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01 Termodinamica

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FONDAMENTI DI TERMODINAMICA
IL SISTEMA TERMODINAMICO
•
Proprietà dei sistemi
•
Temperatura
• Altre variabili di stato
SCAMBI DI ENERGIA
•
Calore
•
Lavoro
IL 1° PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
•
Sistemi chiusi
•
Sistemi aperti
STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA
•
Relazione tra volume e temperatura
•
Diagrammi di stato
L’ARIA UMIDA
•
Variabili psicrometriche
•
Diagramma di Mollier
54
TERMODINAMICA
La termodinamica tratta le varie forme di
energia, gli scambi di energia e di massa
fra i sistemi, le trasformazioni da una forma
all’altra di energia, l’effetto di queste
trasformazioni sui sistemi termodinamici.
SISTEMA TERMODINAMICO: quantità di
materia che occupa una limitata porzione
di spazio.
AMBIENTE ESTERNO: tutto ciò che è al di
fuori del sistema termodinamico.
SUPERFICIE DI CONTROLLO: superficie
(reale o ideale) che separa il sistema
termodinamico dall’ambiente esterno.
55
IL SISTEMA TERMODINAMICO
AMBIENTE ESTERNO
SISTEMA
TERMODINAMICO
SUPERFICIE DI
CONTROLLO
SISTEMA
TERMODINAMICO
SUPERFICIE DI CONTROLLO
AMBIENTE ESTERNO
Sistema termodinamico, è sede di trasformazioni
interne e/o trasformazioni esterne
scambio
di energia o di massa con l’ambiente esterno.
Si definiscono:
SISTEMI APERTI
scambio di energia e di
massa con l’ambiente esterno.
SISTEMI CHIUSI
scambio di energia, ma
non di massa con l’ambiente esterno.
SISTEMI ISOLATI
nessun tipo di scambio
con l’ambiente esterno.
56
IL SISTEMA TERMODINAMICO
Lo scambio di energia può avvenire sotto forma
di calore o di lavoro.
CALORE = scambio di energia indotto da una
differenza di temperatura. E’ > 0 se entrante.
LAVORO = scambio di energia per effetto di
una forza che produce uno spostamento del
suo punto di applicazione lungo la direzione
della forza stessa. E’ > 0 se uscente (prodotto).
Lo stato del sistema è caratterizzato da un
numero limitato di proprietà termodinamiche,
dette variabili di stato o funzioni di stato.
VARIABILI TERMODINAMICHE ESTENSIVE
Dipendono dalla quantità di materia (massa)
contenuta nel sistema: massa, volume, energia
interna, entalpia…
VARIABILI TERMODINAMICHE INTENSIVE
Non dipendono dalla massa del sistema:
pressione, temperatura e grandezze estensive
riferite all’unità di massa (es. massa volumica,
volume specifico …)
57
IL SISTEMA TERMODINAMICO
Un sistema si dice in equilibrio
termodinamico quando è
contemporaneamente in:
•equilibrio meccanico
•equilibrio chimico
•equilibrio termico
Sistema in equilibrio termodinamico
variabili intensive uniformi
in tutti i punti del sistema
Relazioni analitiche che legano
le variabili fra loro
equazioni di stato
58
TEMPERATURA
La temperatura è una variabile di stato
intensiva che rappresenta l’energia cinetica
posseduta dalle molecole che compongono il
sistema.
La temperatura si misura per via indiretta,
misurando la variazione di una grandezza che
dipende dalla temperatura (es. lunghezza,
volume, resistenza elettrica).
Nella sua forma più semplice si usa un
termometro, costituito da un contenitore di
liquido (generalmente mercurio) terminante
con un tubicino sul quale è costruita una scala
di riferimento. Le variazioni di volume del
liquido dovute a variazioni di temperatura sono
determinate mediante lettura dell’altezza della
colonna di liquido nel tubicino.
