liceo scientifico statale “e - Majorana

I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA”
Licei Classico – Linguistico - Scientifico
MIRANO - VENEZIA
DOCUMENTO
DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE
5^F
LICEO SCIENTIFICO
OPZIONE SCIENZE APPLICATE
A.S. 2015/2016
Coordinatrice di classe: prof.ssa Alessandra Busulini
Consiglio di classe:
Docenti
Discipline
Prof. Argentino Cagnin
Religione cattolica
Prof.ssa GiulianaTasso
Lingua e letteratura italiana
Prof.ssa Patrizia Dalla Tor
Lingua e cultura inglese
Filosofia
Prof.ssa Roberta Bortolozzo
Storia
Matematica
Prof.ssa Maria Odorisi
Fisica
Prof.ssa Alessandra Busulini Scienze naturali
Prof. Antonio Voltattorni
Informatica
Prof. Dora Trapani
Disegno e Storia dell’arte
Prof.ssa Nadia Simi
Scienze motorie e sportive
INDICE
1. Presentazione sintetica della classe
a) Elenco dei candidati
b) Breve storia del triennio
c) Continuità didattica nel triennio
d) Situazione di partenza della classe nell’anno in corso
2. Obiettivi a carattere generale raggiunti
3. Conoscenze, abilità e competenze raggiunte
4. Attività extra/para/intercurricolari svolte
5. Criteri di valutazione adottati
6. Simulazioni di Terza Prova effettuate
7. Risultati raggiunti
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
2
2
3
4
4
5
5
6
7
8
ALLEGATO A
Relazioni finali sulla programmazione relativa alle discipline dell’ultimo anno di
corso
MATERIE
Religione cattolica
pag. 9
Lingua e letteratura italiana
pag. 11
Lingua e letteratura inglese
pag. 17
Filosofia
pag. 20
Storia
pag. 24
Matematica
pag. 29
Fisica
pag. 34
Informatica
pag. 38
Scienze naturali
pag. 47
Disegno e storia dell’arte
pag. 53
Scienze motorie
pag. 56
ALLEGATO B
Testi delle due simulazioni di Terza Prova svolte durante l’anno scolastico pag. 59
Griglia di valutazione della Terza Prova
pag. 60
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1. Presentazione sintetica della classe:
a) Elenco dei candidati
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
AGNOLETTO Davide
BARUTTA Lucia
BASSO Daniele
BASSO Sara
BECCARELLO Davide
BOATO Gabriele
CACCIN Giacomo
CHILESE Marco
DE FRANCESCHI Alberto
GIANOLLA Alessandro
MAI Alessia
MANTOVANI Martina
MESCOLINI Mattia
MICHIELETTO Matteo
MOSCHIN Federico
MOSCHIONI Monica
NOVELLO Brigida
PANNOCCHIA Filippo
PEGORARO Alessandro
PESCE Marco
PIVA Alberto
RINALDO Nicola
SOTTANA Giorgia
SPAGNA Mattia
TREVISAN Filippo
VIANELLO Simone
b) Breve storia del triennio
Classe
Iscritti
dalla stessa
classe
Terza
Quarta
Quinta
21
27
27
Iscritti
da
altra
classe
9
0
0
Promossi
Non
Promossi
Passati
altra
scuola/sez.
28
27
26
2
0
0
1
0
1
Mobilità
all’estero
0
0
0
La classe 5^F è oggi composta da 26 studenti, 7 ragazze e 19 ragazzi.
All’inizio del triennio la classe risultava costituita da un gruppo più consistente
rappresentato dai promossi della ex-2^F a cui erano stati uniti altri nove studenti
provenienti dalla ex-2^B. Durante l’anno scolastico 2013/2014 il Consiglio di
Classe ha dovuto attuare delle strategie volte alla omogeneizzazione di queste
due componenti; si è lavorato sia per eliminare le differenze, comunque
modeste, dei programmi svolti durante il biennio, sia da un punto di vista
relazionale per costruire una identità di classe unitaria. A fine anno i risultati
sono stati positivi: la maggioranza degli studenti è stata promossa con una
media discreta o buona e i debiti erano pochissimi; due studenti comunque non
sono stati ammessi alla classe successiva mentre una studentessa ha lasciato la
classe per seguire la famiglia. Questa situazione diffusamente positiva si è
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confermata durante il quarto anno, alla fine del quale solo tre studenti hanno
avuto il giudizio sospeso. Durante l’anno scolastico in corso l’impegno di studio è
apparso mediamente meno determinato e approfondito e alla fine del primo
quadrimestre solo tredici studenti hanno riportato la sufficienza in tutte le
materie; una studentessa ha cambiato scuola durante le vacanze di Natale 2015.
Negli ultimi mesi la situazione si è di poco modificata: alcuni studenti e
studentesse hanno raggiunto un livello di preparazione buono e in alcuni casi
ottimo, grazie ad un impegno costante e serio, e sono in grado di effettuare
collegamenti tra le tematiche trattate e di contribuire alle lezioni con osservazioni
stimolanti e la loro autonomia di giudizio, ma la parte più consistente della
classe, pur raggiungendo una complessiva dignitosa sufficienza, evidenza ancora
una certa fatica nell’organizzare i propri tempi di lavoro. Alcuni studenti
manifestano difficoltà, per quanto non gravi, in alcune discipline, in particolare
nella produzione scritta di italiano, in matematica, fisica e informatica, in alcuni
casi per un impegno evidentemente ancora non del tutto adeguato, in altri per
importanti problemi di salute o difficoltà personali. Al permanere di questa
situazione complessiva sicuramente ha contribuito anche il comportamento
generale del gruppo che non ha completato in modo positivo il percorso di
crescita intrapreso all’inizio del triennio; i docenti hanno spesso lamentato
disturbo durante le lezioni per la difficoltà di alcuni a mantenere la
concentrazione, comportamenti poco controllati e a volte poco rispettosi, ripetuti
ingressi in ritardo e per alcuni un numero eccessivo di assenze non
adeguatamente motivate, situazioni che non hanno consentito a tutti di sfruttare
appieno le proposte educative dei docenti. Inoltre all’interno del gruppo classe
non si è mai instaurato quel circolo virtuoso di aiuto e sostegno reciproco tra
studenti che permette di crescere insieme: la classe non appare coesa e non è
stata superata una certa rivalità tra la componente maschile più esuberante e a
volte soverchiante e quella femminile più riservata. Non è mancato comunque chi
ha seguito con costanza e affetto compagni che si sono trovati nel corso
dell’anno ad affrontare gravi problemi di salute, personali o familiari. Inoltre,
soprattutto nel secondo biennio, vari studenti hanno partecipato alla vita della
scuola impegnandosi in varie attività: uno studente è stato per due anni
Rappresentante di Istituto, altri hanno contribuito all’organizzazione di tornei
sportivi scolastici, operato come peer educator nel progetto “Mosaico”
organizzato a scuola dall’ ASL 13 Dolo-Mirano e proposto attività durante la
cogestione (vedi punti 4, 5).
Per fronteggiare le lacune e le fragilità evidenziate nel corso dell’anno da alcuni
studenti sono state attivate varie forme di recupero: tutti i docenti hanno svolto
le attività di recupero curricolare. L’insegnante di Italiano per alcuni casi ha
attivato recuperi individuali di scrittura; l’insegnante di Matematica ha attivato
corsi di recupero per le lacune emerse nel 1^Quadrimestre e sportelli di
potenziamento.
c) Continuità didattica nel triennio
La seguente tabella riassume la composizione dei consigli di classe che si sono
succeduti nel corso del triennio.
Terzo anno
Quarto anno
Quinto anno
Religione
Argentino Cagnin
Argentino Cagnin
Argentino Cagnin
Italiano
Giuliana Tasso
Giuliana Tasso
Giuliana Tasso
Inglese
Laura Bondì
Patrizia Dalla Tor
Patrizia Dalla Tor
Storia e filosofia
Cesare Crobeddu
Cesare Crobeddu
Roberta Bortolozzo
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Matematica
Maria Tinuzzo
Maria Odorisi
Maria Odorisi
Fisica
Patrizia Alessandrini
Maria Odorisi
Maria Odorisi
Informatica
Michela Goldin
Michela Goldin
Antonio Voltattorni
Scienze naturali
Alessandra Busulini
Alessandra Busulini
Alessandra Busulini
Disegno e storia
dell’arte
Dora Trapani
Dora Trapani
Dora Trapani
Scienze motorie
Nadia Simi
Nadia Simi
Nadia Simi
Il prof. Crobeddu che era stato Coordinatore di Classe durante il terzo ed il
quarto anno è stato sostituito in questo compito nell’anno in corso dalla prof.ssa
Busulini.
d) Situazione di partenza della classe nell’anno in corso
All'inizio di quest'anno scolastico la classe appariva suddivisa in tre gruppi: il
primo che dimostrava di aver raggiunto competenze di livello buono e a tratti
anche ottimo nelle varie discipline grazie al proprio impegno ed ad autonome
capacità di rielaborazione dei contenuti; il secondo, più numeroso, formato da
studenti con una adeguata preparazione di base che avevano dimostrato positivo
impegno nello studio e una certa capacità di rielaborazione critica dei contenuti e
che aveva raggiunto livelli più che sufficienti o discreti; l'ultimo costituito da
studenti che avevano raggiunto esiti globalmente accettabili evidenziando però
alcune difficoltà dovute a carenza nella preparazione di base talora
accompagnate da impegno più superficiale e discontinuo.
2. Obiettivi generali (educativi e formativi) raggiunti
Nel corso del triennio il Consiglio di Classe ha accompagnato la classe nel suo
percorso di crescita tenendo presente i seguenti obiettivi:
a) Finalità educative e formative
 consolidare un processo di formazione che renda gli/le allievi/e individui
responsabili e consapevoli delle proprie azioni, capaci di motivare le
proprie scelte e di riflettere sul proprio ruolo nel contesto scolastico e, più
in generale, nel contesto sociale e civile;
 educare ai valori della convivenza civile, della pace e solidarietà, del
rispetto dell’ambiente e delle regole;
 stimolare un atteggiamento di disponibilità al dialogo caratterizzato da
capacità di ascolto, rispetto della diversità dei punti di vista, esigenza di
chiarezza e rigore logico;
 stimolare ad una riflessione critica e autonoma sulla realtà, nella
prospettiva di sviluppare un progetto culturale e civile;
 sviluppare la consapevolezza del valore della cultura e della conoscenza
quali strumenti necessari alla formazione ed alla crescita dell’intelligenza e
della personalità;
 educare a comprendere la funzione e l’importanza delle diverse discipline
di studio nella costruzione delle abilità e nel processo di formazione
dell’individuo;
 educare all’integrazione delle conoscenze;
b) Obiettivi comportamentali trasversali
 Dimostrare un atteggiamento rispettoso verso l’ambiente scolastico e le
sue regole di convivenza democratica;
 Impegnarsi in modo costante e responsabile;
 Partecipare in modo costruttivo e consapevole alle attività didattiche;
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
Esercitare la capacità di valutare le proprie prestazioni scolastiche e
acquisire autonomia.
c) Obiettivi cognitivi trasversali
Oltre alle conoscenze, abilità e competenze specifiche di ogni disciplina, il
Consiglio di Classe ha perseguito i seguenti risultati di apprendimento:
 consolidamento di un appropriato metodo di studio, con adeguamento
alle nuove e più complesse realtà di apprendimento;
 capacità nell’articolazione di un discorso argomentativo e nella
distinzione delle diverse interpretazioni di un testo, un fatto, un
pensiero, un’immagine;
 possesso e padronanza linguistica tali da poter accedere ai linguaggi
specifici di ogni singola materia;
 acquisizione dell’abitudine alla riflessione sistematica e alla personale
e critica rielaborazione dei contenuti appresi;
 capacità di individuazione di procedimenti adeguati per la risoluzione
di problemi.
3. Conoscenze, abilità e competenze raggiunte
Si rimanda alle relazioni finali di ciascuna disciplina (Allegato A).
4. Attività extra/para/intercurricolari effettivamente svolte
Nel corso del triennio la classe ha svolto le seguenti attività:
1) Viaggi d’istruzione:
 Berlino (4° anno)
2) Uscite didattiche:
 Uscita naturalistica a Valle Vecchia (Venezia) (3°anno);
 Mantova (Palazzo Te) e Sabbioneta (3° anno);
 MART di Rovereto (Futurismo) (3° anno);
 Trieste (le chiese non cattoliche)(solo i frequentanti le lezioni di Religione 3° anno);
 Biennale d’Arte (3° e 5° anno);
 Padova (Orto botanico e Cappella degli Scrovegni) (4° anno);
 Uscita Naturalistica sul Cansiglio (4° anno);
 Venezia (Museo Archeologico) (4° anno);
 EXPO 2015 (Milano) (5° anno);
 Vittoriale a Gardone (5° anno);
 Collezione Guggenheim (Venezia) (5° anno);
 Scienze in Pratica (fondazione Golinelli a Bologna) (5° anno).
3) Rappresentazioni teatrali:
 Teatro: Pirandello (La patente; L’uomo dal fiore in bocca) (4° anno);
 Teatro in inglese: “Pride & Prejudice” da Jane Austin (5° anno);
 Teatro: “Ungaretti - Il Tascapane” (5° anno).
4) Offerte formative proposte dall’Istituto:
 Partecipazione al progetto Auschwitz (De Franceschi,
Pannocchia, Pegoraro, Sottana, Spagna) (4° anno);
 Conferenza di Antonia Arslan sul Genocidio degli Armeni;
 Conferenza su Pasolini a cura del dott. Cerica;
 Conferenza su “Islam & Occidente” a cura del prof.Enzo Pace;
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Mantovani,



Peer educator nel progetto “Mosaico” (Basso D., Mescolini, Moschin,
Rinaldo) (4° anno);
Progetto “Primo soccorso” (Barutta, Basso D., Basso S., Mescolini,
Moschin, Novello, Rinaldo) (4° anno).
Conferenza “Precision Medicine: present challenges for future cures”.
Eleventh World Conference on the Future of Science della Fondazione
Umberto Veronesi (Barutta)(5° anno).
 Conferenza promossa dal comitato di bioetica dell’ospedale di Noale (Basso
D., Mescolini)(3°anno).
 Partecipazione ai tornei sportivi scolastici (calcio, pallavolo)(3°, 4° e 5°
anno).
5) Certificazioni di lingua straniera:
Nel corso del triennio gli studenti hanno conseguito le seguenti certificazioni:
 B1 Inglese: (Gianolla, Mantovani, Sottana, Spagna) (3°anno); (Barutta,
Mai, Moschin, Moschioni, Novello, Rinaldo) (4° anno).
 B2 Inglese: (Michieletto) (4° anno); (Mai, Mantovani, Moschin, Moschioni,
Sottana) (5° anno).
6) Certificazioni ECDL:
(Chilese, De Franceschi) (3° anno).
7) Soggiorni linguistici:
 Malta (Agnoletto, De Franceschi, Gianolla, Michieletto) (3°anno);
 Inghilterra (Boato, Gianolla, Rinaldo) (4° anno).
8) Partecipazione agli organi collegiali e ad attività della scuola:
 Rappresentanti d’Istituto (De Franceschi) (3° e 4° anno);
 Rappresentanti di classe (Agnoletto, De Francheschi – 3°anno)(Michieletto
– 4°anno)(Moschin, Sottana – 5°anno);
 Organizzazione tornei sportivi (Calcio: Caccin, Michieletto, Pesce)
(Pallavolo: Agnoletto, Beccarello)(4°anno).
9) Orientamento:
Gli studenti hanno partecipato come classe ed anche in modo individuale
alle numerose attività di orientamento in uscita promosse o pubblicizzate
dall’Istituto.
5. Criteri e strumenti di valutazione approvati dal Collegio dei docenti e
fatti propri dal Consiglio di classe.
Criteri generali e condivisi dai Docenti relativamente alla valutazione sono stati:
 la conoscenza dei contenuti delle singole discipline;
 le competenze ed abilità acquisite;
 i progressi conseguiti in relazione ai livelli di partenza;
 la qualità dell’attenzione, della partecipazione e dell’impegno dimostrati;
 il possesso e il corretto utilizzo della terminologia specifica;
 la capacità di approfondire, anche in maniera autonoma, le conoscenze;
 la puntualità nello svolgimento dei compiti assegnati.
La valutazione è stata espressa in decimi, mentre nelle simulazioni di terza prova
è stata effettuata, con esclusivo valore esemplificativo, anche la valutazione in
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quindicesimi secondo la griglia di corrispondenza allegata al presente documento
(All. B).
Per assicurare una omogeneità di valutazione il Consiglio di Classe ha fatto
riferimento al seguente schema generale di valutazione (contenuto nel POF):
10
Eccellente
9
Ottimo
8
Buono
7
Discreto
6
Sufficiente
5
Mediocre
4
3
2
1
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
Interviene con pertinenza, conosce ed espone i
contenuti con chiarezza, in modo articolato e con
integrazioni personali; utilizza metodi e procedure
espressive con padronanza e autonomia; organizza
con efficienza il proprio lavoro; la produzione è
creativa, coerente e corretta.
Partecipa attivamente, conosce i contenuti in modo
completo e li sa esporre con chiarezza; utilizza con
padronanza metodi e procedure espressive; organizza
il proprio lavoro con precisione; la produzione è
coerente e corretta.
Conosce i contenuti che sa esporre con discreta
chiarezza; utilizza metodi e procedure espressive con
soddisfacente autonomia; esegue le consegne con
diligenza anche se con qualche imprecisione; si
organizza nel proprio lavoro; la produzione è
sostanzialmente corretta e apprezzabile.
Conosce i contenuti delle discipline anche se con
qualche incertezza e li espone in modo semplice.
Guidato, si orienta nell’uso e nell’applicazione di
metodi e procedure espressive; esegue le consegne e i
compiti commettendo errori non gravi; la produzione
non è sempre precisa e coerente, ma è nel complesso
accettabile.
Mostra alcune lacune nella conoscenza dei contenuti;
l’esposizione è imprecisa o disorganica. Con qualche
difficoltà si orienta nell’uso di metodi e procedure
espressive. Esegue le consegne in modo talvolta
superficiale o saltuario; la produzione è limitata o
rispecchia un metodo approssimativo o mnemonico.
Presenta gravi lacune nella conoscenza dei contenuti
che espone in modo frammentario. Non sa orientarsi
nell’uso e nell’applicazione di metodi e procedure
espressive. Commette gravi errori nell’esecuzione
delle consegne e dei compiti che saltuariamente fa; la
produzione è disorganica e incoerente.
Non conosce alcuno dei contenuti in modo accettabile,
l’esposizione non è valutabile. Non mostra alcun
interesse all’apprendimento
e all’uso di metodi e
procedure espressive. La produzione è nulla o
praticamente inesistente.
6. Simulazioni di Terza Prova effettuate.
Il Consiglio di Classe ha proposto due simulazioni di Terza Prova:
• Prima simulazione: data di svolgimento 15 dicembre 2015; tipologia: A;
materie coinvolte fisica, inglese, storia, storia dell’arte; durata della prova: tre
ore; media dei punteggi 11,8.
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• Seconda simulazione: data di svolgimento 11 aprile 2016; tipologia: A;
materie coinvolte: filosofia, informatica, inglese, scienze naturali; durata della
prova: tre ore; media dei punteggi 12,3.
(I testi delle prove e la griglia di valutazione sono riportati nell’All. B).
Il giorno 16 maggio 2016 la classe effettuerà una simulazione di Prima Prova
(Italiano) comune a tutto l’Istituto.
La classe ha affrontato, come le altre classi del Liceo Scientifico dell’Istituto, le
simulazioni di Seconda Prova inviate dal MIUR in data 10 dicembre 2015
(Matematica), 25 gennaio 2016 (Fisica) e 29 aprile 2016 (Matematica).
7. Risultati raggiunti
I risultati conseguiti dalla classe riflettono il quadro d’insieme che è stato
definito nella presentazione e per ulteriori precisazioni si rinvia alle relazioni
delle singole discipline (Allegato A)
Mirano, 15 maggio 2016
La Coordinatrice
La Dirigente Scolastica
Prof.ssa Alessandra Busulini
Prof.ssa Carla Berto
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I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA”
Licei Classico – Linguistico - Scientifico
MIRANO - VENEZIA
ALLEGATO A – RELAZIONI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELAZIONE FINALE
Materia: RELIGIONE CATTOLICA
1. In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i
seguenti obiettivi in termini di:
1a. CONOSCENZE
-
gli alunni conoscono e valutano i principali fatti e temi legati alla presenza del
cristianesimo nella storia e nella cultura italiana;
gli alunni conoscono le principali articolazioni dell’etica cristiana.
1b. ABILITÀ


