JOHN DEWEY John Dewey (1859 Burlington- Stato del Vermont) è un pedagogista americano. Nel 1894 ottiene una cattedra all’Università di Chicago, dove nel 1896, con l’aiuto della moglie Alice Chipman fonda una scuola infantile ed elementare innovativa, che si qualificherà come laboratorio di psicologia e pedagogia sperimentali. OPERE «Il mio credo pedagogico» In questo breve saggio, l’educazione è presentata come un processo attraverso il quale l’individuo assimila le conoscenze, le abilità, le tecniche conquistate dall’umanità nel suo cammino storico. Questo percorso si compie sia sul piano psicologico che su quello sociale. «Scuola e società» Resoconto dell’esperienza compiuta dalla scuola sperimentale annessa alla facoltà pedagogica di Chicago basata sulle attività manuali, sulla cooperazione, sulla soluzione dei problemi («i bambini imparano non solo a cuocere le uova, ma a intendere il principio incluso nella loro cottura»). La scuola deve essere organizzata considerando i bisogni dei bambini e deve essere una piccola comunità in cui ci sono le regole (adattate) della vita sociale esterna. Essa è concepita in forma “progressiva”, perché presuppone uno sviluppo graduale dell’allievo. «Democrazia ed educazione» L’educazione non è mai un fenomeno individuale, ma sempre una attività sociale. La democrazia è la forma di governo più completa perché esige la partecipazione di tutti e stimola a trarre il meglio di sé a beneficio della collettività. CONCETTI Due concetti sono alla base della pedagogia di Dewey: 1. Learning by doing: si conosce attraverso il fare. L’esperienza è infatti alla base di ogni conoscenza umana. La conoscenza, infatti, secondo Dewey è un sapere continuamente verificato alla luce dell’esperienza, cioè costruito secondo un metodo scientifico. L’educazione è fondata sull’esperienza. Essa è resa possibile grazie all’educatore che crea le condizioni ambientali idonee affinché i desideri, i bisogni e le capacità personali possano manifestarsi in esperienze educative. 2. Il principio della società democratica: c’è uno stretto rapporto tra democrazia ed educazione, che è alla base della relazione interattiva tra scuola e società. La scuola basata sull’attività e sugli interessi degli alunni, valorizzando le loro potenzialità, è la condizione indispensabile per poter sperimentare la democrazia. La concezione educativa di Dewey è PRAGMATICA ed EMPIRICA, ovvero basata sulla pratica, sul fare. Questo non gli impedisce di riconoscere l’importanza delle finalità etiche dell’educazione, individuate nei valori del metodo scientifico (rigore, trasparenza, intersoggettività). Lavorare per un fanciullo attivo significa impegnarsi per formare una coscienza consapevole, critica, non conformista, capace di dare il suo contributo alla comunità sociale.