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Dott.-Bruno-Andrea

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Medicina Nucleare
Stato dell’ Arte
Andrea Bruno
Direttore USC Medicina Nucleare
1
La Medicina nucleare è una specialità che impiega
tecniche sicure e non invasive per ottenere
immagini del corpo umano e trattare malattie.
COS’ E’ LA
MEDICINA
NUCLEARE ?
La Medicina Nucleare è unica, perché fornisce ai
medici informazioni riguardanti la struttura ma
soprattutto la funzione di organi e apparati.
Questi dati funzionali non sono altrimenti
ottenibili se non attraverso interventi chirurgici o
test diagnostici molto più costosi.
La Medicina Nucleare spesso identifica la
patologia più precocemente delle altre tecniche di
diagnostica per immagini che studiano
prevalentemente la struttura anatomica del corpo
umano (TAC e RM, ecografia).
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La Medicina Nucleare impiega quantità
molto piccole di materiali radioattivi
(radiofarmaci) per diagnosticare e
trattare varie malattie.
In diagnostica i radiofarmaci sono
rilevati da particolari tipi di
apparecchiature (gammacamera)
collegate a potenti computers che
forniscono immagini molto precise
dell’area del corpo che si vuole studiare.
In terapia i radiofarmaci si concentrano
direttamente nell’organo da trattare.
La quantità di radiazioni di un esame di
Medicina Nucleare è comparabile a
quella di una radiografia; in terapia
radiometabolica essa è contenuta entro
limiti di sicurezza.
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Oggi la Medicina Nucleare fornisce
procedure essenziali per molte specialità
mediche, dalla pediatria, alla cardiologia,
alla psichiatria, all’oncologia.
Nuovi e innovativi trattamenti di Medicina
Nucleare che evidenziano e colpiscono
livelli molecolari all’interno del corpo
stanno rivoluzionando la comprensione e
l’approccio ad un gran numero di
condizioni patologiche (Imaging
molecolare e Teragnostica).
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LO SCENARIO ATTUALE
Le attuali apparecchiature di imaging in ambito medico nucleare
sono costituite da:
• SPECT (Gamma-camera)
• PET
• Sistemi dedicati (cardio, mammo, head)
• Sistemi per imaging preclinico
• L’ultimo decennio ha visto la nascita e rapida diffusione di
macchine ibride
• SPECT/CT
• PET/CT
• PET/RM
• SPECT/PET/TC
Le macchine ibride SPECT/CT and PET/CT hanno introdotto un impatto
diretto nella gestione del paziente, hanno cambiato le strategie di
imaging medico nucleare e coinvolto il mondo radiologico
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PERCHE’ SISTEMI IBRIDI CON TC?
La combinazione di immagini da tecniche differenti offre notevoli vantaggi
Diagnostici
• Un tomografo ibrido consente l’acquisizione di immagini
intrinsecamente coregistrate per la fusione di immagini morfologiche e
funzionali
• I dati delle due metodiche sono complementari: la TC consente la
localizzazione precisa delle anormalità funzionali e SPECT e PET
consentono di evidenziare le aree con metabolismo anomalo
• La mappa trasmissiva (fattori di
attenuazione) fornita dalla TC è
fondamentale per effettuare la
correzione per l’attenuazione (AC)
delle immagini in tempi brevi
• Una corretta AC è fondamentale
per effettuare analisi quantitative,
soprattutto per la SPECT (i fattori di
attenuazione dipendono dalla – non
nota – profondità nei tessuti da cui
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proviene il fotone primario)
SPECT/CT:
- correlazione anatomica precisa (molto importante per imaging con alcuni radionuclidi,
difficilmente localizzabili)
- migliore accuratezza diagnostica e benefici dimostrati rispetto alla SPECT
- introdotto SPECT quantitativa e ampliato il campo di impiego
PET/CT:
- il sistema di imaging ibrido MN oggigiorno
più riconosciuto
- ha migliorato moltissimo l’accuratezza clinica
della PET
- rapidissima diffusione clinica negli ultimi 10 anni
- componente fondamentale nel percorso clinico
Oncologico
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SPECT E SPECT/TC
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DA IERI A OGGI: EVOLUZIONE DELLA SPECT
A partire dal 2000 (introduzione del primo sistema ibrido SPECT doppia
testa + TC singolo strato), la SPECT/TC è evoluta verso sistemi
hardware integrati con SPECT a detettore multiplo e sistemi TC spirale
L’introduzione della SPECT/TC ha reso disponibile di routine la AC e
migliorato la qualità diagnostica e delle immagini per diverse
applicazioni:
a) encefalo
b) cuore
c) Scheletro
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DA IERI A OGGI: EVOLUZIONE DELLA SPECT
a) Ricostruzione iterativa
SPECT avanzata, che incorpora
correzioni geometriche,
per il collimatore,
riduzione rumore, AC
b) Esempio di segmentazione
su base TC (lobi polmonari).