gli alunni sono capaci di lettura critica della realtà e della cultura e alla luce
delle conoscenze religiose;
gli alunni sanno confrontare costruttivamente la proposta cristiana con gli
umanesimi contemporanei e altre forme religiose.
1c. COMPETENZE
-
gli alunni sanno impostare correttamente il problema etico, specialmente in
riferimento alle tematiche della vita, della persona, del lavoro, del bene
comune, della pace e della salvaguardia del creato.
2. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA E LORO ORGANIZZAZIONE
Durante quest'anno si è cercato di approfondire alcune tematiche attinenti alla
morale cattolica ed alla fede religiosa.
In particolare si è affrontato il tema dell'amore e della coppia, della famiglia ieri e
oggi, dell'etica professionale e del lavoro, della fede oggi:
- I principali problemi sociali d'oggi: analisi e tentativi di soluzione.
- La diseguaglianza fra i popoli, fra le nazioni e fra le persone: analisi ed
interventi.
- Il significato dell'intercultura.
- La condizione giovanile oggi: lettura sociale e antropologica.
- Il significato della vita di coppia. la costruzione del rapporto, il dialogo, la
relazione, la sessualità nella coppia, la psicologia della coppia.
- La sessualità nella coppia: significato per la coppia, significante dell'amore,
problematiche inerenti alla sessualità oggi.
- I problemi per una famiglia oggi: dialogo, aborto , divorzio, separazioni,
accoglienza della vita.
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- L'etica: definizione, elementi per una sua identificazione e costituzione,
implicazioni per l'individuo e per la società oggi.
- Il lavoro e l'etica professionale: significato ed implicazioni per l'individuo e per
la società oggi.
- La fede e la concezione di Dio nella realtà sociale contemporanea e per l'uomo
d'oggi, valenza e difficoltà.
- Le tappe della fede nelle sue varie articolazioni.
- Le nuove forme di religiosità oggi.
- La Chiesa oggi nel mondo contemporaneo: valenza e difficoltà.
3. METODI
Sono attivate ricerche individuali e di gruppo, discussioni in classe alternate a
lezioni frontali, per assicurare la maggior chiarezza ed esaustività agli argomenti
ed una partecipazione costante di tutti gli alunni.
La ricerca in alcuni momenti si è svolta con Internet.
4. MEZZI
Sono stati utilizzati
documentari
audiovisivi
inerenti alle religioni, al
cristianesimo, alla storia della Chiesa ed alle tematiche di etica contemporanea.
Si è utilizzato per la consultazione il testo di S.Bocchini – Religione e Religioni,
EDB ed. vol 2.
5. SPAZI
Gli spazi usati, oltre all’aula di classe, sono stati: le sale proiezioni video e la
sala-Internet
6. TEMPI
I tempi sono stati cadenzati dall’ora settimanale prevista per un totale di 30 ore.
7. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
I
-
criteri di valutazione finale sono impostati sulla base della seguente griglia:
interesse e partecipazione
conoscenza dei contenuti
capacità di esposizione: - proprietà di linguaggio
- iniziativa d'intervento
- capacità di analisi critica e di confronto
Il grado di conseguimento degli obiettivi specifici, sia in sede quadrimestrale che
annuale, è stato dedotto da verifiche attuate mediante relazioni orali e scritte.
Prof. Argentino Cagnin
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I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA”
Licei Classico – Linguistico - Scientifico
MIRANO - VENEZIA
ALLEGATO A – RELAZIONI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELAZIONE FINALE
Materia: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
1. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i
seguenti traguardi in termini di:
1a. CONOSCENZE
Gli studenti, sia pur in modo diversificato, hanno acquisito le seguenti
conoscenze:






Conoscenza delle principali fasi della letteratura italiana ed europea dal
Romanticismo alla seconda metà del Novecento
Conoscenza generale dei movimenti letterari che hanno caratterizzato il
periodo in esame
Conoscenza degli autori attraverso la loro vicenda umana, l’itinerario artistico
e la produzione letteraria
Conoscenza dei testi letti attraverso strumenti idonei alla loro comprensione
Conoscenza delle principali figure retoriche, delle strutture metriche di un
testo poetico e delle categorie narratologiche di un testo letterario in prosa
Conoscenza del Paradiso di Dante, attraverso un percorso tematico
1b.ABILITA’
La classe, nel complesso, ha raggiunto una sufficiente capacità di analisi e
sintesi; solo alcuni studenti però, accanto ad un vivo interesse dimostrato
durante tutto l’anno per la materia, possiedono tutte le seguenti capacità:
 Capacità di analisi
 Capacità di sintesi
 Capacità di confronto
 Capacità di rielaborazione e di giudizio autonomo
1c. COMPETENZE
Dall’analisi delle competenze acquisite dalla classe (sotto riportate), si evince una
situazione diversificata in almeno tre livelli: 1) di sicurezza per una parte, con
alcune punte di eccellenza; 2) di sufficienza per una parte della classe; 3) di non
completa competenza in alcuni casi:





Avere una completa padronanza della lingua scritta e di quella orale
Saper analizzare un testo, letterario e non
Saperlo inserire nel contesto storico e nello sviluppo dei generi letterari
Saper produrre un testo scritto di argomento letterario, storico, di attualità,
sotto forma di saggio breve, commento, o di analisi e riflessione guidata da
un questionario
Saper utilizzare i concetti di poetica e di riflessione teorica sull’attività artistica
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1d. SITUAZIONE DELLA CLASSE: fin dall’inizio si è caratterizzata per la
presenza di un gruppo di studenti, con capacità discrete, con un comportamento
responsabile nei confronti dello studio e delle attività didattiche proposte, che ha
raggiunto un livello adeguato di preparazione, mentre un altro gruppo, a causa di
una motivazione incostante e di un metodo di studio superficiale ha incontrato
difficoltà nel conseguire risultati apprezzabili. Per alcuni, nonostante l’attivazione
di percorsi di studio individualizzati, permangono difficoltà espressive e di
organizzazione logica delle informazioni. Pertanto la conoscenza dei contenuti si
è differenziata in relazione all’impegno e alle risorse individuali; le capacità di
riflessione critica, rielaborazione e contestualizzazione, operando collegamenti
interdisciplinari, sono progressivamente migliorate nel complesso, anche se con
livelli diversificati.
2. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA E LORO ORGANIZZAZIONE
G. LEOPARDI
Zibaldone, T1 la teoria del piacere p.11; T1b il vago, l’indefinito p.13; T1c
l’antico p.14; T1e il vero è brutto p.16; T1f teoria della visione p.16; T1g parole
poetiche p.17; T1o la rimembranza p.19
Canti,T2 L’infinito p.30; T6 A Silvia p.50; T8 La quiete dopo la tempesta p.64;
T9 Il sabato del villaggio p.66; T10 Canto notturno di un pastore errante dell’Asia
p.70; T14 La ginestra p.88
Microsaggio 2,La Palinodia e la polemica contro l’ottimismo progressista p.87
Operette morali, T15 Dialogo della Natura e di un Islandese p.108; T16 Cantico
del gallo silvestre p.114; T17 Dialogo di Tristano e di un amico p.118
Lettura integrale delle Operette, con lavoro di approfondimento individuale
(ognuno ha letto e approfondito un Dialogo a propria scelta, con esposizione
finale del lavoro)
LA CONTESTAZIONE IDEOLOGICA E STILISTICA DEGLI SCAPIGLIATI
E. Praga, T1 Preludio p.168; T2 La strada ferrata p.172
A. Boito, T4 Case nuove p.183; T3 Dualismo p.179
U. Tarchetti, T5 L’attrazione della morte p.186
IL ROMANZO DAL NATURALISMO FRANCESE AL VERISMO ITALIANO
G. Flaubert, T1 I sogni romantici di Emma p.209
E. Zola, T3 Lo scrittore come operaio del progresso sociale p.218; T4 L’alcol
inonda Parigi p.222
G. Verga, T1 Arte, Banche e Imprese industriali p.343; T8 I vinti e la fiumana
del progresso p.384; T10 La comunità del villaggio p.389; T15 la tensione
faustiana del self-made man p.435
Microsaggio 11, Lotta per la vita e darwinismo sociale
F. De Roberto, T6 Decadenza biologica della stirpe p.233
SIMBOLISMO E DECADENTISMO
C. Baudelaire, T1 Corrispondenze p.487
P. Verlaine, T1 Arte poetica p.520; T2 Languore p.523
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G. D’Annunzio, Il Piacere, T1 Un ritratto allo specchio p.588; I romanzi del
superuomo, T3 Il programma politico del superuomo p. 601; Le Laudi, T6 La
sera fiesolana p.622; T8 La pioggia nel pineto p.630
G. Pascoli, T1 Una poetica decadente, da Il fanciullino p.672; micro saggio
14 il fanciullino e il superuomo: due miti complementari p.680; Myricae,T4 X
Agosto p.700; T7 Temporale p.708; micro saggio 15 La vegetazione malata del
Decadentismo p.728; I Canti diCastelvecchio, T15 Il gelsomino notturno
p.748; Poemi conviviali, T16 Alexandros p.755
LA STAGIONE DELLE AVANGUARDIE
Microsaggio1 Il mito della macchina, da Praga e Carducci al Futurismo e oltre,
p.21
F.M. Marinetti, T1 Manifesto del Futurismo p.25; T2 Manifesto tecnico della
letteratura futurista p.28
LA LIRICA DEL PRIMO NOVECENTO IN ITALIA: I CREPUSCOLARI
G. Gozzano, T2 La signorina Felicita ovvero la felicità p.80
LA NARRATIVA ITALIANA NEL PRIMO NOVECENTO
I. Svevo, Una vita, T1 Le ali del gabbiano p.139; Senilità, T2 Il ritratto
dell’inetto p.148; Lacoscienza di Zeno, T5 La morte del padre p.169; T6 La
salute malata di Augusta p.178; T10 La profezia di un’apocalisse cosmica p.205;
micro saggio 3, il monologo di Zeno e il flusso di coscienza p.211
L. Pirandello, La poetica, T1 Un’arte che scompone il reale p.243; Novelle, T4
Il treno ha fischiato p.263; Il fu Mattia Pascal, T5 La costruzione ella sua
nuova identità p.278; T6 Lo strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia p. 287;
Uno, nessuno e centomila, T7 Nessun nome p.295; micro saggio 4,
Pirandello e il teatro p.344; Visione spettacolo della compagnia teatrale I Guitti:
Così è se vi pare
LA NARRATIVA STRANIERA NEL PRIMO NOVECENTO
M. Proust, T2 Le intermittenze del cuore p.414
R. Musil, T4 Un uomo senza qualità è fatto di qualità senza l’uomo p.427
F. Kafka, T2 L’incubo del risveglio p.455
PERCORSO 3 TEMA : LA SOCIETà ITALIANA FRA MODERNITA’ E
ARRETRATEZZA
I. Silone, T4 Il furto dell’acqua p.499
PERCORSO 4 TEMA: L’ASSURDO
D. Buzzati T3, Il sogno della morte di Angustina p.532
L’ERMETISMO
S. Quasimodo, T1 Ed è subito sera p.545; T3 Alle fronde dei salici p.548; Uomo
del mio tempo (doc. in fotocopia)
Pagina 13 di 61
U. SABA
Il Canzoniere, T1 A mia moglie p.577; T4 Città vecchia p.585; T9 Amai;
Scorciatoie eraccontini, T11 Tubercolosi, cancro, fascismo p.601; T12 L’uomo
nero p.602; Ernesto, T13 La confessione alla madre p.605
U.UNGARETTI
L’Allegria, T2 In memoria p.627; T4 Veglia p.631; T5 I fiumi p.633; T6 San
Martino del Carso p.638; T8 Mattina p.641; T10 Soldati p.644
E. MONTALE
Ossi di seppia, T1 I limoni p.681; T2 Non chiederci la parola p.685; T3
Meriggiare pallido e assorto p.687; T4 Spesso il male di vivere ho incontrato
p.690; Satura, T17 La storia p.729 ;Diario del 71 e del 72, T18 A quella che
legge i giornali p.731
IL NEOREALISMO E IL ROMANZO - La mappa della letteratura p.36
P. Levi, Se questo è un uomo, T5 Il canto di Ulisse p.211
OLTRE IL NEOREALISMO
I. Calvino, Visconte dimezzato, T7 Si possono costruire macchine buone?
P.675
P.P.PASOLINI
Scritti corsari, T4 Rimpianto del mondo contadino e omologazione
contemporanea p.622; Conferenza su Pasolini a cura del dott. Cerica, ricercatore
presso Università Ca’Foscari di Venezia (in allegato Dossier dei testi presi in
esame, p.4 L’odore dell’India – p.5 Profezia)
LA LETTERATURA DRAMMATICA – Il teatro italiano (sintesi p.491)
D. Fo, Mistero buffo, T5 La nascita del villano p.481
3. METODI
L’insegnamento della letteratura è stato sviluppato seguendo una scansione
modulare dei contenuti, strutturata su percorsi storico-culturali, tematici, di
genere, focalizzati su singole opere e/o su singoli autori. Ad indurre verso la
dimensione modulare è la necessità di selezionare i contenuti sulla base di
priorità di significato, anziché procedere enciclopedicamente lungo un asse
cronologico.
La metodologia didattica prevede lezioni di tipo frontale per:
 Introdurre e contestualizzare argomenti
 Sintetizzare un argomento
 Effettuare analisi dei testi
 Fornire indicazioni per l’utilizzo degli strumenti bibliografici e di studio.
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4. MEZZI
Sono stati utilizzati i testi in adozione: G. Baldi – S. Giusso, Testi e storia della
letteratura, vol. D-E-F-G, Paravia ed.
Sono stati utilizzati anche materiali audiovisivi e documenti in fotocopie. Ci si è
avvalsi inoltre di uno spettacolo teatrale su Pirandello: Così è se vi pare, della
compagnia I Guitti
5. TEMPI
Sono state effettivamente svolte, dall’inizio dell’anno fino al 10/05/16, 130 ore di
lezione . Le rimanenti ore curricolari, previste sino alla fine dell’anno, saranno
dedicate alle verifiche e all’approfondimento degli ultimi argomenti svolti.
6. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Le verifiche scritte durante l’anno, secondo le diverse tipologie previste
dall’Esame di Stato, sono state due per il primo periodo e tre per il secondo;
l’ultima prova del secondo periodo è stata una simulazione comune a tutte le
classi quinte dell’Istituto.
Nella loro valutazione sono considerati i seguenti indicatori espressi in una
griglia:
 Correttezza ortografica, morfologica, sintattica e proprietà lessicale
 Pertinenza alla traccia
 Organicità e chiarezza del testo
 Capacità di comprensione e contestualizzazione (tipologia A)
 Conoscenza dei contenuti proposti (tipologia A, C, D)
 Capacità di utilizzazione ed elaborazione dei materiali forniti (tipologia B)
 Capacità di argomentazione
Oltre che attraverso l’interrogazione orale, la verifica delle conoscenze è
avvenuta anche mediante test e questionari a conclusione di moduli didattici.
La valutazione è intesa come attestazione del livello di conoscenza e di
approfondimento critico raggiunto sulla base dei seguenti elementi:
 Proprietà espressiva
 Correttezza delle conoscenze
 Capacità di ragionamento – collegamento secondo criteri di logicità e
consequenzialità.
La valutazione di insufficienza (più o meno grave, espressa su scala decimale) è
attribuita quando la prova (orale o scritta) ha evidenziato in parte o tutti i
seguenti elementi:
- conoscenze lacunose
- analisi poco pertinente
- esposizione incerta
- scarsa coerenza e correttezza delle argomentazioni
- mancanza di correttezza sul piano ortografico e morfosintattico
La valutazione di sufficienza è assegnata in presenza di:
- un accettabile livello di conoscenze
- una capacità di scrittura corretta sul piano ortografico, morfosintattico,
lessicale
- una comprensione corretta dei testi
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-
un’analisi essenziale
un impegno diligente
Nella valutazione quadrimestrale si è tenuto conto anche dell’ attenzione alle
lezioni, dell’impegno e della partecipazione dimostrati dagli alunni, della loro
applicazione e regolarità nello studio, del loro sforzo per superare carenze e
lacune e degli eventuali approfondimenti personali.
La valutazione non ha cessato di essere “formativa” per guidare lo studente alla
corretta consapevolezza dei suoi “saper fare” e/o al miglioramento del proprio
profitto.
Prof.ssa Giuliana Tasso
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I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA”
Licei Classico – Linguistico - Scientifico
MIRANO - VENEZIA
ALLEGATO A – RELAZIONI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELAZIONE FINALE
Materia:LINGUA INGLESE
1. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i
seguenti obiettivi in termini di:
1a. CONOSCENZE:
All’inizio dell’anno quasi tutti gli allievi risultavano in
possesso dei prerequisiti utili per affrontare il programma dell’ultima classe.
Alla fine del percorso formativo
un numero considerevole di alunni/e
dimostrano di aver raggiunto un soddisfacente livello di conoscenza delle
strutture morfosintattiche fondamentali della lingua inglese e del lessico
ricorrente nella lingua quotidiana. Per quanto riguarda la letteratura, la
classe, nel suo complesso, possiede una più che sufficiente conoscenza
dell’atmosfera culturale e degli autori più rappresentativi dell’Età Romantica,
dell’Età Vittoriana e della cosiddetta “Età dell’Ansia”.
1b. ABILITA’: Al termine del percorso formativo tutti gli alunni dimostrano di
essere in grado di applicare quanto appreso al fine di:
 comprendere messaggi orali di carattere generale, individuando le
informazioni principali e inferendo dal contesto gli elementi non noti;
 rispondere a domande personali o inerenti a un dialogo ascoltato o ad un
brano letto;simulare situazioni comunicative;esprimere opinioni personali
ed il proprio giudizio critico;
 individuare le diverse tipologie testuali (testi di carattere funzionale o di
genere letterario);
 leggere un testo in profondità (lettura estensiva e intensiva), ovvero
focalizzare il tema principale, riconoscere le caratteristiche del testo e
l’intenzione comunicativa dell’autore;
 contestualizzare il testo letterario collocandolo nel panorama culturale e
sociale di appartenenza;discutere del testo e confrontarlo con altri testi
della letteratura inglese e di altre letterature ricercando i collegamenti
interdisciplinari;
 comunicare per iscritto (attraverso la rielaborazione di appunti, riassunti
di materiali orali e scritti,composizioni),esprimendosi con adeguata
capacità comunicativa e correttezza formale.
1c. COMPETENZE: Nel corso del biennio gli alunni/e hanno interagito in maniera
sempre più spontanea nella comunicazione in lingua, sia con l’insegnante che
tra di loro, partecipando attivamente alla vita della classe. Alla fine dell’anno
quasi tutti dimostrano di saper rielaborare criticamente le conoscenze
acquisite, di saperle esporre in modo sufficientemente fluido e sicuro, con
discreta conoscenza lessicale e discreta correttezza formale, utilizzando il
registro linguistico adeguato al contesto situazionale. Per quanto riguarda la
letteratura,la classe, nel suo complesso, sa analizzare in modo soddisfacente
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il romanzo Gotico nei suoi principali elementi costitutivi, sa descrivere
l’atmosfera culturale, filosofica e sociale Romantica, dell’Età Vittoriana e
dell’Età dell’Ansia; sa analizzare tematiche, simboli , figure e tecniche
compositive e narrative dei periodi suddetti. Sa inoltre esprimere il proprio
punto di vista su eventi, personaggi ambientazione e tematiche di un film
visto in lingua originale discutendone con compagni ed insegnante .
1d. SITUAZIONE DELLA CLASSE: Ho seguito gli alunni/e della classe 5^F negli
ultimi due anni .All’inizio del quarto anno gli alunni/e presentavano una
soddisfacente conoscenza delle strutture morfosintattiche e del lessico di base
della lingua inglese. La capacità comunicativa ,sia nella lingua orale che in quella
scritta, risultava invece un po’ carente. Si è perciò lavorato per far loro acquisire
una certa fluenza, soprattutto nella lingua orale. La classe ,nel suo complesso, ha
presentato una partecipazione molto vivace, a tratti caotica, che ha talvolta
impedito un sereno svolgimento delle lezioni a causa di continui richiami.
2. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA E LORO ORGANIZZAZIONE
LETTERATURA
The Gothic Novel: characteristics.
M.Shelley: da Frankenstein, or the Modern Prometheus. “The Creation of the
monster” pag.205.
H.Walpole : da The Castle of Otranto) “ Crossing the Alps”( fotocopia)
The Romantic Age:characteristics.
W.Blake: Introduction, (fotocopia),London( pag.188 .)
W.Wordsworth: Daffodils ( pag.218)
S.T.Coleridge: The Rime of the Ancient Mariner (da pag.222 a pag.225).
G.B.Byron: da Manfred (fotocopia) “And you,ye crags...” My Spirit Walked
Not with the Souls of Men”.
Keats: da The Eve of St.Agnes( fotocopia), La Belle Dame Sans Merci
(fotocopia)
The Victorian Age : Social and Cultural background
C.Dickens : Hard Times : “Nothing but facts”(fotocopia)
“Coketown”
pag.291fino a riga 18 . “The definition of a horse” pag 309 fino a riga 26.
The Aesthetic Movement : philosophical background
O.Wilde : da
The Picture of Dorian Gray : “Basil Hallward’s studio”
(fotocopia) “Life as the greatest of the Arts pag.98-99.
The Age of Anxiety : Cultural background
J.Joyce :” Eveline” ; da The Dead “ The Living and the Dead”pag 190.
Ulysses: “Mr.Bloom at a funeral”pag.145.
Pagina 18 di 61
da
G.Orwell da Nineteen Eighty-Four “ Big brother is watching you”pag.534
E' stato visto il seguente film, in versione integrale e in lingua originale:
“A Christmas Carol” di R.Zemeckis
Un certo numero di lezioni è stato dedicato all’approfondimento linguistico
con particolare riguardo alla preparazione all’esame FCE.
3. METODI
Il Metodo usato è stato di tipo induttivo. Oltre alle lezioni frontali, si è
impostato il lavoro sul contributo attivo degli allievi impegnandoli
costantemente in analisi guidate di testi letterari individuali e di gruppo
attraverso la discussione di classe e di gruppo e in ricerche guidate di
approfondimento.
4. MEZZI
E’ stato usato il libro di testo di letteratura “Performer Culture &Literature”
volumi 2° e 3° e fotocopie da testi vari.
Sono stati impiegati sussidi audiovisivi quali CD e lettore CD per gli esercizi di
ascolto e DVD ed aula video per la visione del film.
5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si è fatto riferimento a quanto
concordato nelle riunioni di Dipartimento tenutesi all’inizio dell’anno
scolastico.
Le verifiche sono state di tipo formativo, in numero di 2 prove orali e 2 prove
scritte per quadrimestre, somministrate in forma di trattazione sintetica di un
argomento dato (tipologia A).
Sono state effettuate due simulazioni di terza prova.
Per le verifiche scritte sono stati utilizzati i seguenti criteri di valutazione:




Contenuti
Livello morfosintattico
Aderenza alla traccia proposta
Capacità di sintesi.
Per le verifiche orali sono stati utilizzati i seguenti criteri di valutazione:




Contenuti
Fluenza
Accuratezza grammaticale
Capacità di fare collegamenti
Prof.ssa Patrizia Dalla Tor
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I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA”
Licei Classico – Linguistico - Scientifico
MIRANO - VENEZIA
ALLEGATO A – RELAZIONI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELAZIONE FINALE
Materia: FILOSOFIA
1. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i
seguenti traguardi in termini di:
> Conoscenze
Informazioni riguardanti gli autori e i temi filosofici trattati, i concetti e i problemi
considerati, i testi analizzati, i contesti culturali e storici in cui filosofi e testi si
inquadrano
> Abilità
Adottare le modalità proprie del pensiero riflessivo: attenzione, concentrazione,
atteggiamento critico
Applicare procedimenti di analisi, sintesi, collegamento infra- e inter-disciplinare
Sviluppare l’elaborazione logica e argomentativa un atteggiamento volto a
problematizzare e a interrogarsi sul senso di idee, conoscenze, azioni
Esprimere le proprie idee nel dialogo culturale facendo attenzione alle tesi
dell’interlocutore
> Competenze
Usare un lessico formalmente corretto e coerente
Adoperare una terminologia specifica per esprimere i contenuti della disciplina
Usare procedure logiche e strategie argomentative per sostenere o confutare
tesi specifiche
Saper compiere le seguenti operazioni sui testi filosofici letti: definire e
comprendere temi e concetti, enucleare le idee centrali, ricostruire e valutare le
strategie argomentative e rintracciarne gli scopi, riassumere le tesi fondamentali
. Rispondere in modo puntuale e organico alle verifiche, sia orali che scritte
Esercitare la riflessione critica sul “senso”, sulla determinazione storica, sulla
validità, sul rapporto con la totalità sociale e culturale, dei valori, delle
conoscenze, delle diverse forme di sapere
2. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA E LORO ORGANIZZAZIONE
MESI
Settembre
Novembre
ARGOMENTI
Georg Wilhelm Friedrich Hegel(1770-1831)
Le vicende biografiche e le opere - La Fenomenologia dello Spirito La Dialettica - Il ruolo della Filosofia - Signoria e servitù - La
coscienza infelice - Lo Spirito Oggettivo: famiglia, società civile,
Stato - Lo Spirito Assoluto: Religione, Arte e Filosofia.
Analisi di testi:
- La coscienza infelice come devozione, dalla Fenomenologia dello
Spirito (1807), vol. 2B, t1 p. 416.
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Dicembre
- Lo Stato, da Lineamenti di filosofia del diritto (1821), vol. 2B, t6 p.
452.
Arthur Schopenhauer(1788-1860)
Le vicende biografiche e le opere - Le radici culturali del sistema - Il
“velo di Maya” - Tutto è volontà - Caratteri e manifestazioni della
volontà di vivere - Il pessimismo - La critica delle varie forme di
ottimismo - Le vie della liberazione dal dolore
Gennaio
Analisi del testo: - L’ascesi, da Il mondo come volontà e
rappresentazione (1818), vol. 3A, t1 p. 27.
Soren Kierkegaard(1813-1855)
Le vicende biografiche e le opere - L’esistenza come possibilità e fede
- Il rifiuto dell’hegelismo e la verità del “singolo” - Gli stadi
dell’esistenza - L’angoscia - Disperazione e fede - L’attimo e la
storia: l’eterno e il tempo.
Analisi del testo:- Il “salto” della fede, da L’esercizio del
cristianesimo, (1850),vol. 3A, t3 p.51.
Destra e Sinistra hegeliana
Caratteri generali - Feuerbach(1804-1872)
Analisi del testo:- L’uomo come essere naturale e sociale, da Principi
della filosofia dell’avvenire, 1844, vol. 3A, t3 p.67.
Febbraio
Karl Marx(1818-1883)
Vita e opere - Caratteristiche generali del marxismo - La critica del
“misticismo logico” di Hegel - La critica della civiltà moderna e del
liberalismo - La critica dell’economia borghese e la problematica
dell’alienazione - Il distacco da Feuerbach - La concezione materialistica
della storia - La sintesi del Manifesto - Il Capitale - La rivoluzione e la
dittatura del proletariato - Le fasi della futura società comunista.
Analisi del testo: - Struttura e sovrastruttura, da Per la critica
dell’economia politica, (1859), vol. 3A, t3p. 67.
Il Positivismo sociale ed evoluzionistico
Positivismo, Illuminismo e Romanticismo - Le varie forme di positivismo La filosofia sociale in Francia: Saint-Simon, Fourier e Proudhon - Auguste
Comte(1798-1857) - Il positivismo utilitaristico inglese: Malthus, Ricardo,
Bentham e Mill
Marzo
Analisi del testo: - Lo stadio positivo: dalle cause alle leggi, da Discorso
sullo spirito positivo (1844),vol. 3A, t1 p. 149.
Friedrich Nietzsche(1844-1900)
Vita e scritti - Filosofia e malattia - Nazificazione e denazificazione - Le
caratteristiche del pensiero e della scrittura di Nietzsche - Il periodo
giovanile - Il periodo “illuministico” - Il periodo di Zarathustra - L’ultimo
Nietzsche
Analisi del testo:- Il superuomo e la fedeltà alla terra, da Così parlò
Pagina 21 di 61
Aprile
Zarathustra, (1883-85), vol. 3A, t3 p.334.
Sigmund Freud(1856-1939) e la rivoluzione psicoanalitica
Dagli studi sull’isteria alla psicoanalisi - L’inconscio e le vie per accedervi
- La scomposizione psicoanalitica della personalità - I sogni gli atti
mancati e i sintomi nevrotici - La teoria della sessualità e il complesso di
Edipo - La religione e la civiltà
Analisi del testo:- L’es, ovvero la parte oscura dell’uomo, da
Introduzione alla psicoanalisi, (1915-17), vol. 3A, t2 p. 356.
Carl Gustav Jung(1875-1961)e l’inconscio collettivo
Analisi del testo: - Simboli e religione, da Introduzione all’inconscio,
(1940) fotocopia.
Lo sviluppo critico delle scienze: dalla matematica alla fisica
nucleare
Dalle geometrie non euclidee alla fisica dei quanti - Albert Einstein
Filosofia, scienza e linguaggio
Il neopositivismo e il principio di verificazione
Analisi del testo: - Il manifesto del Circolo di Vienna, La concezione
scientifica del mondo,1929, vol. 3B, t1 p.47.
Karl Popper(1902-1994)
Vita e opere - Popper e il neopositivismo - Popper e Einstein - La
riabilitazione della filosofia - Le dottrine epistemologiche - Le dottrine
politiche
Analisi del testo: - La falsificabilità come criterio di demarcazione della
scienza, da La logica della scoperta scientifica, 1959, vol. 3B, t3 p. 83.
Kuhn, Lakatos e Feyerabend
Maggio
A scelta un percorso tematico tra i seguenti (voll. 3A e 3B):

