ARTICOLO
ARTICOLO DETERMINATIVO
Le forme dell’articolo determinativo sono:
MASCHILE SINGOLARE
SU, S’ (il, lo, l’)
FEMMINILE SINGOLARE
SA, S’ (la, l’)
PLURALE
IS
(i, gli ,le)
L’articolo neutro SU, anteposto ad un aggettivo, un pronome possessivo, un sostantivo, un
verbo sostantivato, un avverbio, dà un significato generale, astratto all’espressione.
Es: su giùstu (ciò che è giusto), su papai (il cibo, il mangiare).
Le forme del singolare SU, SA si apostrofano sempre davanti a parole che comincino per
vocale: s’òmini, s’annu.
Eccezioni: l’articolo femminile SA non si apostrofa davanti a:
a) i nomi delle vocali: sa e, sa u;
b) la parola UNA (ora dell’orologio): sa una e mesu (l’una e mezzo).
L’articolo determinativo non si mette:
a) nei complementi di luogo: bandu a domu (vado a casa);
b) nell’unione di due sostantivi che concorrono a formare una sola idea generale: dì e noti
(giorno e notte), celu e terra (cielo e terra);
c) davanti agli elementi di una enumerazione non uniti da una congiunzione: ominis, fèminas,
bèstias, totu at mortu (uomini, donne, animali, ha distrutto tutto);
d) davanti ai nomi dei mesi, in ogni caso: austu est bellu (agosto è bello);
e) davanti a nomi propri di persona: Leopardi est unu poeta italianu (Leopardi è un poeta
italiano);
f) davanti ai nomi dei giorni della settimana se si tratta di un giorno determinato (della
settimana precedente o di quella seguente): bengu lunis chi benit (verrò lunedì prossimo);
g) davanti ai nomi propri di città e paesi, a meno che non ci si voglia riferire alla squadra di
calcio o di altre discipline sportive: Casteddu est sa capitali de sa Sardigna (Cagliari è la
capitale della Sardegna), su Casteddu at bintu (il Cagliari ha vinto). Fanno eccezione
pochissimi casi di città sarde (S’Alighera, Alghero; Su Masu, Elmas) e non sarde (S’Aya, l’Aya;
Su Càiru, il Cairo; Sa Spètzia, La Spezia; ecc.);
h) davanti ai nomi di parentela prossima seguiti da aggettivi possessivi: babu miu, sorri tua
(mio padre, tua sorella).
L’articolo determinativo si mette invece:
a) davanti ai nomi geografici (laghi, fiumi, monti, regioni, isole, stati, continenti). Si può però
non mettere nei casi in cui si tratti di complemento di luogo: sa Sardinnya est bella meda (la
Sardegna è molto bella); bivu in su Làtziu (abito nel Lazio). Fanno eccezione alcuni nomi di
isole (Arrodi, Cipru, Càndia o Creta) che devono essere precedute dalla frase “s’ìsula de…”:
s’ìsula de Arrodi est acant''e sa Grecia (l’isola di Rodi è vicino alla Grecia);
b) davanti ai nomi degli anni e davanti ai nomi dei giorni della settimana quando si tratta di
complemento di tempo: ocannu est su 1982 (quest’anno è il 1982);
NOTA 1: Quando nella frase abbiamo un articolo determinativo immediatamente seguito da un
aggettivo possessivo, si dovrà sempre mettere l'articolo determinativo prima del nome e
l'aggettivo possessivo sempre dopo: su libru miu (il mio libro).
Si mette solamente l'articolo senza il pronome quando significa "di lui, di lei" o di colui di cui si
parla: est bessiu cun su fillu (è uscito col figlio).
NOTA 2: SU DE traduce anche l’italiano "il fatto di": su de no saludai nàrat totu (il fatto di non
salutare dice tutto).
NOTA 3: Quando il nome geografico è determinato da un aggettivo qualificativo o da un
aggettivo possessivo si mette l’articolo determinativo sempre davanti al nome e l’aggettivo
possessivo dopo: sa Sardinnya nosta (la nostra Sardegna), sa Sardinnya noa (la nuova
Sardegna).
NOTA 4: L’articolo determinativo si usa anche in sostituzione del dimostrativo CUSSU in tutte
le sue forme:
a) davanti al relativo CHI o alla preposizione DE: su chi apu nau (ciò che ho detto), sa de susu
(quella, l’inquilina del piano di sopra).
b) davanti ad un aggettivo qualificativo o a un pronome possessivo: donamì su biancu (dammi
quello bianco), bollu sa mia (voglio quella mia).
In presenza di un aggettivo possessivo, l'articolo determinativo può sostituirlo: castiadì sa
saludi (abbi riguardo per la salute).
- Si usa l'articolo determinativo nei vocativi: o su professori! (signor professore), o su tziu! (
ehi! signore).
