Lezione 1 martedì 1 ottobre 2019 15:33 Appunti franci econmia della criminalità Pagina 1 Lezione 2 martedì 18 febbraio 2020 10:46 CORRUZIONE: Impatto della corruzione sulla crescita economica: La corruzione costituisce un grandissimo problema per la crescita economica: - Riduzione degli investimenti: maggiore è il tasso di corruzione minore sarà il tasso di investimenti privati in termini aggregati. Questo poiché gli imprenditori prevedono che per garantire la buona riuscita del proprio investimento una parte dei ritorni positivi saranno condizionati o soggetti ad appropriazione da parte dei pubblici ufficiali --> gli imprenditori non investiranno in quanto le aspettative positive che incitano un consumatore ad investire, variano da delle aspettative lecite di mercato (quanto sono bravo e quanto sono produttivo) con delle aspettative che dipendono per una buona parte dalla volontà di più persone. Tenendo pertanto in considerazione la formula del PIL andiamo a verificare come la diminuzione del tasso degli investimenti privati sia una grave problematica per la crescita economica di un paese --> C+I+G+(X-M) la parte C è la variabile che rappresenta i consumi aggregati degli individui costituenti della società, tenendo in considerazione il principio per cui i consumatori tendono a comprare sempre le stesse cose C tenderà a rimanere costante. È pero necessario tenere in considerazione che ogni consumatore è soggetto al vincolo di bilancio dato che i consumatori hanno un determinato livello di reddito continueranno ad accedere a determinate risorse. Nel momento in cui però gli individui dovessero avere un aumento di reddito comunque gli individui continueranno ad avere le medesime preferenze e pertanto continueranno a comprare sempre le stesse cose --> la parte in più verrà risparmiata. La variabile dei consumi pertanto rimane quasi sempre costante, così come la variabile della spesa pubblica G. L'unica variabile non costante e che infatti viene definita dinamica che influenza il livello del PIL è la I ovvero il tasso di investimento: quanto gli individui rinunciano ad i consumi correnti per aumentare i consumi futuri. La contrazione degli investimenti è l'effetto più devastante della corruzione. - Espansione dei settori caratterizzati da rent-seeking: il rent-seeking è un termine inglese che viene utilizzato per indicare la cattura di mercato. La rendita è un valore economico che non è soggetto a leggi di mercato e che pertanto diviene non desiderabile --> maggiore sarà il valore delle rendite allora minore sarà la crescita economica (le persone che hanno le aziende per cui affittano appartamenti che però non hanno acquistato loro, percepiscono un'entrata ma senza nessuna uscita). La corruzione è per definizione una forma di rendita illegale, se io come impresa ottengo una licenza poiché ho corrotto un pubblico ufficiale i miei profitti dipendono non dalla mia bravura o dalla mia produttività ma dal fatto che pago. Sto dunque trasformando una cosa che dovrebbe essere soggetta alla forza di mercato in un qualcosa di costante --> rendita. Nonostante dunque questa attività produca del profitto non essendo sottoposto a rischio diventa una rendita. Quando dunque i settori legati alla rendita nell'economia aumentano l'economia stessa nel paese peggiora, dato che dunque la corruzione è generatrice di rendite in quanto sottrae alle forze di mercato le attività commerciali che si avvalgono di rendite peggiora l'economia. Se al potere decisionale vi sono dei funzionari corrotti allora quest'ultimi tenderanno a econmia della criminalità Pagina 2 Se al potere decisionale vi sono dei funzionari corrotti allora quest'ultimi tenderanno a spostare il capotale nei settori dove sarà maggiormente possibile che le aziende ricorrano a corruzione. La corruzione dunque non solo incrementa le rendite già esistenti ma le genera anche. - Distorsione dell'allocazione delle risorse: l'esistenza delle persone corrotte tende a distorcere i settori dove è possibile ottenere maggiori profitti. I funzionari politico corrotti sono infatti incentivati ad allocare in maniera crescente la spesa pubblica nei settori in cui i profitti di imprenditori corruttori saranno maggiori. Una minore spesa in educazione si tramuta in una minore capacità di sostenere la crescita economica nel futuro--> nei paesi fortemente corrotte le spese investite per l'educazione sono più bassi che in paesi in cui minore è il livello di corruzione percepito. Questo poiché quei settori non garantiscono un entrata profittale elevata a differenza dei settori pubblici (settore edile ecc..). - Riduzione dell'innovazione: l'esistenza della corruzione dunque può limitare l'introduzione di processi innovativi per cui il sviluppo saranno necessari degli elevati costi fissi iniziali. La contrazione dell'innovazione deriva infatti anche dalla sommatoria di tutti i fattori influenzanti sopracitati. Se viene favorita un economia in cui il capitale umano (persone che hanno studiato) non è incentivato allora l'innovazione sarà bassissima e solitamente viene importata da paesi in cui il capitale umano è maggiormente sviluppato. - Cattiva qualità dei servizi pubblici: se il criterio è la corruzione la qualità dei sevizi pubblici sarà inferiore. Si guardi Ad esempio allo smaltimento dei rifiuti o all'età media dei mezzi pubblici di trasposto che in relazione agli altri paesi dell'unione europea è più alto (dati tratti dallo studio TRANSPARENCY). l'Italia è il paese più corrotto d'Europa, l'Italia inoltre è il paese con il massimo tasso di mortalità per incidenti stradali. La corruzione dunque aggrava anche questo dato --> ok la crescita economica ma aggrava anche il tasso di mortalità è responsabile delle vite umane. econmia della criminalità Pagina 3 Lezione 3 martedì 18 febbraio 2020 10:47 CORRUZIONE: Impatto della crescita economica sulla corruzione: Nel momento in cui un economia affronta un ciclo economico in espansione la corruzione subisce un incremento o un decremento. Seppur da un analisi parziale è possibile affermare che la corruzione è diminuita nei paesi con un maggiore sviluppo economico, in quanto lo sviluppo economico altera il rapporto di coesistenza tra attività produttive e