ISOLAMENTO DI FACCIATA IL CAPPOTTO IN LANA DI ROCCIA

ISOLAMENTO DI FACCIATA
IL CAPPOTTO IN LANA
DI ROCCIA
Introduzione al sistema a cappotto
Una delle funzioni principali dell’involucro edilizio è quella di ridurre gli scambi termici tra interno ed esterno: in inverno, quando
deve evitare le perdite di calore, e in estate, quando deve ridurre il
surriscaldamento dell’aria dell’ambiente interno.
Nella progettazione risulta fondamentale, quindi, stabilire quali
siano questi scambi termici tra interno ed esterno, senza trascurare gli altri importanti aspetti legati al benessere degli occupanti,
come ad esempio il comfort acustico, la capacità di controllare i
flussi di vapore acqueo, la salubrità dell’aria e la sicurezza in caso
d’incendio.
Una parte consistente delle dispersioni termiche di un edificio, in
genere, avviene attraverso le murature perimetrali ed i ponti termici
ad esse collegati. L’isolamento delle pareti risulta, quindi, essenziale al fine di ridurre la dissipazione termica, ottenere notevoli economie di esercizio e sensibili vantaggi in termini di comfort abitativo.
L’isolamento a cappotto consiste nell’applicazione, sull’intera superficie esterna verticale di un edificio, di pannelli in lana di roccia
ad alta densità (mono o doppia densità) protetti sul lato esterno da
uno strato di intonaco armato con rete in fibra minerale ed infine da
un trattamento superficiale di finitura.
L’isolamento “a cappotto” è raccomandato sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni. In questo ultimo caso ne migliora in
modo duraturo il rendimento energetico e consente l’agibilità degli
ambienti durante la posa in opera.
Comportamento termico e igrometrico
Il sistema a cappotto consente quindi di effettuare un isolamento
continuo in corrispondenza di elementi di tamponamento e strutturali con conseguente correzione dei ponti termici. In questo modo
si riducono le dispersioni termiche attraverso le pareti perimetrali
e la struttura di supporto viene posta in una condizione di completa “quiete termica”, riducendo le tensioni derivanti dagli sbalzi di
temperatura che si avrebbero senza questo tipo di protezione.
Grazie a tale sistema costruttivo è possibile ottenere chiusure ad
alto livello prestazionale che consentono una sensibile riduzione dei
consumi energetici per la climatizzazione sia invernale che estiva.
Anche dal punto di vista igrometrico l’utilizzo dei pannelli in lana
di roccia assicura un ottimo comportamento grazie alla natura del
materiale stesso che presenta un coefficiente “µ” di resistenza alla
diffusione del vapore acqueo uguale a 1 e garantisce un’elevata
permeabilità del pacchetto di chiusura.
Attraverso l’esecuzione di un isolamento dall’esterno in lana di roccia correttamente dimensionato, si assicurano un efficace sfruttamento dell’inerzia termica della muratura e un corretto sfasamento temporale dell’onda termica, ottenendo così un miglior controllo
delle temperature interne e rendendo il cappotto una tecnologia
costruttiva adatta anche ai climi caldi, dove durante la stagione
estiva risulta di particolare importanza, ai fini del benessere e del
comfort abitativo, garantire un controllo del passaggio di calore
dall’ambiente esterno a quello interno.
1
Comfort acustico
Dal punto di vista acustico il sistema di isolamento a cappotto definisce una doppia parete costituita da un paramento di base e da una
controparete. Le due masse costituite dalla muratura e dallo strato di rivestimento (intonaco armato e finitura) generano il noto effetto
“massa-molla-massa”. La molla è rappresentata dai pannelli in lana di roccia ROCKWOOL i quali, grazie alla struttura fibrosa a celle aperte,
permettono di ottenere elevati valori di isolamento acustico. L’effetto “massa-molla-massa” porta ad un incremento del valore di potere
fonoisolante che si avrebbe con la sola parete di base; tale incremento dipende oltre che dalla tipologia di isolante utilizzato, dallo spessore
e dalla massa superficiale dello strato di finitura.
Normativa
I requisiti acustici minimi richiesti per l’isolamento acustico della facciata, in conformità al DPCM 5/12/1997 - “Determinazione dei requisiti
acustici passivi degli edifici”, sono i seguenti:
Categorie di ambienti abitativi
D2m,nT,w
Edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili
45
Edifici adibiti a residenze, alberghi, pensioni ed attività assimilabili
40
Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili
48
Edifici adibiti a uffici, attività ricreative o di culto, attività commerciali o assimilabili
42
dove D2m,nT,w è l’indice di valutazione dell’isolamento acustico normalizzato di facciata.
