BIOGRAFIA DI GIOVANNA D’ARCO Giovanna d'Arco, in francese Jeanne d'Arc, Domrémy, è stata un'eroina nazionale francese, venerata come santa dalla Chiesa cattolica, conosciuta anche come «la pulzella d'Orléans» (in francese «la pucelle d'Orléans»). Quando Giovanna d'Arco nasce il 6 gennaio 1412 a Domrémy, in Lorena (Francia), da una famiglia di poveri contadini, da circa cinquant'anni la Francia è un paese continuamente in subbuglio, soprattutto a causa dei feudatari che mirano a superare in potenza il sovrano e sobillati dalla monarchia inglese che punta conquistare la nazione. Nel 1420, dopo anni di lotte sanguinose, la situazione precipita: un re inglese si fa riconoscere sovrano del Regno unito di Francia e d'Inghilterra, senza che Carlo VII (detto il Delfino), riesca a fronteggiare la disperata situazione in cui versa il suo paese. Nell’inverno del 1429, una giovane donna in abiti maschili si presentò alla corte di Carlo VII, delfino di Francia. Diceva di sentire voci dal Cielo. Nata in un villaggio della Lorena, regione di frontiera dove scorrerie e saccheggi erano all’ordine del giorno, quella fanciulla semplice, figlia di contadini, sosteneva di essere investita di una missione divina: doveva mettersi a capo delle truppe di Carlo per debellare l’esercito inglese e riconquistare i territori che spettavano di diritto al re. Nonostante la diffidenza dei consiglieri Giovanna D'Arco convince il Delfino che cede alle sue richieste. Così Giovanna, che aveva infiammato l'animo di tutti i francesi, sostenuta dalle acclamazioni delle genti dei villaggi e degli uomini d'armi, con un bianco stendardo sul quale vi erano scritti i nomi di Gesù e Maria, si pone alla testa dell'esercito che si proponeva di condurre alla vittoria. Che fosse una pazza o un’eroina, una lucida condottiera o una contadina invasata, una strega o una santa, certo è che Giovanna d’Arco fu in grado in pochissimi mesi d’infliggere pesanti sconfitte agli inglesi, guidando il suo esercito con audacia, carisma e genio strategico. Armata di una spada leggendaria e di un bianco stendardo decorato di gigli, la vergine guerriera che sapeva tener testa ai teologi e scherzare con i soldati, che cavalcava e maneggiava la lancia con la più grande perizia, prima di essere catturata e giustiziata per eresia a soli diciannove anni riuscì a riconquistare Reims, far incoronare il delfino di Francia e sottomettere le campagne tra Parigi e Bourges, dopo aver mutato grazie al suo coraggio le sorti dell’assedio di Orléans e il destino dell’intera nazione francese. Tra maggio e luglio la Pulzella e il suo esercito rompono l'assedio di Orléans, liberano la città e sconfiggono i nemici; il 7 luglio 1429 Carlo VII viene finalmente consacrato re. Alla grande vittoria purtroppo il sovrano, incerto ed esitante, non fa seguire un'azione militare risolutiva e Giovanna D'Arco viene lasciata sola. Invano l'8 settembre organizza un'azione sotto le mura di Parigi; nonostante fosse stata ferita dalla freccia di un arciere nemico continua a combattere ma, alla fine, suo malgrado, deve obbedire ai capitani e ritirarsi da Parigi. Giovanna però non si arrende; nella primavera del 1430 vuole marciare su Compiègne per difenderla dagli anglo-borgognoni. Durante una ricognizione cade in un'imboscata subendo l'umiliazione di essere catturata e consegnata a Giovanni di Lussemburgo, che la cede a sua volta come bottino di guerra agli Inglesi. Carlo VII non tenta neppure di liberarla. Comincia allora il martirio del carcere e l'onta dei processi; tradotta a Rouen, davanti a un tribunale di ecclesiastici, nel 1431 viene incolpata di eresia ed empietà, false accuse che tendevano a celare il significato politico della sua condanna. All'alba del 30 maggio 1431 la Pulzella d'Orlèans viene arsa viva. Tra il fumo e le faville, mentre già il suo corpo era avvolto dalle fiamme, fu udita gridare con voce forte, per sei volte: "Gesù!" - poi chinò la testa e spirò. "Siamo tutti perduti! - gridarono i carnefici - abbiamo bruciato una santa". Diciannove anni dopo, quando Carlo VII rioccupa Rouen, Giovanna viene riabilitata. Canonizzata nel 1920, Giovanna d'Arco ha ispirato scrittori e musicisti, come Shakespeare, Schiller, Giuseppe Verdi, Liszt e G. B. Shaw, esaltata come simbolo di fede, di eroismo e di amore patriottico.