attività non produttive in favore delle prime, potrebbero subentrare delle non linearità. Il rapporto che dunque dobbiamo evidenziare tra crescita e corruzione sta nella struttura dell'economia, l'espansione della corruzione è infatti legata a quei fattori dove proliferano le attività di appropriazione della rendita. Per dare una risposta a questa domando dunque bisognerebbe concentrarsi sul tipo di modello economico che caratterizza un determinato paese. Non linearità: la corruzione nella prima fase di crescita di un economia tenderà ad aumentare per poi successivamente diminuire quando i settori economici produttivi e in particolare i privati tendono a dominare l'economia. Alla domanda dunque la crescita economica favorisce la corruzione? La risposta è dipende, essa infatti dipende da vari fattori quali: - Modello di sviluppo - Fase dello sviluppo Per quello che riguarda i paesi occidentali si può dure dunque che esiste la non-linearità. Rapporto tra corruzione e crimine: La corruzione è un crimine estremamente difficile da combattere in quanto è un doppio reato, il crimine infatti è sia sul corruttore che sul corrotto. Complementi strategici: Kugler, Verdier e Zenou definiscono corruzione e attività delle organizzazioni criminali come complementi strategici, ovvero al crescere dell'attività criminale cresce anche la corruzione. In particolare, gli autori mostrano come laddove i costi della corruzione siano basati rispetto ai ritorni attesi dall'attività criminale, ci si trova di fronte ad una situazione paradossale: il crimine tende ad aumentare se aumentano le sanzioni previste. Questo poiché laddove le organizzazioni criminali percepiscono che sia meno costoso corrompere un pubblico ufficiale rispetto al fatto di affrontare un processo allora le organizzazioni si focalizzeranno su questo genere di reato. Se corrompere un pubblico ufficiale è poco oneroso allora l'inasprimento delle pene non solo sarà inefficace ma sarà addirittura controproducente. La corruzione può essere infatti considerata un crimine che protegge i crimini, questo dunque allarga la zavorra che la corruzione attua sulla crescita in quanto anche gli altri crimini alimentano questa zavorra. econmia della criminalità Pagina 4 zavorra. l'aumento del crimine dunque sviluppa tutti gli effetti caratteristici della corruzione sulla crescita di un paese, il cui più grave è quello della riduzione degli investimenti. Rimuovere la corruzione: Esistono diverse manovre economiche e statali volte a ridurre la corruzione: - Rimuovere gli incentivi e le opportunità: La misura più efficace è quella di rimuovere gli incentivi della corruzione. Partendo dalla considerazione che la corruzione come fenomeno sarà più alto quando il potere discrezionale dei giudici sarà più ampio. Più rapporti obbligati ci sono tra stato o istituzioni pubbliche e aziende più si sviluppano elevanti fenomeni di corruzione. Il peso dello stato dunque deve essere estremamente ridotto o comunque ridotto al minimo per ridurre le opportunità corruttive. - Legalizzarla: la domanda che si pongono gli economisti è se convenga attribuire solo in certi casi un aspetto legale a questi scambi di denaro. Questa misura però ha un'applicabilità ridotta poiché: 1. Queste transazioni dovrebbero essere posti a tassazione. 2. La legalizzazione di queste transazioni non esclude la formazione di un bacino di opportunità che porteranno comunque all'attuazione di questo fenomeno a livello illegale. - Mettere in competizione agenzie legali: pubbliche o private autorizzate dal pubblico che possano offrire lo stesso servizio che può essere oggetto di corruzione. Questo sarebbe un ottimo deterrente alla corruzione poiché se per ottenere una determinata autorizzazione mi rifiuto di corrompere un pubblico ufficiale allora posso ricorrere ad un'altra agenzia. Nonostante questa sia la soluzione migliore non sempre può essere attuata poiché i servizi offerti dal pubblico hanno diverse caratteristiche: 1. Costi fissi elevati 2. Fornitura di servizi non divisibili: sono obbligatoriamente legati ad una serie di azioni che non si possono tra di loro scomporre, è dunque impossibile che una sola di queste azioni sia in competizioni poiché non è divisibile dalle altre. 3. Problemi di coordinamento e costi di transazione elevati tra le agenzie. - Incentivi monetari ai dipendenti pubblici: sei ai funzionari pubblici venisse offerta una somma di denaro per non farsi corrompere allora si potrebbe assistere ad una riduzione della corruzione. Questo attecchirebbe soprattutto nei paesi a basso reddito. Centralizzazione della corruzione: Se la corruzione non si può rimuovere allora si potrebbe comunque limitarne gli effetti centralizzando la corruzione. Trasformando dunque la corruzione in un sistema di tipo monopolistico allora si arriverebbe ad avere al posto di 100 soggetti corrotti solo uno. La corruzione dunque comunque esisterebbe ma coinvolgerebbe un minor numero di soggetti. Meglio avere pochi funzionari corrotti piuttosto che una pletora. La corruzione dunque non è un crimine che va combattuto esclusivamente con delle misure di contrasto ma è un crimine che può essere ridimensionato attraverso una sistematizzazione di regole e norme. econmia della criminalità Pagina 5 e norme. Un ragionamento economico in questo senso è pertanto strettamente necessario. econmia della criminalità Pagina 6 Lezione 4 domenica 22 marzo 2020 12:12 CRIMINALITA' ORGANIZZATA: La prima domanda che ci dobbiamo porre a riguardo della criminalità organizzata è come si misura la criminalità organizzata. L'Italia in questo senso è il paese maggiormente avanti rispetto alla definizione alla misurazione di questo fenomeno, questo poiché la maggior parte dei sistemi giuridici del mondo funzionano nei confronti di un crimine individuale. l'Italia invece agisce secondo uno schema di azione che viene definita associativo, ovvero che ci permette di valutare non solo il comportamento di un singolo bensì di un gruppo sociale. Per misurare la criminalità organizzata non dobbiamo considerare singolarmente un reato bensì un aggregazione di reati come ad esempio: - Traffico di stupefacenti - Associazione a delinquere - Associazione di tipo mafioso - Associazione