Refill-Tech S.r.l. Via dei Tigli, 8 20046 Biassono (MB) Tel. +39 039 2450122 Fax.+39 039 2450122 [email protected] White Paper 01: Il dimensionamento dei letti percolatori con riempimenti sintetici Introduzione: Il letto percolatore è una struttura cilindrica dell’altezza di alcuni metri all’interno della quale vi è un riempimento inerte, un tempo di pietrisco ora di materiale plastico, dove il liquame, proveniente dalla fase di sedimentazione primaria e quindi già chiarificato, viene distribuito a spruzzo sulla superficie del riempimento per mezzo di alcuni bracci rotanti. Il passaggio del liquame attraverso il letto avviene per caduta e percolazione da una superficie all’altra di modo che l’intero letto non sia mai sommerso e gli spazi liberi consentano il passaggio dell’aria. L’ambiente aerobico favorisce l’adsorbimento della sostanza organica sulle superfici del pietrisco tramite lo sviluppo di una ricca popolazione batterica che è in grado di metabolizzarla. La pellicola biologica che ricopre il pietrisco è una mucillaggine bruna dello spessore di 1-3 mm costituita per la maggior parte di sostanza organica colloidale e gelatinosa, popolata da colonie eterogenee di microrganismi. I riempimenti possono essere alla rinfusa, ottenuti per stampaggio a iniezione, o strutturati, ottenuti per termoformatura. Nella letteratura scientifica si trovano vari riferimenti a prodotti sintetici e questi sono stati suddivisi in due famiglie di prodotti in base alla superficie specifica sviluppata, ovvero l’area totale utile alla proliferazione batterica e allo scambio aria-liquame: S ≈ 100 m2/m3 – che si utilizzano per effluenti provenienti da grigliatura e sedimentazione primaria S ≈ 140 m2/m3 – che si utilizzano per effluenti secondari I prodotti Refill-tech possono essere riassunti in base a questa classificazione come segue: Riempimento Strutturato classi modello Sup. Specifica S ≈ 100 m2/m3 TFM 27 114 m2/m3 S ≈ 140 m2/m3 TFM 19 165 m2/m3 Riempimento alla Rinfusa BFM 70 120 m2/m3 Nota: Per ulteriori informazioni si rimanda alle schede prodotto I riempimenti in materiale plastico consentono: WPDG-001 – rev. 0 - www.refill-tech.it 1. di realizzare impianti più alti rispetto a quelli tradizionali, grazie alla loro bassa massa di volume, con un notevole risparmio dei costi del manufatto; 2. di operare con carichi organici più alti, grazie alla loro elevata superficie specifica, 2-3 volte superiore rispetto a quella del pietrisco; 3. di ottenere una migliore distribuzione dei liquami, grazie al loro elevato indice di vuoto. In letteratura si trovano diversi studi, eseguiti su impianti pilota o in scala reale, per determinare le performance dei vari tipi di riempimenti, che possono essere suddivisi oltre che per la superficie sviluppata anche in base alla geometria degli stessi in: - riempimenti strutturati a canali incrociati inclinati a 60°; - riempimenti strutturati a canali verticali; - riempimenti alla rinfusa. I risultati sperimentali suggeriscono che i riempimenti più performanti sono quelli strutturati a canali incrociati. In particolare questo dato è universalmente riconosciuto per percolatori a medio e basso carico (si veda sotto), mentre alcuni studi, meno largamente condivisi, preferiscono per i soli percolatori ad alto carico i riempimenti strutturati a canali verticali. Quest’ultima considerazione sarebbe giustificata con un approccio idraulico: i canali incrociati favoriscono una migliore distribuzione del liquame ed il maggior percorso aumenta il tempo di ritenzione; i canali verticali, invece, favoriscono un rapido svuotamento grazie al minore percorso e risultano meno soggetti ad intasamento. Classificazione dei letti percolatori: I letti percolatori vengono classificati a basso, medio e alto carico in base al carico volumetrico (cv), altrimenti detto nella letteratura Americana TOL (“Total Organic Load”), espresso in kg BOD5 / m3 d, come riportato nella seguente tabella: Classificazione Percolatore cv (TOL) Processi ottenibili Alto Carico 1,5 ÷ 3,5* kg BOD5 / m3 d Sgrossatura Medio Carico 0,7 ÷ 1,5 kg BOD5 / m3 d Ossidazione Basso Carico 0,15 ÷ 1,0 kg BOD5 / m3 d Ossidazione + Nitrificazione * in letteratura si arriva fino a 8,0 kg BOD5 / m3 d per questo tipo di impianto, ma è poco prudente un dimensionamento con tali valori se non si sono effettuate prove su impianto pilota. Il Rendimento di Progetto: In letteratura si trova la presente affermazione: “per liquami misti civili/industriali si può ottenere un rendimento dell’80% (η80)per carichi volumetrici (cv) compresi tra 0,5 e 1,0 kg BOD5 / m3 d”. Esiste poi la possibilità di calcolare il rendimento di progetto mediante la Formula