Sviluppo della Memoria Parte I Sviluppo memoria • La memoria è una funzione multicomponenziale • La dissociazione tra i sistemi di memoria si evidenza anche nello sviluppo: i sistemi di memoria hanno traiettorie di sviluppo differenti 2 Sviluppo memoria • Gli esperimenti sui sistemi di memoria distinti si basano su dati lesionali da adulti o su modelli animali • Non sempre questi risultati sono applicabili al bambino 3 Neuroscienze della memoria Paziente H.M. Aree cerebrali correlabili al modello di Baddeley Sistema attentivo supervisore: corteccia frontale dorsolaterale e giro cingolato anteriore Coordinazione funzione attentiva: nuclei profondi intralaminari e loro connessioni Memoria implicita e procedurale Memoria dichiarativa Funzione centrale dell’ippocampo Ruolo strutture limitrofe ippocampo Episodic (biographical events) Semantic (words,idea s,concepts) FAMILIARITY E RECOLLECTION Medial Temporal Lobe Region Memoria e sviluppo • Fino agli anni 80 si pensava che i bambini al di sotto di 3-4 anni non potessero creare memorie stabili • La credenza derivava dagli studi di Piaget sulla mentalizzazione degli oggetti--> che si pensava non avvenisse prima e quindi neanche il ricordo 24 Memoria e sviluppo • Evidenze più recenti invece identificano diverse componenti della memoria nei neonati ed anche in epoca gestazionale 25 Memoria e sviluppo • Evidenze più recenti invece identificano diverse componenti della memoria nei neonati ed anche in epoca gestazionale 26 Memoria e sviluppo Lo sviluppo della memoria verrà trattato secondo 2 approcci: • Psicologico--> lo sviluppo delle abilità acquisite, i processi, compiti e prestazioni • Neurobiologico --> lo sviluppo delle basi neurobiologiche dei correlati dei sistemi di memoria 27 Memoria e sviluppo • I bambini di pochi mesi fanno molte cose che implicano l’esistenza della memoria: • • • • Abituazione dell’attenzione Imitazione Ricerca di oggetti nascosti Condizionamento classico e operante 28 Memoria e sviluppo Un neonato posto di fronte alla scelta di ascoltare la voce della madre o di un'altra donna sceglie ascoltare la voce materna l'esperimento veniva effettuato per mezzo della tecnica del condizionamento operante --> se il neonato succhia va con un ritmo elevato attivava la presentazione di una registrazione della voce materna 29 Memoria e sviluppo Un neonato posto di fronte alla scelta di ascoltare la voce della madre di un'altra donna scegli ascoltare la voce materna Se invece succhiava un ritmo basso --> attiva la presentazione di una registrazione con una voce femminile di controllo 30 Memoria e sviluppo Un neonato posto di fronte alla scelta di ascoltare la voce della madre di un'altra donna scegli ascoltare la voce materna In un altro gruppo dei neonati viceversa era il basso ritmo di suzione ad attivare la presentazione della voce materna Se la contingenza veniva rovesciata circa 80% dei bambini a prendere rapidamente a invertire il ritmo di suzione 31 Memoria e sviluppo Nel feto l'esperienza acustica cui il feto veniva sottoposto durante l'ultimo trimestre di gestazione poteva essere memorizzata--> - frasi lette dalla madre durante l'ultimo trimestre della gravidanza - frasi lette sempre dalla madre ma mai udite dal bambino --> già nel primo giorno di vita il neonato di 12 ore riesce ad apprendere la contingenza e l'attivazione del registratore con la voce materna e mostra una ritenzione di almeno 24 ore 32 Memoria e sviluppo Alcuni dati di ricerca: • Rovee-Collier (1987): bambini di 3 mesi sottoposti a condizionamento operante mantengono l’associazione tra lo stimolo e il comportamento per due settimane • Fagan (1973); a 5 mesi i bambini a cui è stata presentata la fotografia di una faccia per due soli minuti mostrano di riconoscerla fino a due settimane più tardi 33 Memoria e sviluppo Anche se la memoria può essere operativa ed efficiente sin da molto precocemente non è al massimo della potenza sin dall’inizio Durante il primo anno di vita hanno luogo molti miglioramenti: • • • • Incremento del tempo di conservazione Migliore codifica delle caratteristiche dello stimolo Consapevolezza della familiarità di eventi-stimolo già incontrati Impiego esplicito di strategie di immagazzinamento 34 Memoria e sviluppo Fattori che intervengono nel favorire l’incremento delle capacità di memoria nei bambini: 1. 