per produzione Ammettendo che vi siano reati che pur essendo stati compiuti da affiliati ad una mafia, non diano evidenza di tale legami porterebbero ad un sistematico spostamento verso il basso di una stima dei crimini compiuti dalle organizzazione mafiose. Il reato che più facilmente può essere ricondotto all'attività mafiosa è quello dell'estorsione. Le regioni più popolose presentano un maggior numero di estorsione, però è pur vero che il tasso di crescita dell'estorsione è collegato alla ricchezza di un territorio. La presenza delle mafie è fondamentale poiché influenzano profondamente l'attività economica, in quanto sono esse stesse attori coinvolti in attività economiche che seppur illecite sono ben radicate in molti territori. Le attività economiche delle mafie sono: - Traffico di droghe: il 75% dei proventi delle mafie è riconducibile al traffico di stupefacenti, e può essere considerato il vero e proprio sostentamento delle mafie. - Sfruttamento alla prostituzione - Usura: l'usura e quel reato per cui un soggetto chiede prestiti di denaro a soggetti che non sono autorizzati ad erogarli a tassi d'interesse incredibilmente alti. - Estorsione: l'estorsione non è solamente una tassazione che il gruppo mafioso fa per aumentare i propri rendimenti, bensì è un'attività che vinee svolta con lo scopo principale del controllo del territorio. - Traffico illecito di armi: una delle caratteristiche principali delle mafie è lo sfruttamento sistematico della violenza, la quale necessita dei proprio strumenti. È molto spesso collegato al traffico di stupefacenti in quanto questi ultimi insieme alle armi viaggiano sulle medesime tratte. - Attività lecite in particolare riciclaggio di denaro: ovvero il reinserimento dei proventi illeciti derivanti da attività criminose nel mercato lecito in modo da schermarne la genesi criminosa. - Attività lecite in settori legati alla spesa pubblica: ottenimento illecito o allogamento nei confronti di chi essi decidono degli appalti pubblici, le mafie cercano di far accrescere il quantitativo di spesa pubblica da allocare a determinati settori. econmia della criminalità Pagina 7 Lezione 5 mercoledì 1 aprile 2020 12:31 CRIMINALITA' ORGANIZZATA: L'obbiettivo economico dei gruppi criminali, non è il medesimo di una qualsiasi impresa che opera nel mercato legale, ovvero quello di massimizzare i propri profitti, bensì è l'impegno del gruppo criminale a divenire monopolisti in un determinato settore. Il primo carattere distintivo del crimine organizzato è la ricerca da parte dei gruppi criminali di posizioni di monopolio in determinati mercati. Si faccia ad esempio riferimento al mercato della droga, dove molto spesso si assiste a gruppi criminali che si scontrano per il monopolio di un determinato territorio. Il secondo carattere distintivo della mafia è quello dell'utilizzo sistematico della violenza o della minaccia credibile questo secondo comportamento è quello maggiormente utilizzato, questo tratto distintivo è implicitamente correlato al primo tratto distintivo, in quanto è il mezzo attraverso il quale i gruppi mafiosi arrivano allo scopo di un controllo monopolistico di un determinato territorio. Questa distinzione della mafia o comunque dei gruppi di crimine organizzato che si basa su questi due tratti caratteristici fu stipulata dal premio Nobel per l'economia Thomas Shelby. L'attuazione della violenza o della minaccia credibile della violenza, però, comporta dei costi. Il gruppo criminali infatti dovranno assoldare degli individui che hanno la volontà di rischiare la propria vita per il gruppo, dovranno equipaggiarle e anche garantire per la famiglia di questi individui sostentamento in caso di decesso dello stesso, ma anche in caso di una probabile cattura. Utilizzo della violenza: L'utilizzo della violenza da parte dei gruppi mafiosi ha diversi soggetti di destinazione: - Nei confronti dei tassati: ovvero gli imprenditori e le famiglie che subiscono estorsioni. - Nei confronti dei gruppi criminali rivali: per il controllo del territorio e dunque per l'obbiettivo principale di attuare un mercato di tipo monopolistico, in una determinata zona territoriale. - Nei confronti dei funzionari pubblici corrotti o compiacenti: Bisogna però ricordare come il crimine di corruzione è un crimine duplice, ovvero attuato sia da corrotto che dal corruttore. Questo contratto stipulato tra queste due parti rimarrà sempre segreto, rendendo incredibilmente difficile attuare un meccanismo di enforcement. Alla base di questa impossibilità o grande difficoltà di creare una risposta difensiva efficace il contratto necessita di rimanere segreto, per tanto al gruppo mafioso converrà associare oltre ad una somma criminale a favore del corrotto anche un'eventuale risposta minatoria credibile da parte del gruppo nei confronti dello stesso nel momento in cui quest'ultimo dovesse denunciare l'accaduto. Questo atto corruttivo dunque implica un doppio costo per l'organizzazione criminosa, sia il costo del pagamento della somma di denaro sia il pagamento di costi di violenza. - Nei confronti dello stato legittimo: l'avversario principale dei grippi criminali è lo stato, il quale cerca di arginare o sradicare il fenomeno delle mafie. L'uso della violenza dunque è molto spesso impiegato nei confronti delle forze dell'ordine o del sistema giudiziario. - Nei confronti dei membri: della stessa organizzazione per garantire la fedeltà. Il gruppo econmia della criminalità Pagina 8 - Nei confronti dei membri: della stessa organizzazione per garantire la fedeltà. Il gruppo criminale lavorando in situazioni di pericolo e di segretezza, ha tra i suoi scopi principali quello di una fortissima coesione intera. Un mezzo per garantire questa coesione è la minaccia o l'uso effettivo della violenza bei confronti di chi defeziona o tradisce l'organizzazione criminale. econmia della criminalità Pagina 9 Lezione 6 mercoledì 1 aprile 2020 14:52 CRIMINALITA' ORGANIZZATA: Mafia nell'equilibrio economico generale: Equilibrio economico generale: è una forma analitica che consente di prevedere l'allocazione di tutte le risorse disponibili in un sistema economico in seguito allo svolgimento del modello che stiamo utilizzando. Grazie a