Zoppo
X
(convertibilità in oro
delle valute di
riserva solo per le
banche centrali)
¤
Pure Exchange Standard
X
Nella tabella come si può osservare vi è un progressivo distacco della moneta
dall'oro, questo perché:
1) lo sviluppo delle transazioni economiche e tale che lo stock esistente di oro è
insufficiente a servire da base monetaria.
2) Inoltre trarrebbero vantaggio dall'ancoraggio
all'oro
solo
i
paesi
che
possiedono miniere del metallo prezioso a scapito di quelli che non ne hanno.
Per cui è impossibile al momento attuale ritornare ad un sistema ancorato all'oro.
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Nel sistema a carta moneta inconvertibile sono le autorità monetarie a stabilire la
quantità di moneta in circolazione, sulla base delle esigenze dell'economia.
I biglietti hanno quindi un corso legale e forzoso (la loro accettazione come
mezzo di pagamento è obbligatoria all'interno dello Stato).
2) SISTEMI MONETARI
A TASSI FISSI
¤
¤
¤
Gold Standard Puro
Gold Exchange Standard
Gold Exchange Standard
Meccanismi automatici
di regolazione
dei cambi*
X
propria valuta
X
(se c'è piena libertà di
conversione in oro delle
valute di riserva da parte
di chiunque)
Zoppo
¤
Intervento della banca
centrale per la difesa della
X
(la libertà di conversione in
oro delle valute di riserva è
limitata alle banche centrali)
Pure Exchange Standard
X
(la libertà di conversione in
oro delle valute di riserva è
stata eliminata
* quando i cambi oscillano e si discostano dalla parità.
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CAMBI FLESSIBILI:
¤
Le autorità monetarie del paese non intervengono nella maniera più assoluta
sul mercato dei cambi.
¤
Il tasso di cambio può fluttuare liberamente in funzione della domanda e
dell'offerta di valuta estera, provenienti da tutti gli operatori del mercato
valutario (speculatori, non speculatori, autorità monetarie)
Tale sistema monetario può essere così rappresentato
Domanda
di valuta
estera
Mercato
dei cambi
Importatori
Offerta di
valuta
estera
Esportatori
E' da sottolineare comunque che nessun Stato accetta la libera fluttuazione dei
cambi, per evitare che il mercato interno sia eccessivamente influenzato dal
sistema finanziario internazionale.
Le autorità monetarie quindi intervengono sul mercato dei cambi allo scopo di
evitare gli effetti negativi della speculazione sul mercato interno. Si parla allora di
fluttuazione manovrata o amministrata.
Domanda
di valuta
estera
Importatori
Mercato
dei cambi
Banca Centrale
(controllo)
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Offerta di
valuta
estera
Esportatori
Quali sono le grandezze che determinano il tasso di cambio flessibile (i
fondamentali)?
1) Situazione della bilancia dei pagamenti.
Deficit persistente della BOP determina un esborso di valuta, che indebolisce la
moneta nazionale.
2) Il tasso d'inflazione.
Se l'inflazione è alta nel paese rispetto agli altri, la sua moneta si indebolisce e
quindi rischia il deprezzamento.
3) Il differenziale nei tassi di interesse.
Gli investimenti sono attirati nei paesi che a parità di rischio, sono remunerati da
un maggior tasso d'interesse.
4) L'aumento della produttività.
Produttività crescente significa riduzione dei costi di produzione e quindi
possibilità di produrre di più e quindi di esportare di più.
5) La sicurezza degli investimenti.
Gli investimenti sono attirati nei paesi che hanno condizioni macroeconomiche
sicure.
6) L'aspettativa di alti profitti.
I capitali sono attirati da paesi in crescita. Questo si esplicita in aumento del
reddito e dell'occupazione ed inflazione sotto controllo.
7) L'andamento ciclico dell'economia.
Prodotto nazionale (PIL)
Crisi
Espansione
Depressione
Semionda
Trend
Ripresa
Semionda
Ciclo economico
Tempo
Altro aspetto importante nella determinazione del tasso di cambio sono le
aspettative.
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IL REGIME DI BRETTON WOODS - IL FONDO MOTERARIO INTERNAZIONALE
Analisi economica storica:
L Anni '20: politiche di carattere protezionistico da parte di molti paesi.
L Crisi del '29: sottopone a dura prova il sistema economico e finanziario
mondiale.