Il valore di D2m,nT,w, che si deve ritenere verificato in opera a fine lavori,
viene influenzato dalla parte opaca, dai serramenti e da tutti gli eventuali ponti acustici e fori presenti nella facciata.
Protezione dal fuoco
Il comportamento al fuoco riveste un ruolo fondamentale nella tecnologia a cappotto, infatti una corretta scelta del materiale isolante
permette di limitare la possibilità d’innesco e di propagazione di un
eventuale incendio all’intera facciata.
La tematica della sicurezza antincendio delle facciate è stata anche
affrontata dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco con l’approvazione e
l’emanazione nell’aprile 2013 della guida tecnica n. 5043: “Requisiti di
sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili”, in sostituzione
della precedente versione emanata nel marzo 2010.
Gli obiettivi della linea guida sono i seguenti:
limitare la probabilità di propagazione di un incendio originato
„„
all’interno dell’edificio a causa di fiamme e fumi caldi che fuoriescono dalle aperture;
limitare la probabilità di incendio di una facciata e la sua propaga„„
zione a causa di un fuoco di origine esterna;
evitare, in caso di incendio, la caduta di parti di facciata che possono
„„
compromettere la sicurezza degli occupanti e/o delle squadre di soccorso.
Una corretta soluzione progettuale nel rispetto di tale linea guida consiste nell’utilizzare un materiale isolante non combustibile, al fine di
limitare e rallentare la propagazione della fiamma in facciata. La drastica riduzione della presenza di fuoco e fumo consente inoltre alle
squadre di soccorso di operare in condizioni di maggiore sicurezza e visibilità.
I pannelli in lana di roccia ROCKWOOL, in quanto materiali incombustibili in Euroclasse di reazione al fuoco A1, non solo rispettano pienamente i requisiti forniti dalla linea guida, ma garantiscono inoltre la non propagazione della fiamma come indicato tra gli obiettivi della
stessa.
2
Durabilità
Il sistema di coibentazione a cappotto con lana di roccia garantisce elevate prestazioni e una durabilità tale da renderlo un sistema di riferimento in molti paesi europei.
L’elevata stabilità dimensionale dei prodotti ROCKWOOL al variare delle condizioni termoigrometriche aiuta a preservare la facciata da dilatazioni e fessurazioni dovute all’escursione termica che possono inficiare la continuità del cappotto dell’involucro esterno. Meno dilatazioni
e fessurazioni significano un aumento della durabilità dell’intero sistema di isolamento.
In merito alla durabilità del cappotto in lana di roccia si fa riferimento ad un autorevole studio pubblicato nel 2006 sulla rivista scientifica
ACTA e redatto dal professore Helmut Kunzel del Fraunhofer-Institute
for Building Physics di Holzkirchen in Germania, esperto di tecnologie
e sistemi di isolamento a cappotto. Lo studio ha l’obiettivo di indagare
le caratteristiche di durabilità dei sistemi a cappotto in considerazione
del fatto che, dagli anni ‘60 in poi, in Germania è diventata una delle soluzioni più adottate per aumentare l’efficienza energetica degli edifici.
Dallo studio, basato su periodiche ispezioni e monitoraggi di un numero significativo di edifici in Europa Centrale dal 1975 al 2004, è emerso
che i sistemi a cappotto ispezionati realizzati con isolante in lana di
roccia non hanno subito operazioni di restauro e sono stati classificati
nella categoria 1 (Virtually without Defects).
Sostenibilità
Una soluzione di sistema a cappotto, sia per i nuovi edifici che per le
ristrutturazioni, e’ un elemento principe della riduzione dei consumi
energetici per dispersione delle pareti verticali opache. Un involucro
performante riduce drasticamente la necessità di energia per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo, permettendo inoltre di
migliorare la classe energetica dell’edificio in cui viene installato.
L’utilizzo di pannelli in lana di roccia ROCKWOOL, realizzati con contenuto di riciclato e a loro volta infinitamente riciclabili, preserva le
risorse naturali e riduce gli impatti derivanti dall’estrazione e dalla lavorazione delle materie prime.