questo approccio possiamo dire che il fenomeno della mafie può essere interpretata sia come una forma di fallimento dello stato, ma anche come un'organizzazione alternativa allo stato stesso nell'appropriazione delle risorse disponibili. Partendo dal presupposto che esistono all'interno della nostra economia dei settori in cui l'attività economica si svolge secondo le accettate e normali logiche dei mercati leciti, dove a fare la differenza sono le dinamiche tra domanda e offerta, la fissazione dei prezzi ecc. si introduce un nuovo fattore fondamentale, ovvero la piena capacità di enforcement sui: Diritti di proprietà: La dinamica di produzione e compravendita di beni non porterebbe ai risultati attuali, se i produttori, i venditori e i consumatori non avessero piena disponibilità dei beni a cui facciamo riferimento. Se i diritti di proprietà sui bene non fossero rispettati il risultato della nostra economia potrebbe essere differente. Alla luce di questo fattore, la presenza della mafia va a modificare quelle che sono le regole della nostra economia. In quanto le mafie sono caratterizzate dall'uso sistematico della violenza, considerando dunque l'utilizzo sistematico della violenza come caratteristica cruciale del comportamento mafioso, si introduce allo stesso tempo che l'accesso alle risorse verrà regolamentato dalla violenza. Il nostro sistema economico è interpretabile come una forma di economia duale dove un grande parte della vita economica è governata dalle dinamiche e dalla logiche di mercato, ma dove esiste una componente che sfugge alle leggi di mercato in quanto i diritti di proprietà non sono pienamente garantiti. Le mafie rappresentano dal punto di vista economico, quella parte del sistema che utilizza la violenza in maniera sistematica e che dunque va a modificare quella che sarebbe la normale allocazione delle risorse da parte dei soggetti economici. l'esistenza del crimine dunque fa del nostro sistema economico un sistema duale: - Una parte regolata dalle leggi dell'economia - Una parte regolata dalle leggi del crimine. Questo scenario viene definito scenario di anarchia: in quanto se le mafie non riconoscono i diritti di proprietà, allora nel contempo non riconosceranno nemmeno l'ente che garantisce tali diritti di proprietà. Questo vuol dire che le mafie per definizione si pongono in alternativa allo stato. Il crimine organizzato darebbe dunque una sorta di quasi stato che compete con lo stato stesso per definire il proprio potere e per definire la propria capacita di controllo sull'allocazione delle risorse. Competizione tra stato e mafia: Modello di … econmia della criminalità Pagina 10 Modello di … Questa competizione tende ad essere una competizione di tipo militare. Lo stato per mezzo del sistema giudiziario e per l'impiego di risorse per le forze dell'ordine, tendono ad impiegare una serie di risorse per uno scopo non produttivi, bensì di contrasto al gruppo mafioso. Allo stesso tempo però le mafie combattono questo meccanismo di enforcement sul piano militare in quanto impiegano una grande parte delle proprie risorse ad addestrare e ad armare i propri adepti per poter contrastare le misure statali. La competizione dunque in questo caso, non è una competizione virtuosa, ma bensì una competizione che si basa sull'accrescimento delle proprie dotazione di offesa. Questa competizione dunque porta la società a sostenere un così detto costo netto: un allocazione pertanto delle risorse pubbliche nel combattimento alle mafie piuttosto che in altri settori. Lo stesso ragionamento può essere attuato nei confronti della mafia, infatti tutta quella parte di risorse che vengono allocato allo scopo di combattere contro lo stato vengono implicate per attività illecite, quando potrebbero essere impiegate in attività lecite. La competizione tra stato e anti-stato tende dunque a costituire un costo netto per la società, maggiore è la pervasività delle mafie maggiore sarà questo costo netto. Questo vuol dire che vi sarà obbligatoriamente un effetto negativo sull'economia. Maggiore è la quantità di risorse appropriabili maggiori saranno gli incentivi per il crimine e dunque maggiori potrebbero esser gli impegni improduttivi dello stato per combattere le mafie (acquisto armi). Uno studio condotto da Caruso nel 2009 mise in relazione la spesa pubblica e l'attività criminale. Questo studio dimostrò come, su base regionale e disgregando la spesa pubblica in varie voci, maggiori erano gli appalti per la sanità maggiore era l'attività criminale. La sanità, viste le ingenti necessità di spesa, creavano una grossa torta su cui le attività criminali avevano intenzione di mettere le mani. Quando le risorse pubbliche tendono a creare delle grandi torte le attività criminali tendono a provare ad appropriarsene. Molti studi inoltre dimostrarono la teoria della protezione. In molti casi oltre alla protezione in senso stretto, la mafia offre anche un servizio di protezione anche per quanto riguarda l'eliminazione della concorrenza. econmia della criminalità Pagina 11 Lezione 7 sabato 4 aprile 2020 14:39 SCELTA RAZIONALE E CRIMINE: Scelta razionale: capacità che hanno gli individui di creare la propria mappa di preferenze e dunque di ordinare le scelte potenziali sulla base di questa mappa di preferenze. La scelta razionale però ha un atro scopo fondamentale che è quello di organizzare le preferenze in maniera coerente. La razionalità dunque può essere approssimata secondo la teoria della proprietà transitiva. Il fatto di ordinare queste preferenze ci dà la possibilità di ordinare le scelte potenziali degli agenti economici e ci dà la possibilità di utilizzare gli strumenti analitici e matematici della massimizzazione. Massimizzazione: esiste dunque un massimo raggiungibile nell'utilità, il quale è unico. Modello di Becker: Qualsivoglia comportamento umano è riconducibile alla teoria della scelta razionale con una base economica. Vinse il premio Nobel perché applicò il ragionamento economico a dei comportamenti non correlati propriamente all'economia, tra cui il crimine. La teoria di Becker infatti è anche denominata come la teoria della scelta razionale del crimine. Scelta razionale del crimine: si attribuisce agli individui