La crisi del soggetto nella riflessione del Novecento

I fondamenti dello Stato: amicizia sociale e Costituzione

Le nuove frontiere della vita: questioni di bioetica

Il volto dell’Altro e i problemi dell’accoglienza
3. METODI
Lezione frontale, lavori di gruppo, lettura di testi, ricerche guidate,
approfondimenti personali, discussioni e dibattiti, partecipazione a conferenze e
visione di programmi registrati, processi individualizzati
4. MEZZI
- Manuale in dotazione:
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Abbagnano Fornero, “Percorsi di filosofia”, Storia e temi, Paravia, voll.-3A3B
Libri di testo, appunti dalle lezioni, materiale integrativo cartaceo e
multimediale, autoprodotto o reperito in rete, saggi, dispense.
5. SPAZI
 Aula e aula video
6. TEMPI
 2 ore settimanali
7. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Due verifiche (formative o in itinere) e una verifica generale (sommativa o generale)
su parti consistenti di programma, riguardanti tutta la classe, orali o scritte, per
quadrimestre.
Criteri di valutazione e griglia:
La valutazione, basata su voti decimali, è correlata a vari parametri, e cioè alla
considerazione: - dell’impegno e della partecipazione, - dell’acquisizione e della
elaborazione delle conoscenze, - dell’autonomia nello studio e nell’approfondimento
critico, - delle competenze e delle capacità maturate.
Prof.ssa Roberta Bortolozzo
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I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA”
Licei Classico – Linguistico - Scientifico
MIRANO – VENEZIA
ALLEGATO A – RELAZIONI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELAZIONE FINALE
Materia: STORIA
1. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i
seguenti traguardi in termini di:
> Conoscenze
Informazioni riguardanti gli eventi e i temi filosofici trattati, i concetti e i problemi
considerati, i testi analizzati, i contesti culturali in soggetti storici e testi si
inquadrano
> Abilità
Adottare le modalità proprie del pensiero riflessivo: attenzione, concentrazione,
atteggiamento critico
Applicare procedimenti di analisi, sintesi, collegamento infra- e inter-disciplinare
Sviluppare l’elaborazione logica e argomentativa e un atteggiamento volto a
problematizzare e a interrogarsi sul senso di fatti, conoscenze, azioni
Esprimere le proprie idee nel dialogo culturale facendo attenzione al contesto
storico
Esercitare la riflessione critica sulla determinazione fattuale, sulla validità, sul
rapporto con la totalità sociale e culturale, dei valori, delle conoscenze, delle
diverse forme di sapere della storia
> Competenze
Usare un lessico formalmente corretto e coerente
Adoperare una terminologia specifica per esprimere i contenuti della disciplina
Usare procedure logiche e strategie narrative e argomentative per descrivere
fatti
•
Saper compiere le seguenti operazioni sui documenti letti: definire e
comprendere le relazioni causa-effetto, individuare tematiche storiche, ricostruire
e valutare strategie operative, rintracciarne gli scopi e le finalità
Rispondere in modo puntuale e organico alle verifiche, sia orali che scritte
2. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA E LORO ORGANIZZAZIONE
PERIODO
ARGOMENTI
Settembre
1. LA NASCITA DELLA SOCIETA’ DI MASSA
La seconda rivoluzione industriale - Colonialismo e imperialismo - Il
mondo delle potenze imperialiste - Le nazioni e il nazionalismo Socialismo e rivoluzione - Religione e scienza - Il sistema politico
internazionale: dalla pace alla guerra
Ottobre
Documenti: L’Europa alla conquista dell’Africa (1892), La difesa dei
lavoratori nella Rerum Novarum (1891)
2. L’ETA’ GIOLITTIANA
Le trasformazioni economiche e sociali - La guerra di Libia e la crisi
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politica
Documento: La guerra fa ricca la borghesia (1911)
3. LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Le cause della Grande Guerra - Le difficoltà degli imperi multinazionali I protagonisti fuori dall’Europa - L’inizio della guerra - Una guerra
inedita - Il 1917, la Rivoluzione in Russia e l’intervento in guerra degli
Stati Uniti - L’Italia in guerra - Dalla guerra alla pace
Novembre
Documenti: Gli orrori della guerra (1927), I quattordici punti di Wilson
(1818)
4. IL PRIMO DOPOGUERRA
I problemi aperti - L’Europa dei vincitori: la Francia e il Regno Unito L’Europa degli sconfitti: l’Austria e la Germania di Weimar - Gli anni
“folli” degli Stati Uniti
Documenti: Un mondo luccicante (1925), La forza della verità (1920)
5. LA GRANDE CRISI
1929: l’inizio della crisi - La reazione degli Stati Uniti: il New Deal - La
crisi in Gran Bretagna e in Francia
Dicembre
Documento: La madre profuga (1935) (fotografia)
6. LE ORIGINI DEL FASCISMO (1919-1926)
Il primo dopoguerra in Italia - Il biennio rosso: 1919-1920 - I partiti e
le masse - La nascita del fascismo - La presa del potere - La
costruzione dello Stato totalitario
Documento: Il discorso del 3 gennaio 1925 (1925)
7. LA RUSSIA DALLA RIVOLUZIONE ALLO STALINISMO
Dalla rivoluzione di febbraio alla rivoluzione d’ ottobre - La costruzione
dell’Unione Sovietica - Il totalitarismo sovietico: lo stalinismo
Gennaio
Documento: Le Tesi di aprile (1917)
8. IL NAZIONALSOCIALISMO IN GERMANIA
L’ascesa al potere di Hitler - Lo Stato totalitario nazista . La politica
economica e la spinta verso la guerra
Documento: Le leggi di Norimberga (1935)
9. IL REGIME FASCISTA (1926-1939)
L’organizzazione del regime - Il partito unico - L’antifascismo - La
cultura e la società - La politica economica - La politica estera
Febbraio
Documento: La Dichiarazione della razza (1938)
10.
IL MONDO ALLA VIGILIA DELLA SECONDA GUERRA
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MONDIALE
Gli anni Trenta: il Giappone e la Cina - Il mondo coloniale e l’America
Latina tra crisi economica e spinte all’indipendenza - La guerra di
Spagna - Verso la guerra mondiale
Documento: Lo spazio vitale (1939)
11.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE (1939-1942)
L’attacco nazista - L’Italia in guerra - La guerra totale - La guerra nel
Pacifico
Documento: L’appello di De Gaulle (1940)
12.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE (1942-1945)
Lo sterminio degli ebrei - La svolta nel conflitto: le prime sconfitte
dell’Asse - Il crollo del Fascismo e la Resistenza in Italia - Lo scontro
finale
Marzo
Documento: Un lampo su Hiroshima (1945)
13.
L’INIZIO DELLA GUERRA FREDDA
Il mondo alla fine della guerra - Le origini della guerra fredda - Gli Stati
Uniti, capofila del blocco occidentale - L’Europa occidentale nella sfera
di influenza statunitense - L’URSS e i paesi comunisti - La Cina dalla
guerra civile alla repubblica popolare - La rinascita del Giappone
Documenti: L’aiuto economico degli Stati Uniti (1947), Il ricatto
economico degli Stati Uniti (1947)
14.
I DUE BLOCCHI TRA IL 1950 E IL 1980
L’Unione Sovietica e l’Est europeo: destalinizzazione e repressione - Gli
Stati Uniti: dal bipolarismo al multipolarismo - L’Europa occidentale tra
sviluppo e integrazione - Il Sessantotto
Documenti: La politica estera degli Stati Uniti (1961)
15.
LA FINE DELLA GUERRA FREDDA
La dissoluzione dell’Unione Sovietica - Il crollo dei regimi comunisti
nell’Europa orientale - Un caso anomalo: La vicenda della Jugoslavia L’egemonia degli Stati Uniti - La nascita dell’Unione europea - Il
cammino degli stati dell’Europa occidentale
Aprile
Documento: La guerra fredda è finita (1991)
16.
L’ITALIA DALLA RICOSTRUZIONE AL BOOM
ECONOMICO
L’Italia della ricostruzione: 1945-1958 - I partiti di massa - La prima
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legislatura: gli anni del centrismo - Il miracolo economico
Documento: Le elezioni del 1948 (1948)
17.
L’ITALIA NEGLI ANNI SESSANTA E SETTANTA
L’esperienza del centrosinistra - Il Sessantotto italiano - Il
compromesso storico - Il terrorismo - Le trasformazioni nella società e
nell’economia
Maggio
Documento: Lo Statuto dei lavoratori (1970)
18.
LA LUNGA TRANSIZIONE DALLA PRIMA ALLA
SECONDA REPUBBLICA
L’economia e la società italiane negli anni Ottanta - Verso la fine della
prima Repubblica - Il difficile passaggio alla seconda Repubblica
Documento: Relazione parlamentare antimafia (1985)
3. METODI
Lezione frontale, lavori di gruppo, lettura di testi, ricerche guidate,
approfondimenti personali, discussioni e dibattiti, partecipazione a conferenze e
visione di programmi registrati, processi individualizzati
4. MEZZI
- Manuale in dotazione: Giovanni De Luna- Marco Meriggi, Il segno della
storia, Paravia, volume 3
- Partecipazione alle conferenze organizzate dal Dipartimento di Storia e Filosofia
tenute in orario curricolare (prof.ssa A.Arslan e prof. E.Pace) ed extracurricolare
(prof. Goisis) sul genocidio del popolo armeno e sul rapporto tra cultura islamica
e Occidente
5. SPAZI
Aula e aula video
6. TEMPI
Due ore settimanali.
7. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Due verifiche (formative o in itinere) e una verifica generale (sommativa o
generale) su parti consistenti di programma, riguardanti tutta la classe, orali o
scritte, per quadrimestre.
La valutazione, basata su voti decimali, è correlata a vari parametri, e cioè alla
considerazione: - dell’impegno e della partecipazione, - dell’acquisizione e della
elaborazione delle conoscenze, - dell’autonomia nello studio e
nell’approfondimento critico, - delle competenze.
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Prof.ssa Roberta Bortolozzo
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LICEO STATALE “E. MAJORANA - E. CORNER”
INDIRIZZO CLASSICO – LINGUISTICO - SCIENTIFICO
MIRANO – VENEZIA
ALLEGATO A – RELAZIONI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELAZIONE FINALE
Materia: MATEMATICA
1. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i
seguenti obiettivi in termini di:
RELAZIONI E FUNZIONI
CONOSCENZE
Limiti
Conoscere la definizione di limite di
funzione reale di variabile reale.
Teoremi fondamentali sui limiti
Conoscere i teoremi di unicità e del
confronto; Conoscere le operazioni
con i limiti;
Conoscere le forme indeterminate.
Continuità
Conoscere la definizione di continuità
in un punto e la classificazione dei
punti di discontinuità.
Limiti notevoli
Funzioni continue su intervalli chiusi
e limitati
Conoscere Il teorema di Weierstrass,
il teorema di esistenza degli zeri ed il
teorema dei valori intermedi
Asintoti
Conoscere la definizione di asintoto
orizzontale, verticale ed obliquo.
Derivate
Conoscere la definizione di derivata
ed il suo significato geometrico e
fisico;
Conoscere le regole di derivazione;
I punti di non derivabilità;
Conoscere la relazione tra
derivabilità e continuità.
ABILITA’
Adattare la definizione di limite a limiti finiti e
infiniti;
Saper effettuare verifiche di limiti finiti e
infiniti.
Saper calcolare il campo di esistenza di una
funzione reale, dedurne punti di
accumulazione e punti di frontiera e
calcolarne i limiti in tali punti;
Saper risolvere forme indeterminate nei
limiti;
Saper calcolare limiti applicando il teorema
del confronto.
Saper verificare la continuità puntuale di
funzioni reali;
Saper studiare la continuità di funzioni
parametriche definite per intervalli.
Saper calcolare limiti riconducibili a quelli
notevoli.
Saper applicare il teorema di esistenza degli
zeri nella risoluzione approssimata di
equazioni.
Saper dedurre l’esistenza di asintoti e saperne
calcolare l’equazione.
Saper applicare le regole di derivazione;
Saper individuare e classificare i punti di non
derivabilità;
Saper calcolare la tangente ad una funzione in
un punto;
Saper studiare la derivabilità di funzioni
parametriche definite per intervalli.
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I teoremi fondamentali del calcolo
differenziale
Conoscere i teoremi di Rolle, di
Lagrange ed il loro significato
geometrico;
Conoscere il teorema di De l’Hopital.
Massimi, minimi e flessi
Conoscere la definizione di massimo
e minimo relativo ed assoluto e
quella di punto di flesso;
I punti stazionari; Conoscere la
condizione necessaria per l’esistenza
del massimo o del minimo relativo o
del flesso per funzioni derivabili;
Conoscere la definizione di concavità
di una funzione in un punto e in un
intervallo.
Gli integrali indefiniti:
Conoscere la definizione di primitiva
di una funzione;
Conoscere la definizione di integrale
indefinito e le sue proprietà;
Conoscere gli integrali indefiniti
immediati.
L’integrale definito
Conoscere l’integrale definito e le
sue proprietà;
Conoscere il teorema della media;
La funzione integrale;
Conoscere il teorema fondamentale
del calcolo integrale.
Calcolo numerico
Metodo di bisezione;
Metodo dei rettangoli.
Equazioni differenziali
Concetto di equazione differenziale;
Equazioni differenziali del primo
ordine a coefficienti costanti;
Equazioni differenziali che si
risolvono con integrazioni
elementari;
Integrazione per separazione delle
variabili.
Riconoscere l’applicabilità o meno dei teoremi
di Rolle e Lagrange a funzioni reali;
Ricercare i punti descritti nella tesi dei
teoremi di Rolle e Lagrange;
Applicare il teorema di De l’Hopital nel calcolo
di limiti;
Applicare i corollari del teorema di Lagrange
in particolare per stabilire se una funzione è
costante, invertibile, crescente o decrescente.
Studiare
funzioni
razionali,
irrazionali,
trascendenti, con valori assoluti e saperne
riassumere,
in
modo
coerente,
le
caratteristiche in un grafico;
Applicare il calcolo delle derivate nella
risoluzione di problemi con particolare
riferimento ai problemi di massimo e di
minimo.
Saper calcolare integrali indefiniti per parti,
per sostituzione;
Saper calcolare l’integrale di particolari
funzioni razionali fratte.
Saper calcolare aree di regioni piane e volumi
di solidi di rotazione;
Saper integrare funzioni definite su intervalli
illimitati o funzioni con punti di discontinuità.
Calcolo di una radice approssimata di
un’equazione algebrica con il metodo di
bisezione o con il metodo delle tangenti;
Stima del valore approssimato di un integrale
definito con il metodo dei rettangoli.
Utilizzare equazioni differenziali per descrivere
e modellizzare fenomeni fisici.
GEOMETRIA
CONOSCENZE
Coordinate cartesiane nello spazio;
Distanza tra due punti nello spazio;
ABILITA’
Saper calcolare l’equazione di rette,
piani e sfere nello spazio;
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Equazione cartesiana di un piano nello
spazio;
Equazione cartesiane e parametriche di
una retta nello spazio;
Condizioni di parallelismo, incidenza,
perpendicolarità;
Equazione di una sfera.
DATI E PREVISIONI
CONOSCENZE
Valore atteso, varianza e deviazione
standard di una variabile aleatoria;
Distribuzioni discrete di probabilità:
distribuzione binomiale, distribuzione di
Poisson;
Variabili aleatorie continue: la
distribuzione normale.
Saper valutare la mutua posizione tra
due piani, tra un piano e una retta e tra
due rette nello spazio;
Saper valutare la mutua posizione tra
un piano e una sfera, tra una retta e
una sfera.
ABILITA’
Applicare le distribuzioni discrete di
probabilità e analizzare le loro proprietà
al variare dei parametri
Applicazioni della distribuzione normale
Operazione di standardizzazione
Alla data di compilazione del documento non sono ancora stati svolti gli
argomenti: integrazione numerica, distribuzione di Poisson e distribuzione
normale.
Competenze






Saper analizzare una situazione problematica individuando l'ambito
matematico nel quale collocare il modello interpretativo.
Saper individuare le informazioni (conoscenze e dati) necessarie per la
risoluzione di un problema e saperle rappresentare ed elaborare in modo
efficace.
Saper generalizzare ed astrarre dimostrando una conoscenza consapevole di
concetti, metodi e strutture.
Saper definire ed esprimere i concetti matematici, esporre i contenuti e
argomentare utilizzando un linguaggio formalizzato appropriato.
Saper utilizzare le conoscenze e le competenze matematiche anche in altri
ambiti disciplinari con particolare riferimento alla fisica.
Saper effettuare opportuni collegamenti fra i contenuti appresi, dimostrando
di aver acquisito un metodo di studio autonomo e critico.
1d. SITUAZIONE DELLA CLASSE: La classe, durante le ore di lezione, ha
dimostrato un diversificato grado di maturità e responsabilità ad accettare e
gestire la crescente complessità dei contenuti e gli obiettivi da raggiungere. Nel
lavoro domestico non tutti si sono impegnati con sollecitudine e puntualità a
svolgere le attività assegnate. Per quanto riguarda il percorso formativo si è
cercato di stimolare la loro partecipazione attiva al fine di rafforzare le loro
conoscenze ma, solo una parte della classe ha risposto positivamente alle
sollecitazioni dimostrando interesse per l’attività didattica. I livello di
preparazione risulta disomogeneo: alcuni alunni dotati di discrete,e in alcuni casi,
ottime capacità logiche ed elaborative hanno acquisito, con impegno e costanza,
discrete/ottime conoscenze, competenze e capacità ad affrontare e risolvere le
problematiche proposte, altri possiedono una limitata conoscenza dei contenuti
manifestando difficoltà a livello applicativo e infine un gruppo risulta essere non
pienamente sufficiente a causa di lacune pregresse, studio non approfondito e
discontinuo e scarsa partecipazione all’attività didattica.
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2. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA
FUNZIONI E LIMITI
La topologia della retta; Approccio intuitivo e definizioni di limite; Limite destro
e limite sinistro, limite per difetto e limite per eccesso; Asintoti orizzontali e
verticali; Teoremi generali sui limiti: Teorema di unicità del limite, Teorema di
permanenza del segno, Teorema del confronto o dei due carabinieri.
LE FUNZIONI CONTINUE E IL CALCOLO DEI LIMITI
Le funzioni continue; Le operazioni con i limiti; Calcolo di limiti e forme
indeterminate; Limiti notevoli; Punti di discontinuità di una funzione;
Proprietà delle funzioni continue; Grafico probabile di una funzione.
LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE
Derivate (definizione); Continuità delle funzioni derivabili: teorema; Significato
geometrico della derivata; Derivate fondamentali; Teoremi sul calcolo delle
derivate: Teorema della somma,Teorema del prodotto, Teorema del quoziente,
derivata della funzione composta, derivata della funzione inversa; Equazione della
tangente in un punto al grafico di una funzione, punto angoloso; Studio dei punti
di non derivabilità; Derivate di ordine superiore al primo; Definizione di
differenziale e suo significato geometrico.
TEOREMI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE
Teorema di Rolle; Teorema di Lagrange; Applicazioni del teorema di Lagrange;
Funzioni crescenti e decrescenti; Regola di De L'Hopital.
MASSIMI, MINIMI E FLESSI
Definizione di massimo e minimo relativo; Definizione di punto di flesso; Ricerca
degli estremi relativi delle funzioni derivabili: metodo grafico metodo delle
derivate successive; Estremi di una funzione non ovunque derivabile; Ricerca dei
punti di flesso a tangente orizzontale od obliqua; concavità di una funzione;
Problemi di massimo e minimo; Problemi di massimo e minimo applicati alla
geometria piana e solida; Asintoti obliqui; Studio di funzioni; La risoluzione
approssimata di un’equazione, metodo della bisezione.
INTEGRALI INDEFINITI
Definizione di integrale indefinito; Integrazioni immediate; Integrazione di
funzioni razionali fratte; Integrazione per sostituzione; Integrazione per parti.
INTEGRALI DEFINITI
Integrale di una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato; Proprietà
dell'integrale definito; Teorema della media; La funzione integrale; Teorema
fondamentale del calcolo integrale; Formula fondamentale del calcolo integrale;
Area della parte di piano delimitata dal grafico di due o più funzioni; Volume di un
solido di rotazione; Integrale di una funzione continua a tratti; Integrali impropri.
L’integrazione numerica: il metodo dei rettangoli
LA GEOMETRIA ANALITICA DELLO SPAZIO
Le coordinate cartesiane nello spazio, distanza tra punti, punto medio di un
segmento. L’equazione di un piano, l’equazione di un piano noti i coefficienti
angolari ed un suo punto;condizione di parallelismo e di perpendicolarità tra
piani;la distanza di un punto da un piano; l’equazione di una retta; condizioni di
parallelismo e perpendicolarità tra rette; condizioni di parallelismo e
perpendicolarità tra retta e piano; distanza di un punto da una retta; l’equazione
di una sfera; equazione di un piano tangente ad una sfera.
DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA’
Le variabili casuali discrete e le distribuzioni di probabilità. Il valore medio, la
varianza e la deviazione standard. La distribuzione discreta, la distribuzione
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binomiale, la distribuzione di Poisson. Le variabili casuali continue: la
distribuzione normale.
La parte di programma scritta in corsivo alla data di stesura del programma non è
ancora stata svolta, si prevede di svolgerla entro la fine delle lezioni.
3. METODI
Allo scopo di raggiungere gli obiettivi prefissati è stata usata la seguente
metodologia:
 Lezione frontale, nella quale i vari argomenti sono stati presentati
teoricamente sottolineando le relazioni con gli altri temi trattati;
 Esercitazioni(lezioni interattive e partecipate), nelle quali gli alunni sono stati
sollecitati a proporre strategie risolutive. Tali esercitazioni hanno avuto la
funzione sia di stimolo che di recupero per favorire l’acquisizione e/o il
consolidamento delle tecniche di calcolo e dei procedimenti di sviluppo dei
problemi.
4. MEZZI
 Manuale in adozione: Aut. Bergamini-Trifone-Barozzi, Matematica.blu 2.0 con
e-book vol. 5, Ed. Zanichelli
 Appunti dell’insegnante e schede.
 Sportello come attività di recupero, al quale gli studenti potevano accedere
mediante iscrizione volontaria. Strumento utilizzato solo da pochi e per poche
ore.
5.SPAZI Lavoro svolto in classe dotata di Lim.
6. TEMPI
Le ore settimanali previste per la disciplina sono 4 ma risultano esigue se
rapportate ai contenuti da dover svolgere ed alla loro complessità. Quanto sopra
comporta ritmi di lavoro pressanti, riducendo i tempi per l’approfondimento degli
argomenti trattati ed il tempo da dedicare agli interventi di recupero.
7. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Per la valutazione nel corso dell’anno si è fatto ricorsoa prove scritte e test.
La