Empirica di Schreiber: η%= 93 – [K * cv * (Qx / Q15)] DG-001 – rev. 0 pag. 2/5 - www.refill-tech.it K è un coefficiente che tiene conto della temperatura dell’aria. Il rendimento dei letti percolatori è fortemente influenzato dalle condizioni stagionali, infatti, molto spesso vengono dotati di copertura. Il valore di progetto per K è assunto pari a 17, ma passa a 25 ÷ 33 nel caso di condizioni invernali fino a climi rigidi. La formula è stata ottenuta per una portata da trattare distribuita su 15 ore/giorno, per questo vi è il rapporto di aggiustamento tra Q15, che è la portata giornaliera sulle 15 ore, calcolata come portata giornaliera Qd in [m3/d] diviso 15 h/d, e una Qx, che è la portata suddivisa in “x” ore giorno in base ai dati dello specifico progetto. Un rapido metodo di dimensionamento: Negli anni sono stati sviluppati svariati modelli per il dimensionamento dei letti percolatori come il modello di Logan et al. o la formula di modificata di Velz/Germain, che hanno incontrato il favore dei progettisti in base alle conoscenze e alle opinioni più diffuse del momento. Per rapidità riportiamo il metodo suggerito da Gredy et al. nel loro testo Biological Wastewater Treatment. Una volta decisa la classe del riempimento (100 o 140 m2/m3) in base al liquame da trattare, quindi alla posizione che il letto percolatore occuperà nel processo, si calcola il volume del percolatore o del riempimento se si vuole, VM. VM = Q * BOD5/ cv Q è la portata da trattare in [m3/d]; BOD5 è espresso in [kg BOD5/m3] cv o TOL è espresso in [kg BOD5 / m3 d]. L’altezza (H) del percolatore può essere imposta per motivi strutturali o economici, o calcolata utilizzando il Carico Idraulico Superficiale CIS, altrimenti detto nella letteratura Americana THL (“Total Hydraulic Load”), espresso in [m/h]. La letteratura Americana sconsiglia di scendere al di sotto di 1,8 m/h per questo parametro. H = Q / CIS L’area del percolatore (A), ovvero la sua sezione, è data da: A = VM / H L’area della sezione di ingresso (I) aria deve essere almeno uguale al 15% dell’area del percolatore ( I ≥ 15% A). Nel caso in cui l’altezza (H) sia stata imposta bisogna verificare che il Carico Idraulico Superficiale sia superiore a 1,8 m/h, (1,8 m/h è pari a 43,2 m/d) ovvero che: CIS = (Q + R) / A ≥ 43,2 m/d dove R è la portata di ricircolo, da porsi inizialmente per verifica pari a zero e eventualmente aggiustata mediante le formule seguenti per garantire il Carico Idraulico Superficiale minimo: α = (43,2 * A /Q) – 1 R = α *Q DG-001 – rev. 0 pag. 3/5 - www.refill-tech.it Nel caso in cui non si desideri operare un ricircolo (R) si dovranno poi aggiustare le dimensioni del percolatore affinché il Carico Idraulico Superficiale sia superiore a 1,8 m/h. Un Esempio di calcolo: Dati: Q: BOD5 : cv : H: 5.000 m3/d; 150 mg BOD5/l pari a 0,15 kg BOD5/m3 1,0 kg BOD5 / m3 d inizialmente imposta pari a 5,0 m VM = Q * BOD5/ cv = 5000 * 0,15/ 1,0 = 750,0 m3 A = VM / H = 750,0 / 5,0 = 150,0 m2 I ≥ 15% A quindi I ≥ 22,5 m2 CIS = (Q + R) / A ≥ 1,8 m/h con R = 0 CIS = Q / A = 5000 / 150 = 33,3 m/d pari a 1,39 m/h < 1,8 m/h , si deve operare un ricircolo: α = (43,2 * A /Q) – 1 = (43,2 * 150 /5000) – 1 = 0,296 ovvero un ricircolo del 30% R = α *Q = 0,3 * 5000 = 1500 m3/d Se non si desidera operare un ricircolo (R) si possono aggiustare le dimensioni del percolatore affinché il Carico Idraulico Superficiale sia superiore a 1,8 m/h, come segue: A = Q (1+R) / CIS che diventa senza ricircolo: AR=0 = Q / CIS = 5000 / 43,2 = 116,0 (115,74) m2 H = VM / A = 750 / 116 = 6,5 (6,466) m La scelta tra le due opzioni di progetto dovrà tenere conto dell’aspetto economico e dell’elasticità che si vuole dare all’impianto. Bibliografia - Appunti del corso di Ingegneria Sanitaria-Ambientale - Prof. G.Urbini e Prof. F.Conti; - Appunti del corso di Impianti di trattamento Sanitario-Ambientale - Prof. C. Collivignarelli e Prof G. Bertanza; - Biological Wastewater Treatment, Second Edition, Revised and Expanded - C. P. Leslie Grady, Jr., Glen T. Daigger, Henry C. Lim - CRC Press - ISBN: 0824789199/ ISBN-13: 9780824789190; - Wastewater Engineering: Treatment and Reuse by Metcalf & Eddy Inc. - Tchobanoglous, George; Burton, Franklin L; Stensel, H. David - McGraw Hill Higher Education - ISBN-13: 9780071241403 ISBN: 007124140X. DG-001 – rev. 0 pag. 4/5 - www.refill-tech.it Nota Legale: Refill-tech srl non si assume alcuna responsabilità in merito all’uso che verrà fatto dei dati riportati nel presente foglio illustrativo, che ha come unico scopo quello di diffondere quanto è stato pubblicato nella letteratura scientifica su prodotti analoghi ai propri. DG-001 – rev. 0 pag. 5/5 - www.refill-tech.it