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appunti completi: storia delle comunicazioni di massa

1/2. concetti generali/società di massa (08/11/2021)
slide su virtuale
1. media e società nel mondo contemporaneo (cap. 1,2,3,4,7,8,10)
2. le anime del commercio. pubblicità e consumi del secolo americano
(1 esame scritto 60 min 2 domande risposta aperta)
le comunicazioni di massa = processo di produzione, trasmissione e di usione di testi, notizie,
immagini, suoni, atti a raggiungere simultaneamente o in breve tempo un gran numero di persone
separate e disperse su vasto spazio e per lo più non in rapporto tra loro.
i mezzi usati per attuare il processo = cinema, stampa, manifesti, radio, televisione = mezzi di
comunicazione di massa/mass-media.
i materiali di usi= il contenuto della comunicazione di massa come = cultura di massa = forma
predominante di contenuto rintracciabile nei materiali di di usione di comunicazione
sistema mediatico in età
i nuovi mezzi di distribuzione non annullano i precedenti ma li a ancano e costringono i vecchi
mezzi ad adattarsi al progresso
(stampa popolare, telegrafo e comunicazioni, fotogra a, cinema, radio, televisione, internet, pc)
crescente pluralità del panorama mediatico
caratteristiche del panorama mediatico
• distribuzione e ricezioni su ampia scala e a grande distanza
• usso unidirezionale = contenuti viaggiano in una direzione = da chi produce la notizia al
destinatario.
• relazione asimmetrica = da una parte soggetto che produce contenuti e li di onde e dall’altra
una miriade di soggetti che li recepisce che possono scegliere quali notizie recepire e come
interpretarle.
• processo impersonale e anonimo = ogni processo delle comunicazioni di massa non ha un
destinatario speci co, ha un pubblico generico .
• contenuti standardizzati = contenuti uguali per tutti, sta al destinatario interpretarlo in base alle
proprie conoscenze personali. (contenuti personalizzati solo di recente)
• abbondanza informativa = gli individui non solo dell’élite avevano la possibilità di essere
raggiunti quotidianamente da un numero di info eccessivo da assorbire, processare e acquisire
nella giornata. (caratteristica dell’ultimo secolo e mezzo)
• interdipendenza tra i vari media = con la molteplicità di mezzi sul mercato questi iniziano a
interagire e a farsi concorrenza.
mass media= elemento centrale nella società di massa, da essi passano le conoscenze e le
esperienze individuali
storia dei media è anche un tentativo di creare una comunicazione bidirezionale = con presenza di
feedback = tentativi poco signi cativi per invertire il usso
cos’è la “massa”?
la società di massa 1870 - 1914 (periodizzazione approssimativa) fa ingresso come protagonista
della scena sociale
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passaggio dalla società aristocratica (forme di società in cui c’è l’esclusione della maggioranza ci
si concentra sulle ristrette minoranze che hanno a disposizione beni e conoscenze) a una nuova
società caratterizzata dalla fruizione da parte di categorie sociali sempre più ampie, di beni che in
precedenza erano patrimonio esclusivo delle minoranza.
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storia delle comunicazioni di massa (appunti lezioni-slides)
fenomeni che modi cano questo quadro facendo si che settori più ampi di popolazione abbiano
la possibilità di istruirsi di comprare beni sempre più vari di partecipare alla vita politica, accesso a
pratiche in precedenza dei pochi
protagonismo nella vita pubblica di classi socialmente ed economicamente inferiori tramite
organizzazione di sindacati e partiti e tramite stampa e studenti
insieme di individui non connotati per l’appartenenza ad una classe sociale a cui si attribuiscono
comportamenti uniformi e anonimi.
jose ortega = la ribellione delle masse (1930)
osserva questo fenomeno in modo negativo non accetta che le masse maggioritarie invadano
quegli ambienti un tempo riservate a pochi. si riferisce alla maggioranza dicendo che “si vedono”
sottolinenando un aspetto della nostra epoca che è visibile con gli occhi, fenomeno
dell’agglomerato.
tante persone iniziano a compiere attività che prima erano pochi a poter svolgere = visibilità delle
masse
le reazioni nell’opinione pubblica
reazioni ambivalenti, 2 correnti:
• reazioni del mondo progressista/democratico/socialista = vede un miglioramento positivo nel
fenomeno, lieve diminuzione delle diseguaglianze, emancipazione
• reazioni dell’élite e degli intellettuali = accezione negativa perdita di equilibrio sociale, hanno
l’impressione di star perdendo privilegi
come mai si crea questo fenomeno?
la nascita della società di massa è il risultato del convergere di numerosi cambiamenti che hanno
luogo quasi simultaneamente negli ultimi decenni dell' 800 e nei primi decenni del 900:
• crescita demogra ca = incremento delle nascite soprattutto nell’Europa occidentale/nord
America . fattori che hanno permesso la crescita:
-miglioramento delle condizioni sanitarie e delle cure mediche
-maggiore produttività agricola.
• urbanizzazione = riguarda il modo in cui la popolazione si distribuisce nello spazio, le persone
tendono a concentrarsi in uno spazio limitato:
- metropoli e grandi città
- movimenti migratorio verso le città alla ricerca di lavoro
- concentrazione di attività diverse
- accesso nelle zone benestanti a nuovi servizi = illuminazione pubblica, acqua, gas
- crescita caotica e disordinata, ai margini moltitudini di persone in condizioni di grande disagio
- inquinamento industriale
- città luoghi di incontri, scambi, contatti, contaminazioni, modernità.
bisogno di conoscenza del mondo in cui viviamo, bisogno di informazione, non esiste più
conoscenza diretta (urbanizzazione rende impossibile conoscere i nostri vividi = realtà delle
campagne) = necessità di comunicazione di massa
3. la stampa popolare di massa (11/11/2021)
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• industrializzazione = fenomeno che non ha una periodizzazione precisa (50ennio che precede
1° guerra mondiale).
- seconda rivoluzione industriale = settore trainante
diversi cambiamenti che investono nei sistemi di produzione del mondo occidentale = crescita
che coinvolge nazioni diverse da quelle già industrializzate:
- nuove aree = Italia settentrionale, Germania, Belgio, USA, Giappone
cambiamento di tipologia di lavorazioni, nascono nuovi prodotti trainanti:
- acciaio sostituisce il ferro
- nasce l’industria chimica
- elettricità inventato un sistema per produrre e di ondere elettricità, corrisponde all’invenzione di
luce
cambiamento del modo di produrre:
- fabbriche diventano organismi complessi = grandi imprese meccanizzate, grandi quantità di
persone concentrate in uno spazio ridotto che lavorano in modo sincronizzato = ottimizzazione
del sistema produttivo
- adozione di sistemi lavorativi centralizzati che segnano ai lavoratori mansioni speci che,
frazionamento delle operazioni nella lavorazione = produzione in serie (taylorismo e
fordismo)ottimizzazione del lavoro (catena di montaggio).
- lavoratori poco quali cati = sostituibili, svolgono mansioni semplici non serve preparazione
avanzata, persone tutte uguali, anonime
accelerazione dello sviluppo industriale = perdita di qualità del lavoro = sistema consente di
produrre più oggetti a prezzi minori, aumenta la varietà,
- addensamento dei lavoratori favorisce l’organizzazione di sindacati che iniziano a scioperare
per i loro diritti, chiedono aumento dei salari e riduzione durata giornata lavorativa = più soldi e
più tempo libero
• tempo libero = tempo che eccede dalle attività base, no ad allora era un lusso per le
minoranze. associata l’esigenza di impiegarlo al meglio, per fare cose divertenti e piacevoli.
si crea la domanda di attività e situazioni piacevoli = nasce l’industria del tempo libero,
imprenditori o rono attività per impiegare il tempo libero a pagamento (cinema, teatri popolari,
sale da ballo, parchi di divertimento, sport (spettatori sportivi), gite domenicali, vacanze) =
industria culturale.
- elemento caratteristico = attività a pagamento, ruoli passivi = divisione spettatore, seduto, e
colui che si esibisce = divisione dei ruoli
(bu alo bill’s wild west = prime esempio di spettacolo itinerante, esempio di americanizzazione e
di spettacolo globale. simbolicamente importante, mobilitazione di un sacco di persone)
iniziamo a toccare con mano quanto il sistema punti a un pubblico globale
• consumi di massa = consumo = ottenere oggetti dietro pagamenti. incremento dei redditi delle
classi popolari e l’industria mette a disposizione più oggetti = favorisce la di usione dei
consumi.
consumi di massa = in tanti compiono questa attività.
di usione dei consumi si accompagna a nuove forme di commercializzazione:
- negozi a prezzo sso, standardizzazione
- nascono i grandi magazzini (esposizione della merce = intrattenimento)
- vendita a rate
- vendita per corrispondenza = giornali che espongono articoli e si acquistano tramite posta;
pubblicità esigenza di diventare attraenti ai consumatori, rendere il prodotto appealing al
consumatore
nascono i giornali legati ai consumi = pubblicazione periodiche con tema il consumo (giornali di
moda per le donne)
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• ascesa dello stato-nazione = si a erma lo stato come istituzione governa un territorio, stato
che diventa sempre più attivo, interventista. vuole controllare tutto il territorio della nazione,
interviene nell’economia sostiene imprese e crea banche.
- viene introdotto il servizio militare obbligatorio (eccezione GB) = chiama i giovani a prestare il
servizio e il governo lo usa per far entrare in contatto i giovani di altri territori = processo di
nazionalizzazione far diventare le persone legate alla nazione e non al singolo territorio =
educazione all’uso della lingua nazionale, importante per la di usione giornalistica
- prime forme di stato sociale, lo stato si prende cura delle fasce più a rischio = pensioni per
anziani, sanità pubblica, servizi pubblici urbani, stato si prende una delle persone = vengono
introdotte pratiche che si muovono verso la società si massa = standardizzazione, anonimi
- scolarizzazione = obbligo scolastico, gratuità dell’istruzione, statalizzazione della scuola,
programmi nazionali = processo nalizzato a omogeneizzare le scuole, riduzione
dell’analfabetismo
non è più su ciente l’esperienza diretta, serve l’esperienza mediata da qualcuno che si pone tra
noi e l’evento/info.
• democratizzazione della politica = cambia il ruolo dei cittadini, si espandono i canali
democratici, espansione della vita politica ai cittadini.
- estensione del diritto di voto, si abbassa la soglia di reddito richiesta, progressivamente
vengono varate riforme per su ragio universale maschile.
- inizio 900 escono movimenti femminili che richiedono il diritto di voto = su ragette (chiedono il
su ragio universale femminile)
la partecipazione alla vita politica fa nascere una domanda di informazione. la domanda di
informazione = uno degli elementi alla base della formazione di un pubblico di lettori di giornali
che sancisce la nascita dei mezze di comunicazione di massa e del loro pubblico.
4. la nascita del cinema (12/11/2021)
stampa = primo strumento che consente lo sviluppo delle comunicazioni di massa
giornali:
• metà 400 = sviluppo
• 500/600 = fogli che raccolgono notizie non hanno ancora periodicità ssa (il primo quotidiano,
foglio che raccoglie notizie stampate e di use con periodicità nasce a Lipsia)
• 700 = con la di usione dell’illuminismo si di ondono i giornali provinciali.
caratteristiche: giornali con ristrettezze di materiali e tecniche, attivano “collaboratori” che
di ondono le notizie (si di ondevano oralmente).
1° limite = pubblicavano info accadute settimane prima;
2° limite = dettato dalle restrizioni dei trasporti, sistemi lenti.
giornali che si rivolgevano a un numero ristretto di lettori (cause: analfabetismo/povertà/mancanza
di tempo)
• 800 = cambiamenti che trasformano:
- i giornali
- il modo di fare giornali
- il suo rapporto col pubblico.
innovazioni tecnologiche = nuovi macchinari che consentono di stampare più velocemente:
• la rotativa, stampa circolare.
• la linotype che consente la composizione a macchina del giornale, rende più economico e
veloce il processo.
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altre innovazione:
• telegrafo di morse =consente di inviare testi tra posizioni distanti collegate da un cavo elettrico,
accelera la di usione di informazione = costruzioni di reti telegra che in Europa.
