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11. memoria1

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Sviluppo della Memoria Parte I
Sviluppo memoria
• La memoria è una funzione multicomponenziale
• La dissociazione tra i sistemi di memoria si
evidenza anche nello sviluppo: i sistemi di
memoria hanno traiettorie di sviluppo differenti
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Sviluppo memoria
• Gli esperimenti sui sistemi di memoria distinti si
basano su dati lesionali da adulti o su modelli
animali
• Non sempre questi risultati sono applicabili al
bambino
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Neuroscienze della memoria
Paziente H.M.
Aree cerebrali correlabili al modello di
Baddeley
Sistema attentivo supervisore: corteccia frontale
dorsolaterale e giro cingolato anteriore
Coordinazione funzione attentiva: nuclei
profondi intralaminari e loro connessioni
Memoria implicita e procedurale
Memoria dichiarativa
Funzione centrale
dell’ippocampo
Ruolo strutture limitrofe ippocampo
Episodic
(biographical
events)
Semantic
(words,idea
s,concepts)
FAMILIARITY E
RECOLLECTION
Medial Temporal Lobe Region
Memoria e sviluppo
• Fino agli anni 80 si pensava che i bambini al di
sotto di 3-4 anni non potessero creare memorie
stabili
• La credenza derivava dagli studi di Piaget sulla
mentalizzazione degli oggetti--> che si pensava
non avvenisse prima e quindi neanche il ricordo
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Memoria e sviluppo
• Evidenze più recenti invece identificano diverse
componenti della memoria nei neonati ed anche
in epoca gestazionale
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Memoria e sviluppo
• Evidenze più recenti invece identificano diverse
componenti della memoria nei neonati ed anche
in epoca gestazionale
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Memoria e sviluppo
Lo sviluppo della memoria verrà trattato secondo 2
approcci:
• Psicologico--> lo sviluppo delle abilità acquisite, i
processi, compiti e prestazioni
• Neurobiologico --> lo sviluppo delle basi neurobiologiche
dei correlati dei sistemi di memoria
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Memoria e sviluppo
• I bambini di pochi mesi fanno molte cose che implicano
l’esistenza della memoria:
•
•
•
•
Abituazione dell’attenzione
Imitazione
Ricerca di oggetti nascosti
Condizionamento classico e operante
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Memoria e sviluppo
Un neonato posto di fronte alla scelta di ascoltare la voce
della madre o di un'altra donna sceglie ascoltare la voce
materna
l'esperimento veniva effettuato per mezzo della tecnica del
condizionamento operante --> se il neonato succhia va con
un ritmo elevato attivava la presentazione di una
registrazione della voce materna
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Memoria e sviluppo
Un neonato posto di fronte alla scelta di ascoltare la voce
della madre di un'altra donna scegli ascoltare la voce
materna
Se invece succhiava un ritmo basso --> attiva la
presentazione di una registrazione con una voce femminile
di controllo
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Memoria e sviluppo
Un neonato posto di fronte alla scelta di ascoltare la voce
della madre di un'altra donna scegli ascoltare la voce
materna
In un altro gruppo dei neonati viceversa era il basso ritmo
di suzione ad attivare la presentazione della voce materna
Se la contingenza veniva rovesciata circa 80% dei bambini a
prendere rapidamente a invertire il ritmo di suzione
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Memoria e sviluppo
Nel feto
l'esperienza acustica cui il feto veniva sottoposto durante
l'ultimo trimestre di gestazione poteva essere
memorizzata-->
- frasi lette dalla madre durante l'ultimo trimestre della
gravidanza
- frasi lette sempre dalla madre ma mai udite dal bambino
--> già nel primo giorno di vita il neonato di 12 ore riesce
ad apprendere la contingenza e l'attivazione del
registratore con la voce materna e mostra una ritenzione di
almeno 24 ore
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Memoria e sviluppo
Alcuni dati di ricerca:
• Rovee-Collier (1987): bambini di 3 mesi sottoposti
a condizionamento operante mantengono
l’associazione tra lo stimolo e il comportamento
per due settimane
• Fagan (1973); a 5 mesi i bambini a cui è stata
presentata la fotografia di una faccia per due soli
minuti mostrano di riconoscerla fino a due
settimane più tardi
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Memoria e sviluppo
Anche se la memoria può essere operativa ed
efficiente sin da molto precocemente non è al
massimo della potenza sin dall’inizio
Durante il primo anno di vita hanno luogo molti
miglioramenti:
•
•
•
•
Incremento del tempo di conservazione
Migliore codifica delle caratteristiche dello stimolo
Consapevolezza della familiarità di eventi-stimolo già incontrati
Impiego esplicito di strategie di immagazzinamento
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Memoria e sviluppo
Fattori che intervengono nel favorire l’incremento delle
capacità di memoria nei bambini:
1.
2.
3.
