PROGRAMMA DI ANALISI 1, CORSO DEL PROFESSOR FARRONI Dove non specificato il contrario, è sottintesa l’assenza di dimostrazione. Insiemi numerici fondamentali Assiomi d’ordinamento Assioma di completezza Proprietà di Archimede Principio di induzione (come esempio, sono state dimostrate la formula di Gauss e la disuguaglianza di Bernoulli) Proprietà dei numeri reali Le funzioni e loro proprietà (iniettività, suriettività, biettività, concetto di inversa) Funzione composta e le sue proprietà Funzioni monotone e proprietà (iniettività delle funzioni monotone, crescenza della composta di due funzioni decrescenti -con dimostrazione-) Rappresentazione grafica di una funzione Massimo, minimo, estremo superiore ed inferiore di un insieme Le funzioni elementari Disequazioni elementari Disequazioni irrazionali Proprietà di densità dei numeri razionali Funzioni trigonometriche e inverse trigonometriche Formule parametriche, di duplicazione, di bisezione e di addizione Successioni numeriche Limiti di successioni Teorema di unicità del limite (dimostrato) ok Teorema dei Carabinieri (dimostrato) ok Proprietà dei limiti di successione Teorema di regolarità delle successioni monotone (dimostrato) Successioni estratte Regolarità delle successioni estratte (dimostrato) Teorema di Bolzano Weierstrass (non dimostrato) ok Successione di Cauchy Limiti notevoli Ordini di infinito e infinitesimi Criterio del rapporto Punti di accumulazione e intorno di un punto Limiti di funzione Teorema ponte (dimostrato) Teorema di Weierstrass (dimostrato) ok Teorema di esistenza degli zeri (dimostrato) ok Teorema dei valori intermedi (dimostrato) ok Discontinuità di una funzione Asintoti Derivate Operazioni sulle derivate Punti di non derivabilità Applicazioni del calcolo differenziale Teorema di Fermat (dimostrato)ok Teorema di Rolle (dimostrato)ok Teorema di Lagrange (dimostrato)ok Teorema di Cauchyok Criterio di monotonia (dimostrato) Teorema di De L’Hopital ok Derivate successive alla I Concavità e convessità Formula di Taylor con resto di Peano (dimostrata) Formula di Taylor con resto di Lagrange (solo definizione) Gli integrali Concetto di partizione di un intervallo Somma integrale superiore ed inferiore Definizione di integrale definito Proprietà degli integrali Lemma di integrabilità Classi di funzioni integrabili (teorema di integrabilità delle funzioni continue -dimostrato-) Uniforme continuità Teorema di Cantor ok Teorema di integrabilità delle funzioni monotone (dimostrato) Teorema della media integrale (dimostrato) Teorema fondamentale del calcolo integrale (dimostrato)ok Le primitive Integrali indefiniti Metodo di integrazione per parti Metodo di integrazione per sostituzione Integrali di funzioni razionali Serie numeriche Serie armonica Criteri di convergenza (rapporto, radice e infinitesimi -dimostrati-) Serie a segni alterni Criterio di Leibniz Assoluta convergenza TEOREMA UNICITA’ DEL LIMITE Una successione convergente non può avere due limiti distinti. Dimostrazione: supponiamo per assurdo che esistano due limiti distinti, cioè supponiamo che a! → π, a! → π, con π ≠ π. Poniamo π = |π − π|/2. Si ha ∃v" : |a! − π| < π, ∀π > v" ; ∃v# : |a! − π| < π, ∀π > v# Ponendo π£ = πππ₯ {v" , v# }, le relazioni sopra scritte valgono contemporaneamente e si ha (utilizzando la disuguaglianza triangolare): |π − π| = |(π − a! ) + (a! − π)| ≤ |π − a! | + |a! − π| = |a! − π| + |a! − π| < π + π = |π − π|. Abbiamo cosi trovato che |π − π| < |π − π|, che è assurdo. TEOREMA DEI CARABINIERI Siano a! , b! , c! tre successioni tali che a! ≤ c! ≤ b! , ∀π ∈ π Se lim a! = lim b! = π, allora anche la successione c! è convergente e lim c! = π. !→%& !→%& !→%& Dimostrazione: per ipotesi, per ogni π > 0 ∃v" : |a! − π| < π, ∀π > v" ; ∃v# : |b! − π| < π, ∀π > v# Quindi, se π > π£ = πππ₯ {v" , v# }, risulta π − π < a! ≤ c! ≤ b! < π + π Perciò |c! − π| < π per ogni π > π£, come volevasi dimostrare. TEOREMA DI BOLZANO-WEIERSTRASS Sia a! una successione limitata. Allora esiste almeno una sua estratta convergente. TEOREMA DELL’ESISTENZA DEGLI ZERI Sia π(π₯) una funzione continua in un intervallo [a,b]. Se π(π) < π(π), allora esiste x' ∈ (π, π) tale che π(x' ) = 0. TEOREMA DELL’ESISTENZA DEI VALORI INTERMEDI Una funzione continua in un intervallo [a,b] assume tutti i valori compresi fra π(π) e π(π). Dimostrazione: per semplificare le notazioni consideriamo il caso in cui π(π) ≤ π(π). La tesi consiste nel provare che, qualunque sia y' ∈ [π(π), π(π)], esiste x' ∈ [π, π] tale che π(x' ) = y' . Se y' = π(π) si può porre x' = π; analogamente se y' = π(π), allora basta prendere x' = π. Per trattare il caso y' ∈ Mπ(π), π(π)N consideriamo la funzione: π(π₯) = π(π₯) − y' Essendo π(π) < y' < π(π), risulta π(π) = π(π) − y' < 0, π(π) = π(π) − y' > 0 Per il teorema dell’esistenza degli zeri esiste un numero x' ∈ (π, π) tale che π(x' ) = 0, cioè π(x' ) = y' . TEOREMA DI WEIERSTRASS Sia π(π₯) una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato [a,b]. Allora π(π₯) assume massimo e minimo in [a,b], cioè esistono in [a,b] x" , x# tali che π(x" ) ≤ π(π₯) ≤ π(x# ) Dimostrazione: posto M=sup {π(π₯): π₯ ∈ (π, π)}, verifichiamo che esiste una successione x! di punti di [a,b] tale che lim π(x! ) = π !→%& Infatti, se π = +∞, per le proprietà dell’estremo superiore, per ogni π ∈ π esiste x! ∈ [π, π] tale che π(x! ) > π e perciò π(x! ) → π = +∞. Se invece risulta π < +∞, per ogni n ∈ π esiste x! in [a,b] tale che π− 1 < π(x! ) ≤ π n E perciò π(x! ) → π. Per il teorema di Bolzano-Weierstrass esiste un’astratta x!( da x! ed un punto x' ∈ [π, π] tale che x!( → x' Poiché π(π₯) è continua, ne segue π(x!( ) → π(x' ) E allora per lim π(x! ) = π, !→%& π = lim π(x! ) = lim π(x!( ) = π(x' ) !