ESAME DI GEOMATICA GEODESIA: tecnica che si occupa si misurare la forma e le dimensioni della Terra e la posizione altimetrica e planimetrica dei punti. GEOIDE: superficie di riferimento della geodesia , rappresenta al meglio la terra, la linea che unisce i punti perpendicolari alle linee di forza del campo gravitazionale. Il geoide è un modello fisico in quanto descrive il profilo della superficie terrestre al livello del mare rispetto al quale si misura l'altezza ed è anche un costrutto matematico in quanto tiene conto delle variazioni di gravità. Geoide coincide con il livello del mare medio in quiete a cui vien assegnata quota nulla È la forma che la terra assume in conseguenza dell’azione della forza di gravità su di essa. ELISSOIDE: Nella cartografia la Terra viene rappresentata come una sfera schiacciata ai poli, ovvero come un ellissoide. Il solido geometrico regolare che più si avvicina alla forma del nostro pianeta è l'ellissoide di rotazione, ovvero quello ottenuto dalla rotazione di un semiasse intorno al suo asse minore. Durante il ‘700 sono state effettuate diverse misurazioni dei due assi. Ogni stato adatta l’ellissoide alla differenza minore tra geoide ed ellissoide. In Italia Roma Monte Mario ha come differenza 0 tra i due sistemi. MAREOGRAFI Strumento per la misurazione e la registrazione delle variazioni verticali del livello del mare rispetto allo zero convenzionale mareografico. Quest'ultimo è riferito a un caposaldo fisso sul terreno che costituisce l'origine delle linee di livellazione geometrica di alta precisione e quindi riferimento fondamentale per le misure altimetriche. Esistono due tipi principali di mareografo: a galleggiante e manometrico. I mareografi a galleggiante sono costituiti schematicamente da un galleggiante in grado di scorrere entro apposite guide seguendo le variazioni di livello della superficie marina; mediante un sistema meccanico o elettrico, l'escursione del galleggiante viene trasmessa all'apparato registratore. I mareografi manometrici misurano e registrano le variazioni di livello mediante le corrispondenti variazioni di peso che la colonna d'acqua esercita su una capsula manometrica. I mareografi possono determinare le oscillazioni complessive del mare oppure solo un tipo di oscillazione, cioè o il moto ondoso o le oscillazioni di marea o le oscillazioni a lungo periodo DIFFERENZA TRA GEOIDE ED ELISSOIDE Il Geoide non è una figura geometrica definita come la sfera o l'ellissoide. È la forma più vera della Terra e viene calcolata in base alla forza di gravità. È irregolare e si potrebbe paragonare ad una "patata" quasi sferica. È la superficie che ha in ogni punto la stessa forza di gravità ed è perpendicolare ad essa. Una forma più vicina a quella reale è l'ellissoide di rotazione. È la famosa "Terra schiacciata ai poli". Si chiama così perché è una figura geometrica tridimensionale che si può ottenere facendo ruotare una ellisse attorno ad un suo asse (asse minore nel caso della Terra). Il rigonfiamento equatoriale (e lo schiacciamento polare) è causato dalla rotazione terrestre. La differenza tra raggio equatoriale e polare è di circa 21 km. DIFFERENZA TRA QUOTA ELLISSOIDICA E GEOIDICA La superficie della Terra è approssimata abbastanza bene da una figura che si chiama Geoide: una grossa palla sbozzata e parecchio deformata! Dato che il Geoide ha una formulazione matematica molto complessa si è scelto di introdurre un’ulteriore semplificazione per definire la superficie terrestre, utilizzando un ellissoide di rotazione (il solido che viene fuori prendendo un’ellisse e ruotandolo intorno all’asse minore). Ed ecco qui il problema: la quota ortometrica si riferisce alla superficie del geoide (infatti si chiama anche geoidica) mentre quella rilevata da uno strumento GPS è riferita alla superficie dell’ellissoide, in particolare all’ellissoide che si chiama WGS84 (è piuttosto famoso!). Geoide ed Ellissoide non coincidono quasi mai! GPS funzionano in WGS-84, I GPS danno h (altezza sopra l’ellissoide) Usualmente si usa H slm La conversione tra H e h può dare errori di circa 1 o 2 metri, non un grande valore In alcuni casi si possono fare gravi errori (uso militare) PROBLEMI DELLA CARTOGRAFIA LEGATI AL GEOIDE Come è noto, la terra è un solido irregolare dal punto di vista geometrico e gli studiosi della sua forma hanno convenuto che l’unica definizione rigorosamente scientifica del solido terrestre (detto geoide, da cui geodesia, la scienza che studia la forma della terra) è quella basata sulla gravità: il geoide, quindi, è la superficie dello spazio in cui il vettore gravità è normale in ogni suo punto . Ma anche il geoide non consente l’impostazione