59
TEMPERATURA
SCALE CELSIUS E KELVIN
La scala di temperatura Celsius (centigrada)
[°C] è basata sulla relazione lineare tra la
temperatura e la variazione del volume di
una quantità di mercurio.
La scala è tarata su due punti caratteristici:
•la temperatura di fusione del ghiaccio alla
pressione di 1 atm, corrispondente a 0 °C;
•la temperatura di ebollizione dell’acqua
distillata alla stessa pressione,
corrispondente a 100 °C.
L’ampiezza del kelvin corrisponde a quella
del grado Celsius, ma lo zero è posto al
valore minimo di temperatura ottenibile (zero
assoluto), pari a –273.15 °C.
T(K )  t(C)  273.15
60
TEMPERATURA
SCALA FAHRENHEIT
La scala di temperatura Fahrenheit è simile
alla scala Celsius, con la differenza che:
•le temperature di fusione del ghiaccio e di
ebollizione dell’acqua sono poste
rispettivamente a 32 °F e 212 °F.
•l’ampiezza di un grado Fahrenheit è pari a
5/9 di quella di un grado Celsius.
9
t F    t C  32
5
61
ALTRE VARIABILI DI STATO
ENERGIA INTERNA (U)
[J]
L’energia interna di un sistema comprende le
energie cinetiche e potenziali di tutte le
particelle che compongono il sistema. Non
comprende invece l’energia cinetica e
potenziale macroscopica del sistema.
ENTALPIA (H)
H=U+p·V
[J]
ENERGIA INTERNA SPECIFICA (u)
u = U/m
[J/kg]
ENTALPIA SPECIFICA (h)
h = H/m
[J/kg]
62
CALORE
Il calore, o energia termica, è una forma di
energia scambiata tra le parti di un sistema
o tra il sistema e l’ambiente esterno per
effetto di una differenza di temperatura.
Lo scambio di energia termica avviene
spontaneamente dalle zone a temperatura
maggiore verso le zone a temperatura
minore.
Il calore scambiato si misura per via
indiretta, attraverso le variazioni di
temperatura che ne derivano.
Lo strumento utilizzato per la misura del
calore è il CALORIMETRO.
L’unità tradizionalmente usata per misurare il
calore è la kilocaloria, definita come la quantità di
calore che viene fornita ad un kilogrammo di acqua
distillata alla pressione di 1 atm per innalzare la
sua temperatura da 14.5 a 15.5 °C.
Il calore è un’energia, quindi può essere
misurato in joule
1 kcal = 4186 J
63
CALORE
CAPACITA’ TERMICA (C): calore necessario ad
aumentare di un grado centigrado la temperatura
di un corpo.
C = Q/DT
[J/°C]
[J/K]
dipende dal tipo di materiale costituente il corpo
e dalle dimensioni del corpo.
CALORE SPECIFICO (c): calore necessario ad
aumentare di un grado centigrado la temperatura
dell’unità di massa di una sostanza.
c = Q/(DT•m)
[J/(°C kg)]
[J/(K kg)]
dipende solo dal tipo di sostanza o materiale
costituente il corpo.
aria: c = 1000 J/(°C kg)
CLS: c = 900 J/(°C kg)
acqua: c = 4186 J/(°C kg)
acciaio: c  500 J/(°C kg)
64
LAVORO TERMODINAMICO
Il LAVORO TERMODINAMICO è una forma di
energia scambiata tra le parti di un sistema o
tra un sistema e l’ambiente esterno per effetto
di una forza che deforma il contorno del
sistema.
Per una trasformazione termodinamica
reversibile:
stato fin .
L
 p  dV
stato iniz .
Per una trasformazione irreversibile:
stato fin .
L
 p  dV  R
stato iniz .
dove R è il lavoro compiuto dalle forze di
attrito.