ROI con colori diversi per
ottenere valori funzionali
accurati di ventilazione e
perfusione SPECT
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99mTc-MDP
PLANARE
SPECT
Le immagini SPECT mostrano più siti di metastasi rispetto alle immagini planari. Le
immagini PET mostrano più lesioni delle immagini SPECT.
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LA SPECT/TC
OGGI
(STATO DELL’ ARTE)
Selezione di sistemi SPET/TC oggi offerti da:
GE Healthcare,
Mediso,
Philips Healthcare Systems,
Siemens Healthcare Solutions,
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PET E PET/TC
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COS’E’ LA PET ?
La Tomografia ad Emissione di Positroni
(PET) è una delle più importanti modalità
di imaging per determinare
la presenza e la gravità di molte
neoplasie, di varie patologie
neurologiche e cardiovascolari.
E’ attualmente la tecnica più efficace
per rilevare metastasi.
Studi scientifici dimostrano che la PET
offre significativi vantaggi
rispetto ad altre tecniche di imaging (TC
e RM) nel diagnosticare molte malattie.
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DA IERI A OGGI: EVOLUZIONE DELLA PET
Le prime immagini risalgono agli anni ‘70;
negli anni ‘80 e ‘90 è soprattutto uno
strumento di ricerca
• Dal 2000 la PET è diventata una tecnica
standard per la diagnosi in campo
oncologico
• Nell’ultimo decennio abbiamo assistito
ad uno sviluppo rivoluzionario
• LA PET/TC E’ LO STANDARD CLINICO
ATTUALE
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WHOLE
BODY PET
DIMENSIONAL
PET (dal 2D al 3D)
SISTEMI IBRIDI
PET/CT
SVILUPPO METODI DI
RICOSTRUZIONE
ITERATIVI
DA IERI A OGGI:
EVOLUZIONE DELLA
PET
SISTEMI 4D (MOTION FREE)
LA STRUMENTAZIONE PET
Gammacamera in coincidenza
C-PET scanner (NaTl)
PET scanner (BGO)
Dedicato
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SIEMENS BYOGRAPH
169 crystals ogni 4 PMTs
- LSO
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PHILIPS
VEREOS
TOF più veloce
Risoluzione
temporale più veloce
Più veloce fusione e
post processing
Converte il segnala luminoso della scintillazione
direttamente in segnale digitale; zero rumore analogico
Elimina il compromesso tra sensibilità e risoluzione
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SCINTILLATORI PER PET
• Caratteristiche di uno scintillatore ideale:
• Elevato Stopping Power (alta efficienza/sensibilità)
• Alta frazione di fotoconversione/luminosità (alta efficienza e buona risoluzione
energetica)
• Alta velocità di decadimento (tempo morto ridotto, buone prestazioni ad alto
countrate; TOF)
• BGO è quello con il maggiore stopping power: migliore efficienza
• I nuovi cristalli con lutezio (LBS: LSO, LYSO) hanno portato in generale ad un
miglioramento della qualità delle acquisizioni WB 3D rispetto al BGO:
- più luminosi
- più veloci, finestra di coincidenza ridotta (4.5-6 ns vs 10-12 ns del BGO): riduzione
random, miglioramento qualità, consentito TOF
- soglia finestra energetica più selettiva (400-450 keV vs 350 kev): riduzione scatter e
random
THE JOURNAL OF NUCLEAR
MEDICINE • Vol. 49 • No. 6
(Suppl) • June 2008
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TOF – TIME OF FLIGHT
Sviluppata e commercializzata già agli albori con BaF2 (primi ‘80) ma subito
abbandonata (BGO troppo lento per TOF)
• L’introduzione di LSO-LYSO, scintillatori veloci con alto stopping power, ha
rinnovato l’interesse per TOF
• La PET TOF utilizza rivelatori molto veloci per migliorare la localizzazione degli
eventi lungo la LOR e migliorare la risoluzione
• I fotoni viaggiano alla velocità della
luce c
• Il ritardo di arrivo del secondo fotone in
coincidenza è pari 2Δ/c (Δ distanza
punto di annichilazione/asse del
tomografo)
• L’informazione è incorporata
nell’algoritmo di ricostruzione
• Risoluzione temporale del sistema:
DtFWHM distrib tempo di arrivo da
sorgente centrata
• Pseudo-aumento sensibilità
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Una elettronica di rivelazione veloce ed efficiente è necessaria per
sfruttare al meglio le proprietà dei cristalli a base di Lutezio (LSO) e in
particolare il loro ridotto tempo di scintillazione caratteristica che
contribuisce all’ottimale funzionamento della metodica Time-of-Flight.
