Workshop CONOSCERE IL MERCATO DEL LAVORO IN PIEMONTE Sabato 16 marzo “IoLavoro” c/o Juventus Stadium Torino Quali dati sul lavoro sono presenti nelle banche dati degli Enti pubblici? Quale contributo possono offrire i social media all'analisi del mercato? Come rappresentare i dati in modo semplice e immediato? Interpretare le dinamiche del mondo del lavoro è un obiettivo prioritario per i decisori pubblici, per le imprese, ma soprattutto per chi è alla ricerca di un lavoro. La Regione Piemonte, in occasione della XIV edizione di “IoLavoro”, rende disponibile “I numeri del lavoro”: un punto di accesso pubblico ai dati raccolti da diverse fonti informative istituzionali, che costituisce un’opportunità per tutti di analizzare i principali dati del mercato del lavoro regionale. Il sistema è fruibile dal sito web istituzionale della Regione e mette a disposizione dati e analisi per una visione puntuale: andamenti dei principali indicatori occupazionali, dati delle dinamiche lavorative e delle imprese, dati delle crisi aziendali. Per proporre un approccio originale e innovativo al tema, CSI Piemonte ha inoltre avviato due sperimentazioni. Con il supporto del CRISP - Centro di Ricerca Interuniversitario sui Servizi di Pubblica utilità e di SAS per la soluzione software, si è lavorato per integrare le informazioni provenienti dalle banche dati pubbliche con le conversazioni sui social network più specializzati (Monster, Linkedin,...) in relazione alla domanda e offerta di lavoro. Le informazioni delle diverse fonti sono state integrate e messe a disposizione dei decision makers della pubblica amministrazione grazie a tecniche di visual analytics che permettono una lettura più agevole di grandi quantità di dati. Insieme a IED - Istituto Europeo di Design - sono state esplorate modalità creative per comunicare i dati in maniera efficace. Una suggestione interessante, anche perché disegna una nuova professionalità, quella dell’information designer. Queste esperienze sono presentate al workshop “Conoscere il mercato del lavoro in Piemonte”, che si tiene sabato 16 marzo nell'ambito di IoLavoro. Per ulteriori informazioni: CSI Piemonte – Comunicazione Tel. 011.3168677 e-mail: [email protected] “I numeri del lavoro” della Regione Piemonte Un’opportunità per offrire, condividere e analizzare i principali dati del mercato del lavoro regionale. Il sistema, accessibile a tutti dal sito web della Regione Piemonte (Area tematica Lavoro, Osservatorio Regionale Mercato del Lavoro) mette a disposizione dati e analisi derivanti da diverse fonti informative istituzionali per una visione più puntuale dell’andamento del mercato del lavoro da diversi punti di vista. Vengono rappresentati gli andamenti dei principali indicatori occupazionali (derivanti da rilevazioni ISTAT ed EUROSTAT), come il Tasso di Attività, di Occupazione e di Disoccupazione. Si confronta l’andamento regionale degli ultimi cinque anni con quello italiano (nelle varie ripartizioni geografiche) e con alcune delle più importanti regioni europee (Baden-wurttemberg, Catalogna, Rodano Alpi). I dati delle Comunicazioni aziendali obbligatorie ai Centri per l’impiego consentono di osservare le dinamiche occupazionali attraverso l’osservazione di avviamenti, cessazioni, trasformazioni e proroghe dei rapporti di lavoro. Sono presenti dati relativi a oltre 4.800 mila Comunicazioni Obbligatorie dal 2008 al 2012: per il 42 % avviamenti, per il 42% cessazioni, per il 4 % trasformazioni e per il 12 % proroghe di contratti di lavoro. La fonte Movimprese consente di monitorare le dinamiche delle imprese in termini di natalità e mortalità. L’andamento delle esportazioni e delle importazioni (fonte ISTAT) da e verso il Piemonte monitora invece le relazioni delle aziende piemontesi con i mercati esteri. Infine sono presenti i dati sulle crisi aziendali con l’analisi dei dati INPS riguardanti le ore autorizzate di cassa integrazione nelle sue diverse tipologie (ordinaria, straordinaria, in deroga). Tali dati permettono di monitorare le criticità dei diversi settori aziendali attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali. Due viste sul mondo del lavoro: dati amministrativi e dati social Internet è uno degli strumenti più utilizzati per la ricerca e l’offerta di lavoro. CSI Piemonte ha avviato un progetto sperimentale di ricerca per monitorare l’offerta di lavoro presente sul web e metterla in relazione ai dati statistici regionali. L’analisi è stata svolta dal CRISP grazie a strumenti analitici messi a disposizione da SAS, con il consenso della Regione Piemonte. I dati analizzati provengono da diverse fonti: da una parte i bacini informativi della pubblica amministrazione (circa 8 milioni di record di dati); dall’altra, il sito monster.it per studiare la struttura dell’offerta di lavoro, e il social network LinkedIn per indagare la discussione in rete. Tra ottobre e novembre 2012, da Monster sono stati scaricati circa 2.000 annunci di lavoro e da LinkedIn sono state catturate circa 1.200 discussioni su “offerta di lavoro”, concentrandosi sul territorio piemontese. I dati raccolti sono stati analizzati con strumenti SAS adatti al trattamento di grandi moli informative (Miner, Guide, Sentiment Analysis