valutazione (formativa) delle prove è fatta utilizzando i seguenti indicatori:
Conoscenza e dei contenuti
Comprensione ed analisi del testo
Applicazione delle tecniche di calcolo e procedure
Forma espositiva/espressiva e linguaggio.
La



valutazione sommativa finale terrà conto:
Dell’intero percorso didattico dell’alunno;
Dell’esito prove sostenute nel corso dell’anno;
Del giudizio sul raggiungimento degli obiettivi tenendo anche conto della
situazione iniziale.
Prof.ssa Maria Odorisi
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LICEO STATALE “E. MAJORANA - E. CORNER”
INDIRIZZO CLASSICO – LINGUISTICO - SCIENTIFICO
MIRANO – VENEZIA
ALLEGATO A – RELAZIONI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELAZIONE FINALE
Materia: FISICA
1. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i
seguenti obiettivi in termini di:
UNITA’
Campo elettrico
La corrente
elettrica
Campo magnetico
Induzione
CONOSCENZE
 Fenomeni elettrostatici
elementari
 Legge di Coulomb
 Il concetto di campo
 Campo
elettrico
di
alcune
particolari
distribuzioni di cariche
 Flusso
del
campo
elettrico e teorema di
Gauss
 Lavoro delle forze del
campo elettrico
 Circuitazione del campo
elettrico
 Potenziale elettrico
 Condensatore e capacità
 Energia
associata
al
campo elettrico
(densità di energia)
 Intensità
di
corrente
elettrica
 Leggi di Ohm
 La resistenza elettrica
 leggi di Kirchhoff
 Energia elettrica
 Carica e scarica di un
condensatore
 Fenomeni magnetici
 Vettore
campo
magnetico
 Forza di Lorentz
 Forze e momenti su
conduttori percorsi da
corrente
 Circuitazione e flusso del
campo magnetico
 Campi magnetici
generati da correnti
elettriche
 Fenomeni di induzione
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ABILITA’
 Saper calcolare i campi elettrici
generati da distribuzioni di cariche
con particolari simmetrie
 Sapere determinare la relazione
tra campo elettrico e potenziale
elettrico
 Sapere analizzare le proprietà
elettrostatiche di un conduttore
 Sapere
calcolare
la
capacità
elettrica di un condensatore piano
e l’energia in esso immagazzinata
 Sapere analizzare condensatori
collegati tra loro
 Sapere risolvere circuiti elettrici in
corrente continua con resistenze
collegate in serie e/o parallelo
 Saper analizzare i fenomeni di
carica e scarica di un condensatore
 Saper calcolare i campi magnetici
generati
da
circuiti
elettrici
percorsi da corrente continua
 Sapere descrivere il moto della
carica elettrica in un campo
magnetico uniforme
 Sapere
analizzare
l’interazione
campo magnetico – circuiti elettrici
 Saper
descrivere
fenomeni
di
elettromagnetica
Le equazioni di
Maxwell e le onde
elettromagnetiche
Relatività ristretta
elettromagnetica
 Legge dell’induzione di
Faraday -Neumann
 Legge di Lenz
 L’autoinduzione
 Energia associata al
campo magnetico
(densità di energia)
 Carica e scarica di un
induttore
 Circuiti elettrici in
corrente alternata
 Trasformatori elettrici
 Campi elettrici indotti
 Legge di Ampere –
Maxwell
 Equazioni di Maxwell
 Onde elettromagnetiche
induzione
elettromagnetica
applicando la Legge di Faraday Neumann
 Saper individuare il verso della
corrente indotta secondo la legge
di Lenz nel rispetto del principio di
conservazione dell’energia
 Sapere calcolare il coefficiente di
autoinduzione di un solenoide
immerso in un campo magnetico
uniformel’energia
in
esso
immagazzinata
 Saper analizzare i fenomeni di
carica e scarica di un induttore
 Saper descrivere le proprietà del
campo elettromagnetico
 Saper descrivere la genesi e la
propagazione
delle
onde
elettromagnetiche nello spazio
 Postulati della relatività
di Einstein
 Trasformazioni
di
Lorentz
 Dilatazione del tempo
 Contrazione
della
lunghezza
 Relatività
della
simultaneità
 Composizione di velocità
 Quantità
di
moto
relativistica
 Energia relativistica
 Riconoscere analogie e differenze
della relatività einsteiniana e
galileiana
 Saper applicare le trasformazioni
di Lorentz in semplici casi
 Comprendere che simultaneità di
due
eventi
è
relativa
all’osservatore
 Riconoscere analogie e differenze
della legge di composizione di
velocità einsteiniana e galileiana
 Riconoscere lo stretto legale tra
massa ed energia
La parte in corsivo non è stata affrontata al momento della stesura del
documento.
Competenze
 Estendere il concetto di interazione mediata dall’ente campo ai fenomeni magnetici
ed elettromagnetici;
 Comprendere il principio di funzionamento di alcune applicazioni tecniche dei
principi dell’elettromagnetismo (motori elettrici, alternatori,)
 Riconoscere, nella relatività ristretta, le nuove grandezze fisiche invarianti, con
laconseguente modifica dei concetti di tempo, spazio e simultaneità tra eventi;
 Saper applicare in ambiti diversi della disciplina le conoscenze acquisite e saperle
collegare.
 Conoscere e saper usare strumenti matematici adeguati alla situazione in esame e
individuarne il significato fisico.
 Saper esporre i contenuti della disciplina e argomentare utilizzando un linguaggio
appropriato.
1d. SITUAZIONE DELLA CLASSE: La complessità dei contenuti della disciplina ha
creato difficoltà maggiori rispetto ai programmi degli scorsi anni scolastici, sia
per il maggior coinvolgimento della matematica sia per il più elevato grado di
astrazione. Di questa situazione ne hanno risentito maggiormente i ragazzi che,
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negli anni precedenti, avevano maturato una preparazione di base che aveva
raggiunto i livelli minimi di competenze e capacità.
Il livello di raggiungimento degli obiettivi è diversificato all'interno del gruppo
classe in quanto solo una parte di essa, dimostrando una discreta motivazione
allo studio, sorretta da attenzione diligente ed interessata in classe e da impegno
domestico regolare ha raggiunto risultati più che discreti, un numero esiguo di
studenti, invece ha dimostrato scarsa motivazione allo studio e poca attenzione
conseguendo una preparazione prevalentemente schematica enunciativa.
2. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA
CARICHE ELETTRICHE, FORZAE CAMPO ELETTRICO
La carica elettrica; Separazione delle cariche; Polarizzazione; Isolanti e
conduttori; Processi di elettrizzazione e di polarizzazione; La legge di Coulomb;
Principio di sovrapposizione; Il campo elettrico: definizione; Il campo elettrico di
una carica puntiforme;Linee di forza del campo elettrico; Condensatori a facce
piane e parallele; Flusso del campo elettrico; teorema di Gauss; Applicazioni del
teorema di Gauss: campi a simmetria sferica; Campo generato da una
distribuzione lineare omogenea infinita di carica; Campo generato da una
distribuzione piana infinita di carica; Campo generato da due distribuzioni di
cariche piane, infinite, omogenee e parallele di segno opposto e di uguale densità
di carica; Conduttori in equilibrio elettrostatico; Potere dispersivo delle punte;
Teorema di Coulomb.
ANALOGIA TRA CAMPO ELETTRICO E CAMPO GRAVITAZIONALE
Campo elettrico e campo gravitazionale a confronto
ENERGIA POTENZIALE ELETTRICA E POTENZIALE ELETTRICO
Campi ed energie potenziali: Lavoro delle forze del campo elettrico e variazione
dell’energia potenziale elettrica in caso di campo uniforme; Lavoro delle forze del
campo elettrico e variazione dell’energia potenziale elettrica nel caso di campo
generato da una singola carica; Potenziale elettrico; Relazione tra campo
elettrico e differenza di potenziale elettrico relativo a due punti del campo;
Superfici equipotenziali; Moto di una carica in un campo elettrico; Circuitazione
del campo elettrico e conservatività del campo elettrico; Condensatori e
dielettrici, Condensatori in serie e parallelo; Energia di un condensatore; Energia
in un campo elettrico.
CORRENTE ELETTRICA E CIRCUITIIN CORRENTE CONTINUA
Corrente elettrica e suo verso; Velocità di deriva; Forza elettromotrice; Il
generatore di corrente continua;Le leggi di Ohm; Potenza nei circuiti elettrici;
Effetto Joule; Resistenze in serie e parallelo; Risoluzione di un circuito elettrico.
La resistenza interna di un generatore di f.e.m. Le leggi di Kirchhoff.
LA CORRENTE ELETTRICA NELLA MATERIA
La carica e scarica di un condensatore. Circuiti RC
MAGNETISMO FLUSSO DEL CAMPO MAGNETICO E LEGGE DI FARADAY
I magneti; Differenze e analogie tra campo elettrico e campo magnetico; Il
campo magnetico; Linee del campo magnetico; Dibattito su elettricità e
magnetismo e l’esperienza di Oersted; Le esperienze di Faraday e di Ampère;
Forza magnetica su cariche in movimento: la forza di Lorentz; Forza magnetica e
regola della mano destra; Moto di una carica in un campo magnetico; La forza
magnetica su un filo percorso da corrente; Momento torcente di un campo
magnetico su una spira percorsa da corrente; Filo rettilineo esteso percorso da
corrente: la legge di Biot-Savart; Forza tra fili percorsi da corrente; Flusso del
campo magnetico; Il teorema di Gauss per il campo magnetico; La circuitazione
del campo magnetico; Teorema di Ampère; Applicazione del Teorema di Ampère:
campo magnetico generato da un solenoide;
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INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
I fenomeni dell’induzione elettromagnetica: esperimenti relativi ai vari casi. La
legge di Faraday-Neumann: il flusso del campo magnetico, la f.e.m cinetica. La
legge di Lenz. L’autoinduzione. I circuiti RL: analisi dei circuiti, bilancio
energetico di un circuito RL; densità di energia del campo magnetico.
L’alternatore
LE EQUAZIONI DI MAXWELL
I campi elettrici indotti. La legge di Ampère-Maxwell, la corrente di spostamento.
Le equazioni di Maxwell. Le onde elettromagnetiche.
La parte sopra scritta è stata svolta entro la data di pubblicazione del
documento. Si prevede di svolgere la seguente.
LA RELATIVITA’RISTRETTA
Introduzione alla relatività, i postulati della relatività. La relativizzazione del
tempo. Le trasformazioni di Lorentz. La contrazione delle lunghezze. La
composizione relativistica delle velocità.
3. METODI
Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati si sono svolte lezioni frontali nelle
quali i vari argomenti sono stati presentati, sviluppati ed in ultima analisi
formalizzati. Durante la trattazione di ogni argomento sono stati messi in risalto i
legami con altre discipline e/o con altri temigià svolti all’interno della stessa.
4. MEZZI
 testo in adozione: Fisica e realtà.blu, vol 2 Campo elettrico e magnetico e
Vol 3 Induzione e onde elettromagnetiche. Relatività e quanti, aut.
Claudio Romenied. Zanichelli.
 appunti dell’insegnante.
 LIM, Filmati da you-tube di esperienze
5. SPAZI
Lavoro svolto in classe
6. TEMPI
Le ore settimanali previste per la disciplina sono 3 ma risultano esigue se
rapportate ai contenuti da dover svolgere ed alla loro complessità.
7. CRITERI E STRUMENTIDI VALUTAZIONE ADOTTATI
Sono state fatte verifiche sia attraverso interrogazioni orali (occorre saper
comunicare quello che si sa in modo adeguato, sia lessicalmente con la terminologia specifica, sia comprensibilmente con una esposizione chiara e
logicamente condotta) sia a mezzo verifiche scritte.
La valutazione (formativa ) delle prove è stata fatta in base ai seguenti indicatori:
 conoscenza dei contenuti;
 comprensione ed analisi del problema/quesito;
 elaborazione dei dati ed utilizzo delle leggi;
 forma espositiva/espressiva e linguaggio.
La valutazione sommativa finale terrà conto:
 dell’intero percorso didattico dell’alunno;
 dell’esito prove sostenute nel corso dell’anno;
 del giudizio sul raggiungimento degli obiettivi tenendo anche conto della
situazione iniziale.
Prof.ssa Maria Odorisi
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I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA”
Licei Classico – Linguistico - Scientifico
MIRANO - VENEZIA
ALLEGATO A – RELAZIONI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELAZIONE FINALE
Materia: INFORMATICA
1. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i
seguenti traguardi in termini di:
1a. CONOSCENZE
Conoscenze
RC e IS – Servizi di Rete e struttura di Internet
Conoscere le reti di accesso. Conoscere i concetti di base sulle reti di
comunicazione: conoscere la struttura dei messaggi inviati attraverso i diversi
strati dello stack Internet (incapsulamento). Conoscere le problematiche legate
alle reti, quali i ritardi, le perdite e gli errori. Conoscere le architetture del
software a livello applicazione; il concetto di socket per la comunicazione tra
processi attivi su host diversi; conoscere il protocollo HTTP e i tipi di
connessione; conoscere i protocolli FTP e quelli di posta elettronica. Saper
comprendere la logica di funzionamento gerarchico del servizio e del database
DNS. Conoscere il ruolo del livello trasporto, di MUX/DEMUX e le principali
caratteristiche dei protocolli TCP e UDP. Conoscere il ruolo del livello rete e le
funzioni di indirizzamento, inoltro e instradamento. Conoscere la struttura e il
funzionamento dei router di livello 3. Conoscere i protocolli IPv4 e IPv6, le
maschere di sottorete, il protocollo DHCP e gli algoritmi di routing. Conoscere il
livello connessione e le metodiche di rilevamento e correzione degli errori.
Conoscere il protocollo Ethernet (reti locali).
CS –Calcolo numerico e computabilità. Applicazioni alla matematica
Conoscere la teoria della computabilità come disciplina che si occupa di
determinare se un problema possa o non possa essere risolto in termini di puro
calcolo e quindi per via numerica. Conoscere il concetto di risoluzione ricorsiva di
un problema e il legame tra la ricorsività e la computabilità. Conoscere i concetti
di alfabeto, grammatica e linguaggio formale. Conoscere la teoria degli automi a
stati finiti deterministici e non deterministici e il concetto di linguaggio regolare.
Sempre nell’ambito della computabilità di un problema, conoscere la macchina di
Turing, il test di Turing e il progetto Eliza. Conoscere i concetti di metodi risolutivi
diretti ed iterativi. Conoscere i modelli previsionali lineari ed esponenziali,
applicabili in vari contesti scientifici. Conoscere l’importanza della
programmazione di applicazioni web dinamiche self made sotto forma di wiki (su
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WikiSpaces) come strumento di collaborazione per la presentazione di contenuti.
1b. ABILITA’
Abilità
RC e IS – Servizi di Rete e struttura di Internet
Saper confrontare le caratteristiche delle diversi reti di accesso.
Saper definire l’architettura di una rete locale come quella presente nella nostra
scuola.
CS –Calcolo numerico e computabilità. Applicazioni alla matematica
Saper applicare i principi del calcolo numerico in ambito matematico per la
costruzione algoritmica dei numeri trascendenti π e del numero di Nepero e.
Saper trovare soluzioni approssimate di equazioni in base al teorema degli zeri,
utilizzando il metodo dicotomico. Saper approssimare numericamente il calcolo di
integrali definiti con il metodo dei rettangoli e dei trapezi. Saper applicare il
modello previsionale corretto di crescita o di decrescita lineare o esponenziale ai
fenomeni osservati in ambito scientifico.
1c. COMPETENZE
Competenze
RC e IS – Servizi di Rete e struttura di Internet
Saper riconoscere e classificare la rete di accesso e la rete di trasporto. Saper
correlare i diversi mezzi trasmissivi, i protocolli e i dispositivi di rete utilizzabili
alle diverse tipologie di rete. Comprendere la logica alla base della stratificazione
dei protocolli. Saper classificare i protocolli di rete associati ai livelli applicazione
(HTTP, FTP, protocolli di posta elettronica, DNS), trasporto (TCP e UDP), rete (IP,
DHCP e servizio NAT), connessione e fisico (ARP, Ethernet). Saper comprendere
che l’indirizzamento a livello rete deve essere tradotto nell’indirizzamento fisico a
livello connessione tramite il protocollo ARP. Comprendere l’importanza
dell’affidabilità (e della sicurezza) e saper indicare i meccanismi applicati dai vari
protocolli per la sua implementazione. Saper ricostruire cosa accade a fronte
della semplice richiesta di una pagina web, elencandone i passaggi salienti,
identificandone i servizi necessari. Indicare i diversi messaggi che attraversano lo
stack TCP/IP, correlandoli ai protocolli utilizzati.
CS –Calcolo numerico e computabilità. Applicazioni alla matematica
Saper definire un linguaggio formale. Saper rappresentare un automa a stati
finiti deterministico. Saper analizzare semplici macchine a stati e comprendere
che la macchina di Turing è a un automa a stati finiti. Saper analizzare i problemi
risolubili utilizzando l’approccio algoritmico, correlandoli con il tempo di calcolo
necessario per la risoluzione. Saper distinguere tra metodi risolutivi diretti e
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metodi iterativi. Saper sviluppate semplici simulazioni come supporto alla ricerca
scientifica, utilizzando il linguaggio e l’ambiente interattivo di R. Saper applicare
modelli di crescita o decremento lineare o esponenziale all’analisi di fenomeni
scientifici, quali la crescita di una popolazione di batteri e animali, il decadimento
di inquinanti e del carbonio-14.
1d. SITUAZIONE DELLA CLASSE
Complessivamente l’intera classe ha reagito con interesse, a volte discontinuo, in
relazione agli argomenti svolti. Dal punto di vista della valutazione delle
verifiche, i risultati si sono dimostrati disomogenei affiancando ottimi esiti ad
elaborati insufficienti. A termine del primo periodo si sono presentati nove casi di
allievi con giudizio complessivo non sufficiente dei quali sei sono riusciti a
recuperare con l’apposita verifica somministrata nel secondo periodo. Sembra
diffuso che ci siano alcune incertezze sui contenuti e una generale scarsa
padronanza del linguaggio tecnico-scientifico specifico. Per tale motivo l’ultima
parte del corso sarà dedicata a quesiti, per gli studenti, sugli argomenti trattati al
fine di un ripasso generale del programma. A tal proposito si fa presente che la
classe è stata coinvolta in varie attività didattiche esterne alla disciplina e
simulazioni di prima e seconda prova dell’esame di Stato, durante le giornate di
lezione perdendo così parecchie ore riservate al corso stesso.
La maggior parte degli allievi sono stati spesso non partecipi e distratti durante le
lezioni sia teoriche in aula che pratiche in laboratorio. In quest’ultima sede la
distrazione e la superficialità a non eseguire le esercitazioni proposte ha
raggiunto spesso livelli da richiamo continuo all’ordine, soprattutto nel secondo
periodo.
Comunque sia, si può dire che la classe abbia raggiunto gli obbiettivi prefissati
con risultati mediamente buoni, con alcune punte di eccellenza.
2. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA E LORO ORGANIZZAZIONE
PROGRAMMA SVOLTO
RC e IS – Reti di comunicazione & architetture di rete
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Introduzione alle reti di comunicazione, stack ISO/OSI, livello di MAC e di
rete, Internet dal punto di vista della STRUTTURA FISICA.
Def. di HOST, struttura di un generico pacchetto dati (Header e Payload).
Router come disp. di L3 (IP Addess) e switch come disp. di L2 (MAC
Address).
Def. di ISP (modalità di accesso alle reti).
La struttura logica (servizi e protocolli) dell'infrastruttura di rete.
Def. di PROTOCOLLO DI RETE (insieme di regole formali x hosts
interconnessi), reti di accesso (SOHO), connessioni via cavo (tecnologie
DSL, ADSL) e fibra ottica (FTTS, FTTH).
Grandi LAN e connessioni radio (rete cellulare, WiMAX, WiFi).
Il funzionamento di una rete cellulare (GSM ed UMTS).
Il Network CORE, la commutazioni di circuito e pacchetto, store and
forward, ritardi di accodamento e perdite di pacchetti.
Multiplexing: tecniche TDM e FDM, Time Slot.
I ritardi di processo (elab. pacchetto - Dest. e CRC), di accodamento
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(output buffer e modalità FIFO), di trasmissione (output bits), di
propagazione (lungo il canale tx) e totale.
Def. di INTENSITA' DI TRAFFICO (occupazione del buffer - L*a/R), ritardo
medio di gruppo.
La perdita dei pacchetti, def. di PROBABILITA' DI PERDITA (come indice di
prestazione).
Def. di THROUGHPUT (quantità di dati ricevuti) e suo valor medio.
Stratificazione dei protocolli, descrizione dei 5 livelli Internet, def. di
incapsulamento e decapsulamento.
RC e IS – Livelli & protocolli dell’architettura Internet
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Livello 5: architetture client-server e P2P, Soket (interfaccia
SW),caratteristiche dei protocolli: affidabilità, throughput, ritardo e
sicurezza.
TCP (protocollo connection oriented), UDP (servizio non connection
oriented).
I protocolli di L5: HTTP (instaura req/resp tra client e server in WWW),
def. di connessioni PERSISTENTI e NON, codici di stato e cookies; FTP (2
conn.:controllo+dati), diff. tra HTTP e FTP, SMTP (solo invio email, non
recupero).
Confronto HTTP e SMTP (pull-push, codifica ASCII dei msg, SMTP tutti i file
in unico msg-HTTP un msg per ogni oggetto), POP3 (per la ricezione di
email, autorizzazione, transazione, aggiornamento), IMAP (sola differenza
con POP3).
Def. di DNS e suo funzionamento, def. di Root, TLD ed Authotitative
server. DNS caching.
Il livello di trasporto, relazione con L2 e concetto di multiplexing UDP (1
IP,1 Port#) e TCP (2 IP,2 port# e def. di WELCOMING SOCKET).
Controllo flusso UDP, vantaggi (controllo,no impostazioni o stato conn.,
piccolo header), struttura segmento e rilevazione errori (no correzione).
Def. di ROUTING e SWITCHING TABLE. Flusso TCP, meccanismo di
connessione, def. di multicast, def. di MSS (Max Segment Size) ed MTU
(Max Tx Unit).
Struttura del segmento TCP (source e destination port, # di sequenza e di
riconoscimento, lunghezza header, FLAG di stato, finestra di Rx, Checksum
bits, dati urgenti, opzioni e dati).
Def. di Numero di SEQUENZA e di RICONOSCIMENTO di un segmento, il
TIMEOUT nella ritrasmissione ed RTT effettivo, campione, stimato e dev
(con formule), intervallo di timeout (formula) e suo raddoppio, la
ritrasmissione veloce.
Controllo del flusso, buffer e finestra di ricezione, la gestione della
connessione (i bit di flag SYN, SYNACK e FIN - RST per l'indisponibilità
della connessione).
Introduzione al livello di rete, def. delle funzioni di FORWARDING (inoltro)
e ROUTING (instradamento), le tabelle di inoltro con algoritmi centralizzati
e distribuiti, i modeli di servizio (consegna garantita, garantita a ritardo
def., ordinata, jitter max, servizi di sicurezza (crittografia)), servizio BESTEFFORT.
Def. di VC (Virtual Circuit), esempio di setup, trasferimento dati e
teardown con VCs.
Cenni sulla teoria del campionamento dei segnali (Fc>=2B), spettro dei
segnali.
Struttura di un IP AD (parte relativa al network ed host), classificazione
nelle principali classi (A, B e C), identificazione della classe tramite i
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leading bits (0,10,110),.
Def. di NETWORK AD e BROADCAST AD. Il 3 way handshake (aperture
connessione TCP) e 4 way handshake (chiusura connessione TCP).
La SUBNETMASK ed il meccanismo dell'attribuzioni di sottoreti e relativo
numero di host disponibile,
L3: la funzione di inoltro, architettura generale di un router (I/O port,
switching fabric, processore di routing), elaborazione I/O, commutazione
(via memoria, bus e matrice), esempi di colli di bottiglia e valutazione
della dimensione della capacità di un buffer
(B=Rtt*Clinktcp/sqrt(Nlinktcp)).
L3: il protocolo IP ed i suoi campi dell'header, la frammentazione dei
datagram, riepilogo su IP address e subnetmask, il DHCP (per
l'assegnamento dinamico) ed NAT (private IP address).
L3: il protocollo ICMP, l'IPv6, il datagram IPv6, con i relativi campi
dell'header, le principali differenze con IPv4.
Algoritmi e protocolli di routing, def. di percorso ottimale, def. di algoritmo
globale e decentrato, statico e dinamico.
Introduzione al livello di connessione (L2). I servizi di connessione
(framing, accesso, consegna affidabile, rilevamento e correzione errori).
Def. di interfaccia di rete (NIC).
L2: meccanismi per la rilevazione e correzione degli errori introdotti dal
canale trasmissivo (controllo di parità, checksum e controllo a ridondanza
ciclica), con esempi, connessioni ad accesso multiplo, broadcast a
protocolli (a partizione di canale, ad accesso casuale, a turno), struttura
del MAC Address. Il complemento a 1 ed a 2.
L3: ARP ed ARP Table (corrispondenza IP AD-MAC AD), l'indirizzamento
esterno, la struttura del frame Ethernet (preambolo, source e destination
MAC AD, tipo, dati e CRC), def. di VLAN con vantaggi e svantaggi, la porta
di trunking ed il frame esteso.
Il concetto e la struttura di un datacenter, lo switch TOR, il load balancer,
l'architettura gerarchica ed a connessione totale.
RC e IS – Reti wireless
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Introduzione alle reti wireless: gli elementi base (host, connessione e
BTS), architetture a singola tratta e multitratta con o senza infrastruttura,
differenze tra reti cablate e wireless (riduzione del segnale, interferenze
tra dispositivi, percorsi multipli), il rapporto segnale-rumore e bit error
rate (SNR, BER).
Il protocollo CDMA, le varianti del protocollo 802.11 (frequenza e velocità),
def. di Access Point (AP), canali ed associazione (SSID di AP),
l'autenticazione ed il protocollo di accesso, la struttura del frame, la
mobilità nelle sottoreti.
Panoramica sulle reti cellulari ed architettura 2G e 3G, cenni su reti 4G ed
LTE, il Bluetooth.
CS – Calcolo numerico, teoria della computabilità, l’applicativo open
source R
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Def. di soluzione, esistenza e numero delle soluzioni, sol. simboliche e
numeriche, calcolo simbolico e formale, def. di calcolo numerico,
applicazioni ed esempi di utilizzo, primi passi con l'applicativo R.
Teoria della computabilità – Logica matematica (vero, falso e corretto).
Def. di tempo di calcolo, l'approccio algoritmico e la relazione T=f(n,X,A),
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analisi e progettazione di un algoritmo e le relative domande fondamentali.
La sintassi di R, inserimento e visualizzazione dei dati, assegnazione ed
operazioni elementari tra le variabili. I vettori con c() e le funzioni: scan(),
print(), mean() e var(), length(), sort(), sqrt().
I vettori di boolean, differenza tra T e TRUE (F e FALSE). R come
applicazione case-sensitive.
Visualizzazione del grafico di una equazione di secondo grado, inclusi gli
assi cartesiani, con soluzioni numeriche alla stessa.
Il comando source("filename.r").
Il concetto di ricorsività, def. di ricorsività, lo studio della successione di
Fibonacci, condizioni generali e compattezza del codice. Gli alfabeti, i
concetti di giustapposizione, cardinalità di un insieme, gli insiemi infiniti,
def. di stringa, l'alfabeto binario, i linguaggi formali con approccio
generativo e riconoscitivo, i metasimboli e simboli terminali.
Teoria degli automi - Def. di automa, convenzioni grafiche per oggetti e
procedure, def. di stato ed evento, grafi orientati, stati finiti e non.
Def. di sistema deterministico ed aleatorio, def. di automi determ. ed
aleatori a stati finiti, i linguaggi regolari, analisi degli enunciati, enunciati
di corrispondenza.
Def. di grammatica generativa ed analitica, le grammatiche regolari e
libere dal contesto.
La tabella di transizione, alternativa alla rappresentazione grafica di un
automa ASFD e ASFND.
Accenno al concetto di lista in informatica (struttura sequenziale di dati
collegati da puntatori), l'utilizzo delle liste (LIST) in R, definizione con
inserimento dei campi, utilizzo delle liste e dei singoli campi attraverso
l'operatore $, l'inserimento e la cancellazione dei campi, la modifica dei
valori all'interno di un campo, i parametri TYPE (l-line, p-point, etc.),
MAIN, XLAB e YLAB di plot.
La definizione di nuove funzioni, la struttura formata dal nome della
funzione, dal corpo e dalla restituzione del valore finale.
La macchina ed il test di Turing, il problema della terminazione,
indecidibilità, la struttura della macchina con un esempio elementare,
statiu speciali, l'intelligenza artificiale, esempi con un gioco di società e la
sfida di Turing.
Creazione ed utilizzo del DATA FRAME (come lista di vettori della
medesima lunghezza: dframe<- data.frame(a,b,...)), la funzione
nrow(dframe) (dimensione del data frame), la lettura degli elementi
(dframe$a).
Applicazioni del calcolo numerico - Discretizzazione di una funzione
complessa, i limiti teorici a valori nella pratica, il calcolo degli integrali
definiti con formula fondamentale ed il metodo dei rettangoli, gli scaloidi.
Il metodo dei trapezi, applicazioni lineari e non, il metodo di Simpson,
applicazioni pratiche.
La funzione di libreria INTEGRATE di R per la valutazione di integrali
definiti con grado di precisione assegnato, la sintassi del costrutto FOR
(var in set).
Modelli e Popolazioni – Introduzione ai modelli e popolazioni, i modelli
lineari ed esponenziali inclusa la loro rappresentazione tramite R, crescita
e decrescita di una popolazione, cenni alle applicazioni previsionali.
Il comando SEQ() per generare una sequenza di valori fornendo gli estremi
ed il passo, LOG() per la valutazione di un logaritmo fornendo valore e
base (log(x,2)).
La libreria GGPLOT2, installazione ed utilizzo per la visualizzazione di
grafici completi.
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Metodi diretti ed iterativi - I metodi diretti ed iterativi, def. di convergenza
di funzione o successione.
Il crivello di Eratostene (determinazione num. primi) con relativo algoritmo
in R.
Il metodo di Taylor e sviluppo di McLaurin per funzioni infinitamente
integrabili nell'intorno di un punto, valutazione di un integrale definito
applicando gli sviluppi alla funzione integranda.
La funzione di libreria FACTORIAL() per il calcolo del fattoriale di un intero.
Il calcolo di pi-greco e del numero di Nepero e, lo sviluppo in serie di
Machin (utilizzando lo sviluppo della funzione arctan()) per pi-greco e la
sua approssimazione con un dato numero di termini, il termine FS.
Lo sviluppo in serie di e e la sua approssimazione con un dato numero di
termini N. Le funzioni floor(), ceiling() e round().
CS - LABORATORIO