L’utilizzo consapevole di prodotti ROCKWOOL per sistemi a cappotto
diventa un elemento di qualita’ ed efficienza dei nostri edifici. Fattore
importante anche nel caso in cui si scelga di perseguire una certificazione energetica come l’ormai nota CasaClima o Passivhaus, piuttosto
che i sistemi di valutazione ambientale quali LEED, DGNB, BREEAM o
le italiane Itaca e GBC.
Si specifica che il pannello ROCKWOOL per isolamento a cappotto Frontrock Max E è provvisto di Attestato di Conformità ai criteri di compatibilità ambientale “CCA” rilasciato dal Politecnico di Milano, che riprende lo schema di valutazione proposto dal Regolamento CEE n. 880/92
(sostituito dal Regolamento n.1980/2000) basandosi sull’analisi degli impatti che il prodotto può avere sull’ambiente e sulla salute dell’uomo
durante l’intero ciclo di vita e contempla alcuni fattori principali tra cui:
la riciclabilità delle materie prime impiegate;
„„
la quantità di rifiuti prodotti;
„„
l’assenza di sostanze pericolose nella composizione;
„„
la bassa emissività e l’inquinamento nelle diverse fasi del ciclo di vita.
„„
3
Accorgimenti in fase di progettazione e posa
Al fine di garantire le elevate prestazioni dei sistemi a cappotto, è necessario porre particolare attenzione sia nella fase progettuale che nella
posa in opera.
Prima di iniziare la posa del sistema isolante a cappotto è opportuno eseguire un controllo del supporto sul quale verrà installato, verificando
l’idoneità della superficie e l’assenza di crepe, efflorescenze, supporti polverosi ed infestazioni.
La posa del cappotto deve essere eseguita realizzando le seguenti fasi, descritte nel dettaglio di seguito:
Incollaggio dei pannelli
„„
Tassellatura del sistema
„„
Rasatura armata
„„
Finitura
„„
Durante l’intera lavorazione del sistema, la temperatura ambientale, del supporto e dei materiali deve essere di almeno 5°C e non superare
i 30°C.
1. INCOLLAGGIO
L’incollaggio dei pannelli isolanti al supporto deve essere realizzato con malte adesive (collanti), concepite specificatamente per sistemi a
cappotto in lana di roccia.
In caso di pannelli a doppia densità, la malta adesiva deve essere applicata sul lato a densità inferiore (lato in cui non sono presenti scritte).
Successivamente i pannelli devono essere posati sulla superficie da isolare avendo cura di accostarli perfettamente tra loro e sfalsando i
giunti.
Il prodotto correttamente installato presenta il lato a densità superiore, caratterizzato dalla scritta “TOP ROCKWOOL”, rivolto verso l’esterno.
Si raccomanda di installare il sistema su superfici asciutte e quanto più possibile regolari e stabili.
L’elevata stabilità dimensionale dei pannelli ROCKWOOL (coefficiente di dilatazione termica lineare pari a 2x10-6 °C-1), che non genera tensioni di espansione-ritiro, consente l’esecuzione di due diversi schemi di disposizione del collante: “a cordoli e punti” o “a tutta superficie”.
Incollaggio “a cordoli e punti”: questo schema è indicato in caso
„„
sia necessario correggere difetti di planarità del supporto. La
malta deve essere disposta sul retro del pannello lungo tutto
il perimetro, per una larghezza di 5-10 cm, ed al centro dello
stesso in uno o più punti di diametro di 10-15 cm. La superficie
di contatto tra pannello/collante e collante/muratura non deve
mai essere inferiore al 40% della superficie del pannello.
Incollaggio “a tutta superficie”: questo schema è indicato in
„„
caso di supporto sufficientemente regolare e planare. Con una
cazzuola dentata (dentatura dipendente dalla planarità del supporto) si stende il collante su tutta la superficie del pannello.
In entrambi i casi, la malta non deve essere applicata sulla superficie laterale del pannello, per garantire la continuità e la perfetta aderenza
dell’isolamento ed evitare l’insorgenza di ponti termici. Affinché l’incollaggio sia efficace, è necessario che il collante-rasante penetri tra le
fibre superficiali del pannello.
2. FISSAGGIO MECCANICO
Il fissaggio meccanico deve contrastare le forze orizzontali dovute all’azione del vento ed assicurare la stabilità del sistema nel tempo.
