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A cura del Dr.Franco Milani – medico veterinario
“Invecchiare è il solo modo che conosco per non morire giovane” Anonimo
“I cani vecchi sono confortevoli come le scarpe vecchie.
Possono essere un po’ informi con le punte consumate, ma ti vanno a pennello”
Bonnie Wilcox
P
rima o poi tutti dovremo fare i conti con
il fatto che il nostro cane è diventato anziano.
La cosa a volte ci sorprende per la rapidità con
cui avviene, passa una stagione e il nostro vigoroso amico, compagno di tante passeggiate,
sembra rallentato e appesantito. La sua verve
atletica appare intorpidita e le dimostrazioni di
potenza si riducono. A volte mantiene una certa resistenza sul lungo e questo un po’ci distoglie e distrae dal fatto incontestabile, ineluttabile e incontrovertibile. Husky invecchia.
Il fatto veramente triste è che l’aspettativa di
vita dei nostri amici Siberiani è di gran lunga
inferiore alla nostra. Una pausa pranzo rispetto
ad un giorno di ferie. Troppo breve per noi.
Questa fase della vita del cane può iniziare in
tempi diversi a seconda dello stato di salute e
lo stile di vita del cane ma di solito possiamo
notarne l’insorgere dei segnali intorno ai dieci
anni.
Il cane anziano dunque ha diritto e bisogno di
attenzioni differenti rispetto al cane giovane.
Esistono punti critici, potremmo dire deboli, da
tenere sotto controllo oltre ad una gestione routinaria adatta.
Punti Critici
Ossa e articolazioni
Nel cane anziano tutte quelle strutture che fanno parte dell’apparato del movimento subiscono delle trasformazioni che ne diminuiscono
l’efficienza.
Questo fenomeno è dovuto a cambiamenti, in
genere rallentamento, del metabolismo cellulare (attività delle cellule) e all’usura.
Ossa, ma ancor più tendini, legamenti ed articolazioni vanno incontro a processi che ne riducono l’elasticità e la capacità di rigenerarsi.
L’insieme di questi fenomeni indeboliscono la
complessa struttura articolare portando a quel
processo degenerativo chiamato artrosi.
La condizione può essere aggravata se oltre a
questo si aggiunge un difetto anatomico tale
per cui le superfici articolari non combaciano
perfettamente e l’articolazione non riesce a lavorare armonicamente. Si ha così la displasia.
Secondo gli studi epidemiologici il Siberian
Husky non è una razza particolarmente soggetta a questo tipo di patologia. Ha una percentuale di displasia dell’anca intorno al 5% di fatto
inferiore a quella della popolazione canina in
toto. Invece l’artrosi può comunque comparire
nel cane anziano, è un fatto praticamente fisiologico.
Di solito le articolazioni più colpite dall’artrosi
sono quella coxo-femorale (anca), omeroradio-ulnare (gomito), scapolo-omerale (spalla)
ed articolazioni vertebrali (quindi riguardanti
la colonna vertebrale).
Nel caso in cui i problemi siano a carico delle
articolazioni dell’apparato appendicolare (degli
arti) il nostro cagnolone può presentare svogliatezza nel riprendere attività fisica dopo un
periodo di riposo, difficoltà ad alzarsi, zoppie
durante e dopo esercizio fisico.
I segni di problemi artrosici a carico della colonna vertebrale invece dipendono dalla localizzazione del problema. Il dolore è comunque
sempre presente specie quando il cane deve salire o scendere dalle scale, dal divano (vizioso)
dall’auto (nei cambi di pendenza insomma), in
più possono essere presenti alcuni sintomi neurologici difficili da elencare in toto che vanno
dalla debolezza posteriore all’incontinenza etc.
Di fatto si tratta di patologie non difficili da
diagnosticare, una buona visita ortopedica unita, in caso di dubbio, ad un radiogramma tolgono ogni dubbio, se il cane non è più giovanissimo è bene dunque richiedere questo tipo
di indagine quando si porta il cane dal proprio
veterinario per le vaccinazioni. Può invece essere necessaria una visita neurologica dunque
più specialistica per i problemi alla colonna,
anche per escludere altri tipi di patologie.
Non si hanno delle armi veramente efficaci per
contrastare l’artrosi. Esistono in commercio
molti buoni prodotti detti condroprotettori che
aiutano a limitare il problema o a rallentarne il
progresso. Sono utili in particolare nelle forme
di artrosi non gravi o iniziali.
Nei casi in cui la componente di dolore sia importante si aggiungono antinfiammatoriantidolorifici di varia natura e potenza.
Si inizia di solito somministrando FANS (antinfiammatori non steroidei) al bisogno per un
periodo limitato di tempo. Quando la situazione peggiora si possono impostare dei protocolli
ciclici fino ad arrivare ad una somministrazione pressoché continua.
