La sostituzione , in AGRICOLTURA , dei LOCOMOBILI a VAPORE con Motori ELETTRICI , prima dell’avvento del Motore ENDOTERMICO Ricerca in Internet del Dott. Ing. Giorgio BENVENUTO Questa sostituzione fu possibile a seguito della realizzazione , in Italia , delle prime Centrali ELETTRICHE che distribuivano , inizialmente , corrente di tipo CONTINUA e , successivamente , di tipo ALTERNATA TRIFASE a 260 volt. Si passò alla alternata in quanto più facilmente trasportabile senza perdite. Parallelamente si estendevano le RETI di TRASPORTO e di DISTRIBUZIONE. I motori usati erano del tipo ASINCRONO TRIFASE , con rotore avvolto , dotati di SPAZZOLE , che venivano avviati mediante REOSTATO , oppure mediante un commutatore STELLA – TRIANGOLO. L’ alimentazione avveniva dalla rete di distribuzione in bassa tensione trifase. A volte poteva avvenire dalla rete di distribuzione in media tensione trifase ed occorreva quindi interporre un trasformatore ad olio , abbassatore di tensione. Gli usi più comuni : 1) Per POZZI di IRRIGAZIONE , ove si poteva fare arrivare la linea elettrica. 2) Per ARATURA con sistema FUNICOLARE del tipo HOVARD in quanto , per il tipo FOWLER erano sempre necessari i LOCOMOBILI a VAPORE. 3) Per la TREBBIATURA , ove era necessario un carrello portante il motore ed i relativi organi d’avviamento , un carrello avvolgicavo con cavi di lunghezza tale da poter raggiungere la più vicina linea trifase. Essendo la linea trifase costituita da fili di rame senza rivestimento , sia per il caso 2) che per il 3) i fili che alimentavano i motori venivano agganciati alla linea mediante UNCINI , adoperando delle pertiche in legno stagionato. Lo schizzo della pagina precedente è stato elaborato dal Sig. Alfredo PIACENTINI su indicazioni del Papà ADRIANO , trebbiatore contoterzista , ora in pensione. La prima centrale elettrica italiana fu costruita a Milano , accanto al Duomo , su iniziativa dell’ Ing. Giuseppe COLOMBO , nel 1882-83. Provvista di caldaie a vapore , a tubi inclinati , del tipo BABCOCK & WILCOX , alimentate a carbone , le quali , mediante macchine alternative a vapore , provvedevano a far ruotare le grosse DINAMO “JUMBO” della EDISON. Questa centrale TERMOELETTRICA produceva CORRENTE CONTINUA. Nel 1898 , nell’adiacente officina di via Agnello , furono installati dei gruppi di CONVERTITORI ROTANTI per trasformare la continua in alternata , con la quale alimentare i sistemi filo tranviari , mentre il sistema d’illuminazione rimaneva in corrente CONTINUA. Per l’ illuminazione , i consumi erano stabiliti a forfait , non essendo ancora disponibili i contatori elettromeccanici di energia. COSTRUZIONE della 1A CENTRALE TERMOELETTRICA EDISON “Santa RADEGONDA” a MILANO , sul sito dell’ omonimo teatro Da : www.giusepperausa.it La dinamo JUMBO Le macchine alternative a vapore che tirano le dinamo I convertitori rotanti FOTO desunte da : www.storiadimilano.it Le PRIME ARATURE a trazione MECCANICA ARATURA DIRETTA con LOCOMOBILE ARATURA FUNICOLARE con LOCOMOBILI (con metodo FOWLER) ARATURA FUNICOLARE con LOCOMOBILE (con metodo HOWARD) ARATURA FUNICOLARE a trazione ELETTRICA (con metodo HOWARD) ARATURA DIRETTA con TRATTORI ELETTRICI Dall’ aratura a TRAZIONE