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La PA nel Metaverso

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La PA nel Metaverso
Ci si è abituati ai videogiochi, ai concerti e agli eventi organizzati in realtà virtuale, alle esperienze
immersive nei musei. A breve ci si dovrà aspettare di essere invitati a meeting di lavoro all’interno
di uffici simulati, in cui tutti interagiranno attraverso i propri avatar, di ricevere i cittadini in uno
sportello virtuale, che li renderà più autonomi e più vicini alle istituzioni. Nasceranno nuove figure
professionali, formate sulle tecnologie blockchain, che permettono di gestire le transazioni in
maniera aperta e sicura, sul cloud computing, che consente di elaborare e archiviare dati in rete, e
sullo spatial computing, cioè la digitalizzazione delle attività di macchine, persone, oggetti, ambienti.
Seul (ansa)
diventerà la prima città al mondo a proporre servizi della pubblica amministrazione su una propria
versione del metaverso.
L'idea di piattaforma virtuale su cui Facebook vuole costruire il futuro dell'interazione, è già divenuta
un punto fermo nei progetti di molte aziende, da Microsoft a Google. Secondo quanto annunciato
dalla capitale della Corea del Sud, entro il 2023 i principali sportelli della città metropolitana saranno
accessibili dal Metaverse 120 Center, una piazza virtuale dove ogni cittadino, sotto le sembianze di
un avatar, potrà richiedere informazioni e documenti ai dipendenti, anch'essi rappresentanti da
alter ego digitali. Il piano va anche oltre i servizi pubblici, prevedendo, dal 2023 in poi, la replica sul
metaverso di ricorrenze locali, come la Festa delle Lanterne.
Il centro 120 di Seul, quando sarà pienamente operativo nel 2026, ospiterà una varietà di funzioni,
tra cui un ufficio virtuale del sindaco e spazi per le imprese, così come un incubatore fintech per le
startup. La città non ha dato ulteriori dettagli su come le persone potranno entrare nel metaverso,
sebbene una nota sottolinei che l'obiettivo è ampliare l'accesso ai servizi pubblici, soprattutto per
gli utenti con disabilità, indipendentemente dalla località geografica di residenza. Il costo dei visori
di realtà virtuale potrebbe rappresentare un limite all'adozione. Al momento, i più economici,
compatibili con il metaverso di Facebook, sono gli Oculus Quest 2, che in Corea del Sud sono stati
lanciati in ritardo rispetto ad altri Paesi, alla fine di agosto, con un prezzo di partenza pari a poco più
di 300 euro. (ANSA).
Metaverso, parte la sfida nella PA. Csi Piemonte testa d’ariete
La società in house, insieme alla Regione, ha avviato per prima un progetto che mira ad
implementare i servizi pubblici grazie all’integrazione con la nuova tecnologia. Il direttore generale
Pietro Pacini: “Inziamo con Spid e con gli sportelli virtuali al cittadino”
a PA alla sfida del metatverso. Csi Piemonte e Regione Piemonte hanno dato il via al progetto che
punta ad applicare la tecnologia di nuova generazione ai servizi pubblico. Pietro Pacini, dg di Csi
Piemonte, delinea i punti chiave e gli obiettivi dell’iniziativa.
Perché Csi ha deciso di scommettere sul metaverso? Perché secondo noi questo è il momento
giusto per farlo. Occorre muoversi ora per portare valore aggiunto nel metaverso e utilizzare questo
“internet del futuro” anche per i servizi al cittadino della Pubblica Amministrazione. E lo faremo con
la Regione Piemonte, che è la prima regione d’Italia che ha deciso di investire su questo tema, con
grande lungimiranza. Parliamo infatti di un trend in rapidissima espansione per cui si prevede un
valore di mercato di circa 300 miliardi di dollari entro il 2025, molti grandi player a livello mondiale
del resto stanno investendo pesantemente in questa tecnologia.
Il metaverso è un nuovo mondo digitale che permette di organizzare le informazioni e i servizi in
mondi tridimensionali virtuali in cui gli utenti, tramite il proprio avatar o doppione digitale,
interagiscono tra di loro e con l’ambiente, posseggono oggetti e vivono esperienze fisicamente
coinvolgenti. Siamo appena all’inizio di questo percorso evolutivo, sono ancora molte le tecnologie
da sviluppare e le regole da definire. Non ci sono ancora standard condivisi e si stanno diffondendo
diversi “modi” di pensare il metaverso, ma il Csi vuole essere presente in questa nuova “partita”, fin
dall’inizio: stiamo vivendo una nuova fase ancora tutta da esplorare e noi, con le nostre competenze,
infrastrutture e professionalità, abbiamo tutte le carte in regole per affrontare una sfida
straordinaria: portare nel metaverso la Pubblica Amministrazione.
