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ITALIANO, Decadentismo, D'Annunzio, Pascoli (1)

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Poesia e prosa del Decadentismo
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Il Decadentismo si formò nell’arco di tutto l’800 ma si manifestò negli ultimi decenni del fine ‘800
(1875-1880) e durò almeno tre-quattro decenni.
Il Decadentismo convisse con il Naturalismo ma avevano un progetto di arte completamente
diverso.
Il Decadentismo divenne l’espressione artistica di quelle persone che diffidavano il Positivismo e
non si fidavano della scienza e della ragione.
Simbolisti e decadenti condividono le stesse esigenze: sperimentare forme nuove e poeta: artista
separato dalla società, in possesso di una propria visione e di un linguaggio speciale e adeguato.
Si caratterizza sul piano delle tematiche: culto della bellezza, fascino delle età di decadenza,
ambiguità morale
Valorizza la tendenza all’estetismo: tendenza all’arte per l’arte.
Antecedenti Inglesi
Dandysmo
- Nato nella prima metà dell’800 come fenomeno di costume.
- Dandy era chi viveva secondo un criterio di eleganza.
- Primo Dandy: lord George B. Brummel.
- Il più celebre dandy fu lo scrittore Oscar Wilde (noto per i suoi atteggiamenti provocatori e
antiborghesi) con il suo romanzo “Il ritratto di Dorian Gray”.
- Des Esseintes: prototipo del dandy: esteta malato di bellezza, isolato dal mondo perché ritenuto
volgare
Estetismo
- Si diffonde nel 1860-70 come forma di protesta contro il grigiore dell’età vittoriana.
- Con Pater (teorico dell’Estetismo) il “bello” diventa l’unica cosa importante della vita; l’uomo deve
raccogliere tutte le sensazioni più splendide e nuove.
- Si replica la figura di Des Esseintes in Andrea Sperelli e Dorian Gray
- Poeti: sensazioni estetiche importanti: le azioni devono essere sempre “belle”
Preraffaellismo
- Per avere un quadro completo del Decadentismo si cercò una perfezione artistica (pittura).
- Rossetti: pittore inglese che si rifaceva ai modelli genuini dei pittori prima di Raffaello.
Antecedente Italiano
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Il più precedente del Decadentismo in Italia fu la Scapigliatura.
Corrente letteraria nata tra Milano e Torino nel 1860-70.
Principali esponenti: Boito, Tarchetti, Dossi, Praga.
Contestazione e protesta contro la letteratura tradizionale.
La Scapigliatura è una vera e propria “avanguardia” letteraria.
Antecedente Francese
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In Francia grazie a Baudelaire (“I fiori del male”) si aprì una nuova stagione della lirica europea.
Secondo Baudelaire lo scrittore deve svelare i legami segreti che si instaurano tra cose e natura.
La poesia rivela il significato dei simboli
Poeti parnassiani
- I poeti del Parnassianesimo furono i primi a valorizzare l’esempio di Baudelaire
- Diffusero un’idea di poesia pura, perfetta nella forma e impersonale nei contenuti, lontana dal
sentimentalismo dei romantici.
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L’arte doveva allontanarsi da tutto ed essere per pochi (elitaria).
“L’arte per l’arte”: motto che riassume il pensiero parnassiano: arte fine a se stessa
Simbolismo
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nasce in Francia dal poeta Moréas: 1886 pubblicò su “Le Figaro” un articolo in cui chiedeva di
trovare un termine che designasse i poeti decadenti ma fosse privo della connotazione negativa
comunemente attribuitagli → symbolique (simbolico)→ SIMBOLISMO.
Simbolisti e decadenti condividono le stesse esigenze: sperimentare forme nuove e poeta: artista
separato dalla società, in possesso di una propria visione e di un linguaggio speciale e adeguato.
Privilegia il terreno della poesia e approfondisce la ricerca stilistica
POETI: Verlaine, Rimbaud, Mallarmé → obiettivo: trasformare il linguaggio poetico per raggiungere
le zone nascoste della natura e della vita umana che l’indagine scientifica non può toccare
Rifiuta l’idea tradizionale secondo cui la poesia è mimesis → poeta: deve puntare all’opera pura,
svincolata da riferimenti concreti e materiali
Vuole rivelare la realtà profonda delle cose: lo fa attribuendo massimo valore alla parola “pura”:
valorizzano figure retoriche (sinestesia: “colore caldo” e analogia: “sono come cane e gatto”)
Poesia: nuova musicalità → accostamenti di suoni insoliti con effetti onomatopeici e timbrici
Si diffonde in Italia: D’Annunzio e Pascoli → influenzano le avanguardie
Scritture ribelli: Scapigliatura, Avanguardie
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Poeti fine ‘800 (Pascoli, D’Annunzio, Carducci): divulgazione valori dominanti → es. Amor di patria
Scapigliatura
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Non accettavano il ruolo di divulgatori
Prese il nome da “La Scapigliatura e il 6 Febbraio” di Arrighi → scapigliato: identico significato di
bohème (vita zingaresca)
Nasce tra Milano e Torino nel 1860 da scrittori Milanesi: prendevano esempio dai francesi: si
sentivano superiori nell’arte e nella vita.
