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Ritiro ragazzi medie su Giona - presentazione

S.Maria Assunta – Cttedrale di Oristano
IIL RITIRO E’ FARE IL
PIT-STOP
E’ TEMPO PER FERMARSI A
RIFLETTERE E CERCARE DI
RICARICARSI PER RIMOTIVARE
IL CAMMINO DI FEDE!
IL RITIRO E’ SCENDERE
NELLA BOTTEGA DEL
VASARIO
E’ TEMPO PER
INCONTRARE DIO. SCENDI
NELLA BOTTEGA DOVE DIO
ABITA E TI VUOLE
MOSTRARE IL SUO AMORE.
LUI C’E’ E TI AMA DA
SEMPRE E PER SEMPRE.
DEVI VOLER SCENDERE
NELLA BOTTEGA DEL
VASAIO PER POTER
INCONTRARE DIO! IL
RISCHIO E’ DI VIVERE
SENZA AVER MAI
INCONTRATO DIO!
IL RITIRO E’ FARE
UNA
SCORPACCIATA DI
PAROLA DI DIO
SOLO ASCOLTANDO LA
PAROLA DI DIO PUOI
CRESCERE NELLA
FEDE, IMPARE A
VIVERE DA CRISTIANO,
CONOSCERE NEL
PROFONDO CHI E’
GESU’, L’ATTESO
INVOCAZIONE ALLO
SPIRITO SANTO
Vieni Spirito Santo, manda a noi dal
cielo un raggio della tua luce.
Vieni, Padre dei poveri, vieni, datore
dei doni, vieni luce dei cuori.
Consolatore perfetto, ospite dolce
dell’anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo; nella calura,
riparo; nel pianto conforto.
O luce beatissima, invadi nell’intimo il
cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza nella è nell’uomo,
nella senza colpa.
Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è
arido, sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è
gelido, drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli che solo in te
confidano i tuoi sette santi doni. Dona
virtù e premio, dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen
DADALLA LETTERA DI
S. GIACOMO APOSTOLO
Siate costanti, fratelli miei, fino
alla venuta del Signore. Guardate
l’agricoltore: egli aspetta con
costanza il prezioso frutto della
terra finchè abbia ricevuto le
prime e le ultime piogge. Siate
costanti anche voi, rinfrancate i
vostri cuori, perché la venuta del
Signore è vicina.
Non lamentatevi, fratelli gli uni
degli altri, per non essere
giudicati; ecco, il giudice è alle
porte. Fratelli, prendete a
modello di sopportazione e di
costanza i profeti che hanno
parlato nel nome del Signore.
IL LIBRO
DI GIONA
Un giorno Dio ordinò a un Israelita di nome Giona: “Và a Ninive, la grande città, e parla chiaro ai
suoi abitanti. Se non la smettono di fare il male è la fine per loro”.
Giona si mise in viaggio, ma per fuggire andò dalla parte opposta fino al mare. Trovò
una nave, pagò il prezzo del viaggio e si imbarcò per un paese lontano da Ninive.
Ma Dio mandò sul mare un forte vento che scatenò una grande tempesta. La nave era sul punto
di affondare. I marinai pregavano il loro Dio che li aiutasse mentre Giona era nella stiva e
dormiva.
Allora il comandante lo svegliò è gli disse:”Che fai? Dormi? Prega piuttosto il tuo Dio. Forse
avrà pietà di noi e non moriremo”.
Quando Giona vide quel che accadeva si rese conto di essere lui la causa di tutto e
raccontò la sua storia ai marinai: “Io credo nel Signore, che ha fatto la terra e il mare”
disse, “ma sono fuggito da lui. La tempesta è venuta per colpa mia”. Gli risposero i
marinai:”E ora che dobbiamo fare di te?”.
Disse Giona:”Buttatemi in mare e il vento si calmerà”.
I marinai non volevano farlo, ma, rendendosi conto che non riuscivano più a
controllare la nave, buttarono Giona in mare e la tempesta si calmò.
Giona scomparve tra le onde e un grosso pesce l’ingoiò. Giona, nel ventre del pesce,
pregò il Signore: “Signore, ascoltami, il mare mi ha inghiottito, salvami da questa
prigione”.
Dopo tre giorni Dio ordinò al pesce:”Ributta Giona a terra!”. Il pesce ubbidì. Allora il
Signore comandò di nuovo a Giona:”Và a Ninive, la grande città, e porta ai suoi
abitanti il messaggio che ti ho dato”.
Questa volta Giona ubbidì e andò a Ninive.
Entrò in città e cominciò ad annunciare per le strade:”Dio disapprova il male che fate:”tra
quaranta giorni Ninive sarà distrutta!”. Gli abitanti di Ninive presero sul serio le parole di
Giona. Tutti, compreso il re, si pentirono.
Il re si tolse la corona, tutti rinunciarono alle loro comodità e si misero a pregare. Il re
ordinò:”Nessuno mangi o beva. Tutti preghino Dio con tutte le loro forze. Smettete di
fare il male, basta con la violenza!”. Dio vide che tutti a Ninive erano pentiti e decise di
non punirli più.