I tasselli devono preferibilmente essere del tipo “a vite” con anima metallica e devono avere una lunghezza sufficiente ad attraversare lo
spessore dell’isolante e penetrare nella muratura retrostante fino a raggiungere uno strato meccanicamente “affidabile”.
4
I tasselli devono essere concepiti specificatamente per sistemi a
cappotto e la tipologia varia a seconda del tipo di supporto. I tasselli
vanno applicati dopo l’indurimento della malta, in numero variabile
in funzione delle caratteristiche del supporto, dell’altezza dell’edificio e della ventosità. Lo schema di fissaggio prevede due varianti,
a T e a W.
È preferibile adottare lo schema di tassellatura a W, poiché le prove
di laboratorio dimostrano una maggiore efficacia dell’ancoraggio;
tale schema risulta applicabile grazie all’elevata stabilità dimensionale della lana di roccia che non subisce variazioni dimensionali
al modificarsi delle condizioni termoigrometriche.
In entrambi i casi i tasselli vanno sempre posti in corrispondenza
della porzione di pannello incollata al supporto.
3. RASATURA ARMATA
La rasatura dei pannelli isolanti dello spessore di 3-4 mm deve essere effettuata con malte adesive ad elevata permeabilità al vapore,
specificamente concepite per sistemi a cappotto in lana di roccia
(solitamente si tratta dello stesso prodotto utilizzato per l’incollaggio). Perché la rasatura sia efficace, è necessario che il collante/
rasante penetri tra le fibre superficiali del pannello. A malta ancora
bagnata si procede all’applicazione della rete di armatura ed in seguito all’applicazione della seconda mano di rasante, in modo che
la rete risulti annegata nella rasatura.
La rete di armatura ha la funzione di sopportare le tensioni che si
generano nello strato di rasatura a causa degli sbalzi termici: è
indispensabile per prevenire la formazione di fessure nell’intonaco.
La rete, come tutte le componenti del sistema, deve essere specificamente concepita per sistemi a cappotto e deve essere costituita
da fibra minerale resistente agli alcali.
Gli spigoli devono essere protetti con angolari (generalmente in polimero con rete) applicati con malta adesiva.
Per quanto riguarda lo spessore degli strati, tempistiche e condizioni climatiche di installazione, si rimanda alle indicazioni del produttore del rasante.
4. FINITURA
La finitura esterna deve resistere alle intemperie ed agli sbalzi di
temperatura. Inoltre deve essere impermeabile all’acqua ma permeabile al vapore proveniente dall’interno dell’edificio. Può essere
colorata in pasta: in tal caso deve essere caratterizzata da un indice
di riflessione superiore al 20%; in caso venga tinteggiata in seguito,
la pittura deve avere le medesime caratteristiche di riflessione.
Doppia densità
La tecnologia ROCKWOOL a doppia densità consente di ottenere
pannelli costituiti da uno strato superficiale ad alta densità e da
un corpo a densità inferiore.
Sul sito www.cortexa.it è disponibile Il “Manuale per l’applicazione del sistema a cappotto”.
CORTEXA è il Consorzio per la cultura del sistema a cappotto, di cui ROCKWOOL è main partner.
Tali pannelli, idonei per la tecnologia a cappotto, grazie alla
presenza dello strato superficiale più rigido, consentono la ripartizione del carico su superfici più ampie rispetto ai pannelli
monodensità, migliorandone le prestazioni meccaniche e, in particolare, la resistenza a carico concentrato o puntuale e quindi
agli urti.
La parte ad alta densità assicura, inoltre, ottima aderenza del
ciclo di finitura al pannello isolante, mentre la parte a densità inferiore consente una maggiore adattabilità al supporto murario.
5
Dettagli tecnici
Completano ed integrano la posa del sistema a cappotto la realizzazione della zoccolatura di partenza e la risoluzione di dettagli tecnici
specifici, quali la protezione di angoli e spigoli, i raccordi ad altri elementi costruttivi (es. coperture, finestre, ecc.) e l’eventuale applicazione
9
di rivestimenti speciali, per i quali devono essere rispettate le indicazioni del produttore.
L’attenzione progettuale ed esecutiva da porre nella risoluzione di questi dettagli è determinante al fine di garantire un corretto funzionamento del sistema a cappotto e la sua durabilità nel tempo.
