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Pezzolo storia moderna

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Differenza tra storia e storiografia
LE STRUTTURE MATERIALI ED ECONOMICHE (settore primario e secondario, terziario, servizi e traffici)
LE STRUTTURE MENTALI (credenze e religioni, concetto di sovranità dello stato)
ASPETTI POLITICI (città, villaggi, stato) => rivolte e rivoluzioni
• La Rivoluzione francese
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Il termine moderno nasce nel VI secolo d.C. con il significato di "recente". In seguito, esso assumerà un sempre più significato
connesso a nuovo e diverso. Nella cultura europea, l'età moderna si distingue dall'antichità e dal medioevo.
l'italiano non distingue il termine moderno -fine 400 e fine 800- (attuale) => la modern age /early modern period XV e XVII
secolo
Prima età moderna per distinguerlo tra confini cronologici
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1492 scoperta dell'America -> 1789 Rivoluzione francese
• Si tratta di eventi che individuano un periodo più ampio
• 1492 data fondamentale per gli europei, il manuale si apre con l'espansione dell'Europa verso altre aree del globo
• Gli spagnoli si trovano un territorio molto ricco di metalli preziosi oro e argento => elemento fondamentale per l'Europa e
l'America ma anche alimenti poi
• Per gli europei la scoperta dell'America avrà degli effetti nel lungo periodo, nella coscienza degli europei cambia ben poco
• Arrivano prodotti sconosciuti come il mais che diventerà cibo fondamentale solo a partire dal Seicento. Le patate vennero
utilizzate solo nella metà del Settecento stessa cosa con i pomodori
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seconda metà del '400 con la caduta di Costantinopoli nel 1453 e l'emergere della potenza ottomana nel mediterraneo. Inizio
dei secoli bui della Grecia => guerre d'indipendenza solo nell’Ottocento quando si libererà dagli ottomani. Da un lato viene
sancita la potenza ottomana dall'altro per i greci si chiude un'epoca millenaria
l'avvio dell'espansione europea transoceanica
I manuali tedeschi hanno come data simbolo il 1517 nascita della riforma di Lutero
Invenzione della stampa (già conosciuta da secoli in Cina) => tutto questo inserito in un'ottica europea
Uso dei caratteri mobili => piccole tessere che potevano essere usate per stampare più di una sola volta anche testi diversi,
utilizzando metallo che permette l'uso di queste tessere in maniera continua e sostenuta rispetto ad altro. I cinesi utilizzavano
tessere in terracotta o legno che non erano così efficaci
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Gli europei solcano i mari, nasce un nuovo modo di pensare le religioni (olanda e Inghilterra)
Cade Costantinopoli simbolo di antichità
Diffusione della stampa => informazioni, senza la stampa non sarebbe accaduta la riforma protestante
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La rivoluzione industriale in Inghilterra che trasforma la struttura economica del paese (1770-1820). Il processo si è
focalizzato su alcuni settori dell'Inghilterra.
Gli effetti della rivoluzione si sono visti solo dal 1840
Nascita di una nuova classe sociale => operai
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Antico regime termine che viene coniato durante la Rivoluzione francese => fine di un sistema politico e sociale basato su
ceti sociali (primo secondo e terzo stato)
Tolkville Aveva criticato il termine di rivoluzione affermando che gli elementi di continuità erano maggiori rispetto a quelli
di discontinuità
Thomas Mayer porta avanti il concetto di antico regime per tutto l'Ottocento individuando la fine dell'antico regime solo nella
Prima guerra mondiale => gli ufficiali degli eserciti sono appannaggio dell'aristocrazia, le campagne non sono molto diverse
da quelle del 600 e 700
La Rivoluzione francese ha eliminato il feudalesimo: potere che gli appartenenti a un ceto avevano sugli uomini. Il
feudalesimo si trova in Russia, ma anche nella campagna prussiane dell'Ottocento sotto gli junker
Abbandonare l'ottica progressiva
l'età moderna è stata considerata la culla dello sviluppo, economico, politico e intellettuale, del continente europeo. Si tratta
di una visione evoluzionista che presenta un andamento progressivo della vicenda umana. Negli ultimi decenni però questa
visione ha subito duri attacchi.
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Tradizionalmente la storia si occupa di politica, scontri, relazioni diplomatiche => l'interesse principale è rivolto al potere.
Nell'ottocento questa propensione a raccontare i fatti politici si è calmata -> si parla di storia politica in funzione della
costruzione dello stato
Lo stato diventa protagonista del racconto del passato -> l'Ottocento è il secolo in cui si costituisce lo
cioè
si tenta di formare una unità tra il concetto di stato e nazione attraverso il concetto di popolo (fortissima ideologia si pensi al
romanticismo, alla filosofia tedesca che ha sostenuto fortemente questo processo ma anche in Francia e Inghilterra. Esempio
nella storia italiana che ha portato alla fondazione di uno stato unitario). Le origini della nazione italiana => Dante, Petrarca,
Machiavelli in letteratura => uomini uniti da elementi comuni
Unità nazionale considerata come destino ineluttabile => si cerca di sostenere il processo di formazione di uno stato nazionale
e quindi la ricerca storica nel passato che assicura legittimazione (storia come strumento di legittimazione)
Sentimento nazionale => comune sentire, senso di appartenenza a un gruppo umano collocato in una determinata area
geografica
Sentimento nazionalista => connotazione politica e culturale, comporta l'enfasi sugli interessi nazionali, economici, politici
ecc… => Ora si chiama sovranismo
La storia serve a creare un senso di identità sin da piccoli attraverso la lettura di racconti del passato -> costruzione di un senso
di identità
A livello manualistico sono intervenuti elementi nuovi: esempio riferimenti all'Europa per sostenere sul piano culturale il
processo di costruzione di una comunità europea
I problemi degli storici riguardavano soprattutto la politica, lo stato (come si rapporta in politica estera?)
: La Prima guerra mondiale ha costituito un grande shock culturale per l'Europa => il periodo
precedente si chiama belle époque un periodo di pace ed equilibrio tra le potenze, si guardava al futuro con grande ottimismo. La
guerra spezza questa fiducia e ci si rende conto che la guerra è la risultante più drammatica del processo di costituzione e ascesa
dello stato. La 1 g.m. si confrontano stati moderni con un apparato burocratico con un sistema economico che viene mobilitato
per la guerra con risultati devastanti. In Europa nasce una forte che crisi nelle arti, nel pensiero politico e nella storia. Si ripensa
al ruolo dello stato non come protagonista di una continua modernizzazione (elemento fondamentale per il miglioramento per la
condizione umana) nasce un forte pessimismo.
è una delle aree più vivaci dal punto di vista culturale tra ottocento e novecento. Forte tradizione di sociologia,
• La
antropologia che si sviluppa dopo gli anni '30 fino agli anni '50 e '60=> ambiente stimolante in senso di apertura della storia
nelle altre scienze sociali.
e
a Strasburgo fondano le
. La novità risiede soprattutto nel proporre
• 1929 data canonica
un serrato dialogo con le altre scienze sociali (sociologia, antropologia, economia, geografia) e di abbandonare i tradizionali
interessi politico-istituzionali della storiografia allora dominante.
• Abbattere i muri per dialogare con le varie discipline
• Storia complessa e articolata rispetto al passato che è caratterizzato da interessi prettamente politici
• Nell' Affrontare temi come la vita quotidiana, le relazioni tra i sessi, le strutture mentali ci si accorge che i termini cronologici
classici vengono a meno. In
, la peste nera di metà '300 segna una cesura nella storia europea. Vi è una
forte continuità che si riscontra nelle abitudini alimentari tra le popolazioni medievali, e quelle dell'età moderna.
• Anche la storiografia d'ispirazione marxiana ha messo in discussione l'esistenza di un'età moderna con sue caratteristiche
specifiche. La vera causa tra un prima e un dopo sta nelle due grandi rivoluzioni: quella
, francese, che ha chiuso
l'epoca dell'antico regime e della sacralità del sovrano; e quella
, la rivoluzione industriale, che ha segnato l'inizio
all'economia capitalista e a nuovi rapporti di classe.
• Le classi sono determinate dai mezzi di produzione, secondo il marxismo la Rivoluzione francese pone fine alla
classe feudale nei confronti della classe borghese (il più importante mezzo di produzione era la terra) possedeva il
diritto sugli uomini ovvero su coloro che lavoravano la terra (servi della gleba). Progressivamente dinamiche
economiche (espansione dei commerci) favoriscono la nascita di una nuova classe ovvero la borghesia (ricchezze
basate sul commercio, scambi e mercato). Le dinamiche economiche fanno sì che si creino delle rivolte tra classe
borghese e feudale => Rivoluzione francese. Denaro -> capitale industriale
• Per l'ortodossia marxista non esiste un'età moderna ma un periodo in cui una classe è stata detentrice del potere
economico/politico con la nascita di una nuova classe ovvero la borghesia. Il proletariato poi avrà il potere politico.
Epoca feudale -> industriale -> proletaria
• Analizzando le questioni inerenti alla demografia, l'ambiente e l'energia, in effetti, ricaviamo l'impressione di una lunghissima
continuità, di una lenta evoluzione geologica rotta solamente in tempi recenti, da rapide trasformazioni.
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1929 pubblicazione annales
Bloch è nato nel 1886 viene ucciso dai nazisti nel 1944, era dirigente di un gruppo di resistenza nella regione lionese. Era di
origine ebraiche, medievista poi ha ampliato i suoi interessi.
Libri:
, la società feudale, le caratteristiche della storia rurale francese.
Ha combattuto nella Prima guerra mondiale e si arruolò volontario nel 1940 quando la Germania attaccò la Francia.
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Questo re è un grande mago
La scrofolosi è un'infezione tubercolare che colpisce l'area del collo
Dal XII secolo in Francia e in Inghilterra vi sono testimonianze di un rito connesso alla corona. I re toccano con la mano
destra gli ammalati, è riconosciuto loro un potere divino, taumaturgico => IL RE TOCCA, DIO TI GUARISCE
Il carattere divino del re era enfatizzato dal fatto che il sovrano venisse unto con l'olio sacro e veniva dichiarato che il re fosse
legato con la divinità. Il re era intermediario tra la popolazione e dio. Questa credenza nasce e si sviluppa in un periodo
particolare dove il potere laico si confronta con il papato (scontro tra papato e impero durante l'età medievale). Attribuire un
carattere divino al sovrano significa rafforzare il potere laico e mettersi in confronto con il papa. La relazione tra re e papa è
di parità. Aspetti politici molto forti, questa credenza si sviluppa tra il popolo, ci si rivolge al sovrano sperando di essere
guariti, questa credenza dura per tantissimi secoli anche durante il periodo di re luigi XIV. Gli scrofolosi ricevevano una
piccola somma di denaro e questo rafforzava l'immagine del sovrano.
La novità è che si fonda su una grande ricerca archivistica, usa strumenti che trae dalla cassetta degli attrezzi di antropologia
(antropologia storica) => religione, simbolismo, aspetti cerimoniali dell'agire umano (ad esempio il matrimonio cattolico)
• Nel Quattrocento si firmava un contratto tra i padri ed era molto informale. Con il concilio di Trento si impone un
rito, si definisce il ruolo del sacerdote. Contratto tra fronti parentali (padre che accompagna la sposa). Nel
Cinquecento si arrivava a una dozzina di testimoni a testimoniare un atto politico.
Bloch si avvicina al problema dei re utilizzando gli strumenti antropologici per capire le logiche nascoste di questo fenomeno.
l'antropologia stava nascendo proprio nel fine Ottocento (il ramo d'oro libro di antropologia).
tesi di dottorato nel 1912 su Filippo II per poi arrivare a questioni di mentalità collettiva
la religione di Rabelais: Si pone la questione "era possibile essere atei i una società permeata dalla concezione del divino?"
=> non era possibile essere atei, l'uomo aveva una sua religiosità e non poteva prescindere dal divino. Esisteva una religione
nelle strutture mentali dell'uomo cinquecentesco.
La terra e l'evoluzione umana: storia e geografia discipline unite.
Studia questioni più Generali come il senso della morte o della vita.
L'epoca di Filippo II => figlio di Carlo V. fino agli anni '80 il dottorato in Francia era una vera e propria prova erculea frutto
di ricerche di vari anni, dopo si entrava nella corporazione degli storici (capodopera, un prodotto che provasse che il suo
autore era in grado di lavorare bene). Braudel dopo l'università inizia il lavoro di ricerca su Filippo II e la politica mediterranea
(tensioni con la Francia, impero ottomano). Nello stesso tempo assume la cattedra in un liceo in Algeria (colonia francese fino
agli anni '60) lavora nell'archivio di Simancas nella Castiglia dove la monarchia asburgica a partire da Carlo V ha depositato
tutta la documentazione politica. All'entrata ci sono due grandi ritratti di Carlo V e Filippo II. Il lavoro prosegue studiando le
relazioni diplomatiche, il dibattito attorno i consigli reali su questioni politiche, rapporti con Francia e ottomani. In uno dei
suoi viaggi di studio incontra Febvre che diviene il suo mentore e consigliere per la tesi. Il protagonista non deve essere per
forza il re ma il
, questa è una svolta concettuale fondamentale.
• Si comincia a studiare un'area geografica. Si inizia con il ruolo dell'ambiente (colline…), mari e coste, la navigazione costiere,
clima e stagioni e come influenzano l'attività marittima, come è cambiato il clima nel tempo ecc.. Mediterraneo come unità
fisica => ricostruzione ambiente mediterraneo partendo da tempi ben precedenti. Cerca di capire come l'ambiente possa aver
influito sulla storia dell'uomo.
• elemento mediterraneo nelle dimensioni della sua lunghissima durata come appunto il clima e il paesaggio all'interno del
quale collocare l'azione degli uomini.
• Questa è la parte di maggior novità perché fino ad allora era difficile nel mondo accademico imbattersi in un lavoro di storia
che presentasse e partisse dalla descrizione dell'ambiente.
• A seguito della disfatta viene portato in un campo di prigionieri francesi nella Germania occidentale, qui continua a lavorare
nella tesi e frequenta una città vicino al campo di prigionia. Riesce a redigere la brutta copia di alcuni capitoli tenendo i contatti
con Febvre. I suoi scritti vengono poi trasmessi => presentazione della tesi a una commissione di storia la quale esprime
qualche riserva. Il lavoro non è un lavoro storico ma geografico perché è ancora prevalente la concezione che la storia si deve
occupare di politica, istituzioni.
• l'ottica di Braudel è diversa => dopo la presentazione del mediterraneo si passa ai "destini collettivi" come economia, distanze,
la popolazione, agricoltura, scambi commerciali, il ruolo dello stato, i metalli preziosi, le monete, commercio di pepe e grano,
analisi delle istituzioni.
: storia immobile data dalle strutture ambientali
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: storia più dinamica delle strutture economiche e sociali, i mutamenti, i cicli economici e sociali
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: storia degli avvenimenti ovvero la politica. Sotto questa ottica assumono un'importanza relativa.
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Storia molto rapida
Accoglienza del mondo accademico ambigua: viene riconosciuto il suo lavoro ma ha molte critiche da chi non è soddisfatto per
alcune spiegazioni.
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La fortuna degli Annales cresce fino ad arrivare agli anni '60 e '70 => livello di maggior successo a livello internazionale
Esiste una prima fase del secondo dopo guerra:
► motivi
(una proposta complessa e articolata per molti versi, arricchire l'ottica dello storico con quello che
avevano proposto Bloch e Febvre ovvero aspetti di economia e società)
► motivi
(Braudel fonda
a Parigi il cui scopo è quello di raccogliere
studiosi di varie discipline come economisti, etnografici in modo da creare un ambiente comune in cui confrontarsi).
Lo scopo principale era quello di Eliminare i vari muri che separavano gli storici dalle altre scienze sociali => la storia
doveva riuscire a riunire il maggior numero di approcci cioè quello di scrivere una storia totale che raccontasse le
vicende del passato a tutto tondo. Appoggio totale del governo francese che finanzia questa iniziativa.