LE PREPOSIZIONI ARTICOLATE
In sardo non avviene mai contrazione della preposizione con l’articolo determinativo. Le
preposizioni articolate italiane si traducono perciò con le preposizioni semplici seguite
dall’articolo conveniente:
A SU ( al,allo), A SA (alla), A IS(ai, agli, alle);
DE SU (del, dello, dal, dallo), DE SA (della, dalla), DE IS (dei degli, delle, dai, dagli, dalle);
IN SU (nel, nello), IN SA (nella), IN IS (nei, negli, nelle);
CUN SU (col, collo), CUN SA (colla), CUN IS (coi, cogli, colle);
APITZUS DE SU (sul, sullo), APITZUS DE SA (sulla), APITZUS DE IS (sui, sugli, sulle);
PO SU (pel, per la), PO SA (per la), PO IS (pei, pegli, per le), ecc.
L’articolo SA + sostantivo si usa proceduto dalla preposizione A quando significa “alla maniera
di…” e corrisponde dalla preposizione italiana DA: fueddai a sa casteddaia (parlare alla maniera
dei cagliaritani).
IL PRONOME "QUANTO"
Il pronome italiano "quanto" al singolare è usato con valore neutro e in sardo è tradotto con
l’espressione "su chi". Es.: ap’a fai su chi si podit (farò quando è possibile).
Al plurale si usa nelle forme "quanti" e "quante" ed è reso con l’articolo al plurale, sempre
seguito da "chi". Es.: pigandi is chi ti sèrbinti (prendine quanti te ne occorrono).
ARTICOLO INDETERMINATIVO
Le forme dell’articolo indeterminativo sono:
MASCHILE SINGOLARE
UNU (un, uno)
FEMMINILE SINGOLARE
UNA (una)
Il sardo possiede anche l’articolo indeterminativo plurale (UNUS, UNAS) il cui uso però è
limitato solo ai seguenti casi:
a) quando traduce l’italiano "gli uni…gli altri": is unus contendi, is atrus gioghendi ( mentre gli
uni cantavano, gli altri giocavano);
b) quando è immediatamente seguito da un numero cardinale, indicando approssimazione del
numero stesso (assume il significato dell’italiano “circa”): teniat unus bintannus (aveva circa
vent’anni);
c) immediatamente anteposto a CANTU (DE) (significa “alcuni, alcune”, "una certa quantità”):
unus cantu 'e pipius (alcuni bambini, dei bambini).
RICORDA BENE
Anche l’articolo indeterminativo singolare, sia maschile che femminile, come già l’articolo
determinativo singolare, si apostrofa sempre davanti a parola che cominci per vocale:
un’ànima, un’òmini, un’annu, un’ora.
L’articolo indeterminativo non si mette davanti alla parola CUARTU (quarto d’ora): sa una e
cuartu (l’una e un quarto), is duas mancu cuartu (le due meno un quarto).
Quando l’articolo indeterminativo è preceduto dalle preposizioni IN e CUN, gli si antepone una
D eufonica, staccata dall’articolo per mezzo di una linetta: in d- unu, in d- una (in un, in una),
cun d- unu, cun d- una (con un, con uno, con una).
ARTICOLO PARTITIVO ITALIANO
L’articolo partitivo italiano (preposizione DE + articolo):
a) di solito non si traduce: apu pappau petza buddia (ho mangiato della carne lessa);
b) se è plurale e significa "alcuni, alcune" può essere tradotto con UNUS (UNAS) CANTU DE:
eus comporau unus cantu de librus sardus (abbiamo comprato dei libri sardi);
c) molto spesso viene espresso con UNU PAGU DE (un po’ di): mi papu unu pagu de casu
(mangio un po’ di formaggio, del formaggio);
d) molto usata nel linguaggio parlato è la riempitiva NDI…DE: nd’apu fatu de cosas (ho fatto
molte cose);
e) al plurale si può ricorrere agli aggettivi indefiniti: biu a tzertus piciocus (vedo dei ragazzi).
ARTICOLO PERSONALE
Davanti ai nomi propri di persona e ai cognomi è frequente l’uso di TZIU, TZIA, che può
essere considerato un vero articolo "personale". Il significato letterario di TZIU, TZIA sarebbe
"zio, zia", ma in questi casi, non trattandosi di parentela, può equivalere all’italiano "signor" e
"signora".
Bibliografia
Eduardo Blasco Ferrer “PROMO DOMO” Grammatica essenziale della lingua sarda Poliedro; Antonio Lepori GRAMATIGA
SARDA PO IS CAMPIDANESUS COMPENDIO DI GRAMMATICA CAMPIDANESE PER ITALOFONI Edizioni C.R.; Emilio
Atzeni “VOCABOLARIO DOMESTICO SARDO-ITALIANO e prontuario Italiano-Sardo” Brancato Editore; Giovanni Spano
“VOCABOLARIEDDU SARDU-ITALIANU ITALIANU-SARDU” a cura di Salvatore Colomo; Antonio Lepori DIZIONARIO
ITALIANO-SARDO CAMPIDANESE Edizioni Castello.