Giona stava a guardare fuori dalla città. Quando capì che Ninive era salva protestò con
il Signore perché era stato troppo buono.
Allora il Signore fece crescere un cespuglio per fare ombra a Giona. Egli fu contento di
questo piccolo ristoro. Era tornato di buon umore grazie all’ombra di quel cespuglio.
Ma la mattina dopo il cespuglio si seccò e Giona rimase sotto il sole senza riparo. Era
così amareggiato da desiderare la morte. Dio gli disse:”Giona, ti inquieti tanto per una
pianta...E io non dovevo preoccuparmi di Ninive per salvare la vita dei suoi abitanti?”.
CHE
TIPO E’
GIONA?
E’ sordo
scolaro
negligente
e distratto
come
pinocchio
Ha paura di
fare brutta
figura
Predicatore
deluso
Ancora
una volta
cilecca!
TARSIS
ninive
2 progetti
E tu ?
Hai voglia di
scoprire che
progetto ha
dio per te
Dio sa chi sei
cosa puoi fare
Dio ha fiducia in te
E tu come vedi dio
Dio ROMPISCATOLE
Non fare questo, fai
quell’altro, … inoltre
vuole che pure la
domenica, che posso
godere di un po’ di
riposo, viene a dirmi che
devo andare a trovarlo
a casa sua (Messa).
Ma che ci vado a fare. Mica ho
tempo da perdere io. C’è già
troppa gente che mi dice
cosa fare adesso ti ci metti
pure tu? Fammi vivere la vita
come voglio io. Mi hai dato la
vita adesso ci faccio quello
che mi pare.
Mi dice anche di vendere
tutto e darlo ai poveri.
“Vangelo Secondo Matteo
(19,16-22)”
No è troppo esigente. Io non
ci sto.
Dio – BACCHETTA MAGICA
Fammi vincere al
superenalotto,
dona la pace al mondo,
Fammi prendere un bel
voto,
Tipiche preghiere
che chiedono sogni favolosi a
Dio da realizzare
“tutto e subito”
con atteggiamento di pretesa
perché se non lo fa poniamo a
condizione la esistenza o meno di
Dio.
Dio - DISTRIBUTORE AUTOMATICO
A Dio ci rivolgiamo quando
abbiamo bisogno di un
miracolo, di una
guarigione, un lavoro…
che Lui l’Onnipotente solo
può fare e non mi può
negare perché è buono e
misericordioso
Ma certamente percepisco che
devo fare qualcosa per
comprare quello che desidero
da Dio ed ecco che si
moltiplicano l’andare a messa,
i fioretti, i rosari, opere di
carità ai poveri che si
incontrano per strada
Dio – INDIFFERENTE
Vangelo della
tempesta sedata
se non ricevo quello che ho
chiesto allora comincio a
considerare Dio indifferente
alla mia vita.
Non se ne importa di me.
Nonostante tutto quello che
sto soffrendo non si fa sentire
e non si fa vedere.
Rimane inerte, senza far
niente e senza intervenire.
Puoi fare quello che ti
pare tanto non se ne
importa niente. Non serve
a niente pregare. Le cose
me le devo risolvere io
qua. Chi fa da sé fa per tre.
Dio – SEVERO.
mi controlla ogni
momento con
occhio
minaccioso
pronto a punirmi
nel momento che
sbaglio qualcosa
Il senso della paura
aumenta tanto più si
hanno sensi di colpa.
Di fronte a malattie o
imprevisti o sofferenze
subito si pensa:
ma che ho fatto di male?
Di fronte ad un errore
non si riesce a perdonarsi
e a perdonare.
.
Una dominante mentalità
perfezionistica che non
ammette lo sbaglio.
Chi sbaglia è fuori.
È escluso.
Guai a sbagliare.
Dio – Padre/Madre: GENITORE
Attento e premuroso nei miei confronti.
Sa di cosa abbiamo bisogno e tutto predispone
per il nostro bene senza mai far venir meno la
sua presenza ed il suo sostegno in ogni momento
della vita anche se a volte sembra distante.
Non smette di farci incontrare angeli suoi
messaggeri che ci illuminano.
Non acconsente a tutte le richieste di fuga dalla
realtà, ma ci insegna ad affrontare le difficoltà
della vita come occasione per cresce nella
maturità dell’amore.
SAPIENZA
dal latino “sapere”
=
aver sapore
Tutto ciò che è nascosto
e ciò che è palese io lo so,
poiché mi ha istruito la Sapienza,
artefice di tutte le cose.
Sapienza 7,21
LA SAPIENZA: UN DONO PER
- aprirci la mente
- pensare come Gesù
- amare le cose di Dio
- fare le scelte della vita
alla luce del Vangelo
“Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati Figli di Dio”
Il DONO DELLA SAPIENZA
La scienza non basta.
La scienza ci dice quel che è possibile,
la sapienza quel che è lecito.
La scienza guarisce le mani,
la sapienza ci insegna ad usarle.
La scienza prepara cuori artificiali,
la sapienza cuori saggi.
La scienza ci fa potenti,
la sapienza ci fa uomini.
È vero che senza
la scienza la vita si arresta,
ma senza la sapienza
imbarbarisce.