► Secondo aspetto
: questo investimento nelle discipline sociali è stato considerato come una reazione al
contesto politico internazionale dell'epoca: siamo negli anni '50 del novecento => esiste il fenomeno della
decolonizzazione ovvero le potenze coloniali abbandonano i propri domini concedendo l'indipendenza, i francesi sono
costretti ad abbandonare il Vietnam, affrontano delle guerriglie in Algeria. La Francia sta uscendo come grande
potenza coloniale. A questo declino politico il governo avrebbe risposto cercando spazio nell'ambito culturale, da
grande potenza politica si passa a grande potenza culturale.
► Un ulteriore elemento è dato dagli stati uniti che vedono nell'iniziativa degli Annales un modo per attrarre verso
l'occidente e influenzare gli studiosi dall'Europa orientale. Il contesto politico degli anni '50 è quello della guerra
fredda che vede a seguito della Seconda guerra mondiale il confronto tra usa e Urss => divisione della Germania
(occidentale e orientale), il patto nato. Fondazione Rockefeller che finanzia l'iniziativa di Braudel.
Nascita della
sempre negli stessi anni. La popolazione francese mostrava una crescita frenata, questo
fatto non ha trovato spiegazione. A metà degli anni '50 viene pubblicato un manuale e partono studi sulla demografia del
passato francese e non solo. Il concilio di Trento istituisce la compilazione dei registri parrocchiali, un sacerdote deve
registrare le nascite, i morti, i matrimoni e questo ci permette di ricostruire le popolazioni nel lungo periodo. Sono fonti poco
esaustive per coloro che erano battezzati (ad esempio i bambini nati morti). Per i matrimoni e i morti è probabile che nessuno
sia sfuggito. Per i matrimoni il concilio impone che i matrimoni si svolgano in chiesa davanti ai sacerdoti, il rito viene
istituzionalizzato grazie al morte. Questo è fondamentale perché possiamo individuare alcune congiunture come la peste,
come hanno risposto i giovani dopo la pandemia, ad esempio congiunture (periodo temporale che genera gravi cambiamenti
nel lungo periodo ovvero non ha effetti strutturali esempio aumento dei prezzi (3-4 anni) alimentari => una grave carestia
comporta un calo della natalità e un aumento della mortalità. relazione con andamento dei prezzi che sono importanti per
quello che riguarda i cereali che rappresentano il cibo più importante per l'antico regime. Queste serie demografiche ci
permettono di capire le connessioni tra un andamento e l'altro
2 settimana
Braudel: propone una partizione dei tempi storici, fino ad allora si era percepito il tempo storico scandito da eventi politici.
Con il mediterraneo propone una scansione dei tempi in relazione alle strutture cioè all'ambiente, cultura, paesaggio, clima
congiunture economiche e sociali cioè le tendenze generali (demografia, l'arrivo dell'argento americano in Europa nel 500,
l'aumento dei prezzi nel secondo 500, povertà e banditismo)
Una terza parte dedicata agli eventi: politica eventi ecc…
Passato concepito in base ai propri interessi: questa ripartizione verrà utilizzata anche nelle opere successive
► le strutture del quotidiano: i movimenti di lunghissimo periodo a livello mondiale ed europeo (modi di vestire, di
vivere)
► i giochi dello scambio cioè il livello degli scambi economici che vanno oltre il baratto, relativi alla costituzione del
mercato
► i tempi del mondo: il mercato finanziario internazionale e la rivoluzione industriale
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(non concluso): capire i caratteri dell'identità francese ovvero lingua, cultura e paesaggio.
Egli sollecita un forte dialogo con le altre scienze sociali
pubblicato nel 1966: tesi di laurea => entrata nella corporazione degli storici e redazione di
I
tomi di storia
Pubblica nella sua tesi sui contadini un importante lavoro di storia economica e sociale:
: clima, piante, tecniche, migrazioni, rapporti con il nord e sud, ecc…)
: il rinascimento maltusiano (periodo post peste nera dove le condizioni della popolazione migliorano,
vantaggi per i salariati, dieta costituita dalla carne). Nel Quattrocento aumenta la pressione della terra e quindi un
peggioramento delle condizioni della popolazione, suddivisone della terra in maniera ridotta che comporta una
: diminuzione del potere d'acquisto.
• aumento dei prezzi connesso alla svalutazione della moneta, pur rimanendo 100 lire con il mio salario posso acquistare
solamente 70 kg di grani pur rimanendo il mio salario intatto, il mio potere d'acquisto è diminuito sensibilmente. In
questa congiuntura coloro che percepiscono un reddito sottoforma di salario vedono crescere le problematiche.
: aspetti sociali, sull'
dove egli vede una connessione tra i gruppi sociali che abbracciano la
riforma protestante (lotte sul piano religioso tra ugonotti, calvinisti e cattolici: notte di San Bartolomeo). Studio del livello di
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alfabetizzazione dai registri notarili ed esempio i testamenti, firme dei testimoni, nei documenti ecclesiastici, nei processi di
legittimità dei matrimoni => questo ci dimostra il livello di alfabetizzazione confrontando i vari documenti.
• Una delle preoccupazioni maggiori dei governi era quello di servire servizi scolastici soprattutto alla borghesia
mercantile: si trovano maestri pagati dai comuni per insegnare ai fanciulli leggere, scrivere e contare. Scuole simili si
trovano fin dal tardo-medioevo => una parte della popolazione poteva crescere alfabetizzata. Solo il 5% era
alfabetizzata.
• Incentivi del protestantesimo: ognuno deve leggere le sacre scritture diversamente dal cattolicesimo romano che
enfatizzava il ruolo del sacerdote. I testi venivano interpretati solo dal sacerdote (elemento sottolineato anche da altri
studi in Inghilterra e olanda)
• L'alfabetizzazione diminuisce agli inizi del XVIII.
• La documentazione militare dopo l'unità d'Italia ci dà un riferimento sul livello di alfabetizzazione e si notano varie
differenze tra nord e sud, città e campagna
• Le indagini rischiano di produrre un'immagine non proprio reale al concetto di alfabetizzazione che abbiamo (leggere
e scrivere in maniera corretta)
• Resistenze al fisco ecclesiastico (decima ecclesiastica: versare una parte del raccolto al clero)
• Il carnevale di Roman (1579-1580) => Rivolta antifiscale che avviene nella cittadina di Roman: uno dei temi è la
tassazione locale e statale
La
: XVII secolo (pandemia del 1630, distribuzione dei diversi ceti sociali, il salario, la decima ecc..
: XVIII secolo ripresa dell'attività agricola, crescita della popolazione, miglioramento delle condizioni a seguito
della peste => grande ciclo agrario, lettura neo maltusiana delle dinamiche della società preindustriale
: cittadina della Francia nell'occitanica nel periodo dell'inquisizione: presa in esame dei verbali dell'inquisizione
che il vescovo fa redigere => documento dove vengono riportare le testimonianze degli abitanti su domande varie. Il vescovo
ha l'obiettivo di scoprire focolai di eterodossia (pratiche che si non collocano sulla linea ortodossa ovvero sulla linea sancita
dalla chiesa cattolica). questo documento viene stampato nell'ottocento. Nessuno gli aveva letti sollecitando nuove domande.
Lo storico vuole capire la vita materiale della popolazione, accenni che gli inquisiti fanno emergere durante le loro
testimonianze (rapporto con i parenti, le feste, il gioco, il tempo libero).
Si comporta come un etnografo ed entra nelle testimonianze delle persone per cercare di comprendere le logiche, le pratiche
e abitudini di questo gruppo di persone attraverso una fonte scritta (gli antropologi e gli etnografi vivono accanto le persone
che sono oggetto dello studio) => primo esempio di
Primo caso editoriale perché ha venduto tantissime copie e numerose traduzioni => nascita della
(per alcuni)
dignità alle analisi di uno spazio limitato e minuscolo
Malthus era un sacerdote inglese settecento e ottocento che ha
fornito un elemento interpretativo che ha avuto successo nelle
scienze sociali e che continua ad avere successo. La
popolazione cresce a un ritmo molto più veloce rispetto alla
disponibilità di risorse che hanno un taso di crescita molto più
lento. La popolazione cresce a un ritmo geometrico
(esponenziale) mentre le risorse cresce a un ritmo aritmetico.
Tensione destinata a peggiorare tra domanda e offerta ovvero
la disponibilità di alimenti.
Questa tensione è dovuta al fatto che la popolazione
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cresce => intervento dei
che riportano a una condizione
precedente rispetto a quello che sta accadendo nel presente,
quando la disponibilità delle risorse è superiore alla domanda
cioè alla popolazione (guerre, epidemie, carestie=> freni
benigni cioè diminuiscono la pressione sulla terra). Questo si
traduce in un maggior reddito pro capite: ampia disponibilità e poca popolazione.
, ricerca di nuove terre ma meno fertili =>
=> aumento delle
, ripresa alla
intervengono i freni maltusiani: la mortalità aumenta, diminuisce la natalità, meno matrimoni, si ritorna a un periodo
precedente (CICLO CONTINUO)
Crescita= peggioramento del sistema (la terra non segue il ritmo di crescita della popolazione)
Questi cicli maltusiani vengono rotti nel Settecento perché le innovazioni agricole permettono di aumentare la produttività =>
incremento demografico sostenuto
È un modello semplice facile da ricostruire
Andamento del reddito pro capite =>
rivoluzione industriale crescita esponenziale
del reddito
Braudel figura di riferimento fino agli anni '60 => altra
generazione tipo
, hanno assunto cariche
delle grandi istituzioni in particolare la sesta sezione degli
studi in scienze sociali, scuola di specializzazione a livello
dottorale molto prestigiosa.
Novità intellettuali dagli anni '60 e '90: nessuno domina il
gruppo della storiografia alla maniera di Febvre e Braudel,
si parla di
, fisionomia
policentrica della situazione => alcuni membri si sono spinti
oltre il programma originario includendo argomenti come
l'infanzia, i sogni e gli odori, Altri hanno lavorato facendo un percorso politico => storia politica e degli avvenimenti.
Ariette Farge che ha studiato il mondo sociale rasoterra, a livello della strada della Parigi settecentesca, o Michelle
Perrot sul movimento operaio e la storia della donna.
• Nascita di una forte critica da parte delle femministe di non aver integrato le donne nella storia
• Febvre ha scritto un libro dedicato a Margerita di Navarra, sull’amor profano o sacro nel ‘500, oppure altri esponenti come
Mandrou si sono occupati della stregoneria e delle “streghe” con vasta indagine sulla Francia del ‘600, ma erano comunque
oggetti di studio che non si preoccupavano di cercare di individuare il problema della donna.
• Queste critiche vengono superate perché alcuni studiosi (tra cui Michelle Perrot) si sono impegnati ad organizzare anche una
vera e propria storia delle donne (uno dei primi tentativi di storia di genere).
si è mostrata anche più aperta alle novità provenienti da fuori della Francia, molti membri hanno infatti
trascorso del tempo negli Stati Uniti. Diversamente da Braudel questi nuovi esponenti leggono ma anche parlano in inglese, e
quindi non è un caso che ognuno a suo modo abbia cercato di realizzare una sintesi tra la tradizione dell’Annales e le tendenze
intellettuali americane (rappresentate dalla psico-storia, la nuova storia economica, la storia della cultura popolare, l’antropologia
simbolica, ecc), questi storici hanno quindi aperto nuove strade.
• Altra differenza è che Parigi non è più centro di gravità del lavoro, innovazioni analoghe si stavano imponendo anche in altre
parti del mondo (storia delle donne anche in Inghilterra, Olanda, Germania, Italia, ecc.), e tre sono i filoni principali che
emergono
• Storia della mentalità:
• tentativo di impiegare metodi quantitativi nella storia della cultura
• Insieme delle reazioni che questi metodi hanno suscitato: una reazione sotto varie forme antropologia storica, politica,
=> non storia come narrazione ma storia come problema, alla fine del Novecento c'è un
ritorno della narrazione della storia (linguistc turn)
• Negli anni '60 avviene un mutamento di rotta: gli storici degli Annales hanno abbandonato la base economica in favore della
sovrastruttura culturale => spostamento dalla cantina all'attico cit.
• Perché è accaduto questo? Dipende dal presente, dagli stimoli e incentivi e problemi che influenzano artisti/ intellettuali ecc.
Motivo sta nella reazione dei confronti di Braudel: determinismo storico, tutto era spiegato dalla lunga durata e dalle
congiunture come se ci fosse un lento divenire seguendo una linea determinata
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1960 Filippe Aries storico dilettante (
): lavorava in un istituto per i frutti tropicali. Formazione di
demografo storico. Rifiuto dell'orientamento quantitativo, interesse tra natura e cultura in particolare verso i modi in cui una
cultura concepisce fenomeni naturali come l'infanzia e la morte
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l'idea di infanzia non esisteva nel medioevo: i bambini erano considerati come degli animali fino all'età di 7 anni, superati
i 7 anni erano come degli adulti in miniatura
La scoperta dell'infanzia avviene durante il XVII sec in quest'epoca si inizia a vestire i bambini con abiti particolari e
speciali. La documentazione analizzata documenta il crescente interesse del comportamento dei bambini da parte degli
adulti => rappresentazioni iconografiche come i ritratti di bambini, oggetto che cresce in termini quantitativi
Il libro è stato ampiamente criticato dagli specialisti del medioevo. La documentazione è francese ma il modello viene
attaccato da tutta Europa. Non ha distinto l’atteggiamento delle donne e uomini e distinzione tra le famiglie nobili e quelle
contadine.
Merito di aver introdotto il problema dell'infanzia nel panorama storico internazionale
Da questa sua opera hanno preso spunto altri studiosi che hanno proseguito la ricerca sull'infanzia parlando anche con
specialisti del settore come psicologi e pediatri (esempio di interdisciplinarità)
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Ultimi anni di vita lavorando sul problema della morte: Aries accoglie un suggerimento lanciato da Febvre (non abbiamo
una storia della morte)
Ci sono vari approcci alla morte, ad esempio quello
: la religione è un tentativo dell’uomo di spiegare e trovare
spiegazione ai grandi problemi dell’uomo, cioè la vita e la morte, cercare di dare un senso ad essi. Considerare le religioni e
le concezioni della morte è fondamentale, poi anche gli aspetti cerimoniali sono importantissimi, portatori di molte
informazioni su un gruppo umano. Poi ci sono aspetti prettamente antropologici e simbolici.
periodo di un millennio e distingue circa 5 atteggiamenti di fronte alla morte
► Addomesticata: alto medioevo => indifferenza, rassegnazione, familiarità, pubblicità
► Morte invisibile: nella cultura odierna => morte come un tabù.
Libro estremamente originale e si basa su documentazioni, letteratura, arte allo stesso tempo si mostra riluttante a tracciare
una mappa delle varianti regionali o sociali
Libro di March Bloch sui taumaturghi => il re riusciva a curare le malattie (intermediazione tra re e divino). Significato
politico sia nei confronti del papa ma anche della popolazione
È centrale nel sistema costituzionale e mentale nella società. La sua morte
comporta un momento di sospensione della legge (anomia: mancanza di legge) => momento critico
Giuristi inglesi degli inizi del Cinquecento iniziano a concepire una finzione giuridica che permette di superare questo
momento di crisi adottando il principio dei due corpi del re
►
destinato a morire
►
cioè il re continua a vivere
Questo permette di costruire un sistema ideologico per cui è legittimo ritenere che il re non muore mai nonostante vi sia una
successione
In Francia si esprime sul piano simbolico: il momento centrale è la morte del re, la cerimonia funebre si suddivide in varie
parti
Dopo un periodo di lutto, il cadavere viene imbalsamato, poi viene abbellito con vestiti, simboli della propria sovranità ecc…
In questa prima fase non è ancora stato nominato il suo successore perché Giuridicamente e simbolicamente il re continua ad
esercitare alla propria funzione. Si costruisce un'effige del re appena morto che serve a far capire che il re governa ancora. il
percorso parte da Notre dame e si dirige verso il pantheon dei re francesi. Due organi del cadavere del re (cuore e viscere)
sono collocati in due luoghi diversi a rappresentare che la sovranità continua in luoghi diversi sul piano simbolico. Vengono
tolte tutte le simbologie del potere e il sovrano viene inumato => parte la nuova reggenza e viene proclamato il nuovo re
Nonostante la morte fisica del sovrano la sovranità continua a vivere che viene rappresentata dal ritratto in cera del defunto e
viene onorato come se fosse il re vivente (continuità) => in questo modo, Non esiste il periodo della sospensione della legge
Cerimoniali sono fondamentali per dare un messaggio agli osservatori sottoforma di simboli e riferimenti vari
Cantastorie, saltimbanchi, feste, cerimonie => parola e rituali come mezzo di comunicazione
Il rito ha analogie con rituali che si possono riconoscere quando muore il sovrano thailandese: il suo corpo viene chiuso in
un'urna per parecchi giorni e viene abbellito, il cuore viene collocato in un altro luogo => continuità tra il re defunto e colui
che è designato ad assumerne la corona
l'elemento politico è fondamentale per capire la mentalità del passato e aspetti che continuano nei secoli fino a noi
Aspetti legali, magici, antropologici si intrecciano in qualunque società (passato e presente)
, il quale ha studiato aspetti come natura e autorità genitoriale, influenza degli insegnamenti della chiesa,
sulla sessualità, e la vita emotiva dei contadini
le indagini hanno colmato quella distanza tra storia della mentalità basata su fonti letterarie, unendola alla
storia sociale della mentalità che fino ad allora non aveva trovato posto nella storia per quanto riguarda atteggiamenti e valori.