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la fotogra a è importante per l’evoluzione dell’informazione giornalistica consente di ssare le
immagini, strumento per raccontare i fatti.
nascono i fotoreporter che documentano gli avvenimenti tramite le foto, (guerre di Crimea, guerre
d’indipendenza in Italia ,guerra civile americana)
nascita delle agenzie di stampa (metà 800) si propongono di raccogliere le info da organizzare,
selezionare e poi da inviare ai giornali.
principali agenzie di stampa = associate press NY; Reuters Londra.
tardo 800 = boom dei giornali
• aumenta il numero di testate giornalistiche
• incremento del numero dei lettori = più copie da stampare/vendere
cambiamenti delle condizioni di vita (aumentano i salariali tempo libero, riduzione analfabetismo,
urbanizzazione) favoriscono la richiesta della domanda
altri fattori che favoriscono = miglioramenti di trasporti e sistemi postali, invenzione
dell’illuminazione domestica
aumento di quotidiani e lettori.
che tipo di giornali erano?
giornali tradizionali (caratteristiche):
• broadsheet = grande formato di pagine (2/4 facciate)
• mantenevano l’autorevolezza la serietà che si rivolgevano ad una minoranza di lettori =
linguaggio articolato
• basavano la forza sulla qualità della notizia e del racconto, notizie veri cate per guadagnarsi
maggiore ducia dei lettori
• gra ca sempli cata, no fotogra e/illustrazioni
• temi politici e economici
la stampa popolare = penny press (caratteristiche)
• si sviluppa a ne 800
• giornali che cercano la facilita di lettura, si rivolgono ai meno ricchi ai meno istruiti che hanno
meno tempo
• di usi a basso prezzo 1 penny e venduti per strada da ragazzini che girano per strada, strategia
per andare incontro all’acquirente
• varietà di argomenti = politica internazionale e nazionale, alla vita cittadina con eventi e
personaggi sicamente vicini ai lettori
• spazio alla cronaca nera
• si cerca un rapporto di tipo emotivo con il lettore
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penny press anticipazione del yellow journalism (caratteristiche)
• estremizzano la loso a di fondo della stampa popolare, aumentano l’elemento di
sensazionalismo
• la notizia che funziona non è la notizia certi cata è la notizia che provoca informazioni, le
informazioni sono spesso non veri cate
• nuova veste gra ca = titoli grandi, uso di illustrazioni, immagini, colori = dalla comunicazione
verbale a quella visiva
• introducono le rubriche, assecondare le passione della società di massa
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1850 disposti dei cavi sottomarini per collegare Londra a New York = creato un sistema globale
di circolazione delle informazioni (non istantanea)
fotogra a = anni 20 dell'800 creati primi sistemi per l’immortalare le immagini.
eliogra a
dagherrotipo (nascono i fotogra di professione, macchinari di cili da usare)
ne 800 piccolo apparecchio con rullino di pellicola sostituibile (Kodak) = uno dei grandi beni di
consumo ne 800 inizio 900
• inserti, vignette, fumetti, romanzi a puntate
aspetti che riguardano l’organizzazione del giornale:
nascono le gure dei grandi proprietarie della stampa = press barons, proprietari di centinaia di
giornali, diventano grandi imprese che gestiscono grandi investimenti, i proprietari hanno un
movente economico.
Lord Northcli e; Joseph Pulitzer; William Randolph Hearst.
quali sono le fonti di pro tto?
• vendita di giornali
• pubblicità = prima fonte di guadagno per gli editori
nascono le agenzie pubblicitarie e si sviluppa una dipendenza tra:
• proprietari di giornali e inserzionisti
• proprietari delle agenzie e i clienti
• produttori industriali/inserzionisti temono le eccedenze
il quarto potere = il potere ottenuto dai giornali
in uenza della stampa sul potere politico:
la stampa popolare favorisce la circolazione delle notizie
indipendenza della stampa dal potere politico allo stesso tempo i giornali diventano mezzi
d’in uenza politica
5. l’industria cinematogra ca (15/11/2021)
un nuovo mass media ( ne 800) = il cinema
nasce negli anni dello yellow journalism, dal perfezionamento delle tecnologie fotogra che = una
successione della fotogra a
il cinema si propone come il nuovo strumento di intrattenimento popolare di maggior successo.
le sue novità per i fruitori:
• si basa sull’immagine e non sulla parola, pubblico non necessariamente alfabetizzato
• fruizione collettiva, meno selettiva
• non essendo vincolato ad una dimensione testuale ( no agli anni 20) un lm può indirizzarsi al
mondo intero, non ha una lingua prede nita
cinema nasce come strumento che può rivolgersi a tutti, strumento fondamentale per la
costruzione di una cultura di massa globale.
come nasce il cinema? = i suoi antecedenti:
- la lanterna magica = strumento in cui venivano incise semplici scene e messe in successione,
in seguito illuminate dal retro da una candela.
- cinetoscopio di Thomas Edison = apparecchio a gettoni che permette di guardare attraverso un
oculare una pellicola
(la pellicola dello “starnuto di Fred Ott” di Edison è il primo lm coperto da copyright)
la nascita del cinematografo segna la nascita vera e propria del cinema. i fratelli lumiere inventano
il proiettore e migliorano la cinepresa già esistente. (cinematografo = cinepresa + proiettore)
quali vantaggi o e?
consente di usare pellicole più lunghe, il proiettore consentiva di proiettare le immagini all’esterno,
proiettarle in grande e di avere una proiezione collettiva.
il successo fu tale che i lumiere ricevettero numerose richieste di esposizioni del cinematografo
fuori la Francia, diventa un successo commerciale internazionale e in seguito un mezzo globale.
per circa un decennio la Francia è il fulcro del cinema mondiale.
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il cinema come spettacolo:
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diviene una forma di intrattenimento popolare
le proiezioni avvengono in teatri e ere
per un decennio sono lm di breve durata (circa 1 minuto)
i lm venivano proiettati negli intervalli tra le attività, lo spettacolo vero non si fondava su di essi
(si puntava sulle classi popolari)
- i contenuti rappresentati erano semplici, di carattere quotidiano = c’è meno esigenza nella
qualità
la possibilità di organizzare 2 tipi di cinema:
1. il lm documentario o riproduzione della realtà = primo ad avere successo
2. il lm di nzione o di narrazione (non hanno l’ambizione di riprodurre la realtà) = racconti
gotici, fantastici e di fantascienza
dopo alcuni anni l’invenzione del cinematografo si registra un doppio fenomeno:
- una crescente complessità dei lm legata anche alla modernizzazione delle tecniche
- ampliamento del pubblico, il cinema attrae anche il resto della popolazione
il cinema diventa una forma artistica e espressiva autonoma.
nei primi del novecento nasce il linguaggio cinematogra co = regole che rendono le immagini
più interessanti e funzionali per raccontare le storie
soluzioni narrative nuove:
- moltiplicazione dei punti di ripresa
- riprese in esterni
- stile di recitazione più naturale, meno teatrale
- nascita del montaggio
il lm che per primo raccoglie tutte queste innovazione è “la grande rapina al treno” (1903) di
Porter.
l’evoluzione prosegue verso l’allungamento della durata dei lm = lungometraggi
miglioramento dei materiali delle pellicole, divisione delle bobine (più proiettori)
il primo lungometraggio della storia = the story of the kelly gang (1906), inizia la storia dei lm
come li conosciamo noi.
il lm diventa un modo per passare il tempo, diventa autonomo, non è più necessario collocarlo
negli intervalli delle altre attività. acquisisce la sua rispettabilità culturale e sociale anche tra le
classi più elevate.
6. la stampa tra le due guerre/ la nascita della radio (18/11/2021)
come evolve il ruolo del cinema e il rapporto tra cinema e società?
4 questioni da a rontare:
- nascita di un industria cinematogra ca
- centralità assunta dagli USA nell’ambiente cinematogra co
- e etti sociali del successo del cinema
- l’arrivo del sonoro
il cinema diventa sempre più una forma di industria da una forma artigianale a un organizzazione
industriale che doveva gestire capitali elevati.
chi realizza lm si dota di strutture più complesse, che puntano a controllare l’intero processo
produttivo del lm, la prima società che prova a controllare il processo, una delle prime case di
produzione mondiali = Pathé Frères (1896)
nel 1910 quasi il 70% dei lm esportati erano di produzione francese = centralità della Francia.
si viene a creare un mercato cinematogra co polarizzato, che si costruisce intorno a due poli.
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il cinema italiano = quasi tutti i lm pubblicati sono prima francesi poi americani e poi italiani.
i lm vengono prodotti dal paese leader (Francia) e circolano globalmente.
da una parte il cinema è un veicolo di globalizzazione culturale e dall’altra a ronta temi nazionali.
generi più importanti in Italia = melodrammi e storici
cinema francese = vocazione globale
cinema di altri paesi = vocazione nazionale/locale
la sostituzione del paese leader è resa possibile:
USA portano avanti un industrializzazione seguendo il modello francese, spingendosi oltre.
presenza di più pubblico = possibilità di investimento maggiore
come si arriva a una struttura industriale? (cinema = un bene materiale)
passaggi fondamentali:
- 1905 = nasce a Pittsburgh apre il primo Nickelodeon (nascita di sale cinematogra che =
luoghi pensati esclusivamente per la proiezione di lm) si rivolge a un pubblico popolare e la
sua caratteristica era il prezzo basso = 1 nickel. il cinema diventa un’attività autonoma.
queste sale si svilupperanno poi anche in Europa.
- 1908 = Edison fonda la motion picture patents company (mppc).società di produzione e
distribuzione. industria che crea lm in funzione dei gusti del pubblico, mette in campo una
strategia produttiva che si propone di coprire tutto il processo cinematogra co. Edison inizierà
ad aprire le sue sale cinematogra che = controllo completo del processo = monopolio. grandi
società produttori, distributori e proprietari di sale.
- 1910 = trasferimento della produzione di questa società ad Hollywood. perché Hollywood?
presentava diversi vantaggi = non c’è una manodopera sindacalizzata = si paga meno; i terreni
costano meno, dove Edison fa costruire i suoi studios; quella zona o re varietà paesaggistica.
proprio la geogra a di Hollywood condiziona le scelte narrative (es. la produzione dei lm
western). Hollywood = sinonimo di lm americano.
- 1911 = prima rivista per i fan del cinema = the motion picture story magazine, rivista che parla
solo di cinema, si rivolge a lettori appassionati. ci consente di osservare un aspetto =
l’intermedialità = la nascita di nuovi media che parlano di altri media. (giornali che parlano di
cinema)
- 1915 = l’anti-trust (organismo americano che controlla i monopoli, impedendoli) scioglie la
mppc. lascia lo spazio a società minori con lo stesso criterio, monopolio del ciclo
cinematogra co.
- 1920 = verso star System e studio System (lavorare in degli studios) = due elementi portanti
dopo la prima guerra mondiale si impongono 5 grandi compagnie:
- paramount picture
- fox lm corporation / 20 century fox
- warner bros
- metro Goldwyn mayer
- radio Keith orpheum, pictures
e le minori
- universal
- united artists
- Columbia
uno degli elementi che caratterizza questi studios è lo star System una pratica di marketing che
promuove i lm puntando su attori e attrici, metterli in evidenza, far crescere la loro fama, far
parlare di loro, far empatizzare il pubblico con loro.
gli attori rmano contratti per lavorare esclusivamente con loro per tot anni. nasce il fenomeno del
divismo = attori e attrici = divi = gure celebri da invidiare, raccontati al di fuori delle scene. nasce
il fenomeno del fandom = attaccamento agli attori.
