Campagna di informazione promossa da: “Nell’ambito di un accordo quadro tra Pfizer e Regione Lombardia, il Centro Studi Sanità Pubblica dell’Università della Bicocca ha svolto un’indagine sul Carico Assistenziale dell’Ictus nella nostra regione. I risultati, riferiti al campo reale, ovvero a tutti i residenti della Regione, confermano e completano i dati epidemiologici correnti: nel decennio 2000-2010 sono stati identificati oltre 500.000 cittadini ospedalizzati per ictus o per attacco ischemico transitorio (TIA), o per diagnosi correlate e pregresse (ad esempio emiplagia). Questa stima corrisponde ad oltre 5 ospedalizzazioni per 1000 abitanti all’anno. L’ictus colpisce prevalentemente soggetti con età elevata, con una media di 74 anni, e più frequentemente le donne. La fibrillazione atriale è presente nel 17% dei soggetti con Ictus. La diagnosi più frequente è quella di ictus ischemico, seguito da TIA e da ictus emorragico. La proporzione degli ictus ischemici/emorragici è di circa 80/20. La mortalità tra i pazienti con ictus è decisamente elevata, essendo pari a oltre 12 morti all’anno per 100 pazienti, con picchi di oltre 16 per i pazienti colpiti da ictus emorragico. Anche il costo medio per paziente durante l’anno che segue l’evento è decisamente alto, essendo pari a circa 6.000 Euro per i pazienti con TIA, 10.000 Euro per i pazienti con Icuts Ischemico e oltre 20.000 per chi sia colpito da ictus emorragico; senza contare gli esiti invalidanti e il carico sociale delle famiglie. La voce maggiore di costo sanitario è rappresentata dalle ospedalizzazioni, che pesano per l’80-90% a seconda del tipo di ictus. Il carico assistenziale dell’ictus è quindi sostanziale in termini di incidenza, di mortalità e di costi; tale da rendere necessarie periodiche campagne di prevenzione. all’ Con il patrocinio di: Con la collaborazione di: Stroke Unit Network Lombardia AREU-112 Federazione Regionale Ordini dei Medici Lombardia Federfarma Lombardia SIN-SNO Lombardia Società Italiana di Neurologia e Società di Neuroscienze Ospedaliere sezioni regionali lombarde ISO Italian Stroke Organization SICVE Società Italiana Chirurgia Vascolare ed Endovascolare SIMEU (Società Italiana di Medina dell’Emergenza Urgenza) Lombardia SIMFER Società Italiana Medicina Fisica e Riabilitazione SIRN Società Italiana Riabilitazione Neurologica SITI Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica Centro Studi e Ricerca sulla Sanità Pubblica, Università di Milano Bicocca ALICE Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale AITA Associazione Italiana Afasici ALT Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari-Onlus Prof. Lorenzo G. Mantovani Professore Ordinario di Igiene Generale e Applicata Centro Studi di Sanità Pubblica Università di Milano Bicocca Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia Scuola di Medicina Università degli Studi di Napoli Federico II CESP Università degli Studi di Milano creatività by contexto Con il contributo incondizionato di: Prof. Giancarlo Cesana .. ... I SINTOMI D’ALLARME Si ha una IMPROVVISA: perdita di forza o di sensibilità (ad un braccio, una gamba, a metà corpo, alla faccia, anche con deviazione della bocca, …) difficoltà nel mantenere l’equilibrio confusione o disturbo della parola (difficoltà a capire e ad esprimersi) difficoltà nel vedere (annebbiamento, perdita della vista anche parziale, …) cefalea violenta . .. Non perdere tempo: la terapia trombolitica per l’ictus ischemico si può somministrare solo entro 4 ore e mezza Chiamare il 112 Farsi portare in un ospedale con unità specializzata (Stroke Unit) E’ un disturbo della circolazione del sangue nel cervello causato da: ISCHEMIA (INFARTO CEREBRALE): nell’85% dei casi Dovuto a: chiusura di un’arteria, dovuta ad un embolo o ad un coagulo (trombosi) che impedisce il flusso sanguigno Ictus ischemico Ipertensione arteriosa Fibrillazione atriale Cardiopatie Diabete Fumo Abuso di alcool Sedentarietà EMORRAGIA: nel 15% dei casi Dovuta a: rottura di un vaso sanguigno Ictus emorragico ... ... . ... .. Come prevenire Non fumare Non eccedere con l’alcool Fai attività fisica regolare Controlla il peso e la pressione arteriosa Segui i consigli e le terapie prescritte dal medico curante (antipertensivi, antiaggreganti, anticoagulanti, statine)