ANIMALE all’ aratura a TRAZIONE MECCANICA : LOCOMOBILI ed aratura FUNICOLARE , aratura col metodo FOWLER. Sul lato opposto era piazzato un CARRO ANCORA ARATRO a BILANCIERE ARATURA a trazione ELETTRICA A trazione DIRETTA Cingolo ELETTRICO SACERDOTI – 1932 Cingolo ELETTRICO VIRTA - 1940 Le limitazioni erano sempre derivanti dal dover trascinarsi il cavo d’alimentazione , quando si lavorava. Queste limitazioni non esistevano nella : ARATURA a trazione FUNICOLARE (Sia col sistema FOWLER che HOWARD) Nel 1930 , la ANSALDO realizzò , su brevetto Chiavacci , un ARATRO a BILANCIERE di tipo SEMOVENTE , dotato di motore asincrono trifase montato sull’aratro stesso e che riceveva l’alimentazione da una linea trifase , possibilmente vicina , mediante un carrello avvolgicavo. L’asincrono era collegato a 2 ARGANI funzionanti in modo alternativo : l’aratura era di tipo FOWLER. Idonea per sistema FOWLER sono necessarie 2 locomotrici Locomotrice Elettrica Violati Tescari da 40 Cv , del 1935 , per aratura tipo funicolare Idonea per sistema HOWARD 1 locomotrice + 1 carro ancora Locomotrice Elettrica Violati Tescari da 60 Cv , del 1935 , con 2 argani , da accoppiare ad un CARRO ANCORA Per sistema HOWARD 1889 – ARGANO ELETTRO DINAMICO dell’ing. Girolamo CHIZZOLINI Funzionante con MOTORE CC e dotato di 2 ARGANI che lavorano alternativamente Ditta CASALI anno 1912 : DUE LOCOMOBILI ad azionamento ELETTRICO DOPPIO ARGANO azionato da motore ASINCRONO TRIFASE di 25 CV. Per ARATURA FUNICOLARE di tipo HOWARD secondo lo schema riportato a lato. Sistema HOWARD con LOCOMOBILE Quello ELETTRICO sarà descritto in dettaglio più avanti. Uno dei primi TRATTORI ELETTRICI a RUOTE per ARATURA DIRETTA alimentato con CAVO (ingrandimento di una delle foto precedenti) Un TRATTORE a RUOTE ELETTRICO moderno alimentato a BATTERIE FUNI di ARATURA con morsetti FUNE di TRAINO ANCORAGGI Metodo di aratura sufficientemente laborioso e lento , con impiego di almeno 3 addetti , che si adattava al lavoro di grossi appezzamenti di terreno posti in pianura. Argano Motore Elettrico LINEA TRIFASE SISTEMA di ANCORAGGIO FUNE di TRAZIONE L’ alternativo metodo FOWLER Metodo che prevede 2 LOCOMOBILI poste ai lati del campo , provvisti di argano e di 1 aratro a BILANCERE : i locomobili avanzano insieme per compiere un nuovo solco. Oltre ai 2 addetti ai locomobili , è necessario un addetto per l’ aratro. La TREBBIATURA con motore ASINCRONO TRIFASE collocato su CARRELLO Avviatore STELLA - TRIANGOLO Carrello con asincrono ad avviamento Stella - Triangolo Motore elettrico ASINCRONO trifase CARRELLO AVVOLGICAVO All’ epoca il motore era del tipo con rotore avvolto e quindi con anelli e spazzole. SPAZZOLE ANELLI Sopra ed in seguito : AVVIATORE STELLA-TRIANGOLO , REOSTATO di AVVIAMENTO , SEZIONATORE a COLTELLI ancora conservati dal Sig. Adriano PIACENTINI Dati sull’ AUTORE : GIORGIO BENVENUTO – TORTONA 07.03.1939 – Dottore in Ingegneria TORTONA (AL) – C.so Don Orione 31/A [email protected] www.benagri.it BIBLIOGRAFIA : citata nel contesto. RINGRAZIAMENTI : Un particolare ringraziamento ai Sigg. PIACENTINI ALFREDO ed ADRIANO per avermi proposto l’argomento della ricerca e per il contributo fornito. TORTONA , li 22.02.2014