caricato da ilyplutone

7.STRATIFICAZIONE

STRATIFICAZIONE
Terzo strumento della qualità è la STRATIFICAZIONE. I dati raccolti provengono da
fonti diverse: Fornitori diversi; Clienti; Prodotti; Linee produttive diverse, ecc…
La stratificazione è un metodo di classificazione in gruppi omogenei dei dati relativi
ad un certo fenomeno. La stratificazione per gruppi omogenei consente di cogliere
eventuali differenze e quindi focalizzarsi sul problema.
Mi serve per indagare in maniera più approfondita il problema e per tentare di
capire in maniera più agevole dove si trova la causa del problema stesso.
PERCHÉ SI STRATIFICA?
a. Si stratifica per meglio capire il problema e quindi evidenziare differenze
significative.
b. Significa suddividere i dati raccolti in gruppi omogenei.
c. Le suddivisioni logiche sono dette fattori di stratificazione che per esempio, si
può stratificare rispetto a due linee di prodotto, supponiamo che il bicchiere
venga prodotto dall’azienda A e venga realizzato su due linee di produzione
identiche, il primo fattore di stratificazione dei dati può essere la linea di
produzione e supponendo che ciascuna linea operi su tre turni posso fare una
seconda stratificazione rispetto al turno di lavoro e quindi da un gruppo
disomogeneo di dati probabilmente (la disomogeneità la capisco dal modo in cui i
dati si sono mostrati cioè dalla forma dell’istogramma) posso fare una prima
stratificazione e suddividere i gruppi in due gruppi rispetto la linea di prodotti e
poi posso suddividere ogni gruppo di dati di ciascuna linea in 3 sottogruppi
relativo al turno di lavoro e in totale avrò 6 sottogruppi di dati la cui provenienza
sarà certamente più omogenea rispetto al macro gruppo iniziale.
Esempio 1: In un reparto, in cui si sta analizzando un difetto di produzione, sono
stati rilevati i seguenti dati mostrati nell’istogramma di sinistra e stratificando
ottengo i dati relativi al primo turno di lavoro e quelli relativi al secondo turno di
lavoro. Questo è il caso del diagramma bimodale che è frutto della sovrapposizione
di due classi di dati disomogenee le uni rispetto alle altre.
Quali sono in ambito industriale i fattori classici di aggregazione e quindi di
stratificazione?
Tempo: immagino una macchina che esegue una determinata lavorazione che a
causa di una serie di processi di usura inizia a realizzare dei componenti fuori
specifica e dopodiché si esegue l’operazione di manutenzione o sostituzione del
componente della macchina e la produzione torna in linea con quelle che sono le
specifiche di progetto per poi andare in deriva verso la produzione di pezzi fuori
specifica man mano che si verifica il fenomeno di usura e in questo caso stratificare
rispetto al tempo può risultare fondamentale per capire una cosa del genere.
Materiale: molto spesso lo stesso tipo di materiale può provenire da diversi fornitori
o può esserci consegnato in periodi dell’anno diversi e quindi può aver subito delle
compromissioni dovute a sbalzi termici.
Metodi di controllo o misura: la prima cosa da fare quando ci troviamo di fronte a un
aspetto anomalo è verificare se i dati delle misurazioni siano state effettuate dalla
stessa persona o da persone differenti. La prima stratificazione tipicamente si fa in
base alle modalità di ispezione, quindi gli strumenti con cui è stata fatta la misura e
agli operatori che hanno eseguito ed effettuato la misura stessa.
Esempio 2: Abbiamo rilevato che il 4,5% dei pezzi che compriamo da fornitori esterni
sono difettosi. E quindi se i fornitori saranno più di uno allora stratificheremo
rispetto ai fornitori perché potrebbe essere che di n fornitori supponiamo 5 e uno
solo di questi abbia delle problematiche e a quel punto risolviamo in problema in
maniera semplice o rinunciando alle forniture da parte di quel fornitore o
comunicando al fornitore stesso le problematiche. (Analisi dei difetti stratificandoli
per fornitore).