L Seconda guerra mondiale.
L'idea che sta alla base degli accordi di Bretton Woods del 1944 (nome della
località americana ove sono stati siglati) si può sostanziare nei seguenti punti:
J La pace tra le nazione oltre a fondarsi su categorie di carattere politico, si basa
sulla cooperazione economica e finanziaria degli Stati;
J Nessun paese può realizzare autonomamente una stabilità monetaria durevole.
E' necessaria la cooperazione tra gli Stati.
J Ogni paese in quanto membro della comunità internazionale deve accettare la
limitazione della propria sovranità in materia di politica monetaria, aderendo
ad accordi internazionali che tutelino la stabilità del sistema economico e
finanziario internazionale.
Cosa prevede a tale riguardo il sistema di Bretton Woods?
Ogni paese che aderisce all'accordo deve:
1) Dichiarare una parità della propria valuta con l'oro. Il dollaro era all'epoca
l'unica moneta convertibile in oro (al prezzo di 35 dollari per oncia di oro fino),
pertanto dichiarando la parità con l'oro, ogni paese fissava un tasso di cambio
fisso con il dollaro. Per cui per le banche centrali (uniche abilitate a chiedere la
convertibilità in oro dei loro dollari) detenevano quali riserve valutarie: oro e
dollari (che potevano essere convertiti in oro). Il dollaro diventa pertanto la
base di riferimento per tutte le transazioni a livello internazionale.
2) I paesi aderenti si impegnavano a mantenere fissa la parità con oscillazioni
massime del tasso di cambio del ±1% rispetto alla parità (moneta nazionale
contro oro e quindi contro dollari).
3) Nel caso di squilibri fondamentali del tasso di cambio si poteva procedere
come segue:
a) se la variazione del tasso di cambio era inferiore al 10% allora il paese
poteva modificare la parità a propria discrezionalità;
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b) se la variazione del tasso di cambio era superiore al 10% allora il paese
doveva chiedere l'autorizzazione preventiva del Fondo Monetario
Internazionale.
4) I Paesi fecero scarso uso della possibilità di convertire i dollari delle loro
riserve valutarie in oro, per cui il sistema divenne di fatto un Dollar Standard
più che un gold exchange standard zoppo.
Qual è l'aspetto positivo di questo meccanismo?
Lo squilibrio delle bilance dei pagamenti si poteva correggere con un meccanismo
di pagamenti multilaterale e non tramite l'uso di politiche restrittive.
A questo fine si crearono due organismi:
z Fondo Monetario Internazionale (entrato in funzione o Washington nel 1946)
z Banca Internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (Banca Mondiale)
Per difendere il tasso di cambio rispetto al dollaro, ogni Paese doveva intervenire
sul mercato con l'acquisto o la vendita di valuta estera per impedire che il cambio
varcasse i limiti prefissati.
a Vende dollari (attingendo alle proprie riserve valutare) se il tasso di cambio del
dollaro rispetto alla valuta nazionale è aumentato;
a Acquista dollari se il tasso di cambio del dollaro rispetto alla valuta nazionale è
diminuito.
Ma se il paese esauriva le proprie riserve valutarie, come si doveva comportare?
Il Fondo Monetario Internazionale metteva a disposizione del Paese che si trovava
in momentanea difficoltà le proprie riserve. Come?
Ogni paese si impegnava a versare al Fondo Monetario Internazionale dei
contributi proporzionali alla sua quota di commercio estero rispetto al commercio
mondiale. Queste quote dovevano essere versate in parte in oro in parte in
moneta nazionale.
In questo modo si costituiva un fondo, al quale i paesi aderenti potevano attingere
in prestito per far fronte a squilibri temporanei della propria bilancia dei
pagamenti.
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Il prestito allo Stato doveva avvenire rispettando determinate condizioni. Il paese
inoltre si impegnava a sottoscrivere una lettera d'intenti con cui si impegnava nei
confronti del Fondo Monetario a riequilibrare i propri conti con l'estero, indicando
le principali misure di politica economica da adottare per risolvere i propri
problemi economici sia interni che internazionali.
A questa lettera d'intenti facevano poi seguito le visite degli esperti del Fondo che
davano consigli su come migliorare i rapporti valutari con l'estero.
-OIn quel mome nto storico (anni '50) gli Stati Uniti erano la maggiore economia a
livello mondiale e detenevano la maggior parte delle riserve auree (circa il 70%) a
livello mondiale (a Fort Knox).
