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Platone: Vita, Filosofia e Dottrina delle Idee

‭LA VITA‬
P‭ latone, un filosofo greco di Atene, visse probabilmente tra il 427 e il 347 a.C. Proveniva da una famiglia aristocratica‬
‭importante e avversa alla democrazia, in un periodo di crisi politica, sociale e filosofica per Atene.‬
L‭ a morte del suo maestro Socrate nel 399 a.C., che Platone attribuì all'influenza dei sofisti e del loro relativismo, lo segnò‬
‭profondamente e lo spinse a dedicarsi alla filosofia. Inizialmente intenzionato a intraprendere la carriera politica, Platone cambiò‬
‭i suoi piani dopo la condanna di Socrate, ritenendo che fosse stato condannato ingiustamente a causa delle idee sbagliate diffuse‬
‭ad Atene.‬
V‭ erso i 30 anni, Platone iniziò a dedicarsi alla filosofia, con l'obiettivo di contrastare le idee che avevano portato alla morte di‬
‭Socrate.‬
U‭ n evento significativo della sua vita fu il suo viaggio in Sicilia, a Siracusa, dove tentò di mettere in pratica le sue idee politiche.‬
‭Tuttavia, la sua esperienza si concluse con l'arresto, la prigionia e la vendita come schiavo.‬
‭Tornato ad Atene, Platone fondò la sua scuola, l'Accademia, che ebbe tra i suoi allievi anche Aristotele.‬
‭Le opere di Platone includono:‬
‭●‬ ‭34 dialoghi‬
‭●‬ ‭Alcune lettere‬
‭●‬ ‭L'Apologia di Socrate, il suo primo scritto, dedicato al processo di Socrate.‬
‭DIALOGHI‬
G‭ li scritti di Platone sono quasi tutti in forma di dialogo, con personaggi che interagiscono come in un copione teatrale. Questa‬
‭scelta è un omaggio al suo maestro Socrate, che preferiva la filosofia dal vivo, attraverso il dialogo e la discussione, piuttosto che‬
‭fissarla sulla carta.‬
P‭ latone, pur scrivendo, cerca di replicare lo stile dialogico di Socrate. Tra i suoi dialoghi più famosi, c'è "La Repubblica". In questi‬
‭dialoghi, oltre al botta e risposta tra i personaggi, Platone spesso include anche dei miti.‬
‭SPIEGAZIONE CON I MITI‬
P‭ latone amava usare i miti, che sono come racconti o leggende, per spiegare argomenti di filosofia. A volte, invece di usare‬
‭spiegazioni difficili, usava queste storie per far capire meglio le sue idee.‬
‭3 FASI DEL PENSIERO DI PLATONE‬
‭Platone ha sviluppato il suo pensiero in tre fasi principali:‬
‭FASE GIOVANILE O SOCRATICA:‬
‭●‬ ‭In questa fase, Platone è fortemente influenzato dal suo maestro Socrate.‬
‭●‬ ‭I suoi scritti si concentrano sulla difesa del pensiero di Socrate e sulla critica dei sofisti, che Platone considerava responsabili‬
‭della condanna ingiusta del suo maestro.‬
‭●‬ ‭In questi dialoghi, Platone esplora temi come la virtù, la giustizia e il coraggio, cercando di definire concetti morali universali.‬
‭●‬ ‭Tra le opere più importanti di questo periodo ci sono l'Apologia di Socrate e il Critone, che narrano il processo e la condanna‬
‭di Socrate.‬
‭FASE DELLA MATURITÀ:‬
‭●‬ ‭In questa fase, Platone inizia a sviluppare le sue teorie originali, distaccandosi gradualmente dall'influenza di Socrate.‬
‭●‬ L‭ a sua opera più importante di questo periodo è La Repubblica, in cui Platone delinea la sua visione di uno stato ideale,‬
‭governato da filosofi.‬
‭●‬ I‭n questi dialoghi, Platone introduce la sua famosa teoria delle Idee, secondo cui il mondo sensibile è solo una copia‬