Da questo sistema di valori e atteggiamenti passiamo a quello della psicologia storica, che ha trovato lavoro importante in
Mandoru: contemporaneo di Febvre prosegue le ricerche iniziate da febvre sulla mentalità
capitoli sulla sanità, emozioni e mentalità.
=> vengono attirati
molti studiosi che riprendono e sviluppano questi primi nuclei di storia della mentalità
per quanto riguarda la morte si introduce un aspetto quantitativo: si analizzano i testamenti cercando di capire come cambia
il concetto di morte nel lungo periodo (è morte laica? Cristiana? Ci sono ancora riferimenti a santi, Madonna, divinità?),
l’analisi dei testamenti permette di comprendere se e quali mutamenti ci sono stati nei confronti di questo aspetto tra vita e
morte.
si occupa della Provenza e studia i testamenti per capire se c'è stata una decristianizzazione nella Provenza
e un collegamento con la Rivoluzione francese => analisi di 30000 testamenti, studio dei pensieri (santi patroni, messe,
disposizioni dei funerali, peso delle candele impiegate durante la cerimonia)
Identifica un mutamento decisivo nel passaggio da quella che definisce “pompa barocca” dei funerali seicenteschi alla
modestia di quelli del ‘700. Quindi il linguaggio dei testamenti riflette il sistema di rappresentazioni collettive, e il risultato
•
fondamentale è che c’è tendenza verso secolarizzazione, che a sua volta porta alla de-cristianizzazione, che è uno degli aspetti
della Rivoluzione francese.
Terzo livello: analisi dei sentimenti attraverso un vasto impiego della metodologia quantitativa
La reazione all'egemonia braudelliana in Francia ha condotto a rifiutare l'approccio economico-sociale per allargare lo sguardo ad
altre discipline che fa riferimento al mondo statunitense. Da ricordare la svolta del 1968: scontro generazionale che parte nelle
università americane in cui vengono messi in discussione i principi culturali della società, critica ai costumi e alle tradizioni. Gli
Usa stanno conoscendo l'impegno nel Vietnam, queste pulsioni si miscelano per dar vita a una protesta generalizzata che si espande
nelle università californiane per poi diffondersi nel mondo occidentale e anche negli stati a influenza sovietica. Nel piano
storiografico => storia dal basso "history from below", l'occhio dello storico deve soffermarsi nella storia rasoterra, ceti più umili,
si diffonde il concetto di cultura popolare contrapposta alla cultura d'elite: storia delle donne, schiavi, minoranze, della famiglia
con una valenza politica. A partire degli anni '70 nuove riviste sulla storia di genere e della famiglia, nascita del movimento
femminista => influenza degli storici.
Storia e antropologia (anni '80 in particolare in Italia e poi allargato in altre aree del mondo)
•
: analisi (Geertz) analisi densa (thick description) capire i piani delle attività di un determinato gruppo umano,
considerando i legami che uniscono i singoli individui per capire le logiche e ricostruire un sistema fatto di fronti familiari e
network. Occorre ridurre la scala di osservazione, dal livello del singolo al livello di una comunità, bisogna perciò osservare
una vasta gamma di fonti (fiscali, notarili, lettere, fonti giudiziarie). Descrizione densa che tenta di ricostruire l'attività di un
particolare gruppo di individui in un territorio limitato, tutte le azioni devono essere contestualizzate =>
•
•
Microstoria è una reazione ai grandi affreschi di sociologia storica che rappresentano i pilastri della storia economico-sociale
della Francia => rapporto tra uomini, congiunture economiche con grandi grafici e tabelle, popolazioni, strutture sociali.
Questi grandi quadri suscitano una difficoltà perché non danno conto della particolarità delle società (non solo del passato ma
anche del presente), la microstoria vuole complicare il quadro troppo generale generalizzato dalla storiografia francese classica
(Braudel ecc..)
Montaillou è un esempio di microstoria perché si sofferma su un piccolo territorio e fa emergere i caratteri di un gruppo
umano, tuttavia, per alcuni aspetti si ricorre all'
: ciò che non riesce a cogliere lo cerca in villaggi vicini, ciò che si
ritrova nelle vicinanze si può trovare a Montaillou => questa cosa non è accettata dai microstorici => si va per profondità e
ricerca
:
sfrutta un grosso fascicolo
processuale collocato nell'archivio arcivescovile di Udine (inquisizione) dedicato a Menocchio un mugnaio friulano e attraverso
lo studio emergono le dimensioni mentali di Menocchio per quanto riguarda l'uomo e il mondo divino. da qui si parte per parlare
di cultura popolare, cultura d'élite. Afferma fin dall'inizio che vuole fare una storia di un determinato aspetto culturale cioè dal
basso. Questa è la prima opera di microstoria perché si concentra sulla vita di un individuo in un determinato periodo per cogliere
le dimensioni di questo caso.
, collana di microstorie pubblicato da Einaudi, ambiente culturale torinese.
egli parte dalle vicende di un esorcista che si aggirava nelle campagne, per poi
allargare da un lato l'ottica all'ambiente in cui operava ovvero il villaggio di Sant' Ena e poi approfondisce l'analisi di tutte le
persone che incontra nella sua documentazione, attraverso una densa ricerca sui notai, sugli atti parrocchiali per vedere come si
costruiscono le alleanze familiari e che conseguenze hanno, chi detiene il potere, come funziona il mercato della terra (offerta e
domanda). Tuttavia la terra ha una valenza particolare, non è solamente un bene, comporta un valore di status; proprio per questo
sistema di valori legato a beni economici occorre analizzare il mercato della terra introducendo variabili come i legami parentali.
Problema affrontato introducendo nuove variabili in meccanismi che
apparentemente non sono influenzati dalle variabili stesse. Si cerca di non generalizzare i risultati che emergono alla fine della
ricerca perché ogni contesto è diverso. Levi non possono adottare lo strumento dell'analogia. Apporto più importante degli storici
italiani hanno offerto nel dibattito internazionale
•
Crescente importanza negli ultimi anni nel secolo scorso e si sviluppa nell'ultimo ventennio. Importanza del fenomeno della
globalizzazione. La
fu Praticata nel mondo anglosassone, questo approccio può essere fatto risalire alla
pubblicazione di
di
: primi anni '60, il volume ha una fortuna notevole, oscilla la tra
storia del mondo a un'affermazione della supremazia europea a partire dal cinquecento. Diffusione della civiltà in
Mesopotamia, civiltà indiana, greca e cinese, conquistatori delle steppe, far west europeo, basso medioevo fino ad arrivare
all'
(industrializzazione, rivoluzioni borghesi, aspetti artisti). Questi lavori hanno una scala
macro l'accento cade sulle catastrofi demografiche, migrazioni di intere popolazioni, invasioni di microbi => la peste a livello
globale. si concentra meno sui processi politici e si preferisce studiare gli stati-nazione piuttosto che i grandi imperi.
l’Obiettivo è quello di offrire comparazioni tra continenti e macro-regioni. Lo stesso approccio si può trovare in vari autori di
epoche diverse e civiltà come Erodoto (tentativo di fare una storia universale), Al Masudi (IX e metà X sec.), cosmografi
asburgici, studiosi come Arnold Toynbee.
non è netta apparentemente, l'aggettivo globale
è stato utilizzato in diversi contesti che si fanno a prospettive
storiografiche. Etichetta storiografica recente: Nel 2006
viene fondato il the
, nel 1990
viene fondato il
. Le rispettive
presentazioni e i due redattori confessano che gli obiettivi e
le prospettive non sono facilmente scindibili e si intrecciano
in vari livelli.
• La storia globale non si propone di abbracciare
l'intero globo ma Cerca di enfatizzare elementi in
comune e di confrontare questi elementi.
• La storiografia tradizionale a livello globale si
occupava di società e imperi studiandoli in modalità
separate. Nella metà degli anni '60 del novecento
l'editore tedesco Fisher pubblica una storia
universale del mondo in una trentina di volumi che
ha un notevole successo e viene tradotta e pubblicata
in tempi molto rapidi e in Italia per Feltrinelli, si
inizia dalla preistoria all'età contemporanea. Ha
un’impostazione politica, si parla di aree specifiche
(Europa, India, Cina) si tratta di un'opera che
progressivamente si occupa individualmente di
alcune aree separate: il capitolo dell'India non ha
nessun riferimento all'Europa.
, ciascun volume è dedicato a un paese e
ad un'area => raccolta di storie individuali.
• La storia globale propone un'ottica diversa è una storia di connessioni e sovrapposizioni collocata in un contesto molto
più ampio.
affrontare da diverse prospettive i vari imperi territoriali per tutte le aree del
mondo. Affrontano temi come: Quali punti in comune hanno i diversi imperi e in una prospettiva cronologica molto più
ampia. Forte interconnessioni e un forte approccio comparativo.
• Storia del mondo come storie singole
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Le fonti di energia nelle economie tradizionali derivano da:
cereali, cibo per gli animali, piante
I cinesi utilizzavano il carbonfossile
Uso del vento per la navigazione
Uso di energia solare per produrre sale, si sfrutta il calore
del sole per far evaporare l'acqua e avere il sale a
disposizione
Sfruttamento dell'energia animale come cavalli e muli
Controllo del fuoco
1629 esperimento che permette attraverso lo sfruttamento
del vapore acque di dare movimento a una turbina in legno
I convertitori biologici di energia erano uomini, animali e
piante.
Le economie contemporanee si basano su fonti di energia
fossile: carbon fossile, petrolio e gas naturale
I convertitori di energia sono meccanici: macchine,
strumenti
La civiltà agraria europea è la più settentrionale di tutte le
altre civiltà
Calore e acqua sono separati nell’aerea mediterranea. Nei
mesi estivi vi è scarsa piovosità, mentre in quelli invernali
l’insolazione è ridotta
Nell’Europa settentrionale, le pianure sono estese, i suoli
più pesanti e l’insolazione estiva è fortemente mitigata dalla
piovosità. Tutto ciò rende le terre settentrionali più fertili di
quelle attorno al mediterraneo.
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• Immagine in cui vengono proposte stime sulle
principali aree arative a livello globale. Dipendono
dalla
. Il sistema
agricolo più diffuso è quello dell’irrigazione che
permette al suolo di riottenere i minerali, energie che
ha impiegato per far crescere le colture. Il suolo ha
bisogno di essere rinnovato e l’acqua aiuta a crescere
queste risorse e per mantenere la fertilità dei suoli. Ci
sono due modi per dare energia il
così trova in Cina, Egitto, parte
orientale della Cina, India. Il sistema prevede che ci sia un meccanismo di trasporto dell’acqua basandosi sulla pioggia o opere
di canalizzazione. Divisione del potenziale energetico, da una parte abbiamo la
basato sulla coltivazione
irrigua (alta disponibilità di acqua, Cina meridionale, Taiwan, sud est asiatico) e che permette una vasta produzione di riso.
a Nord est Tailandia basata sulla pioggia. L’ampia disponibilità di acqua conferita dalle inondazioni
permette una vasta resa di cereali per ettaro (25) confrontando la situazione con gran parte dell’Europa basata su coltivazione
asciutta basato sulla pioggia e non sull’inondazione dei fiumi (permette di coltivare cereali ma non riso in gran parte). La resa
dei creali (grano, segale, miglio) è contenuta. Abbiamo nelle aree dell’America centrale la coltivazione di riso secondo il
(sfruttamento di un’area una vota depauperata viene abbandonata per coltivare un ‘altra area le cui
potenzialità di fertilità sono intonse) => sistema usato anche in Europa prima della rotazione delle colture su una stessa
superficie. In America si basato un sistema irriguo => sistema misto europeo/asiatico.
In Europa dove l’agricoltura non era basata sui fiumi, il cereale più diffuso era il grano, con un rendimento medio per ettaro
di 4-5 quintali. aree diverse che anno potenzialità di produzione diverse. I rendimenti per ettaro sono diversi abbiamo area
occidentale che presenta rendimenti piuttosto elevati. Il nord non ha un clima favorevole e quindi rendimento basso.
, nel nord c’è maggior disponibilità di
(pioggia) => al
Nell’Europa mediterranea c’è maggior disponibilità di
nord dell’Europa i terreni sono più umidi rispetto al sud (clima secco con scarsa acqua con potenzialità produttiva diversa).
Un’ agricoltura non irrigua necessita di rinnovare il potenziale energetico del suolo con il riposo, la
e
la concimazione fornita del bestiame. Ciò significa che una famiglia europea aveva bisogno di circa dieci ettari per la sua
sopravvivenza
In asia invece la maggior produttività del
permetteva un’elevata densità demografica, meno bestiame da lavoro e pascoli
di stensione ridotta. Lavorare una maggior superficie di suolo per ottenere maggior rendimento, adottare un sistema che
permetta di sfruttare il suolo in parte, sistema della rotazione (dato un ettaro mezzo ettaro è coltivato, l’altro lo lascio a risposo).
A partire dal XII sec si adotta la
(divido la superficie in tre parti e posso impiegare colture primaverili
e autunnali) => permette una maggior produttività pur mantenendo un elevato grado di rinnovamento del potenziale energetico
del suolo. Questa cosa non avviene nelle agricolture asiatiche basate sul riso perché l’acqua del fiume esonda => questo
permette una maggior popolazione, la coltura del riso offre una maggior energia per area coltivata. Questo comporta di minor
bestiame.
Gli animali non solo producono fertilizzante naturale, forza lavoro per lavorare il suolo => togliere lo stato di umidità che
potrebbe provocare problemi ai semi (rendere il suolo adatto alle colture => rinnovare la capacità produttive del terreno. Nel
nord c’è bisogno di un aratro in ferro pesante e trainato da animali per smuovere il suolo. Contadini del nord che lavorano con
buoi che trainano degli aratri
Nel sud esistevano aratri leggeri perché il suolo è più leggero e secco. I contadini impegnavamo degli strumenti più leggeri e
meno efficienti. Differente struttura del suolo tra nord e sud.
e legname in Europa (tabella di
• Disponibilità di
fine Ottocento)
• Scandinavia con maggior tasso di boschività rispetto
all’aera mediterranea. La G.B. non ha tanti boschi
nonostante sia a nord.
• Nel tardo medioevo l’Europa era coperta di boschi.
• Con la rinascita delle città e l’aumento demografico del
XII sec si inizia a
. La parte orientale mantiene
il proprio patrimonio forestale.
• Riduzione dell’area forestale a vantaggio delle are
sottoposte a coltivazione
• Nel 1800 varie aree dell’Eurasia denunciavano la scarsità
di legname soprattutto dove la densità urbana era elevata
(Fiandre, Val Padana, Giappone, Cina). Le risposte furono
3: una politica di conservazione del patrimonio forestale,
una politica di rigenerazione, la sostituzione del legno con
un’altra fonte energetica. Sono risposte che si trovano in varie aree dell’Eurasia.
