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Lez 2 Lotta integrata part1

Intensificazione sostenibile delle produzioni ortofrutticole di qualità
Modulo: Elementi di entomologia e parassitologia applicata
II semestre a.a. 2021/2022
DIFESA FITOSANITARIA INTEGRATA
METODI DI CONTROLLO
Lotta biologica
Imperniata sull’uso vantaggioso dei rapporti antagonistici esistenti tra i diversi organismi
La produzione biologica, così come definita nel Regolamento CE n. 834/2007 che, insieme al Regolamento CE n. 889/08, disciplina il settore, è
“[...] un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull’interazione tra le migliori pratiche in materia di
ambiente ed azione per il clima, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere
degli animali e norme di produzione confacenti alle preferenze di un numero crescente di consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti
naturali. La produzione biologica esplica pertanto una duplice funzione sociale, provvedendo da un lato a un mercato specifico che risponde alla domanda di
prodotti biologici dei consumatori e, dall’altro, fornendo beni accessibili al pubblico che contribuiscono alla tutela dell’ambiente, al benessere degli animali e
allo sviluppo rurale [...]”.
Lotta chimica
Uso di antiparassitari la cui scelta deve essere ben oculata per diversi motivi, quali:
-
Necessità di limitare inquinamento/avvelenamento ambientale (terreno/falde acquifere)
-
Necessità di rendere minima o nulla la quantità tossica residua sui raccolti
-
Necessità di evitare la falcidia delle popolazioni dei parassiti, dei predatori e dei pronubi
-
Necessità di evitare fenomeni di intossicazione delle pianta
La scelta dell’insetticida dovrà essere effettuata sulla base della specie (apparato boccale), dello stadio, della stagione e della specie vegetale
I mezzi chimici agiscono in vari modi contro gli Insetti:
-
Insetticidi di ingestione: agiscono attraverso l’apparato digerente (solitamente usato contro Insetti provvisti di apparato boccale masticatore)
-
Insetticidi di contatto: uccidono gli Insetti solo quando vengono direttamente a contatto
-
Insetticidi asfissianti: usati per Insetti ad esempio che infestano magazzini (per zone chiuse)
L’agricoltura sostenibile ed in particolare l’agricoltura biologica si fonda su quattro principi cardine dettati dalla Federazione Internazionale
dei Movimenti per l’Agricoltura Biologica - IFOAM) (Hansen e Sjouwerman, 2007)
 principio della salute: in quanto deve sostenere e favorire la salute del
suolo, delle piante, degli animali, degli esseri umani e del pianeta come un
insieme unico ed indivisibile;
 principio dell’ecologia: in quanto deve basarsi su sistemi e cicli ecologici
viventi, lavorare con essi, emularli ed aiutarli a sostenersi;
 principio dell’equità:in quanto deve svilupparsi su rapporti che assicurino
equità e solidarietà nei confronti dell’ambiente comune e delle necessità
della vita;
 principio della precauzione: in quanto deve essere gestita in modo
precauzionale e responsabile, al fine di proteggere l’ambiente e la salute e il
benessere delle generazioni presenti e future.
DEFINIZIONE DI LOTTA INTEGRATA
«…metodo di controllo degli organismi dannosi (patogeni, insetti, acari, piante infestati) in un agroecosistema, che utilizza
tutti i fattori e le tecniche disponibili per mantenere le loro popolazioni al di sotto di densità che comportano danno
Economico, nel rispetto di princìpi ecologici, tossicologici ed economici»
Antagonisti e patogeni delle piante (notte europea dei ricercatori)
https://www.youtube.com/watch?v=XM1-Cwvg-JQ
APPROFONDIMENTO
Rapporto della FAO evidenzia le potenzialità degli organismi
del suolo nel garantire sistemi agroalimentari sostenibili e nel
mitigare i cambiamenti climatici
https://www.fao.org/news/story/it/item/1339045/icode/
Giovanni Burgio (Dipartimento di Scienze Agrarie Università di Bologna) e Roberto Ferrari
(Agenzia Territoriale per la Sostenibilità Alimentare, Agro-Ambientale ed Energetica)
…un po’ di storia
Nel 300d.c. in Cina si ricorre a tentativi di lotta biologica con l’uso di formiche predatrici contro insetti dannosi
I primi testi specifici si hanno nel 1600-1700
1888-1889 applicazione di lotta biologica con l’uso del Coccinellide predatore Rodolia cardinalis (Muls.) contro
la cocciniglia cotonoso solcata degli agrumi
Nell’agro-ecosistema avvengono gli stessi processi ecologici di ogni associazione vegetale e naturale:
competizione, successione, ciclo dei nutrienti, relazioni predatore-preda... lo scopo è comprenderne le
interazioni, alfine di gestire l’agroecosistema e mantenere buoni processi produttivi, riducendo la dipendenza
dagli input esterni e gli impatti negativi sociali e ambientali.