2. 3. 4. capacità strategie per l’immagazzinamento e il recupero conoscenze metamemoria 35 Capacità della memoria Lo span di memoria aumenta con l’età: - a 5 anni: span di 4 ca. - a 6-7 anni: span > di 5 36 Memoria episodica un test molto usato per questo tipo di memoria è il test di comparazione visiva appaiata Visual comparison Task si misura il tempo speso dal soggetto a osservare ciascuno di due oggetti (uno vecchio o familiare l’altro nuovo) nel bambino e anche gli animali -->si osserva più a lungo l'oggetto nuovo 37 Memoria episodica un altro test --> il riconoscimento ritardato non appaiato il soggetto deve imparare la regola di scegliere ad ogni prova un oggetto nuovo che viene presentato insieme ad un oggetto visto pochi secondi prima --> le scelte corrette sono premiate con una ricompensa 38 Memoria episodica attraverso questo test gli studi hanno dimostrato che il riconoscimento visivo progredisce significativamente con l'età fino ai 12 mesi Infatti al crescere dell'età a parità di intervallo di ritenzione è necessario un minor tempo di familiarizzazione per avere una determinata prestazione nel test 39 Strategie I bambini di 1-2 anni mostrano segni della presenza di strategie semplici, soprattutto per la localizzazione degli oggetti: • DeLoache, Cassidy e Brown (1979): già a 18-24 mesi i bambini impiegano strategie per ricordare anche se rudimentali (es. dell’oggetto nascosto da ricordare) • Flavell, Miller e Miller (1993): a 5 anni impiego della reiterazione 40 Conoscenze • Legami tra memoria e conoscenza: • Le conoscenze acquisite influenzano fortemente ciò che viene conservato e recuperato dal magazzino di memoria • L’effetto delle conoscenze sulla memoria è specifico per dominio 41 Conoscenze • In che modo il contenuto delle conoscenze può migliorare il ricordo dei bambini? Bjorklund (1987): 1. Rendendo alcuni elementi specifici più disponibili 2. Rendendo il ricordo accessibile con minor sforzo 3. Liberando il carico cognitivo per ulteriori elaborazioni 42 Conoscenze • Legami tra memoria e conoscenza: M. Chi (1978): rievocazione della posizione degli scacchi sulla scacchiera migliore in bambini di 10 anni esperti che negli adulti Baltes e Baltes (1990): compensazione della memoria di lavoro deficitaria negli anziani con le conoscenze e la familiarità 43 Conoscenze • L’expertise di un bambino in un particolare dominio può influenzare anche più di quanto non faccia la sua capacità di apprendimento generale 44 Conoscenze • Schneider et al. (1989): presentarono a bambini di 7, 9 e 11 anni una storia relativa ad una partita di calcio. I bambini erano stati classificati in esperti e non e con buone e scarse capacità di apprendimento. • Risultati della prestazione di memoria furono: • esperti ricordarono la storia meglio degli inesperti e con migliori inferenze • L’expertise fu il migliore predittore della prestazione rispetto alla capacità di apprendimento generale 45 Memoria episodica Profonda (semantica) Processi di Codifica Superficiale (percettiva) Processi di recupero: es. clustering semantico (gli item semanticamente relati sono spesso rievocati consecutivamente) Modulano la prestazione sono più efficaci con l’età Connessi ai processi di controllo del lobo frontale Memoria episodica: nello sviluppo Il clustering semantico compare a 6 anni Ma l’uso sistematico è evidente dai 9 anni (Cornoldi, 1992) o ancora più tardivamente (Vicari et al., 1997) Nella SD rispetto alla SW sono stati evidenziate maggiori difficoltà nel recupero e nell’adottare strategia di clustering (Vicari et al.1997) Memoria episodica: nello sviluppo Memoria episodica: sviluppo cerebrale Seress e Abraham (2008) --> le cellule che compongono la maggior parte dell'ippocampo si formano nella prima metà della gestazione e praticamente tutte sono nelle loro posizioni come gli adulti entro la fine del periodo prenatale. I neuroni nella maggior parte dell'ippocampo iniziano anche a connettersi all'inizio dello sviluppo: le sinapsi sono presenti già nell'età gestazionale di 15 settimane. Il numero e la densità delle sinapsi aumentano entrambi rapidamente dopo la nascita e raggiungere i livelli degli adulti a circa 6 mesi postnatali. Come conseguenza, l'utilizzo del glucosio nella corteccia temporale raggiunge i livelli adulti nello stesso tempo (cioè circa 6 mesi: Chugani, 1994; Chugani