una funzione di utilità attesa, la quale viene ricompresa la scelta ce gli individui devono fare in merito all'eventualità di compiere o meno un determinato crimine. Egli inoltre identificò una serie di fattori che influenzano l'attuazione o meno di un determinato crimine: - Probabilità di essere scoperti e puntiti - Severità delle sanzioni - Reddito disponibile per altre attività legali o illegali - Valutazione dei benefici ricavabili Becker dunque mette in relazione la scelta di delinquere, e l'utilità che ne deriva, rispetto alla possibilità di essere catturati e scoperti e dunque puniti, ma anche rispetto al reddito di partenza. Dove p è la probabilità per chi commette un reato di essere arrestato e punito (enforcement) W0 è la ricchezza attuale, e dove F denota la mena mentre G il guadagno il caso di successo. Si deve immaginare che la F della nostra funzione deve essere espressa in termini monetari. Nonostante magari la sanzione possa essere la deprivazione della libertà ecc. L'individuo in questione dunque sceglierà di delinquere quando l'utilità econmia della criminalità Pagina 12 L'individuo in questione dunque sceglierà di delinquere quando l'utilità attesa derivante dal commettere un reato sarà maggiore rispetto a quella ricavabile da un attività legale. Considerando la funzione dunque si può dedurre che: - l'aumento della p fa diminuire i reati - Maggiori sono i ritorni dalle attività legali e minore sarà il crimine - Una pena elevata F sarà un deterrente per il crimine solo se p rimarrà molto elevata: ammettendo anche di aumentare tantissimo la F e dunque di arrecare un' enorme inasprimento delle pene, ma mantenendo costante la p, e dunque mantenendola molto bassa ad esempio ipotizzandola come se valesse 0, allora gli incentivi al crimine rimarrebbero. - l'offerta di reati in una società dipenderà dunque da p e da F L'effettiva manovra di riduzione del crimine dunque si appoggia maggiormente sull'aumento della p e dunque di aumentare la possibilità di essere scoperti piuttosto che procedere con l'inasprimento delle pene che in molti casi potrebbe risultare inefficace. Le misure da attuare pertanto sono quelle volte ad aumentare la p, ad esempio una maggiore collaborazione tra le forze dell'ordine, una maggiore organizzazione ecc. Esiste inoltre un'incertezza strutturale, sull'effettiva pena applicata a seguito dell'arresto. La p però come tutte le misure di probabilità è una misura basata su un calcolo di percezione soggettiva, viene dunque influenzata da molteplici fattori, infatti la percezione del rischio ha una buona parta basata sull'incertezza strutturale. Ovvero moltissime volte il candidato non percepisce l'effettivi rischio di cattura poiché basato su informazioni scorrette o anche perché le effettive conseguenze della pena e la sua effettiva applicabilità non si possono sapere prima della commissione del reato ma solo ex-posto. Può anche essere influenzata da una distorta percezione del rischio si parla in questo caso di avversione al rischio. Avversione al rischio: se i soggetti sono avversi al rischio tendenzialmente avranno una valutazione conservativa. Ovvero tenderanno a preferire dei valori certi rispetto a valori maggiori ma con una probabilità di rischio. Questo comporta il fatto che le persone maggiormente avverse al rischio saranno meno inclini a rischiare rispetto a delle persone meno avverse, definiti amanti del rischio. Ovvero quella categoria di persone che preferiscono un valore maggiormente elevato ma correlato ad un eventuale rischio. econmia della criminalità Pagina 13 Lezione 8 giovedì 9 aprile 2020 14:46 SCELTA RAZIONALE ED EVIDENZA EMPIRICA: Secondo il modello di Becker, maggiore è la ricchezza che si può sviluppare dal mercato legale, minori saranno gli incentivi al crimine. Questa affermazione dunque ci porta a dire che in termini aggregati (ovvero per la società) si potrebbe utilizzare delle misure per poter dunque immaginare e prepararsi a quello che sarà l'impatto del benessere collettivo sulla scelta. Disoccupazione: La misura utilizzata per capire la ricchezza di un paese e dunque il benessere dei suoi soggetti componenti è il tasso di disoccupazione, si mette in relazione il numero di reati con una misura di disoccupazione per capire se questa relazione sia positiva o negativa. Secondo il modello beckeriano questa relazione attesa sarà positiva. Se i salari si abbassano ma si abbassano anche il numero di opportunità di lavoro automaticamente per gli individui l'incentivo a delinquere tende ad aumentare --> il numero di reati aumenta. Questa relazione però non tiene in considerazione dei parametri fondamentali che obbligatoriamente influenzeranno la relazione: - Esistono ad esempio diversi tipi di crimine: Bisogna distinguere tra: 1. Reati patrimoniali: la disoccupazione è associata in maniera positiva a questo tipo di crimine. 2. Crimini violenti: non si può dire la medesima cosa dei reati violenti. Quando si va a misurare il tasso di disoccupazione e i crimini violenti, sorgono dei risultati ambigui. Secondo alcuni studiosi, i risultati sono risultati non statisticamente significativi, mentre in altri casi si è sviluppata una relazione negativa. Per quanto attiene al crimine violento, vi è una considerazione da fare denominata opportunity perspective: ovvero quando la disoccupazione è molto elevata, l'attività sociale di conseguenza subisce un arresto in quanto i singoli individui hanno meno liquidità per sostenere questa vita sociale. Di conseguenza si sviluppa una maggiore probabilità di non incontrare nessuno su cui poter effettuare l'atto violento. Questo porta dunque al fatto che vi sarà una drastica diminuzione di reati violenti. Questo tipo di relazione e dunque l'impatto che ci si aspetterebbe è confermato per i diversi tipi di crimine? - Esistono diversi tipi di disoccupazione: 1. Giovanile: alcuni studi hanno dimostrato come un maggior tasso di disoccupazione giovanile porta ad un maggior tasso di sviluppo di crimini violenti. I giovani tendono ad essere maggiormente violenti quando non vedono le proprie aspettative concretizzarsi. Questo fenomeno colpisce soprattutto i giovani dotati di un livello di educazione medio. 