4.
capacità
strategie per l’immagazzinamento e il recupero
conoscenze
metamemoria
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Capacità della memoria
Lo span di memoria aumenta con l’età:
- a 5 anni: span di 4 ca.
- a 6-7 anni: span > di 5
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Memoria episodica
un test molto usato per questo tipo di memoria è il
test di comparazione visiva appaiata
Visual comparison Task
si misura il tempo speso dal soggetto a osservare
ciascuno di due oggetti (uno vecchio o familiare
l’altro nuovo)
 nel bambino e anche gli animali -->si osserva più
a lungo l'oggetto nuovo
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Memoria episodica
un altro test --> il riconoscimento ritardato non
appaiato
il soggetto deve imparare la regola di scegliere ad
ogni prova un oggetto nuovo che viene
presentato insieme ad un oggetto visto pochi
secondi prima --> le scelte corrette sono premiate
con una ricompensa
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Memoria episodica
attraverso questo test gli studi hanno dimostrato
che il riconoscimento visivo progredisce
significativamente con l'età fino ai 12 mesi
Infatti al crescere dell'età a parità di intervallo di
ritenzione è necessario un minor tempo di
familiarizzazione per avere una determinata
prestazione nel test
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Strategie
I bambini di 1-2 anni mostrano segni della presenza
di strategie semplici, soprattutto per la
localizzazione degli oggetti:
• DeLoache, Cassidy e Brown (1979): già a 18-24 mesi i
bambini impiegano strategie per ricordare anche se
rudimentali (es. dell’oggetto nascosto da ricordare)
• Flavell, Miller e Miller (1993): a 5 anni impiego della
reiterazione
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Conoscenze
• Legami tra memoria e conoscenza:
• Le conoscenze acquisite influenzano fortemente ciò che viene
conservato e recuperato dal magazzino di memoria
• L’effetto delle conoscenze sulla memoria è specifico per dominio
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Conoscenze
•
In che modo il contenuto delle conoscenze può migliorare il
ricordo dei bambini?
 Bjorklund (1987):
1. Rendendo alcuni elementi specifici più disponibili
2. Rendendo il ricordo accessibile con minor sforzo
3. Liberando il carico cognitivo per ulteriori
elaborazioni
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Conoscenze
• Legami tra memoria e conoscenza:
M. Chi (1978): rievocazione della posizione degli scacchi
sulla scacchiera migliore in bambini di 10 anni esperti che
negli adulti
Baltes e Baltes (1990): compensazione della memoria di
lavoro deficitaria negli anziani con le conoscenze e la
familiarità
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Conoscenze
• L’expertise di un bambino in un particolare dominio può
influenzare anche più di quanto non faccia la sua capacità
di apprendimento generale
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Conoscenze
• Schneider et al. (1989): presentarono a bambini di
7, 9 e 11 anni una storia relativa ad una partita di
calcio. I bambini erano stati classificati in esperti e
non e con buone e scarse capacità di
apprendimento.
• Risultati della prestazione di memoria furono:
• esperti ricordarono la storia meglio degli inesperti e con
migliori inferenze
• L’expertise fu il migliore predittore della prestazione
rispetto alla capacità di apprendimento generale
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Memoria episodica
Profonda (semantica)
Processi di Codifica
Superficiale (percettiva)
Processi di recupero: es. clustering semantico
(gli item semanticamente relati sono
spesso rievocati consecutivamente)
Modulano la prestazione
sono più efficaci con l’età
Connessi ai processi di controllo del lobo frontale
Memoria episodica: nello sviluppo
Il clustering semantico compare a 6 anni
Ma l’uso sistematico è evidente dai 9 anni (Cornoldi, 1992) o ancora più
tardivamente (Vicari et al., 1997)
Nella SD rispetto alla SW sono stati evidenziate maggiori difficoltà
nel recupero e nell’adottare strategia di clustering (Vicari et al.1997)
Memoria episodica: nello sviluppo
Memoria episodica: sviluppo cerebrale
Seress e Abraham (2008) --> le cellule che compongono la maggior parte
dell'ippocampo si formano nella prima metà della gestazione e praticamente
tutte sono nelle loro posizioni come gli adulti entro la fine del periodo prenatale.
I neuroni nella maggior parte dell'ippocampo iniziano anche a connettersi
all'inizio dello sviluppo: le sinapsi sono presenti già nell'età gestazionale di 15
settimane.
Il numero e la densità delle sinapsi aumentano entrambi rapidamente dopo la
nascita e raggiungere i livelli degli adulti a circa 6 mesi postnatali.
Come conseguenza, l'utilizzo del glucosio nella corteccia temporale raggiunge i
livelli adulti nello stesso tempo (cioè circa 6 mesi: Chugani, 1994; Chugani e
Phelps, 1986).
