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Il cinipide galligeno del castagno Dryocosmus kuriphilusYasumatsu
Giovanni Bosio – Regione Piemonte, Settore Fitosanitario
Il cinipede galligeno Drycosmus kuriphilusYasumatsu è considerato uno degli insetti più dannosi
per il castagno a livello mondiale.
E’ originario della Cina ed è stato introdotto accidentalmente in Giappone (1941), Corea (1963),
Stati Uniti (Georgia, 1974) e Italia (2002)
In Italia è stato segnalato per la prima volta nel 2002 in alcune località del Cuneese: Chiusa Pesio,
Boves, Peveragno, Cuneo, Roccavione, Borgo S. Dalmazzo,Robilante.
Questo insetto provoca danni rilevanti, infatti:
riduce lo sviluppo vegetativo dei germogli, compromettendo la crescita delle piante
giovani,riduce la produzione di castagne (perdite anche del 60-80 %) (su ibridi
eurogiapponesi molto colpiti nel 2002, produzione quasi azzerata nel 2003)
Ciclo biologico:
Specie univoltina (1 sola generazione per anno)
monofaga (vive solo sul castagno)
a partenogenesi telitoca (assenza del maschio, dalle uova nascono solo femmine)
Le femmine sfarfallano da fine maggio a fine luglio (a seconda delle cultivar, altitudine ed
esposizione); fuoriescono dalle galle scavando una galleria con le mandibole.
Le femmine adulte sono in genere lunghe 2,0-2,5 mm, presentano una colorazione nera sul torace e
addome, mentre gli arti risultano di colore giallo brunastro, a eccezione dell’ultimo segmento
tarsale bruno scuro. Le antenne filiformi sono formate da 14 antennomeri, di cui i primi tre ocracei,
mentre i successivi risultano di colore bruno progressivamente più scuro verso l’apice. Le ali
anteriori presentano una ventura ridotta in cui spiccano l enervature subcostale e radiale.
L’addome, grande e tondeggiante, è provvisto di un ovopositore filiforme, per mezzo del quale le
femmine trasferiscono le uova all’interno delle gemme.
Le femmine depongono le uova nelle gemme, fino a 30 40 uova per volta, per un totale di 100-150
uova.
Dopo 30-40 giorni dall’ovideposizione si ha la schiusura della uova e la comparsa dei primi stadi
larvali che svernano nelle gemme fino alla primavera seguente. Ad aprile, alla ripresa vegetativa, si
formano sulle gemme le galle, indotte dalle larve.
All’interno delle galle si formano larve bianche, apodi (prive di zampe), lunghe 2,5 mm a sviluppo
completo.
Tra maggio e giugno le larve si impupano, prima sono bianche e poi nere.
Dopo lo sfarfallamento delle femmine, le galle seccano e restano sui rami.
La formazione delle galle può interessare germogli, foglie e amenti maschili, determinando un
contenimento dello sviluppo vegetativo e una forte riduzione della fruttificazione. Infestazioni
elevate riducono la vigoria delle piante e possono portarle a morte.
In Piemonte questo insetto è stato introdotto molto probabilmente, con marze provenienti da zone
infestate (le gemme non risultano sintomatiche). La legislazione fitosanitaria europea non prevede
misure specifiche contro questo insetto.
Modalità di diffusione:
tramite il volo delle femmine che avviene tra fine maggio inizio luglio,
tramite trasporto passivo ad opera dell’uomo,
tramite commercio di piantine (astoni) e marze infestate.
Possibilità di controllo:
potatura
o la potatura e la successiva distruzione dei germogli infestati (entro maggio) possono
rallentare la diffusione del cinipede.
o L’operazione di potatura può essere applicata su piante giovani di ridotte dimensioni
ed ad inizio infestazione, quindi è fondamentale controllare bene i nuovi impianti.
trattamenti insetticidi
o non hanno dati risultati positivi negli altri Paesi
o comportano elevati rischi ambientali (praticabili forse in vivaio e in impianti molto
giovani),
o le prove in Piemonte hanno denotato nulla o scarsa efficacia dei prodotti
antiparassitari sistemici, compresa l’endoterapia,
o in Giappone e Corea hanno selezionato cultivar resistenti, ma di scarso interesse per
il castagno europeo,
o in Cina hanno provato la lotta biologica introducendo un parassitoide specifico
(Torymus sinensis) che ha dato buoni risultati.
Possibili conseguenze:
diffusione del cinipede in altre aree castanicole italiana ed europee,
incremento dei danni con conseguente diminuzione della produzione di castagne e di
legname,
deperimento degli impianti,
vanificazione delle iniziative del rilancio della castanicoltura.
Programma regionale di intervento (DGR 35-9264 del 5/5/03)
divulagazione
vigilanza su attività vivaistica
monitoraggio aree infestate
studio ciclo biologico del cinipede
lotta all’insetto
studio su sensibilità varietale
Confronto 2002-2003
in base a monitoraggi nel 2003 ci sono state segnalazioni di presenze del cinipede in nuove
località del cuneese,
forte incremento del numero di galle su piante poco infestate nel 2002,
infestazioni in vivai su astoni al primo anno di vegetazione dopo l’innesto.
Prospettive per la lotta biologica:
nella primavera del 2003 è stato costituito il primo nucleo di parassitoidi (Torymus spp.) in
ambiente confinato (Istituto di Entomologia Università di Torino) con galle provenienti dal
Giappone,
per la primavera del 2004 è previsto il controllo degli sfarfallamenti e delle eventuali prime
introduzioni in zone infestate,
incremento “produzione parassitoidi” in ambiente confinato.
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