I sistemi dotati di Time-of-Flight, i cui benefici sono stati descritti in
diverse pubblicazioni scientifiche, possono misurare il tempo che
intercorre fra la rivelazione in coincidenza dei singoli fotoni emessi nel
processo di annichilazione del positrone, al fine di meglio determinare
la posizione dell'evento lungo la linea di risposta.
Questa ulteriore informazione temporale migliora il rapporto segnalerumore e funziona come una sorta di amplificatore virtuale di conteggio,
permettendo di ridurre la dose iniettata e il tempo di scansione nonché
di migliorare la qualità dell'immagine PET.
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Digital Photon Counting, conteggio fotoni digitale
Lo scanner PET/TC Philips Vereos offre miglioramenti sensibili rispetto ai sistemi
analogici:
- risoluzione volumetrica quasi doppia,
- guadagno della sensibilità raddoppiato
- precisione quantitativa due volte superiore.
Lo scanner utilizza il rilevamento dei fotoni senza ricorrere a tubi
fotomoltiplicatori. La tecnologia a conteggio digitale dei fotoni converte la luce di
scintillazione direttamente in un segnale digitale con rumore analogico pari a
zero.
L'accoppiamento 1:1 di cristalli e detettori a stato solido produce una frequenza
di conteggio lineare, più rapida della tecnica TOF (Time-Of-Flight), e la sensibilità
effettiva migliora rispetto alla tecnica analogica
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TRIPLE MODALITY SYSTEM
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PERCHE’ SISTEMI IBRIDI CON RM?
• Enorme successo PET/TC: alta aspettativa per PET/RM
• La PET/TC è tecnicamente semplice, ma:
– Al 90 % campo oncologico (whole body PET-CT)
– Basso contrasto TC nei tessuti molli (brain)
– Scanning sequenziale (rischio di artefatti da movimento)
– Alta dose da radiazioni pet TC (70-80 % di tutto lo studio PET-TC)
• La PET- RM simultanea è una grande sfida tecnologica, ma ha il potenziale di
diventare il sistema del futuro (più versatile):
– Offre una moltitudine di m.d.c. endogeni
– Sensibilità picomolare
– Ottimo contrasto tessuti molli
– Indicazioni cliniche
• Neurologia: Alzheimer, epilessia, tumori,...
• Mammografia
• Pediatria
• Combinazione di PET e fMRI, spettroscopia RM, RM diffusion tensor
– Correzioni per il movimento basate su RM (IN CONTEMPORANEA)
– Minore dose da radiazioni (follow up)
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PERCHE’ SISTEMI IBRIDI CON RM?
