Poliambulatorio - Laboratorio Caravelli

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Poliambulatorio
CONSENSO INFORMATO
CON-ASP
CONIZZAZIONE
R-1
Dr. A. CARAVELLI
S.r.l.
CONSENSO INFORMATO ALL'INTERVENTO DI CONIZZAZIONE
La conizzazione è un intervento chirurgico generalmente eseguito in regime ambulatoriale con lo scopo di
asportare le lesioni del collo dell'utero evidenziate durante colposcopia e biopsia cervicale. Più in
particolare, l'intervento di conizzazione asporta una piccola parte del collo dell'utero, in genere a forma di
cono (da cui il termine conizzazione), comprendente il canale cervicale per una parte variabile della sua
altezza. L'entità del tessuto da asportare, quindi l'altezza del cono, viene stabilita in base all'estensione
endocervicale della lesione precedentemente valutata; se ad esempio la lesione si spinge in profondità
verso l'endometrio uterino, il tessuto asportato sarà maggiore. Un cono troppo piccolo espone la paziente al
rischio di dover ripetere successivamente un intervento più radicale, viceversa un cono troppo grande eleva
il rischio di complicanze.
L'intervento di conizzazione, in genere, preserva la possibilità della donna di avere figli, sebbene possa
elevare il rischio di cervice incompetente, quindi di parto prematuro in caso di successive gravidanze.
La conizzazione può essere eseguita con diverse tecniche sotto guida colposcopica, ognuna con i suoi
vantaggi e svantaggi; aldilà di quanto espresso, spetta ovviamente al medico descrivere i singoli metodi alla
paziente e le ragioni che lo spingono a preferirne uno anziché un altro:
•
•
conizzazione con ansa diatermica : prende il nome di LEEP (Loop Electro Escission Procedure) o
LLETZ (large loop excision transformation zone) e la rimozione tessutale avviene per taglio e
coagulazione nei punti in cui l'elettrodo viene a contatto con il tessuto. Questo comporta un danno
termico minimo sui margini del taglio, quindi la lettura del preparato istologico non è ostacolata . Il
vantaggio di questa metodica è il basso rischio emorragico, costi contenuti
conizzazione con laser CO2 : prende il nome di laserconizzazione, può essere effettuata in regime
sia ambulatoriale che di Day Surgery in anestesia locale, permette il rispetto del tessuto sano ma a
volte può lesionare il campione istologico, inoltre presenta costi operativi elevati
Le tecniche distruttive sopraelencate vengono generalmente riservate ai casi di displasia lieve (CIN 1 o
LSIL) o comunque limitata all'esocervice, mentre i casi displasia moderata o grave (CIN II, CIN III o HSIL) e
di carcinoma in situ vanno affrontati con tecniche ablative, in genere risolutive (conizzazione terapeutica).
Oltre che dalla gravità della lesione, la scelta tra conizzazione ed isterectomia viene effettuata in base
all'età, al desiderio della donna di future gravidanze e alla storia di recidive dopo trattamenti conservativi.
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CONSENSO INFORMATO
CON-ASP
CONIZZAZIONE
R-1
Dr. A. CARAVELLI
S.r.l.
Possibili rischi dell'intervento
La conizzazione è un intervento semplice e sicuro, ma allo stesso tempo delicato. In genere eseguita sotto
anestesia locale, può provocare fastidio o lieve dolore all'atto dell'iniezione dell'anestetico nel collo
dell'utero. Nella maggior parte dei casi l'intervento ha una breve durata, circa 10-20 minuti, e la donna può
fare subito ritorno a casa; altre volte l'intervento è più lungo e richiede l'ospedalizzazione per 24 ore.
In casi eccezionali possono insorgere complicazioni come:
• emorragia durante l'intervento
• emorragia post-intervento (dopo 2-3 settimane, al momento della caduta della cosidetta escarra da
diatermocoagulazione o del distacco dei punti emostatici → da non confondere con la normale
presenza di perdite ematiche di varia durata nei giorni post-intervento)
• stenosi cervicale con ritenzione di liquidi nella cavità dell'utero
• infezioni ed infiammazioni
• lesioni della vescica o del retto
• perforazione uterina
La guarigione completa del collo uterino avviene in genere in poche settimane dopo l'intervento. Il dolore
presente nei giorni successivi può essere eventualmente controllato mediante l'impiego di farmaci
antidolorifici.
L'esercizio pesante deve essere evitato nei primi giorni, mentre nessuna controindicazione esiste per il
normale lavoro, l'attività di studio e quella scolastica.
Dopo 3-6 settimane può essere ripresa una normale vita sessuale e si può fare uso di tamponi vaginali.
Io sottoscritta …...............................................................................................................
nata a.................................................................................................................................
il.........................................................................................................................................
dichiara di avere avuto durante un colloquio preliminare con ….....................................,
notizie relative alla patologia per la quale si propone di eseguire una conizzazione , alle caratteristiche di
questa tecnica, ed alle ragioni per le quali essa è ritenuta indicata.
Ho avuto assicurazioni in ordine alla disponibilità di personale e mezzi idonei a garantire la sicurezza
dell’esame.
Sono stata portata inoltre a conoscenza dei seguenti rischi e delle possibili complicanze
Data
Firma della paziente
Firma del medico
Acconsento pertanto alla esecuzione dell’esame proposto (Firma) ………………………………………
Non acconsento all’esame proposto…………………………………………………………..
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