‭imperfetta di un mondo sovrasensibile di forme eterne e immutabili.‬
‭●‬ ‭Tra le opere di questo periodo troviamo anche il "Fedone", "Simposio" e "Fedro".‬
‭FASE DELLA VECCHIAIA:‬
‭●‬ ‭Nell'ultima fase della sua vita, Platone rivede e critica alcune delle sue teorie precedenti, in particolare la teoria delle Idee.‬
‭●‬ ‭I suoi dialoghi diventano più complessi e tecnici, affrontando questioni di logica, metafisica e cosmologia.‬
‭●‬ ‭Tra le opere di questo periodo ci sono il Parmenide, il Teeteto e il Timeo.‬
‭OPERE GIOVANILI‬
I‭ dialoghi del primo periodo di Platone, scritti subito dopo la morte di Socrate, sono fortemente influenzati dal suo pensiero. Gli‬
‭studiosi ritengono che questi dialoghi riflettano più le idee di Socrate che quelle di Platone, poiché Platone era ancora molto‬
‭legato al suo maestro.‬
Q‭ uesti dialoghi sono incentrati sul tema della virtù, caro a Socrate, e presentano Socrate che si confronta con i sofisti. In queste‬
‭opere, Platone difende il pensiero di Socrate e attacca i sofisti.‬
L‭ 'opera più importante di questo periodo è l'Apologia di Socrate, in cui Platone racconta il processo di Socrate attraverso il‬
‭discorso difensivo che Socrate pronunciò durante il processo. Altri dialoghi importanti sono:‬
‭●‬ ‭Critone: in cui Socrate decide di suicidarsi per fedeltà al suo pensiero e alle leggi di Atene.‬
‭●‬ ‭Cratilo: un dialogo sul linguaggio.‬
‭●‬ ‭Eutidemo: un dialogo sull'eristica, l'arte di confutare le ragioni avversarie.‬
‭●‬ ‭Protagora e Gorgia: in cui Platone presenta la visione della virtù di Socrate, contrapposta alla morale dei sofisti.‬
I‭n generale, questi dialoghi sono "aporetici", cioè non giungono a una conclusione definitiva, lasciando spazio a ulteriori‬
‭discussioni e problemi.‬
‭OPERE DELLA MATURITÀ‬
N‭ ella fase della maturità, Platone sviluppa le sue dottrine principali, essenziali per comprendere il suo pensiero e l'influenza che‬
‭avrà sui filosofi successivi. Le due dottrine principali sono:‬
‭1.‬ ‭La dottrina delle idee‬‭: questa teoria esplora la natura‬‭della realtà e della conoscenza, sostenendo l'esistenza di un mondo‬
‭sovrasensibile di forme perfette e immutabili.‬
‭2.‬ ‭La teoria dello Stato‬‭: questa teoria delinea la visione‬‭di Platone di uno stato ideale, governato da filosofi e basato sulla‬
‭giustizia e sulla virtù.‬
Q‭ ueste due dottrine sono strettamente collegate. Platone, infatti, iniziò a dedicarsi alla filosofia per riformare lo Stato e superare‬
‭la crisi di Atene, e la sua visione politica è profondamente influenzata dalla sua concezione della realtà e della conoscenza.‬
‭DOTTRINA DELLE IDEE‬
L‭ a dottrina delle idee di Platone, pur sembrando scollegata dalla sua teoria politica, ne costituisce in realtà la base. Platone non‬
‭intende le idee come semplici concetti mentali, ma come realtà esistenti e oggettive, situate in un altro piano della realtà,‬
‭l'Iperuranio.‬
P‭ er Platone, quando pensiamo a concetti come triangolo, retta o quadrato, ci riferiamo inconsapevolmente a idee universali,‬
‭eterne e immutabili, che esistono indipendentemente dalla nostra mente. Queste idee sono perfette e costituiscono il modello a‬
‭cui le cose del mondo sensibile si ispirano.‬
