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Antropologia evoluzionistica

Lo sviluppo del pensiero
antropologico 1.
Il paradigma evoluzionista e la
sua problematica attualità
Lezioni d'Autore
Un’unica linea di sviluppo
Nell’Ottocento, la teoria evoluzionista colloca
le diverse popolazioni conosciute su
un’unica linea di sviluppo (evoluzionismo
unilineare).
Tale linea è suddivisa in stadi (selvaggio,
della barbarie, della civiltà).
Al vertice dell’evoluzione troviamo la società
industriale dell’epoca, caratterizzata da
monogamia e monoteismo.
Teoria evoluzionista vs. Teoria
degenerazionista
Aborigeni australiani, pigmei africani, nativi
americani: ‘esempi viventi’ delle condizioni
passate della storia dell’uomo civilizzato.
L’idea di progresso sottesa a questa
prospettiva è in forte contrasto con le tesi
degenerazioniste che ritengono le
popolazioni ‘selvagge’ esempi di irredimibile
degradazione umana.
Antropologi ‘da tavolino’
Le fonti per le riflessioni degli antropologi
evoluzionisti dell’Ottocento sono i dati raccolti
da missionari, amministratori coloniali,
esploratori, commercianti, militari, ecc.
→ Vengono definiti “antropologi da tavolino”: si
limitano a compendiare le informazioni e
ad elaborare comparazioni sulla base di
resoconti redatti da altri.
Una nuova concezione della cultura
La cultura non è appannaggio di coloro
che hanno studiato, è invece un
patrimonio di tutti.
Edward B. Tylor (1871): “La cultura, o
civiltà, intesa nel suo senso etnografico più
ampio, è quell’insieme complesso che include
le conoscenze, le credenze, l’arte, la morale, il
diritto, il costume, e qualsiasi altra capacità e
abitudine acquisita dall’uomo in quanto
membro della società”.
I grandi dell’evoluzionismo ottocentesco:
Sir Edward Burnett Tylor (1832-1917)
Sopravvivenze: pratiche, credenze ecc. che
non hanno più senso nella società in cui si
trovano, ma che costituiscono reperti di
epoche precedenti.
Animismo: credenza secondo la quale tutti gli
oggetti hanno un’anima. Costituisce la base
della filosofia della religione di tutti i popoli.
I grandi dell’evoluzionismo ottocentesco:
Lewis Henry Morgan (1818-1881)
Conoscitore e avvocato dei nativi.
Sistemi di consanguineità e di affinità
nella famiglia umana (1871)
Studio fondamentale sulla terminologia della
parentela: distinzione tra sistemi
classificatori e sistemi descrittivi.
La società antica (1877)
Considerata da Marx ed Engels una conferma
della concezione materialistica della
storia.
James Frazer (1854-1941)
Il ramo d’oro (1925)
La lenta maturazione delle facoltà mentali
del genere umano, dalla credenza nella
magia, al ricorso alla religione, fino all’approdo
al pensiero scientifico.
L’eredità dell’evoluzionismo
L’approccio evoluzionista di matrice
ottocentesca è considerato oggi assolutamente
superato in ambito antropologico.
Tuttavia, questo perdura nelle opere di
divulgazione e nella trattazione
giornalistica:
1. Quando si presentano le
popolazioni ‘primitive’ contemporanee
quali rappresentanti degli stadi iniziali
della storia occidentale.
2. Nella confusione tra matriarcato
e matrilinearità: l’idea di un
matriarcato primigenio non ha
fondamento scientifico.
FINE
Lezioni d'Autore