Esercitazioni all’elaboratore riguardanti simulazione della risposta ad
elaborazioni matematiche per la valutazione e rappresentazione grafica del
calcolo di integrali definiti, delle serie e successioni numeriche, sviluppi dei
modelli di crescita e decrescita basati sulla relazione y=a(1-r)^t ed altri
semplici esercizi, tutte realizzate tramite l’ambiente di sviluppo open
source R.
CS - CONDIVISIONE CONOSCENZE
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Introduzione al conoscere e condividere.
Il blog, i blogger, i post ed i moderatori,
Lo speaker's corner, la blogsphere, cenni ai blog amatoriali e professionali.
Gli spazi per condividere, il forum e le regole di comportamento, lo spazio
WIKI, l'architettura dello strumento e le quattro azioni (read,link,edit e
save), Wikipedia, i contributors ed i suoi 5 pilastri.
Il progetto (opzionale) di realizzazione di un semplice Wiki da parte della classe
non è stato realizzato, privilegiando altri aspetti tra quelli trattati.
3. METODI
Sia per la spiegazione degli argomenti che nello svolgimento degli esercizi si è
adottata la metodologia della lezione frontale seguendo, quando possibile,
l’ordine degli argomenti trattati nel libro di testo adottato. Si è ritenuta
indispensabile la spiegazione da parte dell'insegnante in quanto il libro di testo,
in alcune sezioni, non è immediatamente comprensibile agli allievi, nonché
esaustivo nei contenuti. A complemento del libro di testo è stato quindi richiesto
agli studenti di far particolare attenzione alle spiegazioni e prendere
necessariamente appunti, o di far riferimento a dispense messe a disposizione da
altri docenti e facilmente reperibili via web.
Nello sviluppo del programma sono stati approfonditi solo un paio di aspetti di
tipo prettamente matematico in modo da fornire agli allievi gli strumenti
necessari per poter comprendere quanto trattato.
Si è sempre cercato, per quanto possibile, di stimolare la classe a partecipare
attivamente al dialogo didattico-educativo ed a rielaborare autonomamente gli
argomenti svolti. Particolare attenzione, quindi, è stata posta, piuttosto che
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nell’elencazione di nozioni, nel cercare di sviluppare negli alunni una capacità
critica, indispensabile per potersi muovere in un settore di carattere tecnico
scientifico.
Durante il normale orario di lezione, compatibilmente con le esigenze dettate
dallo svolgimento del programma e dalle verifiche, si è dato ampio spazio ad un
ripasso generale, facendo periodicamente il punto della situazione degli
argomenti e nozioni trattate, e specifico ritrattando argomenti o parte di essi
sulla base di richieste effettuate individualmente dagli studenti. In particolare è
stata dedicata una verifica per il recupero delle carenze emerse nel primo
quadrimestre.
Per alcuni argomenti specifici ci si è avvalsi dell’ausilio dell’elaboratore
effettuando attività di laboratorio ad integrazione di quanto svolto nelle lezioni
precedenti e di esercizi in modo da far comprendere meglio alcuni aspetti del
programma. In laboratorio si è utilizzo il software di presentazione in dotazione
NetSchool.
4. MEZZI
A parte gli elaboratori ed i programmi messi a disposizione nel laboratorio di
informatica, si è adottato prevalentemente il libro di testo del quinto anno,
nonché i manuali delle specifiche applicazioni.
4a. TESTO - Manuale in dotazione
Marisa Addomine - Daniele Pons
Informatica - Reti di comunicazione, principi di computazione,
fondamenti di calcolo numerico (libro misto, eBook+, CD-ROM per lo
studente, Risorse online, Piattaforma didattica).
Zanichelli - ISBN 978-88-08-21007-4
4b. LABORATORIO
Reference manual di R e di terze parti - Nell’attività di laboratorio le
esercitazioni effettuate sono consistite prevalentemente nella simulazione
della risposta ad elaborazioni matematiche quali, ad esempio, il calcolo di
integrali definiti, serie e successioni numeriche realizzate utilizzando
l’ambiente di sviluppo Open Source R.
5. SPAZI
Per le spiegazioni relative al modulo incentrato sullo studio delle reti informatiche
è stata privilegiata la spiegazione in classe. Per i restanti argomenti è stato
invece utilizzato il laboratorio di informatica assegnato.
6. TEMPI
Approssimativamente per lo svolgimento dell’intero programma preventivato,
nonché della somministrazione e correzione delle verifiche ed esercizi assegnati
si è venuti ad impiegare, per macro-area, i seguenti periodi:
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ARGOMENTO
RC e IS - Reti di comunicazione &
architetture di rete
CS - Calcolo numerico, teoria della
computabilità e l’applicativo open
source R
CS – Condivisione conoscenze
Ripasso generale degli argomenti
trattati
PERIODO
settembre, ottobre, novembre,
dicembre
(dal 18/09/2015 al 21/12/2015)
gennaio, febbraio, marzo, aprile,
maggio (dal 08/01/2016 al 20/05/2016)
Ultimo periodo di lezione
Ultimo periodo di lezione - maggio,
giugno
7. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Sono state effettuate più verifiche scritte per quadrimestre, le quali includono
anche le simulazioni della terza prova d'esame e la verifica di recupero per gli
allievi che hanno riportato insufficienze alla fine del primo quadrimestre.
Nelle prove scritte sono stati proposti sia quesiti di carattere teorico che semplici
problemi od esercizi da risolvere.
Non sono state affrontate verifiche orali vere e proprie, preferendo utilizzare un
approccio con la classe di brevi commenti su quanto visto le lezioni precedenti
per fa sviluppare le capacità di analisi nonché di ripasso per gli studenti
eventualmente assenti. Si è inoltre tenuto conto dell’impegno e dei risultati nelle
attività di laboratorio, inclusa la verifica pratica.
I criteri di valutazione utilizzati sono quelli adottati dal Consiglio di Classe e dal
Collegio Docenti e inseriti nel POF d’Istituto.
Tutte le verifiche scritte sono state depositate in segreteria didattica/sala
stampa.
Prof. Antonio Voltattorni
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I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA”
Licei Classico – Linguistico - Scientifico
MIRANO - VENEZIA
ALLEGATO A – RELAZIONI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELAZIONE FINALE
Materia: SCIENZE NATURALI
1. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i
seguenti traguardi in termini di:
1a. CONOSCENZE
PER LE SCIENZE DELLA TERRA
 le caratteristiche e le proprietà dei minerali;
 i principali gruppi di minerali (in particolare i silicati);
 i processi litogenetici;
 le basi della classificazione di rocce magmatiche, sedimentarie e
metamorfiche;
 l’origine dei terremoti e la distribuzione degli epicentri;
 le onde sismiche, il sismogramma e le scale sismiche;
 il modello della struttura interna della Terra;
 la dinamica della litosfera;
 i principi della teoria della tettonica a placche;
 la struttura e la composizione dell’atmosfera terrestre e i fenomeni ad
essa connessi.
PER LA CHIMICA
 la nomenclatura e le proprietà fisiche e chimiche fondamentali dei
principali composti organici in relazione ai gruppi funzionali;
 le basi della chimica nucleare.
PER LA BIOLOGIA
 i meccanismi alla base della regolazione genica in virus e batteri;
 i meccanismi alla base della regolazione genica negli eucarioti;
 i contenuti principali della dell’ingegneria genetica;
 i concetti principali dell’evoluzionismo post-darwiniano;
 i principali processi caratterizzanti la fisiologia cellulare (glicolisi,
respirazione cellulare; fermentazione; fotosintesi).
1b. ABILITA’
PER LE SCIENZE DELLA TERRA SAPER:
 descrivere alcuni campioni significativi di minerali e rocce;
 determinare la posizione dell’epicentro di un terremoto dai sismogrammi
di tre stazioni sismiche;
 mettere in relazione le discontinuità sismiche con la struttura
dell’interno della Terra.
PER LA CHIMICA SAPER:
 distinguere le tipologie di composti organici;
 riconoscere le reazioni fondamentali dei diversi gruppi funzionali dei
composti organici;
 distinguere e spiegare le principali caratteristiche di fusione nucleare,
fissione nucleare e decadimento radioattivo.
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PER LA

