L’Europa mediterranea Nel bacino del mar Mediterraneo sono nate le grandi civiltà dell’uomo: gli egiziano, i fenici, i greci e i romani. Si sono diffuse le grandi religioni monoteiste. Questa zona di frontiera tra l’Europa con l’Asia e l’Africa, conosce fenomeni nuovi come l’immigrazione e i problemi ambientali. L’Europa mediterraneo si può suddividere in tre grandi regioni, legate alla geografia fisica: - la Regione Iberica a ovest (Spagna, Portogallo, Andorra); - La Regione Mediterraneo-Balcanica a est (Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Montenegro, Macedonia, Albania, Grecia, Bulgaria, Cipro, Malta); - La Regione Italiana al centro; La Regione Iberica È la regione che si trova all’estremità occidentale dell’Europa, affacciata sull’Oceano Atlantico a ovest e sul Mar Mediterraneo a sud. È separata dall’Africa dallo stretto di Gibilterra e dall’Europa con i Pirenei. La regione comprende la Spagna e il Portogallo, paesi che fino agli anni Settanta erano retti da dittatura. Con la loro caduta si è avviato uno sviluppo economico e i due paesi sono entrati nell’Europa Unita. Sono presenti anche due piccoli stati: Andorra, tra i Pirenei, e Gibilterra, territorio inglese. Spagna Confina a nord-est con la Francia e Andorra, a ovest con il Portogallo; è bagnata a nord e a sud ovest dall’Oceano Atlantico e a sud con il Mar Mediterraneo. Fanno parte della Spagna le Isole Baleari, le Isole Canarie e alcune città del Marocco. Il territorio è occupato da un altopiano semiarido, la Meseta, formato da rocce antichissime con una media di 600 m. La Meseta è delineato da catene montuose dalla Cordigliera Cantabrica e dai Pirenei a nord, mentre a sud dalla Sierra Morena e dal Sistema Bético. Le pianure occupano il 10% del territorio e si estendono lungo le coste. La maggior parte dei fiumi ha un regime irregolare e torrentizio; i più importanti sono il Tago, il Duero, la Guardiana e l’Ebro. Le coste della Spagna hanno caratteristiche diverse da zona a zona: a nord sono alte e rocciose con poche insenature (tranne che nella zona della Galizia); a sud, nel golfo di Cadice, le coste sono basse e a tratti paludose. Differenti sono poi i climi della Spagna: atlantico a nord-ovest; arido nell’altopiano della Meseta; mediterraneo lungo la costa meridionale. La Spagna è una monarchia costituzionale divisa in 17 regioni (Comunidades): ognuna di essa ha un proprio governo autonomo con ampi poteri su ambiti diversi, dall’istruzione alla giustizia. Il paese fa parte dell’Unione Europea e della Nato. Ha adottato come moneta unica l’euro. Re Felipe VI e la regina Letizia La popolazione spagnola è di circa 45 milioni, appartenenti a diversi gruppi etnici: 74% di castigliani, seguiti dai catalani, dai galiziani e dai baschi. Dagli anni ‘90 del XX secolo è iniziato un fenomeno immigratorio dal Nord Africa, dall’America Latina e dall’Est Europeo la lingua ufficiale è il castigliano, o spagnolo, affiancato da lingue locali autonome (catalano a Barcellona, basco nella Provincie Basche). La Spagna presenta una densità demografica tra le più basse d’Europa quindi la distribuzione non è omogenea; la capitale, Madrid, concentra il 10% della popolazione nazionale mentre altre aree urbane importante sono concentrate lungo la costa mediterranea. Le città principali sono poi Barcellona, Bilbao, Siviglia e Valencia. L’economia spagnola ha conosciuto uno sviluppo particolare dopo la fine della dittatura e l’ingresso nell’Europa Unita nel 1986. Le coltivazioni principali riguardano la tradizione mediterranea (olivo, vite, agrumi, cereali, ortaggi) con un’importante esportazione all’estero. Il territorio è ricco di risorse minerarie (carbone, ferro, mercurio, piombo). Andorra Piccolo stato sui Pirenei centro-orientali, tra Spagna e Francia. Il territorio è montuoso, con un’altezza media di 2000 metri; il clima è alpino. Il 30% della popolazione si concentra nella capitale Andorra la Vella. Risulta essere importane in particolare il settore commerciale e finanziario; sono infatti state aperte una serie di imprese straniere che aprono sedi in Andorra grazie alle favorevoli condizioni fiscali. La sovranità dello stato è detenuta da due autorità: il presidente della Repubblica Francese e il vescovo spagnolo di Urgell; Andorra è un coprincipato. Dal 1993 ha istituzioni democratiche. Portogallo Il fiume Tago attraversa orizzontalmente il Portogallo, dividendo in due regioni naturali. La parte settentrionale è prevalentemente montuosa, dove sorgono il sistema montuoso di Tras-osMontes e la Serra da Estrela. La parte meridionale ha un andamento pianeggiante con gli ampi bassopiani del Ribatejo e dell’Alentejo. I fiumi hanno un corso breve e irregolare; percorrono orizzontalmente il paese. Le coste si estendono per oltre 800 km, e si presentano basse e pianeggianti grazie all’assenza di rilievi; sono state le rientranze costiere. Il Portogallo gode di un clima temperato: sono presenti correnti climatiche atlantiche provenienti dall’Oceano. La flora è caratterizzata dalla macchia mediterranea (viti, ulivi, agrumi). Il Portogallo è una repubblica parlamentare democratica dal 1976; è divisa in 18 unità amministrative (distritos), l’isola di Madeira e le isole Azzorre. Il Portogallo fa parte dell’Unione Europea e dotta l’euro. Il Portogallo presente una percentuale di popolazione urbana pari al 58%, quindi bassa; essa si concentra a Lisbona (la capitale) e Porto o sulla pianura costiera. Sono presenti in alcune zone rurali tipiche costruzioni tradizionali. Imponenti sono i flussi migratori verso l’America; la lingua ufficiale è il portoghese e la religione principale è quella cattolica. I settori dell’agricoltura più importanti sono la coltivazione (agrumi, ulivi, cereali, vite); particolarmente importante è la pesca. E ancora molto presente la grande tradizione artigianale come i ricami di Guimares. La principale voce del settore dei servizi è il turismo (59% degli occupati); molto importante la meta di Fatima per il turismo religioso.