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SISTEMI IBRIDI PET/RM
Lo sviluppo dei sistemi ibridi PET/RM incomincia alla fine degli anni ’90
• I PMT sono sensibili ai campi magnetici: non sono utilizzabili
• Differenti approcci per risolvere il problema:
– Fibre ottiche per portare la luce dallo scintillatore fino ai PM, posti
fuori dal campo magnetico (perdita segnale)
– Magnete in due parti e rivelatore PET posizionato all’interno, con
collegamenti con fibre ottiche (perdita segnale)
– Utilizzo di fotorivelatori a stato solido, magnetocompatibili, come
APD (compatti, potenzialmente economici, consentono
espansione FOV assiale)
• Problema critico: mutua interferenza tra PET e RM
• Problema: far stare l’inserto PET dentro al magnete…
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PRIMO SISTEMA COMMERCIALE –
APPROVATO FDA 2011
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GE Healthcare's SIGNA PET/MR
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SISTEMI DEDICATI
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SISTEMI DEDICATI PER CARDIOLOGIA
• Ultra – Fast SPECT:
- protocollo SPECT per imaging di perfusione time consuming
- solo una piccola parte del cristallo «vede» il cuore
- recente sviluppate gamma-camere dedicate per perfusione miocardica, con nuovo
sistema di rivelazione, geometria e collimatori particolari
- migliorano efficienza, risoluzione
J Nuc Cardiol (2012) Volume 19, Supplement
1;S19–29
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D-SPECT™
Cardiac Imaging System
• Primo sistema ultra-fast SPECT
sviluppato con design totalmente differente (CZT)
• Sensibilità notevolmente aumentata
• Paziente in posizione seduta
• Non vi sono parti esterne in movimento
http://www.spectrum-dynamics.com
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Discovery NM 530c /
Discovery NM/CT 570c
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SISTEMI DEDICATI PER MAMMOGRAFIA
• BSGI (Breast-Specific Gamma Imaging) o MBI (moolecular breast
imaging):
- scintimammografia con 99mTc-Sestamibi (Cardiolite®)
- high-resolution digital gamma camera: non una tecnica ibrida, ma
incorpora tecnologia MN con tecniche e applicazioni
mammografiche
- dimostrata una maggiore sensibilità rispetto a mammografia, US,
MR per alcune tipologie di cancro
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SISTEMI DEDICATI PER MAMMOGRAFIA
• PEM (Positron Emission Mammography ): tecnologia PET per
imaging mammografico con18F-FDG
- WB-PET: limitazioni tecniche portano a riduzione di
sensibilità e specificità per lesioni inferiori a 10 mm
(malattia in stadio avanzato)
- PEM proposta nel 1994 da Thompson et al. (Med Phys.
1994;21:529 –538)
- i sistemi PEM dedicati offrono risoluzione spaziale migliore
(2 mm) e sensibilità maggiore (intervento precoce)
- due rivelatori in coincidenza e ricostruzione tomografica
limitata,dedicata all’imaging mammografico
Positron emission mammography in the diagnosis of breast cancer
Is maximum PEM uptake value a valuable threshold for malignant breast cancer detection?
F. H. H. Müller; Nuklearmedizin 2016.
Conclusion: PEM is capable of differentiating breast tumours from benign lesions with 100%
sensitivity along with a high specificity of 96%, when a threshold of PUVmax >1.9 is applied.
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RADIOFARMACI
41
42
ISOTOPI POSITRONE EMITTENTI
Isotopo
Emivita
Produzione
Ossigeno-15
2 min
Ciclotrone
Azoto-13
10 min
Ciclotrone
Carbonio-11
20 min
Ciclotrone
Fluoro-18
110 min
Ciclotrone
Rubidio-82
75 sec
Generatore
Gallio-68
68 min
Generatore
Rame-64
12.7 ore
Ciclotrone
Iodio-124
4.18 gg.
Ciclotrone
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Neurologia
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ONCOLOGIA
TRACCIANTI
Metabolismo glucidico
[18F]Fluoro-2-deossiglucosio
Metabolismo proteico e trasporto
amminoacidi
Marcati con 11C
[11C]Metionina
Marcati con 18F
Fosfolipidi di membrana
Sintesi del DNA
[11C]Tirosina
[11C]Leucina
18F-Fluoroetiltirosina
18F-Flurofenilalanina
[11C]Colina e 18F-Colina
Metabolismo osseo
18F-Fluorotimidina
[11C]Timidina
[18F]Fluoruro di sodio
Recettori della somatostatina
68Ga-DOTATOC/DOTANOC
Flusso ematico
[15O]Acqua
Ipossia
Consumo di ossigeno
18F-fluoromisonidazolo
[18F]FAZA
[15O]Ossigeno
Recettori estrogenici
18F-fluoroestradiolo
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FET
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Radiofarmaco analogo della tirosina e della fenil-alanina marcato con Fluoro-18, che, pur
non essendo incorporato nelle proteine, riflette l’accumulo degli aminoacidi a livello
cellulare e l’incremento dell’attività di trasporto.