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lo star System = sistema di creazione di divi/stelle = questo sistema funziona perché si basa
sull’abitudine, sulla familiarità. attirare con il nuovo, rassicurare il già noto.
negli anni 20, in Europa si sviluppano scuole cinematogra che:
- impressionismo francese
- espressionismo tedesco
- scuola sovietica del montaggio
tuttavia nessuna di queste è in grado di competere con Hollywood sul piano organizzativo e
economico = i suoi punti di forza?:
- sviluppo dello star System e studio System
- centralità economico- nanziario degli USA
- ampio e di erenziato mercato interno
- capacità di attirare professionisti stranieri
- sostegno della politica (presidente Wilson = primo presidente a vedere nel cinema uno
strumento politico)
con la capacità del cinema di diventare veicolo di immaginario, si sviluppa l’idea che i lm
possano condizionare i gusti le opinioni e gli orientamenti delle persone più deboli, più
in uenzabili.
nascono timori sull’uso del cinema, l’idea che utilizzando le immagini = linguaggio più
immediato e convincente rispetto alla parola, si possa condizionare il subconscio delle persone
allarmi e paure sull’impatto sociale del cinema.
i settori più conservatori legati alla religione e alla tradizione vedono nel cinema un modello di vita
diverso ”normale”
rimproverano le scene di sesso e violenza, stili di vita dissoluti e eccessi nella glori cazione dei
divi.
mostrando questi comportamenti gli osservatori hanno meno possibilità di ltrare la negatività di
queste azioni.
il cinema ha la capacità di in uenzare le menti (voglia di assomigliare a…)
in Europa si teme l’in uenza dell’America / l’americanizzazione
si reagisce = introducendo forme di controllo e censura
varano delle leggi in cui si vieta di mostrare scene controverse.
sopratutto nascono forme di autoregolazione e autocensura, i produttori stessi stabiliscono
delle regole per limitare scandali, temono che la criticità porti i governi a censurare i lm e il
pubblico ad allontanarsi dal cinema.
la più rilevante nel 1992 = la motion picture producers and distributors of America, inventano un
sistema, dare un certi cato di qualità morale
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l’avvento del sonoro alla ne degli anni 20 (fotogramma per fotogramma c’è la rispettiva traccia
sonora) :
- il primo dispositivo il vitalphone acquistato dalla Warner bros che permette di registrare il suono
sulla pellicola
- primo lm con sonoro = don Giovanni e Lucrezia Borgia (1926) prodotto dalla Warner bros,
colonna sonora senza dialoghi (mancanza di creatività nella creazione dei dialoghi + il pubblico
era ormai abituato e familiare ai lm muti)
- primo lm con la voce degli attori = il cantante di jazz (1927) della Warner bros.
- primo lm sonoro e parlato in Italia = la canzone dell’amore (1930) di Gennaro Righelli
ne del cinema muto.
vincolo linguistico, il cinema nazionale vede una possibilità, ma subito arrivano doppiaggio e
sottotitoli.
le paure sul potere persuasivo dei lm tornano, negli anni 30, con l’avvento della voce nei
lm:
aumentano gli allarmi e le richieste di censura
- a causa della grande depressione economica diminuiscono i biglietti venduti
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cinema = esperienza culturale che va oltre il lm.
- si scontrano interessi economici divergenti
- nascono associazioni = legion of decency organizzazione religiosa che vieta determinati lm
- 1934 mppda crea il production code administration de nisce dei principi generai a cui i
produttori devono attenersi e appare all’inizio dei lm come un bollino di certi cazione.
limitazione della libertà espressiva ( no alla ne degli anni 50), nasce una stagione di limitazione
sul piano morale, sui lm che si rivolgono al grande pubblico, condizionamento del processo
produttivo.
il razzismo non è motivo di censura, non crea scandalo.
6. la stampa tra le due guerre la nascita della radio (19/11/2021)
la stampa = gli anni tra le 2 guerre mondiali sono anni di grande espansioni:
- ulteriore crescita del numero dei lettori
- crescono le tirature = il numero di copie stampate
- diminuzione del numero delle testate, chiudono le testate locali e le testate minori a causa della
velocità di distribuzione delle copie.
- continua la tendenza alla concentrazione della proprietà, in mano ad un unico proprietario
diverse testate
- si conferma l’importanza degli aspetti economici e commerciali, il giornale è un’azienda che
deve produrre pro tti = aumenta la dipendenza dai ricavi delle inserzioni pubblicitarie
- concorrenza di altri media = radio e cinema. a di erenza di quello che temevano gli editori dei
giornali, la concorrenza dei nuovi media non porta all’estinzione di quelli preesistenti. la
concorrenza tra i media = il pubblico deve decidere se acquistare un giornale o se andare al
cinema soprattutto se si dispone di risorse limitate
la radio = nuovo mezzo di comunicazione di massa = più immediato dei giornali, mezzo
istantaneo, ha un potere superiore nei tempi, e si insidia nel ruolo della stampa.
perché la radio non supera la stampa? = per la limitatezza del tempo di trasmissione una
notizia.
continua il successo della stampa popolare, si basa sulla ricerca di notizie sensazionalistiche,
anche a discapito del rigore e dell’attendibilità:
tra le 2 guerre mondiali si apre una 3 fase della storia del giornalismo popolare (1 = penny press,
2 = yellow journalism) = periodo del jazz journalism, presenta tutte le caratteristiche
fondamentali, vuole costruire un rapporto basato sull’emotività e non sulla razionalità, l’importante
è l’impatto della notizia.
cosa aggiungono questi nuovi giornali a quelli esistenti?
ra orzano l’idea che la scelta degli argomenti debba essere dettata dallo scalpore, si accentua la
cronaca nera, e etto dello star System = spazio alle vite delle celebrità. accentuano l’importanza
delle immagini a discapito delle parole, il giornale diventa veicolo che comunica attraverso le
illustrazioni si accentua negli anni 20 = a cavallo con l’introduzione del cinema, il pubblico si è
abituato alle immagini per raccontare la realtà/storie.
le parole fungono da cornice all’immagine.
la stampa che si di onde non è solo quotidiana, si di ondono i periodici (USA) testate a di usione
periodica, che non escono giornalmente, formato più ricorrente = settimanale.
nascono molti dei periodici più famosi oggi in questo periodo. vogliono a ancarsi al quotidiano
per assecondare la crescente richiesta del compratore.
si di ondono perché non risentono della concorrenza della radio, il loro punto di forza è
l’approfondimento delle notizie.
porta avanti la riduzione progressiva dei giornali = tabloid, questi giornali si rivolgono alle classi
popolari, pensato per loro mentre vanno a lavoro, questione di comodità
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la nascita di un nuovo mezzo di comunicazione di massa = la radio
nasce perché nasce una nuova tecnologia
perché la radio diventi un mezzo di comunicazione di massa bisogna aspettare il dopo guerra.
con la radio nascono le telecomunicazioni = è possibile trasferire le info svincolate da un
supporto materiale, implica una modalità di di usione e circolazione che comporta
un’accelerazione della di usione delle informazioni, consente di creare un esperienza di fruizione
di simultaneità despazializzata = un numero ampio di persone possono ricevere le stesse
informazioni simultaneamente non condividendo uno stesso spazio.
principio comunicativo che caratterizza i mass media = da uno a molti. broadcast = spargere il
segnale nell’ambiente circostante senza avere un destinatario preciso
con la 1° guerra mondiale i governi impongono il monopolio sulla di usione dei messaggi
radiofonici, dopo la 1° guerra mondiale la radio diventa uno strumento rivolto al pubblico.
si elaborano due modelli istituzionali della regolazione della radio (usati dopo la 2° guerra
mondiale):
1. modello commerciale = USA:
- basato sull’iniziativa privata
- nanziato attraverso la pubblicità
- prevede che operino più enti radiofonici in concorrenza tra loro, è un sistema pluralistico
- si forma un network di reti che trasmettono contemporaneamente lo stesso programma (NBCCBS-ABC) = creeranno poi la televisione in America)
- è un modello commerciale, queste radio si organizzano per cercare di ottenere più ascoltatori
possibili, più ascoltatori ci sono più le radio si fanno pagare dagli inserzionisti
- sono privilegiati i programmi di intrattenimento, soprattutto la musica = nasce l’industria
discogra ca
2. modello del servizio pubblico = uk (poi adottato nel resto dell’Europa):
- modello del monopolio statale della trasmissione = il permesso di trasmissione è concesso a
un ente pubblico = bbc = si trasformerà in ente televisivo
- si nanzia con una tassa applicata alla vendita dell’apparecchio radiofonico + un pagamento di
un canone annuo
- rapporto col pubblico ha un carattere diverso = radio come servizio pubblico = strumento di
informazione, educazione e divertimento
- vuole stabilire un rapporto verticale, quesi paternalistico “so io ciò che ti serve”
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che tipo di programma tramette la radio?
all’inizio la radio si ispira a generi di spettacolo preesistenti = vaudeville-teatro-concerticonferernze pubbliche. con il tempo vengono pensate e progettate le nuove trasmissioni,
nuovi format:
- centralità della musica.
- radiodrammi, storie interpretate da attori
- show comici e i variety
- quiz show
- notiziari
- cronache sportive in diretta
- programmi politici
- soap opere (puntate al pubblico femminile)
vengono inserite delle inserzioni pubblicitarie mirate alle fasce orarie/programma
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passaggio fondamentale = 1893-1895 = Nikola Tesla e Guglielmo Marconi mettono a punto
strumenti di telegra a senza li con invio di codice morse tramite trasmissioni di onde radio =
invenzione della radiofonia, inventa la radio ma non è abbastanza, è un dispositivo che può essere
intercettato da chiunque abbia le apparecchiature giusta, vuole che sia privato.
l’invenzione della tecnologia non basta per dare inizio alla nuova pratica.
le modalità d’ascolto = inizialmente veniva ascoltata in solitaria con delle cu e, dopo la 1°
guerra mondiale vengono prodotte radio con altoparlanti che permettono un ascolto collettivo.
erano apparecchi molto costosi inizialmente ed era quindi un status symbol.
gli anni 30-40 sono gli anni del pieno successo della radio = età d’oro.
nel 1938 = circa il 90% delle famiglie urbane e il 70% di quelle rurali aveva la radio in casa (usa). 9
milioni di abbonamenti (uk)
più lenta fu la di usione nell’Europa meridionale dovuta al reddito ridotto, come si aggira? ascolto
collettivo (in Italia promosso soprattutto dal regime fascista)
7. storia della pubblicità americana pt.1 (22/11/2021)
la pubblicità = importante per la nascita e lo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa
de nizione:
advertising = è l’insieme di tecniche e attività comunicative e persuasive di natura commerciale,
a pagamento, volte a promuovere i consumi.
la pubblicità è il risultato dell’interazione tra:
- committente che la commissiona
- pubblicitari che la ideano
- media che la creano.
il quarto soggetto sono i consumatori, che non partecipano alla sua creazione ma la assorbono,
ne determinano il successo con le loro scelte. non sono soggetti solo passivi.
il messaggio della pubblicità si deve concretizzare in atti d’acquisto.
problema = (sorge dopo 2° guerra mondiale) di misurare l’e cacia del messaggio, pensare il
messaggio in funzione dei gusti (culture/etnie) dei destinatari.
le origini della pubblicità risalgono al 17esimo secolo, allora apparivano come brevi avvisi nei
giornali per incitare all’acquisto di beni, testi di natura informativa.
dal 19esimo secolo si inizia ad arricchire il panorama pubblicitario e le tipologie di prodotti
pubblicizzati.
quando inizia a cambiare la pubblicità?
Fernando Fasce individua 4 fasi:
- dalla ne 800 no 1° guerra mondiale
- tra le 2 guerre mondiali
- da ne 2° guerra mondiale a ne anni 60
- dalla crisi economica degli anni 70 ad oggi.
1° fase della nascita della pubblicità moderna, nasce in connessione con la stampa di massa.
i soggetti protagonisti della prima fase non sono ancora i pubblicitari ma i tipogra gli stampatori
che stampano poster, cartoline = veicoli della di usione dei messaggi pubblicitari:
- la pubblicità sulla stampa di massa (annunci che occupano una parte/intera pagina)
- la pubblicità in esterni, destinata ad essere vista in luoghi pubblici (manifesti, insegne,
cartelloni, poster) si sfrutta l’importanza della città e il via vai di gente.
crescente richiesta di nuovi consumi = crescente attenzione per la pubblicità che propone nuovi
interessi e oggetti. connesso a questo c’è l’innovazione dei linguaggi pubblicitari, nascono le
tecniche che caratterizzeranno le pubblicità nei secoli successivi.
con la possibilità di stampare a poco e a colori, a ne ‘800 iniziano ad apparire messaggi sempre
più ricchi dal punto di vista espressivo e del linguaggio.
l’obiettivo degli inserzionisti è quello di persuadere i consumatori non solo informarli.
presenza di grandi imprese disposte a spendere per pubblicizzare
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nascita di una cultura basata sulla corrente visiva.
gli elementi su cui fa leva la pubblicità:
binomio prodotto-produttore, le pubblicità tendono a rappresentare sia il prodotto che il
produttore.
il prodotto si espone in maniera marginale, l’immagine vuole mettere al centro la produzione
industriale (ben vista, metodi moderni apprezzati) obiettivo = garantirsi ducia e credibilità al
compratore.
il messaggio che si vuole enfatizzare è l’esperienza del consumo e dell’uso del prodotto, al centro
della pubblicità c’è il consumatore, si fa leva sul consumo e sugli e etti del prodotto.
nel corso del 900 si sviluppano 2 tecniche intorno a questi temi che caratterizzeranno gli
approcci su cui organizzare il racconto delle inserzioni pubblicitari, ancora oggi approcci più
rilevanti.
