Data di produzione: 1602
Dimensioni: 292 x 186 cm
Dove si trova: San Luigi dei
Francesi, Roma.
Tecnica: Olio su tela
Due anni dopo aver dipinto le tele laterali per la cappella Contarelli, Caravaggio
fu chiamato a concludere l'opera dipingendo anche la pala centrale raffigurante
San Matteo e l'Angelo, da porre sopra l'altare della Cappella Contarelli e che
faceva seguito alle due committenze laterali della Vocazione di San Matteo e del
Martirio di S. Matteo. La prima versione del S. Matteo e l'Angelo doveva sostituire
un gruppo scultoreo di Jacob Cornelisz Cobaert (1535-1615), che l'artista si
trascinò sino a tarda età e che venne rifiutato intorno al 1602 Francesco
Contarelli nipote del defunto cardinale, Matteo Contarelli per l’indeguatezza.
Francesco Contarelli si decise, quindi, a dare l'incarico a Caravaggio che doveva
presentare la tela per la Pentecoste del 1602.
DETTAGLI DELL’ OPERA:
Al centro della scena c’è la figura di San Matteo.
L’espressione del volto indica che è di fretta poiché vuole scrivere ogni singola
cosa dettata dall’angelo senza tralasciare nulla.
La posizione dello sgabello non è totalmente stabile questo ci fa dedurre che
S.Matteo, al momento dell’apparizione dell’angelo, si è voltato di fretta.
Se notiamo l’angelo sembra che stia elencando una serie di elementi da far
scrivere al santo dalla posizione delle mani.