→%& (→%& Abbiamo cosi dimostrato che f(x' ) = M = sup {f(x): x ∈ [a, b]} ciò implica allo stesso tempo che π < +∞ e che l’estremo superiore è, in effetti, un massimo. Analogamente si ragiona per determinare un punto di minimo, partendo dall’estremo inferiore di π(π₯) in [a,b]. TEOREMA DI FERMAT Sia π una funzione definita [a,b] e sia x' un punto di massimo o minimo relativo interno ad [a,b]. Se π è derivabile in x' risulta che π ) (x' ) = 0. Dimostrazione: consideriamo il caso in cui x' sia un punto di massimo (relativo); significa che esiste πΏ > 0 per cui π(x' ) ≥ π(x' + β) Studiamo separatamente i casi β > 0 e β < 0; da π(x' ) ≥ π(x' + β) si ottiene: E al limite per β → 0± π(x' + β) − π(x' ) ≤ 0 se 0 < h < πΏ ] ≥ 0 se − πΏ < h < 0 h π ) (x' ) = lim! [π(x' + β) − π(x' )]/β ≤ 0 +→' π ) (x' ) = lim- [π(x' + β) − π(x' )]/β ≥ 0 +→' Ne consegue che π ) (x' ) = 0. TEOREMA DI ROLLE Sia π(π₯) una funzione continua in [a,b] e derivabile in (a,b). Se π(π) = π(π), esiste un punto x' ∈ (π, π) per cui π ) (x' ) = 0. Dimostrazione: indichiamo con x" , x# due punti, rispettivamente minimo e massimo assoluto di π nell’intervallo [a,b]; cioè π(x" ) ≤ π(π₯) ≤ π(x# ) Tali punti di massimo e minimo assoluto per π esistono, in base al teorema di Weierstrass. Se almeno uno dei due punti x" , x# è interno all’intervallo [a,b], in corrispondenza la derivata si annulla (per il teorema di Fermat). Rimane da esaminare il caso in cui entrambi i punti x" , x# non sono interni; diciamo x" = π, x# = π. La π(x" ) ≤ π(π₯) ≤ π(x# ) diventa π(π) ≤ π(π₯) ≤ π(π), per ogni x nell’intervallo [a,b]. Dato che per ipotesi π(π) = π(π), risulta che π(π₯) = π(π) per ogni π₯ ∈ [π, π]; quindi π è costante e la sua derivata è ovunque zero. Il teorema è dimostrato anche in questo caso. TEOREMA DI LAGRANGE Sia π(π₯) una funzione continua in [a,b] e derivabile in (a,b). Esiste un punto x' ∈ (π, π) per cui: π ) (x' ) = π(π) − π(π) b−a Dimostrazione: ci si riconduce al teorema precedente per mezzo della funzione π(π₯) = π(π₯) − _π(π) + π(π) − π(π) β (π₯ − π)a b−a Si noti che π(π₯) è ottenuta sottraendo da π(π₯) l’espressione della retta congiungente gli estremi del grafico. Ponendo successivamente π₯ = π, π₯ = π, si verifica che π(π) = π(π) = 0. Inoltre π è derivabile in (a,b) e risulta π) (π₯) = π ) (π₯) − π(π) − π(π) b−a Per il teorema di Rolle, esiste quindi x' ∈ (π, π) per cui π) (x' ) = 0. Ponendo nella relazione ,(.)0,(1) precedente π) (x' ) = 0, si ottiene la tesi π ) (x' ) = . 203 TEOREMA DI L’HOPITAL Siamo π, π funzioni derivabili in un intorno di x' tali che lim π(π₯) = 0 ; lim g(π₯) = 0 4→4# 4→4# Se in un intorno di x' risulta π(π₯), π) (π₯) ≠ 0 per ogni π₯ ≠ x' , allora si ha π(π₯) π ) (π₯) lim = lim ) 4→4# π(π₯) 4→4# π (π₯) Purché esista il secondo limite. TEOREMA DI CAUCHY Siano π(π₯), π(π₯) due funzioni continue in [a,b] e derivabili in (a,b). Se π) (π₯) ≠ 0 per ogni π₯ ∈ (π, π), esiste un punto x' ∈ (π, π) per cui: π ) (x' ) π(π) − π(π) = π) (x' ) π(π) − π(π) TOEREMA DI CANTOR Sia π una funzione continua nell’intervallo chiuso e limitato [a,b]. Allora π è uniformemente continua in [a,b] TEOREMA FONDAMENTALE DEL CALCOLO INTEGRALE Sia π una funzione continua nell’intervallo [a,b]. La funzione integrale πΉ(π₯), è derivabile e la derivata vale πΉ ) (π₯) = π(π₯)