1. reason-why = messaggi volti a spiegare il motivo per cui il prodotto era preferibile ad altri,
indica le ragioni per cui il prodotto era preferibile, al centro il prodotto e le sue caratteristiche
di forza. spingere l’acquirente a ragionare.
2. pubblicità “atmosferica” = approccio volto a collocare il prodotto in un ambiente, a creare
un’atmosfera, a suggerire un’emozione. il prodotto è associato e un’atmosfera sociale e
culturale, a un ambiente, a esperienze e sensazioni. (importanza artistico-illustrativa)
nascono le prime grandi agenzie pubblicitarie, u ci specializzati nella creazione degli annunci
pubblicitari.
3 agenzie dominano la scena a inizio 900:
- n.w. ayer & son
- lord & Thomas
- j. Walter thompson
che a loro volta vendono se stesse, vendono l’importanza del messaggio pubblicitario.
si completa la formazione del mercato pubblicitario come lo conosciamo noi oggi.
si usa il termine di campagna pubblicitaria = investimento per la creazione di annunci distribuiti
attraverso più media che mirano al compimento di un obiettivo pre ssato.
2° fase della nascita della pubblicità moderna
dopo la guerra = crescita degli a ari delle agenzie, cresce la credibilità e il prestigio sociale dei
pubblicitari che no ad ora erano visti come coloro che vendevano indipendentemente dalla
qualità del prodotto e da loro bisogna di dare.
alcuni pubblicitari durante la guerra partecipano alla propaganda, le associazioni americane
hanno svolto una funzione patriottica che in parte cambia il giudizio popolare.
negli USA nasce la pubblicità moderna come la conosciamo oggi, e nasce la grande rete delle
pubblicità, il resto del mondo seguirà più tardi il percorso degli USA. perché?
le grandi agenzie statunitensi iniziano ad internazionalizzarsi, ad aprire u ci all’estero, occupano il
mercato pubblicitario di altri paesi.
ampliamento dei veicoli/canali di di usione della pubblicità, giornali e riviste a ancate dalla radio,
anche queste gestite dalle agenzie.
i contenuti:
sempre di più si a erma la centralità del consumatore, si illustra l’e etto il prodotto esercitava =
legare l’acquisto di un oggetto ad uno stile di vita.
scare advertising = la pubblicità basata sulla paura, sul porre in evidenza un rischio, ra orzare
l’insicurezza del consumatore a cui poi si o re un prodotto di consumo che si propone come
soluzione per alleviare le preoccupazioni, per risolvere il problema.
è una pubblicità rischiosa perché associa il prodotto ad una sensazione non piacevole, rischia di
associare il nome del prodotto a sentimenti non positivi.
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in questi anni ancora non c’è una regolamentazione del mercato pubblicitario, non ci sono i
sistemi legislativi che devono tutelare i consumatori, impedendo che vengano trasmessi messaggi
infondati. nessuna forma di tutela dei consumatori.
espedienti per ra orzare i propri messaggi = chiamare in causa esperti o presunti, avvalersi della
scienza per confermare e ra orzare il proprio messaggio. si sfruttava la grande ducia sulla
scienza. (siamo nell’ambito dell’approccio reason-why)
mancanza di regolamentazione = libertà di creazione dei messaggi ingannevoli, potevano
essere veicolati dei messaggi del tutto infondati. dopo 2° guerra mondiale il fenomeno tende ad
eclissarsi, vengono create delle autorità a garanzia dei consumatori, che si occupano di impedire
la circolazione di messaggi ingannevoli.
la pubblicità sono anche un grande racconto della società, si propongono di rappresentare la
realtà da un certo punto di vista. o re un ritratto della realtà che corrisponde ai valori
predominanti dell’opinione pubblica, deve risultare gradita dalla maggioranza, non deve suscitare
l’avversione il ri uto.
due questioni oggetto di grande discussione:
- la rappresentazione della donna = (1) la donna viene raccontata attraverso alcune gure
stereotipate, che servono per dare forza al messaggio pubblicitario. la gura della donna
moderna emancipata, che fuma e che guida automobili, tramite queste azioni si può acquistare
libertà e indipendenza dal punto di vista simbolico. (2) la donna deduttiva e sensuale,
rappresentata non per quello che fa ma per la sua apparenza, l’obiettivo da ricercare è quello di
rendersi desiderabile per l’uomo. (3) quella a cui si ricorre maggiormente, la donna moglie e
madre, aderente alla visione tradizionale, la donna che serve le gure maschili, va valutata
rispetto alla sua funzione.
- il razzismo, pregiudizi etnici = le pubblicità riproducono stereotipi razzisti, immagine
ricorrente = il nero come sinonimo di sporco. il colore della pelle diverso = sinonimo di
inferiorità.
la pubblicità deve raccontare una realtà che i destinatari conosco, che a forza di vederla il
pubblico ci sia abitua e per loro diventa la realtà e legittimano la visione presentata.
8. la cultura di massa negli anni tra le due guerre (25/11/2021)
i contenuti prodotti dal sistema mediatico e dell’industria culturale.
tutti insieme i contenuti proposti e di usi de niscono un universo culturale che ha dei tratti
comuni a tutti, chiamata cultura di massa.
(anni tra le 2 guerre mondiali)
collochiamo la cultura di massa tra una serie di conoscenze trasmesse, 3 categorie di
produzione di signi cati tradotti e trasmessi:
- alta cultura = cultura prodotta intenzionalmente, consapevolmente dagli intellettuali che erano
in grado di gestire gli strumenti, ha linguaggi e contenuti complessi, (grande letteratura, il
teatro, la musica) sono opere prodotte con l’intenzione di trasmettere contenuti realizzati da
una minoranza colta indirizzata al resto della minoranza (persone ricche con un alto livello
d’istruzione)
- cultura popolare = prodotta inintenzionalmente dai non intellettuali, da chiunque nel corso
delle attività sociali. ne fanno parte tutte quelle conoscenze di use senza l’intenzione di
sedimentare conoscenze complesse (i piatti della tradizione, conoscenze vere o meno di use
dai proverbi) c’è una nalità pratica.
- nel 900 si sviluppa la cultura di massa o pop = prodotta intenzionalmente dai mass media,
dalle industrie culturali con lo scopo commerciale, per ottenere il più grande riscontro possibile
di pubblico, per avere un tornaconto economico. questa cultura progressivamente ha sostituito
la cultura popolare.
la cultura di massa = (Mario Banti, Wonderland, la cultura di massa da Walt Disney ai pink oyd,
2017) è un sistema di produzione e circolazione di informazioni e narrazioni trasmesse attraverso
una serie di media (giornali, libri, immagini, lm, musiche, canzoni) pensati come strumenti di
informazione e intrattenimento per persone mediamente colte e con disponibilità di reddito
relativamente contenute.
basandosi sul principio della sempli cazione argomentativa o narrativa, ed essendo o erte a
prezzi molto contenuti, queste produzioni culturali sono in grado di raggiungere un pubblico di
vaste dimensioni.
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ber Kulturindustrie, conferenza radiofonica
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(Theodor W. Adorno, R sum
trasmessa il 28 marzo 1963 dall’emittente Hessischer Rundfunk)
visione pessimista dell’industria culturale, produce contenuti per integrare le persone nella
società, per indurre nell’individuo l’accettazione per la società esistente.
Nelle prime stesure si parlava di cultura di massa. Sostituimmo questa espressione con quella di
“industria culturale” per escludere subito l’interpretazione gradita ai suoi difensori: che si tratti di
qualcosa come una cultura che scaturisce spontaneamente dalle masse, della forma che
assumerebbe oggi l’arte popolare. L’industria culturale si di erenzia nel modo pi estremo da
un’arte di questo tipo. Essa combina la consuetudine con una nuova qualit . In ogni suo settore
vengono confezionati in modo pi o meno piani cato dei prodotti fatti apposta per il consumo di
massa, e che tali consumi determinano a loro volta in larga misura. I singoli settori sono strutturati
in modo simile o quanto meno sono reciprocamente accordati. Quasi senza lacune, costituiscono
un sistema. Ci
consentito sia dagli odierni strumenti della tecnica, sia dalla concentrazione
economica e amministrativa. Industria culturale premeditata integrazione dall’alto dei suoi
consumatori.
la cultura di massa viene dall’alto, sono contenuti studiati per le masse, la cultura popolare si
tramanda in modo spontaneo
caratteristiche strutturali:
- produzione industrializzata con nalità commerciali e una concentrazione settoriale
- accessibilità del prezzo al pubblico
- prodotti caratterizzati da composizione formalmente (tecnicamente) ra nata e semplicità dei
contenuti
- serialità i prodotti tendono a raccontare che non niscono, che si allacciano l’una all’altra. ha
una funzione di grande rilevanza, o rire un contenuto a cui il pubblico è abituato, trovare il
giusto equilibrio tra novità e familiarità.
- intermedialità delle narrazioni, la sovrapposizione di diversi media.
- enorme potere attrattivo (potenziato dalla pubblicità)
- di erenziazione dell’o erta in generi, tipologie narrative de nite che hanno delle loro regole,
destinati a segmenti di pubblico diversi per età, genere, ceto sociale, nazionalità.
a che servono? ra orza l’elemento di familiarità.
- contrapposizione tra cultura di massa mainstream, appartengono alla tendenza principale e
dominante con la controcultura, appartengono alla tendenza meno seguita = duplicità di
produzione.
- ruolo egemonico degli USA (anni 20) diventano i principali produttori della cultura di massa, che
si di ondono in uenzano le persone globalmente
- questi prodotti hanno una fortissima presa sul pubblico, piacciono perché raccontano e
trasmettono contenuti a ascinanti, Mario Banti = pluralità di messaggi ricevuti attraverso veicoli
e messaggi diversi, tutto questo compone una Wonderland = una terra di racconti meravigliosi
= le parole dei romanzi o delle trasmissioni radio, le gure dei fumetti, le immagini in movimento
del cinema o della televisione, i suoni delle hit del momento o rivano divertimento, brivido,
sollievo, consolazione, proiettando il pubblico nel passato, nel futuro, nel mito o in selezionate
declinazioni della contemporaneit . immettono gli spettatori in un’altra realtà.
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nell’organizzare i contenuti i prodotti iniziano ad avere elementi ricorrenti = ri esso di una
visione della società:
- il tema del (ritorno al) paradiso domestico = i protagonisti vivono delle vicissitudini che
partono dalla loro casa all’inizio dell’avventura e alla ne riescono a tornarvi. celebrano la
centralità dello spazio privato e della famiglia (tradizionale). assenti riferimenti a omosessualità,
rapporti oltre il matrimonio, promiscuità (tutti elementi che non rispecchiano l’ideale di famiglia
tradizionale).