‭Platone distingue due piani della realtà:‬
‭●‬ ‭Il mondo sensibile‬‭: il mondo in cui viviamo, che conosciamo‬‭attraverso i sensi. La conoscenza che deriva dai sensi è‬
‭imperfetta e mutevole, e Platone la chiama opinione.‬
‭●‬ ‭L'Iperuranio‬‭: il mondo delle idee, accessibile solo‬‭attraverso la ragione. La conoscenza delle idee è certa e immutabile, e‬
‭Platone la chiama scienza.‬
‭Le cose del mondo sensibile sono copie imperfette delle idee dell'Iperuranio. Platone identifica quattro tipi di idee:‬
‭1.‬‭Idee di valori‬‭: come la bellezza, la giustizia e il‬‭bene.‬
‭2.‬‭Idee matematiche‬‭: come il triangolo e il cerchio.‬
‭3.‬‭Idee di cose naturali‬‭: come l'uomo e l'albero.‬
‭4.‬‭Idee di cose artificiali‬‭: come il letto e la casa.‬
L‭ e cose sensibili imitano le idee, ma non possono mai raggiungerle in perfezione. Questo rapporto di imitazione è chiamato da‬
‭Platone mimesi.‬
I‭n sintesi, la dottrina delle idee di Platone sostiene l'esistenza di un mondo di forme perfette e immutabili, che costituiscono il‬
‭modello a cui il mondo sensibile si ispira.‬
‭REMINISCENZA‬
P‭ latone spiega come conosciamo le idee attraverso la dottrina della reminiscenza. Secondo Platone, le nostre anime sono‬
‭immortali e, prima di incarnarsi nel corpo, hanno contemplato le idee nell'Iperuranio. Tuttavia, al momento della nascita, l'anima‬
‭dimentica ciò che ha visto.‬
Q‭ uando vediamo oggetti nel mondo sensibile, questi risvegliano in noi il ricordo delle idee corrispondenti. Ad esempio, vedere‬
‭un triangolo ci fa ricordare l'idea di triangolo che abbiamo già conosciuto nell'Iperuranio.‬
P‭ ertanto, conoscere è ricordare. Platone è un innatista, il che significa che crede che la conoscenza sia innata e che dobbiamo‬
‭solo risvegliare ciò che già sappiamo.‬
‭MITO DELLA BIGA ALATA‬
‭Nel Fedro, Platone racconta il mito della biga alata per spiegare come le anime giungono all'Iperuranio prima di reincarnarsi.‬
L‭ 'anima è paragonata a una biga, un carro trainato da due cavalli e guidato da un auriga. I cavalli rappresentano le due parti‬
‭dell'anima:‬
‭●‬ ‭Il cavallo bianco, obbediente, simboleggia la parte irascibile, la volontà.‬
‭●‬ ‭Il cavallo nero, disobbediente, rappresenta la parte concupiscibile, le passioni terrene.‬
‭●‬ ‭L'auriga, il conducente, rappresenta la parte razionale dell'anima.‬
L‭ 'auriga cerca di guidare la biga verso l'Iperuranio, dove le anime possono contemplare le idee. Il cavallo bianco segue l'auriga,‬
‭mentre il cavallo nero si oppone, cercando di trascinare la biga verso il basso.‬
‭La capacità dell'anima di raggiungere l'Iperuranio dipende dalla forza delle sue parti:‬
‭●‬ ‭Un'anima con una forte parte razionale (auriga) riuscirà a controllare le passioni (cavallo nero) e a raggiungere l'Iperuranio.‬
‭●‬ ‭Un'anima con una forte volontà (cavallo bianco) sarà più incline a seguire la ragione.‬
‭●‬ ‭Un'anima dominata dalle passioni (cavallo nero) avrà difficoltà a raggiungere l'Iperuranio.‬
L‭ e anime che trascorrono più tempo nell'Iperuranio contemplano un maggior numero di idee e, di conseguenza, avranno una‬
‭maggiore conoscenza da risvegliare una volta reincarnate.‬
‭MITO DI ER‬
P‭ latone rafforza la sua dottrina della reminiscenza con il mito di Er. Questo mito racconta la storia di un soldato che muore,‬