Se si fosse sempre garantita la convertibilità del dollaro in oro, gli USA non
avrebbero tratto un vantaggio da questo sistema (il dollaro diventava un semplice
strumento, ma il riferimento principale era sempre l'oro).
Se invece la Banca Centrale statunitense (la Federal Reserve) avesse stampato
dollari senza un corrisponde te aumento delle riserve valutarie, allora il sistema
sarebbe entrato in crisi.
-0-
Le facilitazioni di credito previste dal FMI erano i diritti di prelievo. A tal riguardo
si distinguevano:
-
Diritti normali di prelievo (DRAWING RIGHTS). Sono accordi bilaterali tra FMI e
banca centrale del paese di riferimento con cui la Banca centrale ottiene dollari
cedendo moneta nazionale, e impegnandosi a riacquistarla entro un certo
termine ad un tasso di cambio ed ad un interesse stabiliti.
-
Diritti speciali di prelievo (SPECIAL DRAWING RIGHTS). Tali diritti sono stati
istituiti dopo la Conferenza di Rio de Janeiro del FMI del 1968, per far fronte a
problemi di liquidità internazionale. Per liquidità internazionale si intende il
complesso dei mezzi messi a disposizione dalle autorità monetarie per far
fronte a deficit della BOP e per intervenire sul mercato dei cambi. I paesi che
hanno avanzi della BOP versano al FMI una parte delle loro riserve valutarie,
che possono essere date in prestito ai paesi che sono in momentanea
difficoltà.
17
IL GRUPPO BANCA MONDIALE
Gli accordi di Bretton Woods prevedevano oltre alla costituzione del Fondo
Monetario Internazionale anche l'istituzione di un istituto di credito che si
affiancasse all'attività del FMI.
Lo scopo di questo istituto di credito era quello di concedere prestiti a lungo
termine alle economie sottosviluppate.
La Banca Mondiale, tali istituzione, è attualmente costituita da:
-
Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (IBRD) che dà prestiti a
Paesi (Governi) a medio reddito e a paesi poveri, ma solvibili.
-
Associazione Internazionale dello Sviluppo (IDA) che da prestito ai paesi più
poveri, senza gravarli degli interessi. I capitali sono raccolti in un fondo
all'uopo costituito dai paesi ricchi.
-
International Finance Corporation (IFC) sostiene la crescita dei PVS con
finanziamenti a favore delle imprese private situate nelle aree meno sviluppate
dei paesi membri e nei settori maggiormente a rischio.
-
-
Agenzia Multilaterale di Garanzia (MIGA) garantisce i rischi non commerciali
degli investitori nei PVS e svolge attività di consulenza a favore dei governi per
attirare gli investimenti.
Centro internazionale per la soluzione delle controversie sugli investimenti
(ICSID). Il compito di questa agenzia è quello di risolvere le dispute che
possono insorgere tra investitori stranieri e nazioni che ospitano gli
investimenti.
WORLD BANK GROUP
1) Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (IBRD)
2) Associazione Internazionale dello Sviluppo (IDA)
3) International Finance Corporation (IFC)
4) Agenzia Multilaterale di Garanzia (MIGA)
5) Centro internazionale per la soluzione delle
controversie sugli investimenti (ICSID).
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Banca Mondiale:
www.worldbank.org
Costituita nel 1944
Paesi membri: 184
Cumulative Lending: 383 miliardi di US$
Fiscal 2003 Lending: 11.2 miliardi di US$
Obiettivo: ridurre la povertà nel paesi Middle Income e nei paesi poveri che siano
considerati solvibili. La Banca mondiale non mira a massimizzare il profitto, ma ha
sempre avuto un utile di esercizio sin dal 1948. I suoi profitti vengono destinati
per finanziare numerose iniziative di sviluppo. Il potere di voto degli aderenti a
Banca Mondiale dipende dalle quote sottoscritte, e quindi dipende dalla forza
economica della nazione.
International Development Association
www.worldbank.org/ida
Costituita nel 1960
Membri: 164
Cumulative Lending: US$ 142 milirdi
Fiscal 2003 lending: US$ 7.3 miliardi per 141 nuove operazione in 55 nazioni.