Rivelavano il disagio dovuto alle trasformazioni scientifiche e tecniche
POETI: Arrighi, Rovani, Boito, Tarchetti, Praga, Dossi
Riprendevano il Romanticismo tedesco: temi magici, onirici, satanici
I poeti si schieravano fuori dal romanticismo moderato e razionale di Manzoni → arte come
esperienza totale e “maledetta”: il poeta si posiziona fuori dalla società, rifiuta la normalità e le
regole; poeta: spirito di novità e ribellione.
Avanguardie Storiche
Futurismo
- Nasce nel 1909 da Marinetti (organizzatore culturale): pubblica su “Le Figaro” il “Manifesto”
fondativo del movimento.
- Divenne internazionale: ispirò futurismo russo
- Si fonda sul “nuovo”: automobile, aeroplano…; canoni di dinamicità, simultaneità e disordine
formale → slogan: “immaginazione senza fili”, “parole in libertà”
- Paroliberismo: annotare velocemente i fatti bellici e trascrivere anche suoni, odori (Zang Tumb
Tumb)
- Si doveva abbandonare la tradizione per esprimere la vita moderna: nuova poetica della
simultaneità: frasi sovrapposte
- Esiti migliori nella pittura; la letteratura produsse molte idee e sperimentazioni: campo teatrale
- Valorizza la rivoluzione tecnologica: entusiasmo per il futuro; esaltazione per la violenza e guerra:
ideologia autoritaria e militarista
Manifesto del futurismo
- Marinetti: carica dirompente contro scuola, ambienti culturali, disciplina e passato culturale.
- Tono: tensione provocatoria; componente lirica: risalta immagini iperboliche, metaforiche,
metafore e similitudini; componente aggressiva: risalta l’autorità e la decisione del tono: polemica
contro istituzioni del passato e disprezzo verso l’eredità culturale dell’Europa cristiana e
illuministica
- Componente militarista: ribellione contro le istituzioni culturali della società borghese
Espressionismo
- Nasce in area tedesca come movimento pittorico, poi si espande nelle altre arti
- Contro l’”armonia”: deformazione, ricerca esasperata del grottesco
- Letteratura espressionista: mescolanza di forme e linguaggi, scomposizione dei piani logici.
Surrealismo
- Fondato da Breton nel 1909 con il “Manifesto del Surrealismo”
- Primo piano: la vita dell’inconscio
- Proposta della “scrittura automatica”
- Largo influsso su molte ricerche letterarie
APPUNTI
Giovanni Pascoli
Vita
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Nasce a San Mauro di Romagna il 31 Dicembre 1855
Trascorre l’infanzia nella tenuta “La torre dei principi Torlonia” del padre (amministratore della
tenuta)→ figura importante per lui: muore il 10 agosto 1867 ucciso da sicari sconosciuti: da qui
nasce l’ossessione per il mistero e la morte → poesie dedicate al padre: “X agosto” e “Cavalla
storna”.
Dopo la morte del padre la famiglia si trasferisce a San Mauro dove moriranno componenti della
famiglia
Finiti gli studi liceali a Firenze e Cesena, si iscrive alla facoltà di Lettere a Bologna (dove insegna
Carducci)
Vita politica: si avvicina al movimento socialista rivoluzionario di Andrea Costa; nel 1879 verrà
arrestato per aver partecipato ad una dimostrazione filoanarchica: assolto grazie alla testimonianza
di Carducci. Riprende gli studi e si laurea nel 1882 → nel 1883 insegna latino e greco: sono gli anni
in cui scrive Myricae.
Collabora con riviste letterarie come “Vita nuova” e “Convito”
1895: si trasferisce a Castelvecchio di Barga e insegna in università la grammatica latina e greca →
1905: cattedra di letteratura italiana di Bologna.
