QUALI SINTOMI TI FANNO CAPIRE DI AVERE UN DISTURBO CERVICALE Qui c’è da fare un po’ di chiarezza, perchè a volte senti incolpare la cervicale anche delle emorroidi. Devi distinguere tra sintomi DIRETTAMENTE IMPUTABILI al tratto cervicale e sintomi che SI ACCOMPAGNANO FREQUENTEMENTE AL DISTURBO CERVICALE, ma che non sono conseguenza diretta. La differenza è molto importante, e per capirla basta ripassare velocemente il percorso del disturbo: 1) stai bene e non hai problemi 2) interviene qualcuno dei fattori citati nella sezione precedente (ripassa l’infografica “cause del disturbo cervicale” ATTENZIONE A QUESTO PASSAGGIO 3) questi fattori ti aumentano la tensione dei muscoli del collo QUI PROBABILMENTE COMINCI AD AVVERTIRE I SINTOMI 4) i muscoli lavorano male ed usurano le vertebre ANCORA SINTOMI I sintomi direttamente imputabili al tratto cervicale sono quelli legati: - alla contrattura dei muscoli - all’usura delle vertebre e relativa sofferenza dei nervi che partono da lì Ho rimarcato però di fare attenzione al punto 2, cioè “interviene qualcuno dei fattori citati nel capitolo precedente”. Prendine uno poco intuitivo ma facile da capire: non bevi abbastanza, quindi i tuoi muscoli saranno meno idratati e probabilmente ti faranno male. Perfetto ma…. idratarsi poco cosa comporta a livello gastro-enterico? Nella maggioranza dei casi, stipsi. Quindi, se il tuo problema fosse esclusivamente bere poco, avresti sia dolore ai muscoli che stipsi, ma non è il disturbo cervicale che provoca stipsi!! Perciò ora distingueremo i sintomi DIRETTI, cioè quelli che ti fanno capire che il tuo tratto cervicale non se la passa troppo bene, dai sintomi INDIRETTI, cioè quelli che spesso si accompagnano al disturbo cervicale, ma non ne sono conseguenza diretta SINTOMI DIRETTI 1) Dolore al collo, più o meno accentuato dai movimenti Nel disturbo cervicale il dolore al collo è portato: - dalla forte contrattura dei muscoli - dal sovraccarico delle articolazioni tra una vertebra e l'altra 2) Mal di testa Se guardi l’anatomia della zona, capisci perchè facilmente la forte tensione dei muscoli cervicali possa trasformarsi in mal di testa: praticamente, dove finiscono i muscoli cervicali, cominciano quelli del cranio. Peraltro, le fasce che avvolgono questi due gruppi di muscoli sono in continuità tra loro, quindi una vera e propria distinzione anatomica non c’è: logico che la tensione dei primi possa scaricarsi sui secondi. In questo caso hai un tipo di mal di testa muscolo-tensivo (come è logico). 3) Emicrania Uno studio effettuato in Italia ha dimostrato come esercizi volti a ridurre la tensione dei muscoli del collo possano avere un effetto benefico anche sull’emicrania, che all’apparenza è un problema che rimane all’interno della scatola cranica. Come mai? I meccanismi non sono del tutto chiari, ma l’ipotesi più verosimile è quella che ti illustrerò tra poco, in quanto succede la stessa cosa a livello degli arti. Se, ad esempio, hai la muscolatura del braccio molto contratta, il sangue circolerà più a fatica, e di conseguenza chi sta in fondo (la mano) riceverà meno sangue (infatti molte persone hanno le mani sempre fredde). Bene, lo stesso rapporto che c’è tra braccio (a monte) e mano (a valle) c’è tra collo e scatola cranica: la tensione dei muscoli del collo potrebbe quindi dare luogo a fenomeni micro-vascolari al cervello, che poi fanno da punto di partenza della crisi di emicrania. 