Ogni anno vengono dati 7 miliardi di US$ a tasso zero alle 81 nazioni più povere
del mondo (dove vivono 2.5 miliardi di persone). In queste nazioni il reddito procapite annuo è di 500 dollari, e molte persone sopravvivono con molto meno. IDA
aiuta a dare accesso a migliori servizi di base (come istruzione, salute, accesso
all'acqua potabile ed ai servizi sanitari di base) e sostiene le riforme e gli
investimenti che mirano ad incrementare la produttività e a creare nuovi posti di
lavoro.
International Finance Corporation
www.ifc.org
Costituita nel 1956
Stati membri: 175
Sviluppo economico attraverso il settore privato. Dà investimenti in quei paesi ed
in quei settori non serviti dal settore privato in quanto considerato troppo
rischioso.
The Multilateral Investment Guarantee Agency
www.mena.org
Cositutia nel 1988
19
Membri: 163
Garantisce gli investitori stranieri per i rischi di tipo non commerciali:
esproprio
inconvertibilità della valuta locale
difficoltà legati a guerre
ICSID The International Centre for Settlement of Investment Disputes
www.worldbank.org/icsid
Costituita nel 1966
Membri: 139
Arbitrati internazionali su contriversie relative ad investimenti all'estero.
IL PROBLEMA DEGLI EURODOLLARI E DEI PETRODOLLARI:
FINE DEL SISTEMA DI BRETTON WOODS
z Fine della seconda guerra mondiale:
i. USA con la maggior parte delle riserve auree mondiali.
ii. Deficit della BOP dei paesi europei (importazioni molto superiori alle
esportazioni è la capacità produttiva dell'Europa era stata notevolmente
ridimensionata dalla guerra).
iii. Il piano Marshall consente di riequilibrare la BOP dei Paesi europei.
z Anni '60: Riprendono le esportazioni europee e giapponesi, nel contempo si
riducono le esportazioni statunitensi.
z Esodo dei dollari dagli USA per:
1) Il costo della guerra in Vietnam.
2) Il mantenimento delle forze armate USA nei paesi europei (funzionale alla
guerra fredda).
3) Le imprese multinazionali che investono ingenti quantità di dollari in diversi
paesi contribuiscono ad aumentare la quantità di dollari che circolano fuori dal
mercato statunitense.
z Tutto questo comporta un deficit della BOP degli USA. Gli USA sono in debito
con il resto del mondo. Tale deficit della BOP fu finanziato:
i. Inviando oro ai paesi creditori, tanto che le riserve auree degli USA
scesero da 25 miliardi di dollari nel 1949 a 15 miliardi nel 1964.
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ii. Emettendo divise americane a breve scadenza. Questo secondo aspetto è
stato critico in quanto si pregiudicava a monte la capacità degli USA di
convertire in oro i dollari detenuti dalle banche centrali degli altri paesi.
z Si sviluppa pertanto il mercato dell'eurodollaro costituito dai dollari posseduti
dai privati e dalle banche (escluse le banche centrali) residenti al di fuori degli
Stati Uniti e specialmente in Europa.
z A questi si aggiungono i petrodollari, vale a dire i dollari depositati presso le
banche dei paesi produttori di petrolio (OPEC).
z Sia gli eurodollari che i petrodollari contribuiscono a destabilizzare il cambio,
in quanto sono sottratti al controllo della banca centrale americana.
z Tutto questo comporta la crisi del sistema di Bretton Woods, per l'impossibilità
degli USA di soddisfare le potenziali richieste di conversione dei dollari in oro.
z Nel 1971 circolavano all'estero 53,3 miliardi di dollari, mentre le riserve auree
degli USA ammontavano a meno di 10 miliardi è CRISI DI FIDUCIA
Il 15 agosto 1971 il presidente Nixon è costretto a dichiarare l'inconvertibilità
del dollaro in oro e il sistema monetario mondiale si trasforma in un sistema a
cambi fluttuanti.
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ALTRE INFORMAZIONI
INTERNAZIONALE:
SU
BANCA
MONDIALE
E
FONDO
MONETARIO
Tali istituzioni appartengono al sistema delle Nazioni Unite, ma hanno una totale
indipendenza rispetto all'Assemblea Generale.
Banca Mondiale:
E' costituita da cinque istituzioni strettamente collegate l'una all'altra di proprietà
degli Stati membri. Il World Bank Group è l'insie me delle cinque istituzioni, mentre
il termine World Bank è comunemente utilizzato per riferirsi a due delle cinque:
IBRD e IDA.