M. 37aa. Oligoastrocitoma WHO II
frontale sinistro
[11C]-L-tirosina
M32aa. Astrocitoma
WHO II
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68Ga
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Valutazione dei recettori della somatostatina
I tumori neuroendocrini sono un eterogeneo gruppo di neoplasie, la maggior parte delle
quali esprime recettori per la somatostatina.
Sono rappresentati da 5 diversi sottotipi espressi sulla membrana cellulare (SSTR1-5) con
variabile distribuzione a livello sia dei tessuti normali che di quelli tumorali.
Questi recettori sono iper-espressi sia da molte neoplasie neuroendocrine (soprattutto il
tipo SSTR2), sia dai vasi peritumorali (neoangiogenesi indotta dal tumore), sia da cellule
infiammatorie e del sistema immunitario (ad esempio, linfociti attivati).
Mentre tutti i sottotipi recettoriali legano la somatostatina nativa con uguale affinità ciò
non si verifica nel caso dei vari analoghi sviluppati per ovviare alla brevissima emivita
biologica della somatostatina stessa.
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L’octapeptide ciclico Octreotide è il primo analogo della somatostatina utilizzato
clinicamente, anche se la sua affinità di legame è limitata ai recettori SSTR2 e SSTR5.
L’incorporazione nella molecola di un chelante come il DTPA ne permette la marcatura con
Indio-111 (111In-Pentetreotide).
L’incorporazione nel peptide del chelante DOTA, permette una marcatura più stabile con
radionuclidi come 111In e 90Y o 177Lu (gli ultimi due utilizzati per terapia) ed è alla base
della preparazione di un radiofarmaco PET marcato con Gallio-68 (68Ga-DOTA-Tir3octreotide o 68Ga-DOTA-TOC)
Altro analogo molto promettente in ambito clinico è il 68Ga-DOTA-1-NaI3-octreotide o
68Ga-DOTA-NOC.
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Il DOTA-TOC dimostra elevata affinità per i recettori SSTR2 e, in misura minore, SSTR5.
Il DOTA-NOC possiede elevata affinità di legame per i recettori SSTR2, SSTR3 e SSTR5.
Questi radiopeptidi presentano eliminazione renale e rapido accumulo a livello neoplastico
(80% entro 30 minuti), mentre molto basso è l’accumulo nei tessuti che non esprimono
recettori per la somatostatina; per tale motivo le immagini scintigrafiche possiedono
elevato contrasto.
L’attività standard somministrata in un paziente adulto è 100-150 MBq, con acquisizione
delle immagini 60-90 minuti dopo l’iniezione endovenosa del radiofarmaco.
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68Ga-DOTATOC
SPECT 111InOCTREOSCAN
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68Ga DOTANOC
NET con multiple metastasi epatiche. Primitivo alla coda del pancreas
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RAME
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Il rame nell’ambiente
• Elemento 29 della Tavola periodica: gruppo
11 dei metalli di transizione
• Nell’ambiente:
- H2O mare 0,15 mg/L
- H2O dolce 1-20 mg/L
- Sedimenti 2-740 mg/g (secco)
- Atmosfera 5-20 ng/m3
- Suolo
50 mg/g (secco)
- Alimenti
1 mg/g
• Essenziale per tutti gli organismi viventi
• Estremamente tossico se le concentrazioni
superano la soglia di tossicità
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Il rame nel corpo umano
• La quantità di questo elemento è piccola (110 mg in un adulto di 70 kg)
distribuita fra le ossa (46 mg), muscoli (26 mg), fegato (10 mg), sangue (6 mg),
reni (3 mg) e cuore (1,5 mg)
• Si ingerisce attraverso la dieta ed è assorbito (~2mg/giorno) attraverso lo
stomaco e l’intestino tenue.