4) Vertigini, senso di sbandamento, sensazione di testa vuota La questione è abbastanza discussa, in quanto c’è chi dice che non ci siano strutture che dal tratto cervicale possano portare vertigini. In realtà, è osservazione di tutti gli operatori nel settore che quando riesci a migliorare il disturbo cervicale, la persona stia meglio anche dal punto di vista dell’equilibrio. I meccanismi con cui possono nascere i problemi di equilibrio sono verosimilmente 2: A) se i muscoli del collo sono tesi in maniera asimmetrica, perchè hai avuto traumi o magari perchè la tua mandibola lavora male (dopo vedremo un piccolo test) il tuo sistema nervoso si trova di fronte ad una situazione anomala: normalmente i muscoli sono tesi in maniera asimmetrica quando la tua testa è girata o inclinata, ma qua gli occhi e l’orecchio interno dicono che sei in posizione perfettamente dritta. E quindi? E quindi il sistema nervoso si fa carico di “correggere” l’entrata, ma in alcuni momenti questo delicato equilibrio può saltare e portarti sbandamenti B) cosa abbiamo visto prima riguardo all’emicrania? I muscoli tesi a monte (collo) provocano minor vascolarizzazione a valle (cranio-cervello). Questo fenomeno non è in discussione in quanto capita in tutti i distretti corporei, ma qui può essere particolarmente interessante in quanto la leggerissima mancanza di afflusso sanguigno (attenzione che la circolazione del cervello NON VIENE ASSOLUTAMENTE BLOCCATA, infatti agli esami risulta sempre tutto normale) alla scatola cranica può facilmente tradursi in sensazione di testa vuota o mancanza di concentrazione. Questo fenomeno lo vedo bene quando ai pazienti applico la mia tecnica Cervical System, la quale riduce fortemente la contrattura: appena finito, la persona ha immediatamente una sensazione di maggiore lucidità. 5) Nausea La nausea è un sintomo frequente sopratutto durante le crisi acute. Anche qui, i meccanismi alla base possono essere due: A) la “confusione neurologica” di cui ho parlato prima riferendomi alle vertigini crea una situazione analoga al “mal di mare” , che è caratterizzato appunto da nausea B) la compressione del nervo vago. Questo è un argomento molto discusso, dato per sicuro da molti miei colleghi, ma che purtroppo non si è ancora dimostrato al 100%. La faccenda è questa: uno dei nervi più importanti per la digestione, vale a dire il nervo vago, transita vicino alle vertebre e all’interno dei muscoli cervicali. Un problema a queste strutture potrebbe esercitare una compressione sul nervo, andando a compromettere le funzioni digestive e creando nausea. La teoria è affascinante, forse un po’ sopravvalutata, sicuramente non dimostrata del tutto. Va comunque detto che, analogamente al discorso vertigini, se il collo migliora spesso migliora anche la nausea 6) Alterazioni della postura della testa Anche se non hai particolare dolore, potresti notare come la tua testa sia sempre pendente da un lato, che tendenzialmente è sempre lo stesso. Questo avviene in quanto c’è una contrattura muscolare più marcata da un lato, ed il corpo cerca di evitare di metterla troppo in tensione, quindi viene spontaneo inclinare la testa da una parte. 7) Disturbi della vista non correlati a problemi oculistici Capita a moltissime persone di avere problemi visivi come stanchezza, fastidio alla luce, visione offuscata: vanno dall’oculista e gli dice che è tutto a posto, o comunque non peggio del solito. C’è una connessione con i problemi cervicali? Sicuramente tra i muscoli del collo ed i muscoli dell’occhio ci sono importantissimi collegamenti. Pensa soltanto a quante volte muovi gli occhi senza muovere il collo: praticamente solo quando leggi, in tutte le altre situazioni occhi e collo si muovono in sincrono, quindi è piuttosto normale che i problemi degli uni possano riflettersi sugli altri. 