1 2
1 2 3 4 5 6 7
8
3
4
5 6
3
4
raccordo angolo
1
2
1. Struttura della parete
9
2. Collante
3
1
2
3
1
4
3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E
4
4.Rasatura armata
5 6 7
8
5
5. Secondo strato di
6
6. Finitura
7
7. Tassello
2
1
rasatura
2
5
8
8. Profilo di rinforzo angolare con
rete
3
4
8
5
In corrispondenza di angoli e spigoli3è necessario utilizzare pannelli interi o
6
dimezzati posati sfalsati tra loro. 4
I pannelli vanno accostati tra loro assicurando una posa regolare che 7rispetti la
5
perpendicolarità
1
2 della geometria.
6 presente tra le fughe delle lastre. La malta collante non deve mai essere
Nello strato rasante deve essere annegato
il profilo per la protezione degli spi7
8
goli con rete in fibra minerale, raccordandolo alla rete di armatura con una
sovrapposizione di almeno 10 cm.
3
1
9
8
4
8
raccordo a terra
2
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3
6
4
1
2
7
5
6
3
7
2
1. Struttura della parete
1
4
9
2. Collante
5 8
3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E
6
3
4.Rasatura armata
7
4
5. Secondo strato di rasatura
5
6. Finitura
6
7. Tassello
7
8. Profilo metallico di partenza
8
3
1
2
4
8
5
6
7
In considerazione delle sollecitazioni maggiori dovute a spruzzi d’acqua, sporcizia ed eventuali azioni meccaniche, per le zone di zoccolatura
1
2
è necessario utilizzare un idoneo profilo di partenza.
Il profilo metallico di partenza deve essere adeguatamente dimensionato sullo spessore del pannello isolante e fissato meccanicamente al
supporto murario, con l’utilizzo di raccordi per le giunzioni tra parti di profilo. Eventuali non planarità del supporto possono essere corrette mediante l’utilizzo di specifici distanziatori.
6
FINESTRA INSERITA IN MURATURA
1. Struttura della parete
2. Collante
3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E
4.Rasatura armata
9
10
9
5. Secondo strato di rasatura
6. Finitura
7. Tassello
1
2
3
4
5 6 7
1
8
2
3
4
5 6 7
8. Profilo di rinforzo angolare con rete
8
9. Nastro di guarnizione
10.Pannello ROCKWOOL Frontrock (RP-PT)
1
Il dettaglio di raccordo del cappotto al serramento montato all’interno della
muratura deve essere progettato ed eseguito realizzando la continuità dell’isolamento anche in corrispondenza delle spallette, al fine di evitare il formarsi
di ponti termici.
2
3
4
5
6
FINESTRA MONTATA A FILO
7
8
3
4
8
1
5
1. Struttura della parete
6
2. Collante
7
3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E
4.Rasatura armata
2
2
9
1
9
1
2
3
8
4 5 6 7
5
6
6. Finitura
7. Tassello
8
1 2 con
3 4 rete
5 6
8. Profilo di rinforzo angolare
7
9. Nastro di guarnizione
3
4
9
10
5. Secondo strato di rasatura
Il dettaglio
1 di 2raccordo del cappotto al serramento montato a filo esterno muratura deve essere progettato ed eseguito realizzando il sormonto dell’isolamen3 al fine di evitare il formarsi di ponti termici.
to sul serramento,
7
8
4
3
5
4
6
5
7
6
8
In entrambi i casi il sistema a cappotto deve essere completato mediante l’utilizzo 7di apposite guarnizioni autoespandenti
poste in corrispondenza di serramento e davanzale, profili in rete per la protezione degli spigoli e reti di armatura diagonali da posare sugli angoli delle
3
finestra con inclinazione di circa 45°.
1
8
2
4
5
6
7
1
2
2
1
9
8
3
4
5
6
3
7
4
8
5
6
7
8
7
8
3
4
8
5
6
7
copertura piana
1
2
2
1
9
8
1. Struttura della parete
3
2. Collante
4
3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E
5
4.Rasatura armata
6
3
5. Secondo strato di rasatura
4
6. Finitura
5
7. Tassello
6
8. Nastro di guarnizione
7
9. Sistema di impermeabilizzazione
7
8
(scossaline e guaine)
1
2
Il dettaglio di raccordo del cappotto alla copertura piana va realizzato eseguendo il sormonto dei pannelli isolanti agli elementi di parapetto e
la loro connessione al sistema isolante della copertura. In questo modo viene data continuità all’involucro termico.