‭visita l'aldilà e poi ritorna in vita. Er riferisce che le anime nell'aldilà possono scegliere in quale corpo reincarnarsi, con le anime‬
‭sagge che scelgono la saggezza e quelle meno sagge che scelgono beni materiali.‬
A‭ ttraverso questi miti, Platone cerca di contrastare il relativismo dei sofisti, sostenendo l'esistenza di verità assolute come la‬
‭giustizia, la bellezza e il bene. Le anime sagge, attraverso la loro permanenza nell'Iperuranio, possono accedere a queste verità.‬
‭Platone introduce anche una dottrina dell'amore, esplorata nel Fedro e nel Simposio.‬
‭DOTTRINA DELL’AMORE‬
N‭ el "Simposio", Platone descrive una cena tra intellettuali ateniesi in cui si discute dell'amore. Tra i vari interventi, spiccano due‬
‭miti:‬
‭Il mito degli androgini di Aristofane:‬
A‭ ristofane racconta che in origine esistevano tre tipi di esseri umani: maschi, femmine e androgini, esseri composti da un corpo‬
‭maschile e uno femminile uniti insieme. Questi androgini, però, sfidarono gli dei, che per punizione li divisero in due metà. Da‬
‭quel momento, le due metà si cercano incessantemente per ricostituire l'unità perduta.‬
Q‭ uesto mito rappresenta l'amore come ricerca di completezza, come desiderio di colmare una mancanza. L'amore è la forza che‬
‭spinge le persone a cercare la propria "anima gemella", la metà mancante che le rende intere.‬
‭Il mito di Eros di Socrate:‬
N‭ el "Simposio", Socrate presenta una visione diversa di Eros rispetto a quella tradizionale. Eros non è un giovane dio bello e‬
‭alato, ma un semidio figlio di Penia (povertà) e Poros (espediente).‬
‭Significato del mito:‬
‭●‬ ‭Penia‬‭: rappresenta la mancanza, il bisogno, l'assenza‬‭di qualcosa.‬
‭●‬ ‭Poros‬‭: rappresenta l'ingegno, la capacità di trovare‬‭soluzioni, l'abbondanza.‬
E‭ ros, figlio di questi due genitori, è quindi un essere che prova costantemente mancanza e desiderio, ma che allo stesso tempo è‬
‭ingegnoso e capace di cercare ciò che gli manca.‬
‭Eros come filosofo:‬
S‭ ocrate paragona Eros al filosofo, che è colui che riconosce la propria ignoranza (Penia) e che allo stesso tempo si impegna nella‬
‭ricerca della conoscenza (Poros). La filosofia, quindi, è una forma di amore, un desiderio di sapienza che spinge l'uomo a‬
‭superare la propria condizione di mancanza.‬
‭In sintesi:‬
‭●‬ ‭Eros è un semidio che rappresenta la mancanza e il desiderio.‬
‭●‬ ‭Egli è brutto, ma desidera la bellezza; è ignorante, ma desidera la sapienza.‬
‭●‬ ‭Eros è il simbolo della filosofia, che è la ricerca della conoscenza.‬
‭●‬ ‭La filosofia è una forma d'amore. Se l'amore è sentire la mancanza di qualcosa e cercare di colmare questa mancanza, allora‬
‭la filosofia è la forma più alta d'amore, perché è sentire la mancanza della sapienza e cercare di colmare questa mancanza →‬
‭Eros è filosofo.‬
‭In conclusione, il "Simposio" offre una visione dell'amore come forza che spinge l'uomo verso la completezza e la conoscenza.‬
‭DOTTRINA POLITICA‬
P‭ latone, insoddisfatto della democrazia ateniese che aveva condannato Socrate, cercò di delineare uno stato ideale, descritto‬
‭nella "Repubblica", che garantisse la giustizia.‬
P‭ latone paragona l'anima umana, divisa in tre parti (razionale, irascibile e concupiscibile), allo stato, che dovrebbe essere diviso‬