•
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Un manuale cinese di tecnologia nel XVII secolo: il
è disponibile ovunque e viene utilizzato per la fusione e la
calcinazione di metalli e pietre. A sud del fiume Yangtse, il carbone si trova nelle montagne prive di alberi. Non abbiamo
bisogno di discutere la situazione nel nord della Cina (ampia disponibilità di carbone).
Nel nord della Cina abbiamo grandi disponibilità di carbone e informazioni di trasporto lungo i fiumi per potarlo nelle aree in
cui c’era richiesta. Grande canale costruito in età medievale che collegava i fiumi dove veniva trasportato il carbone per
attività di lavorazione dei metalli
A partire dal tardo XVII secolo il carbone fu usato in
a seguito della crescente scarsità di legno, provocando problemi
d’inquinamento
Il governo favorisce una politica di
per cercare di limitare l’uso del carbone. La risposta è attiva fin da subito
dando maggior accento sul patrimonio naturale a disposizione
In Europa abbiamo notizie sull’uso di carbone sin dall’età romana. Nel medioevo s’impiega nelle isole britanniche, nel nord
della Francia e in Germania.
Nel 1697 il governo della Sassonia emise un decreto che ordinava che per rimediare alla scarsità di legno il più presto possibile,
i sudditi, in particolare i maniscalchi e i fabbri, che possono ottenere carboni minerali, devono usarli per i loro bisogni o
almeno non dare più legna o carbone. Tra 1500 e 1700 la produzione inglese crebbe 10 volte. Stesso tasso che abbiamo tra
il 1700 e 1830. Grande fame di energia in Cina, asia, Giappone ed Europa
La
era dotata di abbondanti depositi di carbone, ma l’ingegno umano e le politiche statali ne hanno determinato
lo sfruttamento. Lo stato proteggeva il commercio costiero di carbone per approvvigionare Londra e per riscuotere le sue
entrate. Con questa protezione, per la quale la Royal navy era essenziale e con la regolamentazione della vendita del carbone,
lo stato aiutava a mantenere stabile la domanda delle miniere del nord-est. Il carbone viene tassato come gli altri prodotti. Uso
del carbone per far fronte alla domanda di combustibile per il riscaldamento per Londra. Carbone più importante dei cerali
per gli inglesi. Questo ha favorito un approccio diverso => politica di protezione del settore rispetto all’estero. Di conseguenza
si è voluto proteggere l’industria metallurgica (controllo prezzi del carbone ecc…) materia strategica per il governo. Fra 700
e 800 è diventato importante per l’industria bellica.
Nel 1740 le autorità
emisero un decreto che incoraggiava l’estrazione privata di carbone in tutto l’impero, un segno che
i funzionari imperiali erano consapevoli che la produzione di carbone doveva essere ampliata per soddisfare le esigenze
energetiche dell’impero. A differenza della Gran Bretagna, la Cina non ha dovuto affrontare la concorrenza del ferro meno
costoso proveniente dall’estero. Né sembra che abbia dovuto affrontare carenze di questo metallo. Per queste ragioni lo stato
cinese non attua misure per incoraggiare la produzione di ferro che avrebbe potuto portare ad un maggiore consumo di
carbone. Nonostante la mancanza di tali politiche statali, le fonderie di ferro di diverse parti dell’impero utilizzavano carbone
e coke nelle loro operazioni.
In Giappone il governo inizia una
sin dal XVII. Il caso giapponese mostra che c’era più di una
soluzione al problema della deforestazione nel mondo moderno e quindi più di una strada per il XIX secolo. Mentre lo
sfruttamento britannico del carbone si sarebbe rivelato il più rivoluzionario, l’alternativa non era una discesa nel caos. I
governanti del Giappone dimostrarono che le foreste potevano essere ripristinate con un’azione politica rigorosa e innovativa.
Ma non bisogna dimenticare che anche il percorso britannico del carbone beneficiò aiuti statali di vario tipo.
•
Confronto del consumo di energia in Cina e in Europa. In Europa si usa più legna rispetto alla Cina. Già a metà Settecento si
cercasse di sostituire il lavoro degli uomini con un maggior sfruttamento di altre fonti e quindi usando più calore per ottenere
energia cosa che non accade in Cina.
•
L’ambiente è un grande archivio, non dà energia. Ci permette di ottenere informazioni sul passato. Uno dei più famosi
documenti è il
, siamo in grado di determinare attraverso gli anelli il succedersi di buone o cattive stagioni.
Analisi di migliaia di tronchi d’albero utilizzate in Europa per delineare l’andamento dell’attività edilizia dell’antichità alla
prima età moderna. Notevole attività a cavallo tra il periodo precristiano e imperiale romana. Periodo tardo antico con seria
crescita. Riresa durante l’alto medioevo. Buona attività nel tardo medioevo. Conferma delle stime dell’andamento
demografico della popolazione europea. Analisi degli anelli degli alberi => analizzando il legname possiamo identificare il
periodo in cui gli alberi hanno smesso di vivere e determinare il periodo di costruzione del manufatto. Capire quando ci sono
state stagioni umide o secche.
•
Episodio particolare che si collega all’attività solare e vulcanica registrata nel’600/‘700. Si inizia a studiare le
.
Più abbiamo macchie solari più energia arriva sulla terra. Quindi l’attività delle macchie ci da una misura dell’energia solare
sulla Terra. Nei decenni centrali del ‘600 è arrivata poco energia, questo ha influenzato la disponibilità di cibo e i contadini
hanno avuto difficoltà nel raggiungere una produzione adeguata. L’attività vulcanica, che si misura grazie ai carotaggi dei
ghiacciai, ci permette di individuare strati di particelle che si sono formate nei secoli. Anni ’40 del ‘600 forte eruzione di un
vulcano nel Pacifico che ha portato alla costituzione di un denso strato nell’atmosfera che ha aiutato a filtrare ulteriormente
l’arrivo dei raggi solari sulla Terra, quindi abbassamento di temperature e problemi all’agricoltura. Si riesce ad osservare il
cielo e il sole grazie alle scoperte scientifiche del Seicento. Nel 1647 c’è un balzo della crescita dei cereali riflessi di una
severa difficoltà nei raccolti. I primi anni 40 non è l’unico periodo con una
rispetto alla media ma
anche gli
. Una delle conseguenze è: stima dell’altezza dei maschi francesi tra il 1650 e il 1770, John
Komlos (studio sociobiologico) statura come riflesso di congiunture economiche particolare. ha raccolto 38700 dati relativi
ai maschi francesi arruolati nell’esercito. Gli ufficiali respingevano gli aspiranti soldati di bassa statura ma nonostante questo
i dati sono interessanti. I ragazzi nati nel 75 hanno un effetto di stop della crescita dovuto al
.
1675 anno definito come senza estate (temperatura bassa). Correlazione tra peggioramento di condizioni climatiche è l’effetto del
blocco della crescita nel 1675. C’è una risposta rapida a questa condizione severa degli anni 70. 1690 in poi serie di carestie che
hanno inciso fortemente sulla mortalità => evidente sulla statura dei francesi nati negli stessi anni. Recenti risultati della storia
economica internazionale => dati sociobiologici per definire le congiunture e gli effetti più ampi.
Con lo shock avvenuto con la caduta del muro di Berlino si è verificato un mutamento delle economie socialiste => sistema che
assicurava un livello di vita minimo a un sistema basato sul mercato e l’individuo. Ripercussione sulla Russia => aumento della
mortalità infantile, diminuzione della speranza di vita, i nati negli anni ’90 denunciano una riduzione della loro statura a significare
come eventi economici e politici abbiano influito sulla popolazione in maniera significativa.
• Problema della sicurezza alimentare e come è destinato a peggiorare nel giro di pochi decenni: problema di energia e clima
Il legname come combustibile lascia il posto al
carbone
a
partire
nell’ultimo
quarto
dell’Ottocento. Il
cresce fino agli anni
20. Cresce anche l’importanza del
che
raggiunge il massimo negli anni 60 =>
ridimensionamento del ruolo del petrolio.
Crescita anche del
. Inoltre, aumenta
l’importanza dagli anni della
e
dell’energia nucleare e quindi del ruolo delle
potenze nucleari nel contesto internazionale.
Storia dell’uomo che da raccoglitori di energia
diventa coltivatore e produttore di energia. Dal
meccanismo di semplice raccolta del legname il
cambiamento porta a una maggiore complessità
per ottenere energia già con il carbone. Il legname
è un elemento importante (i boschi coprivano
l’Europa),
progressivamente
con
il
disboscamento ci sono state delle politiche di
riforestazione. In Inghilterra si è passati al
carbone, in termini di unità è più facilmente
trasportabile, è più vantaggioso per i costi di trasporto. Il fatto che si passa dal legname al carbone implica che alcuni paesi siano
più avvantaggiati di altri (Inghilterra, Belgio, Vestfalia, Galles, Ruhr, Russia). L’area mediterranea non ha fonti. Il passaggio dal
carbone al
comporta un ulteriore cambiamento sia per la tecnologia, sia per i trasporti. I paesi petroliferi sono i paesi
arabi, la Russia, Venezuela, Stati Uniti. Il passaggio è di carattere geostrategico aree che erano considerate poco o nulla dalla
diplomazia internazionale assumono un ruolo centrale. Buona parte dell’area della penisola arabica era stata divisa dalle grandi
potenze nel Novecento tenendo presente delle condizioni abbastanza generali, senza tener conto delle divisioni dell’energia
globale. i paesi che erano poverissimi si sono ritrovati ad avere un sottosuolo molto ricco => guerre per il controllo del petrolio.
Medioriente: scontro tra occidente e potenze locali (Russia e Cina che si confrontano con gli usa). In questo contesto scoppia la
.
•
Bacci: storia minima della popolazione
del mondo
•
Jean Noel Biraben: studioso della peste
in occidente, tesi sulla peste francesi ma poi
allargandolo a tutto il continente
•
Jan De Vries: studioso olandese
•
Aumento della popolazione che si
blocca con la peste del 300
•
: la popolazione urbana
viene colpita dalla peste. Dopo la peste la dieta
dell’uomo europeo migliora => maggior
apporto di proteine animali nell’alimentazione
europea
•
Ripresa della curva tra 400 e 500 =>
nella val padana e olanda, aumento
anche dei prezzi.
: si mangia meno carne e si mangiano più
cereali.
•
•
•
•
•
•
verso il nuovo mondo. 600 e 700 (
) => stagnazione
Movimento riprende la crescita =>
.
Ottocento: miglioramento della dieta,
, si diffonde la pellagra, colera, tbc, innovazioni nel campo
farmaceutico (invenzione dell’antibiotico, la situazione sanitaria migliora)
Immigrazione nel 2000
Alcune aree sono cresciute più di altre
Le
sono dei mercati ma anche dei piccoli mondi dove ci sono delle dinamiche che si sviluppano in maniera maggiore
rispetto alle campagne: maggior possibilità di trarre profitti economici, maggior opportunità di scambi. Un
complesso urbanizzato: la val padana è fortemente urbanizzata fin dal basso medioevo. Città singole come Napoli si
collocano in un’area meno sviluppata e quindi rappresenta un polo ma non come guida di un’area. Che cos’è una città?
Centro che contiene oltre 5000 abitanti. C’è stata una crescita tra il 1300 3 il 1400 e riduzione nella prima età moderna.
Densità di popolazione: la densità maggiore si trova in val padana e nelle fiandre meridionali.
•
Una parte della popolazione urbana viene persa a favore
del nord. Cresce il nord e diminuisce il sud => spostamento
del focus economico dal mediterraneo dell’Europa centrale
nel 600 e 700.
•
La
fu accompagnata da una
rapida crescita della popolazione. Prima della rivoluzione
industriale, gli aumenti della popolazione non erano seguiti da
aumenti della produzione di pari entità. La crescita
demografica si scontrava contro il tetto delle risorse
disponibili e questo bloccava la crescita demografica. Nel
XVIII secolo alcuni elementi della rivoluzione industriale si
trovano solo in Inghilterra. Correlazione rivoluzione
industriale e demografica non tiene.
•
•
•
Le società agricole sono caratterizzate da alti tassi di natalità e alti tasi di mortalità. Il tasso di crescita della popolazione
è di circa lo 0,5% all’anno. Con la rivoluzione il tasso di crescita della popolazione balza al 2-3% all’anno. Nella società
industriale questo aumento della popolazione diventa un fatto irreversibile.
: incremento della popolazione non è data da un incremento delle nascite ma dalla diminuzione
della mortalità. L’aumento della popolazione fu dovuto più alla diminuzione della mortalità che all’aumento della natalità.
La diminuzione della mortalità fu dovuta a: riduzione delle epidemie? Aumento dei raccolti? Progressi dell’igiene e della
scienza medica?
Scomparsa della peste dovuta a: sostituzione delle case di legno in case di pietra; lotta ecologica fra i roditori; aumento
del numero di bovini.
si ritiene che la diffusione della peste nera si sia sviluppata in Cina nel 1331dove si stima che un terzo della popolazione sia stato
eliminato tra il 1331 e 39. Nel 1338 il morbo è presente negli altopiani dell’Asia centrale dove resti di un cimitero di cristiani
testimoniano del passaggio della peste nel 1338-1340. Nel 46 arriva sulle coste del mar Nero. Il termine
è stato
generalmente impiegato per definire la prima ondata che colpì il mediterraneo e l’Europa occidentale tra 1347 e 1351. Recenti
indagini di microbiologi hanno ipotizzato che verso la metà del XIII secolo vi fossero focolai di peste a Qinghai. Prove
suggeriscono sempre più che sebbene i piccoli focolai localizzati di peste si manifestino regolarmente ovunque si siano stabiliti
focolai infettivi di animali, la comunanza di focolai più diffusi è dovuta a fattori climatici.
La peste persisteva in uno stato semi-endemico per alcuni anni, poi scompariva per qualche anno, riappariva in forma debole, che
di solito anticipava una sola esplosione.
► Francia 1347-1536 ondate principali, secondarie o collaterali.
► 1536-1670 12 (1:11). Non è nemmeno chiaro quando la seconda ondata terminò.
Le classiche date del 1679 in Inghilterra e del 1720-1722 per il continente europeo non ci dicono che cosa avvenne in realtà.
Nell’impero ottomano, in Nordafrica e in Russia focolai di peste persistettero ben addentro il XIX secolo. È probabile che Yrsenia
Pestis trecentesca abbia lasciato propri discendenti, con qualche mutazione, sino al presente. Uno dei dibattiti più accesi che
interessano l’epidemiologia (storia delle malattie) riguarda un collegamento tra la scoperta della peste e il tipo di malattia che si
riscontra a partire dal XIV secolo in Eurasia. Le più recenti ricerche sul DNA di resti umani risalenti al Trecento hanno individuato
il genoma della peste. La peste è polmonare primaria e inizia in modo violento, progredisce nell’organismo e la morte arriva nel
giro di due giorni dopo la comparsa di sintomi. La forma bubbonica si manifesta con una febbre e con un quadro clinico grave:
congiuntivite, occhi lucidi, vomito, bocca secca. I bubboni si sviluppano nel giro di 48h. possono anche non manifestarsi si tratta
di peste setticemica => i gangli toccati sono troppo profondi per essere attaccati. Questa forma di malattia ha scioccato i
contemporanei della pestilenza. Questa forma inizia in modo folgorante con febbre a 40 gradi. Si manifesta con turbe nervose e
psichiche. Presenza di emorragie spontanee della pelle e delle mucose fino a provocare la morte in un giorno.
(1665) D. Defoe “all’epoca non c’erano giornali che diffondessero voci e notizie sugli avvenimenti
e che le ingigantissero con la fantasia degli uomini, come in seguito vidi fare...” le voci iniziano a correre a Londra. Il governo sa
che qualcosa sta accadendo e come prima reazione cerca di occultare il problema di minimizzarlo. Non si voleva turbare la
popolazione e scatenare il panico ma soprattutto a non interrompere le relazioni economiche con l’esterno. Il terrore portava a
ritardare il momento di affrontarla apertamente. Ci sono delle informazioni sull’atteggiamento di medici in Castiglia nel 1559,
questi cercano di formulare diagnosi tranquillizzanti nei casi osservati della città. La prima reazione è quella di fuggire, Defoe
racconta che la gente più facoltosa si trasferiva in folla fuori della città: Carri e carrozze con merci, donne, servitori e bambini.