Memoria episodica: sviluppo cerebrale
Contrariamente alla maturazione precoce della maggior parte dell’ ippocampo, lo
sviluppo del giro dentato del l'ippocampo è protratto (Seressa e Abramo, 2008).
Alla nascita, il giro dentato include solo circa 70% del numero di cellule adulte.
Pertanto, circa il 30% delle cellule sono prodotte postnatalmente.
La neurogenesi nel giro dentato continua durante l'infanzia e l'età adulta (Tanapat
et al., 2001).
Solo fino a 12-15 mesi postnatali che la morfologia della struttura appare come un
adulto.
La massima densità delle connessioni sinaptiche anche nel giro dentato è
ritardato, rispetto a quello nelle altre regioni dell'ippocampo.
Memoria episodica: sviluppo cerebrale
Nell'uomo, la densità sinaptica aumenta notevolmente (ben al di sopra dei livelli degli
adulti) a partire dalle 8-12 mesi postnatali e raggiunge il suo picco a 16-20 mesi.
Dopo un periodo di relativa stabilità, le sinapsi in eccesso sono potate fino al
raggiungimento dei livelli degli adulti a circa 4-5 anni di età (Eckenhoff e Rakic,
1991).
Familiarity, Recollection e sviluppo
• Fino a circa 10 aa, il riconoscimento è basato soprattutto sulla Familiarity;
• Dai 10 aa circa la Recollection gioca un ruolo sempre maggiore grazie anche
alla progressiva maturazione dei processi di controllo (FE) e metamemoria.
Familiarity, Recollection neurosviluppo
• L’aumento della recollection con l’età è stato collegato allo
sviluppo della PFC (Cycowicz et al., 2003; Newcombe et al., 2007; Ofen et al.,
2007).
• Anche la maturazione delle strutture del MTL è stata
recentemente considerata alla base dell’incremento della
recollection (Ghetti et al. 2010).
• Prima si pensava ad una stabilità dello sviluppo di queste
aree.
• Volume dell’ippocampo cambia tra 4 e 25 aa, l’ippocampo
anteriore diminuisce, quello posteriore aumenta (Gogtay et al.,
2006).
Memoria a breve termine: sviluppo
Lo span subisce un incremento marcato nel corso dello
sviluppo (Hulme e Mackenzie, 1992)
3 a 4 anni
6 fra i 10-12 anni
7-8 a 16 anni
L’incremento principale si registra tra i 4 e i 10 anni di età.
Successivamente gli incrementi sono piuttosto contenuti.
L’incremento dipende dalla qualità ed efficienza di
elaborazione del materiale da memorizzare:
CHUNK (12041894)
migliora con l’età e l’aumento delle conoscenze
Memoria a breve termine: sviluppo
• uno dei test più semplici utilizzati nella memoria di lavoro è il test
A non B, introdotto per la prima volta da Piaget nel 1936
• viene usato anche con gli animali
• il soggetto guarda un oggetto per lui interessante ad esempio un
gioco per un bambino un pezzetto di cibo per l'animale mentre
esso viene nascosto in uno di due possibili nascondigli che
differiscono tra loro solo per la loro posizione rispetto al soggetto
Memoria a breve termine: sviluppo
• test A non B
• dopo un breve periodo di tempo al soggetto è permesso di
recuperare l'oggetto dal nascondiglio
• dopo aver allenato il soggetto eseguire il ritrovamento ripetendo
l'operazione varie volte--> l'oggetto viene nascosto nell'altra
posizione
• si osserva se il soggetto cerca correttamente l'oggetto nella nuova
posizione o se invece commette l’ errore di cercarlo Nella vecchia
posizione
Memoria a breve termine: sviluppo
• i bambini di 7-8 mesi superano il test solo se il ritardo è minore di
3 secondi
• il rischio dell'errore aumenta col passare del tempo ma diminuisce
con l'età
• passando da 5 secondi a 9 mesi
• 7-8 secondi a 10 mesi
Memoria a breve termine: sviluppo
• un altro test è un test in cui il bambino deve riordinare le carte
secondo criteri dettati dallo sperimentatore
• il bambino di 3 anni ordina le carte correttamente quando devono
utilizzare il primo criterio
• se viene loro dato un nuovo criterio continua ordinare secondo la
vecchia regola
Memoria implicita
Sono coinvolti di circuiti neurali distinti per il priming di ripetizione,
l’apprendimento di procedure visuo-motorie, e per il
condizionamento operante.
Compare precocemente (6 mesi) e resiste al deterioramento
E’differentemente implicata in disturbi dello sviluppo:
Dyslexics Automatisation Deficit Hypothesis i dislessici manifesterebbero
un’incapacità nell’automatizzare abilità elementari di natura motoria e cognitiva
(Fawcett e Nicolson, 1992, Fawcett, Nicolson, & Dean, 1996; Nicolson, Fawcett e Dean, 2001).
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