dei calcoli geometrico-matematici necessari per realizzare la rigorosa corrispondenza fra superficie solida e piana e, quindi, risolvere il problema della costruzione della carta. Per questo motivo, si è ricorsi alla definizione di una superficie di rotazione, geometricamente definita perciò, quale è l’ellissoide che meglio approssima il geoide. L’ellissoide che meglio si adatta al geoide abbraccia interi continenti e, naturalmente, è definito dalla lunghezza dei semiassi. In Italia l’attuale cartografia si basa sull’ellissoide di Hayford, le cui dimensioni sono: a = 6.378.388,000 m b = 6.356.911,946 e = 0,006722670 (e = 1 – b /a ) essendo a il semiasse maggiore e b quello minore. Fino al 1942, si usava quello di Bessel, le cui dimensioni sono: a = 6.377.397,160 m b = 6.356.078,960 e = 0,006719221 Riflettendo sulle definizioni sin qui fornite, si comprende come geoide ed ellissoide coinciderebbero perfettamente se la terra fosse interamente coperta dai mari, in quanto il liquido si predispone naturalmente sulla superficie normale alle linee di forza. Come detto, la necessità di lavorare con l’ellissoide deriva dal fatto che esso consente di impostare i calcoli che portano alla proiezione del solido sul piano. Ma questi richiederebbero l’uso della trigonometria ellissoidica, assai complessa. La necessaria semplificazione richiede che, almeno localmente, all’ellissoide si sostituisca la sfera, cosa che consente di effettuare i calcoli con gli strumenti della più semplice trigonometria sferica. QUALI SONO LE SUPERFICI SVILUPPABILI SUL PIANO SENZA DEFORMAZIONI? PERCHÉ? Le superfici a curvature nulla sono le uniche sulle quali è possibile effettuare trasformazioni isometriche. Tra queste ci sono il cono e il cilindro, trasformabili poiché la curvatura è nulla in una delle due direzioni principali trasformabili poiché la curvatura è nulla in una delle due direzioni principali Non è possibile deformare una sfera sul piano senza deformazioni, in quanto la superficie non è a curvatura nulla (mentre il piano ha curvatura nulla) come nel caso del cilindro e del cono, le cui curvature sono nulle in una delle due direzioni principali. Proiezione cilindrica trasversa o inversa - Carta di Gauss Proiezione ortogonale di Mercatore LA PROIEZIONE DI GAUSS ORIENTAMENTO ELISSOIDE NEL SISTEMA ROMA 40 Sistema di riferimento Nazionale (Roma1940) Ellissoide Internazionale di Hayford Orientamento forte in corrispondenza dell’Osservatorio Astronomico di Roma Monte Mario: ellissoide tangente al geoide in corrispondenza dell’osservatorio, ed attribuzione a tale punto delle coordinate geografiche ricavate da misure astronomiche; coincidenza nel punto di tangenza, o punto di emanazione, tra la verticale geoidica e la verticale ellissoidica, e conseguente minimizzazione tra le deviazioni della verticale e gli scarti tra superficie geoidica ed ellissoidica su tutto il territorio interessato dal Sistema di Riferimento; orientamento dell’asse di rotazione dell’ellissoide nella direzione del Nord astronomico La proiezione di Gauss-Boaga è la proiezione cartografica proposta nel 1940 dal prof. Giovanni Boaga - quando era a capo dell'Istituto Geografico Militare - e che è stata adottata in gran parte della cartografia ufficiale italiana. Il sistema GaussBoaga definisce, oltre alla proiezione cartografica, anche il sistema geodetico di riferimento Roma 40 La proiezione cartografica definisce il metodo per proiettare sul piano cartesiano le coordinate geografiche dei punti posizionati sulla superficie dell'ellissoide. Si tratta quindi di una trasformazione matematica che a partire dalle coordinate geografiche φ (latitudine) e λ (longitudine), calcola le coordinate cartografiche x e y sul piano. Si possono definire anche le formule inverse che permettono di calcolare φ e λ se sono note x e y. La proiezione Gauss-Boaga appartiene alla famiglia delle proiezioni cilindriche, che operano proiettando ciascun punto della superficie dell'ellissoide dal centro verso un cilindro tangente all'ellissoide stesso. Mentre la famosa proiezione di Mercatore utilizza un cilindro tangente all'equatore, la proiezione Conforme di Gauss (o proiezione trasversa di Mercatore) utilizza un cilindro tangente ad un meridiano, detto meridiano di riferimento. Il meridiano di riferimento e l'equatore formano sulla mappa segmenti di retta che si intersecano ad angolo retto nell'origine delle coordinate. Gli altri meridiani e paralleli sono invece curve complesse che accentuano la loro curvatura man mano che ci si allontana dall'origine. Come tutte le proiezioni sul piano di una superficie a doppia curvatura, anche quella di Gauss è affetta da deformazione, in