Nascita e sviluppo dell’utopia Bernard Mandeville(1670-1733) La Favola delle api (1714) • Il racconto del poema che apre il testo di Mandeville è da considerarsi non una distopia, ma un’antiutopia, una critica dell’utopia. • L’alveare vizioso e opulento che diviene virtuoso e misero dimostra l’assurdità della speranza nell’utopia. • Le scritto più he politico e di tono moralistico. Johnathan Swift (1667-1754) Gulliver’s Travels (1726) • Nei 4 viaggi di Gulliver si va da una critica all’utopia, simile a quella di Mandeville (Lilliput, Brobdignag) a una satira sull’utopia (in particolare quella di Bacon) nelle tre mete di Laputa, Balnibarbi, Luggnag, Glubbdubdrib, alla prima vera e propria distopia • È quella del paese dei cavalli sapienti e degli yahoo, dove Swift contrappone in modo netto un mondo utopico e perfetto, ma non umano, a un mondo completamente negativo, basato sulla più radicale antropologia negativa Émile Souvestre (1806-1854) Le mond tel qu’il sera (1846) • È la prima vera e propria distopia tecnologica: 1. sono presenti molte delle invenzioni successive (dagli aerei alla TV); • 2. l’ingegneria genetica si è sviluppata e ha selezionato le razze a seconda dei compiti cui sono destinate; • 3: non vi sono più stimoli a pensare; • 4. l’unica cultura possibile è quella che oggi si chiamerebbe dei “media”. • il progresso tecnologico può condurre solo a una perdita dei caratteri migliori della natura umana.