‭in tre classi:‬
‭1.‬‭Governanti (filosofi)‬‭: corrispondono alla parte razionale‬‭dell'anima. Sono i più saggi e virtuosi, e hanno il compito di guidare‬
‭lo stato.‬
‭2.‬‭Guerrieri‬‭: corrispondono alla parte irascibile dell'anima.‬‭Sono coraggiosi e leali, e hanno il compito di difendere lo stato.‬
‭3.‬‭Lavoratori‬‭: corrispondono alla parte concupiscibile‬‭dell'anima. Si occupano della produzione di beni e servizi.‬
‭Caratteristiche dello stato ideale di Platone:‬
‭●‬ ‭Sofocrazia‬‭: il potere è nelle mani dei filosofi, i‬‭più saggi e virtuosi.‬
‭●‬ ‭Meritocrazia‬‭: l'appartenenza alle classi non è ereditaria,‬‭ma basata sulle capacità individuali.‬
‭●‬ ‭Comunismo platonico‬‭: le prime due classi (governanti‬‭e guerrieri) non possiedono proprietà privata e vivono in comunità,‬
‭per evitare la corruzione.‬
‭●‬ ‭Controllo della procreazione‬‭: i filosofi si accoppiano‬‭per generare figli sani e virtuosi, destinati a diventare futuri‬
‭governanti.‬
L‭ o stato ideale di Platone è un sistema antidemocratico, in cui il potere è concentrato nelle mani di pochi, i filosofi. Tuttavia,‬
‭Platone credeva che solo un governo di saggi potesse garantire la giustizia e il benessere della comunità.‬
‭EDUCAZIONE‬
P‭ latone credeva che l'educazione fosse la chiave per garantire che i filosofi governassero saggiamente. I filosofi dovevano‬
‭seguire un rigoroso programma di studi che includeva:‬
‭●‬ ‭Matematica: considerata la disciplina più importante dopo la filosofia.‬
‭●‬ ‭Musica e astronomia: discipline legate alla matematica.‬
‭●‬ ‭Geometria.‬
S‭ olo dopo aver completato questi studi, i filosofi potevano dedicarsi alla filosofia per 5 anni, dai 30 ai 35 anni, e poi fare pratica‬
‭dai 35 ai 50 anni. Ciò significa che solo persone mature e sagge potevano diventare filosofi e governare lo stato.‬
Q‭ uesto piano di studi rifletteva la gerarchia delle idee di Platone, con le idee di valore al primo posto e le idee matematiche al‬
‭secondo. La matematica, infatti, preparava i filosofi allo studio della filosofia, che si occupava delle idee di valore come il bene e la‬
‭giustizia.‬
‭MITO DELLA CAVERNA‬
‭Il mito della caverna di Platone è una potente allegoria che illustra la sua visione della conoscenza e della realtà.‬
‭La storia:‬
I‭mmagina un gruppo di prigionieri incatenati in una caverna sotterranea. Fin dalla nascita, sono costretti a guardare verso una‬
‭parete, dove vedono solo ombre proiettate da un fuoco che arde alle loro spalle. Queste ombre sono la loro unica realtà.‬
U‭ n giorno, uno dei prigionieri riesce a liberarsi e a uscire dalla caverna. All'inizio, la luce del sole lo abbaglia, ma gradualmente i‬
‭suoi occhi si abituano e inizia a vedere il mondo reale. Scopre che le ombre che vedeva nella caverna erano solo pallide imitazioni‬
‭della vera realtà.‬
I‭l prigioniero, pieno di meraviglia e di compassione per i suoi compagni, decide di tornare nella caverna per raccontare loro ciò‬
‭che ha visto. Ma i prigionieri, abituati alle ombre, non credono alle sue parole e si rifiutano di seguirlo.‬
‭Significato del mito:‬
‭●‬ ‭La caverna‬‭: rappresenta il mondo sensibile, la realtà‬‭apparente in cui viviamo, dominata dalle opinioni e dalle illusioni.‬
