IL SAHARA OCCIDENTALE – Territorio
Confini: il Sahara Occidentale è un paese collocato al nord-ovest del continente africano. Confina
a nord con il Marocco, a sud con la Mauritania, a nord-est con l’Algeria e ad ovest con l’Oceano
Atlantico. Insieme alla Libia, alla Tunisia, all’Algeria, al Marocco e alla Mauritania fa parte di quei
paesi che formano il Maghreb. La sua superficie è di circa 266.000 kmq.
I confini sono largamente convenzionali, come molti altri del continente africano, tanto da seguire
nella maggior parte dei casi l’andamento dei meridiani e dei paralleli. Nel 1958 il Sahara
Occidentale fu diviso in due province: Saguia el Hamra (“fiume rosso”) e Rio de Oro.
Saguia el Hamra, al nord del paese, prende il nome dal fiume che la percorre, che trasporta sabbia
rossa. E’ un territorio ricco di fosfato (concentrato nei giacimenti di Bu-Craa) e probabilmente
anche di petrolio e gas.
Rio de Oro, a sud del paese, è il territorio caratterizzato da coste molto pescose.
Si può individuare un’altra regione geografica, quella di Zemmur, situata al centro-ovest,
importante per la presenza di pozzi e riserve di acqua nel sottosuolo.
Territorio: Relativamente pianeggiante, il territorio non comprende rilievi montuosi che superano
gli 820 m. circa sul livello del mare. Le coste, che si estendono per 1062 km, presentano diverse
caratteristiche: nell’estremo sud come nel nord vi sono lunghi tratti sabbiosi, mentre il resto del
litorale è alto e frastagliato.
Il clima: la scarsità di piogge caratterizza tutto il paese: le precipitazioni variano dai 30 ai 150 mm
l’anno. La fascia costiera è tuttavia più umida e cosparsa di vegetazione, importante per
l’alimentazione degli animali da allevamento (cammelli e capre) che degli stessi esseri umani.
Il Sahara Occidentale è caratterizzato da un clima tipicamente desertico, che però varia molto a
seconda della regione climatica; se ne possono distinguere essenzialmente due:
COSTIERO: reso più mite dall’influenza delle correnti dell’Oceano. La variazione delle temperature
è piuttosto scarsa durante l’anno; la temperatura media in inverno si aggira intorno ai 15°, mentre
quella estiva non supera i 20°-22°. Queste temperature sono la conseguenza dell’influenza delle
correnti dell’Atlantico e dei venti alisei; l’umidità dell’aria è molto alta e tende a diminuire man
mano che ci si addentra all’interno.
CONTINENTALE: semidesertico e arido: caratterizzato dalle alte temperature in estate e basse in
inverno, che registrano nella zona intorno a Smara quasi i 50° di massima e i 3° di minima. Le
precipitazioni sono scarse e irregolari, con una media di 30 mm l’anno; soffiano i venti Alisei e a
volte lo scirocco.
Il paese è tuttavia caratterizzato da una prolungata siccità che ha causato distruzione tanto
nell’equilibrio climatico quanto nella flora e nella fauna.
L’acqua: La rete fluviale è quella tipica delle zone aride africane, dove le acque correnti sono quasi
inesistenti; un’eccezione è data da Saguia el Hamra, che nasce a sud di Tindouf e scorre in direzione
dell’Oceano Atlantico per circa 300 km.
Il territorio conta inoltre la presenza di un centinaio di pozzi distribuiti in tutte le regioni, sinonimo
di una abbondante quantità d’acqua sotterranea a bassa profondità, ma la ricchezza acquifera
saharawi è costituita da riserve di acqua nel sottosuolo, che si trovano ad una profondità maggiore
(circa 400 mt.).
Flora e fauna: la vegetazione sahariana si trova maggiormente nelle regioni più umide, nelle oasi e
nelle depressioni. Esistono più di cinquecento specie differenti di piante. Nelle zone del litorale
prevalgono le piante grasse; all’interno si possono trovare con più facilità acacie, alberi e cespugli.
La fauna appare molto diversificata: sulla costa abbondano iene, sciacalli e volpi, mentre nella zona
montagnosa si possono incontrare linci e ghepardi. Importantissima è la fauna domestica costituita
da cammelli, capre, pecore e qualche cavallo.
Le risorse economiche: l’agricoltura saharawi è molto povera e dipende esclusivamente
dall’esistenza dei pozzi. Ad essi confluiscono le carovane e i nomadi per abbeverare il bestiame.
L’allevamento è la principale fonte di ricchezza dei saharawi. Il dromedario, in particolare, è
l’animale più importante, perché fornisce carne, latte, pelle e pelo per i tessuti ed escrementi per i
combustibili. Fondamentali sono anche le capre e le pecore.
Tra le risorse economiche la pesca è stata sempre tra le più importanti del Sahara. Questo territorio,
infatti, possiede un banco peschereccio di grandi dimensioni, nel quale vivono 200 specie di pesci,
molluschi, cefalopodi e crostacei. Il fondo del mare possiede inoltre una grande ricchezza di
plankton.
La fonte più redditizia è comunque rappresentata da ricchezze minerarie, come il petrolio e il ferro
e dai giacimenti di fosfato. Con la legge sulle prospezioni petrolifere promulgata nel 1958, in piena
era coloniale spagnola, numerose compagnie straniere si interessarono in massa al territorio
saharawi per la ricerca dell’oro nero. Gli investimenti di varie compagnie petrolifere confermano
l’esistenza di importanti risorse energetiche nella regione di Saguia el Hamra.
Il fosfato è il minerale più abbondante presente nel territorio. I giacimenti furono scoperti nel 1947
e furono sfruttati fino al 1963 e quello di Bu Craa è sicuramente il più ricco, grazie alle
caratteristiche contenute dal fosfato presente in questa zona.