Che tipo di servizi pensate di abilitare? Da anni il Csi e la Regione Piemonte lavorano in una logica
multicanale nell’erogazione dei propri servizi al cittadino. Il metaverso potrà diventare un nuovo e
ulteriore canale a disposizione delle persone per usufruire dei servizi pubblici digitali, come
prenotare una visita medica o pagare il bollo auto. Si tratta di un percorso che iniziamo con alcune
sperimentazioni che si affineranno via via nel tempo accompagnandosi con le attività di
trasformazione digitale già in atto, quali l’integrazione sempre più massiccia dei servizi, l’identità
digitale ancora più spinta, la sicurezza informatica, il cloud. In questo momento stiamo lavorando a
una prima iniziativa concreta: la realizzazione di uno sportello destinato ai ragazzi sul tema del
contrasto al cyberbullismo e al bullismo, due fenomeni purtroppo in continuo aumento.
Di che si tratta in concreto? Realizzeremo una stanza virtuale in cui i nostri giovani possano
confrontarsi su queste tematiche e ricevere un sostegno. I ragazzi sono già abituati ad interagire nel
mondo virtuale e per questo riteniamo che questo tipo di ambiente possa essere per loro familiare.
In questo progetto, in considerazione degli argomenti trattati, saranno centrali la sicurezza degli
utenti e la gestione della privacy.
Quale sarebbe il valore aggiunto del metaverso, sia per gli utenti sia per le amministrazioni? Il
metaverso consente di fatto di “creare” ambienti tridimensionali da esplorare in cui incontrare altre
persone o accedere a servizi in modo completamente nuovo. Ha sicuramente molte potenzialità e
opportunità: immersività elevata, capacità di comunicazione e possibilità di generare contenuti che
superano i limiti tradizionali, nuove forme di relazioni tramite gli avatar che consentono di interagire
in una nuova dimensione fatta di realtà aumentate e realtà virtuale in cui possiamo non solo
incontrare gli amici o giocare, ma anche usufruire di servizi pubblici e rapportarci in un modo nuovo
con la PA. Stiamo facendo delle sperimentazioni per fornire alcuni servizi pilota con cui testare e
sperimentare nuovi paradigmi di interazione con i cittadini come: sportelli al cittadino, punti di
ascolto, eventi e presentazioni. Tra i punti di attenzione su cui stiamo anche ragionando c’è il quadro
normativo per tutelare i diritti delle persone e la privacy. Attualmente non esiste a livello nazionale
una normativa su questi temi.
Si potrebbero, dunque, profilare problemi di privacy…Le tecnologie del metaverso, tramite l’uso
dei visori e dei sensori di movimento indossati dagli utenti, hanno accesso a molte più informazioni
personali rispetto ai classici servizi web a cui siamo abituati. È fondamentale quindi che le
piattaforme software utilizzate siano in grado di garantire un adeguato livello di protezione e di
trattamento dei dati a tutela sia degli utenti e sia dei servizi fruiti. Inoltre, il livello di immersività
degli ambienti virtuali e l’utilizzo di avatar che rappresentano digitalmente un’identità creano
situazioni normative nuove, dove concetti come la proprietà e le interazioni tra i soggetti
probabilmente richiederanno un aggiornamento delle modalità con cui le norme disciplinano la
materia.
Questo investimento è anche frutto di una decisa strategie di espansione di Csi Piemonte… Csi in
questi ultimi anni ha fatto un percorso straordinario e oggi è un’azienda che può davvero affiancare
tutta la Pubblica Amministrazione con competenze e progetti innovativi. Un numero sempre
maggiore di enti pubblici, oltre 130, anche fuori dal Piemonte sceglie il Consorzio come partner
tecnologico. Parlo di enti come il Comune di Milano, la Città Metropolitana di Milano, la Città
Metropolitana di Roma Capitale, il Comune di Pavia, l’ente nazionale Indire e l’Autorità dei Trasporti.
Credo che questo sia un fatto davvero significativo. Dal 2019 siamo diventati Cloud Service Provider
certificati da Agid e partecipiamo al progetto internazionale Gaia X. Siamo poi fra gli Csirt (Computer
Security Incident Response Team) certificati da Trusted Introducer, e gestiamo minacce e incidenti
sulle infrastrutture della nostra rete, garantendo un coordinamento strategico a livello regionale,
nazionale ed europeo. Sempre in tema di sicurezza informatica, lo scorso luglio abbiamo siglato un
importante accordo con il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e
Valle d’Aosta finalizzato a prevenire attacchi hacker e contrastare crimini informatici. Dal punto di
vista economico il Consorzio in questi anni, nonostante l’emergenza sanitaria, ha continuato a
crescere, confermando una solida posizione finanziaria. Ha un modello produttivo sempre più
efficiente e prosegue con il ricambio generazionale e la valorizzazione delle risorse interne per
progetti sempre più innovativi. Credo che questi siano davvero risultati straordinari, frutto di una
grande lavoro portato avanti in questi anni che mi rendono particolarmente orgoglioso e ci
permettono di guardare con fiducia al futuro.
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