RECETTORI
RECETTORE
AGONISTA
ANTAGONISTA COMPETITIVO
(*) Un soggetto in overdose da eroina (diacetilmorfina) può morire per
insufficienza respiratoria; per evitare il decesso gli si somministra un
ANTAGONISTA competitivo dell’eroina, il NALOXONE in grao di
spiazzare la droga.
ANTAGONISTA NON COMPETITIVO
- A. IRREVERSIBILE: l’antagonista si lega allo stesso sito
dell’agonista con un’affinità molto alta;
- A. ALLOSTERICO: agonista ed antagonista interagiscono su due
siti del recettore diversi e non connessi tra loro. Il legame
dell’antagonista al suo sito allosterico modifica l’affinità del recettore
per l’agonista (riduzione affinità).
AGONISTI PARZIALI o DUALISTI o
AGONISTI-ANTAGONISTI
ANTAGONISTA IRREVERSIBILE
Sono definiti recettori gli specifici componenti molecolari di un sistema
biologico con i quali i Farmaci interagiscono per provocare modificazioni
nella funzione del sistema.
I recettori devono essere selettivi per quanto attiene alle loro caratteristiche
di legame del ligando (in modo da rispondere all’appropriato segnale
chimico e non a segnali senza senso).
I recettori devono essere inoltre modificabili in seguito al legame di una
molecola agonista (per determinare modificazione funzionale).
Il SITO RECETTORIALE o SITO DI RICOGNIZIONE PER UN
FARMACO è l’area specifica della macromolecola che ha un’elevata e
specifica affinità per la molecola del FARMACO.
L’INTERAZIONE DEL FARMACO CON IL SUO RECETTORE
RAPPRESENTA L’EVENTO FONDAMENTALE CHE DA’ L’AVVIO
ALL’AZIONE DEL FARMACO.
FARMACO CHE DEVE AVERE UN’OTTIMA AFFINITA’ ED
ATTIVITA’ INTRINSECA per i recettori fisiologici.
-ATTIVARE
IL
RECETTORE
DOPO
ESSERSI
LEGATO
(COVALENTE, IONICO, IDROGENO, IDROFOBICI, FORZE DI VAN
DER WAALS). Si tratta di sostanze esogene in grado di mimare l’effetto
biologica delle sostanze endogene.
POSSIEDE alta AFFINITA’ MA E’ PRIVO DI ATTIVITA’
INTRINSECA.
- non è in grado di attivare il recettore (Farmacologico).
- Impedisce il legame da parte del legante e la conseguente attivazione (e
può spiazzarlo).Il grado di inibizione prodotta da un antagonista
competitivo dipende dalla concentrazione dell’antagonista e dalla
concentrazione di agonista in competizione per il legame ai recettori.
- Antagonista FISIOLOGICO che può essere spiazzato, aumentando le dosi
dell’agonista (competitivo).
- Numericamente superiore al farmaco (sulfamidici→ PABA). [es. ANTIH1: ottima affinità ma non consentono l’attivazione del recettore].(*)
LEGANTE CHE INTERROMPE LA CATENA DI REAZIONI AD UN
LIVELLO SUCCESSIVO ALL’INTERAZIONE F-R. (AZIONE
DIAMETRALMENTE OPPOSTA): indipendente dalla [ ] di agonista
presente. (o non fa formare il complesso F-R).
→ FARMACO IN GRADO di antagonizzare gli effetti di un altro farmaco
legandosi ad un recettore diverso e causando effetti biologici opposti.
(Adrenalina nello shock anafilattico si lega su recettori beta diversi da quelli
dove agisce l’istamina, provocando così un’azione diametralmente opposta
a quella dell’istamina (vasodilatazione) ].
Farmaco in grado di legarsi al suo recettore ma che, a concentrazionj
massimali, determina effetti biologici inferiori rispetto a quelli
dell’agonista completo.
LEGANTI CHE AD UNA RILEVANTE AFFINITA’ ASSOCIANO
UN’ATTIVITA’ INTRINSECA MODESTA.Grazie alla alta affinità gli
agonisti parziali inibiscono in modo competitivo le risposte indotte dagli
agonisti puri. L’agonista parziale produce dunque un effetto sui recettori che
è intermedio tra quelli prodotti da un agonista totale e un antagonista
competitivo. L’agonista puro modifica la conformazione recettoriale in
modo tale da dare inizio ai successivi effetti farmacologici, mentre
l’antagonista competitivo puro non causa identiche modificazioni nella
conformazione recettoriali; l’agonista parziale, in questa prospettiva,
cambierebbe la conformazione recettoriali,ma non fino al punto necessario
perché sia raggiunta la piena attivazione dei recettori occupati.
ANTAGONISTA Farmacologico che non può essere SPIAZZATO
AUMENTANDO LE DOSI DELL’AGONISTA.
- CAPACI DI LEGARSI IN MANIERA IRREVERSIBILE CON IL
RECETTORE DIMINUENDONE IL NUMERO DISPONIBILE.