L’operatore agricolo prende in considerazione il contributo che l’antagonismo naturale
può portare la contenimento delle specie dannose
Scelta varietale
La co-evoluzione del genotipo con l’ambiente ha permesso la selezione naturale di varietà normalmente resistenti ai
principali organismi nocivi dell’areale stesso in cui si sono sviluppati.
Scelta di genotipi resistenti o meno suscettibili
Resistenza = capacità di alcune piante di subire minor danno rispetto ad altre, poste nelle medesime condizioni
ambientali, ad opera di agenti patogeni, organismi animali e di altri fattori
La co-evoluzione con l’ambiente è alla base anche del miglioramento genetico evolutivo* (Suneson, 1956) che, basandosi
sull’utilizzo di popolazioni di più varietà, permette la selezione di nuovi genotipi progressivamente meglio adattati
all’ambiente di coltivazione e, quindi, resistenti a patogeni e parassiti.
*https://rsr.bio/semi-del-futuro-di-salvatore-ceccarelli/
miscugli di varietà diverse appartenenti alla stessa specie, in grado di adattarsi alle diverse condizioni pedoclimatiche e ai cambiamenti climatici
RESISTENZA
ECOLOGICA
Legata a fattori ambientali
Anticipando o posticipando la semina,
utilizzando varietà più precoci o
tardive è possibile evitare che la
pianta sia nello sviluppo fenologico
richiesto per lo sviluppo del fitofago
GENETICA
Determinata da caratteri ereditari
Uno o più geni* che determinano la
presenza di barriere strutturali o sostanze
chimiche, sfavorevoli al patogeno o
l’attivazione di meccanismi di difesa
*gene= tratto di DNA (o di RNA in alcuni virus) in grado di codificare per un’informazione ereditaria, attraverso la sua capacità di
dirigere la sintesi delle proteine.
LA FORZA DEI SEMI - Salvatore Ceccarelli
Laurea in Scienze Agrarie
1964 Facoltá di Agraria, Universitá di Perugia
Specializzazione
1967 Genetica Applicata, Instituto di Genetica, Facoltá di Agraria, Universitá di Milano
E’ autore di oltre 250 pubblicazioni di cui circa 140 in referee Journals.
https://www.youtube.com/watch?v=-Z-uB5WWPE0
Tecniche agronomiche
Rotazioni colturali
La scelta di una corretta e più ampia rotazione mantiene più alta la biodiversità dell’agroecosistema, riducendo
la pressione selettiva nei confronti dei patogeni e dei parassiti così come l’instaurarsi di una flora spontanea
specializzata. La rotazione contribuisce, inoltre, a migliorare la fertilità del terreno con conseguenti effetti
positivi sulla nutrizione delle piante.
https://www.youtube.com/watch?v=sJf6fCasf8Y
CREA BREAK_Gabriele Campanelli
https://www.sare.org/news/new-sare-video-ecological-pest-management/
ROTAZIONI - NORMATIVA BIOLOGICO (DM 3757 di aprile 2020)
La fertilità del suolo e la prevenzione delle malattie è mantenuta mediante il succedersi nel tempo della
coltivazione di specie vegetali differenti sullo stesso appezzamento.
In caso di colture seminative, orticole non specializzate e specializzate, sia in pieno campo che in ambiente
protetto, la medesima specie è coltivata sulla stessa superficie solo dopo l'avvicendarsi di almeno due cicli di
colture principali di specie differenti, uno dei quali destinato a leguminosa, coltura da sovescio o maggese.
Quest’ultimo con una permanenza sul terreno non inferiore a 6 mesi.
‘La Terra si riposa coltivando cose diverse’
La rotazione del MOVE LTE può essere considerata alla stregua di una piccola azienda agricola e quindi
permette una verifica costante delle criticità, tecniche, operative burocratiche connesse ad una gestione
aziendale orticola con il metodo biologico.
Sovescio
Cover crop
Il sovescio è una pratica agronomica che consiste nella
semina di una coltura erbacea con essenze in purezza
o consociate, destinata ad essere totalmente interrata
o trinciata, in funzione fertilizzante della coltura che la
succede o dell´arboreto all´interno del quale è stato
seminata.