• Il Cu viene distribuito ai tessuti per via ematica in due diverse fasi:
 Trasporto al fegato e reni attraverso l’albumina e la transcupreina
 Trasporto dal fegato agli altri tessuti ed organi (cuore-cervello) mediante la
ceruloplasmina
• Una deficienza di Cu provoca anemia, mentre la incapacità di eliminarlo
determina un suo accumulo, responsabile della malattia di Wilson
(degenerazione epatolenticolare)
Linder ed al 1998 Current Opinion in chemical biology Chemical Reviews 2014
56
Omeostasi del rame
• Il Cu attraversa la membrana plasmatica tramite trasportatori (CTR1-CTR3)
• Il Cu intracellulare si lega a piccole proteine chaperons Atox1 (anti-oxidant 1
per prevenire la interazione inappropriata con altre componenti cellulari) CCS,
COX17
Trasporto nell’apparato di Golgi
tramite ATPasi:
ATP7B nel fegato:
- ceruloplasmina
- escrezione biliare
ATP7A nell’intestino: assorbimento
Solomon et al. Chem. Rev. 2014
Peng et al. J Nucl Med 2006
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Ruolo del rame
• Il metabolismo del rame è regolato da sofisticati meccanismi omeostatici
• Ruolo importante per la funzione di numerosi enzimi e proteine e molti
processi fisiologici:
 regolazione del metabolismo energetico
 respirazione mitocondrale
 trasporto del ferro
 proliferazione cellulare ed angiogenesi
 stimolazione della proliferazione cellulare soprattutto nell’angiogenesi
tumorale
• La forma ionica in eccesso è citotossica per formazione di radicali idrossilici
Raju et al, J Natl Cancer Inst 1982
Hu et al. Oncology 1998
Asabella et al. BioMed Research International 2014
Valko et al. Curr Med Chem 2005
Gaetke, Chow. Toxicology 2003
58
Rame e Tumori
•
Metabolismo del rame profondamente alterato nei tumori con deposito nelle
regioni nucleari e perinucleari tumorali.
•
Ruolo del rame nello sviluppo del cancro in studi preclinici
•
Modelli tumorali da xenotrapianto umano nei topi: massimo grado di assorbimento
di CU nel glioblastoma e carcinoma prostatico
•
Aumento significativo del rame sierico e della ceruloplasmina in vari tipi di tumori
nell’uomo, in particolare nei tumori cerebrali, in correlazione con il grado di
malignità
•
Rame come fattore di crescita tumorale specie per glioblastoma e carcinoma della
prostata
•
L’elevata concentrazione di Cu nelle cellule tumorali:
- differenzia le cellule sane da quelle tumorali
- diventa bersaglio per agenti diagnostici e terapeutici
Fisher et al. Oncolgy 1978
Kaiser et al. Acta Neurochirurgica 1993
Van der Aart et al. Nuclear Medicine and Biology 2012
Canelas et al. J. Neurochem. 2015;
Pizzolo, Tumori 2000
Scanni, Tumori 2003
Wollemann, Mac-Millans Press Ltd, 1974
Daniel et al. FrontBiosci 2004
59
64Cu:
caratteristiche
• Miglior radioisotopo in ambito clinico
• Emivita 12.7 h
•
Schema di decadimento:
 cattura elettronica EC (43, 9%);
 decadimento particelle β+ (massima energia [Emax], 656 KeV; 17,4%) e
β– (Emax 573 KeV; 38,5%): possibilità diagnostiche e terapeutiche con diverse
quantità dello stesso radionuclide;
 emissione dell’elettrone di Auger ad alto LET e corto raggio di penetrazione nei
tessuti con azione terapeutica per effetto citotossico sulle cellule.
Craver et al, Inorganica Chimica Acta, 2010
Su et al. Europ J Med Chem, 2010
Huang et al. Electrochimica Acta, 2011
Obata et al. Nucl Med Biol 2005
60
Representative MRI (left) and PET/CT (right)
brain images of a patient with GBM in the left
thalamus (patient 020). MRI scan was collected
one week before injection of 64CuCl2 whereas
PET/CT at 1 h after administration of the tracer.
61
MRI (left), CT (center) and PET images of a
patient with benign astrocytoma (patient 008).
No uptake was observed in the PET scan.
62
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Patologia neurodegenerativa
64
Amyvid™
Amyvid™ (florbetapir F 18) per uso endovenoso è indicato per l'imaging
cerebrale con tomografia a emissione di positroni (PET) per la valutazione
della densità delle placche neuritiche beta-amiloidi in pazienti adulti con
disfunzione cognitiva sotto valutazione per la malattia di Alzheimer (AD)
o per altre cause di declino cognitivo.
