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Come scegliere il nome del dominio

Come scegliere il nome del dominio
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Stefano Basso
Luglio 5, 2023
Come scegliere il nome del dominio?
Scegliere il nome del dominio è molto importante per la nostra attività o per
individuare i contenuti del sito
Scegliere il nome del dominio, risulta essere importante dal momento che identificherà
la vostra attività, anche se dal punto di vista SEO molti sono concordi nel dire che non
porta grandi vantaggi.
Struttura del nome del dominio
Il nome di dominio (Domain Name) viene letto e interpretato dai server DNS (Domain
Name System), che associano all’indirizzo digitato nel browser l’indirizzo IP (Internet
Protocol address) del server su cui risiedono i file del sito web. Analizziamo prima la
struttura di un URL (Uniform Resource Locator), partendo da un esempio:
https://www.ingstefanobasso.it
http:// (Hyper Text Transfer Protocol): protocollo per lo scambio di informazioni tra diversi
computer utilizzato per la trasmissione di informazioni attraverso il web;
https:// (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer): protocollo per lo
scambio di informazioni sicuro tra diversi computer utilizzato per la trasmissione di
informazioni attraverso il web;
ingstefanobasso: nome dell’host;
.it: estensione TLD (Top Level Domain). Può indicare un’area geografica (nel nostro
esempio .it sta per Italia) o una categoria (.com per commerciale, .org per organizzazione
non commerciale)
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Il nome del dominio è composto dall’estensione TLD e dal nome dell’host. I domini si
suddividono in quattro livelli. Normalmente, dato il costo ormai estremamente contenuto,
conviene registrare un dominio di secondo livello (www.ingstefanobasso.it).
I domini di terzo livello, o sottodomini (per esempio seo.ingstefanobasso.it), pur essendo
gratuiti, sono sconsigliati, dal momento che molto spesso hanno della pubblicità inserita.
Linee guida per scegliere il nome del dominio
Fatta questa premessa vediamo quali sono i fattori principali per la scelta del nome
del dominio:
Branding: il nome del dominio deve identificare chiaramente la tua attività e
andrebbe scelto in funzione della ragione sociale, dei marchi e dei prodotti. Questo
vale ovviamente per una azienda. Nel caso voglia realizzare un sito/blog a tema,
posso pensare di scegliere un dominio che contenga come parola chiave la
tematica trattata nel sito. Ad esempio se mi interessa creare un sito che abbia come
argomento principale i “giocattoli costruiti in legno”, la mia scelta potrebbe cadere
su “giocattoliinlegno.it”.
Brevità e facilmente ricordabile: i nomi di dominio brevi presentano notevoli
vantaggi tra cui la facilità di essere ricordati e quindi “trasferiti” a potenziali nuovi
visitatori (il passa-parola è ancora una ottima forma di pubblicità off-line). Inoltre
nomi troppo lunghi non possono essere inseriti, ad esempio, negli annunci AdWords
in quanto lo spazio a disposizione per l’URL di visualizzazione è di 35 caratteri, non
superabili. La lunghezza massima consentita è di 63 caratteri, ma è buona norma
che il nome del dominio non contenga più di 15-20 caratteri e 4 parole. Evita
inoltre di usare parole complicate, numeri o caratteri speciali che potrebbero
confondere gli utenti.
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Univocità: evitate di utilizzare un nome di dominio che possa confondersi con gli
altri, soprattutto se si tratta di competitors. È anche vero che oggi è molto difficile
trovare nomi di domini unici e non confondibili. Bisogna essere fantasiosi e fortunati.
Se il nostro business è ad esempio sulla telefonia mobile, trovare un nome di
dominio univoco è praticamente impossibile. Tenete conto inoltre che ci sono molti
domini registrati, ma mai utilizzati o che lo saranno in un prossimo futuro.
Attinenza con i contenuti del sito: la scelta del nome del dominio deve essere
fatta sulla base delle tematiche che vengono trattate nel sito. Sembra una cosa
ovvia ma molto spesso ho visto siti con domini che non avevano nulla a che fare
con i contenuti del sito.
Evita violazioni di copyright: assicurati che il nome di dominio che stai
considerando non violi il copyright o i marchi registrati di altre aziende. Questo
potrebbe causare problemi legali in futuro.
Estensioni TLD (Top Level Domain): premesso che la migliore estensione in
assoluto (ma la più utilizzata e quindi meno disponibile) è .com (commerciale), la
sua scelta deve essere coerente con il vostro tipo di attività e con il mercato di
riferimento (in quale area geografica si colloca il vostro business ?). Se il tuo
business ha come mercato di riferimento solo l’Italia, puoi scegliere l’estensione .it.
Un consiglio che posso darti è, nel caso di disponibilità dell’estensione .com, di
registrarla, per evitare che qualcuno approfitti della notorietà del tuo sito. Altre
estensioni che potresti usare sono: .eu, .org, .net e .biz (Business).
Negli ultimi anni sono nate molte estensioni per i domini, per cui ho voluto inserire un
approfondimento sulle nuove categorie di domini che si possono acquistare.