Per aiutare l’articolazione e procurarle minori
sollecitazione è bene anche far dimagrire il cane. Questo è il punto più difficile da affrontare
ma anche il più importante e non solo per questo tipo di problema.
non solo quando si ha il sospetto che qualcosa
non funzioni.
Mi spiego meglio.
Molti organi funzionano, fanno il loro dovere,
anche se non sono al 100% della loro capacità.
E come se vi chiedessero di sollevare dieci volte al giorno un’anguria. La maggior parte di
noi è in grado di effettuare questa manovra anche se ha l’influenza o ha un ginocchio un po’
dolorante o ha sonno o mal di pancia.
Se però ci viene richiesta una prestazione più
atletica (sollevare 100 volte al giorno l’anguria
e trasportarla dall’orto alla cantina) riusciamo a
portare a termine il compito prefissato solo se
siamo in ottime condizioni di salute.
Il cuore nel cane cardiopatico si comporta nello stesso modo, è in grado di lavorare a regime
normale anche se è un po’ malato, un po’ insufficiente, ma appena si richiedono più prestazioni: una corsa, una passeggiata più lunga
del normale l’organo non riesce più a sostenere
lo sforzo e compaiono i primi sintomi legati alle insufficienze cardiache.
Nel cane anziano l’efficienza d’organo diminuisce fisiologicamente con l’età e possono
comparire delle cardiopatie, essendo però l’ attività fisica del soggetto comunque limitata
queste possono non essere apparenti.
Ecco bisognerebbe prevenire questo momento
richiedendo un esame cardiologico almeno una
volta l’anno. Non basta la semplice auscultazione, che è molto utile come manovra di routine ma non ha la stessa sensibilità di un elettrocardiogramma o addirittura di un esame
cardiologico con eco-doppler.
In genere esistono terapie farmacologiche ben
protocollate per ogni tipo di cardiopatia ma,
come per quasi ogni tipo di patologia, prima
vengono individuate e meglio è.
Cuore e pressione
Neoplasie
Nel cane anziano si possono verificare anche
degli scompensi legati all’apparato circolatorio. Il cuore è un organo la cui funzione dovrebbe venire monitorata attentamente a partire
da una certa età in poi, diciamo 8-10 anni, e
Qui i parla di tumori. Brutto argomento, lo so.
Nel cane anziano sono una patologia, purtroppo, frequente.
Tipologia e localizzazione posso essere molto
varie e non è questa la sede per discuterne.
Vorrei invece focalizzare l’attenzione su alcuni
punti generali molto importanti.
Amiamo molto, in genere, accarezzare i nostri
Husky. Ci procura molto piacere il loro contatto e il loro calore. Anche il cane trae gioia e
piacere da questi momenti di affetto fisico.
Bene questo è un momento importante per la
psiche ma può anche essere utile per monitorare la presenza di anomalie sul corpo del nostro
amico. Con le dita sprofondate nel mantello
possiamo accorgerci della presenza di noduli
anche piccolissimi. Segnalarli al nostro veterinario e chiederne un esame citologico può aiutare ad individuare una neoplasia cutanea o
sottocutanea in tempo per un asportazione tutto
sommato semplice e sicura.
Anche se le analisi dovessero dimostrare che si
tratta di una neoplasia benigna è necessario tenere il nodulo sotto controllo, in particolare valutare se aumenta di volume o se cambia forma
o colore. Anche un tumore benigno può trasformarsi e divenire maligno, ma i segni macroscopici di malignità sono appunto questi
appena descritti.
Se si è proprietari di una femmina, specie se
non sterilizzata, bisogna anche prestare attenzione alle mammelle. Gonfiori caldi e dolenti o
pastosi sono spesso imputabili a infezioni o infiammazioni o alla ben nota pseudogravidanza
(gravidanza isterica).
Non si tratta di problemi ne gravi ne pericolosi,
anche se una controllatina è sempre consigliabile. Ma se le tumefazioni sono di tipo freddo,
non doloroso e a carattere nodulare (tipo cece o
più grande) o di polilobato (tipo mora) è il caso
di far fare una bella visita e prepararsi ad un
intervento di asportazione dell’organo (mastectomia = asportazione della ghiandola mammaria). Si tratta di un intervento importante ma
abbastanza ben protocollato.
Per quanto riguarda i tumori a carico degli organi interni la questione si complica un poco.
Non è pensabile di effettuare delle visite regolari di screening con l’uso di ecografie e radiografie, che si rivelerebbero molto impegnative
e costose. Il mio consiglio è quello di tenere
d’occhio le grandi funzioni fisiologiche come
la minzione (l’urinazione), il respiro, la defe-
cazione e gli atteggiamenti particolari del nostro cane, e nel caso si notasse qualcosa di
strano portare il cane dal veterinario.