Una scansione Amyvid negativa indica la presenza rada o l'assenza di
placche neuritiche ed è incoerente con una diagnosi neuropatologica di
AD al momento dell'acquisizione dell'immagine; un risultato negativo
della scansione riduce la probabilità che la disfunzione cognitiva di un
paziente sia dovuta all'AD. Una scansione Amyvid positiva indica una
presenza da moderata a frequente di placche neuritiche amiloidi; l'esame
neuropatologico ha mostrato che questa quantità di placche neuritiche
amiloidi è presente nei pazienti con AD.
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Left: High Amyvid
uptake in cortical grey
matter (loss of greywhite matter
contrast).
Amyvid™
Right: Low Amyvid uptake
in cortical grey matter
(good grey-white matter
contrast).
Administer 370 MBq (10 mCi) as a single intravenous bolus in a total volume of 10 mL
or less.
Obtain 10-minute PET images starting approximately 30 to 50 minutes after
Intravenous injection .
66
Amyvid™
18F-florbetapir
(top) and 18F-FDG (bottom) images of patient initially
diagnosed with probable AD, which was negative on 18F-florbetapir
scan and mildly positive on 18F-FDG scan (mildly decreased
metabolism in temporoparietal area).
However, this patient, on longer follow-up, was suspected of having
frontotemporal dementia instead.
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Neuraceq
18F-florbetaben
la PET al florbetaben garantisce un elevato grado di confidenza per quanto riguarda la
presenza o assenza di placche amiloidi nel cervello, come riscontrato dalla sua elevata
accuratezza diagnostica, e risulta generalmente sicura e ben tollerata.
Dato il suo elevato valore predittivo negativo, il florbetaben può escludere in modo
affidabile la patologia da beta-amiloide come causa di base del declino cognitivo.
Ciò fornisce delle certezze per pazienti, medici e famiglie, e consente lo sviluppo e
l’impiego di terapie in grado di modificare il decorso della malattia.
300 megabecquerels (MBq), ie, 8.1 millicuries (mCi) IV bolus administered by slow IV bolus
(1 mL/6 seconds) in a total volume of up to 10 mL
Follow injection with an IV flush of 10 mL of 0.9% NaCl
Image Display & Interpretation
A 15 to 20-minute PET image should be acquired starting 45-130 minutes after IV injection
The patient should be supine; position head to center the brain, including the cerebellum,
in the PET scanner field of view
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Alzheimer’s disease patient (upper row) and of a healthy control (lower row) of different
scan durations, all starting 90 min after tracer administration. No relevant loss of image
quality and discrimination ability reducing scan time from 20 to 10 min or 5 min.
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VIZAMYL
flutemetamolo (18F)
VIZAMYL è un radiofarmaco indicato per rilevare con la tomografia ad emissione di
positroni (PET) le immagini della densità delle placche neuritiche di β - amiloide nel
cervello di pazienti adulti con decadimento cognitivo che vengono valutati per
la malattia di Alzheimer (AD) e altre cause di decadimento cognitivo.
VIZAMYL deve essere usato congiuntamente alla valutazione clinica.
Una scansione negativa indica la presenza di poche placche o l'assenza di placche,
il che non è coerente con una diagnosi di AD
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71
TERAPIA
Radioembolizzazione tumori primitivi
e metastasi epatiche
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Fase diagnostica
• Acquisizione total body trasmissiva
• Angiografia epatica digitale selettiva
• Somministrazione di Macroaggregati di
Albumina marcati con Tc99m
• Acquisizione total body
• Acquisizione SPECT/CT
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Fase diagnostica
Acquisizione total body trasmissiva
Flood di Cobalto 57
74
Fase diagnostica
Angiografia epatica
digitale selettiva
Somministrazione di
Macroaggregati di Albumina
marcati con Tc99m
75
Fase diagnostica
Acquisizione total body
Acquisizione SPECT/CT
Fase terapeutica
•
•
•
•
Angiografia epatica digitale
Somministrazione di Y90-microsfere
Acquisizione di PET/CT
Ricovero in Degenza Protetta
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Fase terapeutica
Angiografia epatica digitale
Somministrazione di
Y90-microsfere
78
Fase terapeutica
Acquisizione di PET/CT
Ricovero in Degenza Protetta
79
Presenza di Shunt Gastrointestinale
Presenza di Shunt polmonare
Eccessivo coinvolgimento del tessuto epatico
Non corrispondenza tra accumulo e lesione
80
GRAZIE PER L’ATTENZIONE !!
81
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