Estensioni domini (TLD)
Le estensioni dei domini, anche conosciute come Top-Level Domain (TLD), sono le parti
finali dei nomi di dominio, come ad esempio “.com”, “.org” o “.it”. Esistono diverse
categorie di estensioni dei domini, ognuna con un proprio scopo e significato. Ecco
alcune delle categorie più comuni:
1. Generiche (gTLD): queste sono le estensioni dei domini più comuni e ampiamente
utilizzate. Alcuni esempi sono “.com” (commerciale), “.org” (organizzazioni non
profit), “.net” (network), “.info” (informazioni) e “.biz” (business). Queste estensioni
sono spesso utilizzate per scopi commerciali, personali e di organizzazioni.
2. Nazionali (ccTLD): queste estensioni dei domini sono specifiche di un paese o di
una regione geografica. Ad esempio, “.it” per l’Italia, “.fr” per la Francia, “.de” per la
Germania, “.uk” per il Regno Unito, e così via. Le estensioni nazionali possono
essere utilizzate per indicare la localizzazione geografica del sito web o per scopi
specifici legati a una determinata nazione.
3. Sponsored (sTLD): queste estensioni dei domini sono riservate a specifici gruppi o
comunità e richiedono un’autorizzazione o una qualificazione specifica per l’utilizzo.
Ad esempio, “.edu” è riservato alle istituzioni educative, “.gov” per i siti web
governativi, “.mil” per il settore militare, e così via.
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4. Nuove estensioni dei domini (new gTLD): negli ultimi anni, sono state introdotte
molte nuove estensioni dei domini per offrire più scelte e opportunità di
personalizzazione. Queste estensioni comprendono termini come “.blog”, “.shop”,
“.app”, “.travel” e molti altri. Sono state create per soddisfare specifici settori o
interessi, consentendo ai proprietari di domini di riflettere meglio l’attività o il
contenuto del loro sito web.
La scelta dell’estensione del dominio dipende dalla natura del tuo sito web, dal tuo
pubblico di riferimento e dalle tue preferenze personali. Le estensioni più comuni come
“.com” sono spesso preferite per la loro familiarità e ampio utilizzo, ma potresti
considerare anche altre opzioni se desideri un’associazione più specifica o un’opportunità
di branding unica.
Aspetti SEO nella scelta del nome di dominio
La domanda che dobbiamo porci è la seguente: che influenza ha il nome del dominio
nel posizionamento del sito web ? Leggendo articoli sul web o libri sul SEO (una
selezione di testi su Amazon potete trovarla al seguente link: Libri sulla SEO ) ho trovato
pareri non sempre concordi.
Partendo dal presupposto che il nomo del dominio deve rispecchiare quello che è il
nostro business e contemporaneamente deve essere facilmente indicizzabile all’interno
dei motori di ricerca, la sua scelta per scopi SEO deve seguire alcune semplici regole:
contenere al suo interno almeno la parola chiave primaria. Questo permette una
maggiore visibilità nella lista dei risultati delle ricerche (SERP), dal momento che le
parole chiave vengono evidenziate in grassetto. Inoltre, nel caso di backlink (link
provenienti da siti esterni), avere inserito all’interno del dominio la keyword
principale, conferisce al link stesso maggiore importanza agli occhi dei motori di
ricerca
avere un IP dedicato: scegliete un provider che fornisca un IP dedicato al vostro
sito. In caso contrario, ovvero se ad un IP sono associati più siti web, verrete
penalizzati nel caso in cui uno di essi sia inserito nella lista dei siti bannati (Black
List). Per siti ad alto traffico è praticamente obbligatorio utilizzare un server
dedicato (o virtuale) con una opportuna banda e indirizzo IP dedicato, che permetta
di gestire forti picchi di carico di visitatori per evitare rallentamenti durante il
caricamento delle pagine web. Per verificare quali sono i siti hostati sul medesimo
IP visitate il sito www.yougetsignal.com, mentre per controllare se un sito è stato
inserito nella blacklist, visitate whatismyipaddress.com/blacklist-check.
Altri fattori che potrebbero influire sul posizionamento del sito sono l’età del dominio ed
il suffisso del dominio rispetto al paese/lingua utilizzati. L’anzianità del dominio è in
realtà un fattore SEO a volte sopravvalutato. Molti sono concordi nel dire che non è molto
importante a livello SEO ed io sono sulla stessa loro linea.
Utilizzare la tecnica del redirect 301
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Non sempre è possibile individuare un nome di dominio che coniughi il nostro brand con
le strategie SEO. È possibile allora utilizzare una tecnica che rappresenta una via di
mezzo tra brand e SEO.
Innanzitutto si registra il nome del dominio che meglio rappresenta il vostro brand,
dopodiché occorre registrare domini che contengano le parole chiave separate da trattini,
usandoli come redirect 301 verso il sito principale. Questa tecnica può influire sui risultati
nella SERP. Come tutte le tecniche SEO, non dovete abusarne.
Tools a supporto nella scelta del dominio
Potete trovare su Internet diversi tools che vi aiutano nella scelta del nome di un dominio.
Tra questi vi consiglio:
1. Godaddy
2. MakeWords.com
3. NameBoy
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