Un’ultima considerazione mi preme proporvi.
Quando il veterinario emette una diagnosi di
neoplasia maligna (carcinoma o sarcoma che
sia) in alcuni giustificati casi può proporre come terapia l’asportazione chirurgica della massa tumorale.
Ci si trova di fronte a molti dubbi e perplessità
e non si riesce a prendere una decisione serena.
E se il tumore ha già dato micro metastasi che
il medico veterinario non è riuscito a rilevare?
E se si riforma dove è stato asportato?
Ma il mio cane non è troppo anziano per sopportare un intervento e la relativa anestesia?
Sono questioni legittime che possono creare
ansia se non si è aiutati ad affrontarle.
Bisogna però partire da una considerazione
fondamentale. Il cane non è un uomo, anche se
fa di tutto per farcelo credere.
Alcuni di noi hanno avuto tristi esperienze indirette (parenti o conoscenti) di questa brutta
malattia. Sappiamo che a volte viene dato un
tempo in anni o mesi di prospettiva di sopravvivenza alla malattia a causa, appunto, di possibili recidive da metastasi. E quindi pensando
alle incertezze che questa situazione comporta
l’idea di sottoporre ad intervento il nostro amico può sembrarci quantomeno inutile.
Ma come abbiamo detto all’inizio l’aspettativa
di vita del nostro amico (14-15 anni) è tale che
se un intervento chirurgico può garantire un
anno o due anni di vita in più forse andrebbe
seriamente preso in considerazione, anche tenendo conto del fatto che le moderne pratiche
anestesiologiche permettono di operare un paziente anziano con relativa tranquillità.
Piometra
Si tratta di una raccolta purulenta (pus)
all’interno di un organo cavo quale l’utero.
E’ un infezione, dovuta alla presenza di batteri
nell’organo che non vengono più combattuti
(tenuti a bada) dalle difese immunitarie.
Ma non è solo questo. E’ una patologia specifica di un organo ma ho voluto inserirla u-
gualmente in questo contesto perché colpisce
spesso cani femmine non sterilizzate sopra i 7
anni. C’entrano quindi anche altri fattori come
quello ormonale.
Non ho intenzione di discutere della patogenesi
della piometra, la cosa si dilungherebbe alquanto, ma vorrei fornirvi degli strumenti idonei a riconoscerla in tempo.
Ormai avete compreso che la tempestività nel
riconoscere e porre rimedio ad una patologia è
la chiave, il punto focale, per aumentare le
chances di combatterla.
Siete possessori di una cagnolina non sterilizzata di circa 8 anni? Datevi 10 punti sul totalizzatore. La vostra cagnolina ha avuto un calore circa 40-70 giorni fa? Direi che 20 punti sono appropriati. La vostra huskina è un
po’abbattuta, svogliata e si muove il meno possibile? 10 punti.
Beve molto e spesso da qualche giorno?
Mmmm venti punti al grifondoro, scusate! 20
punti e basta. Vi pare che abbia l’addome un
po’ più grande e teso del solito? Altri 10 punti
non ve li toglie nessuno, anzi facciamo 20 perché siete stati bravi ad accorgervene.
Direi che sopra i 50 punti vi meritate una gita
dal veterinario, sopra i 70 parlerei più di una
corsa dal medico.
Esiste un ultimo sintomo che è presente nella
forma denominata piometra aperta.
In questo caso la raccolta di pus fuoriesce
dall’organo colpito e si riversa all’esterno.
Noi notiamo che la zona ano genitale è sporca
di un liquido denso e giallo bruno dal cattivo
odore. Beh questa cosa vale almeno 60 punti
(50 per il sintomo + 10 per lo stomaco che dovete avere una volta rilevato).
A questo punto ed una volta confermato il sospetto di piometra con i dovuti esami la cagnolina verrà posta sotto fluidoterapia (flebo), antibiotico, glucocorticoidi e stabilizzata.
In seguito sarà sottoposta ad intervento chirurgico per l’asportazione dell’utero e dell’ovaio.
Nei casi particolarmente gravi si tenta immediatamente un intervento d’emergenza con tutti
i rischi che ne possono conseguire.
Ho tentato di alleggerire un po’ l’argomento
ma stiamo parlando di una patologia grave che
può avere infelici conseguenze o strascichi.
Lo stato settico ed endotossico se è presente da
molto tempo può non essere compatibile con la
sopravvivenza del soggetto.
Questo vuol dire che bisogna aspettarsi di tutto
anche il più infausto degli epiloghi. In altri casi
la cagnolina sopravvive ma sviluppa un insufficienza renale da moderata a grave.
