Il Parlamento Europeo approva il testo unico antimafia

Il Parlamento Europeo approva il testo unico
antimafia
di Miriam Cuccu - 23 ottobre 2013
Oggi il Parlamento Europeo ha approvato la risoluzione della Commissione sul testo unico
antimafia contro il crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro: 526 voti a favore,
25 contrari e 87 astensioni. Una svolta storica per l’Europa e per la lotta alla mafia, che ora assume
sempre di più un respiro internazionale: “Siamo riusciti a portare per la prima volta una battaglia
seria contro il crimine organizzato e le mafie in questo Parlamento” ha commentato
l’europarlamentare Sonia Alfano (foto), spiegando che dopo 18 mesi di lavoro è stato finalmente
elaborato “un testo ambizioso e coraggioso” nel quale “chiediamo che vengano introdotti in tutti gli
Stati membri il reato di associazione mafiosa e di voto di scambio che contempli anche vantaggi
immateriali; il regime carcerario 41bis; l’abolizione del segreto bancario; l’esclusione da gare
d’appalto per aziende condannate con sentenza passata in giudicato per reati di mafia, corruzione,
riciclaggio; la confisca dei beni anche in assenza di condanna e il riutilizzo dei patrimoni confiscati
a scopi pubblici e sociali. Abbiamo previsto anche misure relative a incandidabilità, ineleggibilità e
decadenza da cariche pubbliche e norme per facilitare l’utilizzo di tecniche investigative speciali,
specie in alcuni Paesi che risultano fortemente indietro in tal senso”.
Verdetto positivo, dunque, per un testo che rappresenta una svolta nel campo della lotta alla
criminalità organizzata. Un piano d’azione, per il periodo 2014-2020, che si promette di colpire le
attività e le fonti di reddito finanziario della criminalità organizzata e proteggere gli interessi
finanziari dell'Unione europea. È stato stimato, infatti, che nel 2013 sono 3.600 le organizzazioni
criminali internazionali che operano nell'UE e il 70% dei loro componenti provenienti da paesi
diversi.
Sottolineata, inoltre, l’importanza di una maggiore protezione delle vittime per facilitare
l'eliminazione della tratta di esseri umani, che genera un profitto stimato in 25 miliardi di euro ogni
anno e coinvolge tutti i paesi dell'UE. Secondo l’ILO, l'Organizzazione internazionale del lavoro, il
numero totale di lavoratori forzati nell'UE è di circa 880.000, di cui 270.000 sono vittime di
sfruttamento sessuale.
Si tratta di una lotta che sempre di più si pone l’obiettivo di superare gli ostacoli delle rispettive
culture giuridiche per un’azione di contrasto basata sulla cooperazione e sulla comunicazione
costante tra Stati membri. Sono queste le armi più efficaci per combattere le mafie, che già da
diverso tempo si sono aperte alla globalizzazione superando i confini dei Paesi d’origine. Per questo
gli eurodeputati hanno richiesto la creazione di una procura europea, diretta da un procuratore
europeo, che coordini le indagini nazionali e la lotta contro i crimini che attentano agli interessi
finanziari dell’Unione, con le risorse umane e finanziarie necessarie per svolgere al meglio un tale
compito.
Il testo unico antimafia, approvato in una prima sessione il 17 settembre scorso con 29 voti a favore
e 0 contrari, è frutto dell’impegno di diverse personalità competenti in materia. Tra queste
l’europarlamentare Rita Borsellino, sorella del giudice ucciso da Cosa nostra, che ieri nel corso
della seduta plenaria a Strasburgo ha così commentato: “Il rapporto è il risultato di un anno e mezzo
di duro lavoro. Mi ritengo soddisfatta ma si tratta solo di un primo passo. E’ lungo il cammino per
diffondere in Europa il principio di legalità e il fatto che crimine, corruzione e riciclaggio toccano
tutta la Ue. Bisogna rendere pubblico il primo rapporto della Ue sulla corruzione. Gravi sono, da
questo punto di vista, i ritardi”.
“La tratta degli esseri umani angoscia tutti e a volte viene alimentata dalla criminalità organizzata. –
ha continuato Lorenzo Fontana del Gruppo Europa per la libertà e la democrazia – Attenzione alle
infiltrazioni della mafia nel voto, in Italia e nell’Europarlamento”. Il testo approvato rappresenta un
valido strumento di attacco contro l’enorme guadagno derivante dalle attività illecite fatturato ogni
anno dalle mafie, tutto ai danni dell’Unione Europea: “I costi della criminalità organizzata sulla
collettività sono enormi, dai cittadini alle imprese – ha precisato Roberta Angelilli, del Gruppo del
Partito popolare europeo – Le sole frodi sull’Iva pesano per 100 miliardi all’anno. La corruzione
equivale all’1% del Pil comunitario. Benvengano la confisca dei beni e il loro riutilizzo, la lotta alle
scommesse illegali, una superprocura Ue, così come l’eliminazione dei paradisi fiscali e la lotta al
traffico degli esseri umani”. “Il costo delle mafie, difficile da stimare, va dai 4 ai 5 punti di PIL solo
per l'UE” così si è espresso l’europarlamentare Salvatore Iacolino, che ha parlato di “condivisione
di un testo innovativo” e, finalmente, di una “svolta epocale nella lotta ai sistemi criminali
transnazionali”. “Bene la Procura europea, un passo avanti importante. Entro la prossima legislatura
deve esserci la presa d’atto della Ue” ha concluso.
“Credo che oggi questo lavoro vada dedicato a tutte le vittime innocenti della mafia, ai tanti
magistrati e uomini delle forze dell’ordine che sono morti in tutti i Paesi europei A quanti sono ogni
giorno in prima linea. – ha detto Sonia Alfano a seguito della votazione – Da oggi il 23 ottobre sarà
la giornata europea della memoria e dell’impegno per tutte le vittime innocenti delle mafie e della
criminalità organizzata”.
Allo straordinario impegno di Sonia Alfano e a quello di tutti gli europarlamentari che hanno reso
possibile il raggiungimento di un risultato storico, i più sentiti ringraziamenti per il loro duro lavoro.
Con l’augurio che questo sia solo un primo passo e che l’Unione Europea tenga sempre bene a
mente l’importanza di una lotta alla criminalità organizzata all’insegna della sinergia tra Paesi
membri: la strada è ancora lunga, ma il successo di oggi è un ottimo presupposto.