La Banca Mondiale non è una banca come comunemente si intende. E' una delle
agenzie specializzate delle Nazioni Unite e rappre senta 184 Stati aderenti al
sistema delle Nazioni Unite. Queste nazioni sono congiuntamente responsabili per
il finanziamento dell'istituzione e per l'utilizzazione dei finanziamenti.
La Banca Mondiale (IBRD e IDA) danno:
Ï prestiti a basso tasso di interesse;
Ï crediti ad interesse zero;
Ï agevolazioni e sovvenzioni alle nazioni in via di sviluppo, in particolare
difficoltà.
In questa istituzione lavorano 10.000 professionisti dello sviluppo di tutto il
mondo o nel quartiere centrale di Washington o nelle 109 sedi nel mondo
(country office).
Le Nazioni definite Low Income Countries generalmente non possono prendere a
prestito i capitali nel mercato monetario internazionale, se non a elevati tassi
d'interesse.
I capitali presi a prestito da World Bank invece hanno tassi d'interesse inferiori a
quelli di mercato e possono essere restituiti in 35-40 anni, con un periodo di
grazia di 10 anni.
I crediti a interesse zero e le sovvenzioni (grants) vengono elargite dall'IDA. A tale
riguardo le 40 nazioni tra le più ricche del mondo hanno costituito un fondo che
viene reintegrato ogni quattro anni. Il fondo è stato recentemente ricostituito nel
2002, con 9 Miliardi di US$ derivanti dai contributi delle nazioni, ed altri 6,6
miliardi di US$ da fonti interne della Banca.
22
Tabella:
INTERNATIONAL BANK FOR RECONSTRUCTION AND DEVELOPMENT; SUBSCRIPTIONS AND VOTING POWER OF
MEMBER COUNTRIES
INTERNATIONAL BANK FOR RECONSTRUCTION AND DEVELOPMENT
SUBSCRIPTIONS AND VOTING POWER OF MEMBER COUNTRIES
TOTAL SUBSCRIPTIONS _
AMOUNT
(*)
PERCENT
OF TOTAL
AFGHANISTAN
30.0
ALBANIA
83.0
ALGERIA
ANGOLA
VOTING POWER
NO. OF
VOTES
PERCENT
OF TOTAL
.02
550
.03
.05
1,080
.07
925.2
.59
9,502
.59
267.6
.17
2,926
.18
52.0
.03
770
.05
1,791.1
1.14
18,161
1.12
113.9
.07
1,389
.09
AUSTRALIA
2,446.4
1.56
24,714
1.53
AUSTRIA
MEMBER
ANTIGUA AND BARBUDA
ARGENTINA
ARMENIA
1,106.3
.70
11,313
.70
AZERBAIJAN
164.6
.10
1,896
.12
BAHAMAS, THE
107.1
.07
1,321
.08
BAHRAIN
110.3
.07
1,353
.08
BANGLADESH
485.4
.31
5,104
.32
BARBADOS
94.8
.06
1,198
.07
BELARUS
332.3
.21
3,573
.22
BELGIUM
2,898.3
1.84
29,233
1.81
BELIZE
58.6
.04
836
.05