particolare la famiglia delle proiezioni di Gauss deformano (aumentano) le distanze quanto più ci si allontana dal meridiano di riferimento. Tuttavia la sua natura di proiezione conforme fa sì che le forme geometriche siano preservate in intorni sufficientemente piccoli e che gli angoli misurati sulla carta corrispondano agli angoli misurati sul terreno. La proiezione di Gauss-Boaga è un caso particolare della proiezione di Gauss ed è caratterizzata dalle seguenti proprietà: • • Adotta l'Ellissoide Internazionale 1924 (proposto da Hayford nel 1909), caratterizzato da semiasse equatoriale a = 6378388 metri e schiacciamento α = 1/297.00. Esistono due proiezioni distinte: fuso Ovest e fuso Est, che differiscono per la scelta dei meridiani di riferimento. Essi sono posti rispettivamente a 9° e a 15° ad Est di Greenwich. Ciascuna proiezione copre una zona di longitudine ampia 6°, separate dal meridiano posto a 12°. Per la proiezione utilizza un cilindro non esattamente tangente all'ellissoide, ma leggermente secante. In questo modo la distorsione di scala viene ridotta (di un fattore 0.9996) e maggiormente distribuita. SISTEMA INTERNAZIONALE UMT SISTEMA WGS84 WGS84 (sigla di World Geodetic System 1984) è un sistema di coordinate geografiche geodetico, mondiale, basato su un ellissoide di riferimento elaborato nel 1984. DIFFERENZA TRA CARTOGRAFIA UMT E WGS84 WGS84 datum a configurazione geocentrica UTM - il sistema di proiezione Si ha quindi la stessa suddivisione in fusi con l’adozione delle medesime convenzioni riguardo all’assegnazione delle coordinate. CONTENUTO CARTOGRAFICO Tipi di rappresentazione: Cartografia a tratto Cartografia numerica Cartografia fotografica Contenuto rappresentato: Carte tematiche Carte speditive Carte derivate Informatica…. Obbligatorietà di rappresentazione una scala di Soglie di accuratezza per ogni tipologia di scala applicata Soglia di acquisizione SISTEMI DI RIFERIMENTO Un Sistema di Riferimento (SdR) è un insieme di regole che servono per conoscere la posizione di un punto sulla superficie della Terra. Il piano cartesiano è un famoso sistema di riferimento! È bidimensionale ed ogni punto è identificato (univocamente) da una coppia di coordinate, X e Y. Se vuoi conoscere la posizione di un punto sulla superficie della Terra, devi passare da un sistema di riferimento bidimensionale, ad uno tridimensionale. SISTEMA CARTESIANO GEOCENTRICO – SISTEMA GEOGRAFICO DATUM GEODETICI: Anche se si tratta di una semplificazione, e quindi se ne accettano approssimazioni, le differenze tra ellissoide e superficie della Terra talvolta sono davvero marcate. Decine e decine di metri. E a volte anche di più! Per questo motivo l’ellissoide può andare bene per rappresentare la superficie della terra in Italia, non essere un granché per la rappresentazione in Perù o essere un disastro totale in Nuova Zelanda! CARTOGRAFIA CASSINI SOLDNER Metodo di proiezione Cassini Soldner è stato elaborato in due fasi: - proiezione di Cassini adattamento di Soldner La rappresentazione adottata per le mappe catastali fu in origine la Cassini-Soldner . Per coprire tutto il territorio nazionale furono adottate complessivamente 849 origini, 31 con grandi estensione e 818 con piccole estensioni. La rappresentazione è quindi policentrica ; ogni centro è di solito un vertice trigonometrico di ordine superiore (I o II ordine); l'estensione massima della zona che si riferisce ad un centro di proiezione è di circa 70 km dall'origine in direzione Est-Ovest e 100 km in direzione Nord-Sud La rappresentazione di Cassini-Soldner è afilattica; si può osservare però che per x max = 70 km il modulo di deformazione superficiale non supera il valore 1,00005; inoltre lungo il meridiano centrale è sia equivalente che conforme. Queste considerazioni hanno quindi suggerito di adottare tale rappresentazione per le mappe catastali. La rappresentazione Cassini-Soldner è stata adottata dal Catasto (Legge 3682) per la maggior parte del territorio, in sede di formazione della propria cartografia. Il catasto ha adottato questa carta come sistema policentrico, in cui le origini coincidono con un vertice della triangolazione IGM. La carta di Cassini-Soldner può ritenersi derivata da una proiezione cilindrica inversa. L'ellissoide di riferimento è quello di BESSEL. RETE DI LIVELLAZIONE NAZIONALE Realizzata tra il 1950 e il 1971 costituita da 13000 capisaldi e collegata ad altre reti di livellazione nazionale (Catatsto, enti di ricerca, etc…) ORGANIZZAZIONE DELLA CARTOGRAFIA UFFICIALE ITALIANA 1872 - Nasce l’Istituto Geografico Militare: realizzazione triangolazione geodetica nazionale e carte in scala 1:100.000, livellazione alta precisione. 