Stessa accade con il Decameron di boccaccio. Avviene la stessa cosa a Marsiglia, Parigi nel 1832 a causa dello scoppio del colera.
Fuggono anche i poveri che si rifugiano nei boschi, vagano nelle campagne come accade in spagna nel 1650: un medico riferisce
che i contadini accolgono a colpi di moschetto quelli che vengono dalla città infetta.
Un’altra reazione è quella di uccidere gli animali per purificare l’ambiente. Le tensioni salgono nel 1630 a Milano, alcuni
scendevano in strada armati di pistola in modo da tenere a distanza gli infetti. Regna la solitudine nella malattia, si muore
nell’anonimato, vi è l’abolizione di riti collettivi sia di gioia sia di dolore (processioni, grandi eventi liturgici). Le brusche fratture
rispetto agli usi quotidiani erano accompagnate dall’incapacità di pensare al futuro e formulare nuovi progetti. Ci si rivolge ai
, il re di Francia si rivolgono alle università. Il pensiero medico aveva individuato la causa della pestilenza
nella cattiva aria e una strana congiunzione dei pianeti. Bisognava rinchiudersi in casa per proteggersi dai venti infetti oppure
inalare profumi.
contatto tra uomini il mezzo principale per la trasmissione del contagio =>a partire dalla peste si generalizzano le
: il contatto tra uomini può essere letale anche se non si comprendono le cause biologiche.
Isolare i contagiati e gli infetti: questo accomuna il mondo cristiano e musulmano. I rimedi non risultano efficaci. Venezia istituisce
nel 1348 un organismo governativo “pro conservationis sanitatis”. Nel 1423 viene istituito il
. Nello
stesso tempo nei principati musulmani in Spagna non sono fondate istituzioni di controllo sanitario. Questo sembra distinguere la
reazione del mondo musulmano alla peste sembra diversa perché vedono la peste come l’espressione della volontà divina. C’è
una sorta di calma nei confronti di questo dramma.
Il santo protettore è
: muore crivellato di frecce e si giunse alla convinzione che proprio perché muore a causa
delle frecce e i colpi della peste sono delle frecce si pensa che il santo potesse allontanare le frecce della peste. A partire dal1348
il culto si diffuse largamente; da allora nell’Europa cattolica fino al XVIII sec non vi fu chiesa priva di una raffigurazione di san
Sebastiano crivellato da frecce. Si affianca
, nato a Montpellier morto agli inizi del ‘300, colpito dalla peste viene
cacciato da Piacenza, si rifugia in una capanna nei dintorni della città. Rocco una volta guarito converte Gottardo che si fa egli
stesso eremita. Torna a Montpellier e viene gettato in prigione dove muore. L’ambiente della cella si riempie di luce, si scopre
vicino al corpo una scritta tracciata da un angelo “eris in pestis patronus”. Le spoglie sono spostate a Venezia, da quel momento
la fama del santo come protettore degli appestati cresce tanto da superare quella di san Sebastiano. Il
aggiunsero un’altra moltitudine di santi fino ad arrivare a una 50ina venerati a seconda dei luoghi. I trattati medici trovano nella
volontà di dio le cause della peste e non considerano l’intervento dell’uomo.
I
erano considerati incapaci di dare spiegazioni alla malattia. Tuttavia, dagli anni 60 del ‘300 c’è una seconda ondata di
peste che interessa l’Europa, in questa fase i medici dichiarano che sono in grado di guarire colore che sono infettati grazie
all’esperienza acquisita. I dottori operano interventi, sviluppano nuove medicine, le stesse cronache dell’epoca molto dure nei
confronti dei medici cambiano tono, rispetto alla prima ondata la seconda ondata fa molte meno vittime e si riconosce l’intervento
dell’uomo.
Nella prima ondata si scatena
ora le proteste si scagliano contro il fisco, l’ingiustizia sociale,
lo sfruttamento economico. Pare che dopo la peste del 1348 contadini e cittadini abbiano acquisito una sorta di coscienza che
potevano mutare la società. Questo sta alla base delle serie di
che interessano l’Europa occidentale nella
seconda metà del Trecento. La peste scatena disordini che assumo i contorni della rivolta perché ci si rivolge con violenza ai
propagatori esterni per risolvere le incertezze e dare sfogo alla rabbia. In questo ambito di reazioni si diffonde il movimento dei
in tutta Europa (si puniscono per salvare l’umanità).
Ci sono numerose testimonianze di
in tempo di peste, nel mondo islamico non ci sono notizie di cacce agli
ebrei in tempo di peste. Durante l’epidemia ci furono episodi di uccisioni di ebrei, accusati di avvelenare l’acqua e il cibo =>
venivano assassinati in massa. Tra settembre 1348 e 1351, gli assassini di massa sono registrata in tutta Europa (Francia, Spagna,
Germania, Francia), notizie di queto genere sono molto rare in Italia e in Inghilterra il fenomeno non sembra presente. Si
accusano elementi esterni (mendicanti, ebrei, poveri). Le autorità assumono atteggiamenti differenti, alcuni li condannano come
il papa, c’è chi si lascia influenzare da questa atmosfera e appoggiano gli assassini pur non partecipando attivamente. L’imperatore
Carlo di Boemia concede l’immunità agli assassini e cancella i debiti dei consigli municipali delle città che dovevano denaro nei
confronti degli ebrei. Le popolazioni urbane erano coinvolte nei massacri, si pensa fossero gli aristocratici che condussero le
operazioni per perseguire gli ebrei. Furono i maggiori debitori degli ebrei a cogliere l’occasione per ucciderli. Gli studiosi hanno
attribuito a
. Gli ebrei erano visti come usurai e quindi approfittatori. Gli usurai
prestavano denaro agli esponenti delle élite urbane, questo potrebbe spiegare ipotesi di questi massacri. Il fenomeno della caccia
agli ebrei viene limitata nei decenni seguenti, le autorità attuano seri controlli per evitare le forme di violenza. Furono emanati
privilegi per attrarre ebrei come, ad esempio, Venezia fino alla fine del ‘500 non vi furono persecuzioni di ebrei. Il fenomeno
strettamente legato alla peste medievale tramontò.
Tra
ci si rivolge ad altre figure in caso di peste. I colpevoli sono le
e i lavoratori negli ospedali e gli stranieri.
Gli spagnoli della Castiglia sono convinti che è colpa dei fiamminghi che la peste stia coinvolgendo la loro zona. In Francia, in
Lorena nel 1627 si parla di peste ungherese, peste svedese qualche anno dopo. A Tolosa nel 1630 si parla di peste milanese. Nel
1630 in Italia la peste si individua nell’arrivo degli eserciti tedeschi. Si guarda allo
.
: il governo ottomano non ordinava la quarantena, non c’erano lazzaretti. A partire dalla seconda metà del
Cinquecento ci si occupa dell’igiene pubblica e del controllo della mortalità in tempo di peste. Nascono i bagni turchi, si
istituiscono cimiteri fuori dai confini urbani. Una nuova regolazione nei confronti del pericolo della peste prende piede nel mondo
musulmano.
: rapporto stretto perché in caso di grave epidemia il paesaggio muta. In Egitto il paesaggio
cambia perché sino ad allora era stato controllato dall’uomo, a seguito della pandemia, con una densità minore anche l’ambiente
non viene organizzato e quindi c’è meno controllo. La
, non si diffonde dai porti ma
scende dalle regioni alpine: presenza di una specie locale di marmotte. Le marmotte potrebbero aver contribuito a mantenere la
peste. In forma endemica la peste si mantiene nelle specie animali non solo topi, ma anche marmotte. Il passaggio da queste
all’uomo può avvenire. Il modello alpino si riscontra nella sia Cina centrale sia in Europa. Gli uomini che comprendo in pericolo
della peste si organizzano: sorgono ospedali, lazzaretti, regolamenti che mirano a controllare gli spostamenti delle persone per il
tempo della peste, normative sanitarie sempre più dettagliate che dureranno nel tempo (formano le basi storiche dei nostri attuali
codici sanitari). Le misure contribuiscono alla riduzione dell’impatto della malattia è possibile che i sopravvissuti abbiano
gradualmente acquisito delle capacità immunitarie che consentiranno loro di affrontare gli attacchi della peste nelle varie forme.
Processo immunitario che si sviluppa lungo i
secoli e che alla fine giunge a limitare l’impatto
della peste.
A seguito dell’epidemia e dell’alta
mortalità, alto tasso di matrimoni
(ricostruzione del tessuto sociale della
città). Durante la peste il fenomeno
dell’aumento dei matrimoni è molto diffuso
e le donne si sposano prima.
Picco ad agosto, piccola discesa; in inverno la
situazione migliora. Maggior diffusione della
peste in estate? Si può ipotizzare che le pulci
abbiano una maggior attività in estate e minore
nell’inverno. Altri esempi ci mostrano che c’è
una stagionalità diversa in altre aree.
Registri dei morti: siamo in grado di valutare la
mortalità e quella dovuta alla peste. Ad agosto
c’è una crescita ma ottobre vede il massimo
con un picco notevole rispetto ai mesi estivi. A
Nonantola abbiamo la possibilità di costruire un
modello di mortalità per fasce d’età.
Nella peste di trecento colpisce
gli adulti, nella seconda ondata
colpisce i fanciulli
A nonantola le femmine tra i 15 e 25 anni unioni
in proprozione superiore rispetto ai coetanei
maschi nella peste del 1630. Forse dovuto alla
crescita, e al fatto che c’erano molte donne in
gravidanza e quindi più fragili rispetto ai
ragazzi.
Epidemia che colpisce solo alcune fasce d’età. Si diffonde seguendo vie dei traffici e che ha un impatto che dura qualche mese ed
è caratterizzato da due ondate di contagio. Tramonto dell’incidenza delle pandemie pestifere a partire dal XVIII sec. Pandemie
che non scompaiono del tutto e si ripresentano saltuariamente. Come è sparita la peste? Alcuni studiosi hanno enfatizzato fattori
ambientali indicando il potenziale ruolo giocato da mutamenti della popolazione, mutamenti del cambiamento climatico,
adattamento tra umani e patogeni. Altri hanno enftizzato il ruolo dell’uomo nei fattori istituzionali (miglioramento della sanità e
il controllo della peste oltre a un miglioramento delle condizioni igieniche).
Azione dell’uomo ha cercato di limitare con quarantene e blocchi l’impatto dell peste e mutamenti di portatori patogeni come ad
esempio i roditori. La severità elevata e la diffusione dell’ultima grande peste avrebbero condotto a una sparizione attraverso la
selezione di massa e quindi attraverso un meccanismo di
, associata a un peggioramento di altre malattie
(scompare la peste ma emergono malattie come il colera, il vaiolo). Quest’ultima ipotesi contrasta con le tesi precedenti. Ben
lontano da riolvere il mistero della scompasa della peste in europa e a livello mondiale. la risposta deve essere cercata
approfondendo le relazioni tra ambiente, fattori umani e istituzionali. Tuttavia la scomparsa delle congiunture del settecento ha
permesso una progressiva crescita demografica (diminuzione della mortslità e aumento della natalita anche con tassi inferiore
rispetto all’età preindustriale).
Dieta classica di un operaio prima del 800. Gran parte della spesa dedicata a
. All’interno grani e farine rappresentano il 44%. Il 75% è
dedicata al bisogno primario.
La condizione dell’operaio inglese a fine Settecento non è migliorata rispetto ai
suoi antichi progenitori in Medioriente o in Grecia. Un ateniese guadagnava il
doppio del collega inglese in termini di grani. Caduta sensibile l’Egitto nell’età
imperiale romana. Abbiamo il sospetto che le condizioni di un salariato
dall’antichità all’Inghilterra preindustriale non fossero cambiati di molto anzi
peggiorati in alcuni casi.
La figura mostra il rapporto tra
(orizzontale),
(verticale) e cosa accade riguardo i consumi di carne e
gli amidi (cereali ecc.) all’aumentare del reddito reale
abbiamo un aumento del consumo di carne. In età
preindustriale mangiava più carne chi era più ricco. I cereali
aumentano fino a un certo punto ma chi è ricco diminuisce la
spesa dei cerali per aumentare il consumo di carne. Al lato sx
della popolazione che ha un reddito basso, il consumo di
carne è nullo, la grande spesa è dei cerali. La varietà della
dieta dipende dall’ambiente.
La parte costituita dai cerali e farinacei, è
molto elevata a
in Inghilterra
rispetto al medioevo. L’apporto di carne
peggiora tra il basso medioevo e l’Inghilterra
ai tempi della prima rivoluzione industriale.
Contrazione anche dell’alcool. Linea
regressiva per quanto riguarda la dieta di un
inglese le lungo periodo. Il consumo di carne
aumenta nel 1350-1399 (causa peste) =>
diminuzione della popolazione, consumi
diminuiti, aumento dei salari, il taglio della
demografia (40% della popolazione) ha
comportato una diminuzione delle superfici
agrarie destinate ai cerali e quindi un aumento
all’allevamento. Questa fase di dieta
equilibrata nella seconda parte del 400
diminuisce arrivando nel 700 riprende forza il
consumo dei farinacei e si riduce il consumo di cane. Forte presenza dell’alcool, il consumo medio di vino poteva arrivare intorno
al litro e mezzo al giorno per abitante. Dipende dall’ambiente e dalla capacità di importazione. Il vino era diverso, era annacquato
di bassa qualità, i vini pregiati erano riservati all’élite. Portava molte calorie e si beveva parecchio. Rispetto al
: spende tutto in riso, soia e pochissimo apporto di grassi animali. In india nel 1950 la situazione è peggiore all’inglese di metà
700 con un forte apporto di cereali e un basso consumo di carne. Scarsissima in india e nulla in Giappone il consumo di alcool.
Whisky, gin (classi popolari nel Settecento) e
birra: bevande più diffuse nel regno unito. La
birra era prodotta dalla famiglia ogni due
settimane chiamata come birra burrosa
perché conservata nella stanza dove si teneva
il burro. La birra era fatta con il malto d’orzo.
La birra prodotta con luppolo e malto sostituì
l’ail (tipica bevanda inglese). Il vino veniva
acquistato e non prodotto dalla famiglia. Il
consumo di vino si concentrava intorno a
Natale e le feste più importanti, solamente i
membri anziani della famiglia mantenevano
un consumo regolare. I ceti superiori delle
famiglie medievali ricche consumavano 2/3
di pinta al giorno. Thompson ha scritto il
libro “la formazione della classe operaia
inglese” accenna all’alcool che era
consumato in larga misura tra i ceti operai
sottoforma di gin. Il consumo è collegato alla
dura vita che gli operai inglesi conducevano
durante la prima fase della rivoluzione
industriale. Forma di evasione dalla vita
quotidiana. Ulteriore prova che non c’è
un’adesione ai principi della forma che
invitano a essere morigerati. Il collegamento
tra riforma e costumi si ritrova nelle colonie
inglesi in America del nord. Non c’è alcuna
evidenza tra costumi morigerati nei confronti
dell’alcool ed espansione della riforma. I
vincoli imposti all’alimentazione dalle
diverse religioni: islam (vietato il consumo di
alcool e della carne di maiale), ebraismo
(crostacei e la carne di maiale), cattolicesimo
(Venerdì Santo), in India (venerazione della mucca). Gli islamici e gli ebrei non mangiano carne di maiale perché imposto dalla
religione. Perché il maiale è considerato impuro? La mucca, ad esempio, ha moltissime funzioni; la mucca uccisa non porta
alcun tipo di beneficio. In questo la religione fa proprie delle esigenze per favorire l’uomo. Nell’area mediorientale, Le condizioni
tipiche sono quelle di un suolo poco fertile, quindi, c’è un conflitto per le risorse tra uomo e maiale perché il maiale mangia tutto.