- il mito del supereroe = un protagonista positivo, una gura che incarna valori morali positivi,
che rappresenta il bene, dotato di capacità superiori alla normalità. (il primo supereroe fu
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superman 1938). gli eroi antichi diventano tali con il sacri cio supremo = morte, gli eroi della
cultura di massa non muoiono mai, per questioni economiche date dalla serialità e per la
familiarità con lo spettatore.
la gura del capro espiatorio = con la gura del supereroe rispettivamente deve esserci un
personaggio negativo, che assume la forma di capro espiatorio che compie azioni che turbano
la stabilità e il benessere della società, questo deve essere estirpato dalla società. chi sono?
nemici dei supereroi, assassini nei gialli, banditi/nativi americani nei western.
il ruolo delle donne = le donne sono generalmente con nante in stereotipi ben precisi che
rispecchiano la società maschilità, i ruoli principali = ragazze coraggiose, le belle e svampite, le
signore ricche e annoiate, le dark ladies. si rispecchiano le spinte sociali dei movimenti
dell’emancipazione femminile, tuttavia le donne virtuose niscono sempre per accettare un
ruolo passivo, subordinato all’uomo.
i pregiudizi razziali = nonostante la società americana sia multietnica i personaggi principali
sono sempre bianchi, quei pochi personaggi di altre etnie sono marginali e hanno dei tratti
psicologici e morali riconoscibili, sono pigri, non intelligenti, sono soprattutto dominati dagli
istinti sessuali = sono poco civilizzati, un paragone con gli animali della giungla. perché la
società è razzista? pregiudizi fortemente radicati che appaiono familiari al pubblico, questa
visione riconferma e ra orza le idee razziste del pubblico, lo rende naturale. (cortometraggio:
scrub me mama with a boogie beat prodotto dalla universal picture, 1941)
l’happy ending = nalità rassicurante di natura commerciale e morale, la società funziona e di
conseguenza si può essere contenti. non si può derogare dal lieto ne, rivela l’inclinazione al
conformismo dell’industria culturale, trattare il pubblico come dei bambini che devono essere
rassicurati, la capacità di distrarre gli spettatori dalle loro vite.
la ricezione = tutti questi prodotti hanno una forte in uenza sul pubblico, contribuiscono a
formare valori e idee, sono un veicolo importante per distribuire una visione nella società e sono
anche uno specchio di essa.
le produzioni della cultura di massa si formano negli USA e queste produzioni si di ondono
globalmente, però persistono le produzioni autoctone, la gran parte dei materiali sono o americani
o del paese stesso.
dagli anni 20 inizia la realizzazione, da parte di agenzie minori, di prodotti un po’ diversi, in cui c’è
una rappresentazione della società di erente da quella mainstream, con contenuti più
problematici rispetto a quelli delle grandi produzioni, dunque che non seguono le caratteristiche
principali dei media.
es. la letteratura della lost generation con Hemingway, Fitzgerald e Eliot, il cinema indipendente
afroamericano, il jazz e il blues. produzioni promosse dall’industria culturale ma che propongono
una visione minoritaria alternativa.
9. la nascita della televisione, il modello americano (26/11/2021)
3° fase della nascita della pubblicità moderna
negli anni successivi la 2° guerra mondiale, l’evento più importante della seconda metà del
20esimo secolo nel panorama mediatico è l’avvento della televisione.
questo mass media di straordinaria importanza, nasce come fenomeno sociale nella ne degli
anni 40 negli USA e qualche anno dopo in Europa.
in seguito alle distruzioni della guerra ci sono gli anni di ripresa e crescita economica “età dell’oro”
(Europa e USA).
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gli e etti della televisione:
- favorisce l’ingresso di nuovi ceti sociali nel consumo mediatico, diventa il simbolo della
ricostruzione e di benessere.
- è un mezzo che mette insieme tutte le caratteristiche dei mezzi preesistenti, l’ingresso in casa,
la simultaneità, però ha le immagini come i giornali, le riviste, il cinema. ha un potere di
coinvolgimento e convincimento.
- è un volano della società dei consumi, riesce a mostrare gli oggetti da vendere e a raccontare
storie intorno ad essi.
- la televisione è apparecchio stesso di consumo, diventa un simbolo di status e benessere
economico.
- avrà anche la funzione di confermare i valori del ceto medio, si muovo all’interno di quel
contesto culturale, visione tradizionale della società, visione consolatoria, visione della donna
ecc.
- avrà un impatto sulla comunicazione della politica, di come i politici approcciano gli elettori.
proprio per il suo successo susciterà anche timori = condizionare la mente delle persone
le origini della tecnologia televisiva:
- anni 80 dell’800 = che puntano alla possibilità di trasmettere immagini da un punto a un altro
- anni 20/30 = innovazioni decisive che porteranno alla progettazione e poi alla creazione di uno
strumento per la trasmissione.
la nascita della televisione è il risultato di molteplici gruppi di lavoro e di ricerca quindi non gli
attribuiamo 1 solo inventore.
alla ne degli anni 20 la tecnologia di base è stata messa a punto. (la riproduzione meccanica
dell’immagine)
storia della tv = a metà anni 30 diversi paesi più avanzati iniziano a sperimentarne l’applicazione
per veri care la sua funzionalità e i suoi utilizzi.
- Germania = (durante il 3° reich) è soprattutto il ministro per l’educazione alla propaganda ad
avviare le prime sperimentazioni televisive, fa installare schermi in luoghi pubblici su cui
trasmettere eventi saltuari, nel 1935 organizza le riprese in diretta dei giochi olimpici.
- Inghilterra = la bbc si pone come obiettivo l’organizzazione di una programmazione televisiva
giornaliera regolare.
- USA = a ne anni 30 l’evento che ottiene la più forte risonanza, la tv ottiene maggiore visibilità
= durante l’inaugurazione dell’expo a New York vengono messe delle telecamere che
riprendono il discorso di Roosevelt e poi trasmesso.
inizialmente la televisione prende il nome di radiovisione.
con lo scoppio della guerra si vietano ai privati le trasmissioni non autorizzate dal governo =
interruzione dello sviluppo. si torna a parlare di radiovisione alla ne della guerra, negli stati uniti
(che escono dalla guerra con un’economia molto forte) a ne anni 40 nascono le prime
trasmissioni regolari con scopo commerciale. in Europa arriva agli inizi degli anni 50.
come si organizza la tv in America? = il modello commerciale
esattamente come la radio.
il modello si fonda sulla competizione tra le agenzie (NBC-CBS-ABC) i loro contenuti rispecchiano
quelli già mandati in onda dalla radio, divisione dei programmi (gli americani non pagano canoni
come in Europa, sono network privati che vivono sulla pubblicità):
- programmi di intrattenimento = quiz, game show, spettacoli di varietà, ction seriali
- programmi d’informazione = notiziari, programmi di approfondimento, inserti su spettacolo,
sport e politica.
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i contenuti della tv americana:
(primo tempo della storia della televisione no agli anni 60 è a sua volta divisa in 3 fasi)
1. metà anni ‘40 - inizio anni ’50 = gli anni della costruzione della televisione come contenuto e
come linguaggio. agli inizi riadatta al proprio contesto contenuti preesistenti (il teatro,
vaudeville, la radio, il cinema). tutte le trasmissione sono live per necessità tecnica, non
esistono ancora sistemi per la registrazione elettronica delle immagini. la pubblicità è
fondamentale, perché i network si nanziano con essa, appare persuasiva. si svolge
attraverso il sistema della sponsorizzazione, i grandi inserzionisti associano il proprio nome ad
un programma, a volte comprano il programma (presentato con “o erto da”) comporta che
sono gli sponsor a controllare i contenuti del programma, l’interesse è che il programma
piaccia a molti e che sia di buona qualità. le aziende per essere rispettate e per avere
successo dovevano andare d’accordo con gli ideali del periodo. il genere più signi cativo è la
live dramatic anthology o teledramma, una forma narrativa non seriale formula oggi poco
praticata. caratterizzata da rappresentazioni di stampo teatrale, trasmesse in diretta dunque
non registrate. la diretta è suggestiva, ma impone ristrettezze estetiche e narrative (rende
di cile i cambi di ambientazione e di costumi). abbiamo poche testimonianze di quello che è il
primo grande genere della storia televisiva, simbolo della prima golden age televisiva.
trasmissioni sponsorizzate.
2. seconda metà degli anni ’50 = invenzione del videotape = espansione del pubblico televisivo
dovuto all’aumento dei redditi popolari. il videotape = sistema per trasmettere le immagini
registrate, consente di aggirare le dirette = accordo di cooperazione con Hollywood (la
televisione comporta un calo degli spettatori nei cinema) = trasmissione di lm che iniziano a
far parte della produzione televisiva regolare con un qualità migliore grazie al videotape e
produzione di serie tv. cambia la gestione della pubblicità, realizzare programmi inizia a
costare di più e quindi diventa costoso per gli sponsor l’intera sponsorizzazione di un
programma = vengono creati gli spot, fa nascere il nuovo linguaggio pubblicitario pensato per
la televisione. cambia il rapporto tra inserzionista e emittente televisivo, con la
sponsorizzazione c’era legame diretto con la gestione del programma, adesso le televisioni
diventano autonome dagli inserzionisti, lo scopo delle televisione è fare programmi che
piacciano al pubblico e non agli sponsor. si ra orza il conformismo dei contenuti, meno
interessati alla qualità ci si preoccupa della quantità = contenuti facili e che evitino argomenti
controversi (canone della wonderland).
i programmi di punta sono:
- la serie televisiva = iniziano a sostituire le live dramatic anthology, sono trasmesse lungo tutta
la giornata e iniziano ad usare una struttura narrativa che rinuncia alla struttura antologica per
concentrarsi sulla serialità, storie autoconcluse, che hanno sempre stessi protagonisti
ambientazioni e percorso narrativo = si ra orza la familiarità con il pubblico. le serie adottano
subito una classi cazione in generi. la serialità televisiva arriva tardi in Europa, si preferiscono le
serate evento o le miniserie. le serie americane vengono esportate solo negli anni 70
- il quiz show = quiz televisivi, format di giochi a premi. sostenuto perché costa molto poco, si
usano oggetti per premiare partecipanti = prodotti o erti dagli sponsor = l’impegno per la
vittoria ra orza la desiderabilità dell’oggetto.
entrambi sono programmi semplici contenutistici da trasmettere a milioni di persone, non è un
periodo d’oro ma un periodo in cui nasce il linguaggio televisivo moderno.
3. gli anni 60 = si apre una fase nuova, si crea una parte di opinione pubblica che inizia a
denunciare gli interessi commerciali a discapito del pubblico.
lo scandalo dei quiz, si scopre che un quiz della CBS era truccato, parte una campagna stampa
sulla nzione della televisione = momento di perdita della credibilità.
per placare le critiche inserirono programmi culturali e documentari.
il governo interviene 1967 = si crea il canale pubblico americano PBS che vuole servire un servizio
pubblico televisivo come quello europeo, non è di molto successo.
10. il modello europeo di televisione, il caso italiano (29/11/2021)
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la televisione europea = basata sul monopolio pubblico e sul servizio pubblico.
l’organizzazione avviene rispettando l’organizzazione radiofonica (stessi enti organizzano la
televisione).
nascono delle varianti, alcuni paesi mantengono al centro il servizio pubblico ma danno la
possibilità ad altri canali di nascere:
- ITV = UK nasce un canale nanziato da pubblicità, formato da privati, chiamati e autorizzati
dallo stato, che investono nella televisione e creano un loro canale = l’obiettivo creare uno
spazio per la pubblicità. la pluralità costringe la BBC a diventare un canale qualitativamente
migliore.
- Germania = all’ente pubblico (ARD) si a ancano emittenti regionali dei singoli land.
la maggiore parte dei paesi mantiene la struttura del monopolio statale. (anni 60 nascono più
canali per o rire scelta agli spettatori).
- Europa occidentale con economie capitalistiche
- Europa orientale con economie socialiste
l’Italia rientra nel secondo caso.
caso italiano = esemplare
la sperimentazione inizia tra ne anni 20 e gli inizi anni 30, il regime fascista la vede
principalmente come elemento di propaganda per indottrinare i cittadini.
le sperimentazioni si fermano con lo scoppio della guerra, l’ente radiofonico italiano del momento
era = EIAR, creato dal governo di Mussolini per gestire il monopolio radiofonico.
1944 = avviene un tentativo di defascistizzazione degli enti italiani, con la riforma dell’EIAR (non
cambia molto a livello sindacale) cambia nome diventando = RAI.
ne guerra = riprendono le sperimentazioni assegnate alla RAI che diventa canale televisivo
italiano.
agli inizi del 1954 nisce la fase sperimentale = iniziano le trasmissioni regolari, la RAI si presenta
al pubblico. (la programmazione durava molto poco, non copriva l’intera giornata)
l’esordio della televisione italiana si ha con l’annuncio delle programmazioni da parte di Flavia
Colombo.
la natura e gli obiettivi del palinsesto televisivo:
i generi che si coprivano erano vari, trasmissioni d’intrattenimento, orchestra di musica leggera,
sport, lm, ma c’erano anche programmazioni con obiettivi culturali ed educativi su arte, teatro, e
ovviamente l’informazione con il telegiornale. (non c’è mescolanza di generi)
l’Italia era un paese molto povero anche in seguito alle distruzione della guerra, prevalentemente
agricolo, era un paese poco alfabetizzato, circa il 13% della popolazione era analfabeta. era una
realtà con cui i governi e la televisione dovettero fare i conti. anche tra gli alfabetizzati l’italiano
non era parlato, perché era la lingua appresa, la seconda lingua, la lingua principale era il dialetto.
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questi fattori complicano la di usione della televisione, si produce una scarsa circolazione
televisiva.