65
1° PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
SISTEMI CHIUSI
Per un sistema
- non soggetto a scambi di massa con l’esterno (sistema chiuso),
- non soggetto ad effetti magnetici, elettrici o gravitazionali e non
sede di reazioni chimiche,
 la variazione dell’energia totale (energia interna) del sistema
è pari al calore fornito al sistema (Q) meno il lavoro
compiuto dal sistema sull’ambiente esterno (L).
Q  L  U fin  U iniz  DU
TRASFORMAZIONE
STATO
INIZIALE
Q
Uiniz
STATO
FINALE
Ufin
L
66
1° PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
SISTEMI APERTI (regime stazionario)
Per un sistema
- soggetto a scambi di massa con l’esterno (sistema aperto),
- non soggetto ad effetti magnetici, elettrici o gravitazionali e non
sede di reazioni chimiche,
- in regime stazionario
 l’entalpia uscente (Hu), meno l’entalpia entrante (He) è
uguale al calore fornito al sistema (Q), meno il lavoro all’asse
compiuto dal sistema sull’ambiente esterno (La).
Q  La  H u  He  mu  h u  me  h e  m  h u  h e 
In termini istantanei si ottiene:
Q  La  m u  h u  me  h e  m  h u  h e 
La
mu · hu

me · he
Q
67
2° PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Se il primo principio stabilisce l’equivalenza
concettuale tra calore e lavoro, il secondo principio
stabilisce che le varie forme di energia hanno un
diverso livello di qualità ai fini dell’ottenimento di
lavoro meccanico.
Il secondo principio permette anche di quantificare i
processi che possono evolvere unicamente in una
direzione (irreversibili) e di differenziarli da quelli
reversibili.
Il secondo principio della termodinamica può essere
enunciato in due diversi modi tra loro equivalenti:
• secondo l’enunciato di Clausius, è impossibile
costruire una macchina operante secondo un
processo ciclico, il cui unico effetto sia quello di
trasferire calore da un corpo a temperatura più
bassa a un corpo a temperatura più alta;
• secondo l’enunciato di Kelvin-Planck, è impossibile
costruire una macchina operante secondo un
processo ciclico, il cui unico effetto sia quello di
sottrarre calore ad una sorgente a temperatura
costante e trasformarlo integralmente in lavoro.
68
MACCHINE TERMICHE
Motore
Q2
W Q1  Q2


 1
Q1
Q1
Q1
Macchina frigorifera

Q2
Q2

W
Q1  Q2
Pompa di calore
* 
Q1
Q1

W
Q1  Q2
69
MACCHINE DI CARNOT
Motore
T2
  1
T1
Macchina frigorifera
T2

T1  T2
Pompa di calore
T1
* 
T1  T2
70
STATI D’AGGREGAZIONE DELLA MATERIA
La materia che costituisce un sistema può
trovarsi in natura nelle seguenti tre fasi:
SOLIDA
• Ha volume e forma propri
LIQUIDA
• Ha volume proprio
• La forma si adatta a quella del
recipiente.
• In un campo gravitazionale si dispone
in modo da ammettere un pelo libero
(superficie di separazione tra fase
liquida e aeriforme)
AERIFORME
• Sia il volume che la forma sono adattati
a quello del recipiente
• Il volume è fortemente dipendente dalla
pressione
71
STATI D’AGGREGAZIONE DELLA MATERIA
RELAZIONE TRA VOLUME E TEMPERATURA
NELLA FASE SOLIDA
Relazione lunghezza – temperatura
l = lo ( 1 +dt)
l0 = lunghezza del corpo a temperatura di 0°C
d = coefficiente di dilatazione lineare, dipendente dal
materiale
Relazione volume – temperatura
V = Vo ( 1 +at)
V0 = volume del corpo a temperatura di 0°C
a = coefficiente di dilatazione volumica, dipendente
dal materiale
a@3d
72
STATI D’AGGREGAZIONE DELLA MATERIA
RELAZIONE TRA VOLUME E TEMPERATURA
NELLA FASE LIQUIDA
V = Vo ( 1 +at)
L’acqua ha un comportamento anomalo:
NELLA FASE AERIFORME
V = Vo ( 1 +at) vale solo a pressione costante
a = 1/273.15 °C-1
73
STATI D’AGGREGAZIONE DELLA MATERIA
DIAGRAMMA DI STATO P-T
Regola delle fasi (o di Gibbs)
Il numero di gradi di libertà di un sistema è
dato da:
f=n–r+2
(n = no. componenti, r = no. fasi
compresenti)
74
STATI D’AGGREGAZIONE DELLA MATERIA
DIAGRAMMA DI STATO P-V
La zona di equilibrio tra fase liquida e fase di vapore
è compresa sotto una campana (vapori saturi)
compresa tra una curva limite inferiore (verso i
liquidi) e una curva limite superiore (verso i vapori).
