Ora, se si pensa che tanto- il plasma che la membrana, sono prevalentemente costituiti da sostanze colloidali, si può avere un'idea dell'importanza che gli elettroliti hanno sul funzionamento dei biocolloidi. Le principali sostanze costituenti il plasma sono : le proteine, che m rappresentano la parte preponderante, i fosfolipoidi, i grassi, i pento sani o zuccheri mucillaginosi, gli amidi, diversi carboidrati, enzimi, che, nell'insieme costituiscono un sistema colloidale eterogeneo, viscoso, complessissimo Anche gran parte dei componenti la parete cellulare sono allo state colloidale, benché in forma di gel, come le sostanze pectiche, le emieellulose, le callosi, chitina, ecc. Non tutte queste sostanze sono egualmente presenti nei vari tipi di parete cellulare vegetale, in alcune può prevalere la chitina (Batteri, Funghi), in altre le sostanze pectiche (alcune Alghe), in altre la cellulosa, con sostanze pectiche (giovani cellule delle piante superiori), ecc., ma in tutte però si ritrova questa struttura • di colloide gelificato. La cellula perciò, riguardo alla sua struttura chimico-fisica, si può definire : un complesso di soluzioni e di soli, in presenza di geli. La consistenza tanto del plasma che della membrana che risulta dai rapporto tra le sostanze disperse e il mezzo disperdente (acqua), non può essere qualsiasi ; essa può subire delle- oscillazioni, ma entro certi limiti, oltrepassati i quali, si hanno dei disturbi o addirittura la morte della cellula. Si capisce quindi come tutti i fattori che possono modificare la consistenza dei colloidi del plasma e della membrana (temperatura, pH, elettroliti), divengano alcune volte fortemente tossici, per l'organismo. Meccanismo d'azione degli joni sui biocolloidi. — Gli elettroliti (secondo le recenti vedute della chimico-fisica), agirebbero sui colloidi idrofili, determinando una variazione di carica e di idratazione, delle micelle. Gli emulsoidi, a differenza dei sospensoidi, avrebbero 2 fattori di stabilità : la carica delle micelle e la solvatazione. La carica, che, essendo dello stesso segno per tutte le micelle del medesimo colloide, tende ad allontanare le micelle stesse, favorendo così la dispersione ; la solvatazione, cioè quell'alone di molecole d'acqua, che, circondando le particelle del colloide, impedisce che queste si uniscano tra di loro. . La soppressione di un solo di questi fattori non basta a determinare la precipitazione. Infatti se si aggiunge a un colloide idrofilo dell'alcool, che è molto avido di acqua, le micelle perdono l'acqua di solvatazione, e il colloide la viscosità, ma non si ha precipitazione, perchè le