9
10
Nel collegamento agli elementi di copertura piana si rende9 inoltre indispensabile proteggere il cappotto con scossaline metalliche per evitare
infiltrazioni di acqua all’interno del sistema.
1
copertura inclinata
1
2
3
4
5 6 7
1
8
2
3
4
5 6 7
8
2
3
1. Struttura della parete
4
2. Collante
5
3. Pannello ROCKWOOL
Frontrock Max E
6
7
4.Rasatura armata
8
5. Secondo strato di rasatura
3
8
6. Finitura
4
7. Tassello
5
8. Nastro di guarnizione
6
7
1
2
2
1
9
8
I pannelli isolanti posti in corrispondenza delle aree di raccordo alla copertura inclinata vanno sagomati
in maniera conforme all’inclinazione
del tetto e posati prevedendo l’applicazione di idonee guarnizioni; in questo modo è possibile garantire l’assenza di ponti termici nella zona di
collegamento al tetto e la corretta realizzazione del giunto.
3
Per garantire inoltre l’assenza di indesiderati
effetti camino, per l’ultima fila di pannelli è possibile applicare la colla sia sul pannello che sul
4
supporto (“Floating Buttering”).
5
6
3
7
4
8
5
6
7
8
1
2
Referenze
Il progetto in breve
Località
Pinerolo (TO)
Tipo di edificio
Edificio residenziale
Tipo di intervento
Riqualificazione
Tipologia costruttiva
Tradizionale
Isolamento a cappotto
Frontrock Max E, 16 cm
Peculiarità
Certificato Casa Clima Gold
Progettista
Studio Erredi Architetti Associati
Riccardi - Doto
L’intervento consiste nella ristrutturazione di un fabbricato rurale, trasformato ad uso abitativo grazie alla realizzazione di 3 unità immobiliari. Il progetto ha mirato a non snaturare l’esistente, conservando la valenza tipologica del manufatto, valorizzandone gli aspetti storici del
tipico rustico piemontese.
I principi che hanno ispirato la progettazione sono stati quelli del risparmio energetico e dell’uso delle fonti rinnovabili di energia.
La geometria delle forme esistenti, a pianta rettangolare con tetto a padiglione, non è stata modificata.
Le pareti perimetrali esistenti sono costituite da stratigrafie murarie eterogenee, probabilmente per via delle continue demolizioni e ricostruzioni che si sono susseguite negli anni. Il basamento in pietra, cemento, mattoni rotti, sabbia e terra lascia il posto a paramenti murari
in muratura piena, semipiena a cassa vuota a due o tre mattoni; si è scelto quindi una soluzione di coibentazione esterna a cappotto.
Il fabbisogno energetico annuo per il riscaldamento è pari a 15 kWh/mq e l’edificio è in Classe A+.
il progetto in breve
Località
Mascalucia (CT)
Tipo di edificio
Villa unifamiliare
Tipo di intervento
Nuova costruzione
Tipologia costruttiva
Tradizionale
Isolamento a cappotto
Frontrock Max E, 20 cm
Peculiarità
Certificato Casa Clima Gold e Passivhaus
Progettista
Ing. Carmelo Sapienza
Il Progetto Botticelli è stato realizzato in provincia di Catania, sulle pendici dell’Etna, a 500 m slm.
Sviluppato in collaborazione con il gruppo eERG del Politecnico di Milano e con il dipartimento DICA dell’Università di Catania, questo progetto ha lanciato la sfida di implementare i protocolli già esistenti in un contesto di clima mediterraneo, adottando anche un modello progettuale
di calcolo in regime dinamico ove la gestione delle alte temperature è il problema principale da affrontare. L’edificio è certificato CasaClima
Gold e Passiv Haus Institute. Il progetto architettonico è basato sulla reinterpretazione in chiave contemporanea della casa rurale siciliana.
Gli aspetti fondamentali tradizionali sono reinventati secondo le esigenze e le tendenze architettoniche contemporanee.
L’efficienza energetica è stata garantita attraverso una progettazione particolarmente attenta, in cui la scelta del sistema di isolamento è
stata abbinata ad un’attenzione alla risoluzione dei ponti termici.
Il Progetto Botticelli è parte del progetto Europeo PASSReg, in collaborazione con il Passiv Haus Institut, il Politecnico di Milano - gruppo
eERG, la Regione Siciliana ufficio Energy Manager e la Provincia regionale di Catania per la divulgazione e la diffusione di edifici PASSIV
HAUS intelligenti di nuova generazione in conformità alle direttive Europee NZEB Zero Energy Building.