Nella zona dei vapori saturi le curva a temperatura
costante (isoterme) sono anche a pressione
costante (isobare).
75
L’ARIA UMIDA
La psicrometria tratta le proprietà
dell’ARIA UMIDA
miscela bicomponente
composta da
aria secca + vapore acqueo
GRANDEZZE PSICROMETRICHE
temperatura t [°C]
titolo o umidità specifica x [kgv/kga]
umidità relativa  o U.R. [ % ]
entalpia specifica h [kJ/kg]
76
L’ARIA UMIDA
TITOLO
x = mv/ma [kgv/kga]
mv= massa del vapore [kg]
ma= massa di aria secca [kg]
contenute in una miscela di volume V.
Dalla legge dei gas perfetti
p · V = m · R* ·T
con p = pressione del gas [Pa]
V = volume occupato dal gas [m3]
m = massa del gas [kg]
R* = costante del gas [J/kg K]
T = temperatura assoluta del gas [K]
Per una miscela a più componenti si applicano le
leggi di Dalton:
1) La pressione totale della miscela è pari alla somma
delle pressioni parziali dei gas componenti
2) Ciascun gas si comporta come se da solo
occupasse tutto il volume occupato dalla miscela alla
stessa temperatura e ad una pressione pari alla sua
pressione parziale
77
L’ARIA UMIDA
pa + pv =p
pa · V = ma · Ra* ·T
Ra*= 287.2 J/kgK
pv · V = mv· Rv* ·T
Rv*= 461.9 J/kgK
con
Ra* = costante dei gas per l’aria secca [J/kgK]
Rv*= costante dei gas per il vapore acqueo [J/kgK]
V = volume della miscela [m3]
T = temperatura assoluta della miscela [K]
pa = pressione parziale dell’aria secca [Pa]
pv = pressione parziale del vapore acqueo [Pa]
p = pressione totale della miscela (pressione
atmosferica) [Pa]
da cui, essendo
x
x
mv
ma
R a*
pv
pv

@ 0.622 
*
R v p  pv
p  pv
78
L’ARIA UMIDA
UMIDITA’ RELATIVA
 = mv/mvs [ % ]
mv= massa di vapore [g]
mvs= massa di vapore alla saturazione a pari
temperatura [g]
Dalle leggi dei gas perfetti:
 = pv/pvs [%]
pv= pressione del vapore [Pa]
pvs= pressione del vapore alla saturazione a pari
temperatura [Pa]
La pressione di saturazione è una funzione univoca
crescente della temperatura. Quanto più elevata è la
temperatura tanto maggiore è la quantità di vapore
che può essere contenuto nell’aria umida.