2. Di lunga durata: se si considerano i disoccupati che non trovano lavoro ma da un lungo periodo di tempo (molteplici anni) allora si vedrà un incremento di crimini violenti collegati all'aumento di questo specifico tasso di disoccupazione. 3. Delle persone di mezza età 4. Femminile 5. Maschile La domanda che sorge è dunque se effettivamente tutti i tipi di disoccupazione hanno lo stesso effetto sul tasso di crimine? In linea generale dunque la disoccupazione è sicuramente una variabile da tenere in considerazione econmia della criminalità Pagina 14 In linea generale dunque la disoccupazione è sicuramente una variabile da tenere in considerazione quando si procede con lo studio del crimine e del suo sviluppo. Ma non è una variabile esclusiva su cui basare questo studio. Livelli educativi: Anche il livello educativo come la disoccupazione è una variabile fortemente influenzante per quanto riguarda la sua influenza sul tasso criminoso. A differenza della disoccupazione però i risultati ottenuti dalla relazione tra livello di istruzione e tasso di crimine sono abbastanza univoci. Si sviluppa infatti un rapporto negativo tra livelli d'istruzione e tasso di crimine: maggiore sarà il livello educativo nella società minore saranno gli incentivi a delinquere e di conseguenza i reati registrati. I motivi sono: - Benessere del paese: nei paesi più ricchi solitamente i livelli educativi sono più alti. Considerando dunque il fatto che nei paesi più ricchi il crimine sarà più basso perché l'insieme delle opportunità economiche tenderà ad essere più alto, allora il fatto che si abbiano più elevati livelli educativi per la proprietà transitiva dovrebbero essere associati a minori crimini. - Situazione degli individui: ammettendo che vi sia un mercato del lavoro in cui la remunerazione degli operatori tende ad essere proporzionale ai livelli educativi, automaticamente quando i livelli educativi saranno elevati i redditi saranno elevati e di conseguenza diminuiranno gli incentivi al crimine. - Capacità delle persone di utilizzare in maniera appropriata le informazioni a disposizione: una parte importante del modello di Becker è quella riguardante l'incapacità estante di riconoscere la p ma anche la pena in sé, porta di conseguenza che persone con livelli educativi più elevati porteranno ad avere una maggiore concezione di che cosa sono la p e la f. Preferenze temporali e crimine: Il modello di Becker è un modello senza tempo, spiega la scelta criminale ma non tiene in considerazione diversi periodi storici. La scelta degli individui invece solitamente tendono a tenere in considerazione diversi periodi o quanto meno il presente e il futuro. Anche per la scelta criminale dunque po' essere valido questo ragionamento. Se i soggetti tengono in considerazione almeno presente e futuro quale sarà l'impatto sull'incentivo a delinquere. Questa risposta fu stipulata da Davis che propose un modello in cui metteva in relazione queste due variabili: - Quando gli individui sono miopi: ovvero quando danno un maggior peso al presente piuttosto che al futuro allora l'incentivo al crimine sarà maggiormente elevato - Viceversa: gli incentivi a delinquere saranno più bassi. Uno studio di Caruso e altri due colleghi dimostrò come, alcune variabili che transitoriamente sono collegate alla capacità degli individui di vedere più il futuro del presente, influenzassero in maniera negativa il tasso di crimine di un paese. Ad esempio: il tasso di nuzialità di un paese, che consiste nel numero di coppie sposate porta evidentemente il tasso di criminalità a diminuire in quanto le coppie che si sposano hanno obbligatoriamente uno sguardo rivolto al futuro piuttosto che al presente. Tasso di credito di consumo: quando le famiglie si indebitano per poter consumare beni istantanei (vacanze o telefonino, piuttosto che una casa o un appartamento), si ha dunque uno sguardo maggiormente rivolto al presente. Lo studio di caruso dimostra che maggiore è il credito al consumo maggiori sono i reati, questo però solo al SUD, al NORD invece maggiore è il credito al consumo minore è il tasso di crimine (questo econmia della criminalità Pagina 15 solo al SUD, al NORD invece maggiore è il credito al consumo minore è il tasso di crimine (questo fattore po' sussistere in quanto al nord sono presenti salari medi più alti). Anche il tasso di gravidanza adolescenziale è una variabile che identifica una preferenza del presente rispetto al passato. Anche il tasso di obesità segue questa ottica. econmia della criminalità Pagina 16 Lezione 9 venerdì 1 maggio 2020 11:52 DORGHE ILLEGALI: Mercato delle droghe illegali è molto importante perché il mercato delle droghe illegali costituisce la principale fonte di finanziamento perla criminalità organizzata. Il 75% della capacità di creare profitto per le organizzazioni criminali deriva dalle droghe. Le droghe illegali sintetiche vengono prodotte in altri paesi del mondo. Esempio: produzione dell'eroina Afghanistan, cocaina tra Colombia, Bolivia e Messico. Questo tema è dunque fortemente legato al concetto di globalizzazione. Elasticità della domanda: è la misura di quanto reagisce la domanda di un determinato bene alle modifiche che possono avvenire sul prezzo. La domanda presenta un'elasticità della domanda rispetto al prezzo molto bassa. Ovvero all'aumento del prezzo la domanda del bene reagisce negativamente ma in maniera quasi impercettibile, questo poiché il mercato delle droghe è un mercato che crea dipendenza. Maggiore è la diffusione delle sostanze stupefacenti illegali maggiore sarà il flusso di denaro continuo per le organizzazioni criminali. Il prezzo: Esiste una profonda differenza fra il prezzo alla produzione e il prezzo che arriva all'acquirente. Questa variazione di prezzo è incredibilmente significativo, e può dipendere da tre fattori: - Premio di rischio: è una remunerazione che gli individui ottengono per spacciare la sostanza stupefacente. Anche in questo caso il premio di rischio è soggetto alle leggi di mercato. Il premio di rischio si è notevolmente abbassato in quanto alla luce di una maggiorazione di flussi migratori, si è sviluppato un aumento di persone impossibilitati ad ottenere un pay-off positivo nel mercato legale e che dunque tendono