(inizialmente il segnale televisivo non occupava tutto il paese, all’inizio delle trasmissioni più di
metà del paese non riceveva il segnale, nel 1961 raggiunge il 97% degli italiani.)
il governo, che non poteva nanziare i lavori per la costruzione di strutture per ambiare il segnale,
autorizzò la RAI ad introdurre le pubblicità.
scarsità televisiva = pochi apparecchi, scarsa la quantità di programmazione. nonostante ciò la
televisione diventa subito un fenomeno sociale con alto impatto.
come riesce a integrarsi così velocemente? = grazie all’ascolto collettivo, la gente si riuniva
nelle piazze, nei bar, nei cinema, nei teatri per vedere la tv. la televisione diventa un fenomeno
collettivo.
gli e etti sociali = la televisione interviene su una società non del tutto sviluppata
industrialmente, in una società non evoluta totalmente e porta cambiamento rapido nel paese, è
un potente veicolo di omologazione, attorno ad essa l’Italia nisce l’unione, la televisione parla
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l’obiettivo non è vendere pubblicità, questi enti vivono e dipendono da canoni imposti agli
spettatori. svolgono una funzione educativa e informativa, la pluralità di generi diversi deve
rispondere a questa esigenza.
l’o erta televisiva è limitata = un solo canale (monopolio televisivo)
italiano e lo fa diventare familiare, racconta quello che accade nell’intero paese = si costruisce il
senso di nazione.
gli obiettivi pre ssati:
(forte idea del servizio pubblico, lo si pensa come una sorta di istituzione per guidare, formare e
migliorare la società.)
1. pedagogismo para-scolastico = educazione culturale, a ancarsi alla scuola. avere un
rapporto paternalistico con il pubblico
2. coltivare il senso di cittadinanza e di appartenenza = far sentire gli italiani parte della
stessa comunità, opera di nazionalizzazione culturale
3. consolidare una precisa visione morale = (ci troviamo nel periodo della guerra fredda, l’Italia
fa parte del blocco occidentale statunitense, al governo c’è la democrazia cristiana si critica la
Russia e si elogia USA) usare la televisione per a ermare i valori tradizionali, televisione che
celebra la famiglia e la visione religiosa (la chiesa ha un ruolo centrale)
la programmazione:
si compone di programmi di tanti tipi con generi diversi e separati.
il personaggio più importante = il dirigente della RAI Ettore Bernabei che prende concretamente in
mano la RAI dandogli la sua impronta. (obiettivi elencati su)
i generi caratteristici:
- i programmi pedagogici: avevano la funzione educativa, di supporto alle strutture scolatici e
erano veicolo di cultura e alfabetizzazione. il programma simbolo = “non è mai troppo tardi”,
vuole imitare la scuola, è condotto da un maestro elementare e lo studio vuole imitare una
classe scolastica. si rivolge soprattutto agli anziani che non hanno terminato le scuole.
- le grandi inchieste: programmi che vogliono far conoscere il paese, si mostrano aspetti di altre
parti dell’Italia o di altre città che iniziano i loro processi di urbanizzazione. 2 programmi =
“viaggio lungo la valle del po” e “la donna che lavora” (rottura della divisone dei ruoli.)
- il varietà: trasmissioni di intrattenimento, meno rilevanti culturalmente ma più seguite dal
pubblico. in cui c’era intrattenimento leggero. 2 programmi fulcro = “canzonissima” e “un, due,
tre” (costruita sugli sketch comici basati sulla satira della televisione e dei suoi personaggi
principali, la televisione che parla di televisione, si rivolge a spettatori che guardano la
televisione abitualmente)
- il telequiz: ripreso dalla televisione americana, e ha una derivazione radiofonica, la RAI ne
produce tanti tutti ad ispirazione propria. la di erenza con gli americani, le trasmissione della
RAI sono trasmesse la sera 1 volta a settimana e non hanno la funzione di abituare gli spettatori
alla sua quotidianità. i programmi più noti = “duecento al secondo”, “telematch” che si
svolgeva con 2 collegamenti esterni da località diverse, con la funzione di far conoscere agli
spettatori località minori, “il musicherà”, “campanile sera” si basava sulla s da tra una località
del nord e una del sud, le puntate venivano aperte da piccoli lmati che mostravano le bellezze
della località (avevano comunque un’obiettivo formativo e culturale) e “lascia o raddoppia? “il
più grande evento sociale nella storia televisiva, è la trasmissione che ottenne i più alti indici di
ascolto nella televisione d’origine, i proprietari cinematogra ci infatti protestarono con il
governo perché il sabato tutti andavano a vedere il programma, alle proteste la RAI lo spostò al
giovedì. era quiz su cultura = di onde l’idea che apprendimento nozioni poteva servire.
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Umberto Eco scrive la fenomenologia di Mike Bongiorno, trova una conclusione sul suo
successo, perché piace? perché è l’esempio vivente del valore della mediocrità, e ci mette a
nostro agio. è proprio il sentirsi a proprio agio che porta al successo.
10/11. il modello europeo di televisione, il caso italiano/ la cultura di massa negli anni della
televisione (02/12/2021)
la pubblicità italiana:
la RAI necessita la pubblicità per il guadagno.
il governo riceve pressioni dalle industrie italiane (democrazia cristiana teme che le persone
cedano al consumo) inventano una formula che limita e etti e di usione = il carosello =
la pubblicità viene con nata in uno spazio preciso, non deve contaminare la programmazione, è
identi cato, ha un nome, una sigla iniziale e nale.
viene introdotto nel 1957 e rimane in onda no al 1977 quando la RAI decide di chiuderlo e aprirsi
completamente agli spot televisivi = cresce la paura che un mezzo di comunicazione di massa
possa in uenzare negativamente i giovani.
vengono stabilite delle regole che impongono alla pubblicità italiana la costruzione di un
linguaggio televisivo proprio:
- la pubblicità doveva rispondere all’esigenza pedagogica.
- regole sulla struttura del messaggio pubblicitario, gli annunci dovevano rispettare una durata e
una struttura narrativa approvata.
il messaggio promozionale era diviso in 2 parti:
- il “pezzo” = proponeva una storia che non doveva mai superare 1 min e 45 sec. non poteva
essere mai mostrato o menzionato il prodotto e ogni volta il pezzo doveva essere diverso,
soluzione = gli autori scelgono la serialità.
- il “codino” = la pubblicità vera e propria la durata era 30 sec, il prodotto poteva essere
menzionato non più di 6 volte.
le regole del carosello:
- il nome del prodotto non poteva essere nominato più di 6 volte
- gli annunci non potevano essere uguali, nessun «pezzo» poteva andare in onda per pi di una
volta, costrinse a sviluppare vere e proprie mini-serie
- vincoli morali = dovevano essere escluse opere che presentino la disonest , il vizio o il delitto in
maniera atta a suscitare compiacenza o imitazione o che risultassero volutamente volgari, truci,
ripugnanti, terri canti. (funzione pedagogica)
- non si dovevano presentare con compiacimento vicende di adulterio (visione tradizionale)
- le relazioni sessuali non dovevano risultare attraenti, le scene erotiche erano proibite
- regole non esplicitamente scritte = non si potevano pronunciare termini come sudore, forfora,
depilazione, deodorante e cos via; non si potevano pubblicizzare indumenti intimi. (corpo
negato perché alludeva alla sfera sessuale)
l’importanza del carosello:
nonostante queste regole ci fu l’opinione più conservatrice che accusò la RAI di promuovere il
consumismo, castigato perché piaceva molto ai bambini (più in uenzabili) perché si ricorreva
all’animazione. superate le opinioni diviene quotidianità nelle famiglie italiane.
è il veicolo attraverso cui anche in un mercato limitato come quello italiano si a erma il concetto
di marca (si scegli un prodotto anche in base al produttore).
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4° fase della nascita della pubblicità moderna
USA, come si sviluppa la cultura di massa dopo la guerra no agli anni 70:
nella loro diversità i contenuti proposti hanno degli elementi che rispondono ad una gura etica =
wonderland
viene ra orzato e aggiornata:
- il mito della casa dei sogni = punto di partenza e punto di arrivo di quasi tutte le narrazioni, è
il luogo di riferimento. viene rinforzata la celebrazione della famiglia.
evoluzione = la casa assume un’immagine precisa = la villetta suburbana (ci si trasferisce ai
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si ra orza l’idea che tutti i prodotti siano un invito all’ottimismo.
ottimismo = ducia nella società
rappresentazione di una parte della società che esclude le situazione sociali che non si
conformano con la centralità dell’uomo medio bianco.
contemporaneamente alla ne degli anni 50, nascono anche dei prodotti che non rispecchiano
questo canone etico = controcultura. prodotti destinati al grande pubblico che non rispecchiano
la wonderland ma che riscuotono molto successo:
- letteratura della beat generation = opere in cui si racconta la società da una prospettiva
meno conformista, al centro c’è la ricerca della libertà che non si vuole sottostare alle regole
imposte. si parla di sicità e sessualità oltre il matrimonio e con legami con gruppi etnici diverse
e le droghe che erano uno strumento per guardare le cose in modo diverso e per socializzare.
- la nascita del rock = nasce mischiando generi diversi in UK (Beatles, Rolling Stones) vuole
esprimere un signi cato controculturale a partire dalle strutture musicali stesse, e testi che
raccontano esperienze invocate già dalla beat generation. non si parla di lotta ai governi il
cambiamento parte da se, riguarda i singoli. (il bersaglio implicito è la religione). intorno al rock
si creano abitudini e pratiche, si creano i concerti = momenti di condivisione, sentirsi parte di
un qualcosa oltre la società. 1968 = nasce un grande movimento mondiale giovanile che inizia
protestare contro la società che non gli consente libertà di espressione il rock è parte del loro
linguaggio.
- avanguardie teatrali = è la stagione dei rock-musical con narrazione con forti trasgressioni
etiche ed estetiche rispetto al teatro classico. (jesus christ superstar, the rocky horror picture
show)
- pop art = mettere in discussione i simboli della cultura di massa evidenziando la sua non
originalità
- Hollywood renaissance = ne degli anni 60 Hollywood risente di questo clima per ragioni
commerciali. il pubblico giovanile vuole prodotti che rispecchino questa visione della società.
iniziano produzioni che non rispettano il canone etico della wonderland andando incontro ai
giovani, vengono realizzati una serie di lm che rispecchiano questi requisiti. (Bonnie and
Clyde, 2001: a space odissey, night of the living dead).
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margini delle città) che costituisce l’American dream. la casa rimane un luogo centrale ma
sempre di più diventa un bene di consumo, è un qualcosa di desiderabile che rappresenta uno
status. i quartieri diventano omogenei dal punto sociale ed etnico, alludono ad un idea di
puri cazione della società.
- la ra gurazione del nemico = deve essere presente nella storia, ha una funzione di capro
espiatorio perché l’idea di fondo è che il mondo in cui viviamo è sano e che i problemi nascono
dal fatto che esistono soggetti esterni che perturbano l’ordine e vanno dunque identi cati e
eliminati. dopo la 2° guerra mondiale segue la guerra fredda = la cultura di massa americana è
segnata da questa situazione, battaglia ideologica che coinvolge principalmente l’industria
culturale. paura del comunismo (invasioni aliene e il pericolo delle spie)e dei fenomeni di
ribellione giovanile = nascono i primi gruppi di subcultura giovanile, fenomeni enfatizzati dalla
stampa. alcuni attori diventano estremamente famosi grazie a questi ruoli. (cattivi non possono
avere lieto ne)
- l’immagine della donna = negli anni 50-60 inizia a cambiare il ruolo della donna, le donne
iniziano ad andare a lavorare e proseguono gli studi. l’industria culturale inizia a raccontare
gure di donne che non sono subordinate e che rivendicano la propria autonomia. una delle
gure principali è Marilyn Monroe, una donna consapevole delle proprie potenzialità e del
proprio potere sugli uomini, racconti di donne che esercitano un gran potere di seduzione. nel
nale rientrano comunque nell’idea dell’happy ending tradizionale, sposate. innovazione = le
donne diventano protagoniste.