Vietare il consumo del maiale significa tutelare l’ambiente a vantaggio dell’uomo. In questo caso le due religioni ebraica e
islamica, fanno proprie delle necessità imponendole come principio a tutela dell’uomo. L’ordine non cala dall’alto ma è una vera
e propria necessità che poi diviene un principio religioso. Gli esseri viventi sono collegati un una determinata gerarchia come gli
uomini. Per essere commestibile un animale deve rispettare il
suo posto in questo piano della creazione. Se presenta una
anomalia entra in gioco il problema della purezza o
dell’impurità. Da ciò deriva che non si può porre in
discussione ciò che dio ha determinato nel suo grande disegno
della creazione. Non deve essere giustificato questo vincolo
alimentare. Nel caso dell’ebraismo la scelta di distinguere
alimenti puri e impuri, e quindi l’esclusione di quest’ultimi
assume una diversa funzionalità. Questo atteggiamento
distingue il popolo ebraico dagli altri popoli. Il popolo scelto
mangia cibi scelti. È lo stesso dio che ha scelto questo. “ho
separato i puri dagli impuri”. Il cristianesimo non è solo per
gli ebrei ma per tutti, non ha senso porre delle distinzioni per
le pratiche alimentari dato che non c’è una gerarchia nemmeno
per gli uomini.
, ciò che non è necessario riguarda in gran parte un quinto della popolazione che ha un alto reddito. Ricerca
di beni dedicati alle élite.
Velocità di tragitto d’informazione nel mediterraneo. Nell’età
antica il viaggio Italia ed Egitto durava 56 giorni. La
tecnologia navale non è cambiata da incidere sui tempi di
trasporto e spostamento degli uomini sul mare.
Dagli
la situazione cambia. Si è
diffuso l’uso del
che ha permesso la velocità delle
notizie e di ridurre i tempi dell’informazione. Un veliero non
ha bisogno di combustibile ma un vascello si ha bisogno di
carbone.
Riduzione delle istanze e quindi una riduzione del prezzo
finale della carne tra Inghilterra e Usa. Progressiva
correlazione tra il prezzo a Liverpool a Chicago, dovuto alla
riduzione dei tempi e dei corsi di trasporto. Prima fase della
negli ultimi decenni dell’Ottocento.
Rete commerciale durante
l’Impero Romano. Miniere
di rame, oro. Dalla Cina
arrivano sete e spezie
attraverso il mar Rosso.
Mondo collegato ben prima
del processo di
globalizzazione
nell’Ottocento. Frazioni di
tragitto che sono controllate
da vari network mercantili
che collegano la parte
orientale della ‘asia
attraverso l’oceano Indiano e
il golfo persico per arrivare
nelle coste del mediterraneo
orientale e approfittare fino
all’Europa centrale.
Mediterraneo area
strettamente collegata con
l’asia. La via della seta
esisteva già in età antica in
modo che potessero esserci
collegamenti dalla Cina al
mediterraneo.
Denso spazio commerciale che unisce l’Europa all’africa settentrionale e che riprende lo spazio romano.
si espande per controllare e connettere in maniera densa vari centri commerciali dal mediterraneo fino alle fiandre.
, si trovano tessuti colorati con prodotti provenienti dal mediterraneo orientale, nel mercato non si trovano solo
prodotti primari ma anche prodotti costosi e pregiati. Oltrepassate le mura di una città medievale ci si può trovare davanti alla
scena di due contadini sfruttando gli animali che trainano un aratro pesante (nord Europa).
Epoca medievale intorno al XII sec vengono utilizzate imbarcazioni semplici e vele. Fino al XXI sec i timoni erano due paralleli,
successivamente sarà adottato un timone singolo che permette maggior maneggevolezza dell’imbarcazione (tecnologia non
decisiva). Successivamente viene adottato il Veliero con diverse vele, tradizionale timone coassiale, è una nave tonda con capacità
di trasporto significativa. Vascello armato di cannoni, vari alberi, imbarcazione complessa e tipica delle grandi traversate
oceaniche di inglesi e olandesi. nel 1700 la area si amplia con l’inclusione dell’America centrale che si prolungano fino all’asia.
Manila come punto di raccolto e redistribuzione dei metalli preziosi.
Scambio vivace per poi subire un declino. Il ruolo
della spagna in questo contesto cambia. C’era stata
una diminuzione della domanda di prodotti esotici
in Europa a seguito del declino dell’economia
tardo antica. durante il medioevo il ruolo della
era declinato salvo mantenersi in alcune aree
della penisola italiana, nel sud della Francia e della
spagna. Svolgevano la funzione di centri di
consumo, residenza per i proprietari fondiari e
centri di culto. La caratterizzazione della città del
medioevo è data dalla presenza del vescovo come
sede vescovile. La domanda di beni orientali
estremamente costosi diminuisce a partire dal XI
sec. Con la crescita dell’economia continentale,
nuove città vengono fondate; le mura vengono
ampliate. Il tutto deve essere sostenuto da un
aumento dell’agricoltura in termini quantitativi: si
espandono le coltivazioni e si comprano nuove
terre, bonifiche delle istituzioni ecclesiastiche nel XIII secolo a seguito del crescente aumento demografico. Accanto a questa
crescita si sviluppa la domanda di beni di lusso sia prodotti come sete e porcellane, spezie provenienti dall’oriente.
Perché vengono richieste le spezie? Provengono dall’oceano Indiano e dall’estremo oriente. Sin dall’antichità c’è un flusso
dall’oriente verso occidente. Le spezie proprio perché erano molto costose vengono ostentate nei banchetti europei. Utilizzo:
alimentazione, farmacopea, elisir (
ambiente in cui i profumi e saperi erano importanti ed erano estremamente diffusi,
usare le spezie che evocavano mondi lontani e misteriosi che si sentiva nel profumo di cannella ecc. l’ambito magico in questo
caso aveva una grandissima domanda). Domanda d’élite ma anche di nicchia per altri impieghi e non solo per l’alimentazione. La
caratteristica generale dei traffici da oriente verso occidente: da oriente proviene merce di valore, da occidente provengono
preziosi come argento e oro (importato dall’africa) per pagare i prodotti di lusso questo fin dal medioevo.
Chi sono i protagonisti? Mercanti italiani e aragonesi che controllano una buona parte del tragitto che inizia in estremo oriente.
Mercanti arabi e musulmani nella parte occidentale dell’oceano Indiano. Abbiamo testimonianze di manufatti e metalli preziosi
provenienti da occidente che si ritrovano in Cina e corea. In india analisi di monete hanno dimostrato che sono state battute cin
argento proveniente dall’Europa. la
dell’africa ha portato alla crisi dei mercati europei. Doppio flusso di
spezie: una parte segue la via della seta (attraverso terre e mari) e una parte segue la rotta aperta dai portoghesi. I veneziani vedono
il loro futuro ormai nero. Dopo una crisi iniziale la rotta delle spezie riprende vigore perché i portoghesi non riescono a mantenere
il controllo degli scambi nell’oceano Indiano. Fondano delle guarnigioni e dei porti lungo la costa somala e arrivano in india ma
non riescono militarmente a controllare tutto. La concorrenza è troppo grande. I costi di protezione e il trasporto sono elevati. Le
spezie che arrivano a Lisbona e vengono vendute ad Anversa non costano molto meno delle spezie trasportate di veneziani.
Vantaggio de consumatori europei, il prezzo reale del pepe nel Cinquecento diminuisce. Il
In termini di grano il pepe costa meno. Gli europei vedono il pepe diventare un elemento alla portata
rispetto a prima. Il risultato immediato è la crisi del mercato controllato dagli italiani che poi vedrà una ripresa. Colombo era
partito per trovare la fonte delle spezie nelle indie e si imbatte in un nuovo continente. La conquista si svolge in tempi rapidi e
punte di ferocia.
I
portano dei germi che le popolazioni amerinde non sono in grado di affrontare non avendo gli anticorpi. I
raffreddori o il vaiolo seminano la morte in breve tempo fra le popolazioni indigene. Metalli preziosi negli scambi commerciali.
Tra la Bolivia e la Colombia c’è un giacimento di argento sfruttato dagli spagnoli. Viene trovato oro in brasile nel 700. I metalli
spingono gli europei verso il nuovo mondo. Nuovi prodotti alimentari vengono conosciuti come mais, patata e pomodoro.
Scambio come di beni ma anche malattie. [Inizialmente ci fu una diffidenza ma anche paura di assimilare il cibo della natura
selvaggia di quella gente. Volontà di preservare l’identità europea nel nuovo mondo. Alcuni missionari trovano disdicevole che i
cristiani assimilino abitudini alimentari degli indigeni proprio per un elemento culturale e quasi ideologico].
I grandi vascelli trasportano alimenti e bevande di lusso o meno. I vascelli che dall’America del lato occidentale partono verso
manila, che è uno dei centri più importanti del dominio spagnolo in asia, Trasportano le stesse cose dei vascelli che fanno tappa a
l’Havana si dirigono verso Siviglia cioè trasportano metalli preziosi come l’argento. Nei primi anni 70 del Cinquecento si è
costituito il primo mercato globale della storia: si è concluso con le rotte dall’America verso l’asia, la rete di scambi che si era
formata in Eurasia, in africa ora in America e con il collegamento del nuovo mondo all’asia abbiamo il completamento della rete
di scambi. I bastimenti di argento partivano dal mesico per arrivare a manila e da qui la rete di mercanti cinesi, portoghesi e
olandesi li diffondeva fino all’interno dell’estremo oriente, una parte arrivava anche nell’oceano Indiano; si era costituita una
tradizione di collegamenti dall’America, Europa, Medioriente verso l’oceano Indiano per quanto riguarda l’argento. Spostamento
da oriente verso occidente per i beni di lusso come sete e porcellane e spezie che rappresentano uno dei prodotti più antichi nello
scambio euroasiatico che ha avuto una nascita con la ripresa dell’economia europea nel basso medioevo e una ricrescita nella
prima età moderna.
Numero di navi che hanno attraversato il capo
di buona speranza e di sono dirette verso l’oceano Indiano. I
primi sono i
che sono i primi a collegarsi attraverso
le rotte marittime, evitando la penisola rabica e aprendo una
nuova via. Le crescenti difficoltà a mantenere un sistema di
controllo nell’oceano indino e una tendenza di conflittualità nei
principati locali creano problemi. Diminuzione del numero di
navi e una stagnazione per quanto riguarda merci e portoghesi
oltre il capo di buona speranza. A partire dal Cinquecento la
presenza di
cresce in misura esponenziale,
seicento, secolo dei genovesi in asia. Nel XVIII sec la posizione
degli olandesi nonostante tutto è buona anche in termini di
traffico e non c’è paragone con altri paesi. Gli
come
numero di vascelli sono inferiori ma seguono la stessa linea. Il
secolo inglese è il 18. Il secolo olandese è quello tra seicento e
settecento. Nel 700 arrivano i
con una notevole
presenza di vascelli, si sta delineando il confronto tra inglesi e
francesi che poi scoppierà sia con la guerra dei 7 anni e con le
guerre napoleoniche che decidono il ruolo egemonico
sull’Europa e sui mari di mezzo mondo.
alla fine del 400 le rotte
mediorientali sono le uniche e quindi tutto questo arriva
nel mediterraneo e redistribuito da mercanti italiani. Già
con l’apertura della rotta portoghese c’è uno shock
perché il totale di chiodi di garofano portati dai
portoghesi pareggia quello del Medioriente. Calo delle
importazioni. Dagli anni 20 la situazione si riprende,
conflittualità nell’oceano Indiano e approvvigionamento
di varie spezie tra cui i chiodi di garofano. Ripresa della
rotta portoghese diminuzione delle rotte mediorientali. A
fine 500 tutto cambia i portoghesi riprendono a importare
i chiodi di garofano e in pochi anni l’egemonia passa dai
portoghesi a inglesi e olandesi. Quasi 300 tonnellate di
chiodi di garofano arrivano in Europa all’anno.
Scomparsa delle rotte mediorientale e quindi
mediterranee. Non tutte le spezie seguono questo
andamento. Copre un periodo lungo e che permette a
confronti tra le varie rotte e dà il senso delle dimensioni
del mercato intercontinentale dei chiodi di garofano.
Visione molto più articolata e di un vero e proprio mercato
globale. I cinesi erano grandi consumatori di spezie come
indiani e giapponesi ma anche americani. C’è una crescita tra
500 e 600. Agli inizi le dimensioni erano ridotte (confronto a
fine 600). Enorme produzione di pepe nel sud est asiatico che
è stata stimolata da una domanda non solo europea ma anche
asiatica. Il mercato del pepe è stato estremamente attraente
per inglesi e olandesi che hanno iniziato ad entrare nei
mercati asiatici e a fornire servizi di trasporto e commercio
ai paesi dell’area. Il pepe era un bene di lusso e c’è stato un
ampliamento della domanda perché i prezzi sono diminuiti e
quindi uno stimolo all’incremento della domanda. Le spezie
venivano pagate con metalli preziosi oltre che con tessuti ma
soprattutto argento.
Vengono prodotti 368 kg per anno di argento
una parte viene esportata in Europa
occidentale, una parte va verso il baltico per
pagare materie prime, legname minerali e
pellicce, una parte va in Medio Oriente e
un’altra verso l’oceano Indiano. Il Giappone è
un Grande produttore di argento, che era quello
più diffuso in asia, una buona parte di argento
va a finire nella parte meridionale dell’Eurasia
e un’altra in asia. A distanza di quasi un secolo
la situazione è cambiata perché la produzione
di argento è cresciuta e c’è una forte domanda
nel mercato asiatico alimentata dall’argento
americano che viene trasportato agli europei,
non cambia per il baltico, cresce un po’ il ruolo
del levante ma la maggior parte finisce in asia.
rialzo dei prezzi. Crescita tendenziale sino agli anni 30 del 600 poi una diminuzione durante la seconda metà, per poi vedere una
ripresa lungo il Settecento. Quando arriva molto argento in Europa i prezzi crescono PERCHÉ? fenomeno
;
l’argento è uno dei principali su cui si batteva moneta. Il sistema si basava su monete di metallo (preziose con fiorino o lo zecchino,
la sterlina). Le monete d’argento erano più pesanti di quelle di oro. Le altre monete che giravano nei circuiti inferiori dell’economia
con cui venivano pagati i salari, erano costituite da rame. Moneta di poco valore. In questo periodo questo incredibile arrivo di
argento provoca un aumento della produzione di monete, nello stesso tempo il fatto che il mercato sia pieno di monete fa perdere
il loro valore soprattutto per le monete in rame. Svalutazione della moneta spicciola e quindi i prezzi crescono, nello stesso
momento arriva più argento rispetto all’oro e quindi si rafforza l’oro. 13 unità di argento per avere 1 unità di oro. Spesso le monete
non sono contate ma pesate perché vengono valutate in base al peso.
anche nel 700 arriva un’enorme quantità di
argento di Europa ma i prezzi non
crescono. Una buona parte arriva in asia
per pagare i prodotti asiatici. teoria per
spiegare la rivoluzione dei prezzi ‘500;
all’aumento della quantità di moneta
aumentano i prezzi, il problema è che
anche nel ‘700 arriva molto argento in
Europa ma i prezzi non crescono, la teoria
non è in grado di spiegare quello che è
avvenuto veramente
A partire dal 15 secolo la Cina conosce una crisi del proprio sistema monetario che era basato in parte sull’uso della carta a
differenza degli europei i cinesi usavano cartamoneta oltre alle monete normali. una buona parte di argento arriva in asia, la stima
dei kg di argento fino esportata dagli olandesi e inglesi verso l’asia, a partire dal 15 sec la Cina conosce una crisi del proprio
sistema monetario basato in parte sull’uso della carta. molti governi nell’800 si erano impegnati a stampare moneta in base alla
disponibilità di oro che si aveva nella propria banca centrale, se il governo francese avesse avuto 10 mila tonnellate d’oro, avrebbe
potuto stampare carta moneta pari a questo valore, il pezzo di carta era in ogni momento convertibile in x grammi d’oro, questo
meccanismo durato fino agli anni ’70 permetteva di aere un sistema di cambi fissi (x sterline acquistavano y dollari).