1920: IGM : carte in scala 1:25.000 e 1:50.000 1940: adottato ellissoide di Hayford orientato Roma – datum Roma40 1942: triangolazione geodetica calcolata su proiezione Gauss Boaga 1958: inserimento coordinata UTM -ED50 1969: cartografia regionale – CTR scala 1: 10.000 e 1:5.000 1995: IGM95- sistema UTM-WGS84 CARTA D’ITALIA Vecchia produzione GAUSS/ROMA40: – – 1:100.000 50X70cm nominati come la località che rappresentano, curve di livello equidistanti a 50mt Carta 1:25.000 composta 3545 tavolette, curve di livello a 25mt. Nuova produzione dal 1966 GAUSSBOAGA/UTM: - 363 fogli 1:50.000 2298 sezioni 1:25.000: ▪ Serie 25 da rilievo aereo fotogrammetrico ▪ Serie 25DB da rilievo aereo fotogrammetrico e restituzione analitica o derivante dalla CTR CTR Carta Tecnica Regionale: 1969 a seguito dell’istituzione delle regioni la competenza della cartografia non militare viene affidata alle regioni. Disponibili in formato RASTER o VETTORIALE Base rilievi aereo-fotogrammetrici – inizialmente GAUSBOAGA/ED1950 riporta ante UTM, ora in UTM/WGS84 16 Sezioni sono ricavate da foglio IGM numeri ordinati come i fogli (156 020) scala 1:10.000 ed alcune a scala 1:5.000(CTC solo per aree urbane) BDTRE 2007 - Base Dati Territoriale di Riferimento degli Enti – Database geotopografico CARTE TEMATICHE CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE (L. 82/2005) OPENDATA TELERILEVAMENTO Insieme di metodologie utilizzate per ottenere informazioni relative ad oggetti, superfici posti a distanza rispetto allo strumento del rilevatore. Utilizzando luce, calore, onde radio. Utilizza l’energia elettromagnetica. Sensori attivi (Laserscanner, recuperano dati dagli oggetti rilevati) LIDAR (nuvola di punti) RADAR Sensori passivi (macchina fotografica, ha bisogno della luce del sole RISOLUZIONE SPETRALE (spettro elettromagnetico: è possibile distinguere i vati tipi di territorio grazie al rilievo spettrale. A seconda della lunghezza d’onda.) RISOLUZIONE GEOMETRICA (Pixel) FIRMA SPETTRALE funzione che descrive la riflettività di un corpo in funzione della lunghezza d’onda della radiazione incidente. La firma spettrale può essere determinata mediante analisi di laboratorio (spettrometri). SATELLITI GEOSTAZIONARI (satelliti atmosferici) un'orbita geostazionaria (in inglese: Geostationary Earth Orbit o GEO) è un'orbita circolare ed equatoriale situata a una altezza tale per cui il periodo di rivoluzione di un satellite che la percorre, in particolare un satellite artificiale, coincide con il periodo di rotazione della Terra. (metereologici) ELIOSINCRONI: Si dice eliosincrona un'orbita geocentrica che combina altezza e inclinazione in modo tale che un oggetto posto su quest'orbita, sorvoli ogni dato punto della superficie terrestre sempre alla stessa ora solare locale. In questo modo l'illuminazione solare sulla superficie terrestre risulta essere la stessa per ogni rivoluzione, cosa che aiuta l'osservazione essendo le condizioni di luce grosso modo invariate orbita dopo orbita. Questi satelliti sono utilizzati per l’osservazione della terra. CORREZIONI GEOMETRICHE Correzioni geometriche: servono ad eliminare deformazioni dovute al sistema di ripresa. Sono indispensabili per la registrazione e mosaicatura di più immagini. Cause: • rifrazione atmosferica • diversa velocità di scansione lungo una linea • assetto della piattaforma su cui è installato il sensore • Variazione di altezza della piattaforma • Rotazione della terra durante la ripresa Le trasformazioni geometriche vengono applicate tramite correzioni sistematiche, cambiamenti di scala, rettificazioni. Come risultato si ha che ciascun pixel si trova in una nuova posizione, più accurata. GEOREFERENZIAZIONE La rettificazione delle immagini o georeferenziazione è il processo di correzione che permette di proiettare i dati telerilevati su di un piano conformemente ad un sistema di proiezioni cartografiche. Consiste nel dare delle coordinate (reali o di mappa) ai pixel delle immagini. Registrazione immagini: operazione che consente di ricondurre due o più immagini ad un unico sistema, ovvero permette di rendere 2 immagini coincidenti l’una all’altra pixel per pixel Nel processo di rettificazione occorre individuare dei punti di riferimento sull’immagine che corrispondono a specifici elementi al suolo per i quali sono note le coordinate geografiche (GCP = Ground Control Points ) Le coordinate possono essere rilevate a terra tramite un sistema GPS. Tramite l’utilizzo di equazioni polinomiali, è possibile convertire le coordinate sorgenti dell’immagine in quelle geografiche. Le immagini si dicono Geocodificate quando hanno subito una correzione radiometrica e