12. la televisione dopo i cambiamenti degli anni 70 (03/12/2021)
la televisione diventa il media dominante ha capacità attrattiva e e etti profondi sulla vita degli
altri mezzi.
a partire degli anni 60 ci sono numerosi cambiamenti che modi cano il modo in cui è concepito il
rapporto tra la televisione e il pubblico e il modo in cui vengono pensati i programmi.
prendono piede dagli USA 2 cambiamenti che poi si espandono in Europa:
- e etti dei mutamenti sociali e culturali, nuove visioni del mondo tra i giovani, processi di
emancipazione femminile, movimenti e proteste. l’industria culturale si fa interprete di questi
cambiamenti e li legittima. questo cambiamento che investe la società ha un profondo e etto
sulla televisione essendo conformista (legata alla tradizionalità morale), si iniziano a progettare
programmi che provavano a intercettare questo cambiamento introducendo argomenti no ad
allora non portati in televisione (omosessualità, razzismo, droghe, sessualità) sono soprattutto
le serie televisive a portare avanti questi argomenti. (seconda golden age televisiva) nasce un
mercato televisivo globale, queste serie vengono messe sul mercato europeo.
- le modi che culturali e sociali hanno e etti anche sulla pubblicità. gli inserzionisti chiedono
cambiamenti di approcci spingono a ricercare non solo un aumento dell’audience, ma
soprattutto un maggiore coinvolgimento delle fasce della popolazioni pi interessanti dal punto
di vista commerciale
cambiamenti tecnologici:
- il telecomando = cambia la modalità d’ascolto, ci vogliono programmi più ritmati che non
annoino gli spettatori. lo zapping = mi creo la mia programmazione.
- introduzione dei VHS, rompe l’unità del pubblico, rompe la simultaneità, frammenta il pubblico
ogni individuo fa una esperienza sua.
- moltiplicazione degli schermi, più schermi in famiglia = fruizione individuale di diversi
programmi
- nascita di nuovi canali via cavo e satellitari = FOX, CNN e MTV (specializzazione dei programmi)
un cambiamento che riguarda i sistemi legislativi europei è la ne del monopolio pubblico,
arrivano gli imprenditori privati. i nuovi canali entrano in concorrenza con i canali pubblici, sono gli
anni dell’aumento dell’o erta televisiva, l’Europa si avvicina al modello USA.
alla ne degli anni 70 arrivano i primi esperimenti europei che iniziano ad adottare il colore.
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il caso italiano:
4 cambiamenti tra il 75/77
- la riforma della RAI = che inaugura una fase di grande qualità della televisione pubblica
italiana = approvata nel ’75, modi ca il funzionamento e il controllo della RAI, non è più
controllata dal governo ma dal parlamento = viene controllata anche dai partiti di opposizione.
la RAI deve essere rappresentativa di tutte le forme politiche e quindi della società = esigenza
di svecchiare la tradizionalità. si crea un terza rete, ognuna delle 3 dominate da un partito con i
propri telegiornali. e etti = pluralismo, sperimentazione contenutistica e linguistica,
intrattenimento svincolato dall’esigenza pedagogica, apertura a produzioni estere. questi sono
gli anni di maggiore creatività.
- l’apertura ai privati = l’imprenditoria credeva che carosello limitasse la pubblicità italiana, si
passa all’iniziativa di alcuni imprenditori che iniziano ad aprire i propri canali televisiva. a biella
nasce telebiella una televisione locale nata da un commerciante che aveva l’esigenza di
pubblicizzarsi, chiuso poco dopo perché illegale. Silvio Berlusconi nel 1974 aggira la legge e
crea una televisione via cavo telemilanocavo, alcuni di questi imprenditori fanno ricorso alla
legge perché limita la libertà di espressione, la sentenza viene vinta dai privati. alla RAI
rimangono i monopoli nazionali e ai privati scala locale.
- iniziano le trasmissioni regolari a colore arriva tardi perché si temeva che fosse un incentivo a
legare le persone alle pubblicità e alla televisione stessa
- nuova regolamentazione pubblicitaria che fa chiudere carosello
a ne anni 70 nascono i network, i grandi imprenditori comprano stazioni televisive locali e le
mettono in rete (agglomerato di reti):
1. telemilano diventa canale 5
2. italia 1
3. retequattro
Berlusconi attua una strategia aggressiva che punta al monopolio, non ha un tetto di raccolta
pubblicitaria come la RAI e riesce guadagnare tantissimo riuscendo ad inglobare le altre 2 reti
televisive.
nel 1984 fanno sequestrare gli impianti delle televisioni di Berlusconi (i network non erano legali) =
manifestazioni in opposizione, scendono in piazza in nome del diritto all’intrattenimento e al
consumo la pressione funziona e viene varato un decreto.
il duopolio RAI- ninvest = per inseguire la pubblicità la RAI deve iniziare ad adottare
caratteristiche dei programmi di Fininvest.
la RAI fa sempre meno servizio pubblico abbandona l’aspetto pedagogico per buttarsi
sull’intrattenimento.
il cambiamento dei contenuti della televisione, inizia una trasformazione che riguarda soprattutto
l’Europa. Umberto Eco scrive un saggio “la trasparenza perduta” che ragiona sui cambiamenti
televisivi europei, dice che eravamo abituati alla televisione vecchia = paleo tv paternalistica e
nasce una formula nuova = neo-tv
le trasformazioni:
- cambia il linguaggio televisivo, da una lingua alta a quella colloquiale
- cambiano i programmi più trasgressivi che non devono rispettare regole morali
- cambia l’organizzazione dei programmi e la modalità di fruire della televisione, da una ritualità a
un usso continuo
- cambia il rapporto col pubblico, dal vedere le cose in famiglia alla visione individuale.
(sette anni di desiderio di Umberto Eco)
«C’era una volta la Paleotelevisione, fatta a Roma o a Milano, per tutti gli spettatori, parlava delle
inaugurazioni dei ministri e controllava che il pubblico apprendesse solo cose innocenti, anche a
costo di dire le bugie. Ora, con la moltiplicazione dei canali, con la privatizzazione, con l’avvento
di nuove diavolerie elettroniche, viviamo nell’epoca della Neotelevisione. [...] La caratteristica
principale della Neo-TV che essa sempre meno parla (come la Paleo-TV faceva o ngeva di fare)
del mondo esterno. Essa parla di se stessa e del contatto che sta stabilendo col proprio pubblico.
[...] Entra in crisi il rapporto di verit fattuale su cui riposava la dicotomia tra programmi
d’informazione e programmi di nzione e questa crisi tende sempre pi a coinvolgere la
televisione nel suo complesso trasformandola da veicolo di fatti (ritenuto neutrale) in apparato per
la produzione di fatti, da specchio della realt a produttore di realt .»
13. il sistema mediatico nell’epoca della televisione (06/12/2021)
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il sistema mediatico nell’eta della televisione, che accade agli altri media in questo periodo?
l’epoca della televisione, questa ottiene una rilevanza nella capacità di assorbire l’attenzione del
pubblico da diventare dominante nel sistema mediatico. prima del suo arrivo i mezzi riuscivano a
coesistere, non c’era un mezzo dominante.
diventa strumento di informazione, intrattenimento, assorbe cinema, radio e stampa e ospita gran
parte della pubblicità. gli altri media sono costretti a reinventarsi, a costruire nuovi rapporti col
pubblico per non sparire.
2° fase:
(anni 50 60) i produttori inventano strategie per resistere alla crisi:
- collaborazione con la televisione = anni di introduzione del video tape = permette ai produttori
di trasmettere i lm in modo più pratico (i canali televisivi cominciano a noleggiare/comprare i
lm) nascono collaborazioni per la realizzazione di serie tv = dalle live dramatic anthologies a
serie girate registrate e montate, che hanno strutture produttive cinematogra che.
- iniziare a fare concorrenza alle tv = sfruttando i vantaggi del linguaggio e della pellicola
cinematogra ca, cercare di dare al pubblico quello che la televisione non può dare.
in questo caso = un racconto di forte impatto visivo. da una lato si amplia la ricerca tecnica
(uso del colore, formati nuovi che allargano il campo visivo, inventati nuovi standard =
cinemascope e cinerama, inventato il 3D) mettere in evidenza l’occhio e dunque valorizzare
l’immagine. nascono grandi produzione con grande impatto visivo apprezzabili solo al cinema.
è il periodo dei grandi colossal cinematogra ci (the sound of music, west side story, Mary
Poppins), continuano gli e etti del divismo. il limite di queste produzioni è la convenzionalità e il
conformismo nei confronti della wonderland.
3° fase:
( ne degli anni 60) = crisi del cinema dei colossal per i contenuti (controcultura), Hollywood riduce
la produzione e si concentra su nuovi attori, registi e produttori che sono in uenzati dal rock e
dalla beat generation che vogliono raccontare una società più realistica (lolita, gangster story, taxi
driver). questi lm non possono essere protettati in televisione sono troppo controversi quindi si
possono vedere solo al cinema.
si concentrano su contenuti complessi non conformi alla tradizionalità. (sesso e violenza)
questa fase è chiamata la new Hollywood. fase che dura un decennio.
4° fase:
(anni 80-90) fenomeno di concentrazione economica, si creano le megaconglomerate
(agglomerato di diverse produzioni e mezzi di comunicazione di massa) si torna ad una gestione
del cinema industrializzata, i lm della new Hollywood circolano anche in televisione, si torna alle
mega-hit, al divismo e alla componente visiva (star Wars, et, ritorno al futuro, la prime saghe dei
supereroi, il ciclo di indiana Jones), si lega la tendenza a creare forme di serialità (prequel, sequel),
attenzione alla gestione economica- nanziaria dei lm, si accompagnano enormi campagne
pubblicitarie e la moltiplicazione delle fonti di incasso che il lm può garantire, attorno al lm si
crea la produzione di merchandising che diventa una delle principali fonti di guadagno.
resistono ancora le produzioni alternative.
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la stampa nell’era della televisione:
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la storia del cinema del 20esimo secolo e della sua risposta alla televisione (USA)
1° fase:
(anni 40)
- arriva le televisione e da subito si registra un calo degli spettatori del cinema, la televisione
sottrae spettatori al cinema = crisi della presa sul pubblico dal cinema.
- dopo la 2° guerra mondiale continua il predominio del cinema americano, continua
l’importazione delle pellicole
- ne anni 40 cambiamento nell’organizzazione industriale del cinema, nisce lo studio System di
Hollywood. si decide che il sistema non è corretto perché crea un monopolio.
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andamento del
consumo mediatico
in italia (56/90)
le linee misurano
il tempo che si passa
a consumare
i diversi media.
(USA) calo delle vendite dei giornali, tendenza pronunciata soprattutto tra i giovani che li ritengono
poco credibili. il calo delle vendite dipende:
- dall’avvento della televisione e dei telegiornali
- dall’aumento di costi di produzione stessa che porta all’aumento dei costi.
- la riduzione del tempo di lettura (trasferimento degli abitanti fuori le città = usano le macchine
per andare a lavoro quando prima si usavano i mezzi dove si usava leggere i giornali =
consente la ribalta della radio).
altri 2 aspetti nel caso della stampa:
- (anni 60) aumento della concentrazione = i grandi editori si fondono con altre produzioni.
(fenomeno che arriva tardi in Italia con Berlusconi = prima grande impresa multimediale)
si riducono i soggetti che gestiscono le informazioni che possono condizionare il usso e
in uenzare l’opinione pubblica
- convergenza dei modelli di giornali = soluzioni gra che e argomentative peculiari della stampa
popolare = oroscopi, gossip, vignette ma soprattutto la centralità dell’ immagine. questa fase
subisce un accelerazione negli anni 80, i quotidiani che combinano argomenti seri con quelli più
leggeri tutto in un linguaggio semplice. siamo al punto di arrivo tra la divisione di stampa
popolare e stampa autorevole.
la radio nell’era della televisione:
è la prima vittima della televisione, invece ha saputo reinventarsi grazie all’innovazione
tecnologica che ha consentito l’invenzione di radio portatili e di autoradio.
si ridimensiona la programmazione ha iniziato a concentrarsi sulla musica e sulla radio parlata.
la radio istaura un forte rapporto con le industrie cinematogra che.
14. storia della pubblicità americana pt. 2 (09/12/2021)
la pubblicità
le fasi (1° da ne 800 alla prima guerra mondiale-2° tra le 2 guerre mondiali):
3. dalla ne della 2° guerra mondiale a ne anni 60 (45-70) = anni di grande crescita
economica, prosperità e di usione dei consumi. incremento del benessere materiale = ingresso
nella società dei consumi anche dei ceti medi. prodotti simbolo che caratterizzano questa fase =
automobile, televisione e elettrodomestici (status symbol).
aumentano anche le spese per la pubblicità in merito alla televisione.
