EPICA Gilgamesh: il poema più antico del mondo. Risale alla fine del III millennio a.C. Il poema tratta di un eroe che supera varie difficoltà e prove per raggiungere la salvezza. Accanto a lui ha un aiutante che è il suo migliore amico. Ghilgamesh ci sta anticipando quello che troveremo nell’Iliade e nell’Odissea, ossia nell Epica Elassica. I caratteri dell’epica: narrazione ampia, lunga, articolata, complessa, scritta in versi, con un linguaggio solenne, autorevole, che racconta le imprese eccezionali ed eroiche delle divinità e degli eroi. Imprese: sono le avventure. Divinità: sono gli dei e pantheon greco: le dee Zeus- Giove* : padre degli dei; è dio del cielo del Era- Giunone: la sua sposa. è dea della famiglia Ares- Marte: dio della guerra Afrodite passionale - Venere: dea dell’amore Atena- Minerva: dell’arte militare dea della sapienza e Apollo- dio protettore di tutte le arti Ermes- Mercurio: il messaggero degli dei Poseidone- Nettuno, dio del mare Ade- Plutone, dio degli inferi, con la sposa Proserpina Loro sono le divinità principali troveremo nell’Iliade e nell’Odissea. che Ognuno di loro avrà un compito specifico e a ognuno di loro farà riferimento un ambito. Ogni eroe è protetto da un solo dio o dea. Gli dei come scelgono gli eroi da proteggere? In base alla maternità o paternità (sono i genitori di un eroe), oppure perché gli eroi hanno le caratteristiche specifiche ai quali si rifanno le divinità. Gli dei nel mondo greco sono persone normali, con sentimenti e caratteristiche tali e quali a quelle degli uomini. Differenze: vivono sull’olimpo, dove festeggiano e mangiano nettare e ambrosia, e possono prendere qualunque sembianza —> possono mutare le proprie sembianze. Eroi: avevano una forza eccezionale. Sono uomini o semi dei (nati da un uomo e un umano come Ettore, Achille). La loro particolarità è che sono più o meno invincibili: hanno tutti una debolezza. Achille. L’epica è tramandata solamente in forma orale. Per un lungo periodo di tempo questi racconti sono stati narrati a voce, finché qualcuno non li ha trascritti. È per questo che a volte ci possono essere dei cambiamenti, o qualcosa che non torna. Siamo però sicuri che nel mondo romano l’Iliade e l’odissea erano scritti, perché erano usati come libri di scuola per i giovani romani. Con questi libri imparavano la torta, la geografia, la mitologia, il diritto e la politica. Erano la base di tutta la cultura romana. Hanno valenza educativa. Oggi perché sono ancora così tanto studiate? Perché trattano ideali mai superati, tutt’ora attuali: amore (per la patria e territorio oltre che per le persone), amicizia(sentimento indissolubile in questi poemi)… capisaldi ancora oggi alla base della nostra società. * Il primo nome della divinità è scritto secondo la tradizione greca, il secondo latina.