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

BIOLOGIA SAPER:
distinguere i meccanismi genetici nei procarioti e negli eucarioti;
individuare la tecnica laboratoriale specifica per l’analisi dei processi di
trasformazione batterica;
descrivere i punti salienti della teoria sintetica dell’evoluzione;
distinguere i principali processi metabolici aerobici ed anaerobici ed
interpretare i processi di respirazione e fotosintesi in termini energetici.
1c. COMPETENZE
 sviluppare la capacità di esprimersi con chiarezza e proprietà,
utilizzando il lessico specifico e organizzando autonomamente
l'esposizione;
 correlare le competenze fin qui acquisite nei diversi ambiti di studio
delle scienze per la comprensione di sistemi complessi;
 saper argomentare attraverso il ricorso all'osservazione, all'esperienza
o a documenti;
 applicare le tecnologie informatiche a contenuti scientifici;
 interrogarsi sul ruolo svolto dalla scienza nella società.
1d. SITUAZIONE DELLA CLASSE: L’atteggiamento della classe nei confronti degli
argomenti affrontati nel corso dell’anno scolastico è stato complessivamente di
positivo interesse anche se il comportamento non sempre controllato di alcuni, in
una classe così numerosa, a volte ha prodotto un certo disturbo durante le
lezioni. Sicuramente alcuni temi hanno avuto maggiore presa sugli studenti,
come quelli relativi alle Scienze della Terra e alla Biologia molecolare, mentre più
difficile per molti di loro è stato seguire la Chimica organica tanto più che, in
modo generalizzato, non sono riusciti a sfruttare le attività svolte in laboratorio di
chimica per aumentare le loro competenze in questo campo. Alla fine del primo
quadrimestre il quadro dei risultati appariva di ampia positività, con molti risultati
di buon livello, anche se un alunno non aveva raggiunto un profitto sufficiente.
Nel secondo quadrimestre gli studenti hanno incontrato difficoltà maggiori
soprattutto nella parte del programma relativa alle reazioni dei composti
organici, e questo ha avuto delle ripercussioni a livello di risultati: per quanto
riguarda il secondo periodo al momento tre studente hanno risultati solo prossimi
alla sufficienza mentre gli altri ottengono risultati discreti o buoni. Uno studente,
inoltre, per problemi di salute ha effettuato al momento un ridotto numero di
verifiche. Si auspica che l’ultima verifica scritta e alcune prove di recupero, in
programma nelle prossime settimane, possano restituire una situazione di
completa positività.
2. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA E LORO ORGANIZZAZIONE
SCIENZE DELLA TERRA da “Scienze della terra” IIb e Va di Pignocchino Feyles
ed.SEI.
Ripasso Capitolo 1 II b – I minerali: paragrafi 2, 4, 5, 6.
Come si studiano le rocce
 Capitolo 2 IIb – Le rocce: paragrafo 6, Il microscopio da mineralogia e la
luce polarizzata
Fenomeno sismico e interno della terra
 Capitolo 7 IIb – I fenomeni sismici: paragrafo 1, 2, 3, 4, 5, 6.
 Capitolo 1 Va – 1, 2, Le zone d’ombra e il nucleo, 3, 4, 5.
Rocce magmatiche e fenomeno magmatico
 Capitolo 2 IIb – Le rocce: paragrafo 2.
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Capitolo 3 IIb – Le rocce magmatiche: paragrafi 1, 2 (no ipoabissali), 3, 5,
6, La serie di Bowen.
Capitolo 6 IIb – I fenomeni vulcanici: paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9.
Rocce metamorfiche e deformazioni della crosta terrestre
 Capitolo 2 IIb – Le rocce: paragrafo 4.
 Capitolo 5 IIb – Le rocce metamorfiche: paragrafi 1, 2, 3, 4.
 Capitolo 7 IIb – I fenomeni sismici: Gli effetti delle forze endogene sulle
rocce.
Modelli della dinamica terrestre e orogenesi
 Capitolo 2 Va – Tre modelli per spiegare la dinamica della litosfera:
paragrafi 1, 2, Prove della deriva dei continenti, 3, La migrazione dei poli
magnetici, 4, 5, 6, 7, 8.
 Capitolo 3 Va – Le strutture della litosfera e l’orogenesi: 1, 2, 3, 4.
La geologia del sedimentario e cenni di stratigrafia
 Capitolo 2 IIb – Le rocce: paragrafo 3.
 Capitolo 4 IIb – Le rocce sedimentarie: paragrafi 1, 2, La degradazione
meteorica, 3, I fossili, 4, I combustibili fossili. Appunti da lezione sugli
ambienti sedimentari. Appunti da lezione sulle basi della stratigrafia.
Meteorologia
 Capitolo 5 Va - L’atmosfera e le sue caratteristiche chimico-fisiche:
paragrafi 1, 2,3, 5, 6.
 Capitolo 6 Va - L’atmosfera e i suoi fenomeni: paragrafi 1, 2, Le celle
convettive distribuiscono il calore, 4 (solo cicloni extratropicali), 5.
CHIMICA NUCLEARE: da “Chimica Moderna TOMO C” di Pistarà ed. Atlas.

Cap. 29. La chimica nucleare: 1-2-3-4-5-6-8-9-10 e utilizzo per la
datazione delle rocce.
CHIMICA ORGANICA: da “Chimica Moderna TOMO C” di Pistarà ed. Atlas.






Orbitali ibridi del carbonio pp. 525 – 528, 540.
Cap.22. CHIMICA ORGANICA: alcani, alcheni, alchini: paragrafi 1-2-3-4-56-7-8-9 (con approfondimento Meccanismo sostituzione radicalica degli
alcani)-12-13-14 (con approfondimento Addizione elettrofila al doppio
legame)-15-16.
Cap.23. Composti aromatici: paragrafi 1-2-3a-c (con approfondimento
Sostituzione elettrofila di alogenazione e alchilazione).
Cap.24. Gruppi funzionali 1°: paragrafi 1-2-4 (con approfondimenti
Meccanismi sostituzioni SN2 e SN1; Appunti su reazioni di eliminazione E1 e
E2)-5-6-7 (solo reazioni di ossidazione degli alcoli)-11-12-13.
Cap.25. Gruppi funzionali 2°: paragrafi 1-3 (proprietà acide)-4 (esteri)-5
(saponificazione)-6 (nomenclatura e basicità)-8.
Cap. 26. Le biomolecole: ripasso argomenti svolti gli scorsi anni:
approfondimenti legati alla attività ottica ed enantiomeri (2-3) proiezioni di
Fischer e Haworth, anomeri e legami glicosidici (5); elettroforesi, legame
peptidico (8), polarità dei filamenti degli acidi nucleici (10).
BIOCHIMICA
da “Chimica Moderna TOMO C” di Pistarà ed. Atlas.

Cap.27. Le basi della Biochimica: paragrafi 2, 4.
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
Cap.28. La biochimica: paragrafi 0, 4, 6, 7.
da “Dalle cellule agli organismi” di Sadava et alii ed. Zanichelli.

Cap. 5. Metabolismo energetico: Il metabolismo energetico 1.1, 1.2, 1.3,
1.4; Il metabolismo del glucosio produce ATP 2.5, 2.6, 2.7, 2.8, 2.9; La
fotosintesi 4.11, 4.12, 4.13, 4.14 (Appunti sulla fotolisi e sul ciclo di
Calvin).
BIOLOGIA da “Biologia.Blu Plus 3” di Sadava et alii ed. Zanichelli.

Capitolo B3: Il genoma in azione (ripasso struttura DNA, RNA e sintesi
proteica) 5. Che cosa sono le mutazioni.(14-15-16-17-18-20).

Capitolo B4: La regolazione genica in virus e batteri. 1. La genetica dei
virus 1-2-3-4. 2. La ricombinazione genica nei procarioti 5-6. 3. I geni che
si spostano: plasmidi e trasposoni (cenni al lavoro di Barbara McClintock)
7-8-9. 4. L’operone e l’azione dell’espressione genica nei procarioti. 10-1112-13-14-15.

Capitolo B5: La regolazione genica negli eucarioti. 1 Caratteristiche del
genoma eucariote 1-2-3-4-5-6-7. Regolazione dell'espressione genica:
importanza avvolgimento cromatina (9, 10), metilazione, fattori di
regolazione, azione di microRNA e pseudogeni. Regolazione e sviluppo
embrionale: cellule staminali, geni omeotici, apoptosi.

Capitolo B6: Le biotecnologie. 1 Tecniche del DNA ricombinante:1-2-3-4-56-7. 2. Come si fa a inserire nuovi geni nelle cellule? 9-10-11-18 (Progetto
genoma umano). 5. Le nuove frontiere delle biotecnologie:20-21. OGM:
vantaggi e discussione.

Capitolo B7: L’evoluzione e i suoi meccanismi. 1. L’evoluzione dopo
Darwin: la teoria sintetica: 1-4-5-6. 2. Fattori che modificano la stabilità
genetica di una popolazione: 7-8-9-10-11-12. 3. La selezione naturale:
13-14.
3. METODI
Il lavoro in classe si è basato sulla lezione frontale e gli studenti sono stati
sollecitati ad intervenire portando loro esperienze dirette, idee ed eventuali
conoscenze relative agli argomenti trattati in modo che fossero calati
nell’esperienza quotidiana e personale. Durante lo svolgimento del programma
sono state discusse le simulazioni di seconda prova d’esame inviate lo scorso
anno scolastico dal Ministero.
Trattandosi di una classe di Liceo scientifico opzione Scienze applicate
l’attività osservativo-sperimentale è stata potenziata e quindi il lavoro teorico
svolto in classe, quando possibile, è stato affiancato da quello
applicativo/laboratoriale. In laboratorio di chimica gli studenti hanno lavorato in
gruppi ma hanno presentato delle relazioni individuali che sono state corrette e
valutate in modo informale; in questo modo è stato possibile accertare che gli
studenti avessero compreso il senso dell’esperienza svolta in laboratorio e che
l’esposizione tecnica gradatamente migliorasse.
Durante la preparazione alla verifica relativa alle reazioni in chimica
organica sono state svolte in classe delle attività secondo la modalità
dell’apprendimento cooperativo.
Negli ultimi giorni dell’anno scolastico saranno effettuati ripassi degli
argomenti svolti.
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4. MEZZI
I libri di testo in adozione sono: Sadava et al., BIOLOGIA.BLU DALLE CELLULE
AGLI ORGANISMI ed. Zanichelli; Sadava et al., BIOLOGIA.BLU PLUS 3 ed. Zanichelli;
Pistarà PRINCIPI DI CHIMICA MODERNA TOMO C ed. Atlas.; Pignocchino Feyles SCIENZE
DELLA TERRA 2° biennio e 5° anno ed. SEI.
Nel corso dell’anno scolastico è stato utilizzato materiale e strumentazione
presenti nell’Aula di Scienze e precisamente: 8 ore riconoscimento rocce; 5 ore
filmati di scienze della terra su vulcani e tettonica delle placche; 2 ore
osservazione sabbie; 3 ore filmati conferenza Margherita Hack e su Marie Curie
(chimica nucleare); 1 ora filmati chimica organica; 5 ore lezione con la Lim di
biologia.
In laboratorio di Chimica sono state effettuate esperienze per un totale di 8
ore e precisamente: riconoscimento aldeidi con reattivo di Fehling e di Tollens,
ossidazione degli alcoli, reazioni di saponificazione ed esterificazione,
riconoscimento alcoli primari, secondari e terziari.
Durante le lezioni sono stati utilizzati modelli molecolari per chiarire il
concetto di stereoisomeria.
5. SPAZI
Gli spazi usualmente utilizzati sono stati la classe, il laboratorio di chimica
e quello di scienze.
La classe ha inoltre effettuato una attività di 8 ore presso i laboratori della
Fondazione Golinelli “Scienze in pratica” di Bologna, nei pomeriggi del 9 e 10
maggio 2016, dedicata a trasformazione batterica, purificazione di una proteina
ed al DNA fingerprinting.
Una studentessa è stata scelta per partecipare presso la Fondazione Cini di
Venezia alla conferenza internazionale “The future of science” organizzata dalla
Fondazione Veronesi sul tema “Precision Medicine: present challenges for future
cures”.
6. TEMPI
1° quadrimestre: ore effettuate 71 [scienze della terra: 28; chimica nucleare:
11; chimica organica: 20; biochimica: 10].
2° quadrimestre: ore effettuate 83 [chimica organica: 21; scienze della terra:
28; meteorologia: 7; biologia e biotecnologie: 20].
7. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Test d’ingresso: è stato effettuato all’inizio dell’anno un test di ripasso con le
principali tematiche di chimica e biologia svolte negli anni precedenti e
propedeutiche agli argomenti svolti il quinto anno. La valutazione del test è stata
considerata nella media del 1° quadrimestre.
Verifiche orali: La valutazione viene data secondo criteri che tengano conto di:
- livello di preparazione;
- appropriatezza del linguaggio usato;
- grado di elaborazione personale;
- approfondimenti autonomi;
- disponibilità nei confronti delle verifiche.
Sono state effettuate una verifica orale nel 1° quadrimestre e due nel 2°.
Verifiche scritte: La valutazione di queste prove ha tenuto conto (secondo
quanto indicato nella griglia di valutazione alla 3^prova allegata al documento)
di:
- Livello di conoscenza dei contenuti
- Capacità di cogliere l’essenza dei quesiti;
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- Capacità di sintesi ed organizzazione logica nelle argomentazioni;
- Corretto uso dei linguaggi specifici;
- Chiarezza e correttezza espositiva.
Gli alunni hanno riportato in questo caso risultati leggermente più scadenti
rispetto alle prove orali ed un certo appiattimento nella resa dovuta proprio alle
caratteristiche di questi tipi di verifiche. In questo caso le prove sono state due
nel primo periodo e tre nel secondo.
La disciplina è stata oggetto di una delle simulazioni della terza prova
dell’esame di stato.
Relazioni attività di laboratorio: le relazioni di quattro attività sono state corrette,
la loro valutazione è stata registrata ma non considerata nella valutazione
sommativa.
Attività di recupero: visto l’elevato numero di insufficienze anche gravi nel test
relativo alle reazioni di chimica organica, è stato necessario assegnare del lavoro
individuale di approfondimento che è stato poi corretto; lo studente con debito
ha effettuato studio individuale.
Prof.ssa Alessandra Busulini
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I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA”
Licei Classico – Linguistico - Scientifico
MIRANO - VENEZIA
ALLEGATO A – RELAZIONI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELAZIONE FINALE
Materia: DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
1. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i
seguenti traguardi in termini di:
1a. CONOSCENZE
La classe nel complesso ha dimostrato di possedere sufficienti conoscenze. Solo
una parte ha raggiunto un ottimo livello, conseguenza di uno studio più
approfondito e interdisciplinare. Alcuni alunni hanno raggiunto una buona, e in
alcuni casi ottima, capacità di analisi critica di un’opera d’arte.
1b ABILITA’
La classe, oltre ad aver acquistato discrete capacità di lettura dell’opera d’arte,
ha dimostrato di saperne cogliere le particolarità, quali il colore e la prospettiva,
il disegno, la materia, la linea, la composizione, e quindi, nella lettura
complessiva, di riuscire a saperla collocare nel periodo in cui essa è stata
prodotta, di determinare il movimento di appartenenza, e di saperne riconoscere
l’artista. Alcuni allievi, che hanno evidenziato un particolare interesse verso
alcune correnti artistiche, hanno svolto delle ricerche di tipo interdisciplinare.
1c COMPETENZE
Quasi tutti gli alunni hanno dimostrato di aver acquisito più che sufficienti, e in
alcuni casi ottimi, risultati derivanti dalla padronanza di un linguaggio specifico
dell’arte. Solo una piccola componente degli alunni ha lavorato a fasi alterne e
quindi non ha potuto raggiungere un buon livello. Non tutti gli alunni hanno
partecipato sempre con interesse alle lezioni, e questo ha determinato talvolta
una poca chiarezza del linguaggio artistico.
2. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA E LORO ORGANIZZAZIONE
Premessa: di ogni movimento si sono affrontati i caratteri generali e di
ogni artista si è analizzata un’opera, quella più significativa.
Impressionismo:
 Caratteri generali;
 La nuova tecnica pittorica;
 Il rapporto fra fotografia e pittura;
 La critica;
 C. MONET – Impressione Soleil levant; Cattedrale di Rouen; Ninfe.
Cubismo:
 Caratteri generali;
 Cubismo Sintetico e Cubismo Analitico;
 Periodo Rosa, Periodo Blu e Periodo Africano di P. Picasso;
Pagina 53 di 61