Studio, Workbench e Visual Analytics). Grazie a strumenti statistici di clustering, su LinkedIn sono stati individuati quattro gruppi di discussione: autocandidature di soggetti; offerte di lavoro in generale; annunci di lavoro in cui è richiesta la conoscenza di lingue straniere; scambio di informazioni e consigli tra chi ricerca lavoro. I dati estratti da Monster.it (caratteristiche ricercate, territori di interesse, tipologie contrattuali, professioni e settori, esperienze e titoli di studio richiesti, attitudini, conoscenze e competenze) sono stati confrontati con le informazioni provenienti dalle comunicazioni obbligatorie delle aziende ai Centri per l'Impiego. • Sono simili i dati relativi alla distribuzione delle offerte di lavoro sul territorio piemontese (con il 50% Torino è la provincia con la maggior quota di offerte di lavoro e di assunzioni, seguita da Cuneo 15%, Alessandria 10% e Novara 8%) e ai contratti di lavoro permanente (i contratti a tempo indeterminato sono circa l’80%, l’apprendistato occupa la restante quota). • I dati relativi ai contratti di lavoro temporanei sono invece diversi: nei dati amministrativi prevale il tempo determinato con il 65%, seguito da somministrazione con il 20%, lavoro a progetto il 12% e altre modalità contrattuali (tirocini, ecc.) con il 5%; nei dati dal web non ci sono richieste per i contratti in somministrazione (1%), mentre i contratti a progetto e le altre modalità contrattuali raggiungono rispettivamente il 21% e il 32%. • Altro aspetto interessante riguarda il titolo di studio: mentre sul web prevalgono richieste di laureati (68% delle offerte), le assunzioni nel 2011 sono state per oltre il 50% relative a persone in possesso di titoli di studio di scuola elementare e media. • Dal confronto tra la classificazione ufficiale Istat delle professioni e le qualifiche professionali richieste nel mercato, è emerso che attraverso il web si ricercano soprattutto analisti programmatori, sistemisti, contabili e tecnici commerciali. • È stato possibile individuare anche gli skill maggiormente richiesti, un aspetto normalmente non registrato dai dati amministrativi: la qualità più richiesta è il problem solving, seguita da precisione, orientamento al cliente, al lavoro per obiettivi e al team working. Tra gli stili di lavoro si apprezzano responsabilità, leadership e iniziativa. I primi risultati emersi dalla sperimentazione mostrano come sia interessante proseguire nel confronto tra fonti informative differenti, ampliando sia il numero di provider di ricerca analizzati sia il periodo di osservazione. Utilizzare fonti di dati così diverse permette di avere una visione più completa – per così dire stereoscopica – di quanto accade nel mondo del lavoro. Il design incontra il mondo dei dati pubblici Negli ultimi trent’anni gli enti pubblici piemontesi che hanno aderito al CSI Piemonte hanno percorso una lunga strada per valorizzare il proprio patrimonio informativo, maturando consapevolezza sull’opportunità di mantenere un archivio storico dei propri dati e, più recentemente, di rendere pubblico e disponibile a tutti il prezioso tesoro accumulato. Con la crescita delle fonti informative le amministrazioni pubbliche hanno dovuto affrontare anche una realtà sempre più complessa e in continua evoluzione e trasformazione. Nuove tecniche di visualizzazione digitale delle informazioni aiutano oggi a comprendere il complesso mondo dei Big Data, rendendolo accessibile anche ai non addetti ai lavori, ai cittadini e alle imprese. Alle competenze scientifiche, informatiche e da policy maker è importante affiancare una nuova figura professionale: l’information designer. Esistono diverse tecniche di visualizzazione dell’informazione: infografiche statiche che riassumono il fenomeno in un colpo d’occhio, a fini divulgativi; data storytelling, che uniscono alla rappresentazione grafica del dato una narrazione testuale (come i racconti multimediali del guru della statistica Hans Rosling); visual mining¸ che consentono a soggetti già esperti una percezione più immediata di fenomeni complessi. Con questo spirito CSI Piemonte ha realizzato “Piemonte in Pillole”, una sezione del portale dei servizi pubblici digitali piemontefacile.it, con l’obiettivo di trasformare i saperi specialistici della pubblica amministrazione in saperi comuni. Ad esempio, i dati degli ultimi 5 censimenti dell’agricoltura sono stati raccolti nel racconto divulgativo “Aziende e vigneti in Piemonte: 50 anni di storia”; MiTo / Settembre Musica ha rappresentato con infografiche 32 anni di musica. Nell’ultima parte del 2012, una classe del terzo anno del corso di graphic design dello IED ha lavorato con il CSI per sviluppare proposte di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico anche in tema di lavoro. Il progetto ha riguardato campagne di promozione del lavoro femminile e infografiche specializzate per rispondere a domande di gruppi di lavoratori. A IoLavoro viene presentata l’idea di un sito che guida l’utente nel creare una “carta di identità del lavoro”: una scheda infografica personalizzata, che, partendo dal profilo occupazionale scelto (neolaureati, disoccupati, imprenditori, freelance), aggrega dati presenti su database pubblici.