1903: pubblicazione di “Canti di Castelvecchio”
Muore il 6 Aprile 1912 a Bologna (cirrosi epatica)
Personalità di Pascoli
- Vita di Pascoli: povera e “senza amore” → povera: Ha vissuto viaggiando poco (nido domestico: no
rapporti con le donne); Senza amore: matrimonio della sorella interpretato come tradimento del
nido pascoliano
- Per ricordare la famiglia scriverà: MYRICAE (padre), CANTI DI CASTELVECCHIO (madre), POEMETTI
(sorella Maria)
Differenza Pascoli - D’Annunzio
- Pascoli: idealizzò il mondo contadino, vive isolato, fedele a pochi luoghi (nido familiare)
- D’Annunzio: disprezzo della folla e della gente comune, uomo di società, avventuriero (“Uomini
superiori” e “Superuomo”)
Raccolte principali
MYRICAE (1891)
- Opere: LAVANDARE, ROMAGNA, ARANO, NOVEMBRE, X AGOSTO
- Poesie che trattano di cose semplici e umili: vita di campagna e brevi memorie dell’infanzia
- Rivoluzione nello stile e nella forma
- Sguardo poeta-fanciullo: “fanciullino”
POEMETTI (1897)
- Diviso in due parti: “primi poemetti” e “nuovi poemetti”
- Si ritrova nelle opere la vita di campagna
- “fanciullino” che cerca ingenuità e spontaneità in ogni cosa
CANTI DI CASTELVECCHIO (1903)
- Richiama la dimora dove vuole, insieme alla sorella, ricostruire il “nido”
- Vita di campagna: ricordo dell’infanzia e della crescita in Romagna
- Libro più maturo di Pascoli con uso del simbolismo e analogia
Ultime raccolte
- Abbandono del tema “fanciullino”
- Celebra il risorgimento: personaggi contemporanei o moderni con gesta di valore o scoperte
scientifiche
- POEMI CONVIVIALI: 20 poemetti riguardanti la mitologia greca
IL FANCIULLINO
- Concezioni sulla natura, pubblicato nella rivista “il marzocco”
- Pascoli: “in ogni uomo c’è un fanciullo”, capace di commuoversi e sperimentare nuove emozioni →
osserva le piccole e grandi cose: il fanciullino è un individuo di natura, non di cultura: stupore ed
entusiasmo, lato commuovente, fantasia, poetica delle piccole cose (simbolismo)
- Parallelismo poeta – fanciullo: colgono le misteriose relazioni tra le cose, si esprime in modo
istintivo, parole semplici della gente di campagna
Simbolismo pascoliano
- Poetica del fanciullino rende Pascoli un poeta simbolista (soggettività dell’io-poeta): meno
intellettuale ma più istintivo (visione bassa), dominano i particolari (immagine-simbolo)
- “NIDO”: simbolo di casa, mondo interiore del poeta fanciullo; gli uccelli sono molto citati dal poeta
spesso con onomatopee. → il nido è casa, famiglia, patria ma in chiave psicologica causò:
regressione dell’infanzia, diffidenza, volontà di stare protetti in affetti familiari, paura verso la
civiltà industriale e borghese.
- Dispersione del nido: ogni partenza era un tradimento
- Nido: simbolo di inettitudine (persona che si lamenta della vita ma non fa niente per cambiarla)
Linguaggio speciale
- Usa elementi fonici, allusioni e silenzi; nuove forme e stile; uso delle onomatopee
- Linguaggio raro e prezioso: arcaico e vecchio
- Linguaggio specifico con parole precise
- Sistemi metrici e ritmici molto tradizionali
- Uso dell’analogia e sinestesia
Opere in breve
- FANCIULLINO (1896-1903): modo infantile di conoscere il mondo, dialogo interiore fra poeta e
anima del fanciullino: 20 brevi capitoli
- MYRICAE (raccolta, 1903): diario personale dei pensieri e delle esperienze dell’autore: tragiche
vicende familiari (uccisione del padre); Pascoli: poeta di campagna
- NOVEMBRE (MYRICAE): illusione di una primavera, in realtà autunno dove ci sono simboli
contrastanti: rami secchi-cielo sereno
- LAVANDARE (MYRICAE): aratro senza buoi: simbolo di malinconia e abbandono; vita rurale delle
lavandaie
- IL LAMPO (MYRICAE): evento improvviso, il poeta attribuisce vita alle cose inanimate e tutto lo
spaventa
- IL GELSOMINO NOTTURNO (CANTI DI CASTELVECCHIO): istintività, lontananza immediata,
fecondazione del fiore (allusione esplicita alla donna fecondata) e nozze come analogia.
- X AGOSTO (MYRICAE): dedicato alla perdita del padre; stelle cadenti come messaggio di sofferenza
della natura; il dolore per una morte incomprensibile e ingiusta
- CAVALLA STORNA (CANTI DI CASTELVECCHIO): rievocazione della morte del padre. La cavalla del
padre prende parte al dialogo a modo suo, facendosi capire.
Gabriele D’Annunzio
Opere in breve
- IL PIACERE (1889): estetismo fa da padrone. Si ritrae in Andrea Sperelli (fa della propria vita
un’opera d’arte): rapporto ambiguo con oggetti e persone (donne). Amore per due donne: Elena
(sensuale), Maria (pura): stile diverso dal linguaggio comune, uso di flashback, allontanamento
dall’oggettività.
- IL CONTE ANDREA SPERELLI (IL PIACERE): il padre voleva il figlio come un esteta; estetismo come
orgoglio e ottimismo nella dimensione del “bello”; scenari decadenti
- ALCYONE (1903): 88 componimenti: una delle pleiadi dell’antico mito greco; celebra la “grande
estate” (giugno-settembre): estate realmente vissuta dallo scrittore; diviso in 5 sezioni: 1- passaggio
da primavera all’estate, 2- sfondo della pineta in Toscana, 3- metamorfosi della natura in forme
umane, 4- personificazione della natura, 5- passaggio dall’estate all’autunno
- LA SERA FIESOLANA (ALCYONE): paesaggio collinare, colori e suoni della natura, paesaggi e stati
d’animo del poeta
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