P. PICASSO – Les demoiselles d’Avignon e Guernica;
G. BRAQUE – Il Portoghese.
Il Futurismo:
 Caratteri generali;
 La nascita del Futurismo;
 MARINETTI e il manifesto futurista;
 G. BALLA – Dinamismo di un cane al guinzaglio;
 U. BOCCIONI – Materia;
 L’architettura futurista nei caratteri generali.
L’Espressionismo:
 V. VAN GOGH – Notte Stellata; Chiesa di Auvers; I Girasoli; Mangiatori di
Patate.
 E. MUNCH – Urlo.
Il Surrealismo:
 R. MAGRITTE – L’empire des Lumières; Il Tentativo dell’Impossibile e
Golconda;
 J. MIRÒ in generale.
Il Dadaismo:
 Caratteri generali;
 M. DUCHAMP – Il Grande Vetro; Ruota di Bicicletta e Fontana.
Y. KLEIN, l’abolizione del pennello e la tecnica antropomorfe.
Pop-Art:
 A. Warhol, tecnica della della serigrafia e Coca Cola.
J. POLLOCK – Foresta Incantata e Echo.
Musica Contemporanea:
 Scodanibbio;
 Cage;
 L. Nono – Prometeo;
 Musica Futurista.
Le Courbesier:
 I principi del funzionalismo – Ville Savoye;
 F. WRIGHT: Casa sulla Cascata.
La Bauhaus:
 Lettura degli elementi caratterizzanti questa scuela;
 W. GROPIUS;
 V. KANDINSKI.
L. KHAN – Parlamento di Dacca (Bangladesh).
F. GEHRY – Il Guggenheim di Bilbao.
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3. METODI
 Lezione frontale;
 Gruppi di lavoro;
 Lezioni nei musei davanti all’opera.
4. MEZZI
 Materiali didattici;
 Testo adottato (ARTE E ARTISTI V.3 DALL’OTTOCENTO A OGGI);
 Tecnologie audio-visive e/o multimediali;
 Videocassette di arte/film.
5. SPAZI
 Visita
 Visita
 Visita
 Visita
guidata P. Guggenheim;
a Milano Expo 2015;
guidata a Venezia Biennale;
a Gardone Vittoriale;
6. TEMPI
2 ore settimanali, 44 totali:
 20 ore di lezione nel I Quadrimestre;
 22 ore di lezione nel II Quadrimestre.
7. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
 Prove scritte;
 Test. Prove strutturali.
Prof.ssa Dora Trapani
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I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA”
Licei Classico – Linguistico - Scientifico
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ALLEGATO A – RELAZIONI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
RELAZIONE FINALE
Materia: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i
seguenti obiettivi in termini di:
1a. CONOSCENZE (insieme di fatti, principi,teorie e pratiche):






Conoscere l’educazione motoria, fisica e sportiva nelle diverse età e
condizioni. Conoscere il ritmo dei gesti e delle azioni anche sportive.
Conoscere la correlazione dell’attività motoria sportiva con gli altri saperi.
Conoscere possibili interazioni tra linguaggi espressivi e altri ambiti (
letterario, artistico ).
Conoscere l’aspetto educativo e sociale dello sport. Conoscere la
terminologia: regolamento e tecnica dei giochi e degli sport.
Conoscere i principi generali dell’alimentazione e la sua importanza
nell’attività fisica.
Conoscere gli effetti sulla persona umana dei percorsi di preparazione
fisica graduati opportunamente e dei procedimenti farmacologici tesi solo
al risultato.
Conoscere i diversi tipi di attività motoria e sportiva in ambiente naturale.
1b. ABILITA’ (applicazione, sia cognitiva che pratica, delle conoscenze per
portare a termine compiti e risolvere problemi):
 Organizzazione e applicazione di personali percorsi di attività motoria e
sportiva e autovalutazione del lavoro. Analisi ed elaborazione dei risultati
testati.
 Cogliere
e
padroneggiare
le
differenze
ritmiche
e
realizzare
personalizzazioni efficaci nei gesti e nelle azioni sportive.
 Realizzare progetti motori e sportivi che prevedano una complessa
coordinazione globale e segmentaria individuale e in gruppi con e senza
attrezzi.
 Padroneggiare gli aspetti non verbali della comunicazione.
 Realizzare progetti interdisciplinari (es. trasposizione motoria delle
emozioni
suscitate
da
una
poesia,
un
opera
d’arte).
Osservare e interpretare i fenomeni di massa legati al mondo dell’attività
motoria e sportiva proposti dalla società.
 Utilizzare i lessico specifico della disciplina.
 Curare l’alimentazione relativa al fabbisogno quotidiano. Assumere stili di
vita e comportamenti attivi nei confronti della salute dinamica, conferendo
il giusto valore all’attività fisica e sportiva.
 Sapersi orientare in attività sportive in ambiente naturale, nel rispetto del
comune patrimonio territoriale.
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1c. COMPETENZE (utilizzo delle conoscenze, abilità e capacità in situazioni di
lavoro o di studio):
 La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle
capacità motorie ed espressive: Sviluppare un’attività motoria complessa.
Piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi generati dai
percorsi di preparazione fisica specifici. Osservare e interpretare i
fenomeni connessi al mondo dell’attività motoria e sportiva proposta
nell’attuale contesto socioculturale, in una prospettiva di durata lungo
tutto l’arco della vita.

Lo sport le regole e il fair play: Conoscere e applicare le strategie tecnicotattiche dei giochi sportivi, affrontando il confronto agonistico con un’etica
corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Svolgere ruoli di
direzione dell’attività sportiva, nonché organizzare e gestire eventi sportivi
nel tempo scuola ed extra-scuola.

Salute, benessere e sicurezza e prevenzione: Assumere stili di vita e
comportamenti attivi nei confronti della propria salute intesa come fattore
dinamico, conferendo il giusto valore all’attività fisica e sportiva.
Informazioni relative all'apparato locomotore, all'allenamento e al
mantenimento della forma fisica.

Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico: Mettere in atto
comportamenti responsabili nei confronti del comune patrimonio
ambientale, tutelando lo stesso ed impegnandosi in attività ludiche e
sportive in diversi ambiti, anche con
l’utilizzo della strumentazione
tecnologica e multimediale a ciò preposta.
2. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA E LORO ORGANIZZAZIONE
Obiettivi generali: L'insegnamento di “Scienze motorie e sportive ” concorre a
far conseguire allo/a studente/ssa, al termine del percorso liceale, risultati di
apprendimento che lo mettono in grado di:
-Avere acquisito la consapevolezza della propria corporeità intesa come
conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo;
-Avere consolidato i valori sociali dello sport e avere acquisito una buona
preparazione motoria;
-Avere maturato un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano e attivo;
avere colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica di varie attività
fisiche svolte nei diversi ambienti.
Durante il quinto anno la personalità dello/a studente/ssa potrà essere
pienamente valorizzata attraverso l’ulteriore diversificazione delle attività, utili a
scoprire ed orientare le attitudini personali nell’ottica del pieno sviluppo del
potenziale di ciascun/a individuo/a. In tal modo le scienze motorie potranno far
acquisire allo/a studente/ssa abilità molteplici, trasferibili in qualunque altro
contesto di vita. Ciò porterà all’acquisizione di corretti stili comportamentali che
abbiano radice nelle attività motorie sviluppate nell’arco del quinquennio in
sinergia con l’educazione alla salute, all’affettività, all’ambiente, alla legalità.
Competenze acquisite:
-Agire in modo autonomo e responsabile e utilizzare le regole sportive come
strumento di convivenza civile.
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-Collaborare e partecipare: partecipare alle gare scolastiche, collaborando
all'organizzazione dell'attività sportiva anche in compiti di arbitraggio e di giuria.
-Imparare ad imparare: riconoscere comportamenti di base funzionali al
mantenimento della propria salute.
-Riconoscere ed osservare le regole di base per la prevenzione degli infortuni
adottando comportamenti adeguati in campo motorio e sportivo.
Competenze minime irrinunciabili per l’ammissione agli Esami di Stato: saper
eseguire azioni semplici
e complesse
nel tempo o nella misura minima
richiesta,aver acquisito ed utilizzare le conoscenze teoriche riferite ai contenuti
proposti e conoscere e praticare i fondamentali di base dei giochi sportivi.
I contenuti generali della disciplina sono stati i seguenti:
-Potenziamento fisiologico (attività a carico naturale, corsa veloce, di resistenza,
corsa con cambio di ritmo, andature preatletiche, streatching, esercizi di
rilassamento, esercizi di mobilità articolare, attività di potenziamento muscolare
a corpo libero e con sovraccarichi.
-Rielaborazione degli schemi motori di base e il consolidamento degli schemi
motori acquisiti nei precedenti anni scolastici .
-Conoscenza e pratica delle più conosciute attività sportive tra cui regole e gesti
tecnici fondamentali individuali e di squadra.
-Nozioni di Primo Soccorso .
-Nozioni di anatomia e fisiologia umana.
Per quanto riguarda i contenuti pratici in forma analitica, nel programma
effettivamente svolto si è cercato di verificare le capacità condizionali e
coordinative di ogni alunno nei diversi periodi dell’anno scolastico, di far
mantenere una buona capacità aerobica e una buona mobilità articolare. Si è
cercato di migliorare il potenziamento muscolare, di conoscere e praticare alcuni
sport di squadra e individuali e di arricchire il bagaglio nozionistico riguardo
alcuni argomenti legati all’ambito sportivo.
3. METODI (lezione frontale, lavori di gruppo, processi individualizzati, attività di
ricerca, etc.): Dal globale all’analitico al globale graduato. Dall’individuale al
gruppo, dal collettivo all’individualizzato, allo scambio di ruoli. Tornei di Istituto.
Lezione frontale con dimostrazione pratica e discussione aperta. Nel corso
dell’anno scolastico sarà effettuato costantemente il recupero in itinere. Per gli
alunni esonerati si prevedono attività di arbitraggio
e prove teoriche su
argomenti inerenti alla disciplina.
4. MEZZI (testi, laboratori, attrezzature, tecnologie) La palestra con tutti gli
attrezzi e gli impianti esterni.
5. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI (criteri e modalità di
verifica e autoverifica): Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti
individuali e collettivi. La valutazione è stata redatta tramite prove fisico motorie,
attitudinali e cognitive. I risultati conclusivi hanno tenuto sempre conto delle
condizioni di partenza dell’allievo/a e dei miglioramenti ottenuti. Si sono
valutate: le conoscenze, le abilità e le competenze motorie (con valenza per il
voto del 50%) attraverso prove teorico-pratiche; l'impegno, la partecipazione e
la frequenza (con valenza per il voto del 50%)
attraverso l’osservazione
sistematica.
Prof.ssa SIMI NADIA
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I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA”
Licei Classico – Linguistico - Scientifico
MIRANO - VENEZIA
ALLEGATO B
TESTI DELLE DUE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA SVOLTE DURANTE L’ANNO
SCOLASTICO
Prova 15/12/2015
Tipologia A: (Trattazione sintetica di argomenti)
Fisica
Un conduttore percorso da corrente si riscalda e la resistenza/resistività cresce
linearmente con al temperatura. Spiegate, in 20 righe, in modo dettagliato tale
fenomeno.
Inglese
Make a comment on the poem "Daffodils" by Wordsworth emphasizing the role of
nature in it. (Write no more than 20 lines)
Storia
“Questa nazione chiede azione, e azione immediata. Il nostro primo grandissimo
compito è di porre la gente al lavoro. Questo non è un problema insolubile se lo
fronteggeremo con saggezza e con coraggio. E può essere risolto in parte con il
reclutamento diretto da parte del governo stesso, considerando il problema alla
stessa stregua di una emergenza bellica, ma nello stesso tempo realizzando,
attraverso questo impiego, progetti grandemente necessari per stimolare e
riorganizzare l’uso delle nostre risorse naturali.”
Washington 4 marzo 1933 – Discorso di insediamento alla presidenza degli Stati
Uniti di F. G. Roosvelt
- Tenendo conto di tale riflessione, si chiariscano gli interventi fondamentali
in ambito socio-economico del New Deal in risposta alla crisi del 1929.
(massimo 20 righe)
Storia dell’arte
Con l'opera futurista inizia un nuovo "modello" di arte. Si spieghi quali sono le
motivazioni che portano a questo cambiamento.
Prova del 11/4/2016
Tipologia A: (Trattazione sintetica di argomenti)
Filosofia
Il candidato analizzi e contestualizzi la seguente citazione dimostrando come
Popper tragga da Einstein i principi di fondo della sua epistemologia. (massimo
20 righe)
"Se la teoria di Newton che era stata controllata nel modo più rigoroso ed era
stata confermata meglio di quanto uno scienziato si sarebbe mai potuto sognare,
era poi stata smascherata come ipotesi mal sicura e superabile, allora era cosa
disperata l'aspettarsi che una qualsiasi altra teoria fisica potesse raggiungere
qualcosa di più che non lo stato di un'ipotesi."
karl Raimund Popper, La ricerca non ha fine, 1974
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Informatica
Livello di trasporto (architettura internet) – I servizi dei protocolli TCP e UDP.
Inglese
The novel "Hard times" by Dickens is built on the clash between two different
worlds: the world of the factory and the world of the circus. Analyse this conflict
in no more then 20 lines.
Scienze naturali
Spiega in che cosa consiste il processo orogenetico e come questo sia collegato
ai movimenti delle placche litosferiche (massimo 20 righe)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
INSUFFIC. MEDIOCRE SUFFIC. DISCRETO BUONO/
1-6
7-9
10
11-12
OTTIMO
13-15
Conoscenza
dell’argomento1
Capacità logicoargomentative2
Aderenza alla traccia3
Padronanza della
lingua4
Nota
Nota
Nota
Nota
1:
2:
3:
4:
pertinenza, proprietà e ricchezza delle informazioni, rielaborazione critica;
organicità del pensiero, chiarezza, linearità;
individuazione dei concetti chiave e dei collegamenti appropriati;
rispetto delle regole morfo-sintattiche, proprietà lessicale.
Mirano, 15 maggio 2016
La coordinatrice
Prof.ssa Alessandra Busulini
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