cenni storici sull`islam - Tutto verso i musulmani

CENNI STORICI SULL’ISLAM
Origine
Il fondatore della religione islamica è Maometto che, secondo i musulmani, fu il più grande di tutti i
profeti e nacque nel 570 d.C. alla Mecca (Arabia Saudita).
Il Corano afferma che un giorno, in una grotta sul monte Hira dove spesso si recava a pregare, egli vide
l’arcangelo Gabriele sotto sembianze umane, il quale gli disse: “Oh Maometto, tu sei il messaggero di
Allah, e io sono Gabriele”. Maometto affermò di aver ricevuto altre rivelazioni da Allah, che lo
dichiaravano successore dei profeti, inclusi Noè, Abraamo, Mosè e Gesù.
Maometto si impose con passione al popolo come l’ultimo messaggero che Allah mandava al mondo,
autoproclamandosi “il Profeta”. I pagani, gli ebrei e i cristiani, si opposero con forza alle sue audaci
affermazioni. Dopo alcuni anni di persecuzioni, il profeta dell’islam cominciò a marciare in guerra
contro gli “infedeli”. Da lì a poco, Maometto costituì una comunità retta da una teocrazia, e il popolo
arabo lo consacrò successore di Mosè.
Quando Maometto morì nel 632 (avvelenato, come le tradizioni islamiche storiche riportano), dopo
dieci anni di lotte armate e guerre, la maggior parte dell’Arabia centrale era stata già assoggettata
all’islam, la sua religione.
L’islam si divide
Quando Maometto morì non aveva eredi maschi che perpetuassero la sua autorità spirituale. La sua
morte, sopraggiunta all’improvviso, non gli lasciò la possibilità di designare un successore. Le due
principali correnti formatesi dopo il suo decesso, furono quelle dei Sunniti (i musulmani ortodossi) e
degli Sciiti; di quest’ultimi (circa il 10% di musulmani nel mondo) la maggioranza sono gli attuali
iraniani. I conflitti e i dissapori perpetratisi fra queste due fazioni nel corso dei secoli, non si sono
placati nemmeno oggi (per es. guerra Iran-Iraq degli anni ‘80).
Secondo una fonte storica della tradizione, Maometto stesso disse che la sua gente si sarebbe divisa, per
disaccordi, in 73 sette. Molti esperti concordano che, oggi, il numero delle sette esistenti nell’islam
superi la previsione di Maometto.
Cos’è il Corano?
È storicamente provato che al momento della morte di Maometto, il Corano non esisteva ancora come
libro. Era necessario comporlo, ma l’impresa cominciata dal califfo Abu Bakr, era assai ardua, perché
Maometto non aveva ordinato la stesura del Corano (Corano significa recitazione) e, nemmeno
designato un suo successore.
Il Corano consiste in un complesso di racconti inerenti a personaggi biblici e non, compresa una
raccolta di insegnamenti al contempo dogmatici, legislativi e morali. Secondo la tradizione islamica, gli
addetti alla realizzazione dell’opera dovevano affidarsi soltanto alla memoria dei compagni di
Maometto. Gli insegnamenti del profeta dell’islam che quelli riportavano però, presentavano molte
discrepanze, e pertanto molti di essi erano censurati dal “concilio coranico”. Molti dei compagni di
Maometto, i quali avevano memorizzato le sue rivelazioni, morirono nelle battaglie prima di riferirle;
di riflesso, prima di perdere gran parte delle rivelazioni del loro profeta, i califfi si assicurarono di far
redigere il Corano. Oggi rimane un Corano frammentato e oscuro.
La maggior parte dei musulmani nella nostra Penisola non è a conoscenza dello sviluppo storico e delle
problematiche del loro testo sacro. Inoltre le autorità religiose islamiche, fino ad oggi, hanno evitato di
palesare questi problemi derivati dallo sviluppo storico del Corano.
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