Per ulteriori informazioni su queste ed altre referenze visita il sito: www.a-classbureau.com
9
Analisi termiche e acustiche
Il sistema di isolamento a cappotto delle pareti verticali esterne garantisce un ottimo comportamento termico sia in regime invernale che
estivo, come dimostrano le prestazioni delle seguenti stratigrafie analizzate:
CAPPOTTO SU LATERIZIO PORIZZATO
Esterno
1. Finitura per cappotto sp. 1,5 mm
2. Rasante con rete di armatura in fibra minerale sp. 4 mm
3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E incollato e tassellato (cfr. tabella)
4. Blocchi in laterizio sp. 250 mm
5. Intonaco sp. 15 mm
Interno
Sp. isolante (mm)
Sp. tot (cm)
U (W/m2K)
Yie (W/m2K)
80*
35
0.28
0.03
100
37
0.25
0.02
120
39
0.22
0.02
140
41
0.19
0.02
160
43
0.17
0.01
LIMITI DI TRASMITTANZA ( W/m2K) secondo D.P.R. 59/2009
®
A
B
C
D
E
F
0.62
0.48
0.40
0.36
0.34
0.33
* Test acustico
Curva sperimentale
Curva di riferimento
90
85
80
75
Test eseguito con:
Potere fonoisolante R [dB]
Potere fonoisolante R (dB)
70
65
pannello ROCKWOOL Frontrock Max E spessore 80 mm;
„„
parete di base costituita da blocchi forati di laterizio al„„
60
55
leggeriti dello spessore di 25 cm.
50
45
Prova acustica di laboratorio:
40
35
Indice di valutazione: Rw= 55 dB;
30
Termini correttivi C = -2 dB; Ctr= -7 dB
25
20
15
10
Frequenza [Hz]
Frequenza
(Hz)
10
5000
4000
3150
2500
2000
1600
1250
800
1000
630
500
400
315
250
200
160
125
0
100
5
CAPPOTTO SU SUPPORTO IN LEGNO MASSIVO X-LAM
Esterno
1. Finitura per cappotto sp. 1,5 mm
2. Rasante con rete di armatura in fibra minerale sp. 4,5 mm
3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E (cfr. tabella)
4. Struttura portante in x-lam sp. 100 mm
5. Pannello ROCKWOOL 225 sp. 50 mm
6. Elemento di tenuta aria/vapore
7. Lastra in gessofibra sp. 12,5 mm
8. Lastra in cartongesso sp. 12,5 mm
Interno
Sp. isolante (mm)
Sp. tot (cm)
U (W/m2K)
Yie (W/m2K)
80
27
0.20
0.02
100
29
0.18
0.02
120
31
0.17
0.01
140
33
0.15
0.01
160 *
35
0.14
0.01
LIMITI DI TRASMITTANZA ( W/m2K) secondo D.P.R. 59/2009
®
A
B
C
D
E
F
0.62
0.48
0.40
0.36
0.34
0.33
* Prova acustica di laboratorio : Indice di valutazione: Rw= 65 dB;
Termini correttivi C = -3 dB; Ctr= -9 dB
CAPPOTTO SU MURATURA AD INTERCAPEDINE
Esterno
1. Finitura per cappotto sp. 1,5 mm
2. Rasante con rete di armatura in fibra minerale sp. 4,5 mm
3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E incollato e tassellato (cfr. tabella)
4. Intonaco sp. 20 mm
5. Blocchi in laterizio forato sp. 120 mm
6. Intercapedine d’aria sp. 50 mm
7. Blocchi in laterizio forato sp. 80 mm
8. Intonaco sp. 15 mm
Interno
Sp. isolante (mm)
Sp. tot (cm)
U (W/m2K)
Yie (W/m2K)
80
37
0.32
0.06
100
39
0.27
0.05
120
41
0.23
0.04
140
43
0.21
0.03
160
45
0.19
0.03
LIMITI DI TRASMITTANZA ( W/m2K) secondo D.P.R. 59/2009
A
B
C
D
E
F
0.62
0.48
0.40
0.36
0.34
0.33
11
Pannelli ROCKWOOL per cappotto
FRONTROCK MAX E
®
Pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità, per isolamento termico ed acustico, specificamente concepito per sistemi termoisolanti a cappotto.