INTELLETTO
dal latino “intus-legere”
=
leggere dentro,
in profondità
Quelle cose che occhio non vide,
né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
queste ha preparato Dio
per coloro che lo amano.
1Cor 2,9
L’INTELLETTO: UN DONO PER
- riflettere
- meditare
- contemplare
- andare in profondità
“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”
IL DONO DELL’INTELLETTO
Mi ammonisce: Sii saggio! Infatti,
anche se un asino appare
mille volte in televisione,
non potrà diventare mai un cavallo!
Secondo la promessa di Gesù:
“Quando verrà lo Spirito di verità,
egli vi guiderà
alla verità tutta intera”
Quello dell’Intelletto è il dono della
«profondità» contro la «superficialità»;
il dono dell'«essere» contro l'«apparire».
Quello dell’intelletto è il dono che mi dice:
«Usa il cervello»!
CONSIGLIO
dal latino “consulere”
=
decidere
Benedico il Signore
che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi
istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il
Signore,
sta alla mia destra, non posso
vacillare.
Salmo 16,7
IL CONSIGLIO: UN DONO PER
- scegliere la strada giusta
- rispondere alla voce di Dio
- collaborare con Dio
- realizzare un grande
progetto
“Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia”
IL DONO DEL CONSIGLIO
Se è necessaria una matura riflessione
prima di prendere una decisione,
è altrettanto necessario,
quando la decisione è presa
nella luce dello Spirito Santo,
passare prontamente all’azione,
perché - come dice un proverbio –
“la strada del poi
arriva alla città del mai”
Non sprecare pertanto le tue risorse! Dio ci ha tanto amati
da chiamarci tutti ad un grande volo. Consigliati con lo
Spirito, e… parti!
FORTEZZA
dal vocabolario:
“capacità di saper
affrontare le situazioni
difficili”
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore;
mio Dio, mia rupe,
in cui trovo riparo;
mio scudo e baluardo,
mia potente salvezza.
Salmo 18,2
LA FORTEZZA: UN DONO PER
- avere coraggio
- testimoniare la propria fede
- aiutare chi è scoraggiato
- resistere alle prove
“Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati”
IL DONO DELLA FORTEZZA
Da’ al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci.
Non importa, da’ il meglio di te!
Uno scrittore dei primi
secoli
del Cristianesimo
paragonava
lo Spirito Santo
all'allenatore.
L'allenatore, si sa,
prepara alla fatica;
dice ai suoi ragazzi:
«Non c'è medaglia d'oro
che non sia inzuppata di
sudore».
SCIENZA
dal latino “scire”
=
conoscere
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il Tuo nome
su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza
la tua magnificenza.
Salmo 8,2
LA SCIENZA: UN DONO PER
- avvicinarsi a Dio
- crescere nel bene
- costruire un mondo
nuovo
- servire il bene
dell’umanità
“Beati gli afflitti, perché saranno consolati”
IL DONO DELLA SCIENZA
Chi ama capisce meglio,
capisce prima,
capisce di più.
Certe notizie
le dà solo il cuore
perché le persone
non si imparano:
si comprendono.
Perché solamente
chi ama ha il diritto
di educare;
solamente chi abbraccia
può essere guida.
Nel profeta Isaia,
che per primo enumera
i doni dello Spirito Santo
(cf Is 11,2)
Questo dono è espresso
col !termine «conoscenza».
Tale parola nella Bibbia
significa anche «amare»
(Gn 19,8; Mt 1,25)
Anche Dio lo comprendi
solo se ti innamori di Lui.
PIETA’
dal latino “pietas”
=
amore dei figli
verso il padre
Voglio l’amore
e non il sacrificio,
la conoscenza di Dio
più degli olocausti.
Osea 6,6
LA PIETA’: UN DONO PER
- credere all’amore di Dio
- riconoscere Dio
come unico
- imparare ad amare
- essere uno strumento
accordato
“Beati i miti, perché erediteranno la terra”
IL DONO DELLA PIETA’
Il dono della Pietà
porta a fidarci di Dio
con lo stesso
abbandono
di un bambino
che si sente sicuro
tra le braccia del papà
anche quando
è sospeso sull'abisso:
padre che è come il mare: regge chi gli si
abbandona, padre che è l'ultimo a lasciarsi
impressionare dalle mie sbandate, padre che
asciugherà ogni lacrima.
TIMORE DI DIO
dal vocabolario:
“sentimento di rispetto,
paura di far soffrire”
Coloro che temono il Signore non
disobbediscono alle sue parole;
e coloro che lo amano
seguono le sue vie…
Gettiamoci nelle braccia del Signore e
non nelle braccia degli uomini; poiché,
quale è la sua grandezza, tale è anche la
sua misericordia.
Siracide 2,15-18
IL TIMOR DI DIO: UN DONO PER
- rispettare Dio e accorgerci che non siamo Dio
- fare il bene
- crescere nella gioia
- ascoltare Dio
“Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli”
Come la ceralacca
prende la forma
impressa dal
«sigillo», così il
cristiano è segnato
nella profondità del
suo essere dallo
Spirito che riceve.