‭●‬ ‭Le ombre‬‭: simboleggiano le apparenze ingannevoli,‬‭le false credenze che ci impediscono di vedere la verità.‬
‭●‬ ‭Il fuoco‬‭: rappresenta la fonte delle apparenze, ciò‬‭che produce le ombre.‬
‭●‬ ‭Il prigioniero liberato‬‭: rappresenta il filosofo,‬‭colui che attraverso la ragione e la ricerca della verità riesce a liberarsi dalle‬
‭catene dell'ignoranza.‬
‭●‬ ‭Il mondo esterno‬‭: rappresenta il mondo delle idee,‬‭la vera realtà, accessibile solo attraverso la ragione.‬
‭●‬ ‭Il sole‬‭: rappresenta l'idea del Bene, la fonte di‬‭ogni conoscenza e verità.‬
‭●‬ ‭Il ritorno nella caverna‬‭: rappresenta il dovere del‬‭filosofo di educare gli altri e di guidarli verso la verità, anche se ciò‬
‭comporta difficoltà e incomprensioni.‬
‭In sintesi:‬
I‭l mito della caverna è un invito a superare le apparenze e a cercare la vera conoscenza, a non accontentarsi delle opinioni‬
‭comuni, ma a usare la ragione per scoprire la realtà autentica.‬
‭PLATONE CONTRO L’ARTE‬
P‭ latone escludeva l'arte dal percorso di studi dei filosofi, nonostante la sua importanza nella cultura greca. Riteneva che l'arte‬
‭fosse dannosa perché allontanava dalla verità, dalle Idee.‬
‭Perché Platone criticava l'arte:‬
‭●‬ ‭Imitazione dell'imitazione:‬
‭○‬ ‭Per Platone, la realtà che percepiamo con i sensi è già un'imitazione imperfetta delle Idee.‬
‭○‬ ‭L'arte, a sua volta, imita questa realtà sensibile, creando una copia di una copia.‬
‭○‬ ‭In questo modo, l'arte si allontana ulteriormente dalla verità, dalle Idee perfette.‬
‭●‬ ‭Pericolosità dell'arte:‬
‭○‬ ‭Platone temeva che l'arte potesse influenzare negativamente le emozioni e i comportamenti delle persone.‬
‭○‬ ‭Le rappresentazioni artistiche, infatti, possono suscitare passioni e sentimenti irrazionali, allontanando dalla ragione.‬
‭○‬ ‭Platone riteneva che l'arte dovesse cedere il passo alla filosofia, considerata la disciplina più elevata e in grado di condurre‬
‭alla conoscenza della verità.‬
‭In sintesi:‬
P‭ latone considerava l'arte un'imitazione ingannevole della realtà, capace di allontanare dalla verità e di influenzare‬
‭negativamente le emozioni. Per questo motivo, la escludeva dal percorso di studi dei filosofi, privilegiando invece la filosofia e le‬
‭discipline razionali.‬
‭DEGENERAZIONE DEL MODELLO IDEALE DI STATO‬
P‭ latone era consapevole che il suo modello di stato ideale non esisteva nella realtà. Credeva che gli stati concreti fossero‬
‭degenerazioni dello stato perfetto, ognuno con un difetto differente.‬
‭Ecco le quattro forme di degenerazione dello stato secondo Platone:‬
‭1.‬‭Timocrazia‬‭: il governo è nelle mani di persone ambiziose,‬‭che cercano onori e riconoscimenti.‬
‭2.‬‭Oligarchia‬‭: il governo è nelle mani dei ricchi, che‬‭cercano il potere per arricchirsi ulteriormente.‬
‭3.‬‭Democrazia‬‭: il governo è nelle mani del popolo, ma‬‭secondo Platone ognuno fa ciò che vuole, senza un vero interesse per il‬
‭bene comune.‬
‭4.‬‭Tirannide‬‭: il governo è nelle mani di un tiranno,‬‭che detiene il potere assoluto e lo usa per i propri interessi.‬
‭Platone considerava la tirannide la forma di governo più degenerata, perché il tiranno è completamente egoista e non si‬
‭preoccupa del benessere del popolo.‬
‭OPERE DELLA VECCHIAIA‬