BENIN
86.8
.06
1,118
.07
BHUTAN
47.9
.03
729
.05
BOLIVIA
178.5
.11
2,035
.13
BOSNIA AND HERZEGOVINA
54.9
.03
799
.05
BOTSWANA
61.5
.04
865
.05
BRAZIL
3,328.7
2.12
33,537
2.07
BRUNEI DARUSSALAM
237.3
.15
2,623
.16
BULGARIA
521.5
.33
5,465
.34
BURKINA FASO
86.8
.06
1,118
.07
BURUNDI
71.6
.05
966
.06
CAMBODIA
21.4
.01
464
.03
152.7
.10
1,777
.11
4,479.5
2.85
45,045
2.78
CAPE VERDE
50.8
.03
758
.05
CENTRAL AFRICAN REPUBLIC
86.2
.05
1,112
.07
CHAD
86.2
.05
1,112
.07
CHILE
693.1
.44
7,181
.44
CHINA
4,479.9
2.85
45,049
2.78
635.2
.40
6,602
.41
CAMEROON
CANADA
COLOMBIA
COMOROS
28.2
.02
532
.03
CONGO, DEM. REP. OF
264.3
.17
2,893
.18
CONGO, REPUBLIC OF
92.7
.06
1,177
.07
COSTA RICA
23.3
.01
483
.03
COTE D'IVOIRE
251.6
.16
2,766
.17
CROATIA
229.3
.15
2,543
.16
CYPRUS
146.1
.09
1,711
.11
23
CZECH REPUBLIC
DENMARK
DJIBOUTI
DOMINICA
630.8
.40
6,558
.41
1,345.1
.86
13,701
.85
55.9
.04
809
.05
50.4
.03
754
.05
DOMINICAN REPUBLIC
209.2
.13
2,342
.14
ECUADOR
277.1
.18
3,021
.19
EGYPT, ARAB REPUBLIC OF
710.8
.45
7,358
.45
EL SALVADOR
14.1
.01
391
.02
EQUATORIAL GUINEA
71.5
.05
965
.06
ERITREA
59.3
.04
843
.05
ESTONIA
92.3
.06
1,173
.07
ETHIOPIA
97.8
.06
1,228
.08
FIJI
98.7
.06
1,237
.08
856.0
.54
8,810
.54
FINLAND
FRANCE
6,939.7
4.41
69,647
4.30
GABON
98.7
.06
1,237
.08
GAMBIA, THE
54.3
.03
793
.05
GEORGIA
158.4
.10
1,834
.11
7,239.9
4.60
72,649
4.49
GHANA
152.5
.10
1,775
.11
GREECE
168.4
.11
1,934
.12
53.1
.03
781
.05
GUATEMALA
200.1
.13
2,251
.14
GUINEA
129.2
.08
1,542
.10
54.0
.03
790
.05
GUYANA
105.8
.07
1,308
.08
HAITI
106.7
.07
1,317
.08
64.1
.04
891
.06
HUNGARY
805.0
.51
8,300
.51
ICELAND
125.8
.08
1,508
.09
INDIA
4,479.5
2.85
45,045
2.78
INDONESIA
1,498.1
.95
15,231
.94
IRAN, ISLAMIC REPUBLIC OF
2,368.6
1.51
23,936
1.48
IRAQ
280.8
.18
3,058
.19
IRELAND
527.1
.34
5,521
.34
ISRAEL
475.0
.30
5,000
.31
4,479.5
2.85
45,045
2.78
257.8
.16
2,828
.17
12,700.0
8.08
127,250
7.86
JORDAN
138.8
.09
1,638
.10
KAZAKHSTAN
298.5
.19
3,235
.20
KENYA
246.1
.16
2,711
.17
GERMANY
GRENADA
GUINEA-BISSAU
HONDURAS
ITALY
JAMAICA
JAPAN
KIRIBATI
46.5
.03
715
.04
KOREA, REPUBLIC OF
1,581.7
1.01
16,067
.99
KUWAIT
1,328.0
.84
13,530
.84
110.7
.07
1,357
.08
17.8
.01
428
.03
138.4
.09
1,634
.10
34.0
.02
590
.04
KYRGYZ REPUBLIC
LAO PEOPLE'S DEM. REP.