geometrica. STRUMENTI PER MISURARE DISTANZE: Longimetri (Bindelle), filo a piombo, squadro, Distanziometro elettronico ANGOLI: Teodoliti, tacheometri composti da trepiede, basetta, piombo ottico, collimatore, alidada, livella sferica STAZIONI TOTALI misurano tutto. RADDRIZZAMENTO ED ORTOPROIEZIONE FOTOGRAMMETRIA Tecnica di rilievo di dettaglio che consente di ottenere informazioni metriche (forma e posizione) di oggetti tridimensionali (territorio, edifici, oggetti) mediante interpretazione e misura di immagini fotografiche (tradizionali o digitali). L’inizio della storia della fotogrammetria può essere considerata coincidente con l’opera di Leonardo da Vinci (1452-1519). I suoi studi di geometria, ottica, meccanica e la sua fervida intuizione consentirono di dimostrare graficamente nel 1492 i principi della proiezione ottica. A lui si devono anche la progettazione dei primi strumenti per la costruzione delle lenti. Può essere: TERRESTRE o AEREA Fasi del rilievo fotogrammetrico: • Piano di volo: pianificazione delle riprese e delle operazioni topografiche a terra • Acquisizione: operazioni di presa delle immagini fotografiche, effettuate con opportune camere fotogrammetriche • Appoggio: operazioni per la determinazione dei punti di appoggio necessari per l'orientamento • Orientamento: operazioni per la determinazione dei parametri che consentono di posizionare i centri di presa e i fotogrammi con la stessa posizione nello spazio che avevano al momento della presa • Restituzione: operazioni che consentono di effettuare misure sul modello dell’oggetto ricostruito, utilizzando strumenti detti restitutori in grado di produrre come risultato finale un disegno, un insieme numerico di coordinate o un’immagine raddrizzata/ortoproiettata • Ricognizione: operazione sul terreno, per verificare e integrare la restituzione con osservazioni da terra (sgrondatura) • Editing: riporto della ricognizione e strutturazione delle informazioni nei formati di consegna PIANO DI VOLO DELLA FOTOGRAMMETRIA Affinché gli stessi punti dell’oggetto siano ripresi in due fotogrammi consecutivi, (principio basilare della fotogrammetria) è necessario che questi presentino un’area di sovrapposizione in cui entrambi contengano la stessa porzione di oggetto. L’entità di questa porzione di oggetto, comune ai due fotogrammi consecutivi, rispetto all’intera parte di oggetto rappresentato nei fotogrammi, viene detta ricoprimento longitudinale. La condizione precedente è strettamente soddisfatta quando il ricoprimento longitudinale ha il valore di =0,5 50%). Ciò significa che metà della parte di oggetto ripreso in un fotogramma, è ripreso anche nel fotogramma successivo. Tuttavia, per evitare il rischio che alcuni punti siano visibili in un solo fotogramma, si usa un valore maggiore del ricoprimento: =0,6 0,7 (60% 70%) in relazione alla configurazione geometrica dell’oggetto. Nella presa aerea le camere sono collocate sull’aereo in modo che il loro asse si mantenga il più possibile verticale e rivolto verso il basso per riprendere il terreno (presa nadirale). Per soddisfare il principio basilare della fotogrammetria è necessario che ogni generico punto A del terreno sia ripreso almeno da due fotogrammi consecutivi. ORIENTAMENTO INTERNO, RELATIVO E ASSOLUTO IN FOTOGRAMMETRIA Devo riportare i fotogrammi nella medesima condizione che avevano nel momento della presa. TRIANGOLAZIONE AEREA La triangolazione aerea è il metodo tradizionale per determinare l’orientamenti esterno di un blocco di fotogrammi. Per “triangolazione”(T. A.) aerea si intende quel procedimento analitico che consente l’orientamento esterno simultaneo di un blocco di fotogrammi, vincolando le posizioni relative grazie a punti di legame. I punti di legame (detti anche Tie points) sono punti comuni a due o più fotogrammi e di coordinate oggetto incognite. L’orientamento esterno con la triangolazione aerea consente di ridurre drasticamente il numero di punti fotogrammetrici di appoggio necessari. Esistono vari modelli analitici di T.A., come il modello Bundle Adjustment (a stelle proiettive). ACQUISIZIONE FOTOGRAMMI L’assetto delle camere è sempre pseudo-nadirale ossia tale che siano piccole le rotazioni relative tra gli assi dei sistemi di riferimento immagine e oggetto. Quando si deve rilevare un’area relativamente vasta, si acquisiscono fotogrammi per strisciate, con un ricoprimento longitudinale (tra fotogrammi adiacenti) di circa il 60%, e ricoprimento trasversale (tra strisciate adiacenti) di almeno il 30%. L’insieme delle strisciate tra loro connesse è chiamato blocco. Il volo deve essere eseguito in funzione di certe grandezze di interesse (quota di volo, scala media dei