In Europa non c’era uno stato vasto, era un insieme di varie entità politiche e ognuna di loro batteva moneta, se ci si fosse presentate
da un pezzo di carta firmato dal tesoriere di Venezia se si fosse andata da un’altra parte nessuno lo avrebbe accettato, se invece si
andava con la moneta chiunque lo avrebbe accettato perché era un pezzo d’oro vero, era una questione di stato e forza dello stato.
A seguito necessità militare e crisi finanziaria lo stato cinese inizia a stampare sempre più carta il problema è che va in crisi la
fiducia che si ha nel governo come emettitore di moneta e più carta c’è meno valore ha la moneta, il governo cinese deve
abbandonare il piede cartaceo per riconvenirsi all’argento che rassicurano i propri sudditi e rendono le transazioni più sicure
rispetto alla carta che ha perso credibilità. Ecco che inizia una enorme domanda di argento da parte del governo cinese che però
non possiede grandi miniere d’argento e quindi deve importare dal Giappone e dai vascelli che arrivano. La Cina diventa il grande
consumatore di argento a livello globale perché deve riconvertire il proprio sistema monetario, questo provoca un innalzamento
del valore dell’argento.
A partire dagli anni 30 c’è un calo della quantità dell’argento arrivato in Europa e quindi una diminuzione dei prezzi. Questa
correlazione è stata vista quando si è trattato alla diminuzione dei prezzi in Europa, ricerche successive hanno dimostrato che a
partire dal Seicento c’è una ripresa cui non fa seguito un incremento dei prezzi.
correlazione tra
quantità di metallo prezioso e prezzi. Tuttavia gran parte del seicento dimostra che non c’è questa correlazione. A influire ci sono
anche altri fattori come una crescita della domanda di grano e alimenti. La relazione tra andamento dei prezzi e quantità di moneta
in Europa non è sempre stata verificata. Seicento secolo della diminuzione dell’inflazione, bisogna cercare altre ragioni, la
moneta non è sufficiente. Si è guardato all’aumento della popolazione e la maggior velocità degli scambi, il rafforzamento di reti
e di città, fiere ha permesso una maggior densità di transazioni commerciali che ha portato un incremento dei prezzi. Momento in
cui i prezzi non sono aumentati dovuto a un raffreddamento della domanda (costi di transazione). L’Europa rappresenta un’area
di attraversamento dell’argento americano, un’alta percentuale raggiuge i mercati asiatici, perché c’è una valutazione più elevata
dell’argento (Cina in particolare) piuttosto che in Europa. I metalli preziosi servono per pagare le importazioni di beni di lusso
che provengono dall’asia.
Rotte transoceaniche prima fra tutti aperta dai portoghesi che conduce all’oceano Indiano. Portoghesi e spagnoli sostituti da
olandesi e inglesi che trovano ragioni in varie potenzialità che inglesi e olandesi riescono a sfruttare. I portoghesi attuano una
politica dura nei confronti dei principati nel corno d’africa e nell’oceano Indiano (notevoli costi), non ha molta popolazione questo
comporta: un costo elevato dei prodotti riescono a importare, costi elevati di protezione e mantenimento delle vie di
comunicazione, notevole deflusso di risorse dalla madrepatria verso i territori controllati dal portogallo. Da fine 500 e inizio
600 arrivano inglesi e olandesi che si dimostrano diversi; arrivano con imbarcazioni potenti ovvero
dotati di un apparato
di artiglieria impressionante, con grandi cannoni. Fattore importante che riguarda l’organizzazione commerciale che sta alla base
dell’espansione nordica in asia ma anche in America. Costituzione della
: a fine 500 in Inghilterra vengono
sostituite delle compagnie commerciali che vantano il diritto di monopolio su un determinato mercato. Compagnia della moscovia
controlla i commerci con la Russia. Questo privilegio viene concesso dalla corona in cambio di denaro. Reciprocità di vantaggi
tra i mercanti che costituiscono la compagnia e il governo. Un gruppo di mercanti e investitori mettono assieme risorse per
organizzare dei viaggi a lungo percorso transoceanici. Viene formata una compagnia che non mostra nessuna differenza rispetto
al passato. Invece di terminare l’attività con il ciclo commerciale, i soci che partecipano alla formazione del capitale della
compagnia investono il loro denaro nel
, l’investimento non si conclude con il ciclo commerciale, l’utile viene
reinvestito in nuovi viaggi. A differenza del passato le compagnie privilegiate hanno un capitale stabile, il numero dei soci è
abbastanza elevato rispetto al passato, gode di certi fattori di vantaggio rispetto alle altre; ha il documento del governo che permette
il monopolio nei vari mercati cui operano. Stretti controllo degli organi della compagnia, inoltre gode di
:
la compagnia delle indie orientali inglese acquisisce il controllo su alcune porzioni del territorio indiano, il governo inglese non
ha alcun potere su questo terreno ma la compagnia (si è parlato di uno stato all’interno dello stato). Organizzazioni che hanno una
valenza politica. Nel 700 ai tavoli di negoziati tra vari statti talvolta seggano i rappresentati delle compagnie commerciali
privilegiate. Le compagnie sono in grado di mobilitare enormi risorse finanziarie grazie al fatto che mettono delle azioni: quote
di partecipazione alla proprietà che vengono vendute alla borsa. Nel 700 si affiancano anche la negoziazione di titoli di stato. I
maggiori azionisti costituiscono una sorta di comitato di gestione ella compagnia per quanto riguarda la compagnia olandese delle
indie ci sono 17 direttori che sono rappresentati delle varie province, svolgono una rappresentanza economica e politica. La
oltre a essere un organismo economico ha funzioni di sovranità nelle terre d’oltremare. Gli inglesi non hanno un controllo politico
così evidente, i mercanti che appartengono all’aristocrazia gestiscono in maniera autonoma la compagnia. Grandi quantità di
risorse che vengono investite nel lungo periodo. Tutto questo permette di arrivare nell’oceano Indiano e spiazzare i portoghesi e
essere interlocutori privilegiati ma anche per i principati e le varie entità politiche dell’area. I vantaggi erano notevoli sia per i
governi ma anche per le compagnie. Lungo il 700 e 800 il ruolo delle
compagnie diminuisce perché cresce l’apparato degli stati i quali in
maniera crescente sostituiscono i soldati delle compagnie i propri
uomini, sostituiscono le bandiere. Nell’ottocento le compagnie
privilegiate spariscono. In india tra 700 e 800 il governo inglese si
sostituisce nelle varie entità politiche del sub continente.
La tabella rappresenta il valore delle merci importante dalla
compagnia inglese delle indie orientali. il pepe perde la sua
importanza,
Con l’arrivo di inglesi e olandesi il quantitativo
di spezie provenienti dall’asia aumentano nel 1650. Si arriva a 400
tonnellate a metà Seicento. Aumento delle importazioni e poi una
diminuzione del prezzo.
, le quantità di spezie che arrivano provocano un cambiamento
della moda, le spezie non sono considerate un prodotto di élite, di
conseguenze provocano una riduzione della domanda, il prezzo
diminuisce. Il cambiamento dei gusti è riflesso in altri prodotti come
caffè, zucchero, tabacco, tè, cioccolato. Alle classiche spezie si
sostituiscono nuovi prodotti. Il tè viene importato dall’India e poi dalla
Cina nel 800 e che diventa l tipico prodotto inglese.
Caffè e cioccolata inizialmente si pensa abbiano poteri magici, consumo d’élite ma si diffonde ampiamente. Caffè viene visto
come un eccitante. Si aggiunge il consumo di zucchero, metà delle importazioni è rappresentata dallo zucchero. Sono prodotti che
danno nuove sensazioni e che incontrano ampiamente i gusti dei consumatori europei che mutano i loro gusti. Vi sono politiche
governative che influenzano il mutamento del consumo in particolare del tè. perché gli inglesi diventano grandi consumatori
di tè? [i cinesi pagano con porcellane, seta e non molto altro, ma i volumi dei traffici sono cresciuti lungo il 700 e quindi le
capacità di acquistare i prodotti europei o inglesi sono rafforzate per gli indiani e poi dal 1840 dai cinesi] Gli inglesi vedono
nel tè un prodotto importante che serve a indiani e cinesi a pagare le esportazioni di tessuti, che gli inglesi esportano verso l’asia.
i cinesi hanno porcellane, seta. I volumi dei traffici sino cresciuti lungo il 700 occorre che le capacità di acquistare prodotti europei
siano rafforzate per gli indiani e per i cinesi. Questo comporta che da un certo punto di vista si consumi più tè. Bisogno indotto
dall’alto, considerando i rapporti di scambio tra india e Inghilterra. La Cina con la guerra che gli inglesi provocheranno contro la
Cina sarà dovuta al tentativo di imporre il consumo di alcuni prodotti in Cina (guerra dell’oppio). Ci sono mode e anche consumi
forzati tenendo presente le relazioni di scambio tra varie aree.
Altro elemento riguarda lo
. Segue il percorso da oriente verso occidente si stima che le prime piante si trovino negli
arcipelaghi dell’estremo oriente verso il VI secolo a.C. lo zucchero era una spezia rara nel medioevo, venivano donati pani di
zucchero a sovrani e principi. Raffigurazioni di una bottega medievale di zucchero e veniva venduto come se fosse oro. Era estratto
dalla canna e sottoposto alla spremitura e alla cottura. Occorrono capitali, uomini e energia per produrre lo zucchero. grandi
aziende con infrastrutture che devono rispondere a un mercato in grande crescita. Si stima che 13 milioni di africani siano stati
condotti dal loro continente verso le Americhe. Poche migliaia vengono portate in Europa. C’è bisogno di manodopera perché la
popolazione amerinda è stata decimata e bisogna sfruttare le condizioni climatiche per sfruttare nuove colture in primis lo zucchero
da cui si ricava anche il rum e per le piantagioni di cotone. Il movimento di uomini si colloca in un commercio triangolare tra
Inghilterra africa e America. L’Inghilterra esporta prodotti industriali verso l’America, l’africa da oro, spezie, avorio e legname e
schiavi. Schiavi è la forza lavoro determinate per la creazione di materie prime che vanno in Inghilterra. Lo zucchero si ricava
melassa e rum.
Il prezzo dello zucchero diminuisce drasticamente lungo il 600 e declina fino ad arrivare a metà 800 nel punto più basso.
Prodotto strategico da cui l’Inghilterra ricava il maggior vantaggio.
Prezzi convenienti per la popolazione inglese
QUADRO: porcellane, cotone, tè proveniente dall’india => tipico consumatore inglese
Weber esercita il monopolio legale della violenza all’interno di un determinato territorio delimitato da confini. Controllo attraverso
polizia, esercito, preleva le tasse per alimentare le proprie strutture burocratiche. Rete burocratica che si dipana dal centro che
arriva fino alla periferia per dare concretezza agli ordini del governo centrale. Si va dal governo, alle prefetture, sino agli apparati
di controllo per dare attuazione e per concretizzare gli ordini. Nel caso della tassazione: il governo decide le tasse, l’apparato
burocratico elabora le varie regole le quali sono applicate dalle autorità locali, dagli uffici ecc…
Il termine stato ha delle valenze differenti rispetto ad aree e temi diversi è evidenti che una signoria del 400. La Rivoluzione
francese si colloca come spartiacque tra un prima e un dopo e rappresenta una cesura perché rappresenta nuove forme di stato:
stato di diritto e costituzionale. Tuttavia, il percorso dello stato in Europa segue una sua linea di fondo che inizia ad apparire tra
l’età medievale e l’età moderna che progressivamente si manifesta nel 500 e 600. Macht forza e violenza e l’esercizio dell’autorità
e del potere all’interno di un quadro legale, si può parlare quindi di potere legale. Il grande problema che aveva occupato gli
storici era la questione dello stato. Citazione di uno studioso pasquale Villari, nel 1903 in occasione del congresso internazionale
di scienze storiche a Roma delinea il progresso degli studi storici come una fuoriuscita da una lungo fase di chiusura
nazionalistica. Il XIX secolo è stato chiamato il
, il patriottismo formò la formazione politica fu lo
stimolo più efficace al progresso. Storia italiana come soggetto unico delle ricerche. Problema del rapporto tra storia e stato
nazionale. In Germania una solida tradizione parte da Hegel e che vede in alcuni storici i protagonisti di questa preoccupazione
a studiare la storia. Fondamentale studiare le relazioni esterne tra nazioni per lo sviluppo della formazione statale. Nel Novecento
lo stato moderno è considerato il motore decisivo dell’evoluzione storica dell’Europa occidentale; È il Fattore progressivo della
civilizzazione.
e quindi del potere alla sfera statale. Il problema del potere è il potere dello stato.
Una seconda riduzione è quella che conette la sfera statale allo sviluppo degli apparati. Burocrazia fondamentale non solo nella
visione di weber ma anche nello stato moderno. Terza riduzione concerne la crescita delle strutture amministrative a un
, crescente controllo del centro sulle periferie. La storiografia tra otto e novecento assume una
grande importanza in ambiente tedesco si cerca di cogliere i caratteri di questa istituzione che sembra diversa alle entità politiche
asiatiche. Uno dei personaggi più interessanti è uno storico tedesco
Ha operato in Germania negli anni 20 e 30.
Troviamo una sorta di sintesi di varie posizioni che riguardano lo stato sottolinea il processo di svincolo dello stato dai vecchi
rapporti comunitari e il passaggio all’autodeterminazione individuale. Rapporti di mercato dove tramontano i legami sociali che
sono ritenuti fondamentali negli scambi in età preindustriale. Lo stato fa piazza pulita di quelle tradizioni a livello comunitario.
Si enfatizza la concezione dello
, stato di potenza che agisce in un sistema di stati in
competizione dominato da una ragione essenzialmente bellica. Visione di una intensa e razionale tecnica di amministrazione
come elemento caratterizzate che è definito
. Questo modello raggiunge il culmine con napoleone.
Contrapposto al modello oceanico che aspira al dominio universale del mare e dei commerci. Inghilterra caratterizzata da una
minor concezione politica e militare, parlamentarismo, autogoverno locale dei notabili. Questo modello si ripropone nel
riconoscimento e nella tutela dei diritti pubblici del cittadino. Concezione di progresso della civiltà. La categoria di stato moderno
si mostra uno strumento concettuale debole, tanto che nei primi anni 70 si parla di crisi dello stato moderno. Sul piano teorico si
osserva a seguito dei movimenti del 68; si elaborano teorie costituzionalistiche si affiancano all’idea dello stato moderno
burocratico, lo stato moderno è incapace di essere un unico e autonomo centro di potere. L’effetto sulla storiografia della rottura
del paradigma dello stato moderno ha prodotto esiti rilevanti, l’attenzione si è spostata dall’analisi dello sviluppo e della
razionalità degli apparati statali all’universo composito della corte principesca. Secondo la concezione tradizionale la corte è
l’antitesi dello stato moderno. La corte voca disordine, lusso, intrighi e decadenza della politica. Nella corte si confrontano
gruppi di potere e interessi in un gruppo istituzionalizzato ma non è la negazione dello stato è un ambito dove si parla di potere.
Un altro elemento è la lettura tradizionale delle istituzioni non sono considerate come soggetti dotati di cogenza monolitica, le
istituzioni sono state ristudiate come popolate di soggetti diversi che si compongono in relazioni a clientele, fazioni e diversi
orientamenti. La Guerra modo in cui si manifesta in modo più pieno lo stato. L’esercito di luigi XIV è costituito da gruppi di
clientele di fazioni e di reti di relazioni unite da comuni interessi. guerra richiede fisco, denaro ed essa è il teatro in cui lo stato si
manifesta; diplomazia se andiamo a vedere l'esercito di luigi XIV che disse lo stato sono io il suo esercito è costituito da un
conglomerato di gruppi di clientele, fazioni, reti di relazione unite da comuni interessi. come nella burocrazia francese 700esca
pone la burocrazia su una luce diversa → stesso vale per l’esercito.