N‭ ell'ultima fase della sua vita, Platone ha rivisto e corretto alcune delle sue teorie, perché si è reso conto che non erano perfette.‬
‭In particolare, ha cercato di risolvere alcuni problemi legati alla sua dottrina delle idee.‬
‭I dialoghi "Teeteto", "Parmenide" e "Sofista" sono quelli in cui Platone ha affrontato questi problemi.‬
‭I tre problemi principali che Platone ha individuato nella sua dottrina delle idee sono:‬
‭1. Il problema della partecipazione delle cose sensibili alle idee:‬
‭●‬ ‭Platone si chiede come le cose del mondo sensibile, che sono molteplici e mutevoli, possano partecipare delle idee, che sono‬
‭uniche e immutabili.‬
‭●‬ ‭Se ogni cosa sensibile partecipa dell'idea, l'idea non dovrebbe essere moltiplicata? Ad esempio, se ogni albero partecipa‬
‭dell'idea di albero, non dovrebbero esserci molte idee di albero?‬
‭2. L'argomento del terzo uomo:‬
‭●‬ ‭Questo argomento mette in discussione la relazione tra le idee e le cose sensibili.‬
‭●‬ ‭Se esiste un'idea di uomo a cui partecipano tutti gli uomini, allora dovrebbe esistere un'ulteriore idea che include sia l'idea di‬
‭uomo che gli uomini concreti.‬
‭●‬ ‭Questo porterebbe a una catena infinita di idee, creando una contraddizione.‬
‭3. Il problema del rapporto tra le idee e l'essere parmenideo:‬
‭●‬ ‭Platone si confronta con la filosofia di Parmenide, che sosteneva l'unicità e l'immutabilità dell'essere.‬
‭●‬ ‭Platone, però, crede nella molteplicità delle idee.‬
‭●‬ ‭Come può l'essere essere molteplice, come sostengono Platone, e allo stesso tempo unico, come sosteneva Parmenide?‬
‭Nel "Sofista", Platone ha cercato di rispondere a questi problemi, elaborando una nuova teoria delle idee.‬
‭RISOLUZIONE‬
‭Platone, nella sua fase della vecchiaia, introduce la teoria dei generi sommi per risolvere i problemi della sua dottrina delle idee.‬
‭L'analogia con le lettere e le parole‬
P‭ latone paragona il rapporto tra idee e cose al rapporto tra lettere e parole. Così come un numero limitato di lettere può essere‬
‭combinato per creare un'infinità di parole, un numero limitato di idee può essere combinato per creare la varietà delle cose nel‬
‭mondo sensibile.‬
‭I cinque generi sommi‬
‭Platone identifica cinque generi sommi, che sono le idee più generali e che si applicano a tutte le cose:‬
‭1.‬‭L'essere‬‭: tutto ciò che esiste partecipa all'essere.‬
‭2.‬‭L'identico‬‭: ogni cosa è identica a se stessa.‬
‭3.‬‭Il diverso‬‭: ogni cosa è diversa da qualcos'altro.‬
‭4.‬‭Il movimento‬‭: alcune cose sono in movimento, altre‬‭no.‬
‭5.‬‭La quiete‬‭: alcune cose sono in quiete, altre no.‬
‭Le mappe dicotomiche‬
P‭ latone utilizza le mappe dicotomiche per mostrare come le idee si relazionano tra loro. Queste mappe mostrano come un'idea‬
‭può essere divisa in due idee subordinate, e così via.‬
‭La soluzione ai problemi‬
‭La teoria dei generi sommi risolve i problemi della dottrina delle idee di Platone:‬
‭●‬ ‭Moltiplicazione delle idee‬‭: le idee sono un numero‬‭finito, ma possono essere combinate per creare la varietà delle cose.‬
‭●‬ ‭Parmenide‬‭: Platone dimostra che il "non essere" non‬‭significa "non esistere", ma "essere diverso".‬
‭In questo modo, Platone supera le difficoltà della sua precedente teoria e fornisce una spiegazione più coerente del rapporto tra‬