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SENSIBILIZZATORI
COMPOSTI CHE POTENZIANO LA RISPOSTA
DI UN TESSUTO AD UN AGONISTA
(EFFETTO ALLOSTERICO).
RECETTORI DI RISERVA
RECETTORI SILENTI o ACCETTORI
(es. PROTEINE PLASMATICHE, albumina)
NON VENGONO OCCUPATI DALL’AGONISTA
ANCHE
IN
PRESENZA
DI
RISPOSTA
MASSIMALE.
Non dà luogo a quella serie di eventi che portano poi
all’azione Farmacologica.
- Strutture molecolari a cui si legano composti endogeni
o estranei all’organismo senza effetti biologici.
Il legame FP è un legame saturabile: le
gammaglobuline non possono legare il F all’infinito.
NEUROTRASMETTITORE
LEGANTE CHE AGISCE SU UNA SINAPSI
NERVOSA CHE TRASMETTE IL SEGNALE
PRESINAPTICO O POSTSINAPTICO.
POTENZIALE ECCITATORIO→ PRESINAPTICO
POTENZIALE INIBITORIO → POSTSINAPTICO
NEUROMODULATORE
MODIFICA
LE
COMUNICAZIONI
INTERNEURONALI SENZA MODIFICARE IL
POTENZIALE
DI
MEMBRANA
O
LA
CONDUTTANZA IONICA.
INFLUENZA
LA
CASCATA
DEL
NEUROTRASMETTITORE A DETERMINARE
TALI MODIFICHE.
[ES. Oppiopeptine, prostaglandine, glucocorticoidi].
NEUROMEDIATORE
2° MESSAGGERI
DOWN REGULATION
UP-REGULATION
•
•
FARMACO ABITUDINE:
UN FARMACO CHA DA’ UN EFFETTO DIVERSO DOPO UN CERTO NUMERO DI
SOMMINISTRAZIONI –(CIO’ PORTA AD AUMENTARE LA DOSE: ES. MORFINA,
EROINA, LASSATIVI, BENZODIAZEPINE).
La stimolazione continua di cellule con agonisti in genere produce uno stato di
DESENSIBILIZZAZIONE (chiamata anche refrattarietà o Down Regulation) per questo
l’effetto che segue un’esposizione continua o ripetuta alla stessa concentrazione di F risulta
diminuito (questa desensibilizzazione è reversibile e dopo un tempo di recupero, la cellula è in
grado di dare una risposta completa alla stessa dose di Farmaco).
Bisogna inoltre distinguere questi processi di desensibilizzazione da una vera e propria down
regulation numerica dei recettori: in seguito a stimolo continuo dei recettori da parte
dell’agonista i recettori vengono internalizzati per endocitosi e distrutti all’interno della cellula.
In questo modo il numero totale dei recettori è ridotto e la capacità della risposta della cellula al
ligando è conseguentemente diminuita.
• ↑ Quantità di neurotrasmettitore ⇒ ↓ numero dei recettori propri
• Fenomeni di tachifilassi, desensibilizzazione, refrattarietà. Tolleranza.
Esempi:
- BRONCODILATATORI (RIDUZIONE DEI RECETTORI β- adrenergici):
si ha un’attenuazione della risposta che si verifica in seguito all’uso ripetuto degli agonisti βadrenergici come broncodilatatori nel trattamento dell’asma: nei soggetti asmatici l’uso di
broncodilatatori porta ad una DOWN REGULATION (diminuzione) dei recettori β-adrenergici.
- CLONIDINA:
L’uso di clonidina, un F antipertensivo, agonista dei recettori α2-presinaptici, porta alla down
regulation di recettori α2.
[La stimolazione dei recettori α2 INIBISCE il rilascio di NA che, a livello postsinaptico,
avrebbe effetti ipertensivi: inibendo il rilascio di NA si hanno quindi EFFETTI
ANTIPERTENSIVI].
SE SI EFFETTUA BRUSCA SOSPENSIONE DI CLONIDINA, poiché il numero di recettori
α2 è diminuito, si ha una massiva liberazione di NA e IPERTENSIONE DA RIMBALZO.
- TOSSICODIPENDENTE:
Se tossicodipendente che esce dal tunnel, dopo 5-6 anni si riavvicinasse alla droga, lo farebbe
richiedendo dosi basse, avendo perso oramai la tolleranza.
Un tossicodipendente ASSUME DOSI GIORNALIERE talmente elevate (ma per lui normali)
che porterebbero alla morte un soggetto sano.
↓ Quantità di neurotrasmettitore ⇒ ↑ n° dei propri recettori
Ipersensibilità o supersensibilità recettoriale.
Es.:
1. La somministrazione di β-bloccanti porta ad un aumento dei recettori β.
Se vi è una brusca sospensione del β-bloccante (PROPRANOLOLO) si ha una ANGINA DA
RIMBALZO. La sospensione del farmaco deve essere graduale.
2. I tranquillanti antipsicotici (clorpromazina) possono causare DISCINESIA
TARDIVA (movimenti abnormi ripetitivi del volto, estremità, tronco).
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