e Phelps, 1986). Memoria episodica: sviluppo cerebrale Contrariamente alla maturazione precoce della maggior parte dell’ ippocampo, lo sviluppo del giro dentato del l'ippocampo è protratto (Seressa e Abramo, 2008). Alla nascita, il giro dentato include solo circa 70% del numero di cellule adulte. Pertanto, circa il 30% delle cellule sono prodotte postnatalmente. La neurogenesi nel giro dentato continua durante l'infanzia e l'età adulta (Tanapat et al., 2001). Solo fino a 12-15 mesi postnatali che la morfologia della struttura appare come un adulto. La massima densità delle connessioni sinaptiche anche nel giro dentato è ritardato, rispetto a quello nelle altre regioni dell'ippocampo. Memoria episodica: sviluppo cerebrale Nell'uomo, la densità sinaptica aumenta notevolmente (ben al di sopra dei livelli degli adulti) a partire dalle 8-12 mesi postnatali e raggiunge il suo picco a 16-20 mesi. Dopo un periodo di relativa stabilità, le sinapsi in eccesso sono potate fino al raggiungimento dei livelli degli adulti a circa 4-5 anni di età (Eckenhoff e Rakic, 1991). Familiarity, Recollection e sviluppo • Fino a circa 10 aa, il riconoscimento è basato soprattutto sulla Familiarity; • Dai 10 aa circa la Recollection gioca un ruolo sempre maggiore grazie anche alla progressiva maturazione dei processi di controllo (FE) e metamemoria. Familiarity, Recollection neurosviluppo • L’aumento della recollection con l’età è stato collegato allo sviluppo della PFC (Cycowicz et al., 2003; Newcombe et al., 2007; Ofen et al., 2007). • Anche la maturazione delle strutture del MTL è stata recentemente considerata alla base dell’incremento della recollection (Ghetti et al. 2010). • Prima si pensava ad una stabilità dello sviluppo di queste aree. • Volume dell’ippocampo cambia tra 4 e 25 aa, l’ippocampo anteriore diminuisce, quello posteriore aumenta (Gogtay et al., 2006). Memoria a breve termine: sviluppo Lo span subisce un incremento marcato nel corso dello sviluppo (Hulme e Mackenzie, 1992) 3 a 4 anni 6 fra i 10-12 anni 7-8 a 16 anni L’incremento principale si registra tra i 4 e i 10 anni di età. Successivamente gli incrementi sono piuttosto contenuti. L’incremento dipende dalla qualità ed efficienza di elaborazione del materiale da memorizzare: CHUNK (12041894) migliora con l’età e l’aumento delle conoscenze Memoria a breve termine: sviluppo • uno dei test più semplici utilizzati nella memoria di lavoro è il test A non B, introdotto per la prima volta da Piaget nel 1936 • viene usato anche con gli animali • il soggetto guarda un oggetto per lui interessante ad esempio un gioco per un bambino un pezzetto di cibo per l'animale mentre esso viene nascosto in uno di due possibili nascondigli che differiscono tra loro solo per la loro posizione rispetto al soggetto Memoria a breve termine: sviluppo • test A non B • dopo un breve periodo di tempo al soggetto è permesso di recuperare l'oggetto dal nascondiglio • dopo aver allenato il soggetto eseguire il ritrovamento ripetendo l'operazione varie volte--> l'oggetto viene nascosto nell'altra posizione • si osserva se il soggetto cerca correttamente l'oggetto nella nuova posizione o se invece commette l’ errore di cercarlo Nella vecchia posizione Memoria a breve termine: sviluppo • i bambini di 7-8 mesi superano il test solo se il ritardo è minore di 3 secondi • il rischio dell'errore aumenta col passare del tempo ma diminuisce con l'età • passando da 5 secondi a 9 mesi • 7-8 secondi a 10 mesi Memoria a breve termine: sviluppo • un altro test è un test in cui il bambino deve riordinare le carte secondo criteri dettati dallo sperimentatore • il bambino di 3 anni ordina le carte correttamente quando devono utilizzare il primo criterio • se viene loro dato un nuovo criterio continua ordinare secondo la vecchia regola Memoria implicita Sono coinvolti di circuiti neurali distinti per il priming di ripetizione, l’apprendimento di procedure visuo-motorie, e per il condizionamento operante. Compare precocemente (6 mesi) e resiste al deterioramento E’differentemente implicata in disturbi dello sviluppo: Dyslexics Automatisation Deficit Hypothesis i dislessici manifesterebbero un’incapacità nell’automatizzare abilità elementari di natura motoria e cognitiva (Fawcett e Nicolson, 1992, Fawcett, Nicolson, & Dean, 1996; Nicolson, Fawcett e Dean, 2001).