Trattamento dell`ictus, perché serve potenziare le stroke unit

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Trattamento dell'ictus, perché serve potenziare le stroke unit
La “stroke unit” è quell'unità di cure intensive capace di trattare in maniera tempestiva e appropriata l'ictus, che
rappresenta la terza causa di morte, la seconda di demenza e la prima di invalidità in Italia. Solo in Sicilia, nel 2012
sono stati ricoverati circa 8.500 persone colpite da ictus ischemico ed emorragico e oltre 3.700 sono stati i casi di
attacco ischemico transitorio (Tia), grave fattore di rischio per l'ictus ischemico.
Numeri che confermano l'importante funzione delle stroke unit, che, secondo il decreto dell'assessore alla Salute, a
Catania sono quella di III livello presso la Divisione di Neurologia dell'Azienda Cannizzaro e quella di II livello
presso la Neurologia dell'Azienda Garibaldi (in provincia, una Stroke Unit di II livello è insediata alla Neurologia
di Caltagirone e due di I livello nella Medicina Interna di Bronte e Biancavilla). I responsabili di tali strutture si sono
ritrovati all'incontro organizzato in occasione della giornata mondiale dell'ictus, il 29 ottobre, dall'Associazione per
la Lotta all'Ictus Cerebrale (Alice) di Catania.
Paziente, infermiere e medico alla Stroke Unit dell'ospedale Cannizzaro di Catania
Nelle stroke units, unità di 4-16 posti letto, dotate di accesso agli strumenti diagnostici e collegate con il servizio di
emergenza-urgenza, in cui i pazienti con ictus sono seguiti da un team multidisciplinare (neurologi competenti ed
esclusivamente dedicati alle malattie cerebrovascolari, infermieri, tecnici della riabilitazione), i malati colpiti da
ictus sono curati secondo moderni criteri clinici, farmacologici e riabilitativi. La terapia “elettiva” è la trombolisi
farmacologica del coagulo di sangue, causa dell'ostruzione di una arteria cerebrale e di conseguenza dell'ischemia e
della morte delle cellule nervose.
Trombolisi che, come sottolinea il dott. Erminio Costanzo, direttore della Neurologia dell'Azienda ospedaliera
Cannizzaro, perché sia efficace deve essere praticata entro 3 ore circa dall'insorgenza dei sintomi: per questo è
fondamentale che vengano riconosciuti rapidamente i malati con sintomi di ictus in fase acuta e che vengano
trasportati al Pronto Soccorso, dove vengono eseguiti tutti gli esami propedeutici per iniziare la terapia trombolitica.
In Sicilia, tuttavia, la percentuale di trombolisi effettuate è minore dell'1% dei casi: ulteriore conferma, come è stato
sottolineato nell'incontro, rendere più efficiente la rete per l'ictus, con Stroke Units più organizzate e attrezzate.
Post date: 2013-10-31 16:03:35
Post date GMT: 2013-10-31 15:03:35
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