Come procedere…per passi o step • Step 1 -­ Riportare i punteggi sul Foglio di lavoro. • Step 2 – Ci sono due diversi punteggi per descrivere l’abilita` intellettiva globale del soggetto: a) il QI, composto dai sub test compresi nei quattro indici ICV, IRP, IML e IVE b) lo IAG ( indice di abilità generale) composto dai sub test di due indici che sono ICV e IRP. Step 2a -­ Per determinare se il QI sia interpretabile, sottrarre l’indice col punteggio più basso da quello col punteggio più elevato. Nomi degli indici:_____________________________ Punteggi standard degli indici: (più alto) – (più basso) = (differenza) L’ampiezza della differenza è minore di 1.5 DS (cioè <23 punti)? SÌ NO • Se NO, procedere con lo step 2b. • Se SÌ, il QI può essere interpretato come una stima valida e attendibile dell’abilità intellettiva globale del bambino. Step 2b -­ Per determinare se l’abilità intellettiva globale possa essere sintetizzata dall’indice di abilità generale (IAG), calcolare la differenza tra l’ICV e l’IRP. • Punteggi standard degli indici: (ICV) – (IRP) = (differenza) L’ampiezza della differenza è minore di 1.5 DS (cioè <23 punti)? • Se NO, procedere con lo step 3. • Se SÌ, è possibile calcolare lo IAG ed interpretarlo come una stima valida ed attendibile dell’abilità intellettiva globale del bambino. • Per calcolare lo IAG, sommare i punteggi ponderati ottenuti dal bambino nei tre subtest dell’ICV e nei tre subtest dell’IRP. Punteggi ponderati: (SO) + (VC) + (CO) + (DC) + (CI) + (RM) = (somma punt. pond.) = (IAG) Step 3 -­ Determinare se ciascuno dei 4 indici sia unitario e perciò interpretabile • Step 3a -­‐ Calcolare la differenza tra il punteggio ponderato più basso e quello più alto dei subtest componenti l’ICV. Punteggi ponderati dei subtest dell’ICV: (più alto) – (più basso) = (differenza) La differenza tra il punteggio ponderato più basso e quello più alto dei subtest dell’ICV è <6? • Se SÌ, interpretare l’ICV come rappresentativo di un indice unitario. • Se NO, non interpretare l’ICV come rappresentativo di un indice unitario. Procedere con lo step 3b. • Step 3b -­‐ Calcolare la differenza tra il punteggio ponderato più basso e quello più alto dei subtest componenti l’IRP. Punteggi ponderati dei subtest dell’IRP: (più alto) – (più basso) = (differenza) La differenza tra il punteggio ponderato più basso e quello più alto dei subtest dell’IRP è <8? • Se SÌ, interpretare l’IRP come rappresentativo di un indice unitario. • Se NO, non interpretare l’IRP come rappresentativo di un indice unitario. Procedere con lo step 3d. • Step 3d. •Step 3c. Calcolare la differenza tra i punteggi ponderati dell’IML. Punteggi ponderati dei subtest dell’IML: (più alto) – (più basso) = (differenza) La differenza tra il punteggio ponderato più basso e quello più alto dei subtest dell’IML è <5? • Se SÌ, interpretare l’IML come rappresentativo di un indice unitario. • Se NO, non interpretare l’IML come rappresentativo di un indice unitario. Step 3e Calcolare la differenza tra i punteggi ponderati dell’IVE. Punteggi ponderati dei subtest dell’IVE: (più alto) – (più basso) = (differenza) La differenza tra il punteggio ponderato più basso e quello più alto dei subtest dell’IVE è <5? • Se SÌ, interpretare l’IVE come rappresentativo di un indice unitario. • Se NO, non interpretare l’IVE come rappresentativo di un indice unitario. Procedere con lo step 4. Nel caso in cui tutti i quattro indici risultassero Non interpretabili, far riferimento allo step 7 per opzioni interpretative aggiuntive. Step 4. Determinare i punti di forza e di debolezza normativi nel profilo degli indici • Inserire nella tabella sottostante il nome di ogni indice risultato interpretabile, indicandone il punteggio standard. Apporre un segno di spunta nella casella corrispondente alla categoria normativa appropriata per ciascun indice. Indice interpretabile Punteggio standard Entro i limiti normali 85-­-­‐ 115 Punto di forza normativo >115 Punto