E’ possibile dunque correlare l’umidità specifica (x)
all’umidità relativa () ed alla temperatura (t):
x  0.622 
pv
  p vs t 
 0.622 
p  pv
p    p vs t 
79
L’ARIA UMIDA
PRESSIONE DI SATURAZIONE
DEL VAPORE ACQUEO (IN PASCAL)
IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURA
t [°C]
24,0
23,0
22,0
21,0
20,0
19,0
18,0
17,0
16,0
15,0
14,0
13,0
12,0
11,0
10,0
9,0
8,0
7,0
6,0
5,0
4,0
3,0
2,0
1,0
0,0
-1,0
-2,0
-3,0
-4,0
-5,0
-6,0
-7,0
-8,0
-9,0
-10,0
+ 0,0
2991
2814
2646
2488
2338
2196
2061
1934
1814
1701
1594
1493
1398
1309
1224
1145
1070
999
933
871
812
757
705
657
611
563
518
476
438
402
369
338
310
284
260
+ 0,1
3009
2831
2663
2503
2352
2209
2074
1947
1826
1712
1605
1503
1408
1317
1232
1152
1077
1006
939
877
818
762
710
662
616
568
522
480
441
405
372
341
313
286
262
+ 0,2
3028
2849
2679
2519
2367
2223
2087
1959
1838
1723
1615
1513
1417
1326
1241
1160
1084
1013
946
883
823
768
715
666
620
572
527
484
445
409
375
344
316
289
265
+ 0,3
3046
2866
2696
2534
2382
2237
2101
1972
1850
1734
1626
1523
1426
1335
1249
1168
1092
1020
952
889
829
773
720
671
624
577
531
488
449
412
378
347
318
292
267
+ 0,4
3065
2884
2712
2550
2397
2251
2114
1984
1861
1746
1636
1533
1436
1344
1257
1176
1099
1027
959
895
835
779
726
676
629
582
535
492
453
416
382
350
321
294
269
+ 0,5
3083
2901
2729
2566
2412
2266
2127
1997
1873
1757
1647
1543
1445
1353
1266
1184
1107
1034
965
901
841
784
731
681
634
587
540
497
457
419
385
353
324
297
272
+ 0,6
3102
2919
2746
2582
2427
2280
2141
2010
1885
1768
1658
1553
1455
1362
1274
1192
1114
1041
972
907
847
790
736
686
638
592
544
501
460
423
388
356
327
299
274
+ 0,7
3121
2937
2763
2598
2442
2294
2154
2022
1898
1780
1668
1563
1464
1371
1283
1200
1122
1048
979
914
853
795
741
690
643
596
549
505
464
427
392
359
330
302
277
+ 0,8
3140
2955
2780
2614
2457
2309
2168
2035
1910
1791
1679
1574
1474
1380
1291
1208
1129
1055
986
920
858
801
746
695
647
601
554
509
468
430
395
363
332
305
279
+ 0,9
3159
2973
2797
2630
2472
2323
2182
2048
1922
1803
1690
1584
1484
1389
1300
1216
1137
1062
992
926
864
806
752
700
652
606
558
514
472
434
398
366
335
307
281
80
L’ARIA UMIDA
ENTALPIA SPECIFICA h1+x
rappresenta il contenuto energetico della
miscela, è l’entalpia della miscela riferita
all’unità di massa di aria secca:
h = h1+x = Ha+v / ma [kJ/kga]
h1+x si calcola in funzione della temperatura (t)
e del titolo (x) della miscela:
h1+x = cp,a·t + x · (cp,v·t + r0)
=(cp,a+ x · cp,v) · t + r0 · x
h1+x = 1.006 · t + x · (1.875·t + 2501)
= (1.006 + 1.875 ·x) · t + 2501 · x
cp,a = calore specifico dell’aria secca a 1013
mbar
cp,v = calore specifico del vapore a 6 mbar
r0 = calore di vaporizzazione dell’acqua a 0°C e
a 6 mbar
81
L’ARIA UMIDA
DIAGRAMMA DI MOLLIER
Diagramma psicrometrico per rappresentare
gli stati e le trasformazioni dell’aria umida.
10
t
[°C]
20
30
50
40
60
70
80
90
 = 100 %
40
140
130
35
120
110
100
temperatura
30
h1+x
[kJ/kg]
90
80
25
70
60
20
50
15
40
10
30
20
5
0
10
-5
0
-10
-10
0.000
0.005
0.010
0.015
0.020
0.025
0.030
0.035
0.040
x [kgv/kga]
titolo
N.B. Note due qualsiasi delle variabili si
possono leggere sul diagramma i valori delle
altre due variabili.