ad essere facilmente disponili allo spaccio di droga. - Efficienza nell'intermediazione: è qualcosa che con la globalizzazione è migliorata, in quanto con le nuove tecnologie, con i nuovi prezzi di trasporto ribassati e con le nuove piattaforme tecnologiche di comunicazione si consente di avere una maggiore efficienza nell'intermediazione permettendo dunque di ridurre il numero di intermediari necessari per portare avanti il commercio in questione. - Guerra: da molti anni in Afghanistan vi è un conflitto permanente. Quando la coalizione statunitense entrò in paese per rimuovere il governo talebano, provocò un immissione nel mercato di tutto il quantitativo di oppio che il governo talebano aveva coltivato e tenuto in stoccaggio, questo poiché necessitavano in quel momento di liquidità per riorganizzarsi. Questo provocò un crollo decisivo del prezzo dell'eroina. Il prezzo dell'oppio inoltre in questo periodo, grazie a delle coltivazioni favorevoli e ad una mancata legislazione, è notevolmente diminuito. Le guerre hanno portato ad una maggiore porosità dei confini consentendo dunque una maggiore facilitazione del trasporto delle droghe. Oltre a influenzare il prezzo della droga questi fattori sono i medesimi che consentono al mercato econmia della criminalità Pagina 17 Oltre a influenzare il prezzo della droga questi fattori sono i medesimi che consentono al mercato della droga di espandersi in quanto consentono al prezzo di scendere facendo di conseguenza aumentare la domanda. Da un certo punto di vista i narcotrafficanti hanno convenienza ad abbassare i prezzi per aumentare i volumi, mentre d'altro canto ha opportunità di non farlo perché la domanda è anelastica. Politiche contro la diffusione della droga: Nel mercato delle droghe on si può assistere alle leggi di un mercato a concorrenza perfetta. Uno dei metodi di enforcement più utilizzati è quello del proibizionismo. Proibizionismo: proibire in maniera più o meno stringente dell'utilizzo delle droghe. Questa modalità però negli ultimi anni si sta rilevando inefficace. Il proibizionismo tende ad imporre una specie di tassa su spacciatori e trafficanti, la quale fa aumentare ila gap tra prezzo al consumatore e prezzo iniziale. Questo comporta uno spostamento della curva verso l'alto. La tassa che il proibizionismo impone include le pene detentive, le multe ecc.. Se per i mercati legali ogni azienda si può dotare di un enforcement di difesa, tra cui rientra il sistema giuridico. Nel mercato della droga l'unica enforcement attuabile utilizza lo strumento della violenza. Tassando dunque il mercato dovrebbe diminuire la domanda poiché aumentano i costi e i rischi, questo deve essere interpretato sia in termini statici che in termini dinamici: - Statici: la diminuzione della domanda non avviene in virtù del fatto che la domanda è anelastica. - Dinamici: il proibizionismo sulla domanda ha degli effetti che nel lungo termine tendono a scomparire in quanto è stato dimostrato che si sviluppa un processo di adattamento. Si ottiene dunque una diminuzione della domanda da un tempo (t) a un tempo (t+k) dove (k) è variabile, per cui dopo il tempo (t+k) la domanda torna a salire grazie al processo di adattamento. Questo determina dunque anche un aumento dei prezzi. Aumentando gli ambiti soggetti a proibizioni vengono conseguentemente aumentate le attività illegali, sviluppando dunque dei benefici marginali crescenti nell'utilizzo della violenza. La violenza viene utilizzata con maggiore facilità in quanto diventa lo strumento di enforcement. Legato al proibizionismo dunque si svilupperebbe anche un conseguente aumento della violenza, sia tra spacciatori che tra spacciatore e consumatore per garantire il pagamento. econmia della criminalità Pagina 18 Lezione 10 sabato 9 maggio 2020 12:21 RICICLAGGIO: Il riciclaggio di denaro sporco analogamente alla corruzione è un reato che nasce come conseguenza di un altro reato. È infatti un moltiplicatore di crimine, esso infatti fornisce la liquidità che le organizzazioni criminali utilizzano per alimentare la loro attività criminosa. Questo reato infatti vede il coinvolgimento di soggetti inseriti nell'economia legale, rendendo dunque difficile anche verificare l'esistenza del reato stesso. Riciclaggio di denaro: qualsiasi atto e/o operazione finanziaria volta a coprire un crimine esistente. Come per altri crimini di questo genere vi è un importante problema riguardante la stima di questo reato. Una stima fatta da un ufficiale della finanza sosteneva che circa il 5% del PIL potrebbe essere ricondotto ad azioni di riciclaggio. Quando si parla di riciclaggio di denaro è necessario non commettere l'errore di sovrapporlo a quella che è l'attività dell'economia sommersa. È credenza comune che tutte le operazioni economiche non evidenti e dunque nascoste siano in qualche modo riconducibili al riciclaggio, questo invece non è vero in quanto il riciclaggio riguarda solo le attività che derivano da attività criminali e dunque illecite. L'economia sommersa che dunque riguarda l'evasione fiscale in realtà può essere generata anche da attività perfettamente legali che però commettono l'illecito di evadere le tasse. Il riciclaggio è una delle maggiori attività messe in atto dalle organizzazione criminali. Esse reimpiegano queste somme di capitali con genesi criminosa nel mercato legale, separando dunque l'origine criminale dal capitale stesso, rendendolo inattaccabile poiché lecito. Il riciclaggio si scompone in 3 fasi: - Placement: quando il capitale illegale viene inserito nel mercato legale. In questa fase la massima preoccupazione di chi ricicla il denaro è quello di creare una base legale per quei capitali, oltre dunque al processo di layering è necessario trovare della basi legali per associare i capitali a delle genesi legali. Alcune analisi hanno dimostrato come i beni di lusso sono quelli maggiormente gettonati per attuare questa fase, i beni sono appunto diamanti o opere d'erte, in quanto sono poco tracciabili, facilmente trasportabili e hanno un altissimo valore senza un oggettiva valutazione del prezzo. - Layering: anche chiamata stratificazione, è la fase più importante in quanto successivamente al placement le somme vengono soggette