LATVIA
LEBANON
24
LESOTHO
66.3
.04
913
.06
LIBERIA
46.3
.03
713
.04
LIBYA
784.0
.50
8,090
.50
LITHUANIA
150.7
.10
1,757
.11
LUXEMBOURG
165.2
.11
1,902
.12
42.7
.03
677
.04
MADAGASCAR
142.2
.09
1,672
.10
MALAWI
109.4
.07
1,344
.08
MALAYSIA
824.4
.52
8,494
.52
MACEDONIA, FYR OF
MALDIVES
46.9
.03
719
.04
MALI
116.2
.07
1,412
.09
MALTA
107.4
.07
1,324
.08
MARSHALL ISLANDS
46.9
.03
719
.04
MAURITANIA
90.0
.06
1,150
.07
MAURITIUS
124.2
.08
1,492
.09
1,880.4
1.20
19,054
1.18
47.9
.03
729
.05
MOLDOVA
136.8
.09
1,618
.10
MONGOLIA
46.6
.03
716
.04
MOROCCO
497.3
.32
5,223
.32
93.0
.06
1,180
.07
MYANMAR
248.4
.16
2,734
.17
NAMIBIA
152.3
.10
1,773
.11
MEXICO
MICRONESIA, FED. STATES OF
MOZAMBIQUE
NEPAL
96.8
.06
1,218
.08
NETHERLANDS
3,550.3
2.26
35,753
2.21
NEW ZEALAND
723.6
.46
7,486
.46
NICARAGUA
60.8
.04
858
.05
NIGER
85.2
.05
1,102
.07
NIGERIA
1,265.5
.80
12,905
.80
NORWAY
998.2
.63
10,232
.63
OMAN
156.1
.10
1,811
.11
PAKISTAN
933.9
.59
9,589
.59
1.6
.00
266
.02
PALAU
PANAMA
38.5
.02
635
.04
PAPUA NEW GUINEA
129.4
.08
1,544
.10
PARAGUAY
122.9
.08
1,479
.09
PERU
533.1
.34
5,581
.34
PHILIPPINES
684.4
.44
7,094
.44
1,090.8
.69
11,158
.69
PORTUGAL
546.0
.35
5,710
.35
QATAR
109.6
.07
1,346
.08
ROMANIA
401.1
.26
4,261
.26
4,479.5
2.85
45,045
2.78
104.6
.07
1,296
.08
ST. KITTS AND NEVIS
27.5
.02
525
.03
ST. LUCIA
55.2
.04
802
.05
ST. VINCENT & THE GRENADINES
27.8
.02
528
.03
SAMOA
53.1
.03
781
.05
SAN MARINO
59.5
.04
845
.05
POLAND
RUSSIAN FEDERATION
RWANDA
25
SAO TOME AND PRINCIPE
49.5
.03
745
.05
4,479.5
2.85
45,045
2.78
SENEGAL
207.2
.13
2,322
.14
SERBIA AND MONTENEGRO
SAUDI ARABIA
284.6
.18
3,096
.19
SEYCHELLES
26.3
.02
513
.03
SIERRA LEONE
71.8
.05
968
.06
SINGAPORE
32.0
.02
570
.04
SLOVAK REPUBLIC
321.6
.20
3,466
.21
SLOVENIA
126.1
.08
1,511
.09
SOLOMON ISLANDS
51.3
.03
763
.05
SOMALIA
55.2
.04
802
.05
SOUTH AFRICA
1,346.2
.86
13,712
.85
SPAIN
2,799.7
1.78
28,247
1.75
381.7
.24
4,067
.25
SUDAN
85.0
.05
1,100
.07
SURINAME
41.2
.03
662
.04
SWAZILAND
44.0
.03
690
.04
SRI LANKA
SWEDEN
1,497.4
.95
15,224
.94
SWITZERLAND
2,660.6
1.69
26,856
1.66
SYRIAN ARAB REPUBLIC
220.2
.14
2,452
.15
TAJIKISTAN
106.0
.07
1,310
.08
TANZANIA
129.5
.08
1,545
.10
THAILAND
634.9
.40
6,599
.41
TIMOR-LESTE
TOGO
TONGA
51.7
.03
767
.05
110.5
.07
1,355
.08
49.4
.03
744
.05
266.4
.17
2,914
.18
TUNISIA
71.9
.05
969
.06
TURKEY
TRINIDAD AND TOBAGO
832.8
.53
8,578
.53
TURKMENISTAN
52.6
.03
776
.05
UGANDA
61.7
.04
867
.05
UKRAINE
1,090.8
.69
11,158
.69
238.5
.15
2,635
.16
UNITED ARAB EMIRATES
UNITED KINGDOM
6,939.7
4.41
69,647
4.30
26,496.9
16.85
265,219
16.39
URUGUAY
281.2
.18
3,062
.19
UZBEKISTAN
249.3
.16
2,743
.17
58.6
.04
836
.05
2,036.1
1.29
20,611
1.27
UNITED STATES
VANUATU
VENEZUELA, REP. BOLIVARIANA DE
VIETNAM
96.8
.06
1,218
.08
YEMEN, REPUBLIC OF
221.2
.14
2,462
.15
ZAMBIA
281.0
.18
3,060
.19
.21
3,575
.22
100.00 1,618,661
100.00
ZIMBABWE
332.5
TOTAL
157,266.1
* Millions of 1944 U.S. Dollars.
** May differ from the sum of individual percentages shown because of rounding.
.00 Less than .005 percent.