fotogrammi, ricoprimento longitudinale e trasversale, base, numero dei fotogrammi per strisciata, interasse fra strisciate, intervallo di scatto), a partire dalla scala carta che si vuole ottenere. Ciò comporta un progetto preliminare del piano di volo. ORIENTAMENTO FOTOGRAMMI Per effettuare misure fotogrammetriche è necessario conoscere posizione e assetto della camera nell'istante in cui ha acquisito ogni fotogramma: la posizione del centro di presa: 3 coordinate l'orientamento della camera: 3 angoli All'insieme dei 6 parametri si dà il nome di orientamento esterno ORTOFOTO Una ortofoto o ortofotografia è una fotografia aerea che è stata geometricamente corretta (cioè che ha subito procedimento di ortorettifica) e georeferenziata in modo tale che la scala di rappresentazione della fotografia sia uniforme, cioè la foto può essere considerata equivalente ad una carta geografica. Rilievi aerofotogrammetrici programmati e ripetuti sulla stessa area permettono di elaborare ortofoto nel tempo che possono essere analizzate cronologicamente per valutare, ad esempio, il peggioramento di una frana, per studiare l’assetto e le mutazioni vegetazionali di un’area rurale, per la pianificazione urbanistica e territoriale del territorio, per lo studio dell’erosione dei litorali e l’evoluzione della linea di riva, per supporto all’agricoltura, per analisi idrauliche ed idrologiche come lo spostamento dei meandri fluviali… SCANSIONE AEREA La tecnologia laser scanner sostituisce il rilievo fotogrammetrico classico. Si utilizzano elicotteri o droni, e vengono restituite due tipi di immagini digitali 3D: DSM – superficie intercettata per prima (foglie, tetti, etc) DTM – superficie suolo Si esegue tramite falciate o strisciate ed ha sue dispositivi che consentono la localizzazione: GPS siu aereo e su terreno e IMU che orienta il sistema durante la scansione. TELECAMERE OBLIQUE IN FOTOGRAMMETRIA Da alcuni anni la realizzazione di immagini aeree oblique è una tecnologia aerea riscoperta. Utilizzata negli anni 40 e 50 del secolo scorso da aerei da rilevamento a fine bellico, consentivano di rilevare con velocità e con altezze molto limitate, in modo da rendere invisibili gli aerei dai radar, porzioni di territorio da orizzonte a orizzonte. L’industria bellica fotogrammetrica ebbe anche dall’Italia un grande impulso con la costruzione di restitutori fotogrammetrici di camere panoramiche appunto, realizzati dalla OMI e rivenduti in numeri massivi agli Stati Uniti. Considerato uno dei più importanti sviluppi nel campo fotogrammetrico e una grande fonte di informazioni geografiche complementari alle opinioni tradizionali verticali, gli attuali sistemi multicamera con camere oblique stanno rapidamente maturando e con essi l'espansione del mercato della tecnologia insieme con i possibili servizi di fotogrammetria. A causa delle grandi serie di dati da camere oblique, che comportano cambiamenti di scala e di illuminazione o più occlusioni, le procedure di elaborazione automatizzate sono obbligatorie oggi per un uso efficiente dei sistemi obliqui. EuroSDR ha avviato un'attività sui sistemi di camere oblique e propone il seguente questionario per due scopi principali: - Evidenziare le potenzialità dei sistemi di telecamere obliqui per scopi di mappatura e modellazione. - Raccogliere dati tecnici e informazioni di sistemi di camere oblique e relativo software. Possibilità di vedere non solo il tetto, ma anche le facciate delle case GOOGLE EARTH CATASTO X CONTROLLI AGEA TEORIA DELLE MISURE Ogni strumento di misura possiede specifiche caratteristiche: - Sensibilità/accuratezza - precisione Misure possono essere: - dirette - indirette - dirette condizionate - indirette con esuberanza Gli errori di misura possono essere distinti in: - ERRORI GROSSOLANI: sono dovuti ad errori di grande (blunders) o media entità (outliers), in fase di misurazione o registrazione dei dati e influenzano le misure in modo difficilmente prevedibile. Possono essere individuati mediante il confronto tra misure ripetute o l’esecuzione di misure condizionate e indirette. - ERRORI SISTEMATICI: dovuti a difetti dello strumento. (TARATURA) Sono determinati dalle caratteristiche dello strumento di acquisizione o dello stimatore e influenzano le misure secondo una legge costante. Possono essere eliminatati grazie alla conoscenza delle leggi che li determinano, che dipendono dalle caratteristiche dello strumento o dello stimatore utilizzato. - ERRORI ACCIDENTALI: di lieve entità, dovuti a cause non controllabili. Influenzano le misure in modo casuale, all’aumentare del numero di misure il loro valore tende a stabilizzarsi. Non possono essere eliminati, ma si