Esempio 3: In un’azienda meccanica ci sono tre macchine fresatrici la cui produzione
totale ha uno scarto del 10%. Stratificando rispetto alle macchine potremmo
pensare di trovare che una delle macchine è l’unica che genera scarti oppure quel
10% è il prodotto di due delle tre macchine oppure se siamo sfortunati potremmo
non arrivare a trovare niente e stratificando rispetto alle tre macchine potremmo
trovare una difettosità del 10% anche a valle della stratificazione e a quel punto o
stratifichiamo ulteriormente magari rispetto all’operatore oppure vuol dire che la
problematica non è sulla macchina, ma su un'altra fase del nostro processo
produttivo. (Analisi degli scarti stratificandoli per tipo di macchina).
Esempio 4: Se analizziamo il tempo di fermo impianto di un reparto produttivo
potremmo pensare di stratificare i valori rispetto alle macchine, i turni o le cause.
(Stratificare i valori di fermo: - Sulle diverse macchine; -Nei diversi turni; -Per diverse
casuali.)
L’obiettivo è sempre lo stesso:
1. È quello di “Far parlare” i dati attraverso l’individuazione dei fattori di
aggregazione che possono essere più significativi ai fini dell’analisi.
2. Aumentare l’efficacia di tutti gli altri strumenti.
Esempio 5: Una piccola azienda produceva componentistica meccanica per
l’aviazione militare. Uno dei componenti, in produzione da più di 2 anni, era un
albero di alta precisione, prodotto in quantità di alcune migliaia al mese,
virtualmente senza difettosità. Oltre a dovere soddisfare una rigidissima tolleranza
dimensionale, ciascuna unità richiedeva una superficie estremamente lucida, priva
di graffi, difetti o macchie visibili di qualsiasi tipo. Negli ultimi 3 mesi il cliente
riscontrò una difettosità variabile tra il 4% ed il 7% dovuta a superfici macchiate.
Cento di tali unità furono inviate al fornitore con i cartellini del controllo qualità, con
informazioni relative al lotto di provenienza.
Per ciascuna unità fu possibile identificare:
1. Materia prima del fornitore A oppure B;
2. L’operatore che aveva prodotto il lotto (4 operatori);
3. Turno del mattino e del pomeriggio;
4. Particolare prodotto con macchina 1 o con macchina 2.
I 100 casi di difettosità vennero quindi stratificati a turno per ciascuna di queste
quattro variabili.
Unità scartate dovute ad ossidazione:
60
Serie1
50
Serie2
Serie3
Serie4
40
Serie5
Serie6
30
Serie7
Serie8
Serie9
20
Serie10
Serie11
Serie12
10
Serie13
0
1
Si scoprì che tutte le unità rifiutate erano state collaudate da uno stesso
collaudatore, che svolgeva quel lavoro da appena tre mesi. Ulteriori indagini
rivelarono che egli non aveva seguito le procedure stabilite e che aveva maneggiato
le unità senza guanti di cotone.
FASI DI APPLICAZIONE DELLA STRATIFICAZIONE
1. Definire il fenomeno o la caratteristica da analizzare;
2. Rappresentare complessivamente i dati relativi al fenomeno o alla caratteristica;
3. Identificare i fattori di stratificazione più adeguati;
4. Classificare i dati esistenti in gruppi omogenei secondo i fattori di stratificazione
prescelti;
5. Rappresentare graficamente ciascun gruppo omogeneo di dati
6. Confrontare i gruppi omogenei di dati all’interno di ciascun fattore di
stratificazione controllando se si rilevano differenze significative tra i gruppi stessi o
in relazione alla rappresentazione complessiva di tutti i dati.
L’idea di fondo è quella di CIRCOSCRIVERE il problema. I processi di produzione sono
dei sistemi estremamente complessi rispetto ai quali intervengono un numero
elevatissimo di fattori di variabilità. La stratificazione è un metodo essenzialmente
per tentare di circoscrivere il problema perché per esempio una cosa è dire da quel
processo produttivo vengono prodotti un numero di scarti pari al 5% della
produzione complessiva, altro è dire all’interno di quel processo produttivo che
consta di n macchine e m operatori e z turni di lavoro , la macchina X è responsabile
dell’80% di quel 5% di scarti complessivi o ancora l’operatore TIZIO è responsabile
della metà degli scarti complessivi della linea , sto circoscrivendo il problema e ho
chiaramente maggiori probabilità di risolverlo.
OSSERVAZIONE:
a. Dopo avere individuato le voci prioritarie, può essere opportuno stratificarle
nuovamente realizzando dei diagrammi di Pareto in cascata.
b. Questa operazione è iterabile fino a che il fenomeno non è sufficientemente
definito nei suoi aspetti fondamentali.