di debolezza normativo <85 Nel caso di Luca….. Step 5. Determinare i punti di forza e di debolezza individuali nel profilo degli indici • Step 5a. Calcolare la media degli Indici ottenuti dal bambino ed arrotondarla al primo decimale. Si noti che nel calcolo della media rientrano tutti gli indici (sia interpretabili che non interpretabili). (ICV) + (IRP) + (IML) + (IVE) = (somma) / 4 = (media degli indici) • Step 5b. Compilare la tabella sottostante nel modo seguente: – inserire nella colonna 1 il nome di ciascun indice interpretabile; – inserire nella colonna 2 il punteggio standard di ciascun indice interpretabile; – inserire nella colonna 3 la media degli indici arrotondata (calcolata nello step 5a); – inserire nella colonna 4 il punteggio di differenza (cioè il punteggio standard meno la media); – inserire nella colonna 5 il valore corrispondente alla soglia di significatività statistica della differenza (i valori soglia sono riportati nella “Tabella dei punti di forza e di debolezza per le fasce d’età da 6 a 16 anni); – se il punteggio di differenza risulta uguale o superiore al valore critico, segnare “FI” in caso di un punteggio di differenza positivo (+) o “DI” in caso di punteggio di differenza negativo (–). Indice Punteggio interpretabile standard Media Punteggio Valori critici Punti di arrotondata di per forza o di degli indici differenza significativià debolezza individuale Tabella dei punti di forza e di debolezza individuali per le fasce d’età da 6 a 16 anni 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 ICV 7.9 7.7 7.3 7.1 7.1 6.9 6.1 6.6 6.2 6.2 6.2 IRP 7.9 7.7 7.1 10.9 10.9 6.9 6.8 6.9 7.2 7.2 7.5 IML 7.6 8.2 7.6 7.7 7.7 7.2 6.8 7.5 6.9 7.2 6.9 IVE 9.8 10.3 8.4 8.5 8.2 7.8 8.0 8.1 8.0 7.7 8.0 Si rilevano punti di forza o di debolezza individuali nel profilo degli indici? Se SÌ procedere con lo step 5c; Se NO saltare direttamente allo step 6. • Step 5c -­‐ Determinare se i punti di forza/debolezza individuali risultino rari (frequenza normativa <10%) nella popolazione generale. Indice Punteggio FI o DI Valore Raro (R) o di differenza (tratto dallo critico Non raro (tratto dallo step 5b) (NR) step 5b) ICV ≥14 IRP ≥ 13.5 IML ≥ 15 IVE ≥ 17 Nella tabella vanno inseriti solo i punteggi di differenza relativi agli indici unitari individuati come punti di forza (FI) o di debolezza individuali (DI) nello step 5b. I punteggi di differenza che risultano uguali o superiori al valore critico riportato nella quarta colonna della tabella vanno indicati come rari (R). I punteggi di differenza che risultano inferiori al valore critico vanno indicati come non rari (NR). • Si rilevano punti di forza o di debolezza individuali rari nel profilo degli indici del bambino? • Se SÌ, procedere con lo step 5d. • Se NO, saltare direttamente allo step 6. • Step 5d. Determinare se qualche indice interpretabile rappresenti una risorsa chiave o una difficoltà ad elevata priorità. Riesaminare i risultati degli step 4, 5b e 5c. Nella seguente tabella, per ciascun indice rilevante, apporre un segno di spunta nella colonna che ne descrive accuratamente i risultati. Un indice che risulti sia un punto di forza normativo che un punto di forza individuale raro va indicato come “risorsa chiave”. Un indice che risulti sia un punto di debolezza normativo che un punto di debolezza individuale raro va indicato come “difficoltà ad elevata priorità”. Indice FN DN FI (step DI (step Raro Risorsa Difficolta` (step 4) (step 4) 5b) 5b) (step chiave ad 5c) elevata priorita` ICV IRP IML IVE Step 6. Interpretare le fluttuazioni presenti nel profilo del bambino. • Interpretare ogni indice in un paragrafo a sé. Iniziare dai punti di forza (comprese le risorse chiave) seguiti dai punti di debolezza (incluse le difficoltà ad elevata priorità) e descrivere quindi quegli indici che non costituiscono né punti di forza né punti di debolezza, così come quelli risultati non interpretabili. • Procedere con lo step 7 (opzionale )