(USA) dopo 2° guerra mondiale = periodo di cambiamento della percezione dell’opinione pubblica
del mondo della pubblicità (partecipazione dei pubblicitari alla propaganda del governo), che ora
svolge un ruolo pubblico e patriottico. la televisione è l’elemento centrale dell’epoca (a cui tutti gli
altri media soccombono e devono adattarsi) si o re come strumento per veicolare la pubblicità.
i due grandi approcci pubblicitari:
- reason why = fa riferimento alla razionalità
- pubblicità atmosferica = vuole essere evocativa e stimolare emozioni.
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evoluzioni pubblicitarie:
- reason why, unique selling proposition di Rosser Reeves = inventa una tecnica che è una
radicalizzazione che si basa sulla ricerca ossessiva di una formula e cace per mirare alla
sempli cazione del messaggio pubblicitario. si usa il temine “martellare” = insistenza sugli
stessi argomenti, c’è sovrabbondanza di informazioni e questa tecnica si propone di
sempli care (es. farmaco analgesico anacin, in questa pubblicità Reeves enfatizza la sua
velocità d’azione per screditare i concorrenti e su questo costruisce la campagna)
- pubblicità atmosferiche = ci sono dei tentativi di creare nuovi approcci, la pubblicità che
Ogilvy (anni 50) fa sulle camicie, crea una campagna basata sull’associazione di un brand ad un
personaggio e una storia (viene portata anche sui giornali). si crea un personaggio che
dovrebbe ispirare l’americano bianco medio.
il rapporto col pubblico:
diventa sempre più importante capire a chi ci si rivolge (la pubblicità è pensata proprio per il
destinatario stesso). aumento di rilevanza delle attività di studio, la pubblicità diventa uno studio
scienti co del pubblico nalizzato a scomporlo e a trovare le categorie diverse.
passaggio dalla logica di erenziata = fa rifermento al processo di segmentazione = divisione del
pubblico in gruppi sociali e culturali ben distinti, basati sul reddito e sulle caratteristiche culturali,
pubblicità che individua dei target e costruisce un messaggio che può essere compreso e
apprezzato da quegli individui; dalla logica geneneralista = elaborare messaggi che si rivolgono
alla massa indistintamente.
la grande novità del nuovo guerra è la nascita di un gruppo sociale = i giovani, prima era una
condizione siologica a cui non veniva data importanza, negli anni 50 l’industria americana
individua i giovani come speci co soggetto di consumo a cui destinare dei prodotti pensati
esclusivamente per loro. i giovani iniziano a sentirsi qualcosa di diverso rispetto ai loro genitori. i
prodotti sponsorizzati che vanno dal campo alimentare, all’abbigliamento (che li porta a
contrapporsi ai genitori ma che per loro è un modo per rivendicare l’autonomia), ai prodotti
dell’industria culturale.
i pubblicitari si rivolgono espressamente ai giovani usano immagini colorate, testi brevi e veloci
con linguaggi colloquiali, gli adulti non apprezzano questa pubblicità. (non siamo ancora nel clima
del 68 non c’è critica sociale).
lo sviluppo delle grandi agenzie pubblicitarie, tutte si dotano di un reparto televisivo e si ra orza la
proiezione internazionale, la più grande la JWT. nascono i primi discorsi critici di denuncia al
potere persuasivo della pubblicità e allo stesso tempo si ra orza la sua immagine che
simboleggia la crescita della società. (il mito di madison avenue = sede di tutte le più importanti
sedi pubblicitarie.)
tra queste due fasi si colloca il periodo di rivoluzione creativa, periodo di sperimentazione e
innovazione di un linguaggio pubblicitario da parte di William Bernbach, un pubblicitario che
prova a sfruttare il contesto culturale della controcultura.
caratteristiche:
- uso dell’ironia
- stile anticonformista
- approccio artistico
- ri uta l’approccio scienti co.
vuole recuperare la funzione creativa del pubblicitario non studia troppo il destinatario.
vuole rivolgersi a una tipologia di consumatori maturi, disillusi sempre più critici nei confronti della
pubblicità dei consumi. Bernbach capisce le tendenze del periodo, è protagonista di alcune delle
campagne più innovative mai realizzate (per certi versi è una parodia della reason why, rovesciare
la logica).
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pubblicità della
volkswagen:
pubblicità della
7UP (un estetica
psichedelica che
riprende la pop
art):
4. dalla crisi economica degli anni 60 ad oggi = l’elemento centrale del periodo è
l’individualismo, le pratiche che frammentano le esperienze di consumo mediatico.
nuovi temi e contenuti:
si rimane attorno a reason why e pubblicità atmosferica, tra i temi ci sono delle novità, si apre il
confronto con la globalizzazione, gli anni 80 sono anni di forte a ermazione del mercato globale,
in tutto il mondo iniziamo a consumare gli stessi prodotti = si creano campagne pubblicitarie
globali.
assistiamo alle prime campagne pubblicitarie globali, la prima è quella per la British Airways
proposta a 46 paesi, viene proposto lo stesso spot trasmesso in lingue diverse.
si apre il dibattito tra la pubblicità globalizzata e una speci ca, nazionale.
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altre forme di sperimentazione:
- l’event advertising = basata sull’idea di rendere la pubblicità un evento, a nché riesca a fare
notizia e riesca a far parlare di se. creazione di annunci in grado di rimanere impressi ed essere
trasmessi una volta per creare una richiesta di approfondimento da parte del pubblico, è una
pubblicità che funzione nell’era pre-internet. (es. spot della apple nel 1984 anno in cui esce il
libro di George Orwell che crea angoscia generale che propone la tecnologia come un fattore di
liberazione).
- positioning = ritorno ad una pubblicità scienti ca, che individua un pubblico speci co, il
mercato è saturo e viene rilanciata la necessita di segmentare il pubblico e di posizionare la
pubblicità in caselle destinate e determinate categorie, de nite sulla base di caratteristiche
sociali e psicologiche, suddividere gli individui in base alla loro caratteristiche comportamentali
= trionfo della logica segmentata. (provare a classi care tutti gli individui)
le agenzie globali, cresce la dimensione delle grandi agenzie, la novità è che la più importante
agenzia del mondo non è più americana ma britannica = saatchi & saatchi.
15. internet e i nuovi media(10/12/2021)
l’uso degli stereotipi e le conseguenze degradanti per alcuni individui, che legittimano le
discriminazioni nei loro confronti.
come evolve la rappresentazione della donna?:
cambiamenti negli anni 60 = grazie alla consapevolezza femminile e alla contestazione degli
stereotipi degradanti. c’è un uso frequente della parola libera e libertà, nel contesto è mediata dal
prodotto pubblicizzato.
dagli anni 80-90 = da una parte c’è maggiore consapevolezza dell’opinione pubblica rispetto al
potere dei mass media nel veicolare visioni negative di alcune parte della società e di denunciarli,
dall’altro lato c’è una maggiore presenza di legislazioni che impediscono la circolazione di questi
messaggi.
ci sono forti elementi di continuità:
- la donna è sempre sicamente bella (legata alla sfera estetica)
- rappresentata legata a funzioni domestiche, continuare ad identi care i lavori domestici come
attività di pertinenza femminile. si naturalizza questa visione.
- la ra gurazione della donna “libera” riescono ad ottenere questa autonomia riuscendo ad
usare la loro apparenza, nascono le polemiche sulla donna oggetto.
usare il corpo femminile come richiamo visivo è un elemento che la pubblicità usa ampiamente
anche oggi.
le minoranze etniche:
l’altro, il diverso che non si identi ca con l’uomo bianco è de nito inferiore.
per tutti gli anni 50 rimane la stigmatizzazione su base razzista, la divisione in “razze” tra individui.
nella pubblicità americana per lungo tempo non venivano rappresentati, o avevano ruoli marginali
(come nel cinema).
anni 60 le cose iniziano a cambiare = proteste contro le discriminazioni e “l’orgoglio nero”.
la pubblicità ri ette il cambiamento e la maggiore sensibilità rispetto al tema delle discriminazioni,
inizia una fase in cui si cerca di pulire la pubblicità dal razzismo.
assistiamo a pubblicità che rovesciano il racconto e la rappresentazione stereotipata e
degradante.
rimangono due aspetti problematici:
- la sottorappresentazione della minoranze etniche
- laddove vengono rappresentati gli afroamericani sono rappresentati separatamente dai bianchi
continuano però episodi problematici “incidenti” che rivelano una pubblicità inconsciamente
razzista.
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l’era della rete (90-00)
con lo sviluppo di nuovi media digitali la centralità la ottiene internet (rete di reti, struttura di reti
autonome connesse tra loro), in precedenza la televisione costringeva gli altri mezzi ad adattarsi,
internet li costringe a stravolgersi.
(USA-1969) la prima rete di connessione dei computer nasce per volere dello stato, in risposta al
lancio del primo satellite russo (periodo di guerra fredda) è il segno che la ricerca scienti ca
sovietica sia molto avanzata, nasce l’esigenza di fronteggiarli.
uno dei primi limiti = la scarsa capacità di calcolo, dunque bisognava collegare questi computer,
trovare un linguaggio comune e trovare un modo per far scambiare le informazioni e sommare la
potenza di calcolo.
ARPNET = prima rete formata da 4 nodi (4 computer).
successivamente la rete si allarga e include nuovi nodi (internet nasce per l’esigenza scienti ca).
prime applicazioni = email, le transfer portocol, il protocollo TCP/IP e mailing list.
nel 1979 si crea una seconda rete di nodi non collegati ad ARPNET, internet nasce nel momento
in cui usano tutti il protocollo TCP/IP.
(internet esiste grazie a istallazioni materiali a cavi)
internet nasce da fondi pubblici con la nalità di mettere in comunicazione gli scienziati per far
avanzare la ricerca.
1° fase di internet = dominata dalle esigenze della ricerca scienti ca.
2° fase di internet = anche qui i protagonisti sono i ricercatori.
vengono messe a punto due soluzioni informatiche = HTML e HTTP = cosa sono? qual è il loro
obiettivo? = favorire la circolazione di informazioni e che il raggiungimento sia immediato.
la forma dell’ipertesto (HTTP) consente di organizzare le informazioni complesse consentendo
all’utente di orientarsi autonomamente.
con questi linguaggi nasce una nuova parte di internet che funziona con questi protocolli = world
wide web
nel 1993 = creato il primo browser = mosaic
nel 1994 = primo browser commerciale = netscape; il primo portale di servizi internet = yahoo!
nel 1997 = nasce nuovo motore di ricerca = google che sbaraglierà la concorrenza
si passa dall’uso della rete per obiettivi scienti ci all’uso per attività commerciali.
cosa accade nel momento in cui viene inventato il world wide web?
nascono dispositivi tecnologici che hanno diverse funzioni ma principalmente la comunicazione,
che insieme creano un sistema mediatico totalmente nuovo:
- anni 80 = homevideo, videotext, nuove forme di satellite, laptop
- anni 90 = dvd, palmari e telefoni
questi media = i nuovi media
questa nuova fase a di erenza delle altre non è legata all’apparizione di un nuovo dispositivo ma
all’apparizione più o meno simultanea di una pluralità di dispositivi che vengono combinati.
come cambiano le abitudini delle persone e il rapporto tra individui e comunicazione?:
- digitalizzazione dei contenuti = la trasformazione dei contenuti in formati digitali
- distribuzione in rete su scala globale tramite infrastrutture aperte e essibili
- riduzione delle barriere d’accesso per la produzione dei contenuti
- modalità di comunicazione non soggette ai controlli, riescono a sfuggire al controllo
dell’idoneità dei contenuti.
la fruizione non è più unilaterale.
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tra i primi anni 2000 = novità = web 2.0
de nita 3° fase di internet
apparizione di nuove piattaforme che introducono modalità di comunicazione nuove che
prevedono un interazione diretta “partecipativi” (Napster, myspace, Facebook, wikipedia).
negli stessi anni l’arrivo dello smartphone = l’oggetto che ci consente l’uso immediato della
multimedialità.
con l’avvento della televisione la fruizione non variava, con la rete digitale gli altri media vengono
trasformati materialmente, i giornali aprono le loro testate online, nascono le web-radio, i lm
vengono fruiti in streaming.
quando parliamo di di usione di internet parliamo di un fenomeno globale che però ha avuto una
di usione diseguale