________184 _____________________________________________________________________________ CORPORATE SECRETARIAT
184 countries JANUARY 14, 2004
26
FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
700 19th St. NW, Washington, DC 20431
http://www.imf.org
Membri: 184 Stati (come Banca Mondiale)
Staff: 2680 persone provenienti da 141 stati
Totale quote: 299 miliardi di US$ (al 30/06/2003)
Responsabilità principali del IMF:
- promuovere la cooperazione monetaria internazionale;
-
facilitare l'espansione di una crescita bilanciata del commercio;
promuovere la stabilità dei cambi
-
assistere nella costituzione di un sistema multilaterale dei pagamenti
-
rendere le proprie riserve disponibili (con un adeguata garanzia) ai paesi
membri che hanno difficoltà nella bilancia dei pagamenti.
In generale il Fondo è responsabile per assicurare la stabilità del sistema
monetario e finanziario internazionale.
Il Fondo inoltre promuove la stabilità economica e cerca di prevenire le crisi
economiche internazionali; la sua mission è di promuove la crescita ed alleviare
la povertà a livello internazionale.
Gli strumenti che sono utilizzati a questo scopo sono;
-
sorveglianza:
assistenza tecnica;
-
prestiti
IMF activities
Surveillance is the regular dialogue and policy advice that the IMF offers to each of its
members. Generally once a year, the Fund conducts in-depth appraisals of each member
country's economic situation. It discusses with the country's authorities the policies that
are most conducive to stable exchange rates and a growing and prosperous economy. The
IMF also combines information from individual consultations to form assessments of global
and regional developments and prospects. Its views are published twice each year in the
World Economic Outlook and the Global Financial Stability Report.
Technical assistance and training are offered—mostly free of charge—to help member
countries strengthen their capacity to design and implement effective policies. Technical
assistance is offered in several areas, including fiscal policy, monetary and exchange rate
policies, banking and financial system supervision and regulation, and statistics.
•
In the event that member countries do experience difficulties financing their balance of
payments, the IMF is also a fund that can be tapped to help in recovery .
Financial assistance is available to give member countries the breathing room they need to
correct balance of payments problems. A policy program supported by IMF financing is
designed by the national authorities in close cooperation with the IMF, and continued
financial support is conditional on effective implementation of this program.
27
•
The IMF is also actively working to reduce poverty in countries around the globe,
independently and in collaboration with the World Bank and other organizations.
The IMF provides financial support through its concessional lending facility—the Poverty
Reduction and Growth Facility (PRGF)—and through debt relief under the Heavily Indebted
Poor Countries (HIPC) Initiative.
In most low-income countries, this support is underpinned by Poverty Reduction Strategy
Papers (PRSP). These papers are prepared by country authorities—in consultation with civil
society and external development partners—to describe a comprehensive economic,
structural and social policy framework that is being implemented to promote growth and
reduce poverty in the country.
IMF governance and organization
The IMF is accountable to the governments of its member countries. At the apex of its
organizational structure is its Board of Governors, which consists of one Governor from each of
the IMF's 184 member countries. All Governors meet once each year at the IMF-World Bank Annual
Meetings; 24 of the Governors sit on the International Monetary and Finance Committee (IMFC) and
meet twice each year. The day-to-day work of the IMF is conducted at its Washington DC
headquarters by its 24-member Executive Board; this work is guided by the IMFC and supported
by the IMF's professional staff. The Managing Director is Head of IMF staff and Chairman of the
Executive Board, and is assisted by three Deputy Managing Directors.
The IMF's resources are provided by its member countries, primarily through payment of quotas,
which broadly reflect each country's economic size. The total amount of quotas is the most
important factor determining the IMF's lending capacity. The annual expenses of running the Fund
are met mainly by the difference between interest receipts (on outstanding loans) and interest
BIBLIOGRAFIA
Il presente materiale didattico raccoglie, in parte, i riassunti ragionati di alcune letture
tratte dalle seguenti fonti bibliografiche:
G. Gandolfo (1997) Corso di Economia internazionale monetaria Utet Torino.
Maurizio Mistri (1992) Complementi di Economia Internazionale Edizioni Libreria Cortina
Padova
M. Mistri (1995) Economia internazionale - Elementi integrativi - Dispensa - Padova
F. Poma (1998) Economia politica Casa Editrice Principato Milano
Siti internet:
www.worldbank.org
www.worldbank.org/ida
www.ifc.org
www.mena.org
www.worldbank.org/icsid
www.imf.org
28
29