82
L’ARIA UMIDA
TEMPERATURA DI RUGIADA
La temperatura di rugiada (tru) di una miscela
(punto A) si legge sulla curva di saturazione e
sulla iso-titolo passante per A
TEMPERATURA DI BULBO UMIDO
La temperatura di bulbo umido (tbu) di una
miscela (punto A) si legge sulla curva di
saturazione e sulla iso-entalpica passante per
A

 = 100 %
t
A
tbu
h1+x
tru
0
xAx = xB
83
L’ARIA UMIDA
TRASFORMAZIONI DELL’ARIA UMIDA
Per ogni trasformazione (da uno stato A a uno
stato B) alla quale è soggetta una quantità (ma)
di aria umida, è possibile ricavare la variazione
del contenuto di vapore (Dmv) e la quantità di
calore ceduta o sottratta alla miscela (Q):
Dmv = ma · (xB – xA)
Q = ma · (hB – hA)
In termini istantanei si ottiene:
mv  ma  xB  x A 
Q  ma  hB  hA 
84
L’ARIA UMIDA
TRASFORMAZIONI SUL DIAGRAMMA DI MOLLIER
RISCALDAMENTO A TITOLO COSTANTE
 t aumenta
 x resta costante
 h aumenta
  diminuisce
B
A
 = 100 %
B
tB
A
tA
hB
hA
0
xAxA==xx
BB
85
L’ARIA UMIDA
TRASFORMAZIONI SUL DIAGRAMMA DI MOLLIER
RAFFREDDAMENTO A TITOLO COSTANTE
 t diminuisce
 x resta costante
 h diminuisce
  aumenta (ma resta al di sotto del 100 %)
A
B
 = 100 %
tA
A
B
tB
hA
hB
0
xAxA= =xBxB
86
L’ARIA UMIDA
TRASFORMAZIONI SUL DIAGRAMMA DI MOLLIER
RAFFREDDAMENTO E DEUMIDIFICAZIONE
Si verifica quando il raffreddamento prosegue
oltre il punto di rugiada (sulla curva di
saturazione).
 t diminuisce
 x diminuisce
 h diminuisce
  aumenta fino al 100%
A
 = 100 %
A
tA
hA
tR
R
B
tB
hB
0
xB
xA
87
L’ARIA UMIDA
TRASFORMAZIONI SUL DIAGRAMMA DI MOLLIER
UMIDIFICAZIONE ADIABATICA
 t diminuisce
 x aumenta
 h resta costante
  aumenta
A
B
 = 100 %
tA
A
B
tB
hA = hB
0
xxAA= xB
xB
88
L’ARIA UMIDA
TRASFORMAZIONI SUL DIAGRAMMA DI MOLLIER
MISCELAZIONE DI DUE PORTATE
Il punto di miscelazione si trova sulla
congiungente dei due punti che rappresentano
le due portate.
xM 
x A  m A  xB  mB
m A  mB
hM 
h A  m A  hB  mB
m A  mB
 = 100 %
B
tB
M
tM
hB
hM
A
tA
hA
0
xA
xxAM= xxBB
89
L’ARIA UMIDA
TRASFORMAZIONI SUL DIAGRAMMA DI MOLLIER
CONDIZIONAMENTO INVERNALE
- Riscaldamento (batteria di riscaldamento)
- Umidificazione (umidificatore)
- Post-riscaldamento (batteria di postriscaldamento)
90
L’ARIA UMIDA
TRASFORMAZIONI SUL DIAGRAMMA DI MOLLIER
CONDIZIONAMENTO ESTIVO
- Raffreddamento e deumidificazione
(batteria di raffreddamento)
- Post-riscaldamento
(batteria di post-riscaldamento)
91
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