Colture di copertura inserite nella rotazione tra una coltura
principale e la successiva allo scopo di dare una copertura
adeguata al suolo, apportare residui al terreno, proteggere i
suolo contro l’erosione
Obiettivi
- individuazione delle “varietà” orticole (tradizionalmente coltivate
e di nuove costituzioni genetiche dell’Istituto) più idonee al
metodo di produzione biologico in diversi contesti pedoclimatici
e miglioramento delle tecniche agronomiche;
- valutazione dell’impatto ambientale di un sistema rotazionale
orticolo biologico in confronto con un analogo sistema
convenzionale;
- verifica dei livelli biodinamici delle produzioni
RISULTATO
Consociazioni
CCPB 2018 Standard di produzione biologica
LA PROGETTAZIONE DEGLI AVVICENDAMENTI COLTURALI
▸ FASE 1: mettere in sequenza temporale le colture
▸ FASE 2: dove inserire gli erbai da sovescio
▸ FASE 3: verifica delle tempistiche di lavoro (il
tempo che occorre per preparare il terreno tra una
coltura e la successiva)
▸ FASE 4: la fertilizzazione del terreno. Assicurare il
giusto apporto di nutrienti e garantire un bilancio
umico positivo.
▸ FASE 5: gestione delle “erbe accompagnatrici”
▸ FASE 6: analisi delle malattie condivise tra le
diverse specie coltivate
FASE 1: mettere in sequenza temporale le colture
 Mettere in successione le diverse colture ponendo
attenzione al periodo di semina o trapianto e al
tempo necessario al loro sviluppo.

Conoscere la fitogeografia del luogo per capire in
che fascia climatica sono

Proteggere il terreno tra una coltura e la successiva
(pacciamature, erbai)
Colture di Servizio Agro-ecologico (CSA)
L’introduzione di colture non votate alla produzione (quali ad esempio le colture di copertura o le colture da
sovescio) ma a fornire un altro servizio (come la riduzione della perdita di nutrienti con colture intercalari, le così
dette catch crops) negli avvicendamenti, rappresenta un importante strumento nella gestione sostenibile
dell’agro-ecosistema.
ISBN 9788899595159
Utilizzo di infrastrutture ecologiche
Le infrastrutture ecologiche sono da intendersi quindi come elemento di eterogeneità, con un ruolo diverso da
quello produttivo tipico delle colture agrarie. L’esempio più calzante è rappresentato dalle siepi.
Per la loro ricchezza in microhabitat, possono ospitare un elevato numero di specie, soprattutto insetti e
microrganismi, con una mancanza di dominanza di una rispetto alle altre. In ambiente agrario, le siepi possono
svolgere un ruolo di contenimento di patogeni e parassiti grazie ai nemici naturali che ospitano.
Svolgono una funzione di barriera fisica nei confronti di patogeni e parassiti (contenimento di tipo meccanico). Per
prevenire l’infestazione dalle siepi ai campi di specie vegetali annuali (che rappresentano generalmente le
infestanti più comuni in ambito agrario), è comunque auspicabile una gestione delle siepi che miri a mantenere
una flora perenne sui bordi, effettuando sfalci prima del definitivo insediamento
Giovanni Burgio (Dipartimento di Scienze Agrarie Università di Bologna) e Roberto Ferrari
(Agenzia Territoriale per la Sostenibilità Alimentare, Agro-Ambientale ed Energetica)
Effetti positivi delle piante non coltivate nei confronti degli artropodi utili
ISBN 9788899595159
Concimazioni equilibrate
La fertilità di un terreno è il risultato di una serie di scelte agronomiche, come riportato all’articolo 12 del
Regolamento CE n. 834/2007 che stabilisce che la fertilità e l’attività biologica del suolo vanno mantenute e
potenziate mediante la rotazione pluriennale delle colture, comprese leguminose e altre colture da sovescio, e la
concimazione con concime naturale di origine animale o con materia organica, preferibilmente compostati, di
produzione biologica.
 Concimazione azotata > rigoglio vegetativo
parete cellulare meno ispessita
Pianta più infettabile da patogeni
fungini
LA FERTILIZZAZIONE DEL TERRENO
Ogni anno i microrganismi terricoli mineralizzano una
parte di humus liberando principi nutritivi per le
coltivazioni. La parte di humus mineralizzata può essere
ricostituita mediante alcune tipologie di fertilizzanti
organici (letame, compost, sovescio, stallatico) i quali
vengono
trasformati
sempre
dall’azione
dei
microrganismi in humus e principi nutritivi.
L’HUMUS È IL COMPLESSO DI SOSTANZE CHIMICHE
CHE STA ALLA BASE DELLA FERTILITÀ DEL TERRENO.
UN TERRENO RICCO DI HUMUS:
▸ Trattiene acqua e principi nutritivi
▸ Ha una buona struttura e quindi una buona porosità
▸ È meno soggetto a fenomeni di crosta superficiale e
compattamento
▸ È ospitale per le radici delle piante e ne stimola la crescita
▸ È ospitale per gli organismi terricoli
▸ Stimola la germinazione dei semi
Misure meccaniche