Come abbiamo detto prima, se riesco a circoscrivere immediatamente il problema è
bene, altrimenti dovrò utilizzare nuovi fattori di stratificazione fino ad essere certo di
averlo circoscritto in maniera adeguata.
Esempio 6: è un classico esempio di piano di stratificazione
Un’azienda che fabbricava, commercializzava e forniva il servizio di assistenza di
diversi apparati diagnostici e di trattamento avanzato molto richiesti dagli ospedali e
dalle cliniche in tutto il mondo, era caratterizzata da una attiva gestione della qualità.
La Commissione Qualità della Divisione Servizi di Assistenza Diretta controllava su
base regolare ed agiva in funzione degli indicatori critici di qualità nel servizio di
assistenza diretta fornito. In un rapporto risultò un sempre maggiore ed anormale
aumento del tasso di guasti funzionali di uno specifico componente in una delle
apparecchiature più grandi
Il componente che si guastava, un preamplificatore di radio frequenza, era stato
precedentemente uno dei componenti più affidabili.
La Commissione chiese quindi all’ufficio Assicurazione Qualità di preparare un
rapporto preliminare, usando l’attuale ed esteso data base disponibile. L’ufficio
osservò che:
1. Dato che l’azienda si procurava questo componente da due fornitori diversi, era
opportuno stratificare i dati relativi ai preamplificatori RF guasti per fornitore;
2. La fonte del problema poteva essere anche nell’ambito della stessa Divisione
Servizi di Assistenza Diretta. Pertanto stratificarono i guasti anche per i quattro centri
di servizio regionali;
3. Dal momento che i preamplificatori venivano forniti nel tempo in lotti di piccole
dimensioni spediti al fornitore, il gruppo di indagine li stratifico ulteriormente per
fornitore mediante blocchi di numeri di serie, allo scopo di determinare se una
particolare serie prodotta potesse essere all’origine del problema.
Stratificazione per fornitore dei componenti cioè amplificatori guasti e possiamo
dire che il fornitore A è stato più affidabile rispetto al fornitore B.
75
74
73
72
71
Fornitore A
70
Fornitore B
69
68
67
66
65
1
Amplificatori guasti stratificati per regione: vediamo una sostanziale parità dei dati
in tre distretti regionali su quattro e si osservò che il NW(NordWest) aveva circa la
metà delle installazioni delle altre regioni, pertanto la differenza non risultava
significativa e questa differenza dovuta al distretto regionale del NW dipendeva dal
fatto che c’era un minor numero di clienti.
45
40
35
30
NE
25
SE
20
NW
15
SW
10
5
0
1
Amplificatori guasti del fornitore A stratificati per numero di serie. Da questo
aspetto ci capisce che c’era un numero di serie che presentava una difettosità
estremamente più elevata dell’altra.
50
45
40
35
400
30
500
25
600
20
700
15
10
5
0
1
Amplificatori guasti per il fornitore B stratificati rispetto al numero di serie.
40
35
30
F
25
G
20
H
15
J
K
10
5
0
1
Amplificatori guasti stratificati per spedizioni. Il nuovo spedizioniere si era
dimostrato poco affidabile e l’azienda aveva smesso di utilizzare i suoi servizi.
100
90
80
70
spedizioniere 1
60
spedizioniere 2
50
spedizioniere 3
40
Nuovo spedizioniere
30
20
10
0
1
E quindi quali conclusioni si possono trarre? Che sostanzialmente questa anomalia
dipendesse contemporaneamente da alcune concause da ricercare in modo
particolare nel nuovo spedizioniere e in questo numero di serie particolare.
ESEMPIO:
In un’azienda la percentuale di assenteismo è pari al 19.7% così ripartita:
Se effettuiamo una stratificazione per sesso vediamo che in tutte e due i casi la
causa principale dell’assenteismo e quello della malattia e in secondo luogo per le
donne quello della maternità.
Se stratifichiamo per il reparto A e B vediamo che la malattia resta il primo caso, ma
che nel reparto A esiste un numero elevato di caso di assenza per maternità, e nel
reparto 2 questo è molto più basso.
Idem dicasi per il reparto C e D.
Ancora per il reparto manutenzione.
Questo è un altro esempio classico di possibile stratificazione sia per sesso che per
reparto.