Per fortuna però molti casi si risolvono felicemente senza nessun tipo di conseguenze.
Malattie metaboliche
ed insufficienze d’organo
Questo capitolo dovrebbe servire anche da
conclusione della chiacchierata.
In effetti parlare del paziente anziano è parlare
di tutte quante le patologie che possono colpire
l’universo canino, solo un po’ più probabili.
Allora vi lascio semplicemente con una raccomandazione.
Molte malattie metaboliche come il diabete o
le insufficienze renali ed epatiche possono venire individuate con un semplice esame biochimico del sangue e delle urine. Io direi che
non sarebbe una cattiva idea se alla prossima vaccinazione chiedeste un controllo di
questi parametri per il vostro nonnino, così
per stare tranquilli fino all’anno prossimo.
Alimentazione
L’apparato digerente nel cane anziano come
tutti gli altri apparati di cui abbiamo discusso è
soggetto a modificazioni legate all’età.
La perdita dei denti e le patologie ed essa legate, la diminuzione della produzione della saliva
sono fattori che diminuiscono l’appetito.
Il rallentamento della peristalsi (contrazioni)
intestinali in particolare dell’ultimo tratto (colon) sono causa di stitichezza e della produzione di feci particolarmente dure.
Da un punto di vista qualitativo l’animale anziano ha bisogno dello stesso tipo di alimenti
del cane adulto. Bisogna invece tener conto del
rallentamento del metabolismo basale e della
trasformazione dei tessuti nel determinarne la
quantità.
Già il calo fisico e la diminuzione di esercizio
possono portare ad un fabbisogno energetico
ridotto del 20% . Il già citato rallentamento del
metabolismo può influire per un altro 10-20%
arrivando così ad una diminuzione d’energia
necessaria al mantenimento del 30-40%.
Le proteine invece sono molto importanti nel
paziente anziano. Non si dovrebbe provvedere
ed una diminuzione come si potrebbe pensare
considerando la ridotta massa magra del cane e
la ridotta funzionalità renale.
Sono elementi invece importanti considerando
le perdite proteiche fisiologiche derivanti dalla
età. In realtà molti studi hanno dimostrato che
una elevata quantità di proteine nella dieta è un
fattore negativo nel cane con insufficienza renale in atto ma non ha nessun effetto rilevabile
sul rene nel cane anziano sano. Dunque bisognerebbe provvedere ad una riduzione di queste solo nel caso di patologia conclamata.
Nel cane anziano è anche ridotta la capacità di
metabolizzare i lipidi. Questi dovrebbero dunque venir forniti in quantità ridotta e di buona
qualità, cioè ricchi di acidi grassi insaturi.
Le vitamine dovrebbero venire fornite tenendo
conto che esiste una effettivo aumento di fab-
Piccolo quesito tra amici:
Sono da poco divenuto proprietario di un nordico (applausi). No, non è un siberian Husky
ma un Laika della Siberia Occidentale (??!??).
Stupiti, vi vedo stupiti.
Vabbè ma non è questa la questione.
bisogno del complesso B e delle vitamine liposolubili A e D.
Per quanto riguarda i sali minerali invece è
importante ricordare che il sodio, normalmente
presente in quantità superiore al reale fabbisogno giornaliero nella dieta commerciale, e il
fosforo alimentare sono realmente e direttamente coinvolti nell’insorgenza delle insufficienze renali.
Il consiglio a questo punto è quello di utilizzare alimenti commerciali appositamente studiati
per il cane anziano e se si vuole fornire una
dieta casalinga porre un po’ di attenzione nella
preparazione dell’alimento.
In più conviene seguire i seguenti punti
•
•
•
•
•
Tenere sotto controllo le patologie a carico dei denti e metaboliche
Fornire diete molto digeribili con proteine ad alta qualità
Far fare esercizio fisico moderato ma
continuo al cane
Dividere il pasto in almeno 2-3 piccoli
pasti quotidiani come quando era cucciolo
Tenere sotto controllo il peso con pesate almeno mensili
Grazie a chi vorrà partecipare al sondaggio
Franco Milani
Il fatto è che ho notato che questo cagnolino
presenta una caratteristica che io sapevo propria del progenitore selvatico. Presenta cioè un
ponte carnoso alla base dei cuscinetti centrale
di tutte e quattro le zampe.
Questa particolarità è presente in quasi tutti i
lupi sia Italiani che Europei che Nord Americani ed è utile a chi studia questo meraviglioso
animale per capire se delle impronte appartengono ad un cane o al progenitore selvatico.
Sto chiedendo in giro se qualcuno ha notato nel
proprio lupetto questa caratteristica.
Zampa di lupo rinvenuto morto in appennino