ad una grande quantità di operazioni per rendere molto più difficile identificar l'origine del capitale. - Integration: una volta che il capitale viene frammentato e la sua origine diviene difficile da identificare, il capitale ritorna nel tessuto produttivo e viene impiegato in attività. I paradisi fiscali e le cripto valute hanno influenzato in maniera importante quello che è il riciclaggio di denaro, in quanto entrambi i casi rendono il capitale e soprattutto la sua origine difficilmente tracciabile. econmia della criminalità Pagina 19 Lezione 11 sabato 16 maggio 2020 12:00 RICICLAGGIO: Il riciclaggio è un percorso attraverso il quale dei soldi di provenienza illecita rientrano dell'economia legale. Il riciclaggio di denaro sporco è un fenomeno che ha un'estensione globale. All'interno del sistema economico mondiale vi sono due grossi punti fondamentali che costituiscono dei problemi importanti di un mercato economico, i quali sono molto difficili sia da identificare che da riformare. I due punti sono: - Segreto bancario: in alcuni paesi, il più famoso dei quali è la svizzera, è quell'accordo che le istituzioni finanziarie stipulano con i propri clienti di mantenere il segreto in merito all'identità o alle trattazioni operate da questi nel propri istituto. l'esistenza stessa del segreto bancario è una falda del sistema bancario, in quanto ad esempio nella fase del layering questo segreto bancario costituisce un ostacolo alle indagini. Il segreto bancario è un problema globale, infatti venne riconosciuto come tale anche dal G20. - Paradisi fiscali: paesi in cui la normativa fiscale è così vantaggiosa che determina una proliferazione di società spesso di comodo che di fatto sono in loco per fornire supporto alle attività di riciclaggio. L'attività di riciclaggio infatti ha un importante impiego nella funzione di creare della società in paesi stranieri creando dunque un'altra impresa, facendo emettere a questa società fatture alse, per servizi e beni in realtà mai corrisposti in modo tale da giustificare la transazione di denaro. Nel momento in ci questo tipo di società hanno sede in paradisi fiscali in cui costituirle è semplice e anche per certi casi favorito la loro proliferazione è sollecitata --> problema di aumento del riciclaggio. Esempio: isole Cayman, Lussemburgo (realtà al limite) Si parla dunque di buchi neri che vanno a rendere le attività di contrasto al riciclaggio incredibilmente complesse. Queste situazione dunque che di fatto non sono illegali, costituiscono un problema di instabilità del sistema economico. Contrasto al riciclaggio: Il riciclaggio è uno di quei reati che è molto più utile provare a prevenire piuttosto che contrastare. In quanto l'attività di enforcement in questo senso ha dei costi elevatissimi e una scarsa probabilità di riuscita. La principale forma di contrasto al riciclaggio non è l'investigazione ex-post ma dunque le tecniche utilizzate per prevenirlo. Per prevenire il riciclaggio è necessaria la partecipazione di soggetti normalmente non deputati al contrasto al crimine --> banche econmia della criminalità Pagina 20 contrasto al crimine --> banche Alcune delle misure che il sistema bancario deve tenere in considerazione sono: - Due diligence: Gli istituti bancari sono tenuti a verificare quelle che siano l'origine di alcuni capitali. La banca deve avere una base informativa dei lussi di denaro e capitali che l'attraversano. - Reporting: una volta che le banche o i soggetti finanziari vengono a conoscenza di eventuali anomalie e transazioni sospette, devono esistere dei sistemi che permettano di riportare queste informazioni a soggetti deputati al contrasto a questo crimine. - Sistema di supervisione: da parte di un attività superiore nei confronti delle banche. - Sanzione: erogata dall'attività di supervisione nel momento in cui le banche o gli istituti di credito non abbiano seguito le richieste di contrasto al riciclaggio. Ad oggi questi quattro momenti sono applicati quasi in tutta l'Europa e sono diventati degli standard globali. FATF: fu una task force di Francia e Germania che stipulò questa procedura anti riciclaggio. Agli inizi degli anni 90, più nello specifico nel '91 dove l'UE adotta una direttiva contro il riciclaggio, la quale sposa l'idea di indicare degli standard minimi di lotta e contrasto al riciclaggio. Prima la lotta al riciclaggio non era così sviluppata in quanto ai tempi della guerra fredda venivano tollerate alcune sviste di natura finanziaria in quanto nella logica bipolare della guerra fredda queste sviste erano finalizzate al sostegno gruppi clandestini all'interno dei paesi comunisti e viceversa. Anche la tecnologia e la sua evoluzione portò ad una maggiore facilità di verifica delle transizioni. Riciclaggio e terrorismo: Con lo scoppio del terrorismo si sviluppò un tema fondamentale, ovvero quello di bloccare la possibilità da parte delle organizzazioni terroristiche di usufruire di vanali finanziari non trasparenti, o comunque non in linea con le direttive globali. Ad usufruire dei canali non legali dunque non sono solo i criminali ma anche i gruppi di violenza politica organizzata (terroristi) il riciclaggio dunque veniva largamente impiegato in questo senso. Il terrorismo dunque influenzò in maniera importante un aumento del riciclaggio e di conseguenza un aumento della lotta ai canali di transazioni non trasparenti. Relazione tra associazioni criminali e terroristi: Dilagò anche l'idea che associazioni terroristiche e associazioni criminali fossero d’accordo e che collaborassero, in realtà questa per molti non viene appoggiata se non addirittura considerata fallace, in quanto i rispettivi obbiettivi sono agli antipodi. Questo soprattutto poiché i criminali di stampo terroristico basano tutto sulla capacità di generare il maggior numero di terrore e paura, sfruttando dunque come meccanismo di ampliazione del loro effetto i social media e i giornali. Cosa che non può essere in nessun modo appoggiata dalle associazioni criminali che promuovono la segretezza. A differenza della corruzione il costo del riciclaggio non viene sostenuto solo dallo stato come nel caso della prima, ma anche dai civili cittadini. econmia della criminalità Pagina 21