La scelta delle condizioni termoigrometriche di immissione in Ideve essere fatta in modo tale da compensare le qt e gli
apporti di mv. Si utilizza tI pari a 30-35°C. Cmq in modo da avere nell’embinete una temperatura sui 20°C e un’umidità
relativa del 50%.
Eventuale post-riscaldamento se la necessitàdi deumidificazione ha comportato una diminuzione eccessiva di temperatura
La scelta delle condizioni termoigrometriche di immissione in Ideve essere fatta in modo tale da compensare le qt e gli
apporti di mv. Si utilizza tI pari a 15-20°C. Cmq in modo da avere nell’embinete una temperatura sui 26°C e un’umidità
relativa del 50%.
Definire i contributi termici che costituiscono il carico termico totale qt
Carico totale = carico sensibile + latente
latente
carico termico sensibile
Il carico termico rappresenta la quantità di calore presente nell’ambiente che l’impianto di condizionamento deve
neutralizzare. In particolare si definisce carico termico totale la somma dei carichi termici per trasmissione (calore
attraverso le pareti o il pavimento), per irraggiamento (quello che entra dai serramenti esterni), di ventilazione (da
raffreddamento e deumidificazione in estate e da raffreddamento ed umidificazione in inverno) ed interno (lampade,
computer, elettrodomestici, persone…).
carico termico latente
Il carico relativo alle immissioni di vapore associate alla respirazione e sudorazione delle persone
Nel condizionamento invernale qt = qs (dispersioni termiche per trasmissione attraverso l’involucro edilizio e infiltrazioni
d’aria) e si trascura il calore latente associato a mvA
Fare alcuni esempi dei dati di progetto (temperatura e umidità relativa del locale condizionato, intervavvo di valori per
temperatura di immissione dell’aria) caratteristici per un locale in cui si svolge attività sedentaria.
Temperatura di rugiada: definizione ed individuazione sul diagramma psicrometrico
Considerata una massa di asia umida, Tr, temperatura di rugiada è la temperatura alla quale occorre che sia raffreddata
per ottenere la saturazione, mantenendo costante il valore dell’umidità specifica e la sua pressione totale.
Definizione ed espressioni dell’entalpia dell’aria umida
Considerata una massa m di aria umida, la sua entalpia H, può essere espressa come somma delle entalpie dell’aria secca
e di quella del vapore acqueo.
H = Has + Hv
e con riferimento alle entalpie specifiche delle componenti:
H = mas has + mv hv
Poi storia degli sviluppi con I riferimenti ai valori zero e calori specifici...
Trasformazioni
Trasformazioni dell’aria umida: moescolamento adiabatico
•
Schema funzionale e rappresentazione del processo su
sul diagramma psicrometrico;
•
bilanci di massa;
•
bilancio entalpico
Enunciati del secondo principio della termodinamica
Enunciato KelvinKelvin-Plank
E’ impossibile costruire una macchina, operante secondo un processo ciclico, il cui unico effetto sia la trasformazione in
lavoro di tutto il calore proveniente da una sorgente a temperatura uniforme e costante nel tempo.
Enunciato Clausius
E’ impossibile construire una macchina, operante secondo un processo ciclico, il cui unico effetto sia il trasferimento di
calore da un corpo a temperatura più bassa a un corpo a temperatura più alta.
Densità = massa / volume massa = densità * volume
Calore specifico: c = dQ / dT riperito ad una unità di massa (1kg)
Q = m * c * (Tf –Ti) Q = densità * volume * c * (Tf – Ti)
Trasformazioni dell’aria umida: raffreddamento con deumidificazione
•
Schema funzionale e rappresentazione del processo su
sul diagramma psicrometrico;
•
bilanci di massa;
•
bilancio entalpico
Trasformazioni dell’aria umida: umidificazione a vapore
•
Schema funzionale e rappresentazione del processo su
sul diagramma psicrometrico;
•
bilanci di massa;
•
bilancio entalpico
Appunti miei
Regola delle fasi di Gibbs
Il numero di grandezze di stato indipendenti che sono necessarie per definire in maniera univoca lo stato di un sistema
termodinamico è determinato dalle caratteristiche del sistema ovvero dal numero C delle componenti chimiche e dal
numero F delle fasi in cui esse sono presenti.
V (varianza) = C – F + 2
Diagramma (p,v) limitato alla zona superiore alla linea
del
punto
triplo
con
indicazione
delle
fasi
di
aggregazione, del punto critico C, della zona di quilibrio
liquidoliquido-vapore.
La campana prende il nome di curva di Andrews – sotto
c’è la zona di equilibrio liquido-vapore.
Punto critico = per temperature superiori a tale
temperatura,
non
è
possibile
condensare
un
gas
esclusivamente diminuendo la sua pressione. Al di sopra
Zona equilibrio
liquido-vapore
dell’isoterma critica la sua fase è detta propriamente gas, al di sotto, vapore.
Linea del punto triplo = coesistenza delle tre fasi in equilibrio.
Per memoria:
Definizione del titolo X di una miscela liquidoliquido-vapore
Il titolo di vapore è la percentuale in massa di vapore in una miscela liquido-vapore.
Il valore di X varia da 0 (liquido saturo) a 1 (vapore saturo). Per valori del Titolo vicini a 1 si ha una massa di liquido piccola
sotto forma di goccioline in sospensione. Per valori inferiori il liquido si deposita sul fondo del recipiente per effetto della
gravità. L'insieme liquido + vapore si indica solitamente con il termine vapore umido o vapore saturo.
Appunti miei
Appunti miei