8) Dolore al braccio Quando c’è un danno evidente ai dischi tra una vertebra e l’altra, un pezzo di questi può uscire dalla sua naturale sede e comprimere i nervi che gli stanno di fianco: è quella condizione chiamata comunemente ERNIA AL DISCO. Quando il nervo è compresso, tipicamente comincia a dare dolore e formicolio a livello del braccio. Detto questo, devi considerare due cose: - se hai dolore al braccio o alle braccia, non è automaticamente detto che tu abbia un’ernia al disco - anche se te l’hanno trovata, la maggior parte delle persone se la porta dietro senza alcun problema (guarda il testo nel capitolo precedente per vedere le statistiche), e spesso ha una evoluzione positiva spontanea. Solo un 5% delle ernie discali finisce poi con un trattamento chirurgico, quindi puoi tranquillamente eseguire i protocolli che trovi in questo corso, nel rispetto del dolore. SINTOMI INDIRETTI Abbiamo detto che questi sintomi SI ACCOMPAGNANO spesso a disturbo cervicale, ma non ci sono collegamenti diretti (ricordi l’esempio del bere poco fatto in precedenza?). 1) Stanchezza e affaticabilità Al netto di situazioni molto particolari, la stanchezza e l’affaticabilità sono legate ad un sovraccarico generale dell’organismo, che quindi non riesce a produrre energia in modo efficace. Può trattarsi di stress emotivo, di una cattiva alimentazione o di un altro problema metabolico. Se avverti stanchezza, è logico pensare che i muscoli siano POCO EFFICIENTI. Se i tuoi muscoli sono poco efficienti, è più facile che ti facciano male: per questo chi soffre di stanchezza e affaticabilità ha spesso dolori muscolo scheletrici, con quelli cervicali in prima linea. 2) Disturbi del sonno A meno che tu non abbia un dolore tale da non trovare una posizione nella quale dormire, è improbabile che il disturbo cervicale comprometta la qualità del tuo sonno. E’ molto più probabile che la qualità del tuo sonno sia compromessa da uno stile di vita errato, oppure da una cena troppo ricca sopratutto in carboidrati. Ma cosa succede se il tuo sonno non è qualitativo? Semplice, i muscoli non recuperano adeguatamente. E cosa succede se i muscoli non recuperano adeguatamente? Indovina…. 3) Disturbi della digestione Abbiamo visto prima il collegamento tra disturbo cervicale e disturbo digestivo tramite il nervo vago. Facilmente però, i due problemi non sono connessi così direttamente, cioè puoi avere disturbi digestivi che non c’entrano più di tanto con il nervo vago. Anche qui, puoi avere disturbi digestivi a causa di una errata alimentazione, di uno stile di vita disordinato o di un accumulo eccessivo di stress nervoso. Se non digerisci bene, inevitabilmente ai muscoli non arriva il corretto nutrimento e la corretta idratazione. Cosa succede a muscoli non ben nutriti e non ben idratati? Anche qui, facile indovinello…fanno male! 4) Ansia e tachicardia Tantissime persone sono convinte di avere ansia causata dal disturbo cervicale. La stragrande maggioranza di queste persone ha invece il problema contrario, cioè ha i muscoli del collo troppo contratti a causa di uno stato di eccessiva attività del sistema nervoso. Ad oggi non conosciamo nessun motivo per il quale un problema al collo debba condurre a stati d’ansia (al di là del preoccuparsi per il dolore), mentre conosciamo benissimo come lo stato d’ansia possa irrigidire i muscoli. Più in là nel corso troverai ottime strategie anche per la tensione muscolare legata alla iper-attività del sistema nervoso. Bene, ora sai quali sono i sintomi che caratterizzano il disturbo cervicale. Qual’è il primo istinto che abbiamo quando avvertiamo un sintomo in maniera persistente? Semplice: vogliamo sapere cosa sia, quindi andiamo a farci una lastra oppure una risonanza. Nel prossimo capitolo vedremo quando e a cosa servono.