I disturbi in gravidanza - Dott. Elisiario Struzziero

La gravidanza è un momento fisiologico della vita della donna, nel corso del quale l' organismo materno va
incontro a notevoli modificazioni in tutti suoi apparati. Ciò comporta che, pur non andando incontro a vere
situazioni patologiche, la gravidanza può causare una serie di disturbi, più o meno marcati, che possono
talora turbare la tranquillità della donna. Non vanno poi dimenticate le ovvie problematiche psicologiche che
la gravidanza comporta, e nei confronti delle modificazioni fisiche e sociali cui la donna va incontro, e nei
confronti del benessere fetale o sulla possibilità di anomalie fetali.
Nausea e vomito
Molte donne sono disturbate nel primo trimestre di gravidanza da frequenti episodi di nausea e talora
vomito, specialmente al mattino. Ciò comporta spesso una riduzione dell' alimentazione con conseguente
calo di peso. Tali disturbi sono spesso stimolati da odori marcati di sostanze non solo alimentari. Non è nota
con certezza la causa di tali sintomi, anche se sono state formulate diverse ipotesi per spiegarne l' origine
(cause psicologiche, ormonali, ecc.). Nella maggior parte dei casi per far fronte a tali disturbi non è
necessario alcun trattamento farmacologico, ma sono sufficienti alcuni accorgimenti volti a rimuovere gli
stimoli scatenanti. Pertanto si consiglia di evitare l' esposizione a odori molto marcati e fastidiosi, mangiare
alimenti di facile digeribilità, in quantità modeste, e prevalentemente asciutti. consumare pasti piccoli e
frequenti, evitare l' ingestione abbondante di liquidi. Nella maggior parte dei casi tali accorgimenti sono
sufficienti a dominare la situazione. Nei casi più marcati, il vomito ripetuto e l' assenza di alimentazione
possono giungere a compromettere il benessere della donna, con scadimento delle condizioni generali e
alterazioni metaboliche (svelate da alterazione di parametri ematochimici). In tali casi è indicato il ricovero
ospedaliero per provvedere all' idratazione per via endovenosa della paziente e monitorarne le condizioni
generali.
Scialorrea e ptialismo
In alcune donne possono associarsi alla nausea e al vomito scialorrea e ptialismo. Tali disturbi sono la
conseguenza di una difficoltà di deglutizione della saliva e talora ad un vero e proprio aumento di
produzione della saliva. Non è nota la causa di tali disturbi, nè esiste una terapia efficace. Tali disturbi
cessano spontaneamente.
Tensione mammaria e secrezione di latte
Già dalle prime settimane di gravidanze si assiste ad un aumento di volume del seno, con conseguente
tensione mammaria spesso fastidiosa e talora dolorosa. Già dalla metà della gravidanza molte donne
notano una secrezione lattescente dai capezzoli. Tale segno non va considerato patologico, ma è la
conseguenza della iniziale preparazione della mammella all' allattamento.
Alterazioni della pigmentazione cutanea
In questo periodo della gravidanza alcune zone cutanee (linea alba addominale, areole mammarie e parte
del viso) vanno incontro ad un aumento della pigmentazione. Questo segno non ha significato patologico, e
solitamente si risolve spontaneamente dopo il parto.
Varici ed emorroidi
Si verificano più frequentemente nelle persone che vi sono costituzionalmente predisposte o con familiarità
per questo problema.Concorrono inoltre al manifestarsi delle varici l' azione ormonale del progesterone, e l'
abitudine (o la necessità per lavoro) di mantenere la stazione eretta per tempo prolungato.Per le varici degli
arti inferiori è raccomandabile l' uso di calze elastiche e, quando possibile, riposare con le gambe
leggermente sollevate rispetto al piano del letto, per favorire il ritorno venoso. Le emorroidi si manifestano
frequentemente in gravidanza. Ciò dipende, oltre che dall' azione del progesterone sulle pareti venose,
anche dalla frequente tendenza alla stipsi in gravidanza.
Lombalgia (mal di schiena)
In gravidanza per effetto dell' aumento di volume dell' utero si verifica una accentuazione della lordosi
lombare finalizzata al mantenimento di una corretta posizione eretta. Ciò può comportare un aumento di
lavoro della muscolatura lombare ed in particolare dei muscoli paravertebrali, con conseguente comparsa di
una fastidiosa lombalgia. Spesso questa situazione può comportare una vera e propria sciatalgia, talora
molto dolorosa. Questi sintomi regrediscono poi spontaneamente nei giorni e settimane successivi al parto.
Pubalgia
In gravidanza per effetto di un generale aumento della lassità dei legamenti, si verifica un rilasciamento
della sinfisi pubica. Ciò comporta talora dolore, più o meno intenso, che si accentua con la deambulazione e
con i cambi di posizione (ad esempio cambiando posizione nel letto). Tale disturbo non deve preoccupare,
in quanto ha solamente un significato funzionale, ed è destinato a risolversi spontaneamente dopo il parto.
Rigurgito gastro-esofageo
Nel terzo trimestre di gravidanza, per effetto dell' aumento di volume dell' utero, e della conseguente
maggior distensione del diaframma, si viene a creare un' ernia jatale transitoria, con significato puramente
funzionale. Ciò causa con facilità il reflusso del contenuto gastrico nell' esofago. Ne deriva, a causa dell'
acidità del contenuto gastrico, una fastidiosa sensazione di rigurgito acido. Per prevenire la comparsa di tale
disturbo è consigliabile non sdraiarsi dubito dopo il pasto, per evitare che la posizione supina favorisca il
rigurgito. All' occorrenza l' uso di farmaci antiacidi può arrecare un certo sollievo.
Tunnel carpale
A causa della ritenzione idrica (che entro certi limiti può essere considerata fisiologica in gravidanza) si può
verificare una compressione del nervo mediano nel canale carpale. Ciò comporta dolenzia alle mani, con
sensazione di formicolio e ridotta sensibilità. In genere tali disturbi regrediscono spontaneamente dopo il
parto, in quanto secondari a modificazioni fisiologiche legate alla gravidanza.
CONCLUSIONI
Come già è stato annunciato nella premessa, la gravidanza pur restando nel fisiologico, può essere causa
talora di disturbi che possono in varia misura preoccupare la donna. Spesso tali disturbi non sono legati a
vere e proprie complicanze. E' comunque consigliabile che la donna di fronte a qualche motivo di
preoccupazione consulti sempre il proprio Medico di fiducia, il quale, dopo aver escluso l' eventuale
esistenza di situazioni patologiche, potrà rassicurare la paziente spiegandole il significato, talora puramente
funzionale, dei sintomi riferiti.