‭idee e cose sensibili.‬
‭ULTIMI DIALOGHI‬
N‭ egli ultimi dialoghi della sua vita, Platone rivede alcune delle sue teorie, concentrandosi in particolare sulla politica e sul mondo‬
‭sensibile.‬
‭Filebo e Timeo:‬
‭●‬ ‭Nel "Filebo", Platone suggerisce che gli uomini possono raggiungere il bene attraverso una vita armoniosa, regolata dalla‬
‭misura e dalla moderazione.‬
‭●‬ ‭Nel "Timeo", Platone racconta un mito sulla creazione del mondo. Un'entità divina chiamata‬‭Demiurgo‬‭plasma‬‭la materia‬
‭disordinata, imitando le idee e creando un mondo ordinato e armonioso.‬
‭○‬ ‭Il Demiurgo infonde anche l'anima del mondo nelle cose, un principio spirituale che le guida verso il bene.‬
‭○‬ ‭Platone sottolinea l'importanza dell'astronomia, poiché gli astri comunicano i messaggi del Demiurgo.‬
‭○‬ ‭Nel Timeo Platone racconta anche il mito di Atlantide.‬
‭Politico e Leggi:‬
‭●‬ ‭Nel "Politico", Platone descrive il buon politico come un tessitore, capace di unire le diverse parti della società.‬
‭●‬ ‭Nelle "Leggi", Platone propone un modello di stato più realistico, tenendo conto delle limitazioni umane.‬
I‭n questi dialoghi, Platone cerca di conciliare il mondo delle idee con la realtà sensibile, sottolineando l'importanza dell'armonia,‬
‭della misura e della saggezza nel perseguire il bene.‬
‭rivisitazione della politica‬
N‭ elle "Leggi", l'ultimo dialogo di Platone, il filosofo rivede alcune delle idee esposte nella "Repubblica", proponendo un modello‬
‭di stato più realistico.‬
‭Cambiamenti rispetto alla "Repubblica":‬
‭●‬ ‭Platone rinuncia alla rigida divisione in tre classi sociali.‬
‭●‬ ‭Abbandona l'idea del comunismo platonico, che prevedeva l'abolizione della proprietà privata e della famiglia tradizionale per‬
‭le classi superiori.‬
‭Aspetti mantenuti:‬
‭●‬ ‭Platone ribadisce la preminenza dello stato sui cittadini, sostenendo che il bene collettivo debba prevalere su quello‬
‭individuale.‬
‭●‬ ‭Afferma che lo stato debba riflettere l'ordine del cosmo, promuovendo una religione astrale basata sull'osservazione degli‬
‭astri.‬
‭●‬ ‭Sottolinea l'importanza della matematica per creare uno stato armonioso, in cui le leggi riflettano rapporti matematici.‬
I‭n sintesi, nelle "Leggi" Platone propone un modello di stato più moderato e realizzabile, pur mantenendo alcuni dei principi‬
‭fondamentali della sua filosofia politica.‬
‭DOTTRINE NON SCRITTE‬
L‭ e "dottrine non scritte" di Platone sono un argomento di dibattito tra gli studiosi. Alcuni ritengono che Platone abbia lasciato‬
‭insegnamenti non scritti, forse più importanti di quelli nei suoi dialoghi.‬
‭Cosa sappiamo:‬
‭●‬ ‭Aristotele, allievo di Platone, fa riferimento a queste dottrine.‬
‭●‬ ‭Si pensa che Platone abbia approfondito temi come i principi primi della realtà, forse ispirandosi al pitagorismo.‬
‭●‬ ‭Si ipotizza che Platone abbia parlato di un principio dualistico, "l'Uno" e la "Diade", come origine delle idee.‬
‭Il dibattito:‬
‭●‬ ‭Alcuni studiosi minimizzano l'importanza delle dottrine non scritte.‬
‭●‬ ‭Altri le considerano fondamentali per comprendere il pensiero di Platone.‬
‭In sintesi:‬
‭Le dottrine non scritte rimangono un mistero, ma testimoniano la complessità e la profondità del pensiero di Platone.‬