=> filosofo francese del secondo 900 ha
scritto sulla microfisica del potere “scompose in maniera microanalitica molte indebite affermazioni”. Esempio: problema
dell’assolutismo francese. quell'immagine che si incentra sul luigi 14 viene scomposta anche la Francia viene investita da un'onda
d’urto di ricerche soprattutto da angloamericani, che ha cambiato i propri canoni di lettura. rapporti di potere molto
importanti periferie, capacità di negoziazione con il centro. passo in avanti -> scoperta che le monarchie sono delle attività
politiche composite → che è costituito da vari elementi. nei documenti ufficiali filippo 2 re di spagna, si firma re di castilla,
principe di Aragona, duca di Milano, re di Sicilia e Napoli, duca di borgogna significa che per i sudditi milanesi, filippo era
insieme agli Asburgo esercita il suo potere in quanto duca di Milano e non come re di spagna e così vale per tutti i suoi domini.
filippo 4 decide di fare un viaggio verso Barcellona ci fu un problema di moneta aa 1640→ spesa e costo degli spostamenti. non
può muoversi perché l’amministrazione non la ha le monete della catalogna e non sarebbero accettati i pezzi castigliani → episodio
che ce la dice lunga sulla concezione dello stato monarchico e i pezzi che lo costituiscono. carattere composito delle monarchie
costituisce la norma e non l’eccezione d’essa la nuova storiografie stigmatizza una sorta di interdizione filologica connessa
all’idealismo che ha svilito il tema del potere assoluto → presentandolo invece in forma di principio politico giuridico comporta
offuscamento della relata del comando. struttura effettiva del potere => confusione tra monarchia assoluta e potere quindi che
parallelamente tra monarchia assoluta e stato nazionale.
monarchia → associazione imposta di comunità differenti a cui solo la convivenza forgerà una vocazione comune. Esempio:
filippo 2 il re di spagna su cui il dominio i sole non tramonta mai, in quanto duca di Milano è condizionato a rispettare le
condizioni in cui si sono riuniti i suoi stati → condizioni che diventano degli ostacoli al suo potere
→ deve rispettare le
: regole fondamentali create da suo padre Carlo 5 primo Asburgo che dominerà Milano
a seguito della fine degli sforza
→ le costituzioni regolano le relazioni tra filippo e la comunità che compongono lo stato stesso vale per Napoli e tutte le
dominazioni e entità politiche europee, anche per il re di Francia (ex Bretagna e Provenza) deve impegnarsi a osservare i
costumi e le leggi locali => fortissimi vincoli all’esercizio del potere.
Quando si parla di stato si parla di diversi significati in base al periodo. La rivoluzione ha rappresentato una rottura perché
ha dato luogo a nuove forme statali. Tra medioevo e prima età moderna → sorta di filo rosso; per capirlo bisogna capire la
nozione di
: si può dire che la vicenda dello stato moderno cominci dal basso medioevo (XIII sec.), in cui dal 200
diviene sempre più chiaro una certa tendenza nella organizzazione del governo dei molteplici territori in Europa. Inteso un
governo del territorio. esiste una diffusa e consistente trasformazione di esso quando abbiamo un signore locale che esercita
il potere di amministrare la giustizia, esigere le imposte e chiamare alle armi in un determinato territorio (provincia, contea)
in una realtà che oramai non è più un semplice insieme di terre collegate da rapporti di carattere feudale ma una realtà
territoriale più vasta. Un ulteriore modello è dato dalla presenza di
, può essere un
parlamento, cortes, stati generali ed ha una duplice funzione:
► pone limiti al signore, tenendo integri i privilegi e i doveri di ceto (nobili, ecclesiastici, cittadini, contadini)
► collaborazione del signore per il bene comune del territorio da difendere
► mobilitazione di tasse e truppe
, non scritte, ma dal basso medioevo sempre più scritte, assumendo la forma di contratto tra il signore
e forze del territorio. in questi contratti troviamo regole che decidono i ruoli e i poteri dei protagonisti (signori, feudatari,
comunità, ecc.). si tratta di un insieme di regole che fissano i modi di partecipazione al bene comune cioè al governo del
territorio. abbiamo uno stato perché relata territoriale sempre più governata secondo regole fisse che fissano il ruolo di ognuno.
Lo stato cioè governo di un territorio che opera in maniera sempre più disciplinata e regolata con l’obiettivo di consociare le
forze operanti nel suo territorio e ricondurle verso una prospettiva comune. In questo stato manca la pretesa
monopolistica dell’esercizio del potere. I signori territoriali esercitano il potere di imperium ponendosi sempre più al centro
del territorio come il duca di Milano, principe di baviera ma non pensando di tagliare alla radice l’ampia gamma di poteri
giurisdizionali impositivi e militari che si affollano all’interno del territorio stesso => non c’è contrapposizione tra centro e
periferia (pongono paletti per una organizzazione centralizzata).
cioè le componenti di stato sono concettualmente diverse dalle nostre ex lego.
: in antico regime non si pensa che l’appartenenza di un uomo ad una terra significasse appartenenza
del signore. Il duca di Milano governa, è un territorio da difendere secondo determinate regole, permanenza nel territorio di una
pluralità di istituti dotati di imperium e una pluralità di vincoli e obbligazioni. Non c’è ancora la sovranità
dello stato europeo → risultato di tensione e anche la risultante di collaborazione equilibrio tra due poli: polo della
,
dei poteri di imperium,
delle diverse forze territoriali, agiscono per la
difesa delle loro prerogative.
► territorio sempre più unitario ma è un’unità costituita dalle parti che lo compongono → riconosce una fitta schiera di
soggetti che contribuiscono necessariamente al governo del territorio
► diritto che ha la funzione di curare la vita interna di un determinato territorio, ma non sovraordinato alle parti e ai singoli
luoghi. È un
ma non unico =>convive con diritti particolari anche non scritte, e sono quelle più forti.
diritto comune => insieme di diritti vari. Esempio nella repubblica di Venezia → statuti degli statuti della città di Venezia.
nell'azione amministrativa i veneziani devono valutare se ci sono contrapposizioni tra il diritto friulano e altre regole del
diritto veneziano. pluralismo giuridico → tipico dell’antico regime
► governo che opera sempre di più nella sua unitarietà, e mira a generare uniformità il centro non vuole uniformare
la periferia alla propria sembianza. il governo non opera per mezzo di un'organizzazione deputa per esprimere
in ogni luogo la presenza e forza dell'imperium
→ mantenere la pace
→ creare un equilibrio
Stato pre Rivoluzione francese:
ovvero un insieme di giurisdizioni diverse che riconducono al processo di
composizione dello stato un determinato territorio costituito da un coacervo di corpi locali. Ognuna con una propria identità,
differenza tra un signore territoriale che esercita il comando in un’area nel basso medioevo e un sovrano nel 600 e 700. Sul piano
del concetto di governo di un territorio le cose non cambiano, interrelazione tra corpi locali e centro di potere che è la coorte, il
sovrano. Realtà varie (feudi, città ordinamenti ecclesiastici) regolate da norme scritte e condivise ciascuna con i propri diritti,
proprie funzioni e ruoli che devono essere coordinate in funzione all’appartenenza a un comune territorio. Contribuzioni per il
bene comune. Siamo di fronte a un oggetto della dominazione del signore, emerge un territorio in senso politico. Presenza di
assemblee (non più baroni medievali che offrono consiglio), si evolvono in senso istituzionale e che governano con il signore
stesso. Il re di Francia ha che fare con i parlamenti regionali (Bretagna, Normandia) attraverso il confronto tra le assemblee
regionali e il governo del re si decide sulle risorse e il loro impiego. Evoluzione dalle consuetudini medievali si passa a un insieme
di regole che assumono una forma scritta al fine di definire il modo di governo nello stesso territorio. Dal basso medioevo fino al
600 abbiamo uno stato, realtà territoriale che viene governata in modo istituzionalizzato secondo regole fisse che determinano il
compito di ognuno. Caratterizzato da una sorta do consociazione delle forze che agiscono sul quel territorio, che aspira a assumere
una prospettiva comune. Non è lo stato a cui non pesiamo abitualmente. Lo
verrà ben dopo perché lo
stato dell’antico regime non ha una pretesa monopolistica.
di afferma fra 600 e 700 non è in contrapposizione allo stato giurisdizionale. La forma dello stato =>assoluta la
pretesa di dominio politico che proviene dalle monarchie che proviene nei confronti delle realtà sociali e territoriali. Momenti
esemplari della politica di Luigi XIV si riconduce alle emanazioni delle
, organizzazioni dei processi civili e penali,
commercio ecc. ordini che riguardano tutto il paese, è una norma pensata come una vera e propria legislazione della Francia. Si
può pensare che sia un atto che rompe con la tradizione perché questi ordini fanno piazza pulita delle normative locali per tutto il
paese. In questi ordini è contenuta una nuova idea che si presenta capace di generare una cesura, il diritto del sovrano sia di qualità
diversa rispetto ai diritti esistenti, il sovrano è in grado di abrogare le regole e i diritti esistenti. Le ordinanze contenevano una
clausola di
che era indirizzata a colpire ogni fonte di diritto che contenesse disposizioni diverse, contrarie a quelle
che lo stesso luigi voleva imporre. Le ordinanze eliminano eventuali regole che sino ora sono state osservate in base ai diritti
locali. Il diritto del sovrano non è solo più autorevole ma una forza che lo legittima a porsi oltre ad altri diritti e a produrre la loro
eliminazione => sovranità. La normazione era funzionale a coordinare la pluralità dei vari diritti. Si aumenta il peso del diritto
comune ma non si elimina il resto. Se si guarda in profondità ci accorgiamo che esiste un aspetto grigio, che è incontrato con le
regole, idea che lo stato assoluto è sovrano che sta demolendo la pluralità del diritto. La forza sovrana si ferma fino ad un certo
punto, quindi, conserva ancora i diritti particolari fino alla Rivoluzione francese. Il sovrano prevale su ogni altro diritto, che cosa
accade in tutti i casi in cui la volontà del sovrano espressa dalle ordinanze è lacunosa?
Non ci sono nelle ordinanze una disposizione adatta a essere applicata alle questioni concrete che i giudici si trovano di fronte?
Le ordinanze non rivolgono ai giudici nessun tipo di divieto, i giudici potevano ricorrere ai diritti particolari per emanare le loro
sentenze. Nonostante le enunciazioni i diritti particolari sono parzialmente abrogati dove si pongono in contrasto nelle disposizioni
contenute nelle ordinanze. Tutto questo cambia fino alla completa eliminazione solo con la Rivoluzione francese e con la
compilazione di codici che saranno in grado di proporsi come testi normativi ma non integrabili dall’esterno. Sono in grado di
abrogare la serie di diritti precedenti. Non c’è stata evoluzione perché lo stato assoluto non elimina lo stato giurisdizionale. Del
resto, bisogna dire che la principale caratteristica dello stato giurisdizionale è l’elasticità, è uno stato che deve mediare tra una
concentrazione di poteri da parte del sovrano ma nello stesso tempo c’è una forte presenza del diritto delle comunità e dei corpi
locali. Consente la coesistenza di equilibri tra queste due tendenze. Siamo di forte all’origine di una nuova forma di stato con la
Rivoluzione francese, il documento fondamentale è la
: principi mai incontrati
in precedenza. L’unica sovranità risiede nella nazione. La nazione delega a un corpo ma la loro azione e la sovranità dipende
dalla nazione. Una sola autorità che ha il diritto di esercitare coazione sugli individui. Trasformare il territorio, in un’area neutra
che si può dividere in base a province, comuni tutti uguali, mentre in precedenza la Bretagna aveva sue precise regole ecc. nella
stessa dichiarazione si afferma che la legge è espressione della volontà generale ovvero che c’è una sola volontà espressiva
dell’intera nazione al posto delle molteplici realtà che interessavano la nazione. Occorre una rappresentanza politica che assume
il ruolo di rappresentare la volontà della nazione ed emanare leggi in nome della volontà generale, la legge è espressione della
volontà sovrana. I giudici vengono dopo, perché c’è una legge che è superiore a tutti, ed è uniforme. In parallelo, la seconda
grande novità; l’esecuzione delle leggi avviene tramite la pubblica amministrazione che ha il compito di rappresentare la volontà
della nazione e quindi dello stato => nasce la
distinta da quella giurisdizionale. La società dell’antico
regime è gerarchizzata (primo stato, secondo e terzo stato), segmentata.
L’incertezza del quadro economico => le diverse congiunture rendono il futuro incerto perché il raccolto del contadino dipende
dal clima, un affare dipende da molti altri fattori, il grado di incertezza è estremamente elevato, differenziazione delle professioni.
Meccanismo complessi di solidarietà, retto dal principio della
: a ciascuno si dovrà definire una giustizia
specifica. Ognuno ha certi diritti in base alla propria collocazione nella società. Da qui viene prodotta una pluralità di sistemi
normativi e tribunali. Tribunali per nobili, ecclesiastici ecc. comporta che vi sia una diversificazione nei comportamenti dei
giudici. Sogno di una giustizia al limite individuale, la legge è diversa in base alla collocazione sociale. Antico regime
caratterizzato da una giustizia diversa in base allo status sociale. Equo ma non egualitario. I codici si rivolgono a tutti. La normativa
tende a diminuire il ruolo interpretativo dei giudici => leggi più semplici e uniformi per tutti. Principio di uguaglianza, siamo
nello stato di diritto con la Rivoluzione francese. si passa da sudditi a cittadini => sovranità della nazione. Gli storici hanno
proposto come strumento di lettura il problema dell’imperium su un determinato territorio insistono diversi diritti, esiste una
tendenza del sovrano a cercare di accentrare il potere ma una tendenza a mantenere l’equilibrio. Equilibrio tra il signore e dei
corpi locali porta a equilibri dinamici nel tempo. Non c’è una concorrenza di principio ma si stende al dialogo e alla cooperazione
riconoscendo in un obiettivo comune la cooperazione. Lo status è un elemento che colloca nella gerarchia sociale. Lo status è la
pretesa di essere trattato in maniera diversa rispetto ad un altro.
Il ruolo delle città in Inghilterra non era importante come la feudalità. La storia dello stato è stata dominata dalla rivoluzione degli
anni 40 del 600, lunghissimo dibattito sull’interpretazione della guerra civile, negli anni 70 si guardava a queste vicende
influenzate dal conflitto vietnamita e quindi molti da parte della storiografia inglese enfatizzavano contro la guerra civile in
Inghilterra. Altri vedevano una sorta di rivincita del localismo e della sua ostilità contro il governo centrale. Lo stato era concepito
come un elemento centralizzato e sul piano geografico uniforme. Il centro era lontano dalle comunità e anche culturalmente alieno
dalla società. Le necessità dello stato fiscali erano considerate come nefaste che andavano a vantaggio dell’élite centrale contro
quelle locali, occorreva una cooperazione. Questo dibattito si è attenuato nel corso degli anni. Come si realizzano i rapporti tra
istituzioni centrali ed élite locali. Ci sono due facce dello stato inglese: uno che dura fino agli inizi del 1600 ed è considerato
“forte”, non persuasivo – dalla metà del 1600 però aumenta notevolmente il prelievo fiscale, ha inizio lo “sviluppo dello stato
fiscal-militare” che in termini di prelievo fiscali, capacità di mobilitazione di uomini e mezzi, e di crescita dell’apparato
burocratico, trasforma lo Stato della Gran Bretagna. Tutto questo avrebbe dovuto comportare lo scoppio di resistenze e rivolte,
ma ciò non accade. Lo strano evento fece riflettere sul rapporto tra centro e periferia che non stava postulando un conflitto di
interessi. Il governo inglese, a partire dalla metà del ‘600, cerca di aumentare il prelievo fiscale attraverso vari esperimenti: tassare
la terra, poi il pane, poi la birra, i consumi, i consumi di lusso, la carne, le merci che arrivano nei porti… Nello stesso tempo si
maniere il ruolo importante delle élite locali, dando loro il compito di determinare le forme di prelievo per soddisfare la domanda
fiscale del governo. Per quanto riguarda i dazi si sviluppa un apparato burocratico che tende ad eliminare le ampie sacche di
corruzione appartenenti a tutto il ‘600. Si era in pieno di una burocrazia vera e propria, costituita da concorsi pubblici, un percorso
gerarchico regolamentato che dava la possibilità di far carriera, rendendo la burocrazia molto più efficiente rispetto al passato e
rispetto agli altri stati. Tutto questo avviene in un quadro istituzionale di forte legittimità.
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