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Fenomenologia Hegel - Heidegger

Fenomenologia – 01
Arte e Filosofia - Studio di ciò che si mostra
Viene declinato tra la fine del settecento e inizio dell’Ottocento con Hegel, Husserl e Heidegger
Contesto storico fra filosofia e arte.
Hegel: si parte con l’esplorazione dei fenomeni, con la parte conscia, il fenomeno come
esperienza conscia
Tre fasi del pensiero:
⁃ Coscienze: attenzione nei confronti dell’oggetto
⁃ Autocoscienza: analisi del rapporto tra noi e l’oggetto
⁃ Ragione: interviene per cercare una sintesi, appellarsi alla ragione che dovrebbe trovare la
soluzione al conflitto.
Fenomenologia: riassunto dialettico di questi tre elementi.
La ragione trovandosi nell’incapacità di trovare idee si trova davanti al fallimento, da qui nasce il concetto
del Sublime (sta sul limite di un linguaggio e di un’interpretazione) .
L’arte astratta nasce appunto dal ragionamento di qualcosa che fondamentalmente non esiste ma prende
comunque spazio nell’arte.
Pensiamo a Malevic, le teorie filosofiche sull’arte che esprime se stessa, ritornando all’arte stessa,
dell’origine.
Hegel intuisci la fenomenologia, dove l’uomo si pone delle domande usando la ragione per sanare il
conflitto interiore e questo è definito come fenomeno.
Padre della fenomenologia però è Husserl, colui che ha teorizzato e la inserisce nell’ambito della
filosofia, per lui i punti di partenza e le caratteristiche essenziali fanno parte della fenomenologia
trascendentale: come scienza dei puri fenomeni, far tornare le cose a se stessi.
L’esperienza, la conoscenza e il concepire le cose come esistenti ma dubitare di quello che si vede; ciò
che vediamo non ha solo quella forma, si distrugge per ricostruire.
L’idea di fondo è dubitare che le cose esistono, porsi delle domande, noi abbiamo un’esperienza alle
spalle che fa giungere a noi una conoscenza, se non avessimo la conoscenza delle cose non sapremmo
cosa abbiamo difronte.
Oggetto iededico: esibizione dell’idea, le sue teorie portano all’artista delle formalità che lo portano ad
avere un’idea.
Ad esempio l’opera di Joseph Kosuth, One and Three Chairs, l’interpretazione delle sedie vengono
rappresentate come opere d’arte, un concetto sulla base dell’interpretazione di quell’oggetto.
L’arte concettuale fa diventare il concetto una forma di rappresentazione, contro il godimento estetico,
stimolazione dell’attività del pensiero.
Heidegger
Scrive un saggio sull’opera d’arte e sulla sua origine (una cosa che è ed effettivamente è), in sostanza
riflette sulla sua essenza.
L’arte coincide con la verità delle cose e la sua consistenza.
L’ arte è fatta di materia, fisicità ma deve avere la differenza dal resto una capacità di comunicare
l’oggetto che diventa arte.
Sun Yuan, Pen Yu, Can’t help myself
Si parte con un’analisi di un opera esecutiva che è referenziale solo all’artista, siamo in un contesto che è
la Biennale d’arte (il contesto determina il valore dell’opera).