può stimare la loro entità e come variano al variare dei dati esaminati. La variabile statistica è descritta da tutti i suoi valori argomentali (ma il nostro cervello non ragiona per Tabelle). Abbiamo quindi bisogno di: • Rappresentazione grafica • Parametri sintetici: • MODA: è quel valore argomentale per cui è massima la frequenza • MEDIANA: è quel valore argomentale che divide l’istogramma in due aree uguali (50.o percentile) • MOMENTI: si definisce Momento k-esimo rispetto al polo q (tipicamente 0) di una variabile statistica a una dimensione la seguente espressione I Momenti più significativi che descrivono una variabile statistica sono i seguenti: Momento di I grado: MEDIA Momento di II grado: VALORE QUADRATICO MEDIO IL SISTEMA GPS Che cos’ è il GPS Un sistema di posizionamento estremamente preciso Creato e gestito dal Ministero della Difesa Americano Nato per esigenze Militari Sviluppato in previsione delle potenziali applicazioni civili Basato su una costellazione di satelliti artificiali Dati storici del GPS Il sistema è in continua evoluzione dal 1973 Il primo satellite è stato lanciato nel 1978 La costellazione è stata ultimata nel 1994 Una nuova generazione di satelliti (Blocco IIR) sta rimpiazzando quelli del blocco I e II Il tutto è gestito dal DoD (Dipartimento della Difesa Americano) Il Sistema GPS E’ costituito da 3 parti Il segmento SPAZIALE Il segmento di CONTROLLO Il segmento UTENZA Il segmento spaziale 24 Satelliti orbitanti Orbite circolari su 6 piani orbitali paralleli inclinati di 55° rispetto al piano equatoriale 4 satelliti equidistanti su ogni piano orbitale Orbite molto alte altezza 20.200 Km periodo di rivoluzione 11 ore 58 minuti l’ altezza fornisce maggiore precisione e sicurezza Il segmento di controllo 4 Stazioni di monitoraggio a terra Diego Garcia Ascention Island Kwajalein Hawaii Il segmento utenza Utilizzatori ai fini della navigazione area, marittima e terrestre Utilizzatori per applicazioni geodetiche e topografiche Precisione: tra 10m e pochi mm Costi: economici Tempi: velocissimo, istantaneo Vantaggi: non ostacolato dal meteo Il GPS è un sistema di posizionamento realizzato e gestito dal dipartimento della difesa USA. Costellazione di satelliti artificiali che trasmettono segnali radio codificati che consentono di ricavare la distanza tra satellite e terra. Innovazione per il rilievo del territorio nato negli anni ’60 come sistema militare, poi nel 1991 affiancato da un sistema per civili. GLI ERRORI DEL GPS TECNICHE DI MISURA DEL GPS DIFFERENZA TRA GPS ASSOLUTO E DIFFERENZIALE Posizionamento assoluto prevede un solo ricevitore al quale sono agganciati 4 satelliti, usato per navigazione ma non in topografia. Nel posizionamento differenziale GPS (DGPS, Differential GPS) si determina la posizione di uno o più ricevitori (rover), solitamente in movimento, rispetto a quella di un altro di riferimento (master), posto su un vertice di coordinate note con una certa accuratezza. Il principio alla base di questa tecnica è il calcolo delle correzioni degli pseudorange (PRC, PseudoRange Correction) e delle loro variazioni nel tempo (RRC, Range Rate Correction) da parte della stazione di riferimento ed il successivo invio al ricevitore mobile per la correzione di tali errori che possono essere considerati comuni tra le stazioni. METODOLOGIE DI MISURA DEL GPS INCOGNITA TEMPORALE DEL GPS La determinazione della posizione di un punto con il sistema GPS si basa sulle misure di distanza fra il ricevitore e un certo numero di satelliti. Poiché la posizione nello spazio fisico è individuata da 3 coordinate, è necessario misurare simultaneamente le distanze da almeno 3 satelliti, di cui sia nota la posizione. Poiché inoltre, come si vedrà, è necessario utilizzare le osservazioni per sincronizzare la scala dei tempi del ricevitore con quella dei satelliti, occorre introdurre un'incognita tempo accanto alle coordinate del punto nelle equazioni di osservazione, e di conseguenza devono essere almeno 4 i satelliti da cui vanno misurate le distanze. IMPOSTAZIONE DEL PROBLEMA GPS CARTOGRAFIA CATASTALE Il catasto in Italia è il registro dei beni immobili siti nel territorio dello Stato. Ha valore non probatorio, è ad estimo indiretto, geometrico, particellare, ed è suddiviso in catasto dei terreni e catasto dei fabbricati. Tuttavia in alcuni comuni italiani delle province di Trieste, Trento, Gorizia, Bolzano, Belluno, e Udine, per motivi storici, vige il cosiddetto "catasto tavolare" ereditato dalla amministrazione austro-ungarica. La prima norma dell'Italia unita al riguardo, la legge 14 luglio 1864, n. 1831 destinata ad essere in vigore sino al 1867, che tentò di definire l'imposta fondiaria nel neonato regno, introducendo una imposizione, basata sulle superfici anziché sulla loro redditività. Successivamente fu emanata la legge 1º marzo 1886, n. 3682, sulla perequazione fondiaria, che disponeva l'istituzione di un catasto allo scopo di calcolare le imposte, con l'adozione del sistema di rappresentazione cartografica di Cassini-Soldner. Nell'anno 1901 nasce nell'ambito del Ministero delle finanze la Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici, e con la legge 7 luglio 1901, n. 321, fu introdotto il tipo di frazionamento. Venne poi approvato con R.D. 8 ottobre 1931, n. 1572 il testo unico delle leggi sul nuovo catasto, seguito dal regolamento di cui al R.D. 8 dicembre 1938, n. 2153 (regolamento per la conservazione del catasto terreni). Con essi fu introdotta la separazione tra catasto terreni e catasto fabbricati. Il catasto dei fabbricati venne però successivamente istituito con la legge 11 settembre 1939, n. 652 e nel 1940 fu adottata la proiezione di Gauss-Boaga, inizialmente per alcune registrazioni geodetiche locali, poi per la cartografia generale. Con la legge n. 1043 del 17 agosto 1941. Nel secondo dopoguerra il catasto conosce molte riforme, ad esempio la legge 28 febbraio 1960, n. 68 ammise l'amministrazione del catasto negli organi cartografici dello Stato e con la legge 1º ottobre 1969, n. 679 fu introdotto il "tipo mappale". Negli anni ottanta il materiale cartaceo del vecchio catasto venne informatizzato e digitalizzato. Il progetto che durò alcuni anni, a cura della Sogei che aveva vinto la gara, portò alla installazione sul territorio nazionale di 93 centri di elaborazione dati, (uno per ogni capoluogo di provincia) contenenti le mappe e le informazione relative alla provincia. Negli anni 2000 l'accesso alle informazioni è stato reso possibile via internet, sia per soggetti interessati, sia pubblici che privati. Il catasto terreni ha finalità fiscali, civili e giuridiche. Vengono calcolati per ogni immobile due redditi: reddito dominicale e reddito agrario (funzione fiscale). Nel catasto ordinario, infatti, le schede relative alla conservazione del catasto fabbricati sono "intestate" ai possessori, non ai proprietari dei beni. Il passaggio di proprietà (funzione civile), per acquisto o successione, di un terreno o immobile viene registrato subito alla locale conservatoria, dopo alcuni mesi al catasto. Vengono inoltre stabiliti i diritti reali di godimento (funzione giuridica) che, ad esempio, possono essere un usufrutto. Il Catasto raccoglie le informazioni essenziali su tutti i beni immobili presenti in Italia. Ogni immobile è identificato da due o, talvolta, tre numeri (cosiddetti identificativi catastali) detti foglio, particella (o mappale) ed, eventualmente, subalterno. Il territorio di ogni Comune italiano è rappresentato su dei fogli di carta, detti fogli di mappa, numerati progressivamente (quindi ogni Comune possiede il foglio 1 e poi a seconda delle dimensioni ci possono essere il 2, il 3, ecc. fino a che l'intera superficie municipale sia interamente disegnata). Tutti gli appezzamenti di terreno contenuti in ogni foglio vengono ulteriormente numerati sempre a partire da 1. Queste porzioni di superficie vengono denominate particelle o mappali. Talvolta i mappali contengono dei fabbricati; in tal caso, poiché in un singolo appezzamento di terreno ci possono essere porzioni di fabbricato non appartenenti allo stesso proprietario (ad esempio in un condominio), queste particelle possono essere divise in più unità (che generalmente si sviluppano in verticale e quindi non sono rappresentate sulla mappa) alle quali viene assegnato un terzo numero detto subalterno. Ad ogni unità immobiliare identificata come esposto fanno capo una serie di informazioni obbligatorie: • • • Categoria (per i fabbricati), Qualità (per i terreni): descrivono la tipologia dell'immobile. Ad esempio villa, villino, autorimessa, prato, vigneto, ecc.; Superficie catastale: superficie dell'immobile determinata secondo criteri dettati dalla legge; Rendita: essa è il guadagno medio presunto che si dovrebbe ottenere dall'immobile. I terreni posseggono due rendite: il reddito dominicale, legato al possesso del bene in sé e per sé, ed il reddito agrario, il quale spetta a chi sfrutta commercialmente l'appezzamento. Inoltre vi possono essere anche delle informazioni facoltative: • • Sezione urbana: porzione di Comune, come ad esempio un rione; Zona censuaria e Microzona: porzioni di Comune che si differenziano dal resto del territorio. Infine il Catasto registra anche le quote di proprietà e di titolarità di altri diritti reali. DEFORMAZIONI CARTOGRAFICHE APPUNTI VARI