Il pannello viene sottoposto ad un trattamento termico aggiuntivo che lo rende
idoneo alle severe condizioni di utilizzo tipiche dell’isolamento dall’esterno. La
gamma degli spessori (fino a 280 mm) lo rende ideale per la realizzazione di edifici passivi.
Formato 1000x600 mm per spessori ≤ 20 cm;
1000x500 mm per spessori > 20 cm
Dati tecnici
Valore
Classe di reazione al fuoco
A1
Norma
UNI EN 13501-1
Conduttività termica dichiarata
λ D = 0,036 W/(mK)
Resistenza a compressione (carico distribuito)
σ10 ≥ 20 kPa
UNI EN 12667, 12939
UNI EN 826
Resistenza al carico puntuale
F P ≥ 250 N
Resistenza a trazione nel senso
dello spessore
σmt ≥ 7,5 kPa per spessore 60 mm;
σmt ≥ 10 kPa per spessori superiori a 60 mm
UNI EN 12430
Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo
μ=1
Calore specifico
CP = 1030 J/(kgK)
Densità (doppia densità)
ρ = 90 kg/m circa (155/80)
UNI EN 1607
UNI EN 12086
UNI EN 12524
UNI EN 1602
3
Spessore e RD
Spessore [mm]
Resistenza termica RD [m2K/W]
60
70
80
100
120
140
160
180
200
220
240*
1,65
1,90
2,20
2,75
3,30
3,85
4,40
5,00
5,55
6,10
6,65 *Disponibili su richiesta spessori più elevati (fino a 280 mm). Per ulteriori informazioni contattare i nostri uffici commerciali.
FRONTROCK (RP-PT)
®
Pannello rigido in lana di roccia non rivestito ad alta densità, per isolamento termico ed acustico, specificamente concepito per sistemi termoisolanti a cappotto
come elemento di completamento (spallette di serramenti, ecc.).
Il pannello viene sottoposto ad un trattamento termico aggiuntivo che lo rende
idoneo alle severe condizioni di utilizzo tipiche dell’isolamento dall’esterno.
Formato 1000x600 mm.
Dati tecnici
Valore
Classe di reazione al fuoco
A1
Conduttività termica dichiarata
λ D = 0,039 W/(mK)
Resistenza a compressione (carico distribuito)
σ10 ≥ 40 kPa
UNI EN 826
Resistenza a trazione nel senso
dello spessore
σmt ≥ 15 kPa
UNI EN 1607
Norma
UNI EN 13501-1
Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo
μ=1
Calore specifico
CP = 1030 J/(kgK)
Densità
ρ = 165 kg/m per spessore 30 mm
ρ = 135 kg/m 3 per spessori ≥ 40 mm
UNI EN 12667, 12939
UNI EN 12086
UNI EN 12524
3
UNI EN 1602
Spessore e RD
Spessore [mm]
Resistenza termica RD [m2K/W]
**Disponibile su richiesta un’ampia gamma di spessori. Per ulteriori informazioni contattare i nostri uffici commerciali.
12
30
40
50**
0,75
1,00
1,25
Stampa Luglio 2013
Il Gruppo Rockwool
Il Gruppo Rockwool è leader mondiale nella fornitura di prodotti e sistemi innovativi
in lana di roccia, materiale che aiuta a proteggere l’ambiente migliorando la qualità
della vita di milioni di persone.
È presente prevalentemente in Europa e sta espandendo le proprie attività in Nord
e Sud America oltre che in Asia.
Il Gruppo è tra i leader mondiali nell’industria dell’isolamento. Infatti, oltre alla
gamma di pannelli in lana di roccia per la coibentazione termo-acustica, Rockwool
propone controsoffitti acustici e rivestimenti di facciata che permettono di realizzare edifici sicuri in caso di incendio, efficienti dal punto di vista energetico e caratterizzati da un comfort acustico ottimale.
Rockwool offre anche soluzioni “green” per la coltivazione fuori terra, fibre speciali
per l’utilizzo industriale, isolamento per l’industria di processo e per la coibentazione del settore navale, così come sistemi anti-vibrazione e anti-rumore per le moderne infrastrutture.
Inoltre, i servizi di consulenza in fase preliminare e di realizzazione rappresentano
un plus unico nel mercato dell’isolamento e rendono Rockwool il partner ideale
nell’iter progettuale e costruttivo.